Archivio per la categoria ‘Ambiente’

Il porto turistico e le mareggiate

5 commenti al post

Queste due foto che mi ha inviato un affezionato lettore, sono state scattate un anno fa, dopo la mini alluvione.
Si può notare come le correnti tendano a portare nel porto tutto ciò che arriva dalle foci dei torrenti Prino e Impero.
Tutto sommato l’anno scorso non ci sono stati gravi danni causati dalla pioggia, ma con i torrenti intasati (la pulizia effettuata di recente è stata certamente utile, ma non sufficiente), se le precipitazioni dovessero essere più intense, il porto si riempirebbe di tronchi di albero e altro.
Inoltre sembra che ci siano già delle secche, peraltro segnalate con apposite boe, in cui uno yacht qualsiasi rischierebbe di rimanere incagliato.

Il Porto di Imperia

Il Porto di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

5 novembre, 2012 alle 12:18

Considerazioni sulla pulizia dei torrenti

22 commenti al post

Una lettrice, che ringrazio, mi ha inviato alcune considerazioni sulla recente pulizia dei torrenti:

Stanno finalmente sfalciando le canne e le erbacce che hanno reso l’alveo del torrente Impero e di tutti i rii comunali una selva disorganizzata che ospita anatre, oche, cigni, martin pescatori, ma anche gatti e topi di svariate dimensioni.
Ci sono diverse domande che mi pongo, e le vorrei esporre.
Innanzitutto la guerra dei numeri: l’11 febbraio si comunicava che l’amministrazione comunale aveva stanziato 205 mila euro per le pulizie, da sottoporre alla Provincia.
Il 25 luglio la cifra approvata scende a 70 mila euro, 30 a carico del Comune e 40 a carico della Provincia.
Il 27 luglio sul Secolo appaiono altre cifre, molto lontane dalle prime: sembra che lo stanziamento da approvare fosse 295 mila euro, sceso poi a 68 mila, ripartito per 47 mila alla Provincia e 20 mila al Comune (47+20 fa 67 e mille euro non si sa dove vanno nè da chi vengono…)
E qui arriva la seconda domanda: se i soldi si prenotano a febbraio e si ottengono a fine luglio, come mai si arriva a fine settembre per la prima tranche di lavori, interrotta dalle prime piogge, e alla prima settimana di ottobre, prima della seconda ondata di maltempo?
La risposta che mi è stata data, l’anno scorso, da due addetti ai lavori, è stata che bisogna operare a fine ciclo vegetativo delle piante, quindi non in estate inoltrata, e con 1000 occhi di riguardo nei confronti della fauna selvatica. Probabilmente confidavano nella mia ingenuità, un fondo di verità c’è, senz’altro, ma la domanda successiva è: le ruspe che si sono occupate di tagliare e tranciare, ma badando bene a non portarsi via nulla (si saranno scrollati la terra dai cingoli) saranno state anche attente a non distruggere i nidi delle oche e delle paperelle? Quando queste ormai convivono e lottano per la sopravvivenza contro i gruppi di senzatetto che bivaccano più o meno a lungo sotto al ponte delle Ferriere.
E quindi, lo scenario che oggi, 11 ottobre, ci troviamo davanti è un tappeto di canne buttate lì a seccare, o a marcire, in attesa che l’acqua dei torrenti se le porti in mare, nei porti, sugli arenili, ecc. ecc. come testimonia anche un lettore di una testata locale.
Non penso fosse molto difficile organizzare una specie di appalto libero, una proposta comunale che permettesse, o permetta a privati di raccogliere o comprare le canne del torrente. Chi ha delle campagne capisce. E se Legambiente si attivasse in cooperazione magari si potrebbe in breve tempo ripulire il torrente e lasciarlo pulito e a misura di fauna acquatica.
Un’ultima considerazione: Il Comune di Diano Marina ha provveduto allo sfalcio del torrente San Pietro, per la tratta di competenza comunale, a metà Settembre.
Rossella D.

Scritto da Angelo Amoretti

11 ottobre, 2012 alle 9:30

Pubblicato in Ambiente

Tag:

Depuratore: forse abbiamo un problema

5 commenti al post

In attesa della definitiva inaugurazione, mi è sorta spontanea una domanda: chi gestirà il depuratore di Imperia? Dovrebbe avere un anno di “collaudo” da parte dell’impresa che lo ha costruito, ma a parte la Ferrero Costruzioni per l’edile, della parte “depurazione” chi si occuperà?
Stando a quanto mi dice un lettore, neppure Eros Geromini ha saputo dare notizie precise se non che di sicuro non lo farà l’Amat, l’azienda municipalizzata di cui è membro del consiglio di amministrazione.
Voi sapete qualcosa in proposito?

