Archivio per il mese di giugno, 2007

Meeting [II]

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Ormai funziona così.
Si decide, ad alti livelli, di costruire qualcosa perché quel qualcosa interessa a qualcuno.
Prima era il Nuovo Porto Turistico, poi la Porta del Mare, adesso l’Ospedale Unico.
Si lancia la pietra e si nasconde la mano, per vedere l’effetto che fa.
Qualcuno comincia a indignarsi, un po’ per interesse proprio, un po’ per interesse dei cittadini, ma nella maggior parte dei casi sa già come finirà: una lotta contro i mulini a vento.
L’ultimo grido, in termini di tempo, è quello di Giancarlo Manti coordinatore provinciale della Margherita, a Sanremonews (il grassetto è mio) :

Non riteniamo sufficienti le prese di posizione della Direttrice dell’Asl, Dr.ssa Canini, a cui non spetta peraltro avanzare proposte simili, e non ci convincono affatto i convegni, come quello indetto Lunedi 18 p.v., (notizia ovviamente appresa dalla stampa) alla presenza di Burlando con qualche onorevole della CdL, che ci comunicherà le intenzioni della Regione sulla sanità imperiese senza alcun confronto preventivo. Chiediamo che siano i cittadini della Provincia di Imperia, con le forze politiche e sociali che li rappresentano, a decidere il futuro della propria terra su un tema che coinvolgerà molte generazioni in un proficuo, trasparente e corretto rapporto con le istituzioni regionali”.

Parole sante e pienamente condivisibili.
Solo che chi ha deciso organizza un meeting durante il quale ti vengono spiattellate scatolette (che fatalmente sembrano costruite con schede elettorali), grafici, foto in 3D e dove ti viene spiegato tutto ciò che è già stato deciso:

“Avrà 700 posti letto, di cui 630 per i pazienti acuti, 50 per la ribilitazione intenziva e 55 per le attivita’ di daysurgery, costerà circa 200 milioni di euro e sara’ pronto in otto anni.
L’ipotesi progettuale che presentiamo oggi si prefigge di dotare la provincia di Imperia di un nuovo ospedale per dare una risposta ai problemi di salute dei tanti imperiesi, degli ospiti e dei numerosi turisti per i prossimi quarant’anni; se questa ipotesi verrà accolta dal territorio consentirà di avere una
struttura moderna con tutte le tecnologie necessarie nell’arco di otto anni.
Il nuovo ospedale sarà collocato in una posizione baricentrica, rispetto al territorio imperiese, su un’area di quattro ettari che dovrà essere individuata dagli amministratori locali.
Le fonti di finanziamenti saranno duplici: da un lato 130 milioni deriveranno dalla trasformazione del patrimonio di proprieta’ della ASL e dall’altro da finanziamenti statati, regionali e in project financing.
Nell’attesa però di arrivare tra circa otto anni alla conclusione del nuovo ospedale continueremo ad investire nella sanita’ imperiese per garantire
il corretto funzionamento dei servizi. A cominciare dal completamento di tre nuovi Palazzi della Salute, a Imperia, nell’ex Palazzina Uffici, Sanremo, presso il Palafiori e in via Scoglio e a Bordighera, presso l’area ospedaliera.
Strutture vicino a casa, chiamate a garantire servizi di primo livello che si arricchiranno di funzioni trasferite dalle realta’ ospedaliere, come la medicina interna, la cardiologia, la chirurgia vascolare, la piccola chirurgia e la diagnostica radiologica.
Nel frattempo, prima dell’avvio del nuovo ospedale, continueremo a garantire l’efficienza delle strutture esistenti con la realizzazione degli interventi già previsti negli ospedali di Imperia, Sanremo, Bordighera, per un totale di 20 milioni e 550.000 euro. Per quanto riguarda l’emergenza, le risposte dobbiamo continuare a darle grazie al 118 che salva la vita.”

Dichiarazioni del presidente dlla Regione Liguria, Claudio Montaldo rilasciate proprio durante il meeting.
Anche Claudio Burlando, il Governatore della Liguria, ha le idee chiare:

“Oggi si apre un percorso importante e innovativo. Chiediamo al territorio di pronunciarsi su una grande questione. Se è giusto sostituire gli ospedali
che sorgono nella provincia con uno piu’ grande, più bello, più avanzato tecnologicamente, capace di soddisfare tutte le esigenze assistenziali e capace di impedire le fughe.
Gli operatori dovranno spostarsi un po’, ma la Regione sta provvedendo a interventi a favore della mobilità come L’Aurelia bis e il raddoppio ferroviario”.

Che significa: “Chiediamo al territorio di pronunciarsi su una grande questione”?
Significa chiederlo al Presidente della Provincia, ai Sindaci o a tutti gli abitanti?

Scritto da Angelo Amoretti

18 giugno, 2007 alle 15:49

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Comune al verde [III]

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L’Ufficio Certificazione ambientale del Comune ha elaborato un “decalogo di etica ambientale del pubblico dipendente”.
Tra le tante cose ricordate ai “comunali” c’è quella di prendere l’ascensore per salire e le scale per scendere, spegnere la luce quando si esce dall’ufficio e non esagerare con riscaldamento e raffreddamento degli uffici.
Nel decalogo si legge tra l’altro:

“Ricordare sempre di spegnere i monitor per pause maggiori a 15 minuti, il computer durante la pausa pranzo,e l’interruttore di alimentazione
del computer a fine giornata. Accendere la stampante solo quando è necessario, ricordare che un foglio ha sempre due lati su cui poter fotocopiare”

Ma non basta, con windows, andare su: start -> pannello di controllo -> opzioni risparmio energia -> Spegni il monitor dopo…. e impostare i minuti passati i quali il monitor si spegne automaticamente?
Ps: anche la carta igienica ha due lati e quella a doppio strato, volendo, quattro.

Scritto da Angelo Amoretti

18 giugno, 2007 alle 10:24

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Ospedale Unico [II]

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Renata Canini, nell’intervista su La Riviera di oggi, difende la scelta dell’ospedale unico, com’è giusto che sia, dal momento che ne è la promotrice del progetto.
Ma ci sono alcune cose che non mi convincono.
La Canini dice:

“L’ospedale unico che per forza di cose dovrà essere equidistante dai grossi centri è necessario per due ragioni: i costi attuali che ci portano a spendere una marea di soldi per riammodernare strutture troppo vecchie (l’ospedale di Imperia ha 40 anni, il Saint Charles di Bordighera 200), ed in secondo luogo l’ottimizzazione delle risorse umane. Noi per esempio manchiamo di risorse professionali in grado di rendere efficienti le tre attuali “chirurgie” che necessitano costantemente di anestesisti che non ci sono. Stesso discorso di ortopedia. Pensi se potessimo avere 12 ortopedici (quelli attualmente in forza all’Asl, ma suddivisi nelle diverse strutture) in un’unica sede, che servizio potremmo offire ai nostri pazienti!”

Ora, per fare solo due esempi: a Genova il Gaslini è nato nel 1931 e il Galliera nel 1888.
Inoltre se 12 ortopedici vanno all’ospedale unico, tutti coloro che avranno bisogno di interventi ortopedici andranno là, quindi non cambierebbe nulla perché ci sarebbero più specialisti concentrati in un solo posto, ma di conseguenza più pazienti.
Non molto tempo fa la Canini aveva espresso un’altra motivazione:

“I dati preoccupanti emersi dall’indagine sulla tenuta antisismica degli ospedali di Imperia e soprattutto Sanremo ci hanno indotto a chiederci se ha ancora senso fare investimenti pesanti su queste strutture.”

Il caso vuole che sempre su La Riviera di oggi, ma a pagina 6, appaia un articolo così titolato:

“L’ing. Rolando annuncia modifiche alla normativa per declassare l’imperiese. In provincia cala il rischio terremoti”

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2007 alle 15:51

Meeting

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Al convegno che si terrà lunedì 18 giugno presso l’Aula Magna del Polo Universitario sul tema “Ospedale Unico” ci saranno anche il Governatore della Regione, compagno Claudio Burlando e l’on. Claudio Scajola.
L’incontro servirà a fare il punto della situazione e a illustrare l’ipotesi progettuale dell’ospedale unico provinciale, predisposta dall’Asl imperiese.
Interverranno il direttore generale dell’ASL 1, la compagna Renata Canini, il direttore sanitario Michele Orlando, il direttore amministrativo Marco Damonte Prioli (che è pure esperto di sicurezza informatica per la ASL 1 di Imperia).
L’incontro sarà introdotto dall’assessore regionale alla Sanità, compagno Claudio Montaldo e si suppone saranno presenti numerosi comunisti.
Ci vorrebbe proprio un bel comitato di accoglienza.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2007 alle 15:15

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O mia bella Madonnina

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La vicenda è nota.
Tempo fa, durante una cena-rimpatriata a cui partecipò anche Giacomo Raineri, venne fuori che Antonio Pastore, Alessandro Carli, Emanuele e Carlo Sciorato e lo scomparso Angelo Airaghi, da ragazzi, durante la seconda guerra mondiale, seppellirono una statuetta della Madonna per salvarla dalla distruzione.
E a qualcuno, dopo tutti questi anni, è venuto in mente di recuperarla per rimetterla nella sua nicchia.
La statuetta si trova in Piazza Parasio, a cinque passi esatti dalla fontana e a due metri di profondità e ci sarà bisogno di una videoispezione per individuare il posto esatto evitando così di danneggiare eventuali tubi e cavi.
Non ho idea di quanto costerà l’operazione, ma non importa: oltretutto la Madonna è celeste (qualche giorno fa il Secolone aveva scritto che è azzurra, ma poi devono aver pensato di miscelare i colori dell’Udc e di Forza Italia, visto che del recupero si stanno interessando Giacomo Raineri e Claudio Baudena).
Quello che mi domando è: come mai questi ultrasettantenni che nel 45 nascosero la statuetta, hanno deciso solo adesso di rivelare il loro “segreto”?
Se ci tengono così tanto, come mai per oltre sessant’anni non hanno detto niente a nessuno?
E infine un timore: non è che scavando rovineranno gli splendidi giochi, posti proprio dove, due metri sotto, ci sarebbe la Madonna?
P.S. Credo che il pezzo di Natalino Famà sulla vicenda della San Lorenzo sia stato il suo articolo più letto in assoluto da quando scrive su Il Secolo XIX: è la forza del Web.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2007 alle 8:36

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Comune al verde [II]

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Il Comune intende vendere Villa Carpeneto per la modica cifra di 2 milioni di euro, forse in comode rate.
Così una villa storica di 460 metri quadrati, con annesso parco di circa 3.000, rischia di chiudere ai cittadini che potranno vederla risistemata, ma “dal buco della serratura”.
Franca Rambaldi, consigliere di maggioranza che in quel parco è diventata grande, ha detto:«Mi fa male il cuore, ma la villa e il parco sono in un degrado indescrivibile. Infatti non vi si vedono più i bambini giocare.»
Siamo d’accordo, ma di chi è la responsabilità del degrado?
Non è l’Amministrazione che dovrebbe farsi carico della manutenzione dei parchi e dei beni pubblici?
Si è avvertita una strana sensazione al Consiglio comunale, come evidenziato dai consiglieri di opposizione: a qualcuno, che ha le idee chiarissime, fa comodo lasciare cadere in degrado certi beni di tutti per poi svenderli e farli diventare di qualcuno.
Lorenzo Lagorio, a un certo punto, rivolgendosi a chissà chi della maggioranza (è cambiata l’emittente televisiva che trasmette i consigli, ma la regia, con tutto il rispetto, è rimasta quella tristissima di sempre), ha esclamato: «Ridi, cretino, che la mamma ha fatto i gnocchi!»
C’era aria di festa e si è lasciato un po’ andare.
Avrebbe potuto dire, alla Totò:«Lei è un cretino, s’informi.»

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2007 alle 10:25

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Dedicato alle visitatrici

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A giudicare dai commenti siete in poche, ma forse non è così.
C’è qualcuna che abbia voglia di scrivere sul mondo femminile, sulla condizione della donna nella società, qualcuna che abbia una storia da raccontare, un argomento da trattare ecc.?
Scrivetemi (possibilmente non in anonimato, anche se vi garantisco che terrò per me il vostro nome e cognome) e ne parliamo.
Potrebbe venirne fuori qualcosa di carino.
Grazie

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2007 alle 17:39

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New Magazine Imperia

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E’ uscito il numero di maggio/giugno dell’autorevole rivista bimestrale New Magazine Imperia, la meno amata dagli amministratori pubblici imperiesi.

Arrivata al suo diciottesimo anno di pubblicazione, New Magazine Imperia esce nella prima settimana dei mesi pari: febbraio, aprile, giugno, agosto, ottobre e dicembre.
Si può richiedere o prenotare presso la Redazione o l’edicola Alberti, in Piazza Bianchi.
Il modo migliore per non perdere neanche un numero e ricevere la rivista direttamente a casa è quello di abbonarsi: 16 euro per 6 numeri.
La direttrice responsabile, Emilia Amirante Ferrari, che conosco dai tempi della mitica Radio Progetto, mi ha chiesto di collaborare a questo numero e, eventualmente, anche ai prossimi.
Per me è stato un onore e ho accettato con molto piacere, così, nel numero fresco di stampa, troverete qualcosa scritto da me, oltre agli articoli interessanti di Don Gustavo Del Santo, Giuseppe Cassinelli, Nedo Canetti, Daniela Bencardino e Cristina Bracco, giusto per citarne qualcuno.

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2007 alle 9:58

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Il botto della San Lorenzo [II]

8 commenti al post

A proposito della vicenda San Lorenzo, segnalo con un po’ di ritardo questo post di Samuele Silva , che con piacere ho conosciuto di persona l’altra domenica alla Fiera del Libro.
Trovo che sia un ottimo spunto di riflessione sul mondo dei call center e del precariato.
Per approfondimenti, se volete, leggete qui.

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2007 alle 8:59

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Comune al verde

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A me questa storia delle aiuole sponsorizzate da privati piace fino a un certo punto.
Tanto per cominciare una cosa è ovvia: l’arredatrice è al verde e con questa operazione cerca di far mantenere il verde pubblico da aziende o privati che con il pubblico, per l’appunto, hanno poco da spartire.
E poi c’è un altro punto: mettiamo che in una rotonda, non importa quale, né dove, venga posto il cartello di uno sponsor che a me sta antipatico, per modo di dire. Devo vedermelo negli occhi solo perché l’anima pia si è offerta di farle la manutenzione? E la rotonda di Via Nizza, tanto per fare un esempio, non è già un “dono” della Conad? Cos’ha donato la Conad? E il Vivaio Siccardi?
Se sarà possibile porre due cartelli in un’aiuola, gli sponsor che faranno: divideranno per due le spese oppure ognuno pagherà la quota stabilita?

Scritto da Angelo Amoretti

4 giugno, 2007 alle 12:28

Pubblicato in Ambiente

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