Archivio per il mese di giugno, 2006

Prolunghe

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Ebbene sì, l’hanno prolungata di un giorno. Oggi la Festa di San Giovanni a Oneglia, uno degli eventi più importanti dell’anno, avrebbe dovuto avere un giorno di pausa, invece, su enorme richiesta di grandi e piccini, anche oggi ci sarà, per la gioia di tutti.
Il simpatico Sergio Lanteri, Presidente del Comitato S.Giovanni, ha chiamato a raccolta i 120 volontari e ha modificato il programma, facendo sì che anche stasera la festa possa continuare.
«E’ certamente uno sforzo organizzativo non indifferente, ma non potevamo deludere le migliaia di affezionati alla tradizionale festa. Rischieremmo inoltre che il piazzale venga invaso dai visitatori che rimarrebbero delusi trovando la festa chiusa.» ha detto il Presidente.
Meglio così: non sia mai che approfittando di un giorno di relax, al buon Lanteri non venga l’idea di fare una bella rotonda sul piazzale.

Scritto da Angelo Amoretti

20 giugno, 2006 alle 9:39

Pubblicato in Eventi

Fotografie

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Una foto così rimane impressa. Per questo quando l’ho trovata sfogliando il “Decimonono” mi sono detto: “L’ho già vista”.
E’ uno splendido scatto di Edward Galagan, fotografo professionista ucraino, che ha vinto il premio “Photo of the year” nel 2005, decretato dal magazine online “West by Northwest“.

Scritto da Angelo Amoretti

19 giugno, 2006 alle 11:38

Pubblicato in Attualità

La morte corre sul web

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Secondo quanto riportato ieri da Sanremonews, nella la brutta storia del delitto di Vasia, quello della Citroen AX incendiata con un uomo tramortito a bordo, Maria Antonova avrebbe avuto un ruolo importante.
La tipa, in sostanza, adescava gli uomini su internet e da loro si faceva mandare anche denaro, per poi sparire.
E’ così, sempre secondo SanremoNews, che deve essere stato adescato il biondino ucraino Segeius Bachovas.
Solo che a lui non ha rubato soldi, ma la vita.
Dopo essersi conosciuti su internet, i due si sono incontrati e per il giovane è stata la fine.
Evidentemente Roman Antonov e Maria Antonova avevano già pianificato tutto per simulare la morte e intascare i premi dell’assicurazione.
La storia si complica: il sito www.therussiantearoom.com pare sia registrato negli Stati Uniti e serve a mettere in guardia da persone che intendono rubare ad altre dollari, euro e shekels.
E se chiedessimo aiuto al Mossad?

Scritto da Angelo Amoretti

16 giugno, 2006 alle 10:37

Pubblicato in Cronaca, Personaggi

Intervista esclusiva allo scrittore Marino Magliani

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Marino Magliani Marino Magliani è nato a Dolcedo, in provincia di Imperia, il 30 luglio del 1960. Scrittore e traduttore, ha pubblicato i romanzi Molo Express, Prove tecniche di solitudine (Centro editoriale imperiese) e L’estate dopo Marengo (Philobiblon). Vive e lavora a IJmuiden, sulla costa olandese. Almeno una volta all’anno ritorna nella sua Valle Prino e quest’anno ha presentato il suo nuovo romanzo “Quattro giorni per non morire“, edito da Sironi, alla Fiera del Libro di Imperia e a San Biagio della Cima. Il prossimo 7 luglio, alle 22, lo presenterà al Parasio, nell’ambito della seconda edizione di Mare Noir.
Ho incontrato Marino Magliani al Baretto di Oneglia e questa è l’intervista che ne è scaturita.

ImperiaParla: Che sensazioni prova quando torna nella sua Valle?
Marino Magliani: “Se non dovessi mai più tornare, sappiate che non sono mai partito”. Da qualche parte ho letto qualcosa di simile. Credo che sia la Bibbia dell’emigrante. Sono nato a Dolcedo, in un posto che un tempo era ospedale e ora è un ricovero per anziani, però la mia infanzia l’ho trascorsa a Prelà. Accompagnavo mia madre negli uliveti e vagavo per le terrazze. Non era un’epoca in cui vivevano a Prelà altri bambini della mia età. E così c’erano tutte le condizioni per passare il tempo a inventare storie. In terza elementare ho convinto mia madre a mandarmi in un collegio dove avevo sentito dire che vivevano altri bambini e dove c’erano campi di calcio e di pallacanestro. E’ stata la prima volta che mi sono allontanato da solo dalla Valle e non sono mai più tornato.

