Archivio per la categoria ‘Ambiente’

Ponti

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Sabato 8 ottobre a Clavi, ridente borgo dell’immediato entroterra, ci sarà una festa durante la quale il FAI (Fondo per l’ambiente italiano) porterà i propri aderenti e gli iscritti all’I.I.S.L. (Istituto Internazionale di Studi Liguri) a visitare il Ponte Romanico di S. Martino.
Il Ponte medievale occupa il settimo posto in una speciale classifica stilata dal FAI che si chiama ‘I luoghi del cuore‘. Questa classifica raccoglie le segnalazioni di chiunque riguardo un luogo, un monumento o una struttura che necessitano di valorizzazione o ristrutturazione, o tutt’e due.
Ora sembrerà paradossale, ma il FAI ha bisogno di soldini per ristrutturare il monumento in quel di Clavi e conta molto sull’aiuto del Comune.
Claudio Baudena, l’assessore alla cultura che con tutto quello che ha da fare per la cultura di Imperia, è probabile che non sappia neppure dov’è il Ponte, dice a SanremoNews: ‘ A causa di una evidente mancanza di risorse, l’Amministrazione può intanto diventare capofila di un movimento che sensibilizzi associazioni private e fondazioni a contribuire economicamente alla ristrutturazione dei Luoghi del Cuore…vorremmo essere un’importante cassa di risonanza‘.
Mi si dovrebbe spiegare in poche parole dove andranno a prendere i soldi.
I Caltagirone non penso siano interessati ai ponti (a parte quello sullo stretto, credo) e gli studenti del Liceo Classico che hanno ‘adottato’ il monumento credo non ne abbiano a sufficienza.
Staremo a vedere.
Per il momento faranno la merenda.
Qualche maligno penserà:’Meno merende, più fatti!‘, ma lasciamogliela fare.
Speriamo che facciano soprattutto attenzione ai cacciatori: il torrente Prino sottostante è praticamente un bosco e qualcuno potrebbe scambiarli per cinghiali.

Scritto da Angelo Amoretti

6 ottobre, 2005 alle 8:47

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Dietrofront

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Pare che il Comune abbia accantonato l’idea di costruire il campo da golf.
Forse i responsabili, riflettendoci meglio, avranno dedotto che un campo a nove buche per Imperia non è propriamente il massimo. Poi, diamine, ce ne sono già così tante di buche per le strade!
O forse hanno pensato che sarebbe stato difficile assumere qualcuno che andasse a recuperare le palline in mare: ve l’immaginate un energumeno vestito da sub, lì sul campo, tuffarsi di tanto in tanto in mare per andare a raccoglierle? Bush, giocando con Putin, Blair e Berlusconi, magari si sarebbe spaventato e probabilmente avrebbe pensato che i terroristi possono arrivare anche dal mare.
Sarebbe stato capace di far sganciare due bombette dall’aviazione davanti al porto di Oneglia. Lo avesse fatto giusto prima di S. Giovanni, perlomeno alla festa ci sarebbe stato fritto misto gratis per tutti.

Scritto da Angelo Amoretti

28 settembre, 2005 alle 10:44

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Il padrone delle (ex) Ferriere

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Ieri è stato presentato dal presidente dell’Agnesi Angelo Colussi e dall’amministratore delegato Franco Filucchi il nuovo ambizioso progetto per la zona delle ex Ferriere.
In pratica, dove ora sorgono le tre ciminiere, a pochi passi dal mare, dovrebbero nascere un polo fieristico, un museo dei cetacei, giardini, parcheggi e un residence che non arriverà al 25 per cento dell’intera area che sarà di 20.000 metri quadrati. Dulcis in fundo, due sale cinematografiche.

fonte: Il Secolo XIX

La presentazione del progetto denominato ‘ Le Porte del Mare‘, è avvenuta nel Palazzo del Comune alla presenza, tra gli altri, del Sindaco Sappa e dell’assessore all’urbanistica Luca Lanteri.
Il piano approderà in Consiglio nel mese di ottobre. Colussi ha assicurato che l’Agnesi non andrà via da Imperia e che il complesso darà lavoro a oltre 200 persone.
Sono tutte notizie splendide:
1)L’Agnesi resta al suo posto e quindi non ci saranno perdite di posti di lavoro;
2)Addirittura ci sarà occupazione per altre 200 persone;
3)Obiettivamente Imperia è carente in fatto di sale cinematografiche e due in più non guastano.
Il progetto è affascinante e come al solito si spera che venga portato a termine in tempi brevi.

