Archivio per la categoria ‘Politica’

Cattedrali nel deserto

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Il Sindaco Sappa, prima del cenone di San Silvestro (chissà se anche lui lo ha fatto con i suoi ex compagni di scuola come il Ministro Scajola) e della sua partecipazione all’evento in Piazza Dante insieme al nipotino del Ministro, Marco, ha scritto un intervento sul Secolo XIX in cui ancora una volta, per quel che riguarda la nostra città, ha parlato di “momento storico”.
Pare che ormai questa frase sia diventata la parola d’ordine, insieme a “futuro“. Invece di dire quello che è stato fatto, il Sindaco dice quello che è stato progettato e che quindi si farà e esorta i cittadini, di qualunque ideologia, a rendersi conto del momento cruciale che sta affrontando la città per il futuro.
Con tutta la buona volontà, non ci riesco, forse perché di natura non sono mai stato troppo ottimista e piuttosto ho sempre cercato di essere realista.
E francamente certe opere che sono in progetto mi fanno pensare a quelle cattedrali nel deserto, costruite, inaugurate e poi abbandonate al loro destino. Basta fare un giro da Roma in giù e se ne trovano a iosa.
Il nuovo campo di atletica, per esempio, a cosa servirà? Era stato detto che bisognava ristrutturarlo perché la pista era obsoleta e pericolosa, ed è stato deciso di rifarlo di sana pianta. Bene, ma a beneficio di chi? Porterà turismo? Ci sarà una gara all’anno perlomeno a livello nazionale? Gli atleti e gli spettatori che verranno a Imperia andranno a dormire a Diano Marina e a Sanremo?
Già le gare internazionali nella piscina F.Cascione hanno dimostrato, nel caso ce ne fosse stato bisogno, che la nostra città non è attrezzata per ospitare non solo chi viene in vacanza, ma anche chi viene solo per una gara sportiva, seppur di altissimo livello. Infatti gli atleti e il loro seguito arrivano in pullman da Diano Marina e Imperia la vedono appena di sfuggita.
Il Palazzetto dello Sport a cosa servirà? Forse porterà turismo? Ridarà vita alla città?
Curioso che si facciano queste opere così costose per lo sport quando si sa benissimo che Imperia non eccelle in questo campo, purtroppo.
Ovviamente lo sport è sano e bisogna praticarlo, a cominciare dalle scuole, ma è il caso di investirci così tanto? Forse si potrebbero costruire le strutture adeguate, invece di fare opere più esose del necessario.
Il Ministro Scajola oggi parte per una vacanza nel deserto della Libia. Sarà un caso?
Felice 2006 a chi è passato e passerà da qui.

Scritto da Angelo Amoretti

2 gennaio, 2006 alle 12:33

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Perdere

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Il Sindaco Luigi Sappa e il Presidente della Provincia Gianni Giuliano, secondo un recente sondaggio, perdono consensi: rispettivamente il 3,3% e il 9,7%.
Con quello che stanno facendo perdono ancora poco e possono essere soddisfatti. E’ un momento difficile per loro, ma direi che lo è per tutta Forza Italia a livello nazionale.
Forse i cittadini stanno aprendo gli occhi e c’è da sperare che in vista delle prossime elezioni, li spalanchino.
Il Sindaco ha un pochino più di tempo per rimediare, sempre che Forza Italia duri fino alle prossime comunali.
Nel caso dovesse perdere alle politiche, il partito potrebbero sempre chiamarlo Forza Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

13 dicembre, 2005 alle 11:56

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Slogans

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In città sono apparsi i manifesti trionfanti della Lega Nord:
PADRONI A CASA NOSTRA e anche FERMA ROMA LADRONA.
Poverini: se non fossero pure reazionari, farebbero quasi tenerezza. Ora in Consiglio Comunale hanno un rappresentante, ma alle prossime elezioni, se non si sparpaglieranno in qualche altro partito, non avranno neppure più quello.
Loro sono contenti così: da Berlusconi hanno ottenuto quello che volevano e davanti agli elettori devono far vedere che hanno raggiunto l’obiettivo della devolution.
Solo che ci sarà un referendum che probabilmente li spazzerà via.

