Archivio per il mese di novembre, 2008

Paolo Verda ha vinto le primarie del PD

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Paolo Verda ha vinto, con 855 voti (pari al 62.8%) le primarie del Partito Democratico che si sono svolte oggi per scegliere il candidato sindaco di Imperia. Antonio De Bonis, l’altro candidato, ha avuto 504 voti (pari al 37.05%).
L’affluenza alle urne è stata massiccia e nonostante le cattive condizioni meteo ai 5 seggi si è presentato un totale di 1.360 votanti.
A Paolo Verda vanno le mie congratulazioni e a Antonio De Bonis un sincero incoraggiamento a collaborare con lui, con la grinta che lo ha sempre contraddistinto.

Scritto da Angelo Amoretti

30 novembre, 2008 alle 23:32

Il mediometraggio “Taxi” presentato a Imperia

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Domani 1 dicembre alle 21,00 presso la Sala Eutropia dello Spazio Italo Calvino del Polo Universitario Imperiese, si terrà la proiezione del mediometraggio “Taxi” di Marco e Riccardo Di Gerlando.
L’evento è organizzato dal Cineforum Imperia, in collaborazione con il dottor Eugenio Ripepi e il DAMS di Imperia.
Saranno presenti i due registi sanremesi, parte del cast e dello staff tecnico, per rispondere alle eventuali domande del pubblico e proiettare spezzoni del making of del film. La serata verrà presentata dal Presidente del DAMS, il professor Roberto Trovato.
“Taxi” è un cortometraggio liberamente tratto dalla sceneggiatura di un albo di Dylan Dog scritto da Tiziano Sclavi. Presentato a diversi festival si è aggiudicato premi quali Premio miglior regia al III Cortincorsa 2008 Genova, fotogramma d’oro e miglior regia al 44° Fotogramma d’oro 2008 di Duino Aurisina TS, Miglior Cortometraggio al Piglio – Indipendent – Film – Festival la cui giuria era presieduta da Enzo G. Castellari.
L’ingresso è gratuito.
Per ulteriori informazioni:
www.cineforumimperia.it
http://www.ass-sanremocinema.com/index.html

Scritto da Angelo Amoretti

30 novembre, 2008 alle 20:27

Rodolfo Leone Superstar

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Diciamolo: la star politica locale del momento è l’Assessore al Bilancio, Rodolfo Leone.
Sui quotidiani di casa nostra ultimamente la sua faccia è quella che appare di più: sarà per via della tassa sul depuratore da restituire ai contribuenti che l’hanno pagata ingiustamente, sarà che si avvicina il tempo dei bilanci, ma è fuor di dubbio che la scena di questi ultimi tempi è stato tutta sua.
Leone ci ha spiegato come farà quadrare i conti del Comune, vendendo, tra l’altro, un fabbricato al Calvario (senza servizi igienici e di soli 50 metri quadri) di fine ‘800, vista mare, alla modica cifra di 230 mila euro. Sono curioso di sapere chi lo comprerà. Magari se non ci fosse il famigerato patto di stabilità (non so cosa sia di preciso, ma ho l’impressione che sia una piccola rottura di scatole così come lo è, per il Comune, il non poter più incassare l’Ici)…
Ci sono alcune cose che non riesco a capire, ma mi meraviglia che una società in cui il Comune ha lo 0,0001% (zero più zero meno), nella fattispecie Autostrada dei Fiori SpA, possa aiutare con i suoi dividendi a rimpinguare le casse del Comune. Evidentemente l’Autostrada rende molto, anche se adesso, per sei mesi, ci è stato garantito (prendete nota) che non ci saranno aumenti. Poi se qualcuno andrà a fare Capodanno in Francia mi saprà dire.
Antonio De Bonis, che ne capisce molto più di me, nell’ultimo consiglio comunale ha chiesto “se il recupero di Ici evasa fossero importi reali, già incassati, oppure previsioni. E tra le vendite d’immobili, quella della sede dell’Imperia Servizi, che verrà rilevata dalla stessa società che gestisce i parcheggi, è soltanto lo spostamento di un debito. Queste cifre sono una boccata d’ossigeno e per il 2009 si prospettano già contromisure come la vendita delle azioni dell’Autostrada dei Fiori, che pure fruttano grossi dividendi: serviranno a chiudere mutui“[La Stampa - 28 novembre 2008].
Nel frattempo sono arrivati soldi freschi nelle casse comunali: dalla Fondazione Carige 116 mila euro per la sistemazione delle tribune del campo di atletica Lagorio; dalla destinazione del 5 per mille da parte dei contribuenti per scopi sociali, 15.130 euro.
Purtroppo (è un eufemismo) non è andata bene l’asta di Villa Carpeneto. Il prezzo non era stato abbassato, l’offerta resa più “appetibile”, ma l’asta è andata deserta. Evidentemente l’unico modo per renderla appetibile al futuro compratore è quello di abbassare il prezzo. Anche perché siamo in periodo di regali e così i “gioielli di famiglia” invece di venderli, li regaliamo direttamente.
A tal proposito ieri c’è stato l’intervento di Carla Nattero, incappottata nella foto di Riviera24 (in effetti  faceva freschetto) e più sportiva, con un pallone da calcio alle spalle, nella sua classica foto per Sanremonews.
La Nattero, che non ha peli sulla lingua, critica l’operato dell’Assessore dicendo che egli “vuole tirare fino alle elezioni a tutti i costi con la sua linea di finanza cosiddetta creativa che ha già fatto peraltro pagare tanti prezzi alla città (vendita di tutto il patrimonio comunale, edificazione selvaggia,congelamento e privatizzazione dei servizi).
Inoltre, avendo il comune contratto un mutuo da 2 milioni di euro, i problemi si presenteranno con i costi degli interessi e con (riecco la rottura di scatole) il patto di stabilità.
Non so se ce la farà, comunque temo che il costo in termini sociali per i cittadini di Imperia nei prossimi mesi aumenterà ulteriormente” aggiunge il consigliere di Sinistra Democratica.
Lo temo anch’io, ma credo che l’Assessore ce la farà, oh, se ce la farà!