Scritto da Angelo Amoretti

10 ottobre, 2012 alle 18:25

La questione dei rifiuti non è ancora chiara

10 commenti al post

Completato il sequestro di documenti sulla gara cui ha partecipto una sola ditta
APPALTO RIFIUTI, NUOVO BLITZ DELLA FINANZA IN COMUNE
Si protraggono intanto gli accertamenti degli uffici sul certificato antimafia prodotto dalla Tra.de.co.

Nuovo blitz della Finanza ieri mattina negli uffici del settore ambiente al terzo piano di Palazzo civico. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno prelevato ulteriore documentazione relativa al maxi appalto (90 milioni di euro per 7 anni) per la gestione del servizio di igiene urbana nel comune capoluogo e in 34 centri della provincia.
La gara se l’è aggiudicata la primavera scorsa l’unica società partecipante, la Tra.de.co di Altamura in provincia di Bari. I sindacati di Ecoimperia la società mista pubblico-privata, esclusa per mancanza di requisiti dalla partecipazione al bando, però, non vedendoci chiaro circa diversi aspetti dell’appalto considerandolo, in particolare insufficiente a garantire i livelli occupazionali e salariali, hanno inoltrato un esposto alla procura della Repubblica che ha avviato le indagini parallelamente alle procedure della Prefettura circa il possesso dei requisiti morali della società aggiudicataria, in pratica l’immunità da precedenti di carattere mafioso. E a proposito del certificato antimafia, l’ultimo documento che il Comune deve valutare prima del via libera definitivo alla Tra.de.co (Ecoimperia prosegue l’attività da tempo in regime di proroga non senza difficoltà, con scarsi investimenti e, di fatto priva di prospettive) giace da metà luglio presso l’ufficio legale di Palazzo civico.
Per quale motivo non si è ancora proceduto? Il certificato è da considerarsi dubbio?
L’impressione è che il Comune, vista l’entità e la delicatezza dell’appalto tergiversi il più possibile, per evitare di doversi trovare a fronteggiare sgradite sorprese.
Intanto i dipendenti di Ecoimperia la cui copertura contrattuale è, comunque, garantita dalle clausole sociali che prevedono il passaggio diretto alla nuova azienda, non si sono ancora arresi all’eventualità di un cambio di gestione che considerano al buio per i loro interessi, né hanno mai perdonato all’amministrazione di centrodestra (prima di allora sempre sostenuta) di aver varato quando assessore era Giovanni Amoretti, un appalto che escludeva a priori Ecoimperia, dimostrando perfino in corteo sotto le finestre di Palazzo civico tutto il loro disappunto verso la scelta operata dalla giunta Strescino.

D.D. -Il Secolo XIX, 29 settembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

29 settembre, 2012 alle 10:18

La questione SERIS e “la protesta del panino”

5 commenti al post

Ricevo e pubblico:

Chi crede che bloccando le strade può risolvere i problemi delle mense scolastiche non fa un servizio ai nostri figli e sbaglia.
Il Comitato genitori per una Buona Scuola da venerdì, giorno in cui ha incontrato il Commissario Prefettizio (proprio su questa tema), sta lavorando per cercare una via di uscita ad una situazione che appare assai complessa.
I genitori e le forze migliori di questa città , politiche e sociali, sono pertanto invitate il giorno 20, giovedì, alle ore 18,30, presso la sala delle opere parrocchiali di via Verdi , per discutere assieme le proposte che il Comitato intende avanzare.
Lavoriamo assieme nell’interesse dei nostri figli e della nostra città.

Il comitato genitori per una ” Buona Scuola”

Scritto da Angelo Amoretti

18 settembre, 2012 alle 16:04

Pubblicato in Ambiente

Tag:

Depuratore: in arrivo un’altra inaugurazione

22 commenti al post

C’è una sorta di ultimatum da parte della Regione, su pressione dell’Unione Europea, che in pratica intima al nostro Comune di rendere attivo il depuratore il più presto possibile, altrimenti non si potrà più costruire “neppure un pollaio” [Secolo XIX di oggi].
C’è dunque da scommettere che forse stavolta coloro che devono terminare i lavori, si diano una mossa, visti tutti gli interessi che girano intorno al mattone.
Si potrebbe sempre tentare con un’altra inaugurazione farlocca, ma la vedo dura perché una volta che ti sgamano, poi, oltre alla faccia tosta, ci vuole un bel coraggio, visto che di mezzo c’è la UE, con la quale non si scherza.
Qualche giorno fa sul mio profilo Facebook, qualche amico si è lamentato della puzza di fogna che persiste in zona San Lazzaro, all’altezza del passaggio a livello. Confermo quanto pubblicato perché ci sono passato per un mese, quattro volte al giorno e anche io l’ho sentita, tutti i giorni.
Pensare che quando la raffineria SAIRO era attiva, a chi si lamentava per la puzza, veniva risposto che era colpa della fabbrica. Peccato che ora la fabbrica non ci sia più e che la puzza sia rimasta.
All’epoca i miasmi salivano fino alle finestre del palazzo della Provincia e della Prefettura. Mi chiedo se Luigi Sappa (presidente della Provincia) e Fiamma Spena (Prefetto di Imperia) riescono a sentirla e, magari, lamentarsi un po’.
Una carissima amica, due giorni fa, mi ha inviato questa foto, accompagnata dal seguente testo:

Mi e’ stata mandata questa foto da persone che , come me, nuotano. Non hai idea dello schifo che ogni giorno si presenta ai nostri occhi!! Il mare spesso è trasparente ma quello che galleggia è liquame sfaldato o intero..misto a ogni tipo di materiale proveniente da fogna, schiuma e olio…l’altro giorno ero tentata di prelevare un campione e mandarlo all’ufficio d’igiene…………

Le ho consigliato, quando si verificano questi incresciosi episodi, di chiamare l’Arpal, i Vigili Urbani e la Polizia Provinciale: inutile fare il giro dei portali locali, si fa guadagnar tempo a chi dovrebbe prevenire certi fenomeni. E più sono a essere avvisati, meglio è perchè diventa più difficile lavarsene le mani.

Scritto da Angelo Amoretti

28 agosto, 2012 alle 12:06

Installazione di impianto di telefonia mobile in P.za Calvi

4 commenti al post

Gabriella Badano mi ha inviato una mail che pubblico con piacere e ovviamente ha scritto al Commissario Prefettizio Marchione per chiedere:

1) Se la società richiedente è in possesso delle autorizzazioni , pur con procedimento unico e semplificato, tenuto conto delle recenti sentenze sull’installazioni delle antenne;
2) Quali ragioni abbiano motivato gli Uffici competenti del Comune di Imperia a modificare una decisione adottata dal Consiglio Comunale e dal competente organo esecutivo.

Ancora una volta, in modo inaccettabile, la società di telefonia mobile H3G interviene con procedure tutte da verificare a danno del pubblico. Su un edificio antistante il complesso scolastico di Piazza Calvi, NON PIU’ di 40 metri -che ospita circa 600 alunni, dalla scuola dell’infanzia e primaria al Liceo Classico ed IPC, è stata avviata l’ installazione di un’antenna per la telefonia mobile.
La Sopcietà H3G spa nel maggio 2005 aveva avviato le procedure per la stessa identica pratica. La sottoscritta fece immediatamente in allora un’interrogazione , condivisa dal Consiglio Comunale , a seguito della quale l’assessore Lanteri, annullò l’inizio attività e prescrisse il fermo dei lavori.
Nonostante ciò la società , con arroganza, inizialmente procedette nei lavori, poi venne fermata e l’antenna posizionata su una struttura mobile collocata nel largo antistante la Capitaneria di Porto.
L’intesa era che, terminate le strutture costruende dedicate alla pesca la stessa antenna fosse posizionata negli spazi viciniori e comunque lontana dall’edificio scolastico.
Oggi il problema si ripropone.
Nel frattempo il Comune di Imperia non si è dotato di apposito regolamento, la normativa nazionale è cambiata, il decreto Gasparri abrogato, semplificate le procedure, che devono però essere declinate sulla base delle numerose sentenze di diversi TAR e del Consiglio di Stato.
In particolare l’ente locale è deputato al rilascio dei titoli abilitativi (art. 86/87/ DLGS 259/03).
Un ruolo fondamentale è proprio anche dell’Ente deputato ai controlli , l’Arpal, deputato a rilasciare il parere di conformità dell’impianto, parere che si inserisce, secondo la sentenza del TAR del Lazio 4397/06e Toscana158/2008 anche nelle procedure tramite DIA previste dal comma 4 dell’art. 87.
Con richiesta urgente inviata al Comune di Imperia, ho chiesto cosa abbia motivato il Comune ed i suoi uffici preposti a cambiare indirizzo rispetto a quello precedentemente adottato e quali siano stati gli atti autorizzativi adottati.
E’ indispensabile comunque intervenire tempestivamente a tutela dell’interesse pubblico, a maggior ragiopne in assenza di regolamento attuativo, salvaguardando almeno le strutture scolastiche ed i luoghi di cura.

Gabriella Badano – Imperia, 2/08/2012

Scritto da Angelo Amoretti

3 agosto, 2012 alle 15:08

Pubblicato in Ambiente, Attualità

Tag:

The Wall [II]

19 commenti al post

L’Assessore provinciale del PDL Giacomo Raineri, portorino doc, in merito alla scoperta dei resti antichi in via Benza, durante i lavori per il parcheggio, ha detto che “Bisogna finirla con queste quattro pietre” e che il Comune non ha colpe perché “la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla“. [Qui]
Allora mi viene voglia di riportare l’articolo pubblicato sul Secolo XIX lo scorso 8 luglio:

L’ACCUSA DI RAMOINO, EX CONSIGLIERE DI IMPERIA SERVIZI
«MURA DI VIA BENZA? IN COMUNE NON POTEVANO NON SAPERE»
«Le antiche mura in via Benza non possono essere spuntate all’insaputa del comune». A dirlo è segretario cittadino del Psi, Pier Paolo Ramoino, che all’epoca faceva parte in quota minoranza del Cda di Imperia Servizi.
La società dei parcheggi del capoluogo, infatti, aveva commissionato una indagine storica e una ispezione col georadar ben prima che l’amministrazione Strescino desse il via ai lavori per il park sotterraneo di via Elia Benza a Porto Maurizio. Addirittura erano state prese in considerazione diverse ipotesi realizzative che tenevano conto della riemersione dei resti.
Poi la pratica è passata all’assessorato ai lavori pubblici al cui vertice sedeva Gianfranco Gaggero.
Gaggero, che, forse per la smania di veder inaugurate nuove opere, oppure per non essere venuto effettivamente a conoscenza delle “scoperte” fatte da Imperia Servizi, aveva sempre assicurato che in corso d’opera non ci sarebbero state sorprese.
I fatti, però, gli hanno dato torto. E adesso si discute su quale sarà il destino del parcheggio che Porto Maurizio attende per non soffocare.
«La scoperta dei resti delle antiche mura di Porto Maurizio durante i lavori per il parcheggio di via Benza -affermaRamoino- non può essere certamente un evento imprevisto.
Già anni orsono uno studio commissionato da Imperia Servizi aveva evidenziato, tramite consulenze storiche e indagini tecniche approfondite che nella zona dovevano trovarsi quantomeno i resti di un’antica porta, di un bastione e di parte delle mura secentesche e si era ragionato sucomeinserire nella progettazione i reperti.
«La scoperta – prosegue il segretario del Psi- non può quindi avere dell’incredibile e quindi viene da porsi una domanda. E’ un falso allarm e e chi agisce sa cosa fa oppure è l’ennesima prova di quanto sia stata approssimativa la pianificazione di interventi fondamentali per la città parte dell’ ex amministrazione comunale di centrodestra?
«Il nodo è importante perché quel parcheggio che deve essere realizzato nella zona, le cui relative opere di realizzazione momentaneamente eliminano quasi un centinaio di posti auto, è di vitale importanza per il futuro economico del centro portorino, oggi in crisi grave e profonda.
Quel parcheggio consentirebbe infatti la pedonalizzazione del primo tratto di via Cascione, dando finalmente quel respiro alle attività commerciali a lungo invocata dagli esercenti portorini nonché di migliorare palesemente la qualità della vita degli abitanti della zona».
D.D. - Il Secolo XIX – 8 luglio 2012

Una curiosità: il progettista iniziale è lo stesso di quello finale. Nei vari passaggi forse le mura si sono perse per strada.
Un’altra curiosità: si dice che sopra ai parcheggi interrati ne verrebbero fuori altri, ma non si capisce se saranno box. Da vendere.
Un’altra curiosità: e se davvero fosse stato tutto previsto in modo che i lavori venissero bloccati? Sappiamo benissimo che a Imperia c’è chi rema contro la pedonalizzazione di Via Cascione e forse Raineri, chissà, avrà voluto davvero dire, ma poteva dirlo diversamente, che non ci devono essere scuse per bloccare i lavori?