ImperiaParla: Quali sono state le Sue letture da ragazzo?
Marino Magliani: Non ero un gran lettore, non ce n’era bisogno, troppo preso dal resto: mi sembrava che gli affabulatori della Valle bastassero e avanzassero. Erano vecchi, seduti sui gradini del carruggio, un orologio che rantolava nella sacrestia e il respiro del Prino, e i vecchi che narravano la magia di una Liguria andata. Raccontavano di partigiani che scendevano dai monti e di bisce grandi quanto il braccio che si nutrivano di bambini e di un mondo che per un soffio ho fatto in tempo a conoscere. Inevitabilmente tutto ciò che sentivo sarebbe confluito nei miei romanzi.

ImperiaParla: E’ questo il motivo per cui la Liguria è sempre presente nei suoi romanzi?
Marino Magliani: Credo di sì, la mia regione narrativa è la Valle Prino. Ora vorrei davvero raccontare altro, ne sento il bisogno.

ImperiaParla: Mi pare di capire che Lei abbia già in cantiere un nuovo romanzo.
Marino Magliani: In realtà ho ancora qualche storia ligure con la quale sto trafficando, quando parlo di bisogno è proprio per dire che vorrei scappare anche sulla carta dalla Liguria e non farmi tentare, come spesso mi succede, da personaggi che poi mi chiedono di fare un salto da queste parti. Vorrei una storia olandese: vivo accanto al mare in un posto di dune e boschi. Mi piacerebbe descrivere quel mondo e quel popolo, raccontare la nebbia e i canali, magari costruire dei paralleli con la Liguria, ecco vede che non posso stare senza raccontare di nuovo la Liguria…

ImperiaParla: Allora, da imperiese purosangue, mi sorge spontanea una domanda: che tipo di amore, se di amore si tratta, sente per la Sua Valle?
Marino Magliani: La Liguria è una delle più emoziananti fra le terre emerse, ha scritto Dario Voltolini nell’introduzione di “Quattro giorni per non morire”. Sento esattamente un’emozione incredibile, quando dai miei orti, la sera, ascolto il Prino, ma poi so che non potrebbe durare, perché in Liguria non riesco a scrivere, progetto, leggo, scendo al mare, ma il tempo per scrivere lo trovo solo nella mia stanza in Olanda.

ImperiaParla: E’ rimasto soddisfatto dell’accoglienza avuta alle recenti presentazioni del Suo ultimo romanzo?
Marino Magliani: Moltissimo, ho presentato il romanzo a San Biagio della Cima, tempio di biamontiana memoria, e alla Fiera del Libro di Imperia. Avevo già presentato il romanzo all’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam per il quale collaboro.

ImperiaParla: A parte la produzione letteraria, mi puo’ dire qualcosa a proposito della sua attività di traduttore?
Marino Magliani: Sono interprete e traduco per alcune agenzie, occupandomi anche di traduzioni letterarie. In questo periodo sto lavorando alla traduzione di alcuni testi di un bravissimo poeta e narratore argentino, Carlos Vitale.

ImperiaParla: Spero di rivederla presto e di leggere qualcos’altro di Suo.
Marino Magliani: Lo spero anch’io e chissà che non possa essere molto presto. Sicuramente, in previsione di una mia nuova uscita editoriale, sarei felice di parlarne di nuovo con ImperiaParla.

Ringrazio Marino Magliani per la disponibilità e ricordo ai visitatori che il 7 luglio alle 22 lo scrittore sarà presente a Mare Noir.

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2006 alle 16:35

Pubblicato in Interviste

Mare Noir – Festival del Giallo Ligure

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E’ ufficiale il calendario della seconda edizione di Mare Noir – Festival del Giallo Ligure.
La manifestazione si svolgerà nella nostra provincia dal 6 al 9 luglio, con la direzione artistica di Marco Vallarino, la partecipazione delle associazioni culturali Ergo Sum e Circolo Parasio e il patrocinio di Comune e Provincia di Imperia.
Si comincia giovedì 6 luglio a Triora nel centro culturale “La strega di Triora” per continuare, nei giorni successivi, in diverse sedi nella nostra città: Piazza Pagliari (al Parasio), Palazzina Liberty (alla Marina) e Libreria Ragazzi (a Oneglia).
Il programma dettagliato è sul sito ufficiale: Marenoir.it.

