Archivio per il mese di novembre, 2007

Tecla Pasqualini al Touky

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Venerdì scorso al Touky del Prino c’è stata la presentazione del romanzo “Tacchi sulla sabbia” di Tecla Pasqualini.
E’ stata una bella serata: il locale era stracolmo e penso fossimo almeno una sessantina ad ascoltare Tecla che rispondeva alle domande del giornalista Pierantonio Ghiglione.
Ho avuto modo di incontrare anche il “collega” blogger Samuele che oltretutto è anche bravo come fotografo e ha scattato foto a ripetizione cedendomi gentilmente questa:

Tecla Pasqualini

Il successo della serata penso abbia fatto soprattutto piacere a Tecla che alla fine ha venduto una trentina di copie del libro.
Speriamo che chi di dovere la sappia valorizzare nella giusta maniera: come già dicevo in un post di qualche tempo fa, le figure emergenti, anche in campo culturale, meritano la giusta attenzione perché, a mio modo di vedere, sono anche loro che fanno conoscere il nome di Imperia in giro per il resto d’Italia.

Scritto da Angelo Amoretti

13 novembre, 2007 alle 0:35

OliOliva e Grock

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Dal 20 al 25 novembre si svolgerà nella nostra città la settima edizione di “OlioOliva”.
Le vie del centro di Oneglia verranno chiuse al traffico e ospiteranno spazi espositivi dove si potranno degustare e acquistare tutti i prodotti tipici della nostra terra. Gli espositori saranno circa duecento e sono previsti anche seminari e incontri di natura culturale.
Durante la manifestazione ci sarà un concorso per il miglior uliveto, organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.

Sono già iniziate le celebrazioni del più grande clown di ogni epoca, Adrien Wettach, in arte Grock, che per anni aveva vissuto nella famosa villa Bianca (la suggestiva Villa Grock) della nostra città.
La manifestazione, organizzata da Teatri Possibili Liguria di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, con il supporto di Provincia, Comune, Fondazione Carige e Regione Liguria, è prevalentemente rivolta ai piccoli, ma anche gli adulti potranno apprezzare gli spettacoli di decine di artisti sia in teatro che nelle strade. E sarà proprio il famoso clown David Larible a rendere omaggio al suo collega scomparso nel 1959.
Come detto gli spettacoli sono iniziati venerdì scorso e proseguiranno fino al 17.
Ecco il restante programma:
Martedì 13 e mercoledì 14 dalle 9 alle 11 a Villa Grock Clown per ridere, scuola di circo per le seconde classi elementari, nelle stesse date per le strade di Oneglia e Porto Maurizio Clown per ridere, incursioni di gioia.
Sempre mercoledì 14 dalle 16 alle 18 al reparto pediatrico dell’ospedale di Imperia «Clown in corsia».
Giovedì 15 dalle 9 alle 1 e dalle 15,30 alle 18 al Ridotto del Teatro Cavour «La mia carriera di clown», autobiografia di Grock.
Alle 21 al Teatro Cavour Concerto in memoria del maestro Emilio Lepre.
Venerdì 16 alle 21 al Teatro Cavour Concerto della banda musicale Riviera dei fiori.
Sabato 17 dalle 15 alle 18 per le strade di Oneglia Clown in piazza.

Scritto da Angelo Amoretti

13 novembre, 2007 alle 0:01

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“Abbiamo seguito in questi giorni le risultanze dell’incontro tra il Sindaco e il Comitato di Piani. A noi sembra che la risposta del Sindaco sia deludente in primo luogo in termini politici”. A scrivere sono quattro consiglieri d’opposizione in comune ad Imperia Gabriella Badano (Verdi), Pasquale Indulgenza (Rifondazione Comunista), Carla Nattero (Sinistra Democratica) e Beppe Cagarella (Partito Democratico)”
Sanremonews, 10 novembre 2007 – A. Gu. – ore 15:58

Sono cose che capitano, quando si va di fretta e magari quando dalla Margherita si passa al Partito Democratico.

