Come sta andando il programma “Donne” condotto da Monica Leofreddi al quale partecipa la nostra concittadina Francesca Leone?
Molti di voi se lo saranno sicuramente chiesto e io mi sono informato.
Il programma sta andando abbastanza bene, sebbene il noto critico televisivo del Corriere,Aldo Grasso abbia detto che il titolo più appropriato per la trasmissione sarebbe “Comari” perché lo ha paragonato a quelle donne di paese che si radunano sulla piazza e raccontano di questo e quest’altro. Per dirla in breve: niente di nuovo sotto il sole.
Dunque, fino a ieri “Donne” ha avuto una media giornaliera di 1.638.000 telespettatori, con lo share del 15,17%, come si vede dalla tabella:

Venerdì scorso l’auditel aveva avuto una bella impennata perché quasi tre milioni di telespettatori l’avevano visto, poi è sceso di nuovo per assestarsi, come si vede dal grafico.

In conclusione diciamo che per il momento, dopo essersi un po’ alzato per poi riassestarsi, l’auditel è ancora “basanotto”.

*Arrotondamento per difetto.
Dati: tvblog.it

In riferimento all’articolo apparso oggi su Il Secolo XIX riguardo il pezzettino del saio di San Leonardo acquistato su eBay da un tedesco a meno di duecento euro, vorrei fare due osservazioni, con il massimo rispetto per San Leonardo e Giorgio Bracco.
1) Se per il Decimonono eBay è un “mercatino online”, allora per eBay il Secolo XIX dovrebbe essere il Dellview Chronicles.
eBay, tanto per dirne una, nel primo trimestre del 2006 ha avuto un giro d’affari di 4,9 milioni di dollari.
2) Paolo Michelis, presidente della Compagnia di San Leonardo che adesso si mette alla caccia del tedesco vincitore dell’asta, perché non si iscrive a eBay e magari prova ad aggiudicarselo lui qualche cimelio del Santo?
Eviterebbe poi di cercare il vincitore per invitarlo a Imperia e risparmierebbe un sacco di soldi.
Il noto sito di aste online che tra l’altro ha acquistato Skype (per cui venditore e offerente possono sentirsi direttamente) ha un sacco di comode funzionalità: una tra tutte quella di avvertirti quando è all’asta un oggetto che stai cercando.

Domani sera alle 21.30, presso Le Grotte alla Marina, l’Associazione OlivoNero presenta lo spettacolo: “A man is a success if he gets up in the morning and goes to bed at night and in between does what he wants to do“, da una (parziale) citazione di Bob Dylan (Un uomo ha successo se si alza al mattino e va a letto la notte e nel frattempo fa ciò che vuol fare).
La serata prevede un personale omaggio, da parte di Alberto Carli, a Edoardo Sanguineti e un reading di Giorgia Brusco con Alessandro Stracquadaneo al basso.

Venerdì 2 febbraio, alle 20.30, presso il Centro Polivalente in Piazza Duomo, l’Associazione LiberaMente organizza un incontro sul tema: Segreti e bugie di Stato – I segreti dei servizi segreti.

Saranno presenti Gianni Cipriani, direttore della rivista “Intelligence” e Luigi Malabarba, ex membro del Copaco (Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti italiani) e Senatore della Repubblica dimessosi per lasciare il posto alla madre di Carlo Giuliani, Heidi.

Pare che il Tar della Liguria abbia accolto il ricorso di Confcommercio e Confesercenti sospendendo così tutti i procedimenti in atto relativi al rinnovo del Consiglio della Camerca di Commercio, in attesa di pronunciarsi nel merito della sospensiva, a febbraio, .
E così la prima riunione del Consiglio che lunedì avrebbe dovuto nominare il nuovo Presidente (con ogni probabilità Beatrice Cozzi Parodi), slitta a tempo indeterminato.
Tornano dunque alla ribalta Enrico Lupi , Marco Benedetti e le categorie da loro rappresentate per le quali non è ancora detta l’ultima parola.
E la telenovela continua.

Sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, presso il Circolo Arci Guernica di via Mazzini a Imperia, avrà inizio la rassegna teatrale “I CANTORI DI STORIE”.
Si comincia alle 21.30 proprio con “Sotto i quattro anni è gratis“.
Ideato, scritto e diretto dal genovese Antonio Carletti, il pezzo racconta del viaggio (per molti, purtroppo, di sola andata) che gli ebrei furono costretti a compiere fino ai campi di sterminio nazista. I deportati pagavano il biglietto del treno verso l’inferno, i minori di quattro anni no.
Prima della rappresentazione ci sarà una cena a base di piatti ebraici e la commemorazione di Felice Cascione, un partigiano che ha dato la vita per liberare l’Italia dai nazi-fascisti.

