Archivio per il mese di settembre, 2006

Vele d’Epoca 2006 – Imperia (III)

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Vele d'Epoca 2006 - Imperia- Palinuro

Palinuro

Grande orgoglio all’Assonautica imperiese per il ritorno al Raduno della Nave Scuola Palinuro, la Goletta della Marina Militare Italiana destinata all’addestramento dei giovani Sottufficiali.
Varato nei Cantieri Navali di Nantes in Francia, all’origine era armato con tre alberi a vele auriche ed apparato di propulsione con motore diesel. Nel 1950 acquistato dalla Marina Militare e sottoposto a grandi lavori nell’arsenale di La Spezia che ne cambiò totalmente la fisionomia trasformandolo in nave scuola.
Ad Imperia sarà possibile ammirare tutto il suo splendore, una superficie velica di 1.000 metri quadri, alberi alti 35 metri sul livello del mare, scafo in metallo chiodato come gli alberi ed il bompresso.
Il Palinuro è costituito da un unico ponte sotto al quale vi sono tre zone non comunicanti ; al di sopra del ponte di coperta c’è il castello prodiero ed il cassero, a poppa estrema c’è la plancia comando. Il motto della Nave è “Faventibus Ventis”, segno augurale di venti favorevoli per accompagnare l’equipaggio nell’adempimento del sacro dovere.
Il Palinuro è visitabile: giovedì, venerdì e domenica dalle 10,00/12,00 – 15,00/19,00 – 21,00/23,00 nella giornata di sabato 10,00/12,00 – 15,00/17,00.

fonte: Espansione
foto: www.trackvela.it

Scritto da Angelo Amoretti

10 settembre, 2006 alle 10:38

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Baie

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Gli Intoccabili

Alla salata va tutto bene.

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2006 alle 15:37

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Vele d’Epoca 2006 – Imperia (II)

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Vele d'Epoca 2006 - Imperia- Nordwind

Nordwind

Gemello di Ostwind (affondato al largo di Miami), Sudwind (in un museo tedesco), e Eastwind, fu commissionato dalla Marina Militare per l’uso personale di Doenitz. Trasferito in Inghilterra quale pegno di guerra, è appartenuto a Lord Astor fino al 1955. Ha avuto poi diversi armatori. Nel 1976 subì un primo restauro presso Camper & Nicholson con il cambio degli alberi da legno in alluminio.
Nel 1979 un nuovo restauro su progetto degli architetti olandesi Jan Schoen e Gerard Djriska, che ne ridisegnarono il piano velico, la coperta e gli interni, niente conservando dell’originaria sistemazione.
Dal 1984 al 2002 è stato di proprietà di Ugo Baravalle, di fatto immobilizzato all’isola d’Elba in attesa di un restauro mai fatto. Acquistato dall’attuale armatore, è stato riportato al suo antico splendore.
Nel 1939 ha vinto il Fasnet, battendo Latina e stabilendo il nuovo record resistito fino al 1955 quando venne battuto da Gitana. Vinse ancora la Cowes Dinard nel 1950 e numerose altre ragate nella Manica.

fonte: Espansione

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2006 alle 10:35

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8 settembre 1943

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Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, un gruppo di combattenti, partiti e movimenti politici, si armarono per liberare l’Italia dal nazifascismo e cominciò così la Resistenza.
La città di Imperia, con tutta la provincia, fu in seguito decorata con la medaglia d’oro al valor militare e alla Resistenza.

Scritto da Angelo Amoretti

8 settembre, 2006 alle 10:34

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Campetto o scherzetto?

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La storia pare sia questa.
Un giorno qualcuno ha detto: “Bisogna rimettere a posto la pista di atletica del Campo Sportivo Lagorio perché è obsoleta e se qualche atleta si fa male, ci va di mezzo il Comune”.
Pare che qualcuno più in alto abbia proposto: “Rifacciamolo tutto e aggiungiamo due corsie alle sei esistenti!”
L’8 gennaio 2006 sul Secolo XIX appariva la foto del modellino di quello che sarebbe diventato il nuovo Campo, con annessi e connessi:

“Che bello!” – veniva da pensare – “finalmente un impianto sportivo regolamentare: la pista di 400 metri anziché 340. Era ora, visto che la piscina può ospitare campionati e gare ufficiali solo di vasca corta”.
Le mappe di Google, pur non essendo aggiornate (e a volte è una fortuna) ci permettono di vedere com’era il Campo di Atletica Lagorio nel 2004:

Sono visibili, tra l’altro, la gradinata che stava a ovest e un bel po’ di alberi attorno, a ridosso di quello che era il centro commerciale denominato Imperia Due.
Ora andate a fare una passeggiata al campo (è sempre allo stesso posto: via Tommaso Littardi, vicino alla Polizia Stradale) e cercate di farvi un’idea di cosa uscirà fuori da quell’ammasso di cemento.
La foto non la metto così non vi rovino la sorpresa.

