Archivio per il mese di ottobre, 2006

Il treno della speranza

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Così vengono chiamati i treni che portano i pellegrini a Lourdes per chiedere un miracolo, o anche solo per dire una preghiera.
Antonino Pressamariti, 62 anni, calabrese residente nella nostra città, l’ha preso la scorsa notte e purtroppo a Lourdes non è riuscito ad arrivarci.
Durante il tragitto si è sentito male e sebbene alla stazione di Ventimiglia ci fossero già i medici del 118 ad attenderlo per i primi soccorsi, il pellegrino non ce l’ha fatta ed è morto per infarto ancora prima di giungere in ospedale.
Per gli altri la vita e la speranza continuano e una volta sbrigate le formalità amministrative per l’accaduto, il treno è potuto ripartire per Lourdes.

Scritto da Angelo Amoretti

9 ottobre, 2006 alle 16:19

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Cambiare aria

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Due italiani residenti in Svezia e uno svedese, sono stati denunciati dai Carabinieri di Dolcedo per vilipendio alla nazione.
I tre, stanchi di sentire abbaiare il cane dei vicini, avevano denunciato il proprietario per maltrattamenti, peraltro non riscontrati dai controllori dell’Enpa e dell’Arpal.
E’ così emerso che la denuncia era stata fatta perché l’animale, secondo i tre, è troppo rumoroso.
Visto che le loro rimostranze erano andate a vuoto, i tre hanno scritto una lettera ai Carabinieri particolarmente dura contro le leggi italiane aggiungendo che non capiscono “come lo Stato Italiano possa far parte dell’Unione Europea. Sembra di più uno stato africano”.
Così è scattata la denuncia.
Un consiglio al padrone del cane: lo aiuti a non essere troppo rumoroso.
Un altro consiglio agli autori della missiva all’Arma: se proprio vi sembra uno stato africano e se quel cane ha un padrone che non riesce a tenerlo quieto, l’Africa tutto sommato non è male. Fateci un giro.

Scritto da Angelo Amoretti

7 ottobre, 2006 alle 16:18

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IMPORTANTE: LEGGE FINANZIARIA 2007

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All’articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente:
I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui al comma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.
Se siete blogger fate girare e poi andate a firmare la petizione qui.
C’è di mezzo il nostro futuro.

Scritto da Angelo Amoretti

6 ottobre, 2006 alle 16:17

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Da Consigliere Comunale a Ministro della Chiesa

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La vicenda di Carlo Brilla, consigliere comunale di San Bartolomeo al Mare che sarà nominato diacono dal Vescovo di Albenga, mi ha indotto a fare alcune riflessioni sul governo della Chiesa Cattolica e sulla mia ignoranza in materia.
Grazie al trafiletto apparso ieri su Il Secolo XIX, visibile peraltro anche su Wikipedia, vengo a sapere che possono dire messa, battezzare, celebrare matrimoni ecc. anche gli uomini sposati che hanno una famiglia mentre non può avvenire il contrario: i diaconi celibi non possono sposarsi né avere figli e quelli sposati non sono tenuti ad abbandonare la famiglia.
E’ il bello della Chiesa Cattolica il cui governo è più o meno come quello che sta dall’altra sponda del Tevere.
Infatti in un colpo solo Carlo Brilla da consigliere comunale diventa “ministro ordinario dell’Eucaristia ed esercita il ministero della parola”.
Per cui, grazie al Decimonono (e a Wikipedia), quando qualcuno, più o meno gentilmente, mi manderà a farmi prete, tanto per essere chiaro, gli risponderò: “Diacono, prego”.

Scritto da Angelo Amoretti

6 ottobre, 2006 alle 16:16

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Concorso per un verso

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A Moano, una piccola frazione di Pieve di Teco, Giuliano e Francesca Biginato producono un ottimo vino ormeasco e qui se ne parla perché è iniziato un concorso che riguarda anche gli imperiesi.
Si tratta di scrivere uno o due brevi versi che saranno letti, giudicati e premiati da un’apposita giuria e che se risulteranno vincenti, finiranno sull’etichetta del vino di Biginato e su ImperiaParla. Per saperne di più cliccate qui.

