Archivio per il mese di novembre, 2008

Doccia fredda per la Talpa e l’Orologio

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Il centro sociale la Talpa e l’Orologio non traslocherà più nel mulino di via Palmoriere a Caramagna per il semplice fatto che la Copral, la ditta di produzioni agroalimentari che avrebbe dovuto affittare il locale ai ragazzi del centro sociale, non avrebbe mai acquisito la proprietà del mulino.
La faccenda sa tanto di presa per i fondelli e a essere stati presi in giro – mi ci metto io per primo – sono stati tutti i cittadini, non solo in primis i cosiddetti “talpini”.
Perché allora è partito tutto da un grosso equivoco, o da una bugia detta da non si sa chi e sparsa in giro da tutti quanti, me compreso.
La bugia è quella della Copral. Come mai solo ora si viene a sapere che la ditta in questione non aveva ancora acquistato il mulino? E come mai ha lasciato intendere, per tutto questo tempo, che invece probabilmente l’accordo era stato trovato?
Ricordo, per chi l’avesse dimenticato, che perfino il consigliere regionale Alessio Saso (AN) si era detto favorevole alla soluzione. C’erano addirittura stati incontri in Caramagna con i cittadini e la circoscrizione, insieme a qualche consigliere comunale, se non ricordo male, in cui si spiegava ai più scettici che i ragazzi del centro sociale non sono poi così pericolosi come qualcuno vorrebbe far credere.
Sembrava tutto sistemato e che tutti fossero d’accordo sulla nuova destinazione.
Certo, c’erano i problemi con l’affitto e il contratto e probabilmente sarebbe stata una soluzione temporanea, ma almeno per sei anni non se ne sarebbe parlato più.
Invece dopo due sgomberi saltati (uno per assenza giustificata delle forze dell’ordine che erano impegnate alle Vele d’epoca, l’altra per assenza dell’ufficiale giudiziario) e con il prossimo previsto per il 12 dicembre prossimo, si torna al punto di partenza.
Pare che le possibili destinazioni possano essere una in regione Baité dalle parti della ex caserma Crespi, e l’altra in un non meglio specificato posto lungo la statale 28 in valle Impero.
Credo che qualcuno debba dire, come minimo, da chi è partita la presa in giro, visto che come ho scritto prima, è stata lasciata credere alla cittadinanza una falsità.
Chi è il responsabile, anche se involontario, abbia il coraggio di raccontare com’è andata effettivamente la vicenda.

Scritto da Angelo Amoretti

19 novembre, 2008 alle 16:04

OliOliva 2008

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Oggi è stata presentata l’ottava edizione di Olioliva che si terrà da mercoledì 26 a domenica 30 novembre.
L’inaugurazione ufficiale dell’expo è prevista per venerdì 28 novembre alle ore 15.
Anche quest’anno il centro storico di Oneglia si animerà grazie ai circa duecento espositori e la festa avrà il suo culmine dalle 15 di venerdì 28 alle 19 di domenica 30, quando le vie del centro verranno chiuse al traffico per la Festa dell’Olio Nuovo che quest’anno dicono sia di ottima qualità.
Sul percorso che vede interessate Piazza Bianchi, Largo Ghiglia, Calata Cuneo, Via Bonfante, Piazza Piana e Via Berio, si potranno inoltre degustare i tipici prodotti liguri.
Per maggiori e più dettagliate informazioni, visitate il sito www.olioliva.tv.

Scritto da Angelo Amoretti

18 novembre, 2008 alle 17:26

Tempi duri per l’Amat? [III]

