Archivio per il mese di agosto, 2008

Incontri

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Il Ministro Claudio Scajola incontrerà a Sanremo il Ministro dell’Industria, Commercio e Turismo Russo, Viktor Kristienko:

“Si tratta di un incontro che doveva svolgersi a Roma e, invece, si svolgerà a Sanremo. Dobbiamo ricordare che, se questa città ospitava i russi illustri di un tempo, può farlo anche oggi. Si tratta anche di un momento utile per contribuire a migliorare i rapporti internazionali con la Russia”.
Ministro Claudio Scajola, Sanremonews 29 agosto 2008

Magari una telefonata a Putin la farà anche lui.

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Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2008 alle 13:05

Pubblicato in Politica

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Perle di saggezza

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Il Ministro Claudio Scajola, a margine di un incontro avvenuto ieri sera a Sanremo, come riportato da Riviera24, tra le altre cose ha detto:

“Bisogna parlare bene del nostro territorio e non bistrattarlo”

Forse sarebbe anche il caso di smettere di cementificarlo, aggiungo io.
L’altra dichiarazione invece l’ha fatta stamattina a Radio Anch’io, riguardo la vicenda Alitalia:

“Questo e’ un grande successo”. Cosi’ il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, commenta il via libera al salvataggio di Alitalia nel corso della trasmissione radiofonica ‘Radio Anch’io’. Un successo che il ministro si augura raggiunto “con il consenso di tutti. Non so se partira’ una piccola Alitalia o una grande – dice intervenendo a ‘Radio Anch’io – ma so che una societa’ importante di volo sarebbe fallita” e invece ci sono stati imprenditori che “hanno versato i loro soldi, hanno accettato prontamente l’appello di uno scatto d’orgoglio per mantenere un asset fondamentale della nostra economia”.
Repubblica news, 29 agosto 2008

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Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2008 alle 11:49

Galassia Internet

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Oggi su Sanremonews, nella rubrica “Il punto“, Claudio Porchia traccia una prima mappa dei blog e dei siti “locali” della provincia che può aiutare gli internauti a fare nuove piacevoli scoperte.

Scritto da Angelo Amoretti

28 agosto, 2008 alle 11:59

Pubblicato in Attualità

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Anche l’occhio vuole la sua parte

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Riporto l’articolo di Giulio Geluardi, apparso su La Stampa di oggi:

In tutto saranno 120. Verranno sistemate una ogni 5 metri e mezzo, dalla base del molo lungo fino alla cima – un percorso di circa 670 metri – dando un tocco esotico all’intera zona del porto. Stiamo parlando delle palme, in via di piantumazione sulla banchina di Porto Maurizio dove al massimo, nel corso degli anni, si era visto qualche vaso con piante striminzite poi subito seccate per mancanza d’acqua: alla base del molo lungo sopravvivono miracolosamente le buganvillea, esotiche (per l’esattezza sudamericane) ma molto decorative. Ora invece, affacciate sul nuovo bacino a godersi futuri mega yacht e maestosi tre alberi ci saranno – per quanto potranno resistere – le africanissime palme, anche se quelle che verranno sistemate a Imperia arrivano dalla Spagna. Dal punto di vista estetico, poco da dire: fa molto Costa Azzurra avere una raffica di palme sui lungomare o sui moli. Diverso è invece valutare se sia stata una scelta oculata.
Anche se politici, amministratori, direttori, manager e chi più ne metta, sono interessati quasi esclusivamente ai problemi di economia e immagine, tanto da rimanerne accecati, esiste anche un’altra realtà. E questa realtà è che mentre si sprecano fiumi di inchiostro per lanciare l’allarme su un aggressivo coleottero asiatico il cosiddetto «punteruolo rosso» (il famigerato Rhynchophorus ferrugineus) che si sta allegramente divorando tutte le palme di Bordighera e dintorni, a Imperia si piantano gli stessi tipi di alberi che con tutta probabilità sono destinati alla stessa triste fine dei «cugini» bordigotti. Una scelta decisamente infelice oltre che antieconomica. Spiega Carlo Conti, direttore della Porto di Imperia spa: «La decisione è stata presa in relazione a uno studio fatto da un architetto di Genova». «In ogni caso l’obiettivo – aggiunge Conti – è di fare in modo che per il prossimo Raduno di Vele d’epoca il pubblico possa avere già un’idea, almeno stilizzata, dei contorni del nuovo porto». Se la scelta delle palme sul molo si rivelerà comunque a rischio, ben diversa è stata quella fatta dal Comune di Imperia sul parco urbano. In questo caso le piante sono tutte autoctone, cioè del luogo secondo la ormai consolidata linea dei Paesi più moderni, ben attenti ai problemi ambientali. Chi volesse dare un’occhiata alla pista ciclabile non ancora disponibile e che farà parte della più lungo tracciato del genere in Europa, si accorgerebbe che ci sono pini marittimi (anch’essi per la verità attaccati in passato da un altro parassita asiatico il Matsucoccus feytaudi) e qualche esemplare di tamerici, una classica pianta mediterranea di cui Corso Garibaldi a Porto Maurizio è disseminato. Mettere anche sul molto le tamerici, non soltanto avrebbe rispettato la biodiversità, ma avrebbe evitato il rischio di infezioni agli alberi e soprattutto avrebbe dato un tocco di eleganza tutta mediterranea. Anzi imperiese. La palma in Costa Azzurra è démodé.
La Stampa, 27 agosto 2008 – Giulio Geluardi