Scritto da Angelo Amoretti

12 luglio, 2012 alle 17:05

La raccolta differenziata a Imperia

19 commenti al post

La foto che vedete sotto è stata scattata da una gentile lettrice lo scorso 6 luglio in Piazza Roma e sta a dimostrare quanta inciviltà ci sia ancora tra i nostri concittadini.
Molto probabilmente la stessa situazione si presenta in altre zone della città e delle frazioni: dove abito io, per esempio, da due settimane, vicino ai cassonetti, qualcuno ha abbandonato un televisore.

Mi domando se bisogna sforzarsi troppo per andare al deposito che è sull’argine destro, all’ex mattatoio, e “consegnare” tutto là: Imperia e le frazioni potrebbero essere un tantino più presentabili, non credete?

Scritto da Angelo Amoretti

8 luglio, 2012 alle 19:46

Pubblicato in Ambiente

Tag: ,

Le frazioni possono attendere

5 commenti al post

Quella che vedete nella foto sottostante è la Piazza del Comune della frazione Clavi, con il Monumento ai Caduti di tutte le guerre.

Monumento ai Caduti - Clavi

Qua ci sono altre foto del borgo, ma nel frattempo la situazione è peggiorata, che testimoniano lo stato di degrado della frazione.
Sul programma del candidato Sindaco, Paolo Strescino, non più visibile sul suo sito www.paolostrescino.it ma rimasto impresso sull’opuscolo cartaceo, si legge:

Le Frazioni del territorio comunale saranno inserite in percorsi turistici legati alla presenza, nelle chiese e nei borghi, di patrimoni artistici e architettonici di grande rilievo, con iniziative promozionali sostenute da interventi di valorizzazione e recupero.
Tra tali interventi il rifacimento delle pavimentazioni dei vicoli in sostituzione del cemento o dell’asfalto, l’installazione di apprecchi di pubblica illuminazione di stessa tipologia, l’incremento delle aree di parcheggio, la cura delle fontanelle.
Tra le iniziative promozionali, si prevede, a cadenza mensile, un mercatino a tema correlato alla singola frazione e, ancora, l’istituzione di un premio annuale per il miglior addobbo floreale di un balcone nel borgo.
Sarà oggetto di approfondimento l’esistente studio di fattibilità per la realizzazione di una strada a monte di collegamento di tutte le frazioni, tra Via Diano Calderina, a Est, e la Colla Rina a Ovest, atta a favorire un percorso turistico privilegiato.
Verrà istituita la figura del “Delegato alla frazione“, al fine di mantenere un contatto diretto tra residenti e Amministrazione.
Anche nelle frazioni dovrà essere garantita la sicurezza e la legalità mediante l’installazione di telecamere di sorveglianza.

Eletto Sindaco, Paolo Strescino iniziò a far qualche cena presso le famiglie delle frazioni che lo invitavano e addirittura, tanto per far vedere quanto fosse vicina l’Amministrazione all’entroterra, anche alcune riunioni di giunta si tennero in diverse frazioni.
E alla fine del 2009  l’allora Sindaco dichiarava a La Stampa:

Si chiude un anno solare molto positivo per la città, che ha visto l’avvicendarsi di due amministrazioni, e si apre un 2010 che dal punto di vista delle opere e dell’attenzione alle frazioni saprà dare risultati altrettanto importanti.

Il 20 giugno 2011, l’allora assessore Gaggero dichiarava:

Mi preme sottolineare che l’impegno verso le frazioni è costante, e grazie ai delegati sempre vigili ed attenti siamo diventati più puntuali nei nostri interventi.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Può darsi che nel frattempo, in tempi non sospetti, sia intervenuto qualche problema più urgente da fronteggiare, ma questa è l’eredità che ha lasciato l’amministrazione Strescino ai cittadini e al Commissario Prefettizio.
Non mi si venga a dire che la colpa è di chi lo ha mandato a casa perché non funzionerebbe: a casa è andato nel 2012.
Ho il sentore che anche nelle altre frazioni la situazione di degrado sia più o meno uguale a quella di Clavi, ma qualche foto a testimoniarlo sarebbe ben accetta e la pubblicherò con piacere. Inviatele a imperiaparla[at]gmail.com, se volete.

Update: Oggi, 5 giugno, sono venuti a tagliare le erbacce.

Scritto da Angelo Amoretti

4 giugno, 2012 alle 19:05