Scritto da Angelo Amoretti

7 settembre, 2005 alle 10:21

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Borgo Prino

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Ogni tanto qualche buona notizia arriva. Il Comune ha deciso di lasciare in vita i locali del Prino anche per la prossima estate.
Evidentemente gli Amministratori si sono resi conto che è un angolo della città da non sottovalutare perchè è un luogo di ritrovo per centinaia di giovani soprattutto durante il periodo estivo e i vari esercenti hanno molto da guadagnare e poco da perdere.
Naturalmente ci saranno delle norme da rispettare per quel che riguarda il rumore, ma se si trova l’accordo, tutti potranno convivere tranquillamente.
A quanto pare qualche abitante del luogo non è soddisfatto di questa decisione, ma se i gestori sapranno attrezzare a dovere i locali da dove proviene la musica, forse l’anno prossimo si avrà un’estate positiva per tutti.

Bisogna dare atto all’Amministrazione di aver fatto una bella opera al Prino: il piazzale alla foce del torrente è stato ampliato, illuminato e dotato di un muro in pietra che ripara dal vento. Inoltre sono state messe delle panchine e sono aumentati i parcheggi che saranno utili anche agli studenti universitari, ammesso che rimangano gratuiti.
Sarebbe stato un vero peccato privare i giovani di un luogo così suggestivo e aggregante.

Scritto da Angelo Amoretti

1 settembre, 2005 alle 9:32

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Rotonde II – La vendetta

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L’Assessore Lanteri sta diventando una star. Ormai non si parla che di lui e delle sue rotonde. Deve perdonarmi, ma si sa che quando si diventa una star, per forza di cose si è al centro dell’attenzione, nel bene e nel male.
Apprendo che oltre alla rotonda in Piazza Calvi, ne è prevista una anche nelle vicinanze di Piani.
Ho fatto un giro nell’entroterra per vedere il luogo preciso: pare sia all’inizio di Via Allende, proprio dove c’è il ponte. Visto che ero ‘on the road’ ho continuato verso Dolcedo e quando sono arrivato a Clavi ho notato che, tutto sommato, una bella rotondina non starebbe male neppure al bivio con Torrazza.
Ora il solito bastian contrario si chiederà se non sarebbe meglio ristrutturare il ponte romanico anzichè fare una rotonda, ma diamine, il ponte è vecchio, volete mettere una bella rotonda nuova di zecca!
Da Dolcedo sono tornato indietro passando per Caramagna: al bivio per Vasia, quello all’altezza di Bastera ho avuto la stessa visione: facciamone una anche lì!
Tutto sommato quali sono le esigenze degli abitanti delle frazioni se non quelle di avere qualche rotonda qua e là!
Scommetto che la nostra star farà della strada. Ovviamente quella politica, perchè le altre le sta massacrando.

Scritto da Angelo Amoretti

27 agosto, 2005 alle 9:29

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Miasmi

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Diversi cittadini che abitano nella valle Prino, tra Piani e Dolcedo, dicono che da qualche tempo, durante la notte, dal torrente provengono odori insopportabili, come di olio rancido e fogna. L’increscioso fenomeno si verifica soprattutto al venerdì e sembra che questi miasmi facciano bruciare gli occhi e la gola.
Tempo fa due anziane signore di Prelà erano state ricoverate al pronto soccorso per gli stessi motivi e ne aveva parlato addirittura il Secolo XIX.
Oltre a essere nocivi alla salute, non offrono una bella immagine della valle ai numerosi turisti presenti in questo periodo per le vacanze. Bisognerebbe perciò che le autorità competenti stabilissero da dove provengono e da cosa sono provocati questi cattivi odori, per prendere urgenti provvedimenti.
Evidentemente la storia delle due signore semi-intossicate non ha insegnato nulla e forse sarebbe il caso di cominciare a scrivere raccomandate A.R. all’Asl, alla Forestale, al Sindaco e al Pretore di Imperia affinchè venga risolto in fretta il problema.

