Archivio per il mese di giugno, 2009

Bandiera nera: è polemica

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A seguito delle critiche di Legambiente, di recente ci sono stati due interventi su la Stampa: uno di Carlo Conti, direttore generale della Porto di Imperia SpA e l’altro di Giuseppe Zagarella, consigliere comunale del Partito Democratico:

Carlo Conti
Nuovo Porto di Imperia – Critiche da parte di Legambiente che assegna all’opera la “bandiera nera”.
Debito al Demanio, la spa ha pagato.
Il direttore Conti: “Versati 400 mila euro, siamo già pronti a presentare ricorso”.

E’ una nuova nuvola nera quella che si è affacciata sul porto di Imperia: una nuvola che ha preso la forma di 400 mila euro. Ma che non ha portato i temuti temporali, dissolvendosi subito come nebbia al sole. Il mancato pagamento al Demanio da parte della Porto di Imperia spa di un canone per concessioni che sfiora di poco il mezzo miliardo di euro si è tramutato in un pagamento immediato. Il direttore generale della società, Carlo Conti, conferma: «E’ tutto risolto. Ma bisogna subito chiarire che non si tratta di un caso imperiese come a molti piacerebbe pensare, bensì di una diatriba a livello nazionale che riguarda i canoni di concessione e le relative cifre da pagare. E considerato il clima politico che c’è a Imperia, dove anche su fatti di natura squisitamente amministrativa si cercano sempre strumentalizzazioni, la decisione è stata questa: abbiamo immediatamente pagato quanto dovuto al Demanio ma in maniera condizionale, per essere pronti a pretendere il rimborso di parte della cifra che secondo noi non è affatto dovuta».
E se la nuvola si è dissolta in un batter d’occhio, resta lo sventolio di una «bandiera nera». Proprio ieri Legambiente da Roma, nell’ambito del dossier «Mare Monstrum», presentato in occasione della 24ª edizione di Goletta Verde che ha riscontrato purtroppo gravi situazioni di tutta Italia, sul tema «cemento divoratore di litorali» ha citato anche il porto di Imperia, descrivendo l’opera con parole molto dure: «La Porto di Imperia spa ha realizzato uno degli approdi più grandi, con oltre 1000 posti barca, una mega speculazione con un danno pesante al territorio costiero e all’ambiente marino».
E’ così? Di fatto il porto turistico di Imperia, con tutte le opere a terra, cambierà il volto della città, e non è certamente necessario rivolgersi alla Sibilla Cumana per capire che alla fine lo farà sicuramente in meglio. Finora il porto turistico in costruzione ha portato un Parco urbano molto esteso, a ridosso del mare, che lo stesso presidente della Regione Claudio Burlando, il quale non è certo a capo di una giunta di centrodestra, al momento dell’inaugurazione la primavera scorsa, ha definito con parole d’entusiasmo. Inoltre, quando l’opera sarà finita occuperà, si spera in maniera paesaggisticamente accettabile, l’area del Golfo che già dal 1800 veniva indicata come luogo dove ospitare un unico, grande porto. L’idea però era diversa: lo scalo avrebbe dovuto essere commerciale. Erano persino stati stesi binari per i treni che avrebbero dovuto portare la merce a quelle fabbriche ora estinte come dinosauri. E, infatti, cambiando i tempi, con l’avvento dell’era post-industriale, il progetto si è giustamente modificato in nautica da diporto. Lo stesso presidente Burlando aveva evidenziato che paradossalmente l’intero Ponente disponeva di meno posti barca rispetto a un solo porto della Costa Azzurra. E il nuovo scalo di Imperia dovrebbe, da solo, dare una risposta alle esigenze, avendo circa 1300 posti barca. A Imperia, mai accaduto prima, persino nelle bacheche delle agenzie immobiliari ora compaiono avvisi di vendita di imbarcazioni da diporto. Segno di un mercato – crisi permettendo (non bisogna dimenticare che molte famiglie non riescono ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese) – in espansione.
La Stampa, 27 giugno 2009