Scritto da Angelo Amoretti

29 novembre, 2008 alle 15:54

Incontro sul nucleare al Polivalente

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Venerdì 28 novembre alle 20,30, al Centro Polivalente di Piazza del Duomo, a Imperia Porto Maurizio, si terrà l’incontro organizzato dai Verdi sul tema: “Scorie nucleari sicure? Da morire”.
Sarà presente il professor Gianni Mattioli, docente di Fisica all’università La Sapienza di Roma, antinuclearista, verde e fondatore di Legambiente.
I Verdi e gli ambientalisti, a cominciare dalla prossima settimana, inizieranno la loro carovana antinucleare proprio a Imperia,”patria del ministro più nucleare d’Italia: Scajola“, come si legge nel comunicato.
Il loro impegno è quello di contrastare le notizie false che cercano di cambiare le idee ai cittadini, anche a quelli che ventun anni fa, con un referendum popolare, dissero “NO” al nucleare.

Scritto da Angelo Amoretti

27 novembre, 2008 alle 11:58

Pubblicato in Eventi

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Pasta Agnesi: al dente o scotta?

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Per cuocere la pasta Agnesi ci vogliono dai dieci ai dodici minuti: dipende dal tipo e se la si vuole ben cotta o al dente.
Per cuocere l’Agnesi ci vogliono ancora circa cinque anni, dopodiché il veliero che sta in via Schiva, proprio sull’entrata dello stabilimento, prenderà la via del mare per andare su altri lidi. Oltretutto non dovrà neppure chiedere il permesso a nessuno, visto che lì davanti Angelo Colussi avrà libero accesso.
Bruno Santini, consigliere comunale di AN che non parla mai, ma quando parla dice quello che pensa (se non ricordo male, all’epoca aveva votato contro la proposta di vendere Villa Carpeneto), l’altra sera in consiglio comunale quando si discuteva della Porta del Mare, ha detto, “a titolo personale”: “Quando il gruppo Colussi avrà completato l’opera, l’Agnesi se ne andrà da Imperia“.
Naturalmente credo che come me e tanti altri cittadini, Santini si auguri che ciò non accada, ma la sua dichiarazione ha fatto tremare le gambe soprattutto a quelli che all’Agnesi ci lavorano. E alle loro famiglie.
Non credo che lo stesso sia avvenuto per alcuni consiglieri, ma è una sensazione del tutto personale. Un po’ come quando la Sairo ha chiuso: penso che in molti abbiano stappato bottiglie di spumante. Dove non poté la politica ci pensò la finanza a dare una mano a chi voleva via da lì lo storico stabilimento. E nessuno mosse un dito per salvarla, neppure le banche nostrane, guarda caso.
Per l’Agnesi sembrerebbe più facile e non mi mette certo il cuore in pace ciò che afferma su La Stampa del 23 novembre 2008, Angelo Colussi, il patron: “Il fatto stesso di aver realizzato il progetto delle ex Ferriere significa che il mio gruppo ha intenzione di radicarsi sempre più nella città. Per noi, inoltre, Imperia è un punto di massima importanza. È da qui che agisce il gruppo di dirigenti che decide e coordina la politica economica con il mercato europeo. Mi pare un’ottima garanzia” perché a spostare un gruppo di dirigenti a decidere altrove non ci vuole né uno, né due: meno che a cuocere un piatto di spaghetti.
Per approfondire un po’: [1] -[2] – [3]

Scritto da Angelo Amoretti

25 novembre, 2008 alle 16:29

Imperia come Napoli?