Scritto da Angelo Amoretti

10 agosto, 2005 alle 8:23

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Santi e Santini

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La Riviera di questa settimana nelle pagine dedicate a Imperia riporta un’inchiesta sul maxi porto turistico che sarà terminato nel 2008.
Le parole virgolettate della nota rivista fanno ben sperare. Altre fanno riflettere.
Diventerà il più grande e il più bello di tutto il Mediterraneo, con più di 1300 posti barca …. Questo è quello che nei giorni scorsi hanno ripetuto il sindaco Luigi Sappa e autorevoli esponenti della sua amministrazione e lo stesso ing. Francesco Caltagirone, new entri fra i privati……”
Avranno scritto un bigliettino e se lo saranno passato, visto che ripetono tutti la stessa cosa.
Marco Alberti, vice-presidente del Circolo Velico Imperiese dichiara:”Dove c’è un’economia florida c’è anche un grande porto.” Qui ho pensato:”Allora scordiamocelo pure il porto”. Già perchè mi si dovrebbe spiegare dov’è l’economia florida a Imperia. O sono io che vivo su un altro pianeta o il vice presidente non è al corrente della situazione. Ancora più ottimista il Presidente del CVI, Riccardo Guatelli:”Quello che è stato raggiunto, con fatica e impegno, è un accordo importantissimo – risponde Guatelli – Sarà una rinascita per tutta Imperia“. Alleluja, abbiamo altri santi che probabilmente faranno il miracolo.
Marco Alberti, industriale, è anche presidente della Polisportiva 2 Valli Impero.
Francesco Caltagirone lo conoscono tutti: il suo cognome è una garanzia. Riccardo Guatelli ricopre un sacco di cariche: è nel consiglio direttivo dell’Unione Industriali di Imperia, Presidente della categoria Metalmeccanici; Presidente dell’Amat e consigliere della Fondazione Carige.

Nel 1995 si era presentato alle elezioni comunali nelle file di Alleanza Nazionale per la lista del Polo delle Libertà e del Buon Governo che appoggiava come Sindaco la simpatica Paola Muratorio, ma non fu eletto.
A posteriori non può che dispiacere perchè magari la rinascita di Imperia sarebbe avvenuta dieci anni fa, invece ci tocca aspettare ancora due anni e mezzo.

Scritto da Angelo Amoretti

7 agosto, 2005 alle 11:22

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Ronde

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Dunque ci saranno le Ronde Padane a vigilare sul comportamento di chi si reca ai cassonetti per depositare la spazzatura. Bene.
C’è da augurarsi che non si arroghino di poteri che non hanno nel senso che non risulta siano pubblici ufficiali. La notizia è curiosa: il Comune invece di affidare la sorveglianza a delle ronde, non farebbe meglio a ripulire il territorio, a cominciare dai greti dei torrenti? Ho l’impressione che i nostri amministratori non siano mai andati oltre Castelvecchio, Piani o Caramagna: se lo avessero fatto si sarebbero resi conto che, se malauguratamente dovesse esserci un’alluvione, a ben poco sarebbe servito il lavoro di arginatura “a valle” perchè l’acqua arriva “da monte” dove nei torrenti ormai ci sono veri e propri boschetti.

Le Camicie Verdi potrebbero rimboccarsi le maniche e dare l’esempio perchè a parlare siamo capaci tutti, ma quando si tratta di fare qualcosa allora le cose cambiano. Non è un bisticcio di parole: ce n’è anche per i simpatici Verdi nostrani che parlano, parlano, ma della Natura sanno poco. Non sanno, per esempio, che per secoli i nostri contadini a metà inverno, tagliavano le canne nei torrenti e poi bruciavano il terreno affinchè a primavera nascessero le nuove per l’anno successivo e così facendo mantenevano i greti puliti. I Verdi, a livello Nazionale, hanno deciso che non si può tagliare più niente. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: fatevi un giro in campagna, costeggiando i torrenti e i terreni incolti nei dintorni.

Scritto da Angelo Amoretti

6 agosto, 2005 alle 12:21

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Golf(ino)

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Finalmente a Imperia avremo il campo da golf! Non vedevo l’ora, era giusto una delle poche cose che mancavano alla città per farne una piccola Montecarlo. Avrà solo nove buche, che importa, faremo il giro due volte! Del resto siamo abituati a fare le cose a metà: basta guardare la piscina e il campo di atletica che non sono regolamentari. Non possiamo pretendere troppo!
Vedo già orde di imperiesi ammettere ‘oh…io ho sempre amato il golf!’ E vedo Berlusconi, Blair, Bush e Putin atterrare in elicottero (oltretutto l’eliporto è proprio a due passi) armati di mazze con Scajola ad attenderli in bicicletta per farsi nove buche. Zapatero, Chirac e Schroeder fanno i caddy così imparano!

Dovrò darmi da fare in fretta perchè immagino che il negozio che venderà attrezzature, finirà le scorte in pochi giorni. E per non fare brutte figure dovrò imparare perlomeno le regole fondamentali.
Per ora so che ci vogliono le palle e le mazze, che per le donne sono più leggere (chissà perchè nella mia ignoranza pensavo fosse il contrario).
Il gioco del golf si basa sul rispetto di regole fondamentali che lo rendono uno sport di grande fairplay, disciplina, autocontrollo e rispetto per il prossimo e l’ambiente“, come si legge sul sito di Andrea Zanardelli. Peccato che questi princìpi non sfiorino neppure di striscio le menti di coloro che i campi da golf li progettano e li fanno costruire.

Scritto da Angelo Amoretti

5 agosto, 2005 alle 8:21

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