Archivio per il mese di aprile, 2006

Fascisti

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Tanto per essere chiari: la bandiera esposta ieri da uno studente di diciassette anni alla finestra del liceo “Vieusseux” è FASCISTA.
Si tratta infatti della bandiera di combattimento delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, l’ente costituito il 23 settembre 1943 a Salò, di ispirazione fascista e guidata dal Duce.
Dunque questo giovane fascista sapeva benissimo quello che stava facendo e il fatto è molto grave, dopo quelli avvenuti il 25 aprile al monumento della Resistenza di Piani.
Per eccesso di buonismo e garantismo, qui si diceva, a proposito di quella brutta faccenda condannata anche dal Sindaco Sappa, che forse gli autori del gesto vandalico non sapevano neppure cosa fosse stato il fascismo.
Il fascista del Liceo invece sapeva benissimo che ieri era l’anniversario della morte del Duce e ha pensato bene di esporre la bandiera, giustificandosi dicendo che pochi minuti prima un compagno di classe aveva esposto una bandiera di Che Guevara.
Adesso il fascistello rischia l’incriminazione per “apologia di fascismo” e ormai, coi tempi che corrono, vien da sorridere amaramente.
Se si permette alla nipote del Duce (”Meglio fascista che frocio” ha detto in campagna elettorale alla trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”) di candidarsi alle elezioni politiche insieme ad altri fascisti che hanno sui loro simboli il fascio littorio e le croci celtiche; se questa arriva addirittura a proporsi come Vice Presidente del Consiglio in caso di vittoria di Berlusconi, se oggi a Oneglia i fascisti si riuniscono al cimitero per commemorare il Duce; se in Italia c’è gente come Don Giulio Tam che tutti gli anni celebra messa davanti alla tomba del fascista Ettore Muti nel cimitero pubblico pieno di partigiani e persino davanti alla tomba di Mussolini, cosa si puo’ pretendere dalla giustizia?
Nel caso i genitori del giovane fascistello non possano far niente, chiederei all’insegnate di storia di quella classe del Liceo Vieusseux, di spiegare per bene cos’è stato e cos’è il fascismo e magari anche la differenza che passa tra il Duce e Che Guevara.

Scritto da Angelo Amoretti

29 aprile, 2006 alle 9:33

Pubblicato in Cronaca

Quattro giorni per non morire

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E’ finalmente arrivato anche nelle librerie della nostra città il nuovo romanzo di Marino Magliani intitolato “Quattro giorni per non morire“.

Qui se ne parla perché Magliani, che vive e lavora in Olanda, a IJmuidden, è nato a Dolcedo e il suo romanzo è ambientato in parte nell’entroterra della nostra città.
Chi conosce un po’ la Valle Prino ritroverà nelle pagine di questo bel romanzo molti luoghi conosciuti e atmosfere familiari: i caruggi, i frantoi dove da piccoli si andava ad assistere alla frangitura delle olive, le vigne dove si andava a rubare qualche grappolo d’uva in agosto, prima di fare una puntatina a Molini di Prelà, dove all’inizio degli anni settanta andavano in vacanza molte tedeschine che attiravano i ragazzi dalla città.
L’incipit del romanzo e la biografia di Magliani potete leggerli qua.
Nel romanzo i recensori hanno trovato tracce di Giovanni Boine e Francesco Biamonti (quest’ultimo citato dallo stesso autore): i due scrittori liguri che meglio di altri hanno saputo descrivere il nostro territorio.
A me, che non sono un critico letterario e neppure un gran lettore, il libro di Magliani ha ricordato per certi versi “A scuola dallo stregone” di Carlos Castaneda.
Cesare Pavese e Davide Longo mi sono tornati alla mente per come è descritta la gente: quella di Dolcedo e delle nostre valli è un po’ come quella della Langa e del basso Piemonte a ridosso della Francia. Gente che parla poco e lavora molto: da noi gli ulivi, da loro le vigne.
E se il Davide Longo che Magliani cita nei ringraziamenti fosse quello de “Il mangiatore di pietre”, le mie sensazioni forse avrebbero un fondamento.
Il romanzo puo’ essere interpretato come un ritorno alle origini o una corsa contro il tempo e contro il destino.
Io che ho la mente distorta, lo vedo come un volo psichedelico che, partendo dall’Olanda, finisce a Nizza, passando per il Sudamerica e la Valle Prino.
L’ho divorato in tre ore e lo raccomando caldamente.