Giuseppe Zagarella
“Il Parco urbano è stato una vittoria della città”
Il Partito democratico, la forza di opposizione più importante in Consiglio comunale, interviene sul parco urbano e sul porto di Imperia, specificando che «il Porto non ha affatto regalato il parco urbano». Dice sarcasticamente Giuseppe Zagarella: «Nella mia totale incapacità di comprendere, non ero riuscito a capire che la Porto di Imperia ci avesse regalato un Parco Urbano. Chissà perchè mi pareva addirittura di ricordare che qualcuno, Porto di Imperia inclusa, volesse fare in tutta la superficie del parco un vero e proprio campo da golf a 9 buche più un campo pratica, e che a causa di “4 scalmanati retrogradi” e di un’intera città illuminata, la Regione avesse imposto il rispetto delle prescrizioni, compresa quella di realizzare un parco aperto a tutti, e non un golf».
Zagarella aggiunge: «Continuo, inoltre, a non comprendere perchè per qualche strano motivo pseudo giuridico e pseudo amministrativo, la Porto di Imperia dopo aver sottoscritto un contratto di concessione demaniale, avrebbe dovuto essere esentata dal pagamento dei canoni. Ma tant’è: in buona linea di continuità con le tecniche di illusionismo portate avanti negli ultimi 10 anni dalla vecchia amministrazione comunale, anche questa si adegua. E non mi stupirà quando, se come io auspico, quell’obbrobrio che rappresenta il capannone oggetto del nostro esposto dovesse essere abbassato, in prima linea ci saranno gli stessi amministratori, nuovo sindaco in testa, a spiegarci come grazie a loro, la città non deve sopportare brutture ambientali o sfregi paesaggistici».
La Stampa, 29 giugno 2009

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A proposito del parco urbano. In una intervista apparsa su la Riviera del 19 giugno scorso, l’ex consigliere Gabriella Badano, alla domanda “Com’è cambiata la politica in questi anni?” risponde: “Si è deteriorata. Molti cittadini hanno chiesto aiuto all’opposizione perché scontenti dell’amministrazione Sappa e poi hanno votato Strescino. Forse non hanno capito che in questo modo perderanno il parco urbano, che diventerà una sorta di recinzione di un campo pratica di golf [...]
Il parco urbano è temporaneo o definitivo?
Mi piacerebbe avere spiegazioni in merito.

Scritto da Angelo Amoretti

30 giugno, 2009 alle 9:56

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Depuratore: Imperia non rispetta le direttive dell’Unione Europea

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I giorni scorsi l’Unione Europea ha stilato un elenco di circa 500 comuni italiani, “non in regola” per quanto riguarda la depurazione delle acque reflue. Tra questi c’è anche Imperia e La Stampa [edizione nazionale], sulla stessa pagina in cui riporta la notizia, pubblica una intervista al neo Sindaco Paolo Strescino, al quale hanno successivamente risposto i due consiglieri del Partito Democratico Pino De Bonis e Giuseppe Zagarella, nonché, dalle pagine dei portali online, il consigliere di Rifondazione Comunista, Pasquale Indulgenza.
Per comodità mia e dei lettori ho raccolto il tutto e lo pubblico.

Intervista al Sindaco Strescino
«Accuse esagerate il mare è pulito»

Il neo sindaco di Imperia, Paolo Strescino, Pdl, la «patata bollente» del depuratore ce l’ha in mano da diversi anni. Prima di diventare primo cittadino, due settimane fa, oltre ad essere stato vicesindaco, era anche assessore all’Ambiente.

Dopo la denuncia del Wwf, che ha definito la città a «depurazione zero», ora Imperia finisce anche nella lista nera dell’Ue.

«Non siamo esattamente a depurazioen zero. Le acque reflue della città, ma anche di centri limitrofi, attualmente sono convogliate in un’unica rete fognaria che sfocia in mare, a circa due chilometri dalla costa e a 40 metri di profondità».

Però non ci sono filtri di depurazione.

«Il sistema è studiato in modo tale da avere un’enorme pressione di uscita. Per cui, quando i residui arrivano in profondità, sono completamente dissolti. E’ come se venissero sparati ad altissima velocità da un cannone subacqueo. Praticamente non rimane nulla e l’acqua non presenta alcun problema. Il sistema è fornito anche di un diffusore atto a impedire la risalita dei materiali. I continui controlli che vengono svolti non evidenziano inquinamenti. Non dimentichiamoci che le balene del Mediterraneo vivono proprio qui da noi».

