Archivio per il mese di gennaio, 2009

M’illumino di meno

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E’ l’iniziativa promossa da qualche anno dalla trasmissione Caterpillar di Radio2 Rai, come spiega bene qui Giorgio Montanari.
Si tratta di dedicare un giorno, il 13 di febbraio, al risparmio energetico.
Ne approfitto così per raccontarvi la storiella di Natale.
Avrei dovuto raccontarvela in clima pre natalizio, ma così rende meglio l’idea.
Intorno alla metà di novembre, sempre in ambito di risparmio energetico, il comune ha iniziato a fare installare le luminarie anche nelle frazioni.
Nel dicembre 2006 avevo fatto un giro e criticato il modo in cui i paesi erano stati presi poco in considerazione. Così, quest’anno, Dio, o chi per lui, mi ha punito.
Una mattina di quella metà di novembre ho trovato un tecnico (il cui cognome inizia per Stiva e finisce per Nello) abbarbicato alla ringhiera del mio terrazzino: stava posizionando una simpatica stella a cinque punte proprio lì, senza neppure chiedermi se la volevo un po’ più in qua, per dire.
Lì per lì mi sono arrabbiato e sono andato a cercarlo fino a Poggi, dopo aver parlato al telefono con una gentilissima signora del Comune di cui non ricordo il nome.
Dopo aver parlamentato e memore delle mie lamentele degli anni precedenti, ho chiuso la faccenda, pregandolo di venire a togliere la simpatica luminaria il più presto possibile, appena finite le feste.
Oggi, 29 gennaio, la stella a cinque punte è ancora lì e al pomeriggio alle 16.30 s’illumina d’immenso.
Vedere la stellona illuminata oltre a intristirmi ancora di più mi fa anche incavolare perché sì che sono dodici volt, ma rimane pur sempre un piccolo spreco.
Quindi, visto che ormai ai tempi lunghi ho fatto il callo, chiederei gentilmente agli addetti, di venirla a rimuovere perlomeno entro il 13 febbraio così saremo contenti in due: il Comune che avrà aderito alla campagna di Caterpillar e il sottoscritto che eviterà di essere scambiato per un fan delle Brigate Rosse.
Grazie, eh!

Scritto da Angelo Amoretti

29 gennaio, 2009 alle 18:44

Giornata della Memoria

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Per non dimenticare mai.

Scritto da Angelo Amoretti

27 gennaio, 2009 alle 8:46

Daniele Biacchessi al Guernica

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Mi riallaccio al discorso dei giovani di Imperia che a quanto pare trovano noiosa la loro città e scrivo due righe sulla serata di sabato scorso al Guernica.
Sabato scorso il Guernica, il circolo Arci di via Mazzini a Porto Maurizio, ha inaugurato il ciclo di teatro civile denominato “I cantori di storie” e lo ha inaugurato alla grande con Daniele Biacchessi, giornalista, scrittore e vice caporedattore di Radio24.
Biacchessi, affiancato da Andrea Sigona che ogni tanto intonava una canzone accompagnandosi con la chitarra, ha raccontato delle stragi in Italia, raccolte nel suo libro “Il Paese della vergogna” edito da Chiarelettere.
Mentre sullo schermo scorrevano le immagini tratte da un filmato a cura di Arcoiris, Biacchessi, a modo suo e in maniera molto coinvolgente, partendo dalla strage di Sant’Anna di Stazzema, ci ha raccontato quelle di Bologna, dell’Italicus, di via dei Georgofili e le altre.
Tutte cose che io, e probabilmente quelli della mia età, conoscevo già. Ma personalmente ero contento che ci fosse qualcuno a ricordarcele.
Alla fine dello spettacolo, fumatore accanito, sono uscito nella fredda e umida via Mazzini a fumarmene una. Che poi sono diventate due o tre.
E’ uscito anche Biacchessi e ci siamo messi a chiacchierare. Mi ha colpito quello che ha detto a un certo punto: recentemente in un liceo famoso di una città di cui non ricordo il nome, è stato fatto un questionario agli studenti, in cui si chiedeva loro, tra l’altro, chi fossero i colpevoli della strage di Piazza Fontana. Il 90 e passa per cento ha risposto: Brigate Rosse.
E allora lui continua a raccontare del paese della vergogna, affinché magari un genitore lo racconti al figlio e il figlio al suo amichetto, in modo da non dimenticare mai.
E’ stato uno spettacolo toccante e purtroppo, pur essendo la sala piena, ho visto poche facce di giovani.
Non è vero che Imperia non offre proprio niente: qualcosa ogni tanto succede. E bisognerebbe approfittarne. Solo che da queste parti si ragiona ancora con mentalità troppo provinciale e se uno spettacolo è all’Arci, quelli che vanno a prendere l’aperitivo nel dato locale “di moda” non se ne curano. E se per caso qualcosa di analogo viene presentato in un locale che non sia l’Arci o il Centro Sociale, i “soci” e i “talpini” generalmente evitano di andarci.
E’ da qui che bisogna ripartire: guardare alla sostanza, al contenuto, più che al contenitore. Superati questi pregiudizi,  potrebbe venirne fuori qualcosa di utile a tutti.

