Archivio per il mese di gennaio, 2007

Ancora sugli abusi sessuali

senza commenti

L’edizione locale de La Stampa di oggi dedica tre pagine ai due casi di stupro denunciati ultimamente (uno, peraltro, ancora da verificare del tutto).
Si tratta della ventisettenne affetta da sindrome di Down che sarebbe stata violentata negli spogliatoi di via Allende e della liceale di quattordici anni violentata ripetutamente dal padre, tra le mura domestiche.
Ora i fatti vengono alla ribalta e nell’intervista rilasciata a Bruno Monticone, il noto psicologo e psicoterapeuta di Sanremo Vincenzo Genduso, dice tra l’altro: [...]“Sì ma va anche detto che, all’interno delle famiglie, certe violenze, purtroppo, sono sempre esistite. Oggi c’è più visibilità su questi fatti. Questo è certamente un segnale positivo da un certo punto di vista perchè prima, per ragioni culturali e di tradizione, si finiva per tollerare e tacere queste violenze. Ed era sbagliato. Ma proprio perchè questo tipo di violenza, oggi, è diventato più visibile, va trattato con estrema discrezione e delicatezza. Parlarne molto e a fondo sui mass media può far scattare, proprio per questa fragilità psicologica di fondo che esiste, il fenomeno dell’emulazione che può moltiplicare questo tipo di violenze.
Di conseguenza il giornalista gli chiede: «Sarebbe auspicabile, allora, una sorta di censura su questo tipo di informazione?»
Lo psicologo risponde che sarebbe sbagliato anche quello, solo che bisognerebbe parlarne con discrezione e che i mass media dovrebbero trattare anche temi positivi perché così il fenomeno dell’emulazione potrebbe prendere direzioni opposte.
Sono pienamente d’accordo e vi invito a leggere l’intera intervista, a pagina 57.
Mi permetto di non essere d’accordo su due frasi scritte da Maurizio Vezzaro in merito alla questione di “Carlotta”, la ragazza di quattordici anni che ha subito ripetute violenze da parte del padre.
Vezzaro scrive: “[...]A indurre Carlotta a parlare, nel giugno scorso, sono stati in parte anche i rimproveri di mamma e del nuovo papà che si lamentavano per i suoi risultati scolastici, sotto la media.“[...]
Non mi piace questa espressione “nuovo papà”. Sarebbe più idonea, ma fino a un certo punto, nel caso la mamma della ragazza nel frattempo fosse rimasta vedova, o la ragazza fosse stata adottata e i genitori naturali fossero sconosciuti. Perché se “madre ce n’è una sola”, la stessa cosa vale anche per il padre, soprattutto al giorno d’oggi con le prove del DNA.
Mi piacerebbe proprio sentire l’opinione dello psicologo Vincenzo Genduso, in merito a questo specifico caso.
Più avanti, Vezzaro domanda se sia giusto chiamare ancora quell’essere che ha abusato della figlia “genitore”.
E secondo la mia opinione, per quel che possa valere, purtroppo è giusto.
Il padre poi può essere delinquente, deviato, depravato, malato e più ne ha, più ne metta, ma rimane il padre, nel bene e nel male.

Scritto da Angelo Amoretti

31 gennaio, 2007 alle 13:05

Pubblicato in Attualità

Extra muros

un commento al post

Il sindaco lascia. «Tempo scaduto, tiriamo una riga»”

“Il sindaco ha finito di soffrire

La Stampa – 31 gennaio 2007

Scritto da Angelo Amoretti

31 gennaio, 2007 alle 11:08

Pubblicato in Attualità

A.A.A. Amianto cercasi

3 commenti al post

La Polizia stradale di Imperia ha sequestrato due tonnellate di lastre di copertura in eternit, contenenti fibre di amianto, altamente cancerogeno.
Il sequestro è avvenuto nei pressi della stazione della Polizia, in via Littardi. A bordo del furgone che trasportava le lastre c’erano due cuneesi di 40 e 68 anni. Il materiale proveniva da Dolcedo, ma non si sa quale doveva essere la destinazione.
I due sono stati denunciati per la violazione della normativa sul trasporto merci pericolose e i tecnici dell’Arpal e dell’Asl hanno prelevato dei campioni per stabilire la quantità di amianto contenuta nelle lastre.
Una domanda sorge spontanea. Se ben due tonnellate di amianto sono state sequestrate, significa che in giro deve essercene ancora un bel po’, a occhio e croce, quindi non sarebbe opportuno controllare meglio anche queste nostre pittoresche valli?