Ma Imperia ha in costruzione, da molto tempo ormai, un depuratore di «ultimissima generazione». Perché non entra in funzione? Possono esserci problemi per il turismo?

«Innanzitutto voglio dire che nella nostra Riviera il turismo non viene certo condizionato dalla temporanea mancanza del depuratore. Venendo alle ragioni per cui l’impianto non è ancora attivo, devo tranquillizzare tutti, WWF compreso: entro la fine dell’anno prossimo entrerà definitivamente in funzione. D’altra parte noi abbiamo ereditato questa situazione dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra».

Ma il depuratore è in costruzione da più di vent’anni…

«Per l’appunto. Nei primi dieci non è stato fatto nulla. Il cantiere sembrava abbandonato. Da quando nel 1999 siamo arrivati noi abbiamo rimesso le cose a posto anche con i finanziamenti statali. Grazie al presunto ritardo possiamo offrire non soltanto un impianto tecnologicamente all’avanguardia ma anche un perfetto inserimento nel panorama: guardando la costa dal mare il depuratore è invisibile».
La Stampa, 26 giugno 2009

Giuseppe Zagarella e Pino De Bonis
Imperia: dopo la denuncia del WWF alla UE sull’impianto non ancora funzionante
Depuratore, Pd all’attacco
Zagarella e De Bonis: «Si è perso tempo pensando di spostare tutto nell’entroterra»
L’ opposizione: “Strescino descrive fatti e situazioni non verosimili”

Com’era da attendersi, la denuncia internazionale del WWF sulle 500 città senza depuratore e che ha incluso anche Imperia, non ha lasciato indifferente l’opposizione imperiese. Ma più che la denuncia in sè da parte della più grande e potente organizzazione ambientalista del mondo (grazie alla quale molte zone del Pianeta sono tutelate a vantaggio anche dei nostri figli e nipoti), ciò che ha suscitato le ire della minoranza sono state le «eccessivamente tranquillizzanti» dichiarazioni rilasciate dal sindaco Strescino, pubblicate nei giorni scorsi proprio da La Stampa. Strescino, nell’assicurare che «il depuratore di ultimissima generazione sarà perfettamente funzionante entro la fine dell’anno prossimo» e che «non ci sono problemi di inquinamento nel nostro mare popolato persino dalla balene», ha anche addossato le responsabilità dei ritardi nella realizzazione dell’impianto «alle passate amministrazioni di centrosinistra».
A reagire per primo è Giuseppe Zagarella che ironizza: «Leggo La Stampa di tre giorni fa nelle pagine nazionali e quella di ieri e finalmente, dopo anni, scopro che non avevo capito nulla. Non avevo capito che l’attuale ministro Claudio Scajola, allora sindaco, non avesse fatto niente per la depurazione delle acque. Lo sospettavo, ma non l’avevo capito così chiaramente come si è invece giustamente dedotto dalle parole dell’attuale sindaco Strescino. Non avevo neppure capito che Scajola dovesse essere ascritto alla sinistra, ma probabilmente mi ero distratto. Ma poi non avevo capito neppure che il depuratore per cui ci siamo e ci stiamo battendo da anni fosse totalmente inutile, grazie a quella specie di “cannone” che spara feci e reflui a pressioni altissime innescando processi fantasmagorici di autodistruzione tali da garantire la perfetta pulizia delle nostre acque. Ho un dubbio: chissà se il sindaco si è accorto che l’ultimo lotto del depuratore è stato finanziato dal governo Prodi con provvedimento del ministro Tommaso Padoa Schioppa. Ma forse mi confondo: era un ministro del centrodestra».
Aggiunge il neo consigliere del Pd, Giuseppe, «Pino», De Bonis: «I fatti non sono quelli descritti. La giunta ‘90-95 del sindaco Scajola blocca di fatto i lavori con l’ipotesi di spostamento a monte del depuratore, e stessa cosa accade con la giunta Sappa ‘99-2004: motivazione identica. Tutto ciò considerando che l’attuale sindaco era consigliere di maggioranza e quindi doveva sapere che il Comune avrebbe dovuto restituire i 20 miliardi europei per il progetto. Poi è diventato assessore all’Ambiente. Questa è la verità storica». In ultimo, Pasquale Indulgenza del Prc: «Su una cosa mi sento di dare pienamente ragione al sindaco Strescino: malgrado la mancata realizzazione del depuratore e il mai risolto problema dei rifiuti l’elettorato non ha ritenuto simili questioni così rilevanti da penalizzare lui e la sua compagine, premiandoli con oltre il 60% dei consensi».
La Stampa, 28 giugno 2009