Carla Fendi ha già acquistato un posto barca nel nuovo porto turistico di Imperia e pare ne abbia prenotati dieci. Olé!
Sarà meglio darsi una mossa a prenotarne due o tre perché se altri stilisti italiani decideranno di fare come la Fendi, i nostri yacht li dobbiamo portare altrove.
Se poi ci aggiungiamo che, come dice alla stampa locale Francesco Bellavista Caltagirone: “..forse è venuta l’ora che siano le barche francesi a venire qui, invece che le nostre ad andare sulla Costa Azzurra“, c’è il rischio che anche Paco Rabanne, Jean-Paul Gaultier e colleghi vogliano imitare la Fendi. E noi poveracci con uno solo yacht saremmo rovinati.
Quello che mi incuriosisce di Francesco Bellavista Caltagirone è il numero quaranta.
Non ho capito se è un numero che gli porta fortuna o se c’entra qualcos’altro: fatto è che sia per il porto di Siracusa che per quello di Imperia, quaranta è il numero dei mesi, parola sua, entro i quali i lavori saranno terminati.
Quando si tratta di opere così imponenti, sforare di qualche mese non sarebbe poi così grave, eppure non si scappa: in quaranta i porti saranno ultimati.
Non è come portare un paio di pantaloni in tintoria e sentirsi dire: “Venga pure a ritirarli tra quattro giorni”.
Mah! Qualcuno può svelarmi il segreto di questo numero?

Dopo più di un anno di indagini, la Guardia di Finanza, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ha scoperto che nell’imperiese ben 14 agriturismi sono irregolari.
In poche parole (le altre le troverete altrove) i titolari di questi agriturismi hanno percepito indebitamente i contributi della Comunità Europea, pur non avendo i requisiti per il finanziamento a fondo perduto.
Tra i 14 titolari ce ne sono sette che sono stati chiamati a restituire i soldi percepiti perché devono averla fatta proprio grossa: c’è chi si è ampliato la casa, o chi ha commesso veri e propri abusi edilizi.
Sarebbe interessante conoscere il nome degli agriturismi in questione, nonché il nome e il cognome dei titolari fuorilegge.
Perché si sbatte sempre in prima pagina il “mostro” pizzicato con un po’ di droga in tasca in più del dovuto, o quello che si butta dalla finestra mentre dei ladri non si dice nulla?
Non sarebbe ora di cambiare? Non sarebbe ora che le persone a cui sono stati rubati i soldi (noi contribuenti che paghiamo le tasse e le multe) sapessero nome e cognome di chi se li è mangiati alla faccia nostra?

Guarda un po’ che combinazione!
Giovedì 18 facevo osservare che i lavori di restauro dell’Oratorio di San Martino a Clavi non sono ancora iniziati, nonostante la chiesetta sia stata “ingabbiata” due mesi fa e sul Secolo XIX di ieri compare una foto del suggestivo borgo con la seguente didascalia:
“Partiranno a giorni, dopo un rinvio causato da problemi tecnici, i lavori di restauro dell’antico oratorio di San Martino, in frazione Clavi.
L’intervento di restauro, finanziato in buona parte dal Fai su progetto e realizzazione dell’architetto Rino Papone, terminerà entro giugno-luglio.”
Quando si dice il caso!
Alleluia!

E questa è una buonissima notizia per chi da internet scarica film, musica e quant’altro.
Leggete qua perché ne vale la pena.

Update: purtroppo pare che la faccenda non sia ancora ben definita, come potete leggere cliccando qui.

Della storia della piccola Hagere Kilani, la bimba di quattro anni uccisa brutalmente al Parasio il 18 agosto del 2000, non mi ero mai occupato, dato lo squallore della vicenda.
All’epoca in città non si parlava d’altro e io pregavo solo che prendessero l’assassino.
L’assassino, Vasile Donciu l’hanno poi preso in Romania, l’hanno processato e condannato a 25 anni di galera.
Ora però vengono fuori cose inquietanti.
Il padre della bimba, Abdelfattah Kilani, ha saputo dalla Tunisia che a sua figlia è stato asportato il cuore e lui non andrà via dall’Italia sino a quando non lo riavrà.
L’avvocato della famiglia Kilani, Emilio Varaldo, presenterà domani una richiesta ufficiale di restituzione del cuore.
Kilani precisa che una prima autopsia è stata eseguita a Imperia. “In quella occasione è stato asportato il cuoricino di Hagere. L’ho saputo solo ora e mi chiedo che fine abbia fatto“, dice il padre della piccola.
L’avvocato Varaldo aggiunge che vogliono esaminare tutti gli atti della fase istruttoria della vicenda perché esistono ancora molti lati oscuri: l’autopsia eseguita sia in Italia che in Tunisia esclude tracce di violenza carnale anche se l’assassino Donciu aveva confessato di averla violentata. “Ora si scopre che non è vero” conclude Varaldo.
Questa storia triste non è ancora finita e sembra proprio che Hagere non possa aver pace.