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2006 alle 14:32

Pubblicato in Libri

Illuminazione e arredo urbano

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Gli Assessori competenti, impegni permettendo, dovrebbero prendere in seria consierazione anche Via Littardi e Via Allende.
Il fondo stradale di via Littardi, quella che porta al casello autostradale di Imperia Ovest e oltre, fino al ponte sul Prino di Piani, è in condizioni pietose e assai pericoloso per chi si reca a piedi, per esempio, al piccolo supermercato o in farmacia, nei pressi della stazione per i collaudi delle auto.
Anche gli scooteristi e i ciclisti credo non siano molto soddisfatti dell’asfalto, che è sconnesso in più punti.
Appena superato l’incrocio per l’Autostrada, in direzione Piani, sulla sinistra c’è ancora quell’obbrobriosa gru, inattiva da tempo e anche quella zona dovrebbe essere messa un tantino in ordine, dal punto di vista dell’arredo.
Visto che ultimamente si è fatto un gran parlare di illuminazioni, mi permetto di segnalare che bisognerebbe illuminare meglio il tratto che da via Allende porta allo sferisterio di Clavi. Ci sono circa quattrocento metri di buio totale e forse basterebbero cinque o sei punti luce per migliorare sensibilmente la situazione.
Dal momento che quella zona si sta praticamente “urbanizzando” e che ormai è da considerarsi vera e propria “periferia nord ovest” di Imperia, abbellirla un po’, costruire dei marciapiedi decenti e illuminarla meglio, non sarebbe una brutta idea.

Scritto da Angelo Amoretti

26 aprile, 2006 alle 22:31

Pubblicato in Ambiente

Precisazioni

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Un lettore invia questa e-mail che ha per oggetto “Ridete dell’entroterra e poi venite a rompere”:

La strada di Colle D’Oggia e la Poggialto Conio saranno anche poco trafficate ma noi le tasse le paghiamo come voi METROPOLITANI.
Visto che vi facciamo tanto ridere perchè le usate per le vostre scorribande domenicali? E quelle soste con le limousine cittadine sotto i castagni in autunno?
Ridete pure tanto il contadino e il pastore seppur sudati avranno sempre la pancia piena.

e-mail firmata

Credo che il visitatore si riferisca a quanto scritto nel post del 9 gennaio scorso intitolato “Sale” che raccontava del piccolo incidente avuto dall’ex Sindaco di Vasia Umberto Cuoghi, uscito di strada a causa della neve ghiacciata. Un pastore l’aveva aiutato a rimettere l’auto in carreggiata, come riportato dal Secolo XIX.
Non mi pare che quel post fosse irriguardoso nei confronti dei contadini e dei pastori del nostro entroterra e la sottile ironia non era certo rivolta a loro.
Tengo a precisare che per quel che mi riguarda gli abitanti di Imperia non li considero “metropolitani”, bensì “villici”.
Le metropoli e i metropolitani sono altra cosa.