Pasquale Indulgenza
Imperia: denuncia dell’UE, l’opinione di Indulgenza (RC)

Pasquale Indulgenza, consigliere comunale di Rifondazione Comunista ad Imperia, interviene in merito alla segnalazione dell’Unione Europea relativa alla depurazione delle acque ad ai rifiuti.

“La Commissione dell’Unione Europea denuncia che oltre 500 comuni, tra cui Imperia, non rispettano le direttive sulla depurazione delle acque e sul trattamento dei rifiuti. Su una cosa mi sento di dare pienamente ragione al neo sindaco Strescino, intervenuto al riguardo: malgrado la mancata realizzazione del depuratore sia uno dei due maggiori fallimenti della lunga Amministrazione Sappa (l’altro riguarda proprio il problema rifiuti, guarda caso il secondo aspetto denunciato dalla Commissione Europea), l’elettorato imperiese non ha ritenuto che simili questioni fossero sì rilevanti da penalizzare la sua compagine e lui stesso come ex assessore all’Ambiente, premiandoli anzi con oltre il 60% dei consensi.
Ripeto: malgrado l’evidenza dica che hanno avuto ben 10 anni a disposizione per realizzare qualcosa di concreto nella depurazione delle acque (compreso il tempo perso a meditare di spostar altrove il previsto impianto, che oggi viene definito ‘perfettamente inserito nel panorama’), come per ridurre a monte e differenziare col sistema ‘porta a porta’ i rifiuti prodotti, uniche vie per risolvere il circolo vizioso dello smaltimento in megadiscariche.
Mi chiedo come possa il neosindaco affermare – tenendo presente la fragilità dell’ecosistema marino locale e l’importanza del rischio sanitario – che la situazione non è così grave come denunciato dalla Commissione dell’Unione Europea e dal WWF e che l’inquinamento delle acque è limitato dal fatto che, in mancanza del depuratore, le acque reflue vengono convogliate in una rete fognaria che sfocia in mare a circa due chilometri e a 40 metri di profondità, proprio in prossimità del ‘Santuario dei cetacei’.
Come poi egli faccia a dirsi certo che la mancanza di un depuratore non influisca negativamente sui flussi turistici, a fronte del continuo calo di presenze, rimane per me un vero mistero. Molti imperiesi si saranno anche abituati a non far caso a certi difettucci nella gestione del territorio e della città, ma forse un po’ di turisti informati ed esigenti un normale standard di qualità ambientale ce n’è ancora, in giro…”.
Sanremonews e Riviera24, 28 Giugno 2009

Scritto da Angelo Amoretti

29 giugno, 2009 alle 10:16

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Loc.

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Due anni fa, mese più, mese meno, avevo fatto notare che a Clavi erano spariti i cartelli che indicavano la frazione, quelli che un tempo erano in bella vista per chi arrivava da Dolcedo o da Piani.
In questi giorni è apparso dal nulla questo spettacolare cartello che indica: “Loc. Clavi“.

Chi sarà il genio che ha avuto l’idea di concepirlo e posizionarlo in quel modo?
C’entra il Comune o è la bizzarra trovata di qualche residente, per così dire, creativo?
Nel frattempo, per saperne di più, cercherò di parlare con l’Assessore Gaggero, uomo di buon gusto e fresco di nomina, e approfitterò dell’occasione per fargli una domanda: perché non iniziare da una cartellonistica “decente” per ri-valorizzare le frazioni?