Scritto da Angelo Amoretti

31 gennaio, 2007 alle 0:49

Pubblicato in Ambiente, Cronaca

Inaugurazioni

senza commenti

Oggi pomeriggio è stata inaugurata una nuova filiale della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, a San Lorenzo al Mare.
Essendo a soli cinque chilometri da noi e confinante con il nostro comune, spero di non irritare qualcuno se ne parlerò un attimino.
La nuova filiale è gestita da due dipendenti. Siccome in quella di Dolcedo, aperta qualche anno fa, (giusto per fare un esempio) i due impiegati arrivavano dalla sede centrale di Imperia Oneglia (in pratica: due in più a Dolcedo, due in meno a Imperia), vorrei sapere se la stessa cosa è successa con la filiale di San Lorenzo al Mare.
Sono state assunte due persone in più, magari non per gestire direttamente la nuova filiale, ma impiegati altrove, oppure aumentano le filiali, ma il numero degli assunti rimane immutato?

Scritto da Angelo Amoretti

30 gennaio, 2007 alle 20:46

Pubblicato in Attualità

Violentata una disabile

3 commenti al post

Una ragazza con la sindrome di Down sarebbe stata violentata in pieno giorno negli spogliatoi abbandonati di via Allende, qualche giorno fa.
Ultimamente la ragazza mostrava segni di irrequietezza e ha raccontato l’accaduto allo psicologo che l’assistite. Pare che anche un referto medico dimostri l’avvenuto stupro. I genitori hanno esposto denuncia e adesso si sta indagando.
Se al termine delle indagini venisse fuori che è tutto vero, ci sarebbe da rabbrividire, oltre che a indignarsi, ma intanto una proposta voglio farla.
Visto che quegli spogliatoi sono “ricettacolo di rifiuti e sbandati, che circolano soprattutto di notte” – come si legge su La Stampa di oggi – cosa si aspetta a chiuderli una volta per tutte?

Scritto da Angelo Amoretti

30 gennaio, 2007 alle 17:06

Pubblicato in Cronaca

Pressing

2 commenti al post

Antonio De Bonis: ricordate quanto era andato all’attacco per la questione Blu Investimenti?
Cliccate qua.
Adesso pare che sia passato al pressing. Lo farà nei confronti del Sindaco e dell’Assessore Lanteri per quanto riguarda i camion che sfrecciano in città (e anche appena fuori) a sessanta all’ora.
Come dargli torto? Ovvio: i camionisti sono persone che lavorano, mica si divertono. Riducono le strade che tra poco, quando da Dolcedo si andrà a Imperia, passando da Piani, sembrerà di fare una tappa della Parigi-Dakar. Ma stanno lavorando, e lavorano per noi, per trasformare la nostra città.
E va bene, fin qui siamo tutti d’accordo. Il bello lo vedremo quando inizieranno i lavori del nuovo Porto Turistico. Forse anche per questo Bellavista Caltagirone ci ha chiesto di avere pazienza?
D’accordo, cercheremo di averne, però, cari camionisti che lavorate per noi, fate ancora una cosina: andate più piano. Fatelo per noi.
Quelli che vedete sul vostro percorso in bici, in scooter o a piedi, non sono birilli: sono persone per le quali state lavorando.

Scritto da Angelo Amoretti

30 gennaio, 2007 alle 12:54

Pubblicato in Attualità

Chi l’ha detto?

12 commenti al post

“Con il processo di outsourcing la deverticalizzazione del produrre su piattaforme socioeconomiche a basso costo la logistica è diventata il sinonimo della fabbricazione.

A chi indovina andranno due biglietti gratis per il camerino di Pippo Baudo al Festival di Sanremo.
Anzi, no. Facciamo così: due quiz in uno.
1) Che significa?
2) Chi l’ha detta?
Due risposte esatte, due biglietti: uno per il camerino di Baudo, l’altro per quello di Chiambretti, a scelta.

Scritto da Angelo Amoretti

29 gennaio, 2007 alle 15:28

Pubblicato in Attualità

Giorno della Memoria

26 commenti al post

Se uno legge “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il giorno dopo non è più quello del giorno prima.
- Roberto Benigni -

Immagine anteprima YouTube

Scritto da Angelo Amoretti

27 gennaio, 2007 alle 0:20

Pubblicato in Eventi

Il collezionista di tempo

11 commenti al post

E’ ufficiale: Sironi Editore da pochi giorni ha annunciato sul proprio sito l’uscita del nuovo romanzo di Marino Magliani: “Il collezionista di tempo“.

Il collezionista di tempo

Fulvio Panzeri su Avvenire.it di sabato 13 gennaio, a proposito di libri italiani usciti nel 2006 ha scritto:[...]“E il 2006 ha riportato in libreria anche autori di qualità, mai troppo riconosciuti, né dalla critica, né dal pubblico, autori di generazioni diverse, con libri sorprendenti, rarissimi: innanzitutto gli straordinari racconti di Carola Susani, «Pecore vive» e di Antonio Bassarelli, «Di Elena e dell’ombra» e i romanzi di Marino Magliani, «Quattro giorni per non morire» e di Davide Garbuglia, «Home».
Non solo da ricordare, ma da leggere, anche se in ritardo.