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2009 alle 16:57

La Giornata della Memoria al Polo universitario

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L’ANPI, l’Isrecim (Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Imperia – Via F. Cascione, 86 – Imperia – tel. 0183/650755 fax 0183/650756) e la FIVL invitano la cittadinanza a partecipare alla commemorazione della ‘Giornata della Memoria’ (Legge n° 211 del 20 luglio 2000) per martedì 27 gennaio 2009.
Un’occasione di meditazione per ricordare con la Shoah (nonostante ci sia chi vorrebbe cancellarla dalla Storia) lo sterminio del popolo ebraico e, per quanto ci riguarda come Nazione, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei, gli Italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte.
Questo il programma:
presso l’Aula Magna del Polo Universitario Imperiese (Via Nizza, 8 – Imperia), giovedì 29 gennaio 2009, alle 10, presentazione della mostra fotografica ‘Le leggi razziali e la Stampa’ a cura dell’Associazione Culturale ‘Il Ponte’ di Vallecrosia. Venerdì 30 gennaio 2009, ore 10, proiezione del film-documentario ‘Un giorno qualcuno dirà che non è vero’ del regista Mauro Vittorio Quattrina, a cura dell’Associazione Culturale ‘Storia Viva’ di Verona.
fonte

Nel frattempo una recente indagine del corriere.it rivela che il 12% degli italiani, purtroppo, è antisemita.

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2009 alle 12:14

Pubblicato in Eventi

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Imperia, i giovani, l’Assessore e la stampa

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Curioso come viene riportata dai due quotidiani locali la notizia riguardante una recente indagine sui giovani di Imperia, promossa dall’Assessore alle Politiche Giovanili, Paolo Strescino, dal tema “Imperia con gli occhi dei giovani”.
Al riguardo l’Assessore ha avuto un incontro con i ragazzi all’Istituto Ruffini e leggendo La Stampa emerge che il problema dei giovani imperiesi è la noia. La città per loro offre poco o niente e il 70% degli intervistati vorrebbe andare ad abitare altrove.
Leggendo Il Secolo XIX si scopre invece che il problema principale è rappresentato dalla droga, lo spettro che incombe sui ragazzi imperiesi e le loro famiglie. Tanto che l’Assessore ha lanciato l’idea di un grande forum proprio sul problema della droga.
Mi meraviglio che nessuno dei due quotidiani metta in evidenza che se i giovani desiderano abbandonare la città forse è perché, oltre a essere noiosa e poco sicura (soprattutto per le ragazze), non offre nessuna prospettiva di occupazione per il futuro.
Se poi consideriamo che già circa due anni fa era stato fatto uno studio analogo, sempre a cura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, e che più o meno i risultati erano stati gli stessi, viene da pensare che per i giovani di Imperia si sia fatto pochino.

Scritto da Angelo Amoretti

23 gennaio, 2009 alle 10:06

A San Bastian ina murta e in passu de can

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I Vigili Urbani hanno festeggiano San Sebastiano, il loro patrono. Un proverbio dei nostri vecchi recitava: “A San Bastian in’ua e in passu de can”. Significa che le giornate invernali cominciano ad allungarsi.
I nostri Vigili invece hanno allungato la lista delle multe per infrazioni al Codice della strada: 18.721 nel 2008,  pari a 509.205 euro,  contro i 446.903 del 2007.
I casi sono due: o i guidatori imperiesi sono diventati più maldestri, o i vigili più severi. Essendo che il Comune è messo piuttosto male e che se andiamo avanti così (vista la crisi mondiale) rischia di fallire, sono tentato a propendere per la seconda ipotesi.
Nonostante ciò sono ancora molti, se non troppi, coloro che circolano con il cellulare all’orecchio, non rispettano gli stop e non danno la precedenza, per fare alcuni esempi.   Per non parlare di quelli che posteggiano alla spera in Dio, al posto degli scooter e negli spazi riservati ai disabili.
In ogni caso, anche se un po’ in ritardo, auguro ai vigili urbani un buon San Sebastiano. Saluti anche alle vigilesse di quartiere.

Scritto da Angelo Amoretti

20 gennaio, 2009 alle 16:10

Governinc…ontra

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Questa mattina, presso l’aula magna del Polo universitario di Imperia, si è tenuto un incontro dal nome curioso “Governincontra”. In sostanza ben due Ministri della Repubblica, Claudio Scajola e Gianfranco Rotondi, hanno incontrato gli imperiesi (e non) in un evento che suona più come una enorme campagna elettorale.

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Scritto da Angelo Amoretti

17 gennaio, 2009 alle 19:16

Disabile allontanata dall’Oviesse

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«Ritengo sufficiente un rimprovero, anche se questo fatto mi lascia amareggiata»
Imperia, disabile cacciata da un negozio
Il direttore, quando si è accorto della carrozzina elettrica, le ha detto di uscire. Un’amica ha chiamato i carabinieri

Cacciata da un negozio perché disabile. È successo a Imperia, protagonista una ragazza di 21 anni, Annarita Marino, di Diano Marina. Insieme a delle amiche è entrata nel supermercato Oviesse di via Repubblica, ma il direttore dell’esercizio, Alberto Crippa (48 anni), infastidito dalla carrozzina motorizzata su cui la ragazza è costretta a muoversi, le ha detto di allontanarsi. Un gesto che ha suscitato la rabbia degli altri presenti, anche loro usciti dal negozio in segno di solidarietà.

GIUSTIFICAZIONI – Un’amica di Annarita ha chiamato i carabinieri, arrivati poco dopo: solo a quel punto il responsabile del punto vendita ha permesso alla ragazza di entrare. Lei si è detta profondamente amareggiata per l’accaduto, ma ha rinunciato a sporgere denuncia. Crippa ha detto in un primo tempo che non voleva far entrare la carrozzella per timore che impedisse agli altri clienti di muoversi liberamente, quindi ha aggiunto di temere che si trattasse di un veicolo non omologato.

«SCIOCCATA» – «Ero andata a Imperia a incontrare due mie amiche – ha raccontato Annarita -. Abbiamo deciso di entrare all’Oviesse: loro, con il passeggino alla mano, sono entrate. Hanno chiesto se potevo entrare anch’io e un addetto ha fatto cenno di sì. Poco dopo, però, è arrivato il direttore che mi ha fatta uscire. Una mia amica gli ha risposto ‘vorrei che avesse anche lei una figlia disabile, per capire cosa significa’ e lui ha subito minacciato querele. Così la mia amica ha chiamato i carabinieri. Io sono rimasta molto scioccata, ma non ho voluto sporgere alcuna denuncia, pensando che un rimprovero ben dato dai carabinieri, possa essere ugualmente sufficiente». Annarita, che si è diplomata l’anno scorso all’Itc di Imperia, è impiegata alla Croce d’Oro di Cervo per una borsa-lavoro.
fonte: www.corriere.it

Sono vicino a Annarita e, con me, immagino tutti i lettori del mio blog.
A Alberto Crippa consiglio anche  di leggere questo post.