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2009 alle 12:48

Legambiente: bandiera nera alla Porto di Imperia SpA

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Ogni estate Legambiente con Goletta Verde, assegna le bandiere nere ai cosiddetti “nuovi pirati”: sindaci, amministrazioni locali e regionali, imprenditori, società private e autorità portuali che si sono distinti per azioni od omissioni ai danni all’ambiente marino e costiero.
E quest’anno purtroppo anche Imperia – nella fattispecie la Porto di Imperia SpA – si è vista assegnare la bandiera nera.
Ecco le motivazioni, dal sito di Legambiente:

Alla “Porto di Imperia Spa” per aver realizzato uno degli approdi più grandi della Liguria.
Oltre 1000 posti barca, una mega speculazione che ha prodotto un pesante danno al territorio costiero e all’ambiente marino. Su denuncia della Capitaneria di porto è stata aperta anche un’indagine della magistratura per presunti abusi edilizi. In particolare l’inchiesta riguarda il capannone per la cantieristica, costruito in area demaniale in modo difforme rispetto al progetto depositato e approvato. Sono indagati il presidente della società, nonché segretario generale del Comune, il progettista e i rappresentanti delle altre due società che insieme al Comune di Imperia compongono il Gruppo. La Porto di Imperia Spa aveva fatto richiesta di variante, ma aveva continuato con la realizzazione del manufatto senza attenderne l’approvazione, quindi in mancanza di autorizzazione. La Conferenza dei servizi, mentre scriviamo, non ha ancora approvato la variante, in compenso c’è stata la sanatoria da parte della Soprintendenza.
Legambiente – Marenostrum 2009

Tutto il resto, per chi fosse interessato, è visibile qui [.pdf]

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2009 alle 11:47

Comune mon amour

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Riporto per intero l’articolo di Marco Preve pubblicato da Repubblica di Genova in edicola oggi, 26 giugno 2009:

Imperia, il porto delle “meraviglie” il Comune è moroso con se stesso

L´opera voluta da Scajola rischia di naufragare per un puffo

Se non sarà pagata un´altra rata del canone decadrà la concessione demaniale
Il contenzioso con una amministrazione pubblica non gli ha impedito di essere scelto dai sindaci imperiesi per un nuovo ruolo di vertice
Sullo sfondo della vicenda anche il caso dei fondi Fas 320 milioni per le aree sottoutilizzate

Come fa un Comune ad essere moroso (non nel senso di innamorato) con sé stesso? Ancora una volta riesce in un´impresa a dir poco ardua, l´amministrazione comunale di Imperia. E lo scenario non poteva che essere il costruendo porto, quello che sarà il più grande del Mediterraneo, ma che nell´attesa ha già permesso alla giunta dell´allora primo cittadino Luigi Sappa di commettere un abuso edilizio attraverso i propri rappresentanti e poi multarsi allo stesso tempo.
L´ultimo capitolo è contenuto in una lettera con cui il Comune, a marzo, ha comunicato all´Agenzia del Demanio di attivarsi, anche con la riscossione coattiva (leggi pignoramento), nei confronti della società Porto di Imperia spa la quale, titolare della concessione demaniale, non avrebbe pagato il canone relativo al 2008 per una cifra pari a 438mila 128,57 euro, cui vanno aggiunti alti 43mila 812,86 euro di tassa regionale.
La particolarità della vicenda è che la società appartiene per un terzo proprio al Comune di Imperia che ha sollecitato il pagamento, e se non bastasse il presidente della spa è Paolo Calzia, che è pure direttore generale del Comune appena riconfermato dal neo eletto sindaco ed è uno dei quattro indagati per abusi edilizi dal pm Paola Marrali.

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Scritto da Angelo Amoretti

26 giugno, 2009 alle 12:27

Dichiarazioni post elettorali a freddo

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Emilio Varaldo

“Sono un uomo di partito e accetto serenamente la linea di rinnovamento scelta dal nuovo sindaco Paolo Strescino. Sono comunque soddisfatto per i numeri di consensi. Non ho voti clientelari e dunque ho dovuto lavorare porta a porta. Lo ritengo un ottimo risultato”.
Emilio Varaldo, Pdl – la Riviera, 26 giugno 2009

Alle amministrative comunali Emilio Varaldo è stato eletto in Consiglio con 315 preferenze, rispetto alle 510 del 2004.

