Archivio per il mese di settembre, 2007

Difetti di comunicazione

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In un articolo apparso ieri su La Stampa – “Meno sporcizia in quei giardini” – a firma Andrea Pomati, c’è una breve intervista all’Assessore Angela Ardizzone, che si occupa di arredo urbano.
In risposta alle lamentele di alcuni cittadini che frequentano con figli o nipotini i giochi dei Giardini di Piazza della Vittoria e piazza Martiri delle Foibe, la gentile signora risponde:

“Ai primi di settembre abbiamo avviato un nuovo contratto di appalto con la ditta “Longo Giustiniana” di Taggia proprio per la tenuta di una parte del verde pubblico della città. Di un’altra parte si occupa invece la Cooperativa Il Cammino. E’ evidente che le zone affidate alla nuova impresa dovranno essere oggetto di interventi quanto prima. Bisogna però darle il tempo di verificare le diverse situazioni e quindi intervenire.
Credo che entro il prossimo mese si inizieranno già a vedere positivi cambiamenti. Per quanto riguarda il pavimento anti-urto dei giochi dei giardini Martiri delle Foibe l’intervento è già nei nostri programmi. Stiamo infatti provvedendo a una verifica di tutte queste particolari pavimentazioni. I primi lavori saranno eseguiti nei giardini di largo Ghiglia, dove i giochi risultano essere i più disastrati. In seguito passeremo ad analizzare la situazione di tutti gli altri impianti”

Ora si può pensare che l’intervista sia stata fatta al telefono e non necessariamente registrata. Il giornalista ha preso due appunti e poi ha fatto il pezzo. Solo che le parole dell’Assessore sono virgolettate quindi se ne deduce che siano sue di Lei, Angela Ardizzone.
Ebbene: non vi sembra che in quelle righe sia stato detto poco e niente? Ai più maliziosi potrebbe anche sembrare una sorta di scaricabarile bella e buona, ma non vi sembra che manchi un avverbio di tempo fondamentale: “quando“?
Credo che entro il prossimo mese si inizieranno già a vedere positivi cambiamenti.” Credo?! Dopo tutto queste sue spiegazioni, qualcuno è riuscito a capire “quando” i giardini verranno puliti e i giochi sistemati meglio?
C’è anche il problema delle fontane che funzionano a singhiozzo.

“Purtroppo dobbiamo spesso far fronte a rotture causate da inciviltà e atti di vandalismo. In ogni caso anche qui il nostro monitoraggio è costante.”

e l’Assessore lancia un appello alla cittadinanza affinché il verde pubblico sia rispettato perché è di tutti.
Benissimo: monitoriamolo, rispettiamolo, mettiamo delle telecamere, ma diamine, aggiustiamo qualcosa, e in fretta!

Scritto da Angelo Amoretti

17 settembre, 2007 alle 0:20

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Settembre Settanta [III]

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Ecco l’elenco dei film che saranno presentati nell’ambito dell’evento Settembre Settanta al cinema Centrale, a cura del Cineforum:

17 settembre: h. 8.15 (per studenti), h. 16 (per tutti):
Il Cacciatore (1978) di Michael Cimino. Con Robert De Niro, Christopher Walken, Meryl Streep, John Savage.

18 settembre: h. 8.15 (per studenti), h. 20 (per tutti):
The Rocky Horror Picture Show (1975) di Jim Sharman. Con Tim Curry, Susan Sarandon, Barry Bostwick.

Stesso giorno, h. 10.15 (per studenti), h. 22.30 (per tutti):
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio.

19 settembre: h. 8.15 (per sudenti), h. 20 (per tutti):
Oltre il giardino (1979) di Hal Ashby. Con Peter Sellers e Shirley MacLaine.

Stesso giorno, h. 10.15 (per studenti), h. 22.30 (per tutti):
La classe operaia va in paradiso (1971) di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Mariangela Melato, Miretta Albertini, Salvo Randone.

20 settembre: h. 8.15 (per studenti), h. 20 (per tutti):
New York, New York (1977) di Martin Scorsese. Con Robert De Niro e Liza Minnelli.

Stesso giorno, h. 10,15 (per studenti), h. 22.30 (per tutti):
Sbatti il mostro in prima pagina (1972) di Marco Bellocchio. Con Gian Maria Volonté, Fabio Garriba, Carla Tatò.

Ingresso con tessera-card valida come abbonamento (5 euro per studenti, 10 per altri). Per spettacoli singoli si fa il biglietto.

Scritto da Angelo Amoretti

15 settembre, 2007 alle 23:20

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Ospedale Unico [III]

9 commenti al post

Pubblico con piacere la seguente mail inviatami dal Comitato Saint Charles.

Il Comitato forte delle 21 mila firme raccolte nell’ultimo trimestre 2006 consegnate al prefetto, forte delle delibere di tutti i Comuni della zona dove si chiede la salvaguardia dell’Ospedale di Bordighera, forte della richiesta della conferenza dei Sindaci della zona INTEMELIA, tese a mantenere, e garantire la salute dei propri cittadini, potenziando il territorio e l’Ospedale con nuove strutture e servizi interni ed esterni, e non di trasformarlo in un palazzo della salute, rafforza il suo concetto detto ininterrottamente oramai da mesi; Il Comitato, è d’accordo sulla costruzione di un nuovo Ospedale nell’ambito sanremese con tutte le specialità salvavita, ma non dovrà essere l’unica Struttura ospedaliera Provinciale, chiediamo per tanto che non dovranno essere dismesse gli ospedali di Bordighera, e di Imperia, le case della salute, dovranno essere delle strutture nuove, non a sostituzione degli attuali Ospedali delle estremità, ed i punti di primo intervento non dovranno sostituire i pronti soccorsi esistenti nella provincia; secondo noi non dobbiamo preoccuparci delle spese in quanto la regione ha dei debiti morali ed economici con la nostra comunità Intemelia e Provinciale da sanare al più presto con dei finanziamenti in più ed adeguati alla bisogna, le razionalizzazioni ed i tagli l’Assessore ed il Presidente della Regione sanno dove devono essere fatti !!!

Alcune OO.SS. sostengono di essere d’accordo sulla costruzione di un nuovo ospedale con dei distinguo e dei suggerimenti; l’impegno di potenziare veramente il territorio con la costruzione di case o palazzi della salute dove concentrare tutti i servizi territoriali, gli ospedali esistenti non devono essere dismesse ma potenziati ed utilizzati di concerto con il nuovo;

Il Partito della Rifondazione Comunista è d’accordo di costruire un nuovo ospedale nell’ambito sanremese con tutte le alte specialità che adesso non sono presenti in provincia, non sono d’accordo sulla chiusura degli ospedali d’Imperia e di Bordighera;

I comunisti Italiani sono d’accordo sulla costruzione di un nuovo ospedale che non dovrà essere l’unico, concorda con quanto detto e proposto dal Comitato e da Rifondazione;

Il partito Socialista è d’accordo sulla costruzione di un nuovo ospedale, ma non dovranno essere smantellati i due presidi alle estremità, di Bordighera e d’Imperia che dovranno funzionare di concerto con il nuovo, potenziando il territorio, e l’assistenza veterinaria;

la Margherita con un suo documento provinciale ha chiesto dei chiarimenti specifici, e non è d’accordo a chiudere gli ospedali di Bordighera e d’Imperia, sono d’accordo sulla costruzione di un nuovo ospedale nell’ambito sanremese;

            MA SOPRATUTTO I CITTADINI IMPERIESI NON SONO D’ACCORDO SU QUESTA SCELLERATA SCELTA POLITICA “IMPOSTA DALL’ALTO”.

