Archivio per il mese di agosto, 2007
Ronde sì, ronde no
E’ anche il dilemma dei nostri autorevoli quotidiani locali.
Uno, riguardo all’arresto di due malviventi avvenuto ieri, riporta quanto segue:
«Ho visto che armeggiavano con un portafogli: i soldi sono passati di mano. Chiaramente erano tipi sospetti e ho chiamato le forze dell’ordine». Racconta con soddisfazione il suo intervento, il consigliere comunale Antonio Gagliano, quello delle ronde padane («Questa sera verrà con noi di pattuglia anche il sindaco di Villa Faraldi Giacomo Chiappori»), che, dal suo osservatorio privilegiato di via Cascione, il bar Niki, ha aiutato la polizia a mettere le mani su due ladri con precedenti penali di un certo spessore.
Filippo Scozzari, 29 anni, residente in Emilia, e Andrea Assunto, 26, di Napoli, sono stati arrestati da una pattuglia della Digos dopo che avevano portato via il borsello e il cellulare a un corriere di prodotti alimentari che aveva per qualche minuto lasciato posteggiato il camion in centro, mentre faceva le consegne [...]
L’altro, invece, sempre a proposito dello stesso fatto, scrive:
Proprio ieri le celle del carcere di Imperia si sono riempite di altri due ladri “mordi e fuggi”: Filippo Scozzari, 29 anni, siciliano e Andrea Assunto, 26 anni, napoletano, avevano tutt’altro che l’aria dei turisti intenzionati a fare shopping a Porto Maurizio. Anche loro, come i “principi del furto” piemontesi hanno approfittato di una ghiotta occasione. Hanno visto sul cruscotto di un furgone parcheggiato in via Cascione un marsupio bello gonfio che il proprietario, un autista di una ditta di alimentari, aveva lasciato incustodito durante una consegna. E’ bastato un secondo perché infilassero la mano nel finestrino del mezzo e assicurarsi il bottino: documenti, denaro e un telefono cellulare. Il proprietario, al suo ritorno, ha subito dato l’allarme al 113.
Curioso, vero?
Penso che si stia facendo troppo can can intorno a questa faccenda delle Ronde Padane e penso pure che si riempiano le pagine dei quotidiani con delle notizie che in altri momenti meriterebbero sì e no un trafiletto di qualche riga.
Chiedere poi, in conclusione di un fondo: “La reazione delle forze dell’ordine c’è stata. Il sindaco ha disposto controlli accurati della polizia municipale. Ci voleva la Lega?” mi sembra francamente esagerato.
Cerchiamo di tornare con i piedi per terra e di essere un po’ meno provinciali: le cose che succedono da noi, in altre città d’Italia (e del mondo) sono all’ordine del giorno. Ovviamente non è bello, ma sprecare tanto inchiostro per il furto di un cellulare e qualche euro, mi sembra eccessivo.
Approfitto per inviare , per quel che possa valere, la mia solidarietà a Antonio Gagliano che ha ricevuto minacce da ignoti. Gli darei un consiglio, però: questa mania di “santo protettore dei cittadini” la impieghi diversamente.
Due tubi della fogna che rompendosi a luglio e ad agosto inquinano le acque del mare allontanando i bagnanti dalle nostre spiagge, non sono di destra, né di centro, né di sinistra, ma gli assessori competenti da qualche parte stanno.
Tele-camere
Nel rione del Prino, proprio durante la Notte Bianca che ha avuto enorme successo, la notte tra sabato e domenica c’è stata una maxi rissa tra turchi e albanesi.
Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno arrestato dieci ragazzi tra i 20 e i 25 anni che stavano finendo di suonarsele nel parcheggio del distributore di via Littardi.
Fin qui tutto bene.
Quello che non mi quadra è che adesso il Sindaco intende piazzare delle telecamere nei “punti caldi” della città per monitorare i movimenti degli extracomunitari.
Non riesco a immaginare a cosa possa servire una telecamera puntata, che so, sul bar Istanbul a Caramagna, frequentato prevalentemente da turchi, o altre da qualche parte a Castelvecchio, o a Oneglia nei pressi del mercato e vicino al porto.
Troverei molto più efficace un bel controllo a tappeto sul territorio. In fondo Imperia è un paesone e credo che non ci voglia tanto a individuare gli appartamenti dove vivono gli extracomunitari o anche indigeni che magari delinquono maggiormente.
