Archivio per il mese di febbraio, 2009

A volte ritornano

42 commenti al post

Stanno per tornare le ronde anche da noi.
Quello che ha fatto infuriare i giustizieri fai da te è un episodio avvenuto l’altra notte al Borgo Fondura: i vandali si sono accaniti sugli scooter parcheggiati, rigandoli con punteruoli e strappando il rivestimento delle selle.
Dico subito che questi comportamenti danno molto fastidio anche a me, ma quello che mi meraviglia è che in una mail inviata a Sanremonews e nell’articolo su Il Secolo XIX di oggi non si parli affatto di polizia e carabinieri.
Invece di invocare controlli più severi da parte delle forze dell’ordine si preferisce puntare direttamente sui “privati”. E secondo me è sbagliato. I cittadini dovrebbero essere tutelati dallo Stato e non dai privati.
Ovviamente bisogna mettere in condizione i carabinieri e la polizia di fare più controlli e di essere più presenti sul territorio perché se non hanno più benzina da mettere nelle auto vanno poco lontano, nel vero senso della parola.
L’altro problema è che, se andiamo avanti di questo passo, ci saranno ronde di tutti i colori che finiranno per controllarsi l’una con l’altra.
E’ notizia di pochi giorni fa che a Ostia, con il beneplacito di Storace, la Destra metterà in campo le proprie ronde perché quelle volute dal governo non vanno bene. E Caruso, di Rifondazione, vuole mettere insieme delle ronde che controllino l’operato di quelle parafasciste.
Il futuro, possibile scenario lo lascio immaginare a voi.
Sul Secolone c’è un sondaggio dal quale si evince, per il momento, che i cittadini preferirebbero essere tutelati dallo Stato.

Scritto da Angelo Amoretti

26 febbraio, 2009 alle 10:44

Pubblicato in Attualità

Tag: ,

Il Grande Centro

20 commenti al post


foto: Il Secolo XIX
Se Sindoni [a sinistra nella foto] riesce a stringersi un po’, magari qualcuno in più c’entra.

Scritto da Angelo Amoretti

25 febbraio, 2009 alle 12:35

Cul de sac

186 commenti al post

Ormai Giovanni Bonifazio si è infilato in un cul de sac dal quale si direbbe non sappia più come uscire.
Questa la mail inviata stamani a Riviera24. La riporto perché è un altro suo punto a favore per quanto riguarda il mio desiderio di vederlo Sindaco (e finanche Santo) subito:

“Il consigliere Nattero dovrebbe avere più rispetto verso gli abitanti di Barcheto e di Borgo d’ Oneglia.
La politica di basso profilo che è stata esercitata da questo consigliere, ha solo portato benefici al puro divertimento di giovani appartenenti alla sua area politica, per potersi garantire i voti, ignorando, le realtà locali oggettive di Barcheto e Borgo d’ Oneglia che non ne permettono la vivibilità con i residenti.
Mi permetto di ricordargli che chi indossa una veste politica ha il dovere di fare gli interessi di tutti i cittadini anche di quelli che non lo hanno votato.”
Giovanni Bonifazio – Riviera24, 24 febbraio 2009

“Mi permetto di ricordargli” probabilmente è un lapsus freudiano, ma qui non stiamo a guardare il pelo nell’uovo.
Si tratta di una risposta a un intervento di Carla Nattero che non riesco a trovare perché i nostri portali locali, infarciti di pubblicità, non sono ancora stati capaci di mettere permalink interni che possano rimandare alla notizia originaria. O forse non ne hanno voglia, ma questo è un altro discorso.
Il punto è che Bonifazio non ha ancora capito che la colpa di tutti i mali degli imperiesi non è la sinistra, non sono Carla Nattero e Pasquale Indulgenza.
La colpa è del governo Prodi. Infatti è noto che “mortadella” ha amministrato Imperia per dieci anni: il Sindaco Sappa ci ha messo la faccia, ma il governo della città era in mano a Prodi.
Una volta che Bonifazio avrà capito questo potrà imbottigliare siero a non finire e venderlo come “cura Bonifazio”. Quella Bonifacio curava il cancro, la Bonifazio cura la memoria.

Scritto da Angelo Amoretti

24 febbraio, 2009 alle 12:59

Pubblicato in Attualità

Tag:

Bonifazio Sindaco subito!