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Riporto l’interessante articolo di Giulio Geluardi apparso su La Stampa di ieri, 24 novembre 2008:

Una “discarica” in Piazza Dante. Da settimane, nel cuore pulsante di Oneglia, in quello che dovrebbe essere il “salotto” del borgo, campeggia un enorme contenitore traboccante di oggetti di scarto provenienti da lavori di ristrutturazione di qualche appartamento o locale commerciale. Termosifoni, pezzi di metallo che fanno pensare a scaffalature, residui di plastica e chi più ne ha più ne metta, fanno “bella” mostra di sè in un lato del largo più importante della città, considerato – a torto o a ragione – il centro nevralgico imperiese.
Molte le proteste non soltanto di chi amerebbe vedere più ordine in piazza Dante, rinnovata di recente e con gusto, ma anche degli automobilisti sempre alla disperata ricerca di parcheggi in centro anche se a (salatissimo) pagamento. Il contenitore di metallo giallo con accanto una catasta di oggetti da smaltire, occupa abbondantemente due posti auto che, come si è detto, in una città ormai invasa dagli autoveicoli in disperata ricerca di posteggi, valgono più dell’oro.
E’ evidente che i lavori di ristrutturazione vanno fatti. Però, bene sarebbe almeno coprire con un telo i “rifiuti”, giusto per non dare quell’immagine arida della piazza, già invasa dai pullman e dalle auto stesse. Una situazione questa, che contrasta con un sogno: quello di vedere un giorno piazza Dante e via Bonfante, trasformate in una grande, pacifica e silenziose isola pedonale ad esclusiva disposizione dei pedoni.
Ma l’esempio di piazza Dante non è l’unico che si possa citare. E bisogna subito dire che le responsabilità di situazioni e atteggiamenti incivili sono nella maggior parte delle volte da addebitarsi al comportamento dei cittadini. Come in via Costamagna dove i bidoni dedicati alla raccolta della plastica sono stati aperti e dentro sono stati messi rifiuti normali. Senza contare la spazzatura di ogni genere sparsa per terra in molti posti della città, magari con i cassonetti a pochi metri. Il Comune e l’EcoImperia non possono fare tutto. Se la città è sporca la colpa è anche nostra.
Giulio Geluardi – La Stampa 24 novembre 2008

Ho scannerizzato la foto che appare accanto all’articolo e che dice tutto, ma vorrei aggiungere qualcosa.

Già un anno fa Stefano Delfino aveva svolto, per lo stesso quotidiano, un mini reportage sul degrado di alcuni punti di Imperia e ne avevo scritto qua e qua. Nel frattempo qualcosa è stato fatto, ma altri problemi sono sorti.
Mi domando come mai i lavori di ristrutturazione di non si sa quale appartamento, siano stati concepiti in quella maniera e chi ha permesso tutto ciò.
Geluardi ha ragione nel dire che quei lavori devono essere fatti, ma non si poteva fare in modo che  tutto quel materiale rimanesse il meno possibile in quella posizione? Chi ha autorizzato i lavori forse avrebbe dovuto dare istruzioni più severe perché penso che lo spettacolo sia alquanto degradante per la città.
Imperia come Napoli? Certo che no, ma per favore, rimuovete quell’obbrobrio!

Scritto da Angelo Amoretti

25 novembre, 2008 alle 0:07

La crisi mondiale ha investito anche Imperia

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Nel caso fosse sfuggito a qualcuno, la recessione è arrivata anche da noi. Basta leggere il Secolo XIX di ieri, 23 novembre 2008 per rendersene conto definitivamente
Il quotidiano ha condotto una dettagliata inchiesta con il supporto di Ista, Camera di Commercio, Telecom Italia, Enel, Terna, associazioni dei consumatori, Confcommercio, Unione Industriali, Amat e organizzazioni sindacali.
Ne è venuto fuori un quadretto per niente incoraggiante, proprio lo stesso giorno in cui il Presidente del Consiglio ci invitava a consumare e a non cambiare abitudini.
Imperia, che è una roccaforte del partito del Presidente, lo ha anticipato, ma alla rovescia: i consumi sono diminuiti e i cittadini hanno già cambiato abitudini.
Negli acquisti di generi alimentari gli imperiesi spendono il 18% in meno, in quelli dell’abbigliamento il 25%, per i viaggi e il tempo libero i consumi sono calati del 13%. Incredibilmente anche gli acquisti di telefonini sono crollati: -23%. E’ tutta una serie di segni negativi che più che al Nasdaq e al Mibtel mi fanno pensare all’Alaska.
Se ci mettiamo che anche il settore dell’auto è in forte crisi, il Presidente del Consiglio per far credere che va tutto bene dovrà inventarsi qualcosa di diverso da: “Eppure io vedo giovani in macchina, tanti con due telefonini“.
Si prevede un Natale povero, o un povero Natale, ma alla Marina hanno qualche chance in più: Gaetano Bellavista Caltagirone regalerà al quartiere, per conto della Porto di Imperia SpA, due grossi alberi di Natale illuminati, “per risarcire gli abitanti per i disagi arrecati dai cantieri” [parole dell'arredatrice Angela Ardizzone nda].
Finite le feste gli abitanti potranno tranquillamente segarli e bruciare legna gratis per qualche giorno.