Dunque si piantano 120 palme che probabilmente hanno già il destino segnato – anche se si spera di no – perché lo ha deciso un architetto, anche se appena eletto direttore della Porto di Imperia Spa, Conti aveva solennemente dichiarato:

«Il nuovo porto è l’emblema della trasformazione della città. L’architetto che l’ha progettata è l’ex ministro Scajola»

Con tutto il rispetto per la categoria, forse sarebbe stato meglio chiedere consigli a un esperto di botanica.
E si mettono le palme affinché il pubblico, al prossimo Raduno delle Vele d’Epoca, “possa avere già un’idea, almeno stilizzata, dei contorni del nuovo porto“.
Bel colpo! In momenti di crisi come questi forse, per dare un’idea, si poteva escogitare qualcosa di più economico e in seguito, magari, individuare le piante da mettere sul molo, come giustamente dice Geluardi.

Scritto da Angelo Amoretti

27 agosto, 2008 alle 16:05

Il manifesto della Cisl sull’Ospedale Unico

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La CISL di Imperia ha affisso manifesti in città, purtroppo non molto visibili, a proposito dell’Ospedale Unico.
Riporto ciò che c’è scritto:

VERGOGNA!
Vogliono fare un’ospedale unico a Taggia senza sentire il parere dei cittadini.
VERGOGNA!
Vogliono farlo solo per risparmiare sulla nostra salute, il resto sono solo bugie.
VERGOGNA!
Come faremo a curarci in quell’ospedale se ci arriveremo morti?
Salviamo i nostri ospedali!
CISL IMPERIA

Scritto da Angelo Amoretti

27 agosto, 2008 alle 11:31

A proposito dell’ex Italcementi

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Apprendo da Il Secolo XIX di oggi che “finalmente l’ultima bruttura di Imperia sarà riportata a nuovo splendore come attendono da anni in particolare i residenti del centro di Oneglia“: al posto dell’ex Italcementi, in via Argine Sinistro, sorgeranno negozi, uffici, residenze e una multisala.
Probabilmente ci sarà anche un po’ di verde e comunque è una buona notizia per gli imperiesi tutti perché quella sì è una zona indecorosa.
Si rischiava di rimanere con un solo cinema e ora che riapre il Centrale (forse a Natale) abbiamo la quasi certezza che avremo due multisale: una a due passi dal mare e l’altra qualche centinaia di metri più a monte. La cosa mi riempie di gioia.
Diego David, sulla stessa pagina de Il Secolo, ricostruisce la storia dell’area ricordando anche il famoso volo in elicottero, avvenuto nel 2003, del Ministro Scajola e dell’Assessore Luca Lanteri, insieme a Giampiero Fiorani che osservava la zona dall’alto per capire cosa potesse tirarci fuori. Ma poi il “furbetto del quartierino” è finito dentro e inoltre il suo progetto era stato considerato un po’ troppo “eccessivo dal punto di vista edilizio, per quanto riguarda le cubature edilizie“, scrive David.
A seguito di un’inchiesta svolta proprio dal quotidiano genovese e preso atto del degrado del luogo, il Sindaco Sappa fece subito un’ordinanza per farlo bonificare. Ma pare che ci sia ancora un problema: probabilmente da quelle parti giace un buon quantitativo di amianto accatastato in lamine e bisognerà bonificare ulteriormente. Per il momento resta dov’è.
Per tornare al punto, quello che non capisco – e vorrei che qualcuno mi spiegasse – è perché il progetto di riqualificazione sarà sottoposto “all’apprezzamento del ministro per le Attività produttive Claudio Scajola prima di intraprendere il necesario iter amministrativo“.
L’altra cosa che mi chiedevo riguarda i probabili acquirenti, perché David scrive testualmente “l’area sarebbe stata acquistata dalla Geo Srl dei fratelli Nucera, originari di Ceriale con interessi immobiliari fino in Costa Azzurra“, ma non ci dice di più su questa Geo Srl.
Così sul sito casadellalegalita.org ho trovato questo post (leggete poi anche questo) e ho cominciato a capire qualcosa di più.
Siamo in una botte di ferro.