56 commenti al post

E come assessori e consiglieri comunali, i componenti del comitato “Barcheto periferie e dintorni”.
Quello che segue è il comunicato stampa [se mi si passa il termine] diramato ieri mattina ai vari portali online:

Dall’assemblea straordinaria è emerso chiaramente che tutti i mali che affliggono i cittadini nascono dall’ incapacità del centro sinistra (ormai farneticante e già bocciato dagli italiani) come gli accorpamenti delle scuole, lo sfascio della sanità, una città come Sanremo resa dal buonismo della sinistra una città allo sbando e pericolosa, il commissariamento della provincia, le manifestazioni violente di piazza degli appartenenti ai centri sociali, fra l’ altro finanziati con i soldi dei cittadini, ecc.
Sono anni che il comitato chiede più controlli sulla sicurezza e sulla viabilità, ora per aggravare le problematiche del nostro rione ci mancava un centro “sociale”. Pertanto faremo ferma opposizione tramite i nostri legali nelle opportune sedi per far valere le nostre ragioni del NO! all’insediamento della talpa e l’orologio.
Per il comitato il consigliere circoscrizionale
Giovanni Bonifazio – 21 febbraio 2009

Questo dimostra che Bonifazio e il comitato di cui sopra hanno capito come vanno le cose: “tutti i mali che affliggono i cittadini nascono dall’incapacità del centro sinistra” è Il pensiero definitivo che legittima il suddetto consigliere circoscrizionale ad aspirare alla poltrona più importante del comune.
In serata è arrivata la risposta del centro sociale:

C’era da aspettarselo, con la campagna elettorale alle porte, era fin troppo facile prevederlo.
E puntualmente è spuntato un politico, che per racimolare qualche voto in più, non esita ad aprofittare di qualsiasi situazione.
L’essenza del Centro sociale “La talpa e l’orologio” è difficile da sintetizzare in poche righe, per questo invitiamo gli abitanti di Barcheto a non farsi strumentalizzare, ma a venirci a trovare, per conoscerci, per vedere cosa facciamo, e cosa ci piacerebbe fare nella nuova sede, magari a cominciare dalle iniziative previste per la prossima settimana.
Siamo convinti che il trasferimento possa diventare anche un’occasione per il quartiere, non sprechiamola ancora una volta.
Speriamo che a questo punto l’Amministrazione Comunale sappia svolgere il ruolo che le compete per favorire l’attuazione dell’accordo.

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2009 alle 9:30

Frankie HI-NRG MC a la Talpa e l’Orologio

16 commenti al post

Sabato 21 febbraio 2009, presso il centro sociale la Talpa e l’Orologio di viale matteotti 23, Frankie Hi-Nrg MC presenterà il nuovo tour in cui proporrà i brani del suo ultimo album “DePrimoMaggio”, oltre che i classici della lunga carriera discografica. La musica del tour sarà arricchita dalla proiezione di immagini curate dagli studenti dello IED, Istituto Europeo di Design di Milano. L’album “Deprimomaggio” vanta collaborazioni d’eccezione: Giorgia, Samuele Bersani, Roy Paci, Paola Cortellesi, Enrico Ruggeri, Ascanio Celestini, Gianluca Nicoletti.
Per l’ingresso sarà necessaria la prevendita, che si può sottoscrivere nelle botteghe dell’Associazione Garabombo l’invisibile.
Aspettando l’ufficiale giudiziario per l’annunciato sgombero, la Talpa e l’Orologio offre altri due notevoli eventi:

Lunedi 23 febbraio – ore 19.00

A CENA CON LIBERESO
Presentazione del libro OLTRE IL GIARDINO – Le ricette di Libereso Guglielmi

Martedi 24 febbraio – ore 21.00

COME UN UOMO SULLA TERRA
Proiezione del documentario sull’odissea dei profughi in Libia

Scritto da Angelo Amoretti

20 febbraio, 2009 alle 9:22

Pubblicato in Eventi

Tag:

L’onorevole Grillini all’Arci Camalli di Oneglia

25 commenti al post

Questa sera, alle ore 21, il parlamentare del partito democratico, Franco Grillini, presenterà il suo libro “Ecce omo – 25 anni di rivoluzione gentile“.
Franco Grillini è il fondatore dell’Arcigay, di cui attualmente è il presidente onorario, nonché della Lila (Lega italiana per la lotta contro l’Aids).
Si parlerà di omosessualità, un tema che in questi giorni è particolarmente sentito, visto le polemiche per via della canzone di Povia a Sanremo, senza tralasciare la questione dei diritti civili.
Franco Grillini scoprì il suo essere omosessauale quando era già sposato con la donna che amava. Conobbe un ragazzo che gli cambiò la vita e da allora si dedica alla battaglia per il riconoscimento dei diritti civili dei gay e dei transessuali.
L’incontro è organizzato dai Giovani Democratici di Imperia con la collaborazione delle associazioni LiberaMente e ApertaMente.

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2009 alle 0:34

Equazioni

44 commenti al post

Nel curvone di corso Garibaldi c’era (e forse ancora c’è) un bel manifesto 6×3 con la faccia di Paolo Verda e lo slogan “Noi siamo con Paolo”. Un po’ più a levante c’è la risposta del Pdl – stessa misura, pessima grafica – “Noi siamo con…Imperia”.
Alla luce di quanto avvenuto ieri in Sardegna – ho sintetizzato così il risultato – credo di poter dire tranquillamente che il Pdl potrebbe andare a spendersi i soldi in cene pre elettorali, intanto ormai è come ho scritto sul tumblr, con tutto il rispetto per Verda e per chi sta con lui [e alle primarie sono stato con lui anch'io non fosse altro che tra i tanti, perlomeno è una faccia nuova e a me nota].
In Sardegna la campagna elettorale per il Pdl l’ha fatta Berlusconi: con i nostri soldi è andato per tre o quattro week end a fare marketing per questo figlio di commercialista [il Suo] che avrà detto sì e no quattro parole nei comizi, monopolizzati da quel gran comunicatore.
Non so se qui il Ministro si scomoderà per il candidato del Pdl: forse non sarà neppure il caso, ma l’equazione, con le dovute proporzioni, è la seguente: Cappellacci sta a Berlusconi come X sta a Scajola.
Forse stanno facendo i sondaggi per questioni interne, magari qualcuno si è impuntato e vuole tastare il polso degli elettori, ma resto dell’idea che se a Imperia il candidato sindaco del Pdl fossero la bicicletta del ministro o il suo barbiere, vincerebbero lo stesso e con la stessa percentuale di un Lanteri o un Leone [con tutto il rispetto per la bicicletta e il barbiere].
Ed è su questo che dovrebbero riflettere quelli del PD e quel che resta dell’opposizione.
Ci rifletto anch’io, tanto per passare il tempo, perché alla fine in tasca me ne viene poco.
Nel frattempo mi piacerebbe sentire la vostra opinione in merito.

Scritto da Angelo Amoretti

17 febbraio, 2009 alle 12:54

Pubblicato in Politica

Tag:

Il sondaggione per il nuovo Sindaco

19 commenti al post

In questi giorni simpatiche signorine telefonano agli imperiesi per conto di Euromedia e rivolgono all’utente una serie di domande riguardo al prossimo eventuale  sindaco della città.
Ne ha parlato Giorgio Montanari in questo post e oggi Loredana Grita ne scrive su Il Secolo XIX in un articolo dal titolo “Sindaco, tre nomi nel sondaggio Pdl”.
I nomi sono tre: Luca Lanteri, Rodolfo Leone e Paolo Strescino. Le domande sono tante e ci sono alcune risposte “aperte” per cui ci si può sbizzarrire a seconda del momento emotivo.
Per dire: visto che di recente alla rotonda di via Repubblica a momenti un camion stava per stritolare un’auto, si può rispondere che in questi anni sono state fatte troppe rotonde la cui utilità è ancora tutta da dimostrare.
Oppure che le strade sono troppo buie e disastrate, e via dicendo.
Quello che è certo è che alla fine, sondaggio o non sondaggio, a decidere sarà il Ministro e lo si scrive senza il minimo pudore. D’altronde si sa che è così e non dovrei più meravigliarmi, eppure a leggere certe cose, continuo a rimanere lievemente sbalordito.