Scritto da Angelo Amoretti

9 dicembre, 2005 alle 11:55

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Minoranza o Opposizione

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Ultimamente, quando si scrive di politica a Imperia , anzichè ‘opposizione‘ viene usato il termine ‘minoranza‘ e questo non va bene. Dà l’impressione di una vaga, piccola minoranza di non si sa cosa. Una locandina di un giornale locale, pochi giorni fa riportava una frase più o meno così: ‘Nuovo porto. Minoranza contraria’. Minoranza di cosa? Di pescatori, di cicloamatori, di giocatori di scopone? Troppo ambigua come definizione.
Bisognerebbe che anche i Consiglieri dei DS-SDI, della Margherita, dei Verdi, di Rifondazione e Gruppo Misto imparassero a dire ‘Noi dell’opposizione‘, anzichè ‘Noi della minoranza’.
Perlomeno un cittadino normale capirebbe, senza ombra di dubbio, che se sono dell’opposizione a qualcosa si stanno opponendo.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2005 alle 11:41

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Contro-informare

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Sabato scorso in via Bonfante, all’angolo di Piazza San Giovanni, c’era la truppa di Forza Italia a presentare il progetto del nuovo porto: banchetti, cartine, bandiere e depliants. Passavo per caso e vederli tutti lì mi ha fatto scattare tante di quelle molle che non sto a scrivere perché occuperebbero troppo spazio.
Due o tre però le voglio scrivere.
Questi azzurri rampanti lo sanno o non lo sanno che, invece di fare un servizio alla città, quell’opera finirà per riempire le tasche di pochi?
Se lo sanno allora sono decisamente santi e falsi. Santi perché fanno propaganda a un progetto che a loro non darà nulla, a meno che non siano tutti giocatori incalliti di golf.
Falsi perché non dicono la verità, non dicono quello che sta dietro all’intera operazione.
Ho pensato di fermarmi e chiedere spiegazioni, ma con certa gente non riesco proprio a parlare perché so che hanno imparato bene la lezione e se avessi chiesto a uno di loro:«La città cosa ci guadagna, visto che al progetto partecipa per meno del 10%?» mi avrebbero risposto che solo i comunisti possono fare certe domande e che tutto quel che dice l’opposizione è una menzogna.
Un’opposizione come dico io avrebbe messo dei banchetti e qualche bandiera un po’ più in là e avrebbe spiegato ai passanti l’altra faccia della medaglia, che tanto pulita non è. Un’opposizione come dico io starebbe col fiato sul collo della giunta e la contrasterebbe incessantemente.
Giusto che Pasquale Indulgenza annunci battaglia. Se permette gli consiglio di pubblicizzare meglio e di più la petizione lanciata nelle scorse settimane per fermare o perlomeno contrastare al massimo le decisioni della giunta.

Scritto da Angelo Amoretti

24 ottobre, 2005 alle 8:56

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Blue investimenti: De Bonis all’attacco

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D’ora in avanti giocherà centravanti di sfondamento e la formazione sarà la seguente:

Portiere: Gabriella Badano (li prende tutti, è una sicurezza!)

Terzini: Sergio Barbagallo e Pietro Mannoni (gran saltatori: i palloni alti son tutti loro)

Mediani: Gianfranco Grosso e Giuseppe Zagarella (non mollano mai)

Libero: Lorenzo Lagorio (uomo d’esperienza)

Mezzala sinistra: Pasquale Indulgenza (regista: se si mette a parlare di cinema, l’avversario va in coma dopo cinque minuti)

Centravanti: Antonio De Bonis (è meglio di Bobo Vieri e ho detto tutto)

Mezzala destra: Paolo Verda (Capitano)

Ali: Carla Nattero e Anna Maria Giuganino
(sono femmine, come la Badano, ma se i maschi sono solo otto devono arrangiarsi in qualche modo, no! E poi, con un piccolo ritocco, chi se ne accorge!)

In panchina: Brunella Ricci.

Si gioca col quattro – due – quattro e vediamo come va a finire.

Scritto da Angelo Amoretti

21 ottobre, 2005 alle 10:55

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Futuri

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La parola comune è ‘Futuro‘ e personalmente preferirei ‘Presente‘, ma se per assicurarmi il futuro devo scucire ancora altri dieci euro, allora preferisco quelli a sinistra, perlomeno è gratis.
Tra l’altro i pubblicitari dei partiti politici forse farebbero meglio a ripassare un po’ di multimedialità.

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2005 alle 9:51

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Primarie nostrane

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I politici di casa nostra hanno una fantasia inarrivabile nel rilasciare dichiarazioni: prima leggono o ascoltano quello che dicono i loro capi e capetti, poi lo ripetono pari pari ai giornali locali.
L’esempio lo abbiamo oggi sul Secolo XIX con le interviste a Luigino Dellerba di FI e a Eugenio Minasso di AN.
Il forzista dice che le primarie di domenica scorsa ‘sono soltanto propaganda‘ mentre il nazional alleato si supera, manco fosse un azzurro, dicendo che ‘noi il leader lo abbiamo‘.
Bravi! Comunque andrà a finire alle prossime politiche, un posto da qualche parte lo avranno assicurato, anche se disgraziatamente dovessero perdere alle amministrative e alle politiche.
Luigino Dellerba però in questo caso, con le sue dichiarazioni, supera perfino Bondi e Cicchitto (il che è tutto dire). Infatti aggiunge che le primarie forse sono state anche ‘una presa in giro‘.
Se lo dice lui bisogna credergli: il suo partito è campione nel prendere in giro gli italiani e lì s’impara bene come si fa.

Scritto da Angelo Amoretti

18 ottobre, 2005 alle 15:54

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Minchia, Gabry!

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Gabriella Badano è una veterana del Consiglio Comunale di Imperia. Sarà che è brava, sarà che i Verdi non hanno ricambi freschi da mandare in Comune, fatto è che nel 2004 con 155 preferenze, si è ri-ri-ri-ri-confermata (ho perso il conto) consigliere comunale e pure capogruppo (non importa se dei Verdi c’è solo lei. Funziona così!)
Stamattina si è occupata di gatti e zanzare con un’interrogazione al Sindaco.
In pratica la Badano ha fatto notare che in città ci sono troppi gatti randagi e troppe zanzare tigre e ha chiesto che si prendano provvedimenti in merito.
Detta così può sembrare una sciocchezza, ma non lo è affatto perchè il problema esiste davvero e non è per nulla da sottovalutare.
I gatti ormai si moltiplicano come funghi, potrebbero essere portatori di malattie e non ci sono più navi coreane attraccate al porto di Oneglia.
Delle zanzare tigre sappiamo la pericolosità ed è grave che il nostro Sindaco, tra l’altro, non abbia preso in considerazione che Berlusconi, in un’eventuale visita alla nostra città, se malauguratamente fosse punto da una zanzara tigre comunista (esistono, esistono: tra loro ci sono miseria, morte e terrore), potrebbe avere una crisi anafilattica e rischiare di brutto. Tutti sappiamo che Lui ne ha avuto già una e che è a rischio.
Poi dicono che il centrosinistra non fa opposizione costruttiva!

Scritto da Angelo Amoretti

7 ottobre, 2005 alle 10:48

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Se tanto mi dà tanto

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Questa intervista, sebbene anonima, la dice lunga sul ruolo del Sindacato nella nostra città.
Una cosa è certa: mai come negli ultimi anni c’è stato un distacco così profondo tra i lavoratori dipendenti e chi dovrebbe tutelare i loro diritti, che più o meno dovrebbero essere gli stessi per chi paga annualmente la tessera.
Ovvio: i tempi sono cambiati, gli occupati sono diminuiti, ma proprio per questo, paradossalmente, non dovrebbe essere più facile per i Sindacati occuparsi anche di quelli che ancora il posto di lavoro ce l’hanno?
A occhio e croce si direbbe che i lavoratori occupati sono sempre di meno, i sindacalisti no, perciò coraggio compagni, se ci siete battete un colpo!

Scritto da Angelo Amoretti

3 ottobre, 2005 alle 8:46

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