L’arrivo nelle librerie è previsto per il prossimo aprile.

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2007 alle 19:41

Pubblicato in Libri

Hamza, Magdi, Lia e David

9 commenti al post

Sarà un caso, ma se ho letto in questa settimana qualcosa di diverso sui media locali, lo devo a Diego David e a La Riviera.
Infatti su nessun quotidiano avevo visto accenni sulla faccenda Piccardo-Allam-Lia e oggi David ne scrive a proposito, con molta attenzione perché lo so, è un terreno delicato.
Sarebbe cosa di poco conto se i protagonisti della storiella fossero tre comuni mortali, ma si tratta di tre pezzi da novanta e uno è nostro concittadino.
La storia la saprete: Magdi Allam (primo pezzo da novanta: è vicedirettore del Corriere della Sera), il primo dicembre scrive un pezzo dal titolo: La trappola della poligamia – «Io, italiana sposata con un Mullah dopo la poligamia mi ha ripudiata»* in cui racconta di Lia ripudiata.
Il marito di Lia è un altro bel pezzo da novanta che abita a Imperia: Hamza Roberto Piccardo, convertito all’Islam e personalità di spicco avendo, tra l’altro, tradotto il Corano nella nostra lingua.
Lia è una professoressa italiana che vive a Genova e che amministra un blog che, per quanto possa valere, è al 24esimo posto nella classifica di Technorati e anche nella blogosfera scoppia il caso perché il 16 gennaio** Magdi Allam pubblica una mail inviata da Lia a suo marito con palese violazione della privacy. Risultato: Lia querela il vice direttore del Corriere.
Adesso pare che l’abbia fatto anche Piccardo. E’ giusto: due articoli, due querele.
Il rapporto tra Allam e Piccardo è sempre stato un po’ controverso. Allam, in passato, aveva accusato Piccardo, segretario dell’UCOII di complicità nei sequestri in Iraq nonché di “fomentare odii e incitare alla morte“*** e si era beccato la querela (la prima o la seconda?) dall’interessato.
Eppure Piccardo l’aveva aiutato a scivere “Jihad in Italia”:****

“Mi ha mentito. L’ho aiutato molto nei mesi in cui stava preparando il suo libro “Jihad in Italia”. L’ho fatto conoscere nelle diverse comunità islamiche italiane, ho garantito per lui, mi chiamava due volte al giorno e più volte l’ho ospitato a casa mia. Ma certe cose – tra l’altro, la fatwa subita per aver sostenuto la possibilità che in Arabia Saudita sorgano delle chiese – gli avevo chiesto di non scriverle. Non l’ha fatto e ha tradito la mia fiducia. C’è poi l’iniziativa del Manifesto dei musulmani moderati (vedi Lo strano appello dei “musulmani moderati”) e dell’incontro con Ciampi. Mi è sembrata un’operazione di potere: lui vuole accreditarsi come leader dei musulmani moderati ma cerca solo uno spazio personale”.

Adesso vai a sapere cosa c’è sotto e come andrà a finire.
La storia l’ho raccontata perché ha incuriosito anche me e per dare atto a Diego David di averlo fatto per primo da queste parti.
Ignoro la cultura dell’Islam e non ho considerato le cose dal punto di vista religioso (per quel che mi riguarda le religioni potrebbero tranquillamente abolirle tutte) però le persone che vedono le cose col paraocchi e giudicano a senso unico non hanno la mia totale simpatia. Lia, Piccardo e Allam fanno parte di queste, anche se le rispetto.
Da noi funziona che tra “moglie e marito non si mette il dito” e “i panni sporchi si lavano in casa” Allam e Lia, in questo caso, non si sono integrati del tutto e su di lui sono piovute critiche a catinelle che potete leggere su: Gattostanco.
Piccardo è considerato un musulmano moderato, ma francamente quando ho letto quel che ha detto a stringer.it [...] “la Palestina è il punto massimo di scontro tra fede e miscredenza. Lì c’è la porta del cielo, è un luogo ricco di significati spirituali di grossa pregnanza. Da questa terra nascerà il prossimo messia e la guerra non finirà mai” mi sono toccato gli zebedei.

Su Google trovate di tutto su Allam, ma per farvene un’idea completa vi consiglio di leggere anche ciò che scrive Valerio Evangelisti su Carmilla online
Link:
*L’articolo del 1 dicembre
**Quello del 16 gennaio
***Allam su Wikipedia
****La voce moderata dell’Islam

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2007 alle 16:59

Pubblicato in Attualità