[...] Insomma, se per la terna entro la quale verrà individuato il successore di Sappa, è arrivata l’ora del sondaggio è evidente che possiede le caratteristiche per assolvere al meglio l’eventuale incarico di primo cittadino della città del ministro e il sondaggio sarà utile per capire chi dei tre avrà più consenso rispetto all’avversario. Mal’esito del questionario dovrà poi essere valutato dagli organismi dirigenti e soprattutto dal ministro Claudio
Scajola che negli ultimi mesi ha tastato il polso degli esponenti di spicco di Forza Italia e di An [...]
Il Secolo XIX, 16 febbraio 2009

Ma allora Euromedia non farebbe prima a telefonare direttamente al Ministro?

Scritto da Angelo Amoretti

16 febbraio, 2009 alle 10:16

La Madonna del Parasio non si trova

24 commenti al post

La vicenda era iniziata nel giugno 2007: qualche amico ultrasettantenne del Parasio aveva tirato fuori la storia della Madonnina celeste, nascosta in un camminamento sotto piazza Parasio subito dopo la fine della guerra.
La storia aveva commosso mezza città (l’altra mezza è comunista e non si commuove), in primis l’Assessore provinciale Giacomo Raineri che, come il consigliere comunale Franca Rambaldi, al Parasio è nato  e cresciuto.
La missione era diventata quella di trovare la Madonnina, riportarla alla luce e farne un simbolo del borgo.
Qualche giorno fa si è cominciato a scavare nel punto indicato da chi l’aveva nascosta.
C’è stato anche il prezioso intervento di un rabdomante che ha dimostrato, attrezzi alla mano, che la statuetta deve essere proprio lì.
Forse ci sarà un tubo dell’acqua che perde, o qualche inflitrazione nel terreno a causa delle insistenti piogge dei giorni scorsi, perché per quanto ne so io, e come conferma egli stesso, i rabdomanti perlopiù “sentono” la presenza di acqua e non di Madonne.
E cominciano a sorgere i dubbi. Qualcuno dei “ragazzi” ipotizza che qualcuno, tanti anni fa, l’abbia spostata o, durante i lavori,  involontariamente danneggiata:  fatto sta che non si trova.
Qualche malizioso dice che si tratterebbe di una colossale goliardata, messa in atto tanto per dare un po’ di visibilità al Parasio. Qualcun altro dice che della Madonnina importa a pochi e che qualche metro più a ovest i pini si stanno mangiando il terreno senza che nessuno prenda provvedimenti.
Ma stando a quello che avevano detto in principio, i “ragazzi” sarebbero stati disposti ad autotassarsi pur di effettuare gli scavi e trovare la Madonnina, quindi credo che non si possa neppure affermare: “Il Comune invece di perdere tempo e sprecare soldi in certe cose che interessano pochi, dovrebbe occuparsi di cose più urgenti”.
Un consiglio ai “ragazzi” e a chi con loro si danna l’anima per portare alla luce la statua, comunque, mi sento di darlo: lasciatela lì dov’è, ammesso che ci sia. Il turista sarà molto più affascinato dalla storia che dalla vista in sé di una statua in una nicchia.
Si potrebbe fare una targa e piazzarla lì, dove dopo la guerra, fu nascosta la Madonna.
Se la portate fuori c’è il rischio che si metta a piangere per le brutture che sarà costretta a vedere e Imperia non è attrezzata ad accogliere orde di pellegrini. A meno che non arrivino con gli yachts.

Scritto da Angelo Amoretti

12 febbraio, 2009 alle 13:03

Pubblicato in Attualità

Tag:

Il caso Englaro e la doppia morale di certi cattolici

69 commenti al post

Mi lascia veramente perplesso come parte dell’opinione pubblica e di alcune forze politiche assistano ad un ‘omicidio’, quando proprio la nostra Nazione era alla testa di coloro che bandivano la pena capitale. Si che i valori della nostra Società si sono molto sbiaditi ma questa tragedia ha davvero dell’inverosimile.Anch’io sino pochi giorni fa pensavo che Eluana,si parlo proprio di questa sfortunata ragazza,fosse tenuta in vita con macchinari e accanimento terapeutico,quando ho saputo dai telegiornali che invece ciò non era vero e che veniva solo alimentata con un normalissimo sondino,sono caduto dalle nuvole.Sono stupito anche dell’atteggiamento del Presidente Napolitano che si appella alla costituzione,ma l’articolo 10,diritto alla vita e alla libertà personale al primo comma recita testualmente:”ognuno a diritto alla vita.
La pena di morte è vietata”.Non riusciamo a dare pene esemplari e giuste alle bande di stupratori e assassini e siamo d’accordo a sopprimere una inerme ragazza che si è in coma da tanti anni ,ma che non ha mai espresso la volontà di essere uccisa.La scienza ci insegna che nella storia vi sono stati casi simili in cui si è assistito ad un miracolo,a volte casi inspiegabili di persone tornate alla vita.Ho sentito pure dichiarazioni farneticanti di alcuni politici di sinistra Veltroni in testa…altri seguaci degli ormai affermati metodi pannelliani iniziare scioperi della fame o della sete a favore dell’interruzione alimentare alla ragazza. Si ,lasciamo morire di fame una ragazza malata e bisognevole solo di tanto affetto e cura da parte di tutti.Ma i signori politici come Di Pietro che accusa di nazifascismo la maggioranza di Governo,non si rende conto che questo mezzo di morte è degno proprio di quella triste epoca?
E che anche lui è d’accordo e complice? Bene ha fatto Berlusconi e con Lui altri esponenti anche di altre forze politiche a cercare immediatamente una soluzione che blocchi tale procedura che porterebbe alla morte per fame e sete la povera Eluana.Certamente avessimo avuto un Sandro Pertini e una opposizione consapevole non saremmo arrivati a questi punti. Mi sorge un dubbio, che l’elettrosmog causato da tutti i ripetitori di tv, cellulari e tutte le altre diavolerie moderne faccia impazzire i neuroni alla gente. Stando a quanto accade in questi ultimi tempi, potrebbe essere plausibile.
Vittorio Chisci – Sanremonews, 8 febbraio 2009.

La mail inviata da Vittorio Chisci a Sanremonews dimostra quanta ignoranza ci sia purtroppo in circolazione. Che non è generata dai ripetitori di tv, ma anche dalle tv stesse.
Chisci è, tra l’altro, un gradito visitatore del mio blog e siccome spesso pondera bene prima di scrivere, voglio pensare che sia stata l’ignoranza (intesa come il “non conoscere a sufficienza un dato argomento”) a spingerlo a scrivere quella mail, non la malafede.
Allora, tanto per cercare di dargli un piccolo aiuto e senza voler ulteriormente polemizzare, gli ricordo solo due cose:

1) Eluana è in stato vegetativo permanente, ossia irreversibile. La regione superiore del suo cervello (corteccia), compromessa da un trauma oppure da un’emorragia, va incontro a una degenerazione definitiva. E con essa tutte le funzioni di cui è responsabile: dall’intelletto agli affetti, e più in generale alla coscienza. Come si può leggere qui.
Probabilmente Chisci si è bevuto la squallida storiella secondo cui la ragazza potrebbe “anche generare un figlio”.

2) Veronica Lario, che adesso è la moglie di Silvio Berlusconi, nel 2005, in una intervista al corriere.it confessò di aver abortito al settimo mese di gravidanza perché al quinto i dottori le avevano detto che il bambino sarebbe nato insano. Era figlio di Berlusconi e non erano ancora sposati: immagino che la decisione l’abbiano presa insieme.
Come potremmo definire questo? “Omicidio”?

Detto questo, mi domando come possa un uomo come Berlusconi, con un passato come il suo (per sorvolare sul presente), parlare di vita e di morte e decidere per conto di altri anche in fatti tragicamente personali.
Per una volta mi trovo d’accordo con Giulio Andreotti il quale ha dichiarato in una intervista a La Stampa che “il governo non doveva impicciarsi“.
Andreotti è un padre fondatore della Costituzione, cattolico, democratico e cristiano, non un sovversivo, né un anarcoinsurrezionalista.
A Chisci mi permetto quindi di dare un consiglio: si documenti meglio su certe cose, prima di parlarne.
P.S. Se ci fosse Sandro Pertini, probabilmente sabato scorso il governo sarebbe saltato. Lasciamolo riposare in pace e lasciamo in pace Eluana.

Scritto da Angelo Amoretti

9 febbraio, 2009 alle 9:35

Pubblicato in Attualità

Tag: