Archivio per il mese di marzo, 2007

Carta canta

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Ieri il Teatro Cavour, per la prima volta nella sua storia, ha aperto le porte ai musulmani per le Letture Coraniche.
Il Decimonono riporta la notizia scrivendo: “[...] un paio di settimane fa l’incidente diplomatico tra Comune e donne musulmane per l’ingresso in piscina aveva innescato, seppur involontariamente, una certa tensione tra il mondo islamico locale e gli amministratori. Poi la pace siglata con tanto di stretta di mano tra il Sindaco e la rappresentante delle donne ,musulmane Fatiha Mouman [...].
Non è così che sono andate le cose.
Leggiamo il Secolo XIX del mese scorso:
12 febbraio (lunedì): Le donne col velo da Sappa.
Saremo noi a portare a conoscenza di questa vicenda il Sindaco Sappa. Chiederemo un colloquio e spiegheremo ciò che è successo in questo fine settimana – dichiara Fathiha Mouman“.
Le donne musulmane avevano chiesto l’uso della piscina per domenica mattina e sembrava tutto stabilito, senonché sabato sera arriva il contrordine e domenica mattina la piscina è chiusa.
Di Masci, portavoce della Rari Nantes, spiega che si tratta di un errore di comunicazione tra i dirigenti della piscina e il gruppo di donne.
13 febbraio (martedì): Sì al tuffo in piscina senza il velo. Sindaco e Rari risolvono il caso: impianto riservato alla domenica alle donne islamiche.
Fatiha Mouman e Fatima Arfoui, presidente e vice presidente delle donne musulmane in Liguria, vanno in Comune e ricevono le scuse ufficiali da Silvio Todiere (Presidente della Rari Nantes) in presenza del Sindaco Sappa, dell’Assessore Marco Scajola, del portavoce Marco Di Masci.
Aprire la piscina una volta ogni tanto solo per loro non avrà un costo esorbitante” dichiara Todiere.
Dunque via libera al tuffo in costume e senza velo per le donne islamiche nell’impianto riservato a loro. Anche se non si sa ancora quando. Le due signore escono soddisfatte dall’incontro.
15 febbraio (giovedì): La piscina Cascione chiusa fuori orario anche alle islamiche.
La piscina non aprirà mai fuori orario né alle donne col velo né ad associazioni private, gruppi o privati che ne faranno richiesta” dichiara Silvio Todiere e tutto finisce lì.
Era una pace “preventiva” e le donne musulmane non hanno ottenuto quello che chiedevano. Lo scrivo solo per la precisione, citando una frase dal film Americani: “Dì sempre la verità: è più facile da ricordare”.
Ora, a proposito di discriminazione e dell’articolo odierno, l’Assessore Baudena, non discrimina dicendo così: «Abbiamo deciso, con tanto di delibera di giunta, di assegnare un pomeriggio alla comunità culturale islamica locale, nessun problema e nessuna discussione. La finalità prospettatami era squisitamente culturale e senza alcun riflesso religioso. Insomma letture e non preghiere. Una ragione più che valida per aprire il teatro agli islamici»?
Se per caso qualcuno avesse pregato, allora non sarebbe andata bene? E che alle letture coraniche sia presente il personale del Comune a controllare, non è pregiudiziale?
Per l’uso del Cavour è stato pagato un canone. A quanto ammonta la cifra?
Se si vuole essere trasparenti, bisogna che il cittadino lo sappia, tanto per fare due conti, nel caso volesse organizzare qualcosa nel Teatro. Quindi sarebbe carino che il Comune lo dicesse e il Decimonono lo scrivesse.
Da quel che si legge si direbbe che l’evento potrebbe avere un seguito: “E, comunque, alle letture coraniche è presente anche il nostro personale: può tranquillamente confermare che l’evento si è svolto come ci era stato presentato dagli organizzatori.
Di far cassa, in fondo, c’è bisogno, di far pasticci un po’ meno.

Scritto da Angelo Amoretti

5 marzo, 2007 alle 17:18

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Ai confini della realtà

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Ai confini della realtà-Imperia

Ai confini della realtà [The Twilight Zone]
Prima Serie – Episodio numero 2
Titolo: One for the Angels (Discorso per gli angeli).
Regia: Robert Parrish.
Sceneggiatura: Rod Serling.
Messo in onda la prima volta negli USA il 9 ottobre 1959.
Sul poster c’è scritto: “IMPERIA – Italy – Land of your dreams”.