Scritto da Angelo Amoretti

14 giugno, 2006 alle 8:34

Pubblicato in Eventi, Libri

Truffa all’extravergine: condannato Paolo Palma

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Paolo Palma era un broker, un mediatore e operava soprattutto nel campo dell’olio di oliva.
A Oneglia, anni fa, i piccoli mediatori si davano appuntamento al bar di Piazza Dante, quello all’angolo di via della Repubblica. Era una sorta di “Piazza Affari” nostrana dove, tra il fumo di sigarette e l’aroma del caffé si stabiliva il prezzo dell’olio prodotto nelle nostre valli.
Il mediatore in pratica metteva in contatto il venditore con l’acquirente, si occupava della qualità dell’olio, del suo carico e scarico e percepiva una percentuale sull’importo finale della fattura. Godeva della fiducia di chi comprava e vendeva ed era persona stimata e autorevole.
Paolo Palma non faceva parte di questa piccola comunità: lui lavorava molto più in grande. Non mediava su piccole partite, ma addirittura su navi intere.
Ora leggo con stupore sul Decimonono che è stato condannato a un anno e otto mesi (con la sospensione condizionale) e al risarcimento dei danni (circa cinque miliardi delle vecchie lire). Palma era difeso dall’avvocato Marco Mangia.
In pratica, secondo quanto sostenuto dall’accusa e come scrive il quotidiano, “Paolo Palma, come agente della “Frahuil”, quindi per conto e come punto di riferimento di società controllate e possedute dai fratelli Azria (tra le quali anche la Sairo di Imperia), avrebbe acquistato e poi ceduto nel 1998 un cospicuo quantitativo di olio. L’operazione di acquisto era stata finanziata interamente dalla Leumi Bank France S.A. con un prestito. L’Istituto di credito, con sede centrale in Svizzera (costituitosi parte civile attraverso l’avvocato Acquarone) ovviamente si era riservata la proprietà di quel quantitativo sino al momento della vendita. E invece l’olio venne venduto dalla Frahuil alla Sairo, senza che la banca ne fosse al corrente”.
Una storia davvero triste.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2006 alle 15:32

Pubblicato in Cronaca, Personaggi

Stiamo tutti bene

un commento al post

«Imperia scoppia di salute, abbiamo talmente tanti soldi da non sapere dove metterli.»
L’ha detto, “ironicamente” l’assessore al Bilancio, Rodolfo Leone, commentando i dati circa il bilancio consuntivo del 2005.
Ironicamente: se propio non lo sa mi contatti che due o tre consigli glieli posso dare gratis.
Nel frattempo il comune si prepara a combattere la zanzara tigre anche con 8.000 pieghevoli in cui si spiega alla cittadinanza come comportarsi.
Ora, siccome siamo in 40.000 e il comune non sa dove mettere i soldi, si consiglia di dividere il pieghevole in tante parti quanti sono i componenti del nucleo familiare, distribuirne una parte a testa e, nel caso di avvistamento della suddetta zanzara, con l’aiuto del pezzo di pieghevole, spiaccicarla dove si trova.
I single, i vedovi e coloro che vivono in famiglie sotto il numero di tre, siano gentili: regalino i pezzi di pieghevole in eccesso ai vicini di casa, ai parenti, agli amici o ai bisognosi.
Niente paura: finiti i pezzi di pieghevole, saranno distribuiti (dal comune) biglietti da 10 euro.
Dopodiché, se ci saranno ancora zanzare tigre in circolazione, saranno presi ulteriori provvedimenti, ma non fate i furbi: la zanzara tigre è quella che quando si arrabbia fa: “Grrrrrrrrrr”.

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2006 alle 8:32

Pubblicato in Personaggi, Politica

La domenica del villaggio

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Ansa:
«Il parlamentare Vittorio Adolfo, su proposta del gruppo parlamentare dell’UDC è stato nominato membro nella commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. La designazione, spiega in una nota l’Udc, nasce in seguito alle esperienze maturate dallo stesso Adolfo prima come assessore provinciale e poi come assessore regionale ai Lavori Pubblici.»
Telefonare ore pasti.