Scritto da Angelo Amoretti

24 novembre, 2008 alle 9:50

I risultati finali del sondaggio

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Si è concluso oggi il sondaggio “Vuoi il campo da golf nel parco urbano?
Come potete vedere i “No” del visitatori sono stati 202 (l’83%) , mentre  40 (il 17%) sono stati i “Sì”.
Per quanto possano valere i sondaggi online, credo che non ci sia bisogno di ulteriori commenti: i visitatori di ImperiaParla preferirebbero che non ci fosse il golf e prendo atto anche delle parole dette in proposito dall’Assessore al Bilancio Rodolfo Leone al Secolo XIX lo scorso martedì 18 novembre: “Certo, se si dovesse arrivare al punto di decidere veramente se costruirlo o meno…non è detto che si faccia un referendum popolare. Ma, per ora, il parco urbano è questo»“.

Vuoi il campo da golf nel parco urbano?

  • No (83%, 202 Votes)
  • (17%, 40 Votes)

Totale votanti: 242

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Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2008 alle 23:44

Pubblicato in Sondaggi

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Tempi duri per l’Amat? [IV]

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Rodolfo Leone, Assessore al Bilancio del Comune di Imperia, oltre a mettersi d’accordo con Paolo Strescino, Assessore all’Ambiente e chiedere scusa ai cittadini per aver fatto pagare loro una tassa non dovuta, dovrebbe anche mettersi d’accordo con se stesso perché il 14 novembre scorso, ha dichiarato: “Comunque, si tratta di 864 mila euro all’anno. Non è una cifra che manda in dissesto il bilancio del Comune.“ mentre oggi, dalle pagine del Secolo XIX dice tra l’altro: “Il contributo pro depurazione versato ogni anno dagli imperiesi è di circa 864 mila euro. Una cifra consistente che, lo ripeto, è sempre, e dico sempre, stata impiegata per la manutenzione degli impianti fognari, per collegare o costruire nuove condotte“.

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Scritto da Angelo Amoretti

21 novembre, 2008 alle 15:46

A proposito della Scuola Media Boine

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Pubblico la mail che ho ricevuto dalla Scuola Media “Boine” di Imperia:

IN MERITO AL DIMENSIONAMENTO DELLA SCUOLA MEDIA “BOINE” DI IMPERIA

Il Collegio dei Docenti della S.M.S. “G. Boine”, preso atto del dimensionamento deliberato dal Consiglio regionale della Liguria, ritiene giunto il momento di esprimersi in merito alla decisione presa, reagendo anche alle informazioni distorte propalate in questi giorni e alle gratuite contumelie di cui è stata fatta oggetto la Scuola Media di Porto Maurizio.
L’istituzione di un istituto comprensivo sul territorio portorino e del suo immediato entroterra era la richiesta avanzata da questa Scuola già dall’a.s. 2006/2007, quando si prospettava l’avvio del dimensionamento scolastico regionale e, per la “Boine”, lo scorporo del Centro Territoriale per gli Adulti a seguito della legge finanziaria per il 2007, reso esecutivo con il D. M. 25 ottobre 2007.
Il Comune di Imperia respinse l’ipotesi e con la Provincia avanzò alla Regione la richiesta di mantenere “in deroga” la S.M. “Boine”, ossia sottodimensionata, mentre sullo stesso territorio esisteva il 1° Circolo didattico sovradimensionato, i cui alunni hanno nella Scuola Media il loro naturale sbocco formativo fino all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
La posizione delle Amministrazioni locali non ha tenuto conto di quanto rappresentato dalla Scuola, e cioè che l’autonomia scolastica in precaria e dilatoria deroga avrebbe privato la scuola dei mezzi di sussistenza economica, con minimali risorse finanziarie statali ed una riduzione di organico del personale ATA. Tali limitazioni avrebbero compromesso l’organizzazione funzionale della “Boine”, costretta giocoforza a ridurre tutte quelle attività progettuali che pure il Sindaco di Imperia, in una lettera alla Regione Liguria, ha riconosciuto come una «eccellente offerta formativa». Ma tant’è.

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Scritto da Angelo Amoretti

20 novembre, 2008 alle 12:36