Archivio per il mese di giugno, 2006

Maniaci II

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A beneficio di tutti coloro che si stavano seriamente preoccupando, è doveroso un aggiornamento: pare che il maniaco dei cimiteri non esista.
Per un giorno la gran parte della Valle Prino ha vissuto nel panico.
Dico gran parte perché stamattina, alla mia edicola, davanti alla locandina di un quotidiano locale, un’anziana signora, con occhi furbetti mi ha chiesto: “Dov’è, di preciso, sto cimitero?!”
Tutto finito, per fortuna.
Niente maniaco dark in procinto di passare al metal. Più che altro un maniaco folk: nel senso che di leggenda metropolitana si tratterebbe.
Però…Quelle famose segnalazioni sono state fatte o no? Se sì, chi le ha fatte a chi? Se no, chi se l’è inventata la storia del maniaco dei cimiteri?
Strano che in poche ore si sia sgonfiato un caso così eclatante.
E’ chiaro che non bisogna abbassare la guardia perché poniamo il caso – e speriamo di no – che tra qualche giorno una vecchietta venga importunata da qualcuno in un cimitero della Valle Prino e che lei poi venga a dirci che avevamo scritto che quella del maniaco era una favoletta.
Come ci giustifichiamo?

Scritto da Angelo Amoretti

9 giugno, 2006 alle 9:27

Pubblicato in Cronaca

Maniaci

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Dopo quello della passeggiata degli innamorati, che per fortuna è stato arrestato, e quello di Via Garessio che la mattina girava nudo con le scarpe da ginnastica (di questo si son perse le tracce), ci mancava il maniaco dei cimiteri.
Se il primo aveva una vena romantica e il secondo una sportiva, questo ce l’ha decisamente gotica e dark.
Si apposta dietro le tombe e infastidisce le donne anziane, masturbandosi e chiedendo alle malcapitate di toccarlo nelle parti intime.
Quando ho letto questa notizia mi è venuta in mente quella vecchia barzelletta dei due anziani in macchina. A un certo punto il marito si ferma per fare pipì e la moglie gli dice: “Za che ti l’hai u strassu in man, damme ina passadda au vedru”.
Però c’è poco da ridere perché questo ha un’età compresa tra i 30 e 40 anni e la caccia al nuovo maniaco è aperta. L’ultima volta è stato visto nel cimitero di Dolcedo da una donna anziana che ha denunciato il fatto e adesso i controlli si sono intensificati.
Il maniaco agisce in ore diverse del giorno, tranne la sera. Anche perché la sera è difficile trovare vecchiette al cimitero.
Pare che abbia una macchina scura e che abbia già agito nel cimitero di Prelà.
Dunque il teatro è la Valle Prino e i prossimi cimiteri potrebbero essere quelli di Torrazza e Piani.
La stranezza sta nel fatto che il maniaco entra in azione una volta al mese: essendo stato visto l’altro ieri, si prevede che luglio e agosto potrebbero essere mesi buoni per la cattura.
Sarà meglio per tutti che venga preso prima dell’apertura della caccia perché qualche anziano marito delle vittime potrebbe scambiarlo per un cinghiale e invece di un maniaco dark saremo a parlare di un maniaco metal.

Scritto da Angelo Amoretti

8 giugno, 2006 alle 10:26

Pubblicato in Cronaca

Vicenda Antonov

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La faccenda si complica: la richiesta di estradizione dalla Francia per Roman Antonov, il russo-tagiko-moldavo con origini nepalesi che ha incendiato la sua Citroen AX con un altro/a dentro al posto suo, si è persa per strada.
Per il momento possiamo scordarci l’operazione che sarebbe dovuta avvenire alla frontiera, “esattamente come si vede nei film.
Qui, più che un Vezzaro o un Famà, ci vorrebbe Giuseppe Genna: c’è da scommettere che il suo Guido Lopez avrebbe già trovato intrighi tra servizi segreti nostrani e dell’est europeo.