Scritto da Angelo Amoretti

7 settembre, 2006 alle 15:33

Pubblicato in Ambiente

Plin plin Christillin

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Evelina Christillin sarà la madrina della più importante manifestazione del biennio a Imperia: il raduno delle vele d’epoca.
“Vulcanica moglie di Gabriele Galateri quando il manager era al servizio degli Agnelli. Vulcanica anche adesso che lui non lo è più, e da Torino si è spostato a Milano per fare il presidente di Mediobanca, e lei suo malgrado è diventata il corrispettivo di quel che fu Idea Socialista per Cuccia. Evelina, donna alta e bionda che sembra sempre avere un diavolo per capello, è infaticabile promotrice delle Olimpiadi Invernali di Torino, e quando glielo chiedono (spesso) va in televisione a tifare Juventus in barba all’ortodossia di casa Agnelli che si concede fugaci apparizioni allo stadio.”
Ci scommetto che tra le altre cose, con la Christillin, i nostri amministratori parleranno pure di golf.

fonte: www.dagospia.com – ottobre 2005

Scritto da Angelo Amoretti

6 settembre, 2006 alle 15:32

Pubblicato in Eventi, Personaggi

OlivoNero

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Imperia Parla Olivo Nero anche

Inizierà, lo spero, previo incidente di percorso, che non mi auguro, la seconda STAGIONE DEL TEMPO MORTO. Un tempo dove i ricordi (Do you remember, baby?) – tutti – cadono lenti lenti, come foglie come pensieri sfiniti.
Finito, andato il periodo che chiamano Estate, mistificazione e estasi sconfinata ridondante, rutilante di eventi epocali; stagione vacua e vacanziera, effimera per sciocchi che amano stare “in scena”.
Tacciono le Baie Zen e nessuno beve Acqua Salata. Tutori dell’Ordine pre-costituito non ritirano più patenti impasticcate, alcolizzate e frastornate da rumori molesti.
Free lance da due soldi ad articolo (sic!), equilibristi del ridicolo per consegne redazionali, per fortuna zittiscono, come i digei o gli iscritti: loro si ben pagati dall’Ordine incasellati, per informare e sfornare indolenza di una provincia in realtà omertosa.
Dio benedica l’inizio delle scuole e lo sciamare dei ragazzi e gli obbligati silenzi dei ciarlatani. Con l’autunno, il letargo del fragore, lascia spazio – di quando in quando – alla triste allegria, triste e allegra come il naso di Gino Bartali, come il naso di Paolo Conte.
E che cosa di meglio del blues della poesia; la Poesia che non ha volto: la parola SANS PAPIERS, il libro di Beatrice Niccolai, la non-Poetessa, accompagnata all’altare da Pino Roveredo, uno che il Campiello se l’è meritato, un uomo eccezionale.
Ho smesso di leggere Beatrice, e ho chiuso i suoi occhi, e nel buio dove gira la rinascita, ho esaudito il piacere di abbracciarla. Ti voglio tanto bene“.
Quel ti voglio tanto bene sospirato da Pino non è un acronimo, né un messaggio breve: è amore“. Un giovedì qualsiasi; un giovedì di Settembre, per l’esattezza il ventotto, OlivoNero, la mosca bianca, la regola sconfermata, si fa dedicare la serata dalla Parola. Beatrice Niccolai è alle Grotte. Ci sono la sua non-poesia, il suo libro. Alessio, ragazzo che va a scuola e che recita. Una voce d’attore, d’attrice, di cantante. La musica. Il rock. E la musica sempre Blues. A mezzanotte e dintorni. Around midnight.

Mail inviata da Alberto Carli dell’Associazione Culturale Olivonero.
Sarà il destino: due post, due Beatrice…una però scrive e ha anche un blog.