Scritto da Angelo Amoretti

4 marzo, 2007 alle 9:00

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Bullismo

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La prof di matematica di un liceo di Lecce si fa toccare il sedere da alcuni alunni: il video finisce su YouTube che poi lo rimuove (ma qui c’è ancora).
San Benedetto del Tronto. Ragazzina di quattordici/quindici anni fa sesso in classe durante un’assemblea. “Me l’hanno chiesto e io l’ho fatto“.
Il video fa il giro di tutta San Benedetto.
A Milano una insegnante di sostegno di 22 anni taglia “accidentalmente” la lingua a un alunno perché troppo vivace: cinque punti di sutura.
A Cervia un professore di italiano si presenta in classe vestito da donna. Ha i suoi motivi, ma non li spiega. Il video finisce in rete.
A Imperia due asini cercano di mettere una bambola gonfiabile acquistata su internet dietro la scrivania della Preside del liceo scientifico.
Cervone, su La Stampa, riesce addirittura a tirar fuori le “marachelle” (come quelle che Silvio ha confessato a Veronica di aver commesso con suoubrette e vallette“) e implora: “Fermiamoci, fermatevi per carità!” e aggiunge: “Parlatevi: figli, genitori, professori, tutti insieme.
Fermiamoci?! Cominciamo a impedire che i telefonini entrino in classe. Se lo proponi qualche mamma è pure capace di arrabbiarsi perché lei ha bisogno di sapere dov’è il figlio.
Ai miei tempi mia madre sapeva che ero a scuola. Poi se non c’ero pazienza, all’una e qualcosa tornavo a casa. Nella scuola c’erano due o tre telefoni: quello della Preside e della Segretaria. In caso di bisogno urgente si poteva chiedere di usarlo. Poi al Ruffini era arrivata la cabina telefonica: mai usata.
Oggi c’è così tanto bisogno del cellulare?
Non fermiamoci: cominciamo a togliere loro qualche vizio, figlio di un consumismo sfrenato.
Cominciamo con lo spiegar loro che certe cose non le facevamo, anche perché una nota sul diario significava “per tre giorni non guardi la televisione” oppure “sabato non esci”, se andava bene. Se andava meno bene un ceffone non ce lo toglieva nessuno.
Disinformiamoli: parliamo loro della droga, delle ecomafie, delle guerre e anche di Follini, ché è meglio.

Scritto da Angelo Amoretti

2 marzo, 2007 alle 18:02

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Il Cineforum al Circolo Arci di Oneglia

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All’ARCI – Antica Compagnia Portuale di Oneglia, in via Bastioni di Mezzo, il Cineforum serale di questo mese sarà dedicato al mitico John Belushi, morto il 5 marzo di 25 anni fa all’età di 33 anni.

The Blues Brothers

Si comincia stasera con 1941 Allarme a Hollywood e si proseguirà come segue:
giovedì 8: Animal House
giovedì 15: Vicini di casa
giovedì 22: The Blues Brothers
Belushi lo conosciamo tutti: i suoi film non smettono mai di divertire, perciò anche se visti infinite volte, vale sempre la pena rivederli.
Se tra i più giovani, qualcuno se li fosse persi, questa è una buona occasione per conoscere quel mattacchione di Belushi che aveva una filosofia di vita proprio come la si percepisce nei film in cui è stato mattatore.

Scritto da Angelo Amoretti

1 marzo, 2007 alle 19:43

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Clown

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Il Comitato San Giovanni di Imperia, nella figura del suo Presidente Sergio Lanteri, ha donato alla Provincia la scultura in terracotta raffigurante Grock il noto clown svizzero che visse nella nostra città per oltre vent’anni.
Il busto di Adrien Wettach, il vero nome di Grock, ritorna nella sua splendida villa alle Cascine. L’opera in terracotta dello scultore Massimo Gilardi verrà collocata al’interno della villa, oggi di proprietà dell’amministrazione provinciale.
Nella famosa villa verrà allestito il Museo del circo e sono già stati raccolti numerosi oggetti che adornavano le stanze dove visse Grock, ma la caccia ai cimeli continua e il Presidente della Provincia Gianni Giuliano ha già lanciato diversi appelli agli imperiesi in possesso dei reperti appartenuti al clown, affinché li mettano a disposizione del Museo.


fonte e foto: Il Secolo XIX

Il clown, la cui faccia mi ricorda tremendamente un personaggio dello spettacolo dei giorni nostri, è quello in mezzo.

Scritto da Angelo Amoretti

1 marzo, 2007 alle 10:31

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