Scritto da Angelo Amoretti

6 giugno, 2006 alle 8:25

Pubblicato in Cronaca, Personaggi

Fiera del Libro – Imperia

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Dopo la maratona di tre giorni, si è conclusa l’edizione 2006 della Fiera del Libro di Imperia.
Tanti gli stands e tanti i visitatori che per tre giorni hanno preso d’assalto via XX settembre e parte di via Cascione.
Per questioni di tempo ho potuto assistere solo a quattro presentazioni.
La prima a cui ho assistito, alle 10 del mattino di sabato, è stata quella del libro “Quattro giorni per non morire” di Marino Magliani.
La brochure del programma purtroppo non indicava chi avrebbe presentato gli autori, così è stata una piacevole sorpresa sentire Giovanni Choukadarian presentare il bel libro di Magliani.
Del romanzo ho già parlato il 28 aprile scorso e non c’è molto da aggiungere se non che ve lo raccomando caldamente.
Domenica, alle 15, è stata la volta di “Taci e suona la chitarra” di Achille Maccapani. Col suo romanzo, e con quello di Gianni Biondillo intitolato “Per sempre giovane”, la Fiera ha preso una svolta piacevolmente rock: “heavy” per Maccapani, più soft per Biondillo.
Tutti e due i romanzi, infatti, hanno come protagonisti due band: un trio maschile per Maccapani e un quartetto tutto al femminile per Biondillo.
Inutile dire che essendo appassionato di questo tipo di musica, apprezzo le due opere.
Ovviamente intorno a queste band si sviluppano storie che non voglio qui rivelare, per non togliervi il gusto della lettura.
Il romanzo di Maccapani è stato introdotto da Andrea Becca, che ha poi presentato il suo suggestivo “I segreti dei giardini di Hanbury”, mentre quello di Biondillo è stato presentato dal giornalista del “Decimonono” Ino Gazo, che ha sostituito in extremis Nico Orengo, impossibilitato, per motivi personali, a essere presente alla Fiera.
Ino Gazo, nonostante sia stato, per così dire, preso in contropiede, ha fatto una più che dignitosa presentazione e inutile dire che i suddetti romanzi sono vivamente consigliati.
Se proprio si vuole fare un appunto all’organizzazione, bisogna dire che forse le presentazioni (perlomeno quelle a cui ho assistito) erano troppo ravvicinate e che per gli autori c’era poco tempo a disposizione: quarantacinque minuti vanno via velocemente, soprattutto se una cosa piace.
Probabilmente sia gli autori che il pubblico avrebbero preferito chiacchierare ancora di più e magari l’anno prossimo gli organizzatori faranno in modo da non far sentire il fiato sul collo a pubblico e autori.
A questi ultimi, mi chiedo, sarà stata offerta perlomeno una cenetta, in qualche ristorante cittadino?
Sia detto senza polemiche: penso che sarebbe stato il minimo per ringraziarli della loro disponibilità e per dimostrare la nostra proverbiale ospitalità.

Scritto da Angelo Amoretti

5 giugno, 2006 alle 10:20

Pubblicato in Eventi, Libri

Fantasmi alla Fiera del Libro

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Lì per lì, quando stamattina ho letto il giornale e guardato un po’ in rete, ho pensato che forse ieri pomeriggio, alla Fiera, avevo avuto qualche ora di amnesia totale, ma visto che anche l’amico Diderot lo fa notare dal suo blog, allora ho avuto la conferma: Nico Orengo l’hanno visto solo S.D. de La Stampa e Sanremonews.
Tutti gli altri presenti, no.

Scritto da Angelo Amoretti

5 giugno, 2006 alle 8:23

Pubblicato in Eventi, Libri

Bentornati

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E’ tornato online Ponente Notizie.
Bentornati e buon lavoro!

Scritto da Angelo Amoretti

5 giugno, 2006 alle 8:21

Pubblicato in Attualità

Fra’ Elia

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Oggi a Piani c’era un caos infernale. Non siamo ancora alla Madonna (la festa del 15 agosto) e non c’erano in programma corse ciclistiche.
In effetti il numero di persone che si stavano recando verso l’antico paesino della Valle Prino, superava di gran lunga qualsiasi evento precedente: c’era Fra’ Elia, a ricevere i pellegrini.
Fra’ Elia, per chi non lo sapesse, è un frate laico e, pare, un guaritore.
Ormai è talmente noto che per farsi ricevere in privato occorre prenotare e quella di oggi è stata un’ottima occasione per incontrarlo senza dover telefonare alle sue segretarie.
La sua figura è piuttosto controversa: c’è chi dice che abbia le stimmate e che guarisca i malati, ma la Chiesa preferisce andarci cauta e dice che si tratta di “ferite” e che le eventuali “guarigioni” non sono miracoli.
Lui non vuole assolutamente essere paragonato a Padre Pio, ma la gente accorre ai suoi raduni e i malati che hanno fede le provano tutte: bisogna rispettarli.
Il fenomeno è curioso e non passa certo inosservato, per questo se ne parla anche qui.
Per chi non ha mai visto miracoli è un po’ difficile credere che un uomo possa guarire un suo simile da una qualsiasi malattia, ma se così tante persone si recano da lui, una ragione ci sarà.
Per chi volesse saperne di più su Fra’ Elia, puo’ leggere qua e qua.

Scritto da Angelo Amoretti

3 giugno, 2006 alle 16:17

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Arrivederci

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Abbiamo iniziato insieme nel ’99 – ha detti Sappa – e sono tre gli aspetti che amo ricordare di Alessio: quello umano che mi ha fatto conoscere una persona innanzitutto leale e franca, con la quale non ho mai avuto divergenze che esulino da quelle classiche della politica; quello politico che mi fa vedere un uomo cresciuto, arrivato ad Imperia come “straniero” e perfettamente integratosi facendo propria la città e suoi problemi; infine quello amministrativo, che mi rende certo di aver conosciuto una persona attenta e intuiva, un orrido uomo politico”.
Così ha detto, come riportato da Sanremonews, il Sindaco Sappa in occasione delle dimissioni del suo vice Alessio Saso che lascia il Comune per andare a Genova in Consiglio Regionale.
Ovviamente si tratta di un refuso, ma chissà cos’avrà voluto dire Sappa o a cosa stava pensando l’autore dell’articolo?
Quasi quasi scrivo al direttore, glielo faccio notare e così sistemiamo tutto.
Certo è che chi l’ha letto, come me, deve aver fatto un bel balzo sulla sedia.

***Aggiornamento


Ecco fatto, è stato corretto. Evidentemente l’errore è stato visto da molti (i visitatori di Sanremonews sono tantissimi) e il webmaster ha provveduto a correggere.
Ora se cliccate il link, troverete l’aggettivo “ottimo” anziché “orrido“.
Tutto è bene quel che finisce bene.

Scritto da Angelo Amoretti

1 giugno, 2006 alle 10:15

Pubblicato in Personaggi, Politica