Archivio per la categoria ‘Eventi’

India, la Grande Sorella

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Domani, alle 20.30, presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia, sarà presentato il Film-documentario realizzato in India da Filippo Vendemmiati, Donata Zanotti e Marino Cancellari in collaborazione con AIFO “India – La Grande Sorella”.
Saranno presenti: Filippo Vendemmiati – giornalista e reporter RAI e Francesca Marino- giornalista, direttore Stringer ASIA.
L’evento è patrocinato da: Associazione Culturale ApertaMente Imperia, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, CE.S.P.IM e Cineforum Imperia.
L’ingresso è libero.

Scritto da Angelo Amoretti

26 ottobre, 2006 alle 10:12

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Teatro

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Questa sera e domani, al teatro Cavour, con inizio alle 21, andrà in scena il noto spettacolo di Garinei e Giovannini “Aggiungi un posto a tavola“, allestito dalla compagnia “Musica è“.
Il costo dei biglietto è di 13 euro e l’incasso sarà devoluto in beneficienza.
Essendo il divertimento assicurato, accorrete in massa.

Scritto da Angelo Amoretti

17 ottobre, 2006 alle 10:26

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Per ricordare Tino

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Sabato prossimo, al Teatro Cavour, undici gruppi musicali si esibiranno in memoria di Tino Garibbo, il produttore musicale imperiese scomparso nel gennaio 2004.
Ci saranno i Fulminati, i Born To Drink, i Sottosuono, i Verderame, i Cotton Club, i Five Brother, i Damagica, Walter Ferrandi Mana Group, i Calypso, Claudio Crimele e Federica Arimatea.
L’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza all’ospedale di Brescia per la cura del mesotelioma, il tumore che ha portato via Tino.
I biglietti si possono trovare in prevendita da Lepre, in via Cascione, dalla Gastronomia Elena, in via XX Settembre, allo Studio Contrasto, in Calata Cuneo e al Bar Basilio, in via dell’Ospedale.
Ho svariati ricordi di Tino Garibbo, ma quello che più mi è rimasto impresso risale alla fine dell’estate dell’89, quando con i colleghi della prima circoscrizione organizzai un concerto al Prino con i Big Fat Mama, i Polvere di Pinguino e gli Sleeves.
Tino, già tecnicamente bravissimo, si occupò dei suoni e già dal pomeriggio si diede da fare per mettere a punto l’amplificazione con gli elementi dei gruppi.
La sera registrò l’intero concerto in presa diretta e poi mi regalò la cassetta.
Oltre ad essere molto preparato, Tino era un ragazzo paziente e generoso e non mi sembra ancora vero che non sia più con noi.

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2006 alle 16:21

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Concorso per un verso

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A Moano, una piccola frazione di Pieve di Teco, Giuliano e Francesca Biginato producono un ottimo vino ormeasco e qui se ne parla perché è iniziato un concorso che riguarda anche gli imperiesi.
Si tratta di scrivere uno o due brevi versi che saranno letti, giudicati e premiati da un’apposita giuria e che se risulteranno vincenti, finiranno sull’etichetta del vino di Biginato e su ImperiaParla. Per saperne di più cliccate qui.