Scritto da Angelo Amoretti

11 novembre, 2007 alle 10:24

Pubblicato in Politica

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Cattolici Doc

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Diciamo subito, a scanso di equivoci, che non mi è piaciuto ciò che è successo all’Ipsia l’altro giorno.
I fatti sono noti: in una classe formata da quattordici allievi di cui dodici extracomunitari, si è staccato un crocefisso dal muro . C’è chi dice che si sia staccato da solo, chi invece che sia caduto durante un cambio di ora in cui i ragazzi hanno un po’ esagerato nello sgranchirsi le gambe, per così dire.
A parte tutto questo ambaradan (articoli da tutte le parti, ovviamente, su quotidiani locali di carta e elettronici), quello che più mi ha colpito è stata la mail che Giovanni Bonifazio, capogruppo Udc della terza circoscrizione, ha mandato un po’ qua e là.
Invece di limitarsi a condannare il fatto – e ancora è da chiarire se fortuito o volontariamente provocato – ha scritto che chiederà al Provveditore e al Preside dell’Istituto “il massimo rigore nel punire gli autori che hanno rotto il crocefisso.” aggiungendo che “come italiano e cattolico non posso tollerare affronti e attacchi al nostro credo, alla religione, alle nostre origini.
Traspare la sua quasi certezza che il crocefisso sia stato rotto dagli extracomunitari.
Sorgerebbero alcune domandine: e se davvero il crocefisso fosse caduto accidentalmente? E se davvero la sua caduta fosse stata provocata da un ragazzo italiano e cattolico?
Solo che me ne viene un’altra, un po’ più delicata: ma un cattolico non è colui che “perdona loro perché non sanno quello che fanno” e che “avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra.“?

Scritto da Angelo Amoretti

10 novembre, 2007 alle 9:34

Pubblicato in Attualità

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Porco cane! [II]

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Un cucciolo per impietosire e fare in modo che qualcuno, più per l’animale che per l’essere umano, faccia cadere qualche moneta nel cestino. E poi, una volta cresciuto e non più utile allo scopo, abbandonato per strada al suo destino. Che per un cane è quasi sempre pieno di muta tristezza, malattia e violenza. Ci hanno pensato gli agenti della polizia di quartiere a evitare tutto ciò. L’altra mattina in via Argine destro, vicino al supermarket Conad, i poliziotti hanno notato un clochard che in compagnia di un cucciolo di razza meticcia chiedeva l’elemosina, uno spettacolo ormai consueto anche nelle strade di Imperia. Si sono avvicinati e hanno identificato un rumeno, senza fissa dimora. Essendo cittadino comunitario, al pari di tedeschi e francesi, tanto per fare un esempio, all’uomo non è stato possibile contestare nulla, salvo il fatto che deteneva il cane senza avere i relativi documenti legali. Mancavano infatti il passaporto internazionale e il chip di riconoscimento, entrambi obbligatori per le nostre leggi. Non solo. I veterinari dell’Asl hanno anche accertato che la povera bestiola non era stata vaccinata contro la rabbia. E’ stato così sequestrato. Per riottenerlo, il rumeno, senza fissa dimora, dovrebbe pagare una multa salata. Ma secondo la polizia non richiederà più l’animale.
La Stampa – 9 novembre 2007

Non commento, per rispetto nei confronti del cane.

Scritto da Angelo Amoretti

9 novembre, 2007 alle 9:29

Porco cane!

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Stamattina davanti a un supermercato Conad, un poliziotto di quartiere ha fatto sequestrare dall’Asl il cane di un mendicante romeno perché privo di vaccinazione e di passaporto europeo.
Adesso il padrone dovrà pagare una cifra di circa 600 euro per poter avere indietro la sua bestia in piena regola.
Fin qui tutto più o meno bene.
Strano che per un cane ci voglia il passaporto e per un essere umano no, ma lasciamo perdere.
Ancora ieri leggevo dell’Assessore Lanteri che parlava di due vigilesse di quartiere assunte affinché i quartieri siano meglio controllati.
Beh, ve lo garantisco: dalle mie parti sono venute due o tre volte e poi nessuno ne ha più avuto notizie.
Se dovessero mai lontanamente pensare di tornare , vengano con palette, secchielli e museruole: cani indigeni, con padroni di razza doc che sporcano in giro ce ne sono a iosa.

Scritto da Angelo Amoretti

8 novembre, 2007 alle 16:18

LA7 a Imperia

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A Imperia è difficilmente visibile LA7 così spero di fare cosa gradita ai miei affezionati lettori, offrendo questo video che sancisce il ritorno di Daniele Luttazzi in televisione, dopo circa cinque anni di esilio, con il suo programma del sabato sera, Decameron:

Immagine anteprima YouTube

Scritto da Angelo Amoretti

8 novembre, 2007 alle 12:36

Intervista alla scrittrice Tecla Pasqualini

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Ho fatto quattro chiacchiere con Tecla Pasqualini, l’autrice di “Tacchi sulla sabbia” e questo è ciò che ne è venuto fuori.

I.P.: Pare che il tuo romanzo, “Tacchi sulla sabbia”, stia avendo un buon successo e tu una buona notorietà. Ti ha intervistata il Secolo XIX e Pierantonio Ghiglione ha scritto una bella recensione su La Riviera. Come sta andando in realtà il romanzo?
T.P.: Sta andando bene. Pensavo che qualcuno potesse giudicarlo volgare, ma noto che è stato accolto in maniera giusta. In ogni caso se ne sta parlando e questo è positivo. La distribuzione per il momento è a livello locale, ma mi ritengo soddisfatta.

I.P.: Venerdì presentarai il romanzo al Touky e per la prima volta ti ritroverai davanti a un pubblico tuo. Che sensazioni provi?
T.P.: Ti confesso che all’inizio ero un po’ in ansia, ma adesso mi sto caricando di adrenalina.


Illustrazione di Linda Azzarone tratta dal romanzo

I.P.: Vivi la notte, come si dice. La vivi come la Sabrina del romanzo?
T.P.: Dipende dai momenti perché ciò che faccio mi piace farlo con tutta me stessa e allora ci sono volte in cui esco, vado a ballare con le mie amiche e mi lascio andare completamente. Altre volte stacco il cellulare e mi eclisso perché preferisco starmene per conto mio.
Sono un po’ l’amalgama delle quattro amiche del romanzo: Sabrina, Barbara, Miki e Mara, ma in fondo sono Tecla.

I.P.: Dici di essere cresciuta a pane e libri. Sei stata influenzata da qualche autore specifico?
T.P.: Non c’è un autore in particolare che mi abbia influenzata, ma Chiara Palazzolo mi piace molto. Ho letto molti classici dell’800 e del ‘900 e mi piacciono Chuck Palahniuk, Stephen King, Alessandro Baricco e tanti altri. Spazio molto, come nel cinema: adoro Kubrick, ma non disdegno i film di Almodovar o Francis Ford Coppola, per esempio. Sono una tipa aperta.

I.P.: Allora ti faccio una domanda a bruciapelo: stai indossando calze autoreggenti o i collants?
T.P.: Autoreggenti: sono più comode. (e Tecla scoppia a ridere)

I.P.: E sono più sexy…Lo immaginavo. Andiamo avanti che è meglio! Nel romanzo citi i Maroon 5. Cosa ascolti, in genere?
T.P.: Ovviamente Vasco Rossi e Ligabue, ma anche nella musica spazio molto: mi piacciono i Qeen e i Rolling Stones, Angelo Branduardi e i Negramaro.