Scritto da Angelo Amoretti

5 settembre, 2006 alle 16:35

Pubblicato in Eventi, Libri

Cozzi, cozze e mazzi

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Di Beatrice Cozzi, vedova dell’onorovole Gianni Cozzi, scomparso recentemente in un incidente stradale, si era già parlato su queste pagine a proposito del Nuovo Porto Turistico di Imperia.
La signora Cozzi è titolare, tra l’altro, della Giacofin di Cozzi Gianfranco & C. S.A.S. che controlla il 57,5% della società Il Porto del Tirreno S.r.l. (Civitavecchia), sta costruendo il Porto Turistico di San Lorenzo ed è proprietaria del Golf di Castellaro, nonché del Porto di Aregai e probabilmente sarà eletta Presidente della Camera di Commercio di Imperia.
Insomma: una donna in gamba e potente.
Qua stavolta se ne parla per via del relitto della nave romana piena di circa 3.500 anfore, scovata sui fondali dai sub Davide Mottola e Luigi Borghi.
La vicenda é nota: i due bravi Indiana Jones delle acque chiedono che il relitto, con tutto il contenuto, possa essere visibile a chiunque, in un futuro museo marittimo intitolato all’ on. Gianni Cozzi, al porto di Aregai.
Il paradosso, stando alle notizie Ansa di oggi, sta nel fatto che i due sub “dovranno reperire un’impresa privata che recuperi il relitto e lo porti a terra. Un passo importante, ma non privo di costi.
Non sarebbe il caso che tale impresa privata venisse piuttosto reperita (e pagata) dal Ministero dei Beni Culturali, o dall’Assessore Provinciale, o da quello Regionale, o da un consigliere di Circoscrizione, o addirittura dalla signora Beatrice Cozzi?

Scritto da Angelo Amoretti

4 settembre, 2006 alle 15:28

Pubblicato in Personaggi

Terremoto

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L’altra notte, alle 3.21, c’è stato il terremoto: epicentro Dolceacqua, gradi scala Richter 3, nessun danno, per fortuna.
Eppure i nostri quotidiani oggi dedicano due pagine ciascuno all’avvenimento.
Mi domando: se per caso fosse crollata una casa da qualche parte, che cosa avremmo letto? Sicuramente qualche edizione speciale.
No, non è colpa dei nostri amati giornalisti nostrani: è che qui dalle nostre parti (e per certi versi, meno male!) non succede nulla e riempire pagine locali di notizie, ve ne sarete accorti, o gentili lettori, è arduo compito.
Allora si racconta di oche che starnazzano e cani che abbaiano, di lampadari che oscillano e letti che traballano.
Siamo a Imperia sur mer e va bene così, la notizia bisogna andarla a cercare col lanternino e saperla gestire bene.
Nel sonno qualcosa ho sentito traballare pure io, ma pensavo fossero gli inquilini di sopra che avevano deciso di volersi tanto bene alle tre di notte, sennò figuriamoci se non mi scatenavo col terremoto, siamo sinceri!
Recentemente ho rivisto L’asso nella manica di Billy Wilder ed è tutto dire.
Ricordo che anni e anni fa, nella nostra cittadina, c’era stata una rapina alla Banca Nazionale del Lavoro.
Ero andato nella sede di un quotidiano locale per segnalare un evento e mi era stato detto: “Adesso non abbiamo tempo: c’è stata la rapina in banca.”
“E i ladri li andate a prendere voi?” era stata la mia risposta.

Scritto da Angelo Amoretti

3 settembre, 2006 alle 9:27

Pubblicato in Cronaca

Records

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Nei mesi di luglio e agosto la Polizia Stradale di Imperia ha ritirato 190 patenti di guida.
Dall’inizio del 2006 ne sono state ritirate 685, così suddivise:
300 per eccesso di velocità;
260 per guida sotto l’effetto dell’alcol;
30 per assunzione di stupefacenti.
Se ne deduce che per le strade della Provincia si corre assai, che al volante (o al manubrio) ci sono più ubriachi che assuntori di stupefacenti e che i poliziotti ci hanno dato dentro.
A me hanno fatto la multa perchè avevo dimenticato di mettere le cinture.
Non avevo ancora percorso un kilometro che già mi aveva beccato un simpatico tutore che, giustamente, non ha voluto sentir ragioni e mi ha detto: “Se le ha dimenticate stavolta, significa che le dimentica sempre. Le faccio la contravvenzione di 68 euro”
A lui mi verrebbe voglia di fare auguri di questo genere, mentre al comandante della Polposte, Ivan Bracco, li faccio sinceri di pronta guarigione.

Scritto da Angelo Amoretti

1 settembre, 2006 alle 10:25

Pubblicato in Attualità