Archivio per la categoria ‘Attualità’

L’uomo in più

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Questo film, girato nel 2001 da Paolo Sorrentino e interpretato magistralmente da Toni Servillo, mi viene in mente ogni volta che leggo o sento certe cavolate.
Per chi ancora non avesse visto il film: Antonio Pisapia (Toni Servillo), un perdente che non si arrende e che in passato era stato un buon cantante di successo, durante la registrazione di una sua intervista in uno studio televisivo, inizia un monologo sulla sua vita che è da culto e che tra l’altro dice:
…Mi ricordo tutto.’Na strunzata che la cocaina ti scassa la memoria, son trent’anni che la tiro e non mi sono dimenticato niente. Io me la ricordo tutta la cocaina che mi sono tirata. E adesso tutti hanno tirato in questi anni di merda, chi è che non l’ha fatto? Soltanto i poveri non hanno pippato e non sanno quello che si sono persi…”
Dedicato a tutti gli ipocriti, ignoranti e bugiardi.

Scritto da Angelo Amoretti

14 febbraio, 2006 alle 20:47

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L’altra faccia della medaglia

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La legge sulla droga voluta da Fini che ha incassato la fiducia al Senato e di fatto mette sullo stesso piano le droghe “leggere” e quelle “pesanti”, fa discutere anche nella nostra città.
Con una piccola differenza: come spesso succede l’informazione è a senso unico.
Sul Secolo XIX di oggi, per esempio, c’è un’intervista al Dott. Giancarlo Ardissone che parla solo di effetti negativi della marijuana. Il dottore è l’esperto dell’ASL e ovviamente saprà anche quello che il quotidiano non scrive.
Mettiamoci nei panni della giornalista Milena Arnaldi e del dottor Ardissone. E’ chiaro che se lei chiede certe cose, lui a domanda risponde.
Non c’è nulla da eccepire, ma per correttezza e completezza dell’informazione l’articolo avrebbe dovuto contenere alcune cosucce che si possono trovare anche su Internet: qualcuna su Wikipedia, altre qua e anche qua.

Scritto da Angelo Amoretti

9 febbraio, 2006 alle 8:41

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Caro amico, cara amica

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“…Questa che stiamo vivendo è la seconda storica “alfabetizzazione” degli italiani: quella digitale. Il governo la sta promuovendo attraverso una serie di iniziative senza eguali in Europa, a partire dall’insegnamento dell’informatica sin dal primo anno di scuola sino alle agevolazioni per l’acquisto di computer e di accessi alla “larga banda…”
E’ uno stralcio della lettera (con opuscolo allegato) che il Presidente del Consiglio sta inviando a tutti gli italiani, spendendo circa 7 milioni di euro.
Chissà se l’hanno ricevuta anche i genitori dei bambini delle scuole elementari di Largo Ghiglia: là pare che l’informatica non si sia potuta insegnare.
Si dice che la causa sia dovuta all’inadeguatezza dell’impianto elettrico e di altre strutture. Le “altre strutture” non è dato sapere quali siano.
Forse il Presidente fa ancora in tempo ad allegare un elettricista alla lettera per la scuola di Largo Ghiglia.

Scritto da Angelo Amoretti

8 febbraio, 2006 alle 9:39

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Appello a Eli

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Eli, in città c’è qualcuno che ti ama!
Potrebbe essere qualcuno che neppure conosci e allora è dura. Non tanto per lui che magari è un romanticone, ma per tutti noi.
Il fatto è che questo qualcuno che ti ama vuol fartelo sapere a tutti i costi, scrivendo sui muri “Eli. Ti amo“, capisci?
I muri si sporcano e poi bisogna ritinteggiarli. Anche se è bellissimo sapere che c’è qualcuno che ti ama da qualche parte, il problema è che se andiamo avanti così il tuo nome e il suo amore per te saranno proprio dappertutto e oltretutto i giornalisti di casa nostra lo scambieranno per un writer.
Invece è un tipo che magari ha bisogno d’affetto e di tenerezza, che ne so.
Se già lo conosci, se vi siete già dati qualche bacino, per favore digli che hai capito. Dagli il numero di cellulare, la tua e-mail e il tuo indirizzo, al limite ti scrive privatamente.
Se proprio non vuoi saperne di lui, fagli sapere che non lo ami e chiedigli di smettere. Se non te la senti, scrivi qua che glielo faccio sapere io, in un modo o nell’altro.
Ti prego di non prendere la bomboletta per andare a scrivere: “Io no” sennò peggiori la cosa.
Siamo nelle tue mani e contiamo su di te. Ciao.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2006 alle 15:37

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Ascensori III

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Non c’è niente da fare: proprio non ne vogliono sapere di funzionare.
Si tratta degli ascensori che dalla Marina portano al Parasio che ieri si sono nuovamente bloccati.
ImperiaParla ne ha già scritto i mesi scorsi: è inutile e controproducente inaugurare un’opera con tanto can can se subito dopo non funziona e il Comune non sta facendo una bella figura.
Era già successo nelle vacanze di Natale, nel periodo in cui c’erano più turisti in città e adesso siamo daccapo. Stanno diventando una favola che i genitori raccontano ai figli: “Guardate che se non fate i bravi vi porto sugli ascensori di Porto” (per parafrasare la leggenda di Kayser Soze nel film “I soliti sospetti”).
Se queste sono le opere che dovrebbero cambiare l’aspetto della città e renderla più moderna e all’avanguardia, siamo messi davvero male.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2006 alle 9:32