Si controllano gli inquilini e soprattutto i contratti di affitto (se esistono) stipulati con i proprietari degli immobili e poi si tirano le somme.
Qui non si vuole colpevolizzare l’extracomunitario: nella maggior parte dei casi si tratta di gente con i permessi in regola, che lavora nei cantieri o nei campi, magari sottopagata.
Qui si vuole solo cercare di non farsi prendere in giro. Ci vorrebbe poco a sapere chi sono i banditi che affittano magazzini e appartamenti a prezzi esorbitanti, magari in nero, e provvedere.
Le vigilesse di frazione, accompagnate eventualmente da un carabiniere, per esempio, potrebbero bussare a un po’ di porte e controllare meglio chi ci abita dietro.
Riciclare è bello
Recycle Refashion 007 è la mostra che si terrà nella Chiesa sconsacrata di San Lorenzo di Dolcedo, paese a pochi chilometri dalla nostra città, in Val Prino.
Questo il programma:
Mercoledì 29: alle ore 19.00, inaugurazione della mostra con aperitivo e alle 21.30 concerto dell’orchestra filarmonica di Sanremo.
Giovedì 30 e venerdì 31: aperitivo e la musica di dj Caffè Nero e dj Gabriel.
Saranno esposte opere dei seguenti artisti locali:
Colin Wilmot
Chiarelli
Claudia
Davide Accussato
Donna
Elisa Rouge
Gianluca
Giulia La Manna
Hermione Angelbeck
Opiemme mrfijodor
Vito Mora
Sebastiano Cantarella
opera di mrfijodor
Come aggirare i divieti di balneazione
Giovedì mattina, a causa di alcuni lavori di scavo che hanno danneggiato un tubo della fognatura all’altezza dell’ampio parcheggio, con una tempestiva ordinanza del Sindaco Sappa, sono stati vietati i bagni al Prino.
Oggi, domenica 26, alle 11 si era ancora in attesa dell’ufficialità dei risultati dell’Arpal che probabilmente daranno il via libera ai bagnanti di rituffarsi in mare (sebbene molti lo abbiano fatto anche i giorni scorsi, nonostante il divieto).
Senonché alle 11 il cartello sugli scogli vicino al parcheggio e quello sul moletto più a levante, non c’erano più: sono stati rimossi da ignoti, stando a quel che mi ha detto un bagnino del Tapas.
Un cartello è ancora visibile, all’entrata de La Scala Azzurra.
Non c’è ombra di vigili nei dintorni, l’ordinanza non è ancora stata revocata, ma molti bagnanti non sono neppure al corrente che in quel tratto, in teoria, sarebbe ancora vietato fare il bagno, anche se a onor del vero bisogna dire che l’acqua, apparentemente, sembra pulitissima.
E’ stata un’estate di pupù in tutti i sensi per il nostro mare.
Venerdì 13 luglio era scattata l’ordinanza di divieto a levante di Borgo Peri (ricordate la faccenda della pupù pubblica/privata?) che non era durata un paio di giorni, come erroneamente scritto oggi da un quotidiano locale, ma ben sei, visto che la revoca era arrivata il 19 luglio. Tra l’altro non era neppure “qualche mese fa” perché il fatto era avvenuto a luglio.
Ora questa nuova rottura.
Insomma, speriamo che l’anno prossimo le cose vadano meglio, il tempo per rivedere la rete fognaria c’è. Sennò, tra una cosa e l’altra, oltre ai negozi, se andiamo avanti così, chiuderanno anche gli stabilimenti balneari e per una città di mare sarebbe veramente un paradosso.
Le Ronde della Lega
In estate tornano di moda le Ronde Padane della Lega Nord.
Due anni fa si erano autoincaricate di controllare che la rumenta nei cassonetti fosse gettata in modo buono e giusto, adesso pattugliano le frazioni di notte con i rottweiler per dissuadere i ladri.
Insomma: pare proprio che ogni scusa sia buona per erigersi a paladini dell’ordine e della legalità, ma che sotto sotto pare che l’obiettivo sia sempre lo stesso: l’extracomunitario.
«In merito alle osservazioni di De Bonis, propongo di andare a riguardare i verbali dove la Lega Nord ha fatto presente il malcontento cittadino riguardo eventi quali i clandestini, la delinquenza, le problematiche legate alla presenza del night club in via Cascione o alla moschea» ha detto a La Stampa il consigliere comunale della Lega Nord Antonio Gagliano.
Il quale, peraltro, sempre stando a ciò che scrive il quotidiano di Torino nelle pagine locali, si è beccato una indiretta lavata di capo dalla Prefettura. In un comunicato infatti si legge: “Se è sempre auspicabile che ogni buon cittadino offra sostegno e collaborazione alle forze di polizia nettamente diversa è, invece, la valutazione relativa a iniziative di privati per finalità di prevenzione del crimine. Nessuna attività privata può sovrapporsi alle funzioni di forze di polizia e di altre autorità; in secondo luogo non sarebbero consentite attività private preordinate alla ricerca o all’accertamento dei reati ed eventualmente a esercitare il ricorso alla forza che la legge riserva, in caso di necessità, esclusivamente agli organi dello Stato.”
Come se non bastasse, non c’è alcun riscontro in merito agli aumenti di microcriminalità nelle frazioni, come confermato sempre nel comunicato della Prefettura.
L’Arma dei Carabinieri, per bocca del Capitano Antonio Angiulli, conferma addirittura che i dati in suo possesso, insieme a quelli della Polizia di Stato “indicano un’ulteriore contrazione del fenomeno dei furti in appartamento dopo i già positivi risultati dell’estate 2006 rispetto al 2005. ”
«Otto, in tre mesi. E solo quattro tra questi degni di chiamarsi tali perchè non si può annoverare tra i colpi di un certo peso la sparizione di un cellulare o la denuncia di una signora di 87 anni incapace di ricordare se le cose che le mancano le siano state rubate oppure se non abbia lei stessa cambiato loro di posto» afferma il Capitano.
Ci sono anche i Philip Marlowe di casa nostra a complicare le cose.
Alcuni giorni fa un ex della sicurezza privata, dopo un furto a Poggi, ha visti tre individui e ha chiesto loro i documenti.
Uno avrebbe risposto: “Vieni a prenderli, se hai coraggio”. Poi si sono dileguati. Dal momento che uno era biondo, per il detective nostrano non ci sono dubbi: “Erano sicuramente Slavi”
Letture dal Ponente
Il Comune di Prelà, ridente paese della Valle Prino a quattro passi dalla nostra città, organizza per domani, alle 21.30, nella suggestiva Piazza d’Erba, una serata dal tema: “Letture dal Ponente“.
Alberto Carli, accompagnato dal magico basso di Claudio Di Benedetto, leggerà brani tratti dai romanzi di Achille Maccapani, Andrea B. Nardi e Marino Magliani che saranno presenti per un dibattito con il pubblico, moderato dal giornalista Pierantonio Ghiglione.
L’incontro sarà seguito da un rinfresco e data l’importanza degli autori, mi aspetto di trovare anche qualche mio affezionato lettore.
Comune 1.0
Qui si parlava della home page del Comune che il 27 giugno presentava ancora il “bilancio” di fine anno.
E dopo alcuni giorni, per magia o altro, finalmente c’era il nuovo messaggio del nostro Sindaco, con l’augurio di una buona estate a tutti, tuttora online.
E se ne parla oggi su Il Secolo XIX con grande entusiasmo, dicendo che al Sindaco si può addirittura scrivere una mail.
Forse l’amico Giò Barbera è stato in vacanza, o si è perso lui su Second Life, fatto sta che a dire il vero e, visto che come dice quella canzone “L’estate sta finendo”, sulla home page del Comune a momentii ci starebbe meglio un “bilancio” della stagione e un augurio di un buon autunno.
Il Secolo XIX online si avvia verso il web 2.0: alcuni articoli (anche delle edizioni locali) fino a poco tempo fa visibili solo su carta, adesso sono alla portata degli utenti di tutto il mondo e si possono perfino commentare. Un bel segno di voler far sentire più vicino e coinvolto l’utente.
Il Comune, invece, è rimasto ancora all’1.0, ma portiamo pazienza, prima o poi i creativi che stanno intorno al nostro Sindaco qualcosa di nuovo (che nel frattempo sarà diventato vecchio per il resto della rete) lo inventeranno.
Non è neanche tutta colpa loro, a dire il vero. Il problema è che la maggior parte degli imperiesi sembra poco propensa a usare questa rivoluzionaria invenzione.
Scooteristi ignoranti e maleducati
Sabato, mentre andavo a Oneglia passando dalla Marina, giunto all’incrocio del passaggio a livello, mi sono fermato per dare la precedenza a una macchina che, attraversando la ferrovia, si immetteva sul lungomare per andare a Oneglia. E l’ho fatta passare.
Mi si è avvicinato uno scooterista e mi ha gridato: “Che cazzo fai?”
Ora, a me risulta che da quando c’è stato un po’ di trambusto per via del parcheggio a spina di pesce, quelli che attraversano dal passaggio a livello abbiano la precedenza assoluta.
Quello scooterista evidentemente lo ignora (rivedere un po’ le segnalazioni verticali e orizzontali comunque non sarebbe male) e gli è andata di lusso che non l’ho più beccato perché se mi prende in una di quelle giornate particolari alla Michael Douglas in “The Game”, per dire, glielo spiego con calma che cazzo faccio.
Imperia e la Lettura
Domenica scorsa si è conclusa la breve rassegna “Leggere d’estate”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune nella splendida cornice di Villa Faravelli.
E sono rimasto deluso.
Deluso perché le sedie disposte davanti al palco, nel giardino antistante la Villa, erano per metà vuote, perlomeno al secondo e terzo appuntamento (quello con Giuseppe Culicchia e l’ultimo con Raul Montanari). Il primo, quello con Ilaria Cavo, me lo sono perso e non so dire se il pubblico fosse più o meno numeroso.
So che è un argomento difficile da affrontare, ma ci provo: a Imperia c’è poca passione per la lettura e per la cultura in genere. Piange il cuore a dirlo, ma è proprio così.
A parte la Fiera del Libro (su cui però ci sarebbe da fare un bel discorsetto a parte), nessun evento culturale riesce ad aggregare più di un venti/trenta persone e bisogna domandarsi il perché.
Alla Fiera è abbinata anche l’Oasi del gusto, ci sono le bancarelle e si sa che a noi imperiesi piace girare, curiosare e mangiare (soprattutto se la tartina è gratuita), ma a sentire gli autori non è che ci sia più gente rispetto a “Mare Noir”, per dire, o appunto, “Leggere d’estate”.
Capisco che in estate i giovani preferiscano andare a prendere gomitate al Prino dove per bere qualcosa nei locali più frequentati devi aspettare, come minimo, mezz’ora.
Ma se si pensa che gli eventi di cui sopra si tengono in angoli suggestivi (Mare Noir al Parasio e Leggere d’estate a Villa Faravelli) , che sono gratuiti e con autori di indubbia fama nazionale, trovo vergognoso che ad assistervi ci siano così pochi appassionati.
Mettiamoci nei panni anche degli autori e per una volta, per favore, non diciamo che a Imperia non c’è offerta di cultura!
Un autore potrebbe fregarsene di quante persone lo stanno ad ascoltare: magari il viaggio, la cena e il pernottamento glielo hanno pagato (non in tutti i casi citati, a onor del vero. Per dire: chissà se i tipi della Fiera a Lory Del Santo e a Antonio Caprarica hanno offerto un caffè o qualcos’altro?) e per loro potrebbe andare bene.
Ma non è così.
A un autore credo faccia piacere avere più spettatori, non tanto per qualche copia del romanzo da vendere in più, ma semplicemente per orgoglio personale, se capite cosa intendo.
E allora potrebbe capitare che uno scrittore di Milano o Torino, al prossimo invito risponda con gentilezza: “No grazie”.
E sarebbe un peccato.
Dobbiamo metterci tutti una mano sulla coscienza e fare un po’ di mea culpa.
E probabilmente deve farlo anche l’Assessore alla Cultura. Deve trovare altri modi di pubblicizzare gli eventi, in modo che non passino inosservati e possano così attirare più curiosi e appassionati.
Forse sarebbe il caso di pensare una cosa itinerante nelle frazioni. Tre, quattro presentazioni distinte, in diverse serate, dislocate su altrettante piazze dell’immediato entroterra (ce ne sono tante e assai suggestive) forse metterebbero insieme più persone.
Penso si possa riflettere anche su questo, vero, Assessore Baudena?
Ferragosto
Buon Ferragosto a tutti!