Scritto da Angelo Amoretti

26 agosto, 2008 alle 17:42

L’Assessore Paolo Strescino nell’occhio del ciclone

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Decisamente per l’Assessore Paolo Strescino quella appena passata è stata una settimana da dimenticare.
Giusto venerdì scorso, quando su Sanremonews aveva fatto quelle dichiarazioni sul termovalorizzatore, il Venerdì di Repubblica pubblicava un articolo del biologo Giulio Conte su Imperia riguardante il ritardo della nostra città in materia di depurazione delle acque. Conte, nel saggio in uscita il prossimo settembre intitolato “Nuvole e sciacquoni”, ci informa che Imperia è l’ultima città capoluogo in Italia a essere rimasta senza impianto di trattamento delle acque fognarie.
L’articolo veniva poi ripreso da Maurizio Vezzaro su La Stampa di domenica 24 agosto in cui si legge, tra l’altro: “Beffa sul sito di Strescino. Nel blog del vice sindaco si dà per scontata (con tanto di foto) l’apertura del depuratore” ripreso dalle critiche dello stesso Conte su Il Venerdì di Repubblica.

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Scritto da Angelo Amoretti

25 agosto, 2008 alle 17:48

I fannulloni del consiglio comunale

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In una recente inchiesta pubblicata su La Riviera in edicola questa settimana a proposito degli assenteisti in consiglio comunale, viene evidenziato che Annamaria Giuganino (Gruppo Misto, candidatasi nel 2004 con grande coraggio a sindaco alle elezioni con l’appoggio del centrosinistra) su 12 sedute è stata presente solo 4 volte e dichiara:

“Appena ho assunto l’incarico di Provveditore agli studi ho subito avvisato i gruppi che mi avevano sostenuta in campagna elettorale, il Sindaco Sappa e il presidente del consiglio Emilio Varaldo, delle mie possibili assenze ripetute. L’incarico da provveditore mi porta via molto tempo, come del resto la direzione scolastica regionale. Sono spesso assente da Imperia. Le mie giornate lavorative durano 12 ore e quindi non riesco ad essere presente in consiglio. Non mi sono dimessa perché mi sembrava corretto portare a termine il mandato affidatomi dai cittadini”.

Basterebbe già questo ridondante discorso a far passare la voglia di commentare, ma è più forte di me e qualcosa mi tocca scrivere.

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Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2008 alle 16:44

Parlar chiaro

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Discariche: la risposta di Paolo Strescino (Pdl-An) al PD

“Che il PD venga a parlare oggi di termovalorizzatore è incredibile. Loro, fino a quando Veltroni li mise nel programma elettorale, tenevano posizioni totalmente contrarie”.
Lo ha detto Paolo Strescino, coordinatore provinciale del Pdl-An, in merito alle dichiarazioni del PD provinciale sulle discariche: “Quando ero Consigliere provinciale, sia i Ds che la Margherita erano contrari. E’ inutile che oggi, quando nascono problemi, dovete fare il termovalorizzatore. Sei mesi fa eravate totalmente contrari. Siamo davanti ad una strumentalizzazione delle cose. Io rimango della mia idea: l’unica via uscita è un termovalorizzatore o un gasificatore. Adesso prendo atto che anche loro sono d’accordo. Penso che il Pdl farà, a breve, una proposta di chiusura delle discariche e attiverà le procedure per attivare il termovalorizzatore”.
Sanremonews, 22 agosto 2008

E’ la risposta dell’Assessore Strescino alla nota diramata oggi dal PD in merito alle discariche di Ponticelli e Collette:

In riferimento alle recenti dichiarazioni dell’Assessore provinciale all’Ambiente Bellotti e del Vicesindaco di Imperia Strescino sulla situazione critica della discarica di Ponticelli (accumulo di rifiuti con scarsa igiene della zona), il PD di Imperia tiene a precisare che anche se l’ufficializzazione della chiusura di Collette Ozzotto è del 7 Agosto, già da molto tempo la Provincia e il Comune di Imperia erano a conoscenza che quest’ultima discarica dovesse essere chiusa per mancanza di requisiti tecnici con conseguente sovra-accumulo su Ponticelli.
Ma il vero problema è più a monte e cioè nell’incapacità della Provincia di promuovere una politica di raccolta differenziata con costruzione di termovalorizzatore che doveva essere attuata già dal 2001, secondo le direttive regionali.
Sette anni di colpevole ritardo hanno portato all’attuale disastrosa situazione ambientale con la persistenza di due discariche sul territorio (e attualmente una sola) che raccolgono rifiuti indifferenziati a ridosso di centri abitati e vicine alla costa.
Al di là dell’impatto ambientale bisogna inoltre ricordare gli elevati costi ( 103 Euro/tonnellata con un costo annuo medio di 2 milioni di euro che in 7 anni assommano a 14 milioni di euro circa) per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle suddette discariche – entrambe di proprietà privata- costi sostenuti dai Comuni e dai contribuenti, a fronte della soluzione CDR ( combustibile derivato dai rifiuti), approvata dai Comuni e dalla Provincia nel lontano 1999 che avrebbe permesso un notevole risparmio economico con rispetto dell’ambiente.
La gara indetta per lo smaltimento dei rifiuti fu poi, di fatto, sospesa dall’Amministrazione Giuliano, ( fu dichiarata deserta per documenti non corretti presentati dalle Aziende concorrenti), ma è tuttora oggetto di contenzioso, vista la sentenza del Consiglio di Stato del 2006 che impone la riammissione di una Azienda esclusa la quale ha recentemente chiesto di procedere all’aggiudicazione della gara.
In definitiva, in circa dieci anni di non scelte, piani di smaltimento cambiati, gare annullate sub-judice, assenza di una efficace politica di riciclo dei rifiuti, discariche controllate da privati che vanno avanti da anni a proroghe, rischi sempre più grossi per l’ambiente, molti soldi prelevati in più ai cittadini sono andati ai monopolisti di discariche le quali avrebbero potuto e dovuto essere già chiuse.
Segreteria provinciale PD, 22 agosto 2008

Scritto da Angelo Amoretti

22 agosto, 2008 alle 17:33

Assessore Lanteri, più segnali per tutti?

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L’Assessore alla viabilità Sergio Lanteri, dopo le proteste dei genitori di Vittoria Falbo (la ragazzina morta nell’incidente di viale Matteotti, investita da un’auto che percorreva il corso contromano), e a seguito dei servizi de Il Secolo XIX e La Stampa, ha preso carta e penna e ha scritto un comunicato in cui francamente si capisce poco di ciò che intenderà fare il Comune in tema di viabilità. In verità non si capisce neppure se sia un comunicato, una conferenza stampa o un’intevista, visto che dappertutto si leggono le stesse cose, ma non importa.
Bisogna dargli atto di aver ammesso che “gli interventi finora messi in atto si stanno rivelando insufficienti” ma non è chiaro quali saranno i prossimi perché “non si può procedere per tentativi, modificando continuamente la segnaletica.“, anche se “il mio impegno è al massimo“.
Infatti: non si può. Si deve studiare un piano e poi metterlo in atto definitivamente. E’ ridicolo che il giorno dopo l’incidente mortale venga aggiunto un cartello di senso unico e qualche settimana dopo, allo stesso, venga appeso uno di quei lampeggianti che si usano nei cantieri.
L’idea che ha l’Assessore delle vie e di chi le percorre, poi, è piuttosto bizzarra: a un certo punto scrive che il senso unico in viale Matteotti esiste da trent’anni (a me sembrano meno) e si chiede se forse è il caldo dell’estate a rendere tutti più distratti.
Non credo proprio che sia una questione di temperatura: il problema è che in estate le vie sono più trafficate e che, come ho letto ieri sui quotidiani, non c’è niente da fare: arrivati alla pensilina si ha l’istinto di proseguire dritti, vista la tipologia della strada.
Se molti non lo fanno è perché piano piano si sono abituati a scendere per via Siffredi.
E se pensiamo a qualche guidatore nuovo delle nostre strade, viene addirittura da dire che sia un miracolo se gli incidenti non siano più frequenti, e non basta dire che ogni tanto anche in autostrada, pur essendo i cartelli ben visibili, qualcuno si sbaglia e va in contromano.
Intervenire ovunque con la massima sollecitazione possibile, ma anche con la necessaria moderazione” serve a poco, anzi, dà l’idea di scarsa competenza. Magari sarebbe meglio intervenire con meno sollecitazione, ma con idee più chiare.
A mio parere l’unica soluzione che potrebbe essere efficace, in viale Matteotti, consiste nell’installare uno di quei cartelli che attraversano, a tre o quattro metri di altezza, tutta la carreggiata, posto appena dopo la semicurva del bar Vittoria, per intenderci.
E per capire come funzionano basterebbe fare un salto a Mentone, se proprio non si vuole andare fino a Nizza, dove i cartelli per imboccare i mini tunnel, per esempio, sono grandi, chiari e ben visibili, di giorno e di notte.

Scritto da Angelo Amoretti

22 agosto, 2008 alle 9:59