Scritto da Angelo Amoretti

16 gennaio, 2009 alle 15:54

Non ho parole [II]

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A Indulgenza riconosco un’onestà intellettuale e morale che è pari alla mia e nulla più. Per quanto riguarda il futuro Sindaco di Imperia io sono certo che gli elettori sceglieranno quello della mia parte politica. E’ evidente che il Ministro Claudio Scajola ha dei compiti ed al Sindaco ne competano altri, tuttavia ribadisco che una forte intesa tra il Ministro Scajola ed il futuro Sindaco e l’Amministrazione sia fortemente auspicabile nell’interesse della Città.
Riviera24, 15 gennaio 2009

E’ la risposta dell’onorevole Vittorio Adolfo a Pasquale Indulgenza, che a seguito delle dichiarazioni del popolar liberale (o del popolare e liberale, non so) aveva dichiarato a Sanremonews il 13 gennaio scorso:

“E’ deprimente pensare che le ultime esternazioni a mezzo stampa del coordinatore regionale dei ‘Popolari e Liberali’ Vittorio Adolfo possano essere considerate normali da parte dell’opinione pubblica imperiese”. A dirlo è Pasquale Indulgenza, capogruppo di Rifondazione Comunista in comune ad Imperia, che continua: “Il navigato esponente politico – tuttora alla ribalta malgrado non positive vicende – recentemente uscito dall’UDC e passato a sostenere il PDL, parlando delle prossime elezioni amministrative nel Capoluogo, afferma testualmente: «Il candidato dovrà essere scelto in base a competenza e capacità amministrative e avere l’intelligenza di fare squadra unitamente ai suoi collaboratori e il ministro Scajola, nell’interesse di Imperia».
Delle due, l’una: o Adolfo, nel consigliare la sua luminosa proposta, non sa ancora che un Ministro della Repubblica è esclusivamente incaricato dell’alto compito di contribuire al Governo del Paese, stante un’etica pubblica che dovrebbe vietargli qualsivoglia ingerenza o commistione con l’amministrazione di un Comune, frutto di una libera elezione; oppure ciò che dice esprime esattamente la sua concezione del potere politico/amministrativo, senza che la cosa gli provochi turbamento alcuno. In entrambi i casi, turbati per le sue parole – e molto – dovrebbero essere tutti i cittadini democratici”.

Il titolo dell’articolo pubblicato da Riviera24 recita: “Imperia, Vittorio Adolfo risponde a Indulgenza: “Ha le idee confuse…“.
Francamente dopo aver letto le dichiarazioni di Adolfo, le idee si sono confuse pure a me. Non so più se Claudio Scajola è Ministro della Repubblica o Sindaco o Assessore o Consigliere comunale di Imperia e le parole dell’ex Udc mi hanno, per un attimo, proiettato a, che so, Ceppaloni, tanto per fare un nome a caso.

Scritto da Angelo Amoretti

16 gennaio, 2009 alle 0:26

Pubblicato in Politica

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Incendio al Metz: caso chiuso, ma anche no

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Nella notte del 9 gennaio scorso, un incendio ha distrutto il bar Metz, in via Cascione, di fronte più o meno alla tabaccheria.
Poche ore dopo il fatto, e dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici dei vigili del fuoco, qualcuno ha escluso la matrice dolosa: probabilmente la causa di tutto è stata una macchinetta per il caffè che, surriscaldandosi, ha provocato le fiamme che hanno poi incenerito il locale.
Caso chiuso. Manco ci fosse stato il tenente Colombo a fare le indagini, con la pubblicità in mezzo.
Oggi leggo su la Stampa che le indagini potrebbero riaprirsi. E’ infatti sbucato un filmato ripreso dalla telecamera del tabaccaio di fronte che mostra inequivocabilmente una esplosione, con tanto di sonoro, proveniente dal locale gestito da Pino Castiglione e Renato Ventre.
E’ vero, dice il giornalista, che l’esplosione potrebbe essere stata provocata dalla famigerata macchinetta per i caffè, ma intanto, come si dice, il caso è riaperto.
E a proposito di casi di cui non si sa più nulla: chissà come staranno procedendo le indagini sul mancato attentato al Tribunale?

Scritto da Angelo Amoretti

14 gennaio, 2009 alle 15:44