Scritto da Angelo Amoretti

26 giugno, 2009 alle 12:00

Imperia: San Giovanni 2009

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Imperia Oneglia

Buona festa e auguri a tutti i Giovanni.

Scritto da Angelo Amoretti

24 giugno, 2009 alle 17:15

Prime schermaglie tra consiglieri comunali [II]

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L’Avv. Giuseppe Fossati, rispondendo a Carla Nattero sulla querelle che potete leggere in un post più sotto, dice una serie di cose discutibili che mi costringono ancora a dire la mia, per quanto umile e non altrettanto autorevole.
Il Capogruppo del Pdl mette insieme numeri giusto per far capire che il suo partito, insieme alla lista civica “Imperia va avanti”, ["espressione ovviamente del Pdl"] ha ottenuto il 55,39%, “laddove il partito del Consigliere Nattero ha riscosso il 4,15 %.” del voto degli imperiesi che “a larghissima maggioranza e con un consenso plebiscitario, hanno chiesto quella continuità che solo da una sinistra largamente minoritaria e rancorosa è vista come una sciagura“.
Fossati conclude scrivendo: “Detto ciò, sono certo che il Consigliere Nattero svolgerà al meglio, da par suo, il ruolo di consigliere di minoranza, ma credo che un po’ di senso della misura e rispetto per gli elettori, e per gli eletti, non guasterebbe“.
Ci sono da fare alcune precisazioni, non me ne voglia l’Avvocato.
Dal dizionario De Mauro:
ple|bi|scì|to
s.m.
estens., consenso generale, unanime: un p. di approvazioni

Strescino e il Pdl, insieme alla Lega e alla lista civica “Imperia va avanti”, stando ai risultati pubblicati dal sito linkato dal Comune, hanno avuto il 61,65% e pur avendo vinto alla grande, per arrivare al plebiscito manca un 38,35%: c’è ancora tanta strada da fare, tenuto anche conto che ha votato il 77,92% degli aventi diritto.
Quello di Carla Nattero, “La Sinistra per Imperia” non è un partito, bensì una lista civica, proprio come “Imperia va avanti” e “Con Imperia”, per intenderci, e il suo 4,16%, sommato al 2,47% di Rifondazione, al 2,14% dell’Italia dei Valori, al 3,54% di Con Imperia, al 16,95% del PD, ha fatto sì che Paolo Verda arrivasse al 31,95%.
Se ci mettiamo che Fabrizio Gramondo ha ottenuto il 5,77% e Tirreno Bianchi lo 0,63%, direi che sì, un po’ di senso della misura e rispetto per gli elettori e gli eletti, non guasterebbe affatto.

Scritto da Angelo Amoretti

23 giugno, 2009 alle 18:08

La raccolta differenziata alle Ferriere

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Alle Ferriere piace la novità della raccolta differenziata

Gli abitanti alla prese con 5 contenitori diversificati a seconda del materiale e ad una chiave elettronica per aprire i cassonetti