I.P.: Cosa pensi dei ragazzi di Imperia?
T.P.: Come tutti i giovani d’oggi si lasciano influenzare troppo dalla TV. Quasi tutti vestono alla stessa maniera e si comportano allo stesso modo, ma lo fanno perché vogliono essere accettati. Se ti notano, riesci a far capire chi sei in realtà.
A Imperia secondo me manca il confronto e l’incontro: ci sono tanti gruppi, ma sono divisi e evitano di comunicare tra loro. Qua poi ho notato che molti si lamentano sempre: dovrebbero vedere la vita più positiva. Alla fine è inutile lamentarsi sempre, i problemi li abbiamo tutti, solo che una volta individuati bisognerebbe fare un passo avanti e cercare di risolverli.

I.P.: Cos’è per te l’erotismo?
T.P.: L’erotismo è una cosa soggettiva, una situazione mentale. Nel film “Padrona del suo destino” di Marshall Herskovitz, una cortigiana (Catherine McCormack) seduce un uomo con lo sguardo. Nel romanzo l’erotismo tra Sabrina e Samuele comincia con la parola, più che con i gesti. Dunque per me l’erotismo deve prima colpirti in testa, poi al cuore. Trovo erotico il talento di una persona: che stia suonando la chitarra o recitando un monologo a teatro non c’è differenza, per capirci.

I.P.: Hai qualcosa di nuovo nel cassetto?
T.P.: Sì, qualcosa c’è, ma preferisco aspettare e che i tempi siano maturi.

I.P.: So che vorresti essere chiamata da Costanzo per il suo show. Notizie da Maurizio?
T.P.: No, nessuna, per il momento, ma ci spero.

I.P.: Grazie per il tempo che mi hai concesso, Tecla. Ti faccio tanti auguri per il romanzo e arrivederci a venerdì.
T.P.: Grazie a te e ai lettori del tuo blog. A venerdì.

Scritto da Angelo Amoretti

7 novembre, 2007 alle 23:29

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I Dervisci Rotanti Semà al Cavour

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Questa sera, alle 20.30, al Teatro Cavour, l’Associazione Interculturale “Alba” in collaborazione con il municipio di Konya (Turchia), in occasione dell’anno 2007, dedicato dall’UNESCO al grande Maestro spirituale Mevlana Jalaluddin al – Rumi, si terrà l’esibizione dei Dervisci Rotanti “Semà”.
L’Ordine dei dervishi Mevlevi ha avuto origine nel XIII secolo a Konia in Turchia.
Gialal ad-Din RUMI, il fondatore, nacque a Balk nel Khorasan, attuale Afganistan, il 30 settembre 1207. All’età di cinque anni dovette espatriare al seguito del padre, il grande mistico Baha’ ad-Din Valad, soprannominato “Il Sultano dei Sapienti” e, dopo varie peregrinazioni, si stabilì definitivamente in Konia dove morì nel 1273 e dove ancora oggi la sua tomba è meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo.
Al suo funerale fu presente l’intera popolazione di Konia, non solo Musulmani, ma anche Cristiani ed Ebrei, in riconoscimento dell’immenso spirito dei tolleranza del Maestro.
Legato all’Afganistan per nascita, all’Iran per la lingua persiana usata nelle sue opere scritte ed alla Turchia ove visse e fu sepolto, con il suo insegnamento è oggi, come egli volle, un patrimonio culturale sentito da tutti, che avvicina i popoli e accomuna ogni credo:

“Non giudeo sono nè cristiano, nè ghebro o musulmano!
Nè orientale nè occidentale…
Non di Persia o Babilonia, nè del Khorosan io sono!
…il mio luogo è l’Oltrespazio, il mio Segno è il senza Segno,
…Uno cerco, Uno conosco, Uno canto, Uno contemplo!
…ed infine: “dopo la morte, non cercate la tomba mia nella terra:
nel petto degli uomini santi è il mio sepolcro”

La danza dei Dervisci Rotanti è un rito altamente emblematico, di profonda spiritualità, rappresenta una delle più intense espressioni della mistica islamica. La loro danza ed i suoni che l’accompagnano sono l’autentica manifestazione di un sentimento religioso che parte dal cuore del credente, come recita il corano: “né i cieli né la terra mi contengono, ma mi contiene il cuore del mio fedele”.
Questa danza è l’espressione stessa della realtà divina e della realtà fenomenica, in un mondo in cui tutto, per sussistere, deve ruotare come gli atomi, come i pianeti, come il pensiero. Il Semà simbolizza l’ascesa spirituale – viaggio mistico dall’essere a Dio – in cui l’essere si dissolve ritornando poi sulla terra.
Simbolicamente i Dervisci danzano con la mano destra rivolta al cielo per ricevere i doni di Dio, la mano sinistra volta alla terra per dispensare a tutti i doni ricevuti.
L’esibizione, suggestiva, pur non essendo uno spettacolo d’arte vero e proprio, emana quella bellezza intrinseca delle pratiche in cui l’uomo aspira all’Uno.
L’ingresso è libero.

Scritto da Angelo Amoretti

7 novembre, 2007 alle 17:03

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Il geom. Giuseppe Ghiglione indagato per truffa.

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Da Il Secolo XIX di oggi:

Il professionista, già segretario provinciale dell’allora Partito repubblicano, per molti anni consigliere comunale e, più volte, con incarichi nell’esecutivo, è finito nei guai per aver aiutato, secondo l’accusa, una sua conoscente nelle pratiche per l’ottenimento del risarcimento dei danni subiti nell’alluvione del 2000.
Il geometra Ghiglione,difeso dall’avvocato Carlo Fossati, sarebbe accusato di aver chiesto ad un impresario, GiorgioCuccaro, a sua volta indagato
dalla Procura, fatture per opere inesistenti in modo da aumentare la consistenza del danno e quindi anche quella del risarcimento richiesto.
Tutto ha avuto inizio da un controllo di natura fiscale che la Compagnia della Guardia di Finanza di Imperia aveva eseguito nei confronti
dell’imprenditore edile. Dalla documentazione all’esame degli esperti delle fiamme gialle era saltata fuori la fattura rilasciata per lavori conseguenti
a danni alluvionali eseguiti in una proprietà in località Barcheto.
L’imprenditore però non aveva saputo dare altre spiegazioni e quando i finanzieri fecero ulteriori controlli incrociati scoprirono che Cuccaro
non aveva mai messo piede nella proprietà dove aveva detto di aver eseguito i lavori oggetto della fatturazione.
A quel punto inevitabile la segnalazione alla procura della Repubblica. Il caso è nelle mani del sostituto procuratore Maria Paola Marrali che si è limitata a confermare la conclusione delle indagini già notificata agli indagati.
«Non ho ancora preso visione degli atti ha ammesso il difensore del geometra Ghiglione, l’avvocato Carlo Fossati e pertanto non posso ancora fare alcuna valutazione».
A Ghiglione è contestato il reato contemplato nell’articolo640 bis del codice penale, ovvero la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche. Un reato procedibile d’ufficio se il fatto riguarda contributi, finanziamenti concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti Pubblici o dalla comunità europea. Nel caso specifico si trattava di contributi regionali.Per i danni alluvionali la Regione assegnava agli aventi diritto un contributo pari al 70 per cento de ldanno conseguito mentre il restante 30 per cento era a carico del richiedente.
In tutta la provincia l’alluvione del 2000 ha lasciato dietro di sè un voluminoso dossier. La maxi inchiesta della Procura di Sanremo sulle false perizie e i risarcimenti relativi ai danni alluvionali del 2000 a Ventimiglia ha coinvolto liberi professionisti e travolto pubblici amministratori come l’assessore provinciale Paolo Barabaschi, attualmente a processo.

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2007 alle 17:17