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Il Secolo XIX:
«Autovelox sull’Argine sinistro. Gli imperiesi devono sempre sapere che è meglio rispettare il codice della strada e non esagerare con l’acceleratore visto che i vigili urbani sono sempre in agguato, ovunque in città.»
E i non-imperiesi?
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Ansa:
«A Imperia inizia la seconda edizione di Mare Noir, il festival dedicato al giallo ligure, e per l’occasione alcuni dei maggiori esponenti della scuola rivierasca saranno protagonisti assieme all’organizzatore della manifestazione, Marco Vallarino, di ‘Tutti i colori del giallo’ in onda domani alle 13 su RadioDue. In particolare, parteciperanno alla trasmissione la traduttrice Anna Maria Biavasco, il detective-scrittore Daniele Genova e l’antiquario e noirista Michelangelo Merisi.»
Quando?
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Il Secolo XIX:
«Writers ancora in azione. Difficilissimo, quasi impossibile imbattersi – se non per puro caso – in writers in piena azione. Sarebbe questa l’unica coincidenza che permetterebbe agli agenti di assicurare alla giustizia gli autori degli antipaticissimi graffiti»
Lapalissiano.

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2006 alle 8:30

Pubblicato in Attualità

Eccezionale

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Vasia inaugura nuovo parking in zona Spontone.
Vasia
Da domani il paesino dell’alta Val Prino avrà un parcheggio in più.
Dopo la messa celebrata dal monsignor Drago, infatti, il sindaco Nello Giannini inaugurerà il nuovo parcheggio in località Spontone e il restauro del Monumento ai Caduti.
Sarà una grande festa, alla presenza di politici e autorità. L’opera, che risolve uno dei problemi più sentiti dei paesini dell’entroterra imperiese – quello dei posti auto – è stata realizzata con un mutuo di 105 mila euro acceso con la Cassa depositi e prestiti. Ma sono in procinto di essere appaltati altri lavori pubblici per un importo pari a 500 mila euro «erogati grazie all’interesse di Claudio Scajola quando era ministro».

Il Secolo XIX

Fino a due mesi fa si sarebbe scritto: “grazie all’interesse del Ministro Claudio Scajola”, oggi che ministro non è più, giustamente si scrive: “grazie all’interesse di Claudio Scajola quando era ministro”.

Scritto da Angelo Amoretti

10 giugno, 2006 alle 11:29

Pubblicato in Personaggi, Politica

Maniaci III

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Il maniaco dei cimiteri esiste eccome, purtroppo.
Si puo’ scrivere con certezza perché oggi Il Secolo XIX riporta un’intervista a una signora di Dolcedo, Chiara di 71 anni, che racconta la brutta esperienza avuta nel cimitero il primo giugno scorso, alle otto del mattino.
Dopo lo spavento, la signora dice di essere corsa dai Carabinieri e che, nonostante le numerose segnalazioni, questo maniaco è libero anche perché compare a intervalli irregolari addirittura da due anni.
Circa un anno fa, la signora Chiara aveva incontrato un’anziana di novant’anni al cimitero che le aveva raccontato di aver avuto una brutta esperienza con un tizio alto circa 1,75 : proprio quello che lei aveva incrociato andando al cimitero.
La signora Chiara ha avuto un primo sgradevole incontro col maniaco circa un mese fa e, memore di quello che era successo alla sua conoscente, lo aveva allontanato tirandogli un bastone.
L’ultimo, sconcertante incontro, il primo giugno scorso.
La signora Chiara dichiara al Decimonono che “andrà a denunciare il fatto ai carabinieri”.
Su queste pagine si era scritto con vena ironica delll’accaduto anche perché i quotidiani cartacei e elettronici avevano dato la notizia con enfasi, senza citare nessuna fonte e il giorno dopo, l’8 giugno 2006, qua si leggeva che si trattatava di una “leggenda metropolitana“.
Invece è tutt’altro che una leggenda e il maniaco purtroppo circola indisturbato.

Fonti:
Il Secolo XIX
Sanremonews.it

Scritto da Angelo Amoretti

10 giugno, 2006 alle 9:28

Pubblicato in Cronaca