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Le dichiarazioni degli Assessori Paolo Strescino (Ambiente) e Rodolfo Leone (Bilancio) riguardo alla tassa non dovuta, pagata per dieci anni mediante bolletta dell’Amat per il depuratore che non è in funzione, per certi versi mi convincono fino a un certo punto.
Strescino ha assicurato, dalle colonne de La Stampa di oggi, che dalla prossima bolletta non ci sarà più la tassa “incriminata” e il suo ragionamento è in parte condivisibile quando dice che “se tutte le realtà coinvolte dovessero restituire il denaro sarebbero messe in ginocchio” perché è sottinteso che poi a rimetterle in piedi saremmo con ogni probabilità noi cittadini.
Però Strescino e Leone dovrebbero mettersi d’accordo perché l’Assessore al Bilancio, sullo stesso quotidiano, il 14 novembre scorso, ha dichiarato: “Comunque, si tratta di 864 mila euro all’anno. Non è una cifra che manda in dissesto il bilancio del Comune.“. Se ne deduce che uno dei due, probabilmente, non si sia spiegato bene e sarebbe interessante sapere chi.
La cifra più o meno combacia: diciamo 800 mila euro all’anno. E sulla destinazione d’uso sono d’accordo entrambi: quei soldi servivano alla manutenzione della rete fognaria e idrica.
Non per essere pignolo, ma 800 mila euro all’anno non sono bruscolini e a occhio non riesco a capire dove tali manutenzioni siano state fatte, se ci mettiamo anche che spesso si sono verificati problemi proprio con le reti fognarie in città e la rete idrica ai margini (in via Littardi, per dire, dalle parti del campo di atletica, si è visto più di una volta sgorgare acqua in strada dai tubi).
Sarebbe dunque opportuno poter verificare se quella cifra è stata realmente usata per la manutenzione, magari con spiegazioni un po’ più dettagliate, giusto per tenere informati i cittadini e per la famosa trasparenza.
Perché allora viene da pensare che la manutenzione sia stata fatta in maniera inadeguata.
Detto ciò e visto che l’idea della tassa non è venuta di certo né a Leone, né a Strescino perché si trattava di una norma statale, mi sarei aspettato da un qualsiasi amministratore anche un solo: “Scusate, ci siamo sbagliati, ma non è colpa nostra. Se possibile cercheremo di usare un po’ di quei soldi che vi abbiamo ingiustamente prelevato per riempire qualche buca sulle strade”.

Scritto da Angelo Amoretti

17 novembre, 2008 alle 12:37

Tempi duri per l’Amat? [II]

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L’eventuale rimborso dovuto agli utenti che per dieci anni hanno pagato la tassa sul depuratore che non c’è, non manderebbe in dissesto le casse del Comune.
Lo afferma, dicendo che è ridicolo parlarne, l’Assessore al Bilancio Rodolfo Leone, il liberale più amato dagli imperiesi, uno che il ‘68 l’ha fatto di sfuggita perché doveva studiare negli Stati Uniti e andare in giro per la Grecia dei Colonnelli con una vecchia Fiat 850.
Del resto, anche se ultimamente ha dichiarato che d’ora in poi sarà impossibile fare in città quel che si è fatto finora senza aumentare le tasse, nel giugno 2006 aveva dichiarato: “Imperia scoppia di salute, abbiamo talmente tanti soldi da non sapere dove metterli“.
Ma se per il Comune è ridicolo parlare di 864 mila euro all’anno, allora perché ricorrere in ultima analisi alla “tassa di scopo”?
Il progetto del depuratore, studiato dalla giunta di centro sinistra nel 1987, e definito “faraonico” dall’Assessore, è anche servito a quella pseudo inaugurazione con tanto di Ministro di allora, Altero Matteoli, insieme all’Assessore Paolo Strescino.
E come mai, dopo la caduta della giunta Berio, è venuta fuori la tassa per il depuratore sulle bollette dell’Amat?
Nella breve intervista rilasciata a La Stampa di oggi, Rodolfo Leone si lancia poi nell’analisi politica, come sempre lucida e precisa: “Dire che Prodi ha risolto anche uno solo dei problemi di Imperia non merita replica. Se dobbiamo dire grazie a qualcuno, quella persona è Claudio Scajola“.
Ecco, sarà che ho un’idea diversa dalla sua riguardo alla comicità, ma trovo decisamente più divertente quest’ultima frase perché è un po’ come dire che gli abitanti di Ceppaloni se devono dire grazie a qualcuno non è né a Prodi né a Berlusconi, ma a Clemente Mastella.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2008 alle 11:52

Caso di doping nella pallapugno

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Una vicenda di doping scuote il mondo del ‘balòn’: Marco Faccenda, ’spalla’ di Roberto Corino nel Ricca d’Alba campione d’Italia di pallapugno, è risultato positivo al controllo antidoping in occasione della prima finale scudetto contro San Leonardo, come riferito dal Coni:
L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI, su indicazione della Federazione Medico Sportiva Italiana, dopo aver informato la Federazione interessata, con cui ha proceduto all’abbinamento codice/atleta, ha accertato un caso di positività.
Il Laboratorio di Roma ha rilevato, nel primo campione sottoposto ad analisi, la presenza di Cocaina – Benzoilecgonina – Ecgonina Metilestere e Metabolita di THC per Marco Faccenda, tesserato della Federazione Italiana Pallapugno (società Ricca), al controllo CONI-NADO in competizione, su richiesta della FIPAP, del 18 ottobre 2008 a Ricca d’Alba (Cuneo), in occasione della finale del Campionato Serie A maschile: Ricca – S. Leonardo.
Sanremonews – 13 novembre 2008