“Ferriere” banco di prova della raccolta differenziata sperimentale. Da una settimana gli abitanti sono alle prese con la raccolta caratterizzata dall’uso di una chiave elettronica che permette di depositare negli appositi cassonetti i rifiuti indifferenziati, ovvero non recuperabili. Si tratta di un progetto pilota, promosso dal Comune e da Eco Imperia, che proseguirà nella zona per i prossimi sei mesi.
Ogni punto di raccolta ha cinque contenitori diversificati a seconda del materiale di destinazione: vetro, organico, indifferenziato, plastica e metalli, carta e cartone.
Agli utenti è stato distribuito un kit comprensivo di tutto il necessario per la raccolta casalinga dei rifiuti (sacchetti, cestino per l’organico, manuale informativo e chiave elettronica) che devono essere ridotti il più possibile in volume. Il materiale ingombrante va depositato presso il centro di raccolta comunale, oppure può essere ritirato a domicilio.
La risposta dei residenti è stata in linea di massima positiva, eccetto alcuni casi: ad esempio c’è chi butta la carta nel cassonetto giusto, ma contenuta in sacchetti di plastica.
Buon senso a parte, il manuale informativo parla chiaro. Nel contenitore per carta e carto ne vanno depositati: cartoni, scatole (anche per alimenti se svuotate e scolate), giornali, fotocopie, contenitori in Tetra Pak, involucri e sacchetti di carta.
Il problema più rilevante è rappresentato dai sacchi di rifiuti indifferenziati lasciati fuori dai cassonetti finché non vengono ritirati dagli operatori ecologici. «I cassonetti dovrebbero essere svuotati una volta al giorno in più – commentano alcuni abitanti della zona – perché diventano presto pieni».
Inoltre, è probabile che alcuni abitanti non abbiano ancora provveduto a ritirare la chiave elettronica, distribuita da Eco Imperia (via Argine Destro 415, telefono 0183 290736). Va comunque sottolineata la nota positiva, ovvero la volontà della maggior parte degli abitanti a impiegare pochi minuti della giornata per un giusto obbiettivo a favore di tutti: «Non ho problemi nel dividere i rifiuti, basta averne voglia», è il commento riassuntivo della maggioranza degli intervistati.
Il Secolo XIX – 23 giugno 2009

E infatti questa era la condizione dei cassonetti davanti al GS, lo scorso venerdì mattina alle 10 circa [grazie per la foto, Anna]

Scritto da Angelo Amoretti

23 giugno, 2009 alle 9:47

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Prime schermaglie tra consiglieri comunali

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Primo botta e risposta tra i nuovi consiglieri comunali: protagonisti Carla Nattero (Sinistra per Imperia) e Giuseppe Fossati (Pdl). Il tutto sulle pagine di Sanremonews i cui responsabili farebbero cosa buona e giusta se mettessero dei link interni perché capita spesso di trovare un pezzo che si riferisce a un altro, difficile da rintracciare con un solo click (è un consiglio del tutto aggratis).

Giuseppe Fossati

Imperia: Giuseppe Fossati (Pdl) risponde a Carla Nattero

“Quale capogruppo del PdL nel Comune di Imperia, ritengo doveroso ribattere alle dichiarazioni della Cons.Nattero in merito alla composizione della nuova Giunta del Comune di Imperia e fornire alcune precisazioni per sgomberare il campo da equivoci”.

Lo scrive Giuseppe Fossati, capogruppo del Pdl ad Imperia. “Innanzi tutt, occorre precisare come la composizione della Giunta, come del resto danno atto anche gli organi di stampa, fosse sostanzialmente nota ormai da giorni e l’ufficializzazione solo nella giornata di ieri sia stata conseguente alla necessità di individuare al meglio le deleghe da assegnare i singoli Assessori. Ovviamente, come è normale che sia, il Ministro Scajola è stato costantemente e doverosamente informato degli sviluppi della formazione della Giunta ma, lungi dal formulare alcun diktat, si è limitato a dare utili consigli, dall’alto della sua esperienza. Per quanto concerne le deleghe dell’assessore Broccoletti, probabilmente il Consigliere Nattero è poco o male informata, atteso che la delega ‘all’arredo urbano e verde pubblico’ era già preesistente nella passata amministrazione ed è tutt’altra cosa dalla delega all’Ambiente, nella quale è ovviamente compresa la competenza sulla nettezza urbana, che è assegnata all’Assessore Amoretti. Nessun dubbio, quindi, su chi si occuperà della nettezza urbana. Detto ciò, sul giudizio complessivo sulla nuova Giunta, non posso che rilevare come, una volta di più, la Cons.Nattero si esprima sulla base di meri pregiudizi politici, incurante ed anzi in spregio al giudizio degli elettori che hanno dato grande consenso oltre che al nuovo Sindaco, anche a coloro che ricopriranno il ruolo di Assessore. Occorrerebbe forse una maggiore umiltà e rispetto per gli elettori che, è appena il caso di dirlo, hanno vistosamente premiato una parte politica e vistosamente punito l’altra parte politica, con giudizi anche severi su alcuni suoi rappresentanti ‘di punta’. Sarebbe bene che il Consigliere Nattero ne prendesse atto e mostrasse maggiore rispetto per gli imperiesi e per il loro democratico giudizio”.