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Giornate storiche

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Abbiamo un’altra giornata storica da segnare sul calendario: il 31 gennaio.
Ieri sono iniziati infatti i lavori sul Porto di Porto per la Società Porto di Imperia SpA, o per la Imperia Porto Maurizio SpA (la parola “Porto” è ripetuta, ma così stanno le cose). Bisogna ancora capire se di una ne hanno fatto due oppure tre: se la Porto di Imperia SpA è stata divisa in Imperia Oneglia SpA e Imperia Porto Maurizio SpA, che ci sta a fare ancora la Porto di Imperia SpA?
Lo scopriremo vivendo.
Magari poi viene fuori che i lavori erano iniziati per non perdere i finanziamenti e allora si butta giù un magazzino col tetto in eternit.
Tra parentesi: l’eternit contiene amianto e l’Organizzazioe Mondiale della Sanità (OMS) l’ha riconosciuto come inquinante e cancerogeno, e l’Italia, con la Legge 257/92 ne ha vietato la produzione.
Che ci faceva ancora lì, l’eternit? Saranno prese le dovute precauzioni durante la demolizione del magazzino?
Nel frattempo prendiamo nota del 31 gennaio.
Se andiamo avanti così, per il Secolo XIX e per la Giunta Comunale, tutti i giorni dell’anno saranno da considerarsi storici.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2006 alle 14:30

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Anche i grandi sbagliano

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La rivista L’Espresso, in edicola questa settimana, in un articolo a pagina 28, scrive del “restauro di Villa Grock di Sanremo”, con tanto di foto della famosa “Villa Bianca”.
Solo per essere precisi: Villa Grock è a Imperia, nella zona delle Cascine.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2006 alle 10:29

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Cessi

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C’è da non crederci, eppure è proprio così: a Imperia mancano i cessi.
Dice: “Eppure se ne vedono in giro e senza neanche doverli cercare col lanternino”, però qua si tratta dei famosi “vespasiani” o dei W.C. biologici che, come giustamente ha fatto notare ieri il Capogruppo dei Verdi Gabriella Badano al question time, praticamente sono spariti dalla città.
Ora: nella nuova classifica sui servizi erogati ai cittadini dai Comuni, Imperia è al quarantesimo posto, se il Sindaco magari provvede a piazzarne qualcuno nei punti strategici, risaliamo qualche posizione e detto tra parentesi, se riesce a non far spostare l’Istituto d’Arte a Taggia, come si vocifera, rende pure giustizia alla cultura cittadina.
Forza, Sappa, Sappa, forza!
P.S. Non si sforzi più del dovuto ché se si trova in giro per la città, combina un guaio.

Scritto da Angelo Amoretti

31 gennaio, 2006 alle 11:51

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Coincidenze

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In un servizio odierno il Secolo XIX si occupa di aumenti dei prezzi e, in un box, di quelli dei ristoranti e trattorie. La coincidenza sta nel fatto che questo articolo:
Un piatto di pasta al pesto (da dimenticare), una porzione di frittelle ai rossetti e una di frittelle al baccalà, una frittura di totani, una bottiglia di barbera, una bottiglietta di coca due caffè e due amari: totale 80 euro…non mi vedono più”. E’ soltanto una, e neppure la più clamorosa, delle segnalazioni che – quasi quotidianamente – arrivano dalle famiglie imperiesi, scottate dal pranzo (o come in questo caso dalla cena) consumato in trattorie, pizzerie o ristoranti del comprensorio.
lo si puo’ leggere anche qua.
Forse l’autore di BlogImperia ha segnalato il fatto anche al quotidiano, oppure il giornalista ha letto quel post del 18 gennaio, o tutte e due.
Sono curiosità domenicali.

Scritto da Angelo Amoretti

29 gennaio, 2006 alle 13:03

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Divisioni

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Sembrava strano che le divisioni non continuassero, invece insistono col dividere la città, proprio come ai bei tempi.
Adesso, non si capisce per quale motivo, è stata divisa anche dal punto di vista finanziario. Da quello culturale lo è sempre stata, da quello commerciale pure.
Sono quarant’anni almeno che si sente parlare di Porto Commerciale a Oneglia e Porto Turistico a Porto Maurizio.
Poi sembrava che tutto fosse risolto con il nuovo mastodontico progetto del Nuovo Porto e con tanto di Società per Azioni “Porto di Imperia“, invece la Società è stata divisa in due: la “Imperia Porto Maurizio SpA” e la “Imperia Oneglia SpA“.
Entrambe le Società avranno lo stesso assetto societario, ma con quote azionarie diversificate.
Quella di Oneglia avrà infatti più partecipazione privata e si occuperà dello scalo commerciale, quella di Porto dello scalo turistico.
C’è da sperare che le due cose vadano di pari passo e che il tutto non abbia il sapore di spartizione di torta.

Scritto da Angelo Amoretti

28 gennaio, 2006 alle 9:02

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