La notizia, se confermata, avrebbe a dir poco del clamoroso.
Non seguo più il pallone elastico, o come diavolo lo chiamano oggi, da più di dieci anni, ma prima le partite casalinghe di Alberto Sciorella, Giuseppe Barla e Alessandro Trincheri (quando commetteva 20 o 30 falli di battuta a partita) andavo a vederle.
Per Barla e Sciorella sono andato qualche volta anche in Piemonte e ho chiacchierato spesso con anziani giocatori: uno su tutti, Giuseppe Aicardi, il mitico Pinù che mi raccontava delle “bombe” che si faceva prima delle partite, tutte a base di Vov e naturali al 100%. Mi raccontava che un tempo capitava anche di giocare due partite in una giornata: magari al mattino al Parasio, al pomeriggio a Vasia: per questo aveva bisogno di “sostegno”.
Ho sempre diffidato di certe partite finite 11-10 o 11-0 perché, mi dicevo, chissà che patti stringeranno tra loro i giocatori. Ma vederli colpire la palla in un certo modo era sempre un piacere, a prescindere.
Quando i dopati sono venuti fuori nelle altre attività sportive, mi domandavo se mai qualche giocatore di pallapugno non facesse uso di sostanze proibite. Non ho nemmeno ben presente quando è entrato in vigore l’antidoping anche nel pallone elastico: non vorrei sbagliarmi, ma credo che non sia da molto.
Per questo la notizia mi ha colpito: se non è il primo caso di doping, poco manca. Fatto sta che Marco Faccenda si è fatto trovare positivo e lo scudetto potrebbe essere assegnato a tavolino a Alessandro Trincheri, portacolori della San Leonardo di Imperia, che, mi dicono, nel frattempo è migliorato, e di molto.

Scritto da Angelo Amoretti

13 novembre, 2008 alle 16:38

Tempi duri per l’Amat?

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La Federconsumatori di Imperia ha richiesto all’Amat e di conseguenza al Comune, di eliminare e restituire la tassa sul depuratore che viene addebitata sulla bolletta degli utenti per il semplice fatto che il depuratore non è in funzione.
La sentenza n. 335 -10 ottobre 2008 – della Corte Costituzionale ha infatti stabilito qualche giorno fa che nelle città dove non sono attivi i depuratori per le acque reflue, i cittadini non sono tenuti a pagare la tassa che invece compare da circa dieci anni sulle bollette Amat.
Federconsumatori ha anche fatto dei calcoli: la tassa è di circa 40 euro all’anno per ogni nucleo familiare, quindi ad oggi ha inciso per circa 400 euro sui bilanci familiari.
Il cittadino utente potrà quindi richiederne il rimborso. Il passo più semplice da compiere è quello di andare allo sportello di Federconsumatori dove gli appositi addetti, con i loro legali, a studiaranno una strategia di rimborso adeguato che potrà essere fatto, per esempio, con adeguate decurtazioni sulle future bollette.
La sentenza della Corte Costituzionale ovviamente inciderà molto sul bilancio dell’Amat: si parla di circa 10 milioni di euro, essendo circa 25.000 gli allacci.
La Federconsumatori di Imperia è in via Foce, n.3 e il numero di telefono è: 0183 558925

Scritto da Angelo Amoretti

11 novembre, 2008 alle 11:58

Il Secolo XIX sul sondaggio di ImperiaParla

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Nel ringraziare GI.BR., che suppongo essere Giorgio Bracco, trascrivo con piacere l’articolo pubblicato oggi da Il Secolo XIX sul sondaggio che vedete nella barra laterale del blog:

IL BLOG ”IMPERIAPARLA”
SONDAGGIO SUL WEB
NOVE SU DIECI CONTRARI AL CAMPO DA GOLF

Campo da golf sì, campo da golf no. L’idea di dotare l’appena inaugurato (e chiuso di sera e di notte) parco urbano di lungomare Vespucci di un impianto sportivo non è una novità. Così come non è una novità la diatriba tra maggioranza e minoranza, l’un contro l’altra schierate (Sappa e compagni sono per il sì, l’opposizione per il no). E mentre l’ipotesi di ricorrere a un referendum popolare, caldeggiata da politici e amministratori locali, sembra lontana dall’essere attuata in tempi brevi, sul web qualcuno ha deciso di anticipare i tempi lanciando un sondaggio vero e proprio su chi è favorevole e chi no al campo pratica per il golf. Il sito ImperiaParla, forse il blog cittadino più frequentato e visitato dai navigatori ponentini, sta proponendo da qualche tempo la domanda “Vuoi il campo da golf nel parco urbano?” A dimostrazione di un certo interesse da parte degli imperiesi, i contatti con il sondaggio web in questione sono quotidiani e piuttosto numerosi. Per la cronaca, a ieri pomeriggio intorno alle 16 e 30, la supremazia dei contrari sui favorevoli era schiacciante: 88%contro 12%.
«Il sondaggio non ha un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente», scrivono sul sito i titolari del sito ImperiaParla.
Sarà ma, senza dubbio, visto e considerato che l’accesso è libero a tutti e il voto è assolutamente segreto, la tendenza potrebbe anche non essere così distante dalla realtà. Tutto è opinabile, ancora di più se viaggia sul web, mezzo di comunicazione che fonda la sua ragione di esistere proprio sull’”incontrollabilità” delle fonti ma anche sulla totale libertà delle stesse. Resta il fatto che, sino a prova contraria, il sondaggio di ImperiaParla, sino ad oggi, è l’unico riferimento, l’unico termine di paragone, limitato sin che si vuole, per chi vuole confrontarsi sul “problema”, ammesso che lo sia, del campo pratica di golf. D’altro canto, era stata proprio l’associazione Amici del Golf a proporre l’ipotesi di ricorrere, on line, al sondaggio: sì o no a un campo da golf a Imperia. Specificando, tral’altro, che seppur il parco urbano appare oggi la soluzione più idonea per spazio ed economicità di gestione l’impianto potrebbe comunque essere ospitato benissimo in un’altra zona della città. L’opzione di realizzare un campo da golf, in scala ridotta, all’interno del parco urbano, era stata perseguita sin dall’avvio del progetto complessivo del waterfront dall’amministrazione Sappa. Poi, dopo che l’opposizione ne aveva osteggiato la costruzione e la Regione aveva bocciato il disegno, la proposta è tornata prepotentemente alla ribalta nel corso della cerimonia di inaugurazione del sito, un mese fa. Sia il sindaco, sia gli assessori Gaggero e Luca Lanteri avevano infatti ributtato in gioco la palla, riproponendo con forza e rinnovato vigore la proposta golf.
GI.BR. – Il Secolo XIX, 9 novembre 2008

Qui c’è l’articolo nella sua forma originale.

Scritto da Angelo Amoretti

9 novembre, 2008 alle 11:28

Antonio De Bonis for Sindaco

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Il settimanale La Riviera in edicola oggi, ha intervistato Antonio De Bonis, l’altro candidato del Partito Democratico a Sindaco della nostra città. Il prossimo 30 novembre si terranno le primarie e dalle urne uscirà il prescelto tra lui e Paolo Verda: uno dei due sfiderà il candidato, per ora ignoto, del Popolo della Libertà.
Antonio De Bonis ha 51 anni e una ventennale esperienza politica: è stato nel Partito Socialista, poi nei DS e oggi è capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale.
Secondo De Bonis “il vero male di Imperia è la mancanza di lavoro e l’amministrazione in questi anni non ha fatto nulla per risollevare una situazione deficitaria” e aggiunge che “bisognerebbe elaborare un piano regolatore che permetta la realizzazione di numerose strutture alberghiere. Senza alberghi“, continua De Bonis, “non ci potrà mai essere turismo. Altri due interventi indispensabili riguardano la realizzazione di sviluppo artigianale e produttivo per creare più posti di lavoro e il recupero del patrimonio olivicolo della città di Imperia, il più grande di tutta la provincia, ormai praticamente in stato di abbandono“.
De Bonis, criticando la giunta Sappa, dice che il suo fallimento più grande “consiste nel non aver portato avanti un progetto di sviluppo della città“.
Per quanto riguarda l’entroterra e le frazioni il candidato del PD dice che negli ultimi anni “sono state completamente dimenticate” in quanto “tutta l’attenzione è sempre stata rivolta alle grande opere, tralasciando i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, come le asfaltature, il rifacimento dei marciapiedi e una maggiore cura degli impianti di illuminazione“.
Per quanto riguarda la cultura e le manifestazioni, dopo aver ricordato che, quando era stato Assessore allo Sport nella giunta Berio, aveva portato alla piscina comunale la World Cup di nuoto a vasca corta, i campionati nazionali giovanili di nuoto e i campionati nazionali di salvamento (”tutte manifestazioni che in questi anni si sono perse perché, a quanto pare, non considerate investimenti prioritari“), De Bonis dice che se dovesse vincere le elezioni comunali, la prima cosa che farà sarà “quella di chiamare tutti quei cittadini che non si sono rassegnati a un futuro già scritto per questa città“.
Infine, sulle alleanze con le altre forze di sinistra, avverte che “le alleanze devono essere fatte su un programma. Se non c’è una condivisione degli obiettivi non ci possono essere rapporti di collaborazione. Inutile cercare alleanze forzate per vincere se poi, a conti fatti, sarà impossibile governare serenamente. La sinistra ha già commesso troppe volte questo errore“.
In bocca al lupo a Verda e De Bonis e vinca il migliore.