Scritto da Angelo Amoretti

5 ottobre, 2006 alle 16:15

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Sans papier alle Grotte

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Gran spettacolo, ieri sera, alle Grotte della Marina, dove, tra i profumi di fritto misto e l’odore dell’olio, tra persone che cenavano e altre che ascoltavano, si è svolto lo spettacolo organizzato dall’Associazione Olivo Nero.
Il tutto è iniziato con la lettura di alcuni scritti di Jack Kerouac e altri tratti dal libro di Pino Roveredo “Una boccata d’amore”, inframmezzata dal canto della bravissima Ilaria Gazzano.
Credo che si parlerà molto di lei in un futuro non molto lontano, perché una voce come la sua non si sentiva dai tempi dei Grace & Dangerous (credo si chiamasse così il gruppo di Paolo Muruzzo e Leo Bruno).
Ilaria ha eseguito, tra gli altri, pezzi dei Jefferson Airplane e Ben E. King incantando la folta platea.
Di fronte al palco, seduti a un tavolo imbandito, in mezzo ad altri commensali, sedevano il critico Giovanni Choukhadarian e la poetessa Beatrice Niccolai e quando è toccato a loro, il pubblico è andato in visibilio.
I due hanno eseguito una performance che fa già parte della storia delle Grotte, sorprendendo la platea che non è riuscita a capire se si trattasse di finzione o realtà, lasciandosi infine coinvolgere totalmente.
Dico subito che non ho visto nessuno inghiottire pillole colorate, né leccare foglietti, anche se a un certo punto sembrava di essere tornarti alla Summer of love del 1967, anche grazie all’atmosfera che aveva creato precedentemente la cantante con i suoi accompagnatori. Eppure qualcuno chiedeva: “C’è dell’Lsd, in giro?” Era tornato indietro di qualche estate.
Choukhadarian avrebbe dovuto avere un confronto con la Niccolai sul suo bel libro Sans Papier, ma più che altro ha avuto un incontro molto ravvicinato con la poetessa.
Il critico si è alzato e, dopo aver letto brevi passi del libro, è stato lapidario: “Beatrice non è una piccola poetessa, non è una grande poetessa, è La Poetessa”.
Lei, quasi commossa, ha raccontato di averlo conosciuto a Firenze, dove peraltro l’aveva fatta arrabbiare, poi si sono baciati sulla bocca, a lungo.
Il pubblico, prima meravigliato, poi euforico, chiedeva il bis e loro, generosamente, lo accontentavano.
Sembrava di essere a un matrimonio dove di solito gli invitati, ogni cinque minuti, fanno quella simpatica richiesta ai due sposi (”Bacio! Bacio!”) i quali, con piacere, ogni cinque minuti, si baciano.
Qualcuno, a dire il vero, non riusciva a capire la performance perché non sapeva se si trattava di un gioco o di una cosa seria.
Mi sono permesso di far osservare, a chi mi chiedeva cosa ne pensassi, che i poeti sono fatti così, e i critici anche, quindi “è inutile farsi delle domande. Possono essere amori travolgenti di una notte, possono essere veri o finti, vai a capire. Hai per caso dell’Lsd?”
Alla fine, ubriachi dagli eventi, parte del pubblico è uscito sulla piazzetta, ad attendere i due. E proprio come succede ai matrimoni, qualcuno ha cercato, invano, di procurarsi del riso da lanciare alla coppia.
Alberto Carli, l’organizzatore, sprizzava gioia da tutti i pori, dispiaciuto solo per l’assenza dell’editore che non si è potuto godere lo spettacolo.
I due protagonisti della serata, da copione, si sono intrattenuti un po’ con gli ospiti, prima di prendere la macchina e andar via.
Più tardi, quando sono partiti, si sono sentiti rumori di lattine, ma non è dato sapere se era stato qualche buontempone ad attaccarle alla loro auto o se era stato Sebastian che stava svuotando i bidoni della rumenta.
E mentre gli altri lasciavano la piazzetta, io cercavo Ilaria per intervistarla, invano.

Scritto da Angelo Amoretti

29 settembre, 2006 alle 16:06

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On the road (again)

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Come già preannunciato il 5 settembre scorso, questa sera, verso le otto, al pub Le Grotte (in piazza Giribaldi & Deri, alla Marina) ricominceranno gli incontri culturali organizzati da Alberto Carli e dalla sua Associazione Olivo Nero.
Sarà una serata nel nome di Jack Kerouac, Alda Merini e Ezio Vendrame, che vedrà la partecipazione degli attori Ilaria Gazzano e Alessio Arbustini, dei musicisti Simone Mazzone e Lorenzo Layolo nonché della poetessa Beatrice Niccolai, autrice della raccolta “Sans papier – reato d’esistenza di una buona a nulla” che sarà presentata dal critico letterario Giovanni Choukhadarian.