Scritto da Angelo Amoretti

26 aprile, 2006 alle 10:30

Pubblicato in Attualità

Festa della Liberazione

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Un grave atto di vandalismo ha in parte rattristato la Festa del 25 Aprile.
Il tricolore che campeggiava sul monumento di via C.A. Dalla Chiesa, a Piani, durante la notte è stato dato alle fiamme e una delle lapidi in cui sono riportati i nomi dei caduti della guerra di liberazione, è stato cosparso di materiale chimico, con la chiara intenzione di voler cancellare i nomi di coloro che sono morti per liberare l’Italia dalla dittatura nazi-fascista.
Quando stamattina i primi arrivati si sono accorti del grave gesto di chiaro stampo fascista, hanno provveduto a sostituire il tricolore con la bandiera dei partigiani e un ragazzo ha sorretto una bandiera tricolore per tutto il tempo della celebrazione.
Il fascismo (ri)nasce anche da questi atti vandalici. Chi li compie potrebbe anche ignorare il ventennio di Mussolini, ma si comporta proprio allo stesso modo con cui si comportano i fascisti: colpire la libertà di nascosto e a tradimento.
Come se non bastasse, nello stesso orario della celebrazione, era stata organizzata una gara ciclistica, con partenza e arrivo a pochi metri dal monumento.
Si ha avuto l’impressione, in definitiva, che il 25 aprile, a Piani, abbia subito una sorta di sabotaggio da parte di chissà chi.
Per fortuna Don Antonello, che è persona autorevole, dopo aver chiamato la Questura, ha ottenuto che l’orario della gara fosse posticipato, così tutto si è potuto svolgere nella normalità e dopo aver officiato la Santa Messa, ha potuto dare la parola a Rinaldo Paglieri che ha ricordato, tra l’altro, la strage delle Fosse Ardeatine.
Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, Fulvio Vassallo e Antonio De Bonis che successivamente si sono spostati nella sala consiliare del Comune dove, dopo una commemorazione in Piazza della Vittoria, il Sindaco ha salutato i convenuti, dando poi la parola ai responsabili dell’Anpi, Fivl e Istituto Storico della Resistenza.
Ha colpito il fatto che molti assessori e consiglieri della maggioranza fossero assenti: evidentemente avevano impegni più importanti da svolgere.

Alle 15, al cinema Centrale di via Cascione, verrà presentata la versione restaurata del film “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani, mentre alle 18, nell’ambito della manifestazione “Ora e sempre resistenza! Festa della Liberazione“, organizzata dal Circolo Arci di Oneglia sulla banchina del porto, si svolgerà un concerto del gruppo Egin cui farà seguito una cena a buffet (a offerta libera) con i Partigiani della Prima Zona Liguria.

Scritto da Angelo Amoretti

25 aprile, 2006 alle 11:29

Pubblicato in Cronaca

25 Aprile: Festa della Liberazione

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Quest’anno il 25 aprile avrà un doppio significato per chi è sempre stato antifascista: sessantun’anni fa i nostri padri e i nostri nonni hanno liberato l’Italia dalla dittatura nazi-fascista e il 10 aprile di quest’anno, insieme a loro, abbiamo impedito l’entrata dei neofascisti nella maggioranza del Governo Berlusconi, visto che la destra ha perso le elezioni.
Il fascismo è sempre in agguato, per questo bisogna sempre vigilare e ricordare ai nostri figli quello che è stato e quello che potrebbe essere, nel malaugurato caso dovesse tornare.
In città si svolgeranno diverse manifestazioni, alcune delle quali alla stessa ora, per cui sarà impossibile, purtroppo, partecipare a tutte.
Oltre a quella organizzata in Comune, dopo una cerimonia in Piazza della Vittoria, alle 10, presso il Monumento alla Resistenza di via C.A.Dalla Chiesa a Piani (nella foto), interverrà Rinaldo Paglieri prima della Santa Messa officiata da Don Antonello Dani.

Alle 15, al cinema Centrale di via Cascione, verrà presentata la versione restaurata del film “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani, mentre alle 18, nell’ambito della manifestazione “Ora e sempre resistenza! Festa della Liberazione“, organizzata dal Circolo Arci di Oneglia sulla banchina del porto, si svolgerà un concerto del gruppo Egin cui farà seguito una cena a buffet (a offerta libera) con i Partigiani della Prima Zona Liguria.