Scritto da Angelo Amoretti

7 novembre, 2008 alle 17:13

Sul fallito attentato al Tribunale [III]

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Ho trovato questo articolo interessante su La Stampa del 16 marzo 2003:

Ci sono state le «grandi manovre» in questi giorni, intorno al Tribunale di Imperia, in via XXV Aprile. Sopralluoghi, operai che si sono occupati delle rifiniture (le scritte sulle targhette davanti alle porte, ad esempio), dipendenti della società dei telefoni chiamati a migliorare i collegamenti interni. Dopodomani, martedì, è il gran giorno: si inaugura ufficialmente la nuova e moderna struttura che ha soppiantato l’edificio ormai vetusto e inadeguato di piazza de Amicis, andato giustamente in pensione (la cerimonia prescinde dall’operatività vera e propria, raggiunta qualche settimana fa). A tagliare simbolicamente il nastro sarà il Ministro di Grazia e Giustizia Roberto Castelli, a cui faranno corona le autorità locali, politici e magistrati. Gli onori di casa saranno competenza del presidente Giuseppe Squizzato, del procuratore capo Bruno Novella, del sindaco Luigi Sappa. Il guardasigilli verrà in città, con scorta al seguito, per ammirare una struttura bella, spaziosa, realizzata tutto sommato in tempi record che, però, ancora qualche piccola pecca la mostra (dettagli dirà qualcuno). Per citare un problema su tutti: in questi giorni ci sono state infiltrazioni d’acqua nei sotterranei dov’è sistemato l’archivio. E qualche difetto di organizzazione è stato segnalato dai dipendenti e dai componenti delle forze dell’ordine. Qualcuno, tra loro, ha storto il naso di fronte alla decisione di riservare un’intera area a parcheggio per le auto degli avvocati, provvisti di telecomando e codice segreto. Un privilegio che in altri tribunali, pare, non si riscontri. A Torino e Milano, chi entra con la macchina è sottoposto a controlli spietati, anche se è un pubblico ufficiale e non si sognano certo di avere un telecomando a disposizione. A Savona invece questo problema non esiste: le auto non le fanno proprio entrare. Dettagli, comunque, questioni che saranno accantonate momentaneamente martedì: arriva il Ministro.
La Stampa, 16 marzo 2003

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2008 alle 16:10

Appuntamenti

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Venerdi 7 novembre
Alle ore 21, presso il centro sociale la Talpa e l’Orologio, l’associazione Garabombo organizza un incontro sul tema: “Un’economia diversa per un futuro sostenibile – la sfida del commercio equo e solidale”.
Interverranno Roberto Sensi (Campagna per la riforma della Banca Mondiale); Luca Gioielli (Cooperativa Liberomondo) e Alberto Zeratti (Cooperativa Fair).
Nel corso della serata saranno presentati i prodotti provenienti dalle filiere sostenibili delle due cooperative.

Sempre venerdì, all’Arci Camalli di Oneglia suoneranno i “Sunset” rock covers band di Imperia.

Sabato 8 novembre
All’Arci Guernica di Porto Maurizio, dopo la cena, sarà presentata una multivisione fotografica sull’Indonesia, a cura di Roberto Natta.

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2008 alle 15:43