Scritto da Angelo Amoretti

22 settembre, 2006 alle 16:05

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The End

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L’Evento per eccellenza è finito. Le cosiddette “signore del mare” da domani lasceranno il Porto di Imperia e prenderanno il largo.
I giornalisti che così bene hanno raccontato l’evento, riporranno le cerate e torneranno a occuparsi delle solite cose noiose (Roman Antonov comincia a spazientirsi, per dirne una).
E’ il momento di fare i bilanci che saranno sicuramente positivi per quel che riguarda il Raduno delle Vele d’Epoca.
Solo che a Imperia sono successi due fatti eccezionali nello stesso momento. Uno ad opera dell’uomo che ha organizzato quello che qua da noi è considerato un evento planetario: le Vele d’Epoca. L’altro ad opera di non si sa chi e che fortunatamente non si manifesta biennalmente: il nubifragio.
Mentre in calata Anselmi, la mattina di venerdì 14, c’era qualcuno che diceva: “Piove, governo ladro!”, nel resto della città e nell’entroterra la gente bestemmiava per i danni che stava subendo a causa dei 180 mm di pioggia caduti in poche ore.
Il Raduno è andato bene, al Comune (mi riferisco al territorio tutto, che come ha ricordato l’assessore Amadeo all’inaugurazione, è anche entroterra) poteva andare peggio.
Inutile nasconderlo: i nostri amministratori avranno pure molti meriti per la riuscita dell’Evento, ma qualche colpa, per quel che riguarda i danni dell’altro evento, quello atmosferico, ce l’hanno. L’intervista all’ex comandante Inzaghi è eloquente.
Incredibilmente il primo ad alzare la voce pare sia stato Gianfranco Carli, l’amministratore delegato della Fratelli Carli. Incredibile perché lui è in buoni rapporti con gli amministratori, eppure si è infuriato. Mica per altro: gli si è allagato l’Hotel Rossini e si è rotto le scatole. Se un cane fa la pipì in via Monti, possibile che vada a finire davanti al suo hotel?
L’opposizione non si è sentita, o perlomeno non ha avuto spazio sui quotidiani locali e questo è sorprendente.
Giusto due giorni prima c’era stata l’interrogazione della Badano riguardo la pulizia dei corsi d’acqua, ma si direbbe che l’interrogato abbia risposto: “Prof, non sono preparato, mi può interrogare la prossima settimana?”
Forse i consiglieri di opposizione non hanno voluto rovinare la festa agli amministratori, fatto è che la loro voce non si è sentita.
Adesso sarebbe ora di tornare con i piedi per terra e parlarne.
Magari ci sarà un consiglio straordinario dove si parlerà dei successi del Raduno delle Vele d’Epoca, ma forse sarebbe il caso di convocarne uno per fare il punto della situazione anche sul nubifragio.
Si tratterebbe semplicemente di decidere una volta per tutte come (vedete voi), dove (lo sapete bene dove) e quando (subito) intervenire per evitare che la famosa “prossima volta” non succeda qualcosa di più grave.
Sabato mattina in piazza Dante, intorno alla fontana, c’erano gli operai che stavano rimettendo a posto le mattonelle.
Facevano tenerezza. Possibile che ogni due mesi ci sia da lavorare intorno a quella benedetta fontana? Possibile che gli ascensori per il Parasio funzionino un giorno sì e due no? Possibile che ogni tre mesi bisogna rifare le strisce pedonali?
Benedetti amministratori, quando fate qualche lavoretto, fatelo bene, costerà meno a tutti!
Ho letto di una sorta di decalogo diramata dal Comune per dare consigli in caso di pericolo di alluvione.
Diramata come? Via posta, via etere, via byte? Chi l’ha visto questo vademecum?
Ci voleva tanto a prendere qualcuno, metterlo su una macchina con l’altoparlante e fargli fare il giro della città e delle frazioni per allertare la popolazione?
Ha cominciato a piovere alle tre di notte e il massimo di pioggia si è avuto dalle otto alle nove: nel frattempo i vigili , se qualcuno glielo avesse detto, avrebbero potuto avvertire, bastavano due auto .
E tanto meglio se “non è successo niente”, però poteva succedere: se ne tenga conto.

Scritto da Angelo Amoretti

17 settembre, 2006 alle 15:49

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Scritto da Angelo Amoretti

16 settembre, 2006 alle 10:48

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Inaugurazione ufficiale Vele d’Epoca 2006

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La locuzione latina “Verba volant, scripta manent“, tradotta letteralmente, significa “le parole volano, ma gli scritti rimangono” [Wikipedia].
Verba volant, ma a volte fanno sobbalzare e i verbi bisognerebbe conoscerli meglio.
Visto che tra poco ricominceranno le scuole, facciamo un ripasso cominciando dal verbo transitivo e intransitivo della II coniugazione: avere.

PASSATO REMOTO:
Io ebbi
Tu avesti
Egli ebbe
Noi avemmo*
Voi aveste
Essi ebbero.

*si dice proprio così e non “noi ebbimo“.

Scritto da Angelo Amoretti

14 settembre, 2006 alle 15:42

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Vele d’Epoca 2006 – Imperia (III)

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Vele d'Epoca 2006 - Imperia- Palinuro

Palinuro

Grande orgoglio all’Assonautica imperiese per il ritorno al Raduno della Nave Scuola Palinuro, la Goletta della Marina Militare Italiana destinata all’addestramento dei giovani Sottufficiali.
Varato nei Cantieri Navali di Nantes in Francia, all’origine era armato con tre alberi a vele auriche ed apparato di propulsione con motore diesel. Nel 1950 acquistato dalla Marina Militare e sottoposto a grandi lavori nell’arsenale di La Spezia che ne cambiò totalmente la fisionomia trasformandolo in nave scuola.
Ad Imperia sarà possibile ammirare tutto il suo splendore, una superficie velica di 1.000 metri quadri, alberi alti 35 metri sul livello del mare, scafo in metallo chiodato come gli alberi ed il bompresso.
Il Palinuro è costituito da un unico ponte sotto al quale vi sono tre zone non comunicanti ; al di sopra del ponte di coperta c’è il castello prodiero ed il cassero, a poppa estrema c’è la plancia comando. Il motto della Nave è “Faventibus Ventis”, segno augurale di venti favorevoli per accompagnare l’equipaggio nell’adempimento del sacro dovere.
Il Palinuro è visitabile: giovedì, venerdì e domenica dalle 10,00/12,00 – 15,00/19,00 – 21,00/23,00 nella giornata di sabato 10,00/12,00 – 15,00/17,00.

fonte: Espansione
foto: www.trackvela.it

Scritto da Angelo Amoretti

10 settembre, 2006 alle 10:38

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