Carlo Alessi – Lunedì 22 Giugno 2009 ore 18:16

Carla Nattero

Imperia: Nattero “La nuova giunta è veramente preoccupante!”

Carla Nattero, consigliere comunale della lista ‘La Sinistra per Imperia’, invia una sua dichiarazione sulla nuova giunta di Imperia.

“La giunta varata domenica mattina è veramente preoccupante. Non si sa se temere di più la continuità degli assessori preesistenti, o le novità che porteranno gli altri. Di questi pochi sono facce nuove sul serio. La maggior parte sono politici super rodati, al terzo o quarto incarico. Il giudizio più generale è presto detto.
Si tratta di una giunta pilotata dal ministro Scajola che ha svolto, come al solito in maniera esibita, il ruolo di suggeritore vincolante. Solo questo significato ha la presentazione in contemporanea delle giunte di Imperia e Sanremo : sottolineare, come hanno informato tutti i giornali, che le giunte sono state pronte soltanto dopo l’ultima rassettata di Scajola del sabato pomeriggio.
E’ una giunta che invece di risolvere i problemi – che sono tanti – di Imperia tenderà a complicarli.
Che senso ha presentare come assessore Broccoletti che è uno dei principali responsabili della questione mai risolta del cattivo funzionamento della nettezza urbana a Imperia? Che cosa vuol dire assegnare allo stesso Broccoletti una delega nuova di zecca al ‘verde’ distinta dall’arredo urbano? Chi si occuperà veramente della nettezza urbana nella nostra città?
Altrettanto foriere di guai sono le deleghe tutte politiche e di bandiera affidate ai rappresentanti della Lega Nord: la ’sicurezza’ a Gagliano, l’’immigrazione’ a Falciola. Temo tanto che Imperia la quale, in questo campo, ha problemi del tutto affrontabili con iniziative sensate di integrazione, veda aumentare in maniera artificiosa il senso di insicurezza dei suoi abitanti, diventando il terreno privilegiato della propaganda demagogica della Lega che genera solo paura e non produce alcun risultato positivo”.

A. Gu. – Lunedì 22 Giugno 2009 ore 13:50

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Certe considerazioni di Giuseppe Fossati mi inducono, giocoforza, a fare due piccole considerazioni, aldilà di tutto il resto, tanto per essere precisi.
Quando dice che: “Ovviamente, come è normale che sia, il Ministro Scajola è stato costantemente e doverosamente informato degli sviluppi della formazione della Giunta ma, lungi dal formulare alcun diktat, si è limitato a dare utili consigli, dall’alto della sua esperienza”, mi trova in disaccordo perché personalmente non lo trovo normale.
L’altro concetto su cui ci sarebbe da discutere è questo: “Occorrerebbe forse una maggiore umiltà e rispetto per gli elettori che, è appena il caso di dirlo, hanno vistosamente premiato una parte politica e vistosamente punito l’altra parte politica, con giudizi anche severi su alcuni suoi rappresentanti ‘di punta’“.
Se andiamo a vedere bene, non è esattamente così.
Nel Sappa II il consiglio comunale, se non vado errato, era così suddiviso:

20 consiglieri di Forza Italia
4 consiglieri di AN
3 consiglieri dell’UDC
1 consigliere della Lega Nord
7 consiglieri dei DS-SDI
2 consiglieri de la Margherita
1 consigliere dei Verdi
1 consigliere di Rifondazione
1 consigliere Gruppo Misto

Oggi è formato da:

20 consiglieri del PDL
3 consiglieri della lista “Imperia va avanti”
4 consiglieri della Lega Nord
1 consigliere dell’UDC
8 consiglieri del PD
1 consigliere di Rifondazione Comunista
1 consigliere dell’Italia dei Valori
1 consigliere della lista “Con Imperia”
1 consigliere della lista “Sinistra per Imperia”

e a conti fatti, direi che maggioranza e opposizione, rispetto alle precedenti elezioni, sono cambiate di poco.

Scritto da Angelo Amoretti

22 giugno, 2009 alle 22:19