            Solo i vertici dei DS e di Forza Italia pare siano d’accordo con il progetto presentato dall’ASL, a questo punto visto gli intereventi quotidiani di tutte le forze sociali e politiche, crediamo che il progetto sia stato ampliamente valutato. Sostenuto da pochi, e pare, proprio una forzatura sul territorio Provinciale.
            Pertanto chiediamo una ricognizione atta a sentire le volontà dei cittadini sul progetto, a i Sindaci di pronunciarsi tramite i consigli comunali, ed eventualmente un dibattito pubblico dove tutti avranno la possibilità ed il tempo di dire la propria idea, e non come è successo alla presentazione dove alcuni hanno avuto solo il tempo di salutare.
            Il Comitato Saint Charles

            Scritto da Angelo Amoretti

            15 settembre, 2007 alle 15:34

            Settembre Settanta [II]

            3 commenti al post

            L’Associazione Apertamente Imperia e Compagnia Teatro Instabile in collaborazione con Stefano Senardi presentano “Settembre 70″ a Imperia dal 15 al 23 settembre 2007.
            Di seguito il programma:
            14 settembre h. 17: Centro Polivalente Piazza Duomo (Porto Maurizio), inaugurazione mostra opere di Andrea Pazienza “La musica che gira intorno” con Felice Liperi, docente DAMS e regista di Fahrenheit (Radio Tre) e Marina Comandini, moglie dell’artista.

            15 settembre h. 11: Baretto di Oneglia, Spianata Borgo Peri inaugurazione mostra “Anni 70. Come eravamo”. L’esposizione, curata da Iose Senardi e Franchina Rosta, è una straordinaria raccolta di foto di persone, luoghi e eventi di Imperia.
            Orario: dalle 8 alle 20 sino al 23 settembre (chiuso il giovedì).

            Palazzina Liberty Molo Lungo di Porto Maurizio, inaugurazione mostra “Arte del Vinile. Viaggio attraverso la pittura e la fotografia nelle leggendarie copertine degli anni ‘70. Suoni e visioni del rock progressivo”. L’esposizione, curata da Paolo Verda e Leonardo Bruno, propone una raccolta da veri amatori di copertine di dischi degli anni 70.
            Orario: dalle 18 alle 20 sino al 23 settembre.

            Sailors Molo Lungo di Porto Maurizio, Festa musicale di apertura, con disc jockey. 30 anni di Saturday Night Fever.

            17 settembre da Via Ospedale a Piazza San Giovanni (Oneglia) mostra estemporanea “Artesettanta” a cura dell’Istituto d’Arte.

            Liceo Viesseux (Porto Maurizio): Fernanda Pivano, Dori Ghezzi e Mauro Pagani incontrano studenti e insegnanti.

            17-18-19-20 settembre: Cinema Settanta. In collaborazione con il Cineforum rassegna dedicata ai film degli anni settanta, italiani e stranieri, dal musical al cinema impegnato. Ogni giorno, tranne il lunedì, in cui tutte le proiezioni serali saranno sostituite da una sola pomeridiana, saranno in programma due film al mattino, alle 8,15 e alle 10.20 per le scuole e gli stessi alla sera, ore 20.15 e 22.30.
            Le sedi: lunedì e martedì Cinema Centrale (Porto Maurizio), mercoledì e giovedì Cinema Imperia (Oneglia). Presentazione a cura dei professori del Dams: Saverio Zumbo, Roberto Trovato, M. Paola Pierini e A. Falabrino.

            Teatro Cavour (Porto Maurizio): ore 21 concerto di Mauro Pagani.

            21 settembre h. 17.30: ridotto del Teatro Cavour (Porto Maurizio), seminari di studi “Anni settanta cultura e arte”. Coordina il Prof. Vittorio Coletti dell’Università degli Studi di Genova. Partecipano Giorgio Bertone, Docente di Letteratura Italiana, Matteo Fochessati, Docente di Storia delle Arti Decorative e Industriali.

            22 settembre h. 9: Calata Cuneo (Oneglia) mostra multimediale in occasione del decennale del CE.S.P.IM.. Seguirà alle 16 il convegno “La Metamorfosi del volontariato: dalla spinta ideale all’organizzazione” con la partecipazione di Elisabetta Caponnetto, Iole Garuti, Daniela Marannano.

            Piazza San Giovanni (Oneglia) h. 21: concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.

            Immagine anteprima YouTube

            23 settembre h. 9-13, 15-19: Villa Grock Convegno “Dal Femminismo alle pari opportunità”.

            Teatro Cavour (Porto Maurizio) h. 21.15: spettacolo di Lella Costa.

            Scritto da Angelo Amoretti

            13 settembre, 2007 alle 9:32

            Il pescatore

            114 commenti al post

            E’ martedì sera e sto aspettando che inizi la proiezione all’Arci Camalli del film “Machuca” in ricordo del golpe fascista in Cile del 1973. Faccio due passi sulla splendida banchina del porto e mi fermo a fare due chiacchiere con un tipo che sta pescando.
            Lui abita qui da cinque anni e gli manca poco alla pensione. E’ un tipo che, a suo dire, non riesce a stare più di sei o sette anni nello stesso posto per cui adesso sta cercando casa in Toscana, solo che i prezzi sono saliti perché c’è molta richiesta.
            Ha messo il suo appartamento in vendita su internet e ha ricevuto già svariate telefonate. Una in particolare l’ha colpito. Chi voleva acquistare gli ha chiesto se a Imperia abbiamo un depuratore e lui, in tutta onestà, ha dovuto rispondere di no, ma che presto partirà il secondo lotto dei lavori per completare l’opera.
            A domanda: “Ma quando termineranno i lavori di completamento?” non ha saputo rispondere e l’interlocutore ha detto che non ha intenzione di acquistare un appartamento al mare in una città che non ha il depuratore.
            Cerco di capire come vede questa faccenda dei porti che si stanno costruendo e mi risponde che i porti sono una scusa per chi cementifica nelle immediate vicinanze.
            Gli faccio notare che però nella ex Sairo verrà costruito l’incubatore d’impresa che darà nuovi posti di lavoro, ma prevede che probabilmente dopo quattro o cinque anni diranno che l’incubatore non sarà servito a nulla per cui al suo posto sorgerà un hotel (se qualcuno lo permetterà) o altri appartamenti. Poi, quando la speculazione sul mare sarà finita, ne inizieranno una nuova in collina. Dove ora non si può costruire, qualcuno acquisterà i terreni, poi faranno nuove varianti al piano regolatore e sorgeranno villette a schiera.
            «Eppure la ripresa ci sarà e Imperia diventerà di nuovo meta di turisti, altro che Saint Tropez!» gli dico io.
            E lui invece è convinto che si stia pianificando una città a misura di pensionati lombardo/piemontesi. Quelli che hanno messo da parte un po’ di soldi e potranno comprare un appartamento qua perché il clima è mite e la città tranquilla, tutto sommato.
            «E i giovani?» lo incalzo io.
            «Dei giovani non frega niente a nessuno, mi risponde. Un giovane non spende, passa la serata del venerdì al Prino, beve una birra e spacca la bottiglia.
            Un pensionato invece va a fare la spesa, a comprare qualcosa in qualche negozio perché se lo può permettere. Ci sono solo due sale da cinema? E chi se ne frega. Loro stanno a casa a guardare la TV.»
            Poi parliamo della pulizia della città e di come sia poco aperta proprio ai turisti.
            «Questa banchina è bella ordinata e pulita, ma se passi in piazza De Amicis la domenica mattina ti volti dall’altra parte per via della spazzatura ammucchiata e sparpagliata per la piazza. Se cerchi un bar dove prendere un caffé non ne trovi uno aperto manco se piangi arabo.
            I nostri amministratori e i consiglieri comunali, cosa credi, che non conoscano Mentone? Lo conoscono eccome, ma non gliene importa nulla: a loro va bene così.»
            «Insomma a parlare con lei non si ha una bella prospettiva della città.»
            «Niente affatto, risponde. Solo che sarà una città per pensionati. I giovani se ne stanno andando e torneranno, se torneranno, solo quando saranno in pensione anche loro.
            Tira su uno scorfano da due etti e mi dice: «Vuoi vedere un bel pesce? Vai da quello là. Ha preso un branzino di sei chili, tra poco andrà a venderlo a 25 euro al chilo al ristorante e domani, dove pesca lui adesso, ci sarà pieno di gente con la canna.»
            Lo saluto e vado via, il film sta per iniziare.

            Scritto da Angelo Amoretti

            12 settembre, 2007 alle 18:18

            Pubblicato in Ambiente

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            Canne e torrenti

            13 commenti al post

            Leggo che i torrenti Prino e Caramagna verranno presto puliti, in previsione dei prossimi  piovaschi che rischiano di creare grossi disagi alla città.
            Bene.
            Visto che spesso si dice che da queste parti si protesta senza proporre, racconto al Sindaco come i nostri vecchi pulivano i canneti ai bordi dei torrenti.
            A febbraio si tagliavano le canne, che erano già belle gialle, a raso del terreno. Dopodiché si bruciavano i resti delle radici rimasti rasoterra in modo che in primavera nascessero nuove canne tenere che in caso di piena si piegavano come fuscelli.
            Ecco: lo dica a chi si occuperà di tagliare le canne. Facendolo nella maniera giusta l’anno prossimo magari il Comune risparmierà un po’ di soldi.

            Scritto da Angelo Amoretti

            12 settembre, 2007 alle 12:22

            Pubblicato in Ambiente

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            Le foto di Imperia e provincia su Flickr

            3 commenti al post

            Memo di Im come Imperia ha creato un gruppo su Flickr invitandomi ad aderire.
            Cosa che ho fatto molto volentieri.
            L’idea di Memo è quella di raccogliere le foto di Imperia e provincia e metterle tutte insieme.
            Al momento il gruppo è composto da diciotto persone che mano a mano invieranno le loro foto per arricchire l’album.
            Se tra chi mi legge c’è qualcuno che vorrà partecipare, sarà il benvenuto.

            Scritto da Angelo Amoretti

            11 settembre, 2007 alle 9:38

            Pubblicato in Attualità

            Bulli

            23 commenti al post

            Più poliziotti e carabinieri davanti e dentro le scuole” recita un titolo su Il Secolo XIX di ieri.
            E ci aggiungerei: anche sopra, sotto e dietro. Nel senso che qualcuno potrebbe appostarsi sul tetto e qualcun altro nelle fondamenta così se succederà quello che è successo l’anno scorso, sarà più facile acchiappare quelli che s’intrufolano nell’istituto tanto “per vedere se i sistemi di sicurezza funzionano”.
            Ricordate l’episodio, vero? Ne avete più sentito parlare? Ne avete più letto da qualche parte? No, eh? Tutto sistemato.
            E del ragazzino aggredito davanti all’Itis, rimasto shoccato sulla panchina per qualche ora? Nulla, eh?
            A me l’idea della Polizia nelle scuole piace a metà perché, diciamolo, andare a lezione e sentirmi blindato, manco dentro ci fosse la riunione dei G8, un po’ d’imbarazzo me lo metterebbe.
            Ma d’altronde che fare? In un modo o nell’altro il bullismo bisogna ridimensionarlo e se l’educazione ai ragazzi non l’insegnano i genitori a casa, se non ci riescono i prof, ci proveranno i tutori dell’ordine.
            Certo che se non ci riusciranno neppure loro la vedo dura perché allora il rimedio definitivo potrebbe essere il metodo Beslan: fuori tutti esclusi i bulli e vai.
            Sto ironizzando, ma questo massiccio impiego di forze dell’ordine mi fa sorgere una domanda spontanea.
            Visto che negli scorsi week end al Prino ne sono successe di cotte e di crude (lampioni di ristoranti spaccati, cassonetti della spazzatura buttati di sotto, sedie sui moli, bottiglie rotte e chi più ne ha più ne metta) come mai i tutori non si sono mescolati ai ragazzi stando appiccicati ben bene a loro fino alle 6 del mattino, anziché sostare all’inizio di via C.Colombo giusto per vedere se qualcuno aveva bevuto un po’ di più?
            Certo, se ha bevuto il danno può farlo a qualche metro (o chilometro) di distanza, ma a quanto pare i danni avvengono anche dentro la “zona rossa” (la chiamo così perché è blindatissima, come i proiettili di Palla di Lardo: full metal jacket).
            Allora mi permetto di dare un consiglio agli agenti per l’anno prossimo: qualcuno a una certa ora della notte, sfondi la zona rossa, passeggi su e giù per il lungomare e tenga gli occhi aperti.
            In fondo basta prenderne uno (giusto per educarne cento), sbatterlo in galera per qualche giorno, chiamare i suoi genitori (che nel frattempo lo daranno per disperso e studio aperto ci farà un sacco di servizi dando visibilità a Imperia) dicendo loro di portare qualche migliaio di euro per pagare i danni che il loro figlio ha causato e infine consegnarglielo con tanti ringraziamenti.
            Con una fava prendiamo due piccioni. Togliamo di mezzzo un delinquentello e facciamo pubblicità alla città.
            Cattivo oggi, eh!

            Scritto da Angelo Amoretti

            10 settembre, 2007 alle 8:39

            Una rotonda sul Prino

            48 commenti al post

            L’aspettavo da tempo perché se ne era già parlato. E finalmente è arrivata: la rotonda sul Prino (la chiamerò così) sta per diventare realtà!
            Sì, avete capito bene: nei pressi del ponte dei Piani, al bivio di via Littardi con via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
            Una delle più inutili di tutta la collezione di rotonde imperiesi.
            Con tutto quello che ci sarebbe da fare da quelle parti (fondo stradale pieno di sobbalzi che frana verso il torrente; via Fontana – quella che porta al Ponte Romanico di Clavi – in condizioni che a dire pietose è poco), ci mettiamo a fare una rotonda sul Prino.
            Ma non bastava l’aiuola così com’era?
            Visto che a quanto pare ci sono pochi soldi in saccoccia, non si potrebbe cercare di distribuirli in modo più utile e ragionevole?

            Scritto da Angelo Amoretti

            6 settembre, 2007 alle 18:23

            Pubblicato in Ambiente

            Tag:

            Festival della Letteratura – Mantova

            6 commenti al post

            Vi starete chiedendo cosa c’entri il Festival della Letteratura di Mantova con Imperia o forse pensate di aver sbagliato blog.
            Il fatto è che al Festival iniziato oggi, quest’anno sarà presente anche Marino Magliani, lo scrittore di Dolcedo che con Imperia ha un ottimo rapporto, dal momento che nella nostra città (o nelle immediate vicinanze) trascorre svariati mesi all’anno.
            Qualcuno potrebbe pensare che questo sia uno spottone in favore di un amico, oltre che di un bravo scrittore, ma non è così.
            Lo segnalo perché sui media locali non sono riuscito a leggere una riga in proposito e la cosa mi è dispiaciuta un po’.
            In questi giorni si è discusso giustamente di De Amicis, di Natta e Berio: grandi imperiesi che sono stati considerati poco in vita e ancor meno da morti.
            Noi imperiesi dovremmo essere orgogliosi di certi personaggi che sono nati dalle nostre parti e che, come pure nel caso di Marino, hanno portato in giro per l’Europa il nome della nostra città.
            Cerchiamo di dar loro la giusta considerazione. Il nostro difetto, purtroppo, è quello di scoprire sempre un po’ in ritardo certi nostri concittadini noti altrove e sottostimati qua.
            L’orgoglio imperiese, e non necessariamente provinciale, dovrebbe essere anche questo: abitiamo in un angolo di paradiso che potrebbe essere ancor più conosciuto e stimato, se sapessimo dare il giusto rilievo a certi nostri personaggi della cultura, dello sport e dello spettacolo.
            Qui c’è il programma del Festival di Mantova, per chi, caso mai, dovesse trovarsi da quelle parti da oggi al 9 settembre.

            Scritto da Angelo Amoretti

            5 settembre, 2007 alle 18:16