Scritto da Angelo Amoretti

5 ottobre, 2006 alle 16:15

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Sarà famoso

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Guardo la televisione di rado, tanto meno le trasmissioni trash, quelle della cosiddetta TV-spazzatura, perciò se non me l’avesse fatto notare un amico, non avrei mai saputo che il nostro assessore Marco Scajola è lo psicologo nel programma “Il mercante in fiera” in onda su Italia 1, dal lunedì al venerdì, alle 20.10.
Mi si dirà: “E che ti sei perso?”
Nulla, ma la cosa avalla ciò che diceva mio bisnonno: “Se sei in gamba, prima o poi il successo arriva”.
Il bello è che quando me lo diceva, Forza Italia e Mediaset non esistevano ancora.

Scritto da Angelo Amoretti

4 ottobre, 2006 alle 16:14

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La Borelli all’asta

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Post rimosso su richiesta del Sig. Pino Cipolla in data 17 marzo 2014

Scritto da Angelo Amoretti

3 ottobre, 2006 alle 16:12

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Shalom, Lynx!

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Mi ero lamentato perché la notizia riguardante la Lynx era sparita dai giornali, ma come per incanto è ritornata sulle quattro pagine che L’Unione Industriali di Imperia ha fatto inserire nei vari giornali locali.
Gli stralci che riporto sono tratti da La Riviera del 29 settembre.

INCUBATORE DI IMPRESE
Da realizzarsi nell’ex raffineria SAIRO. Avrà un finanziamento pubblico di 3 milioni e mezzo di euro. L’area sarà messa a disposizione gratuitamente da Imperia Sviluppo. L’obiettivo è costituire un polo tecnologico che assecondi l’iniziativa imprenditoriale in settori avanzati. Progetti analoghi anche su Ventimiglia (Val Roja) e Sanremo (Valle Armea).

SELEX – LYNX PARTNERSHIP TECNOLOGICA (ndr: è scritto “partnerschip”, ma non importa)
E’ l’iniziativa portata avanti da Confindustria Imperia per la quale la Società israeliana Lynx ha scelto Imperia per localizzare la sede europea.
Fondata nel 1998, la Lynx ha sedi in Israele, USA/CA, Italia e Cina. Partner di Selex Communications, la più grande azienda italiana di comunicazioni che appartiene al Gruppo Finmeccanica, l’israeliana Lynx, forte del supporto della casa madre, ha creato una newco in Liguria ed è entrata a fa parte del distretto Tecnologico Ligure SIIT.
La localizzazione della sede europea ad Imperia ha l’obiettivo di costruire intorno a questo importante seme un vero e proprio polo legato alle avanzatissime tecnologie nel settore delle fibre ottiche, puntando ad attrarre sul territorio altre imprese di spicco.
Ci sono ricorsi curiosi in questa storia che ovviamente interessa Imperia tutta.
La SAIRO, fondata nel 1921, era la raffineria più antica d’Italia. Negli anni settanta gli azionisti di maggioranza erano diventati i fratelli Azria, molto vicini a Israele, che a Marsiglia gestivano la Frahuil (ex France Huile). Il fratello maggiore, Raymond, era universalmente riconosciuto come “il re dell’olio d’oliva”.
Della SAIRO si era occupato, quando era Sindaco della nostra città, Claudio Scajola .
Aveva chiesto al Presidente e Amministratore Delegato della Società, Egidio Conte, di spostare lo stabilimento.
Il Presidente aveva risposto che si poteva anche fare, pur di mantenere il posto di lavoro ai venticinque dipendenti.
Nell’occasione, della SAIRO si era occupato, in qualità di consulente del lavoro, anche Luigi Sappa, ora Sindaco di Imperia.
Non se n’era fatto niente. Raymond Azria era morto e il suo impero, crollando, nel 1999 si era portato nel baratro anche la SAIRO.
Nessuno si preoccupò più del dovuto e i sindacati fecero ciò che poterono: un po’ di volantinaggio qua e là. Gli Azria avevano altro a cui pensare.
La SAIRO fallì e venticinque persone si trovarono per strada, nell’indifferenza di tutti.
Della SAIRO si è ancora occupato Claudio Scajola quando era Ministro delle Attività Produttive. Forse se ne sta ancora occupando. Luigi Sappa, se ne occuperà, in qualità di Sindaco, insieme alla Lynx israeliana e il cerchio si chiude.
Sarebbe bello che la Lynx, magari su suggerimento dei sindacati, pensasse a qualcuno di quei venticinque che sono stati mandati a casa nel 99 e non hanno più trovato lavoro fisso.
Ad ogni modo: buon anno e buon Yom Kippur.

Scritto da Angelo Amoretti

1 ottobre, 2006 alle 16:12

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