Scritto da Angelo Amoretti

21 aprile, 2006 alle 10:27

Pubblicato in Eventi

Elezioni politiche 2006: risultati finali

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Data storica per Imperia (un’altra).
Ore 18 del 19 aprile 2006 la Cassazione conferma il risultato elettorale: ha vinto il centrosinistra, con buona pace dei crociati della CDL che faranno altri ricorsi.
Quando avranno finito di ricontare probabilmente non cambierà nulla e stando così le cose il Ministro Claudio Scajola, che per ora ovviamente rimane in carica, dovrebbe andare ad accomodarsi all’opposizione insieme ai nostri onorevoli concittadini Eugenio Minasso (AN) e Vittorio Adolfo (UDC), mentre Giovanni Rainisio dovrebbe andare a sedere sui banchi della maggioranza.
Il condizionale è d’obbligo perché solo Dio (insieme a Provenzano e Ricucci) sa cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane.
Pare che tra pescaggi e ripescaggi (Gabriella Badano potrebbe ritrovarsi in Senato) qualcuno potrebbe anche non farcela e forse, chi per un verso, chi per un altro, nessuno dorme sonni tranquilli da qualche settimana.
In città non ho visto ringraziamenti agli elettori da parte dell’Unione ed è un peccato, anche se non escludo che possano essermi sfuggiti.
Sono meglio visibili quelli di Forza Italia che ha vinto nella nostra provincia in ben sessantasette comuni e di Alleanza Nazionale che ha preso il 13,3%. La storia di Minasso in ben dieci puntate su Sanremonews evidentemente ha dato buoni frutti.
All’UDC è bastato, si fa per dire, “puntare sui giovani“, come ha dichiarato Antonio Sindoni, segretario provinciale UDC al “Decimonono” del 15 aprile u.s.: infatti è stato eletto Vittorio Adolfo che ha sessant’anni.

Scritto da Angelo Amoretti

19 aprile, 2006 alle 10:26

Pubblicato in Politica

Natale con i tuoi, Pasqua…pure

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Se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova stagione turistica promette male per la nostra città.
Sarà stato per via del tempo che ultimamente, nei giorni che contano, non è favorevole, fatto è che da noi i turisti sono stati meno del previsto.
Come se non bastasse, quelli che sono venuti hanno trovato quasi tutti gli esercizi in centro chiusi.
Gli esercenti dicono che, prevedendo pochi arrivi, hanno preferito non aprire e passeggiare sotto i portici di Oneglia durante questo ponte era davvero desolante.
E’ veramente difficile capire la mentalità degli Imperiesi. Viene da pensare che a loro stia bene così , anche se probabilmente incasserebbero più in un week end festivo che in tutta la settimana.
E’ quello che pensano gli esercenti di Diano Marina che, al contrario dei loro colleghi imperiesi, hanno tenuto aperto.
Il ragionamento sarebbe semplice: se un turista viene da noi e non trova neppure un bar aperto per prendere un caffé, che idea si farà della nostra città? Tornerà o la prossima volta sceglierà una meta diversa?
Come mai i commercianti chiudono proprio nei momenti apparentemente più favorevoli?
Ci vorrebbe un cambiamento profondo perché non basterà avere un porto turistico mastodontico per incrementare le visite nella nostra ridente cittadina.
Se a quelli che attraccheranno verrà voglia di mettere piede a terra, andando così le cose, torneranno di corsa alla barca e il caffé lo prenderanno a bordo.

Scritto da Angelo Amoretti

18 aprile, 2006 alle 8:25

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Auguri a tutti!

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Scritto da Angelo Amoretti

15 aprile, 2006 alle 10:24

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Elezioni provinciali 2006

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A Roma stanno ancora controllando le schede e qua da noi siamo di nuovo in campagna elettorale.
Fulvio Vassallo e Gianni Giuliano, i due che si contenderanno a maggio la presidenza della Provincia, si sono presentati con un Faccia a Faccia rispondendo a sette domande poste loro dal “Decimonono”.
Spesso si dice: “Sono tutti uguali”. Giuliano e Vassallo per fortuna non lo sono.
Stupisce che il Presidente uscente non spenda una parola sui giovani disoccupati, sugli studenti senza futuro e si soffermi sulla sicurezza dei corsi d’acqua, sulla ristrutturazione delle dimore storiche e l’edilizia scolastica.
Sarà un caso, ma nella CDL, sia a livello nazionale che locale, la materia principale dei loro programmi è il cemento. Costruire, ma col cemento. Di costruire giovani in gamba, prepararli alla sfida col futuro non si parla proprio.
Per questo non sono tutti uguali. Fulvio Vassallo perlomeno ha una concezione “altra” del cemento e per il lavoro, per i giovani e per l’entroterra pare che qualcosa voglia fare.
Si spera che la campagna elettorale sia più civile di quella appena passata e che le due parti si confrontino sui problemi reali della nostra Provincia con rispetto reciproco e serenità.

Scritto da Angelo Amoretti

13 aprile, 2006 alle 9:23

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