Archivio per il mese di marzo, 2009

Il nuovo romanzo di Marino Magliani

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A un anno circa dall’uscita di “Quella notte a Dolcedo“, oggi è in libreria il nuovo romanzo di Marino Magliani: La tana degli Alberibelli, edito da Longanesi.

Marino torna sul luogo del delitto, dei tradimenti e dell’abbandono.
La città sulla costa dove sta per essere costruito il più grande porto turistico del mediterraneo si chiama Santaleula. L’olandese Jan Martin Van der Linden è in zona per conto di un bureau belga che sta indagando su eventuali dirottamenti illegali di fondi europei ai privati, per la costruzione del porto.
In apparenza è un archeologo che sta cercando un mestolo prezioso lasciato nella tana degli Alberibelli da un reduce della battaglia di Marengo.
Invevitabilmente s’imbatte in storie di partigiani e Jan Martin scava. Scava nella roccia e nelle coscienze di quelli che sono rimasti.
Il tradimento di un uomo, per amore, e i tradimenti di altri uomini, per denaro. Gente senza scrupoli che per amore o per denaro, stravolge il territorio e la vita di tanti altri, senza rimpianti.
L’abbandono: quello fisico e quello spirituale. Il destino di Santaleula in mano a pochi; l’entroterra, i suoi uliveti, le sue fasce, i suoi boschi, abbandonati, diventati anch’essi pretesti per speculare.
La verità bisogna cercarla. Forse qualcuno alla fine te la offrirà su un patto d’argento e ti chiederai a cosa sia servito dannarsi tanto per trovarla. Ma è anche possibile che se non ti fossi dannato, quel piatto d’argento nessuno te l’avrebbe mai offerto.
E’ quello che ho visto io tra le righe del romanzo che è avvincente e intrigante.

Scritto da Angelo Amoretti

12 marzo, 2009 alle 18:38

E’ morto Giuseppe Corradi, segretario del PSI imperiese

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Apprendo ora, con sgomento, della morte di Giuseppe Corradi, segretario del Partito Socialista di Imperia e sono senza parole.
Corradi si è suicidato intorno alle 13, dopo aver chiuso il negozio di ottica in via Cascione.
Lo ricordo vice sindaco di qualche anno fa e con lui qualche volta ho parlato, nel suo negozio, più che altro di libri. Mi sembrava che stesse perdendo la passione politica che lo aveva contraddistinto negli anni passati e invece è proprio di questi giorni la notizia che anche lui si sarebbe presentato alle prossime elezioni comunali nelle liste del Partito Socialista.
Imperia è piccola e, di vista, quelli di una certa età si conoscono tutti: apprendere della morte improvvisa di un concittadino lascia sempre molta tristezza.
Corradi era anche un affezionato del mio blog e spesso lasciava commenti, soprattutto quando si trattava di esprimere un parere sulla Resistenza e sull’antifascismo.
Sembra assurdo che adesso non ci sia più e che abbia scelto lui come e quando lasciarci.

Scritto da Angelo Amoretti

11 marzo, 2009 alle 19:27

Poesie in cartolina

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Per il prossimo 21 marzo l’amica Valentina e l’Associazione Imperia Immagine, in occasione della Giornata Mondiale dell’Unesco, organizzano un evento interessante mettendo in mostra la poesia con un metodo insolito: la cara, vecchia cartolina su cui si dovranno scrivere dei versi e spedirli al seguente indirizzo:

Pinacoteca Civica di Imperia
Piazza Duomo 11 A,
18100 Imperia, Italia.

Le cartoline pervenute saranno esposte fino al 29 marzo.
Passiamo parola e mandiamo tante cartoline!

Scritto da Angelo Amoretti

9 marzo, 2009 alle 17:10

Presentazione del libro di Francesca Paglieri

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La CGIL di Imperia, in occasione della ricorrenza della Festa della donna, organizza per venerdì 6 marzo 2009 alle ore 16 presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia la presentazione del libro Alessandro ed io. La vita “bella” di Adele Morelli Natta edito da Ennepilibri e scritto da Francesca Paglieri.
Adele Morelli è la moglie dell’on. Alessandro Natta, l’ultimo segretario del PCI deceduto nel 2001 e al quale, recentemente, è stato intitolato il molo lungo di Oneglia, con un altorilievo bronzeo realizzato dallo scultore piemontese Riccardo Cordero.
All’incontro saranno presenti Adele Morelli Natta, Costanza Florimonte, segretaria confederale CGIL Imperia, Anna Giacobbe, segretaria generale SPI Liguria e l’on. Livia Turco.
Coordinerà l’autrice Francesca Paglieri.

Scritto da Angelo Amoretti

4 marzo, 2009 alle 9:24

Pubblicato in Eventi, Libri

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Il Ministro nucleare, ma anche no

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Avviso ai naviganti: questo è un post lungo. Mettetevi comodi, preparate una frittatona di cipolla e un litro di birra. Alla fine siete autorizzati a emettere un rutto libero.
I link potete anche saltarli: sono lì per segnalare la fonte.
Partiamo da qua: Berlusconi e Sarkozy firmano l’accordo sul nucleare. I maligni dicono che siccome la Francia ha quattro reattori da rottamare e non sapendo a chi darli, li ha affibbiati a noi.
Ma questa è un’altra storia.
Il giorno dopo il Ministro Scajola rilascia l’intervista a Repubblica, in cui, tra l’altro, afferma:

Ricordo che nel 1987, quando ci fu lo sciagurato referendum che ci fece uscire dal nucleare, nelle zone dove sorgevano le vecchie centrali i voti favorevoli al nucleare erano superiori ai voti contrari. Questo non significa certo che non ci potranno essere delle opposizioni: ho visto per esempio che un ex sottosegretario dei Verdi ha preannunciato un nuovo referendum contro le norme sul nucleare. Gli auguro più fortuna di quanto i Verdi abbiano avuto alle elezioni politiche. Penso che dovremo far di tutto per spiegare che le nuove centrali sono incomparabilmente più sicure di quelle vecchie e che sono indispensabili per ridurre l’inquinamento e far pagare meno l’energia elettrica, soprattutto alle popolazioni e alle imprese delle zone attorno alle centrali.

Lo stesso giorno, il 25 febbraio scorso, scendono in campo, a battere il ferro quando è caldo, i due quotidiani più vicini al Governo: il Giornale (del fratello di Silvio Berlusconi) e Libero il cui direttore, Vittorio Feltri scrive che il referendum del 1987, in cui vinsero i “NO” fu una “rara prova di imbecillità collettiva” e che i cittadini che votarono contro erano “rimbambiti dalla propaganda“.
Fui uno di quelli che votarono NO e non perché rimbambito dalla propaganda, ma perché le centrali nucleari, in Europa, facevano paura, dopo i fatti noti di Cernobyl.
Acqua sotto i ponti ne è passata (e anche scorie radioattive) e col tempo si è cominciato a ragionare in questa ottica: che senso ha non volere le centrali nucleari in Italia, quando le vicine Francia, Svizzera e Slovenia le hanno?

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Scritto da Angelo Amoretti

2 marzo, 2009 alle 22:27

Pubblicato in Ambiente

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