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Porto di Imperia: si rompe il muro del silenzio

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Avete notato, o cari lettori, che in questo mese di agosto è venuto fuori un mare di novità sul nostro porto turistico più bello del mediterraneo?
Vi siete accorti come ultimamente viene trattato dai media locali il nostro concittadino onorario Francesco Bellavista Caltagirone?
Vi siete accorti che è tornato il numero 40, ma per dire che i tempi non sono rispettati, mentre fino a un mesetto fa ci dicevano che le opere a mare erano addirittura in anticipo sulla tabella di marcia?
Vi siete accorti, in sostanza, come sia cambiata la linea dei nostri quotidiani locali nei confronti del fidanzato di Beatrice Cozzi Parodi?
E se adesso mi mettessi a dire che il porto non va avanti perché ci sono i giornalisti che remano contro e che se fosse per loro Imperia sarebbe ancora come trent’anni fa? [era quello che diceva lo sbadato Scajola rivolgendosi alla sinistra da rottamare, ricordate?]
Dai sù, qualcuno mi dica cosa c’è dietro a questo cambiamento di linea.
P.S. Leggetevi gli articoli correlati, per rinfrescare la memoria

Scritto da Angelo Amoretti

26 agosto, 2010 alle 18:56

Giorni difficili per il questore di Imperia Luigi Mauriello

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Su Il Secolo XIX di oggi ci sono due articoli che riguardano il nostro Questore, Luigi Mauriello: uno è sull’edizione nazionale, in prima pagina, l’altro nella pagina locale.
Dal momento che non compaiono online, mi sono preso la briga di copiarli entrambi per portarli all’attenzione dei visitatori del blog.

‘Ndrangheta, la polizia striglia il questore che non vede la mafia
Polemiche a Imperia, Mauriello convocato a Roma

Il questore di Imperia Luigi Mauriello è stato convocato nella Capitale dal vicecapo vicario della polizia Nicola Izzo e ascoltato ieri pomeriggio. A far decollare l’iniziativa le ripetute segnalazioni di tutti i sindacati, a livello di segreterie nazionali.
Diverse le “accuse” mosse a Mauriello. Ma sotto la lente dei vertici della polizia soprattutto l’inadeguata risposta al fenomeno della criminalità organizzata nel ponente ligure.
Una sotto stima dei segnali che soprattutto negli ultimi due anni gli investigatori della squadra mobile hanno continuato a registrare, «senza che il questore abbia colto la gravità della situazione». Anzi: Mauriello ha continuato a sostenere che «nel ponente ligure non ci sono allarmi in tema di criminalità organizzata e mafiosa».
I sussurri dalla capitale fanno intendere che l’exit strategy è già stata individuata e tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo il dirigente delle polemiche dovrebbe cambiar sede.
Il numero uno della polizia Antonio Manganelli aveva un ventaglio di possibilità per non far orecchie da mercante di fronte alle contestazioni che, ormai un po’ da tutte le parti, piovono su Mauriello. Scartata la strada di un avvicendamento immediato e anche la seconda opzione, l’invio di ispettori romani in questura (mossa che sarebbe suonata comunque come un’aperta delegittimazione in un momento molto difficile), è stata decisa la formula della convocazione. Nei fatti, i vertici della polizia chiedono Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

11 agosto, 2010 alle 16:46

Dove si collochera’ l’on. Eugenio Minasso?

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Il presidente di turno della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, ha annunciato questo pomeriggio la nascita del nuovo gruppo parlamentare “Futuro e Libertà per l’Italia” in cui confluiranno i cosiddetti finiani di ferrro:
Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Enzo Raisi, Luca Barbareschi, Francesco Proietti Cosimi, Francesco Divella, Antonio Buonfiglio, Claudio Barbaro, Maria Grazia Siliquini, Flavia Perina, Angela Napoli, Luca Bellotti, Aldo Di Biagio, Antonino Lo Presti, Giuseppe Scalia, Giorgio Conte, Benedetto Della Vedova, Adolfo Urso, Mirko Tremaglia, Alessandro Ruben, Andrea Ronchi, Donato Lamorte, Giulia Bongiorno, Catia Polidori, Carmine Santo Patarino, Giulia Cosenza, Silvano Moffa, Roberto Menia, Gianfranco Paglia, Giuseppe Angeli, Giuseppe Consolo, Souad Sbai.
Manca il nome di Eugenio Minasso [PDL] e, da concittadino, sono curioso di sapere come intende comportarsi, visto che nella biografia sul suo sito si legge “Finiano di ferro”.

Eugenio Minasso

Cliccare anche sull’immagine, nel caso il sito non dovesse funzionare.

Scritto da Angelo Amoretti

30 luglio, 2010 alle 19:11

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Tutti [o quasi] gli uomini di Scajola

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La  galassia che la Riviera, oggi in edicola, chiama “Scajoland” [click sull'immagine per ingrandire]:

Tutti gli uomini di Scajola

e la colonia di imperiesi in Carige [click sull'immagine per ingrandire]:

Imperiesi in Carige

Scritto da Angelo Amoretti

23 luglio, 2010 alle 18:08

Pubblicato in Personaggi, Politica

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Chapeau!

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Quanti incarichi ha l’affascinante Maria Teresa Verda, la moglie dell’on. Claudio Scajola?

Maria Teresa Verda Scajola

foto: Dagospia

Oltre a quelli indicati da Ferruccio Sansa su l’Antefatto dello scorso 20 maggio, leggo su Dagospia che è anche membro del comitato scientifico del museo di Propaganda Fide.
Stare dietro a tutto deve essere assai impegnativo e obiettivamente bisogna farle i complimenti per la mole di lavoro che svolge.

Scritto da Angelo Amoretti

26 giugno, 2010 alle 19:58

Omaggio a Alfredo Schiavi

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Lo scorso 22 maggio è stato inaugurato un altro tratto della pista ciclabile e nell’articolo apparso su Riviera24, si legge che il Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, “è intervenuto anche sulla ’semina’ di volantina ai limiti della satira politica, contro l’ex ministro Claudio Scajola, affissi, ieri, da un vecchietto di 84 anni, S.A., lungo la pista ciclabile” dichiarando che “non si trattava di un sedicenne, ma di un uomo del 1926. Possiamo, dunque considerarlo un ‘imbecille stagionato’“.
S.A poi “è stato preso“.
Non avevo idea di chi fosse, ma riguardo ai volantini avevo fatto un rapido collegamento con questo.
Altro non era dato sapere perché del “vecchietto” si conoscevano solo le iniziali e l’età, ma a me era diventato subito simpatico. Poi non se ne seppe più nulla.
Ieri Alfredo Schiavi (il nome per intero di S.A.) è apparso sulla prima pagina de la Riviera e così ne so un po’ di più. E’ un compagno. Di quelli che non sbagliano. Ha 84 anni e vive a Sanremo, è stato partigiano e poi tipografo di Italo Calvino, da sempre iscritto al PCI e ora al PD. Ha creato lui i volantini incriminati e uno è proprio quello che ho linkato più su. Li ha fatti al computer e poi è andato ad attaccarli. E io mi inchino perché è stata un’azione non violenta, satirica e efficace, di quelle che probabilmente vorrebbero fare in molti, ma nessuno ha il coraggio di fare. Credo che abbia impersonato lo spirito di molti, ma si è assunto lui la responsabilità del gesto, mettendoci, poi, anche la faccia.
Schiavi non vede di buon occhio Zoccarato da quando al Teatro Cavour della nostra città il sindaco di Sanremo aveva detto la famosa frase: “Li asfalteremo tutti“.
Nella lunga intervista rilasciata a Tenerelli, Schiavi aggiunge anche che avrebbe preferito sentir dire dal giovane sindaco che si era trattato di un gesto di inciviltà, piuttosto che essere considerato un’imbecille stagionato. Per questo pensa che non gli stringerà mai la mano.
Non è “civile” affiggere manifestini qui e là, siamo d’accordo, ma se oggi Zoccarato è il sindaco della città dei fiori è perché gente come Alfredo ha combattuto e sconfitto i nazisti e la dittatura fascista in modo che in seguito si potessero avere anche elezioni democratiche, giusto come quelle che hanno portato il giovane concessionario di auto a essere sindaco di Sanremo.
Grazie di tutto, Alfredo.

Scritto da Angelo Amoretti

29 maggio, 2010 alle 18:49

Cavalieri e amazzoni

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Sul sito di Marino Arimondi si legge: “Ho deciso di accettare la ricandidatura a Consigliere Comunale nella lista del Pdl perché voglio dare un contributo per il proseguimento della politica del fare e fare bene.…”
Così è stato eletto in consiglio comunale.
Egli è anche consigliere della Porto di Imperia SpA, nonché Presidente di “Alpi Liguri”.
Evidentemente fa bene in comune, ma a quanto pare, altrove ha qualche problema.
Leggo su La Stampa oggi in edicola che la “Alpi Liguri”, società partecipata della provincia creata ad hoc per lo sviluppo di Monesi, nota località sciistica imperiese, ha un passivo di oltre 500 mila euro che superano il milione e mezzo se si considerano anche i creditori, e rischia di essere messa in liquidazione. La seggiovia, che nei progetti dovrebbe finire al Redentore, rischia di fermarsi un centinaio di metri più sotto.
Per non fargli mancare niente, a Marino Arimondi, il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica, alle 10,30, nel palazzo della Prefettura sarà consegnata l’Onorificenza al merito della Repubblica Italiana, concessa dal Capo dello stato Giorgio Napolitano.
P.S. Anche la mia consigliera preferita sarà Cavaliere della Repubblica.
Già la immagino cavalcare “a pelo” sul bagnasciuga della Spiaggia d’Oro e quasi quasi mi commuovo.

Scritto da Angelo Amoretti

26 maggio, 2010 alle 19:07

Sistema Scajola

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L’articolo che segue è tratto da L’espresso in edicola questa settimana.

Sistema Scajola
Il feudo in Liguria. Il controllo di banca Carige.
Gli imprenditori amici. I legami con il Vaticano.
Forte di solidi appoggi ora l’ex ministro cerca la rivincita.

Claudio Scajola detto “Sciaboletta” lo dichiarava appena due mesi fa, con voce stentorea e sguardo convinto: “Non credo ci sia una nuova stagione di Mani Pulite. Oggi c’è il tema delle responsabilità personali che devono essere severamente punite. Il denaro pubblico e le funzioni pubbliche necessitano di un impegno di assoluta serietà e rigore: chi sbaglia deve pagare”. Era il 17 febbraio, Balducci e Anemone erano appena stati arrestati, e qualcuno si stupì che il ministro dello Sviluppo economico partisse lancia in resta con dichiarazioni modello Di Pietro. “Già: di quell’appartamento e del legame tra Claudio e pezzi della “cricca” si chiacchierava da tempo nei palazzi del potere” ricorda una fonte vicina al ministro, “qualcuno della banda prima di finire in manette lo disse chiaro e tondo: guardate che se cado io, cadranno in tanti. E il primo sarà Scajola”.
Il ministro in effetti è caduto, ma non è la prima volta che accade. Come l’araba fenice, è sempre riuscito a rinascere dalle proprie ceneri. Nel 1983 la sua carriera politica (era sindaco di Imperia) sembrava stroncata da un arresto per concussione aggravata. Le accuse vengono smontate, e sette anni dopo riesce a riprendersi la fascia tricolore. Nel 2002 la battuta su Marco Biagi (definito un “rompicoglioni”) gli costa la poltrona del Viminale e lo costringe a restare fermo un turno ai giardinetti: ma al primo rimpasto Berlusconi lo richiama al governo, prima come ministro dell’Attuazione del programma, poi nel cruciale dicastero dello Sviluppo economico. Ora il colpo è durissimo, e sono in pochi a scommettere che “l’imperatore” possa rialzarsi ancora dal fango. Ma il suo granitico sistema di potere, di sicuro, resta in piedi, una rete politica e clientelare basata sul controllo ferreo di mezza Liguria, sulla gestione diretta dell’ottavo istituto italiano, la Banca Carige, sui rapporti con pezzi da novanta del Vaticano.

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Scritto da Angelo Amoretti

10 maggio, 2010 alle 9:49

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Sensualita’ a Borgo d’Oneglia

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Associazione Culturale Olivonero
Cristiana Casarini

P R E S E N T A N O

S E N S U A L I T A’

Tratto dal romanzo “Pezzi di un puzzle” – Baraldini Editore

1 Maggio 2010 – ore 18.00

Borgo D’Oneglia Imperia – via E. Ascheri, 13 -

Cesco Iacometti: chitarra

Alberto Carli: lettore

Mauro Molinari: tecnico suono, verde, luci, tutto tutto.

E’ gradita un’offerta di 5,00 Euro. OlivoNero pensa alla fame e alla sete: buon cibo, olio, vino e Sensualità.

Che vivano persone “fuori dal comune” è fatto certo.
Cristiana Casarini, Criselda, lo è. Cristiana, appiccicata alla sua carrozzina Benedetta da Dio, decide di rompere un tabù: mica niente.
Nel libro “Pezzi di un puzzle” irrompe leggera la sensualità, si fa strada l’Eros. A Miriam, scrive la Casarini, “le piaceva conquistare le magie dei contatti, dare spazio alle fantasie…Michele usava lo stesso linguaggio, anche per questo la loro sintonia era splendida e matura. Da subito il sesso lo avevano vissuto con un gioco, dove l’animo era leggero, dove era bello prendersi in giro, provocarsi, istigarsi, creare situazioni intriganti, un’eterna corsa ove scambiandosi ora si inseguiva, ora si era ricercati.”
Cristiana Casarini ha un sogno (chi ce l’ha oggi un sogno?). Miriam e Michele spezzano le catene, rompono gli schemi e barriere: non hanno paura di volare. E ci portano con loro.
Associazione Culturale OlivoNero

Cristiana Casarini è lei.

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2010 alle 8:46

Marco Travaglio ritorna a Imperia

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L’Associazione Culturale ApertaMente di Imperia organizza per mercoledì 19 maggio alle ore 21, al Teatro Cavour di via Cascione, lo spettacolo teatrale di e con Marco Travaglio: “Promemoria – 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà”.

Marco Travaglio

Regia di Ruggero Cara
Musiche dal vivo di C-Poject
Valentino Corvino – Violino, elettronica
Fabrizio Puglisi – Tastiere, sintetizzatori
Testi di Marco Travaglio
Musiche originali: Valentino Corvino
Scene e Costumi: Rosanna Monti
Luci: Stefano Delle Piane
Assistente alla regia: Elisabeth Boeke
Produzione: Promo Music

I biglietti sono in vendita dal 26 aprile nell’atrio del Teatro Cavour durante i seguenti orari:
dalle ore 10 alle ore 12 il martedì, giovedì e venerdì
dalle ore 15 alle ore 17 il lunedì e il giovedì.

Costo dei biglietti:
1° settore platea € 25
2° settore platea € 20
Galleria € 15

info: 3470163804

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Scritto da Angelo Amoretti

26 aprile, 2010 alle 19:02

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