Archivio per il mese di giugno, 2009

Consiglio comunale di Imperia: composizione definitiva

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A seguito del varo della nuova giunta, entreranno a far parte del Consiglio comunale sette candidati che non erano stati eletti: sei per il Pdl e uno per la Lega Nord:

Pdl:
Stefano Pugi;
Diego Parodi;
Alberto Alonzo;
Luigi Mattioli;
Gianluca Lanteri;
Marino Arimondi.

Lega Nord:
Luca Martino.

Per riassumere, quello di seguito dovrebbe essere il Consiglio Comunale definitivo:

PDL:

Marco Scajola

Claudio Baudena

Luca Volpe

Emilio Varaldo

Benedetto Adolfo

Ida Acquarone

Alessandro Gazzano

Pino Camiolo

Giuseppe Fossati

Augusto Ferrari

Claudio Ghiglione

Paolo Montesano

Davide Ghiglione

Angela Ardizzone

Stefano Pugi

Diego Parodi

Alberto Alonzo

Luigi Mattioli

Gianluca Lanteri

Marino Arimondi

IMPERIA VA AVANTI:

Giuseppe Lanteri

Angelo Dulbecco

Giovanni Chiaraman

LEGA NORD:

Luca Martino

Giuseppe Soria

Maria Teresa Parodi

Monica Gatti

UDC:

Fabrizio Gramondo

PD:

Paolo Verda

Sergio Barbagallo

Silvio Canetti

Fabrizio Risso

Giuseppe Zagarella

Giorgio Montanari

Giuseppe De Bonis

Lorenzo Lagorio

RIFONDAZIONE COMUNISTA:

Pasquale Indulgenza

SINISTRA PER IMPERIA:

Carla Nattero

CON IMPERIA:

Giovanni Rollero

ITALIA DEI VALORI:

Dario Dal Mut

Scritto da Angelo Amoretti

22 giugno, 2009 alle 16:06

Imperia: ecco la nuova Giunta comunale

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E’ stata varata la nuova giunta del Comune di Imperia:

fonte: Sanremonews

Sindaco: Paolo Strescino con delega affari generali, attuazione del programma, personale, protezione civile e politiche giovanili;

Vice Sindaco: Marco Scajola con deleghe turismo, comunicazione, sport, cultura e rapporti con enti ed associazioni;

Direttore generale: Paolo Calzia

Gli Assessori e le relative deleghe:

Emilio Broccoletti – Arredo urbano, verde, osservatorio metereologico servizi demografici, statistica e riqualificazione spazi pubblici;

Gianfranco Gaggero – Lavori pubblici, demanio e spiagge, grandi opere, frazioni, manutenzione e tutela beni comunali;

Luca Lanteri – Urbanistica, Porti, edilizia pubblica e privata, politiche ed incentivi per la prima casa;

Giovanni Amoretti – Ambiente, commercio, industria, artigianato, pesca, agricoltura, fiera e mercati, marketing territoriale e servizi per le imprese;

Antonello Ranise – Servizi e politiche sociali;

Marco Calcagno – Ammininistrazione finanziaria, patrimonio e società partecipate;

Antonio Gagliano – Sicurezza dei cittadini, viabilità, polizia municipale e cimiteri;

Alessandro Falciola – Politiche del lavoro e comunitarie, immigrazione, informatizzazione, innovazione tecnologica;

Franca Rambaldi – Attività e servizi educativi, politiche, pari opportunità e università;

Il Sindaco Strescino ha rilasciato la seguente dichiarazione, riportata da Sanremonews:

Abbiamo coniugato l’esperienza di persone da tempo in politica, con alcuni nuovi ingressi per far sì che si prosegua l’ottimo lavoro portato avanti da Luigi Sappa, ma contemporaneamente vi sia un ricambio, non solo generazionale. Questa è una giunta di alto profilo e che rispetta il volere dei cittadini.
Un ridimensionamento numerico era doveroso. La politica è fatta di scelte, il mio è stato un compito ingrato perché non è facile dire ad una persona meritevole che deve restare in fase di Consiglio Comunale. Credo però che tutti abbiano metabolizzato.

Da Sanremonews di ieri, 20 giugno, ore 21,21:

Verranno presentate ufficialmente domani mattina, ad un’ora di distanza l’una dall’altra le Giunte Comunali di Imperia e Sanremo. Nel capoluogo l’appuntamento è stato fissato per le 11 e, vicino a Paolo Strescino ci sarà la squadra che lavorerà con lui per i prossimi 5 anni. A Sanremo sarà Maurizio Zoccarato a presentare i ‘magnifici 10’ a Palazzo Bellevue. L’ufficializzazione della Giunta è scaturita dopo la riunione di oggi pomeriggio ad Imperia, tra i due neo primi cittadini ed il Ministro Claudio Scajola.

Assente giustificato: Eugenio Minasso.
Dunque se uno va a rileggersi i due maggiori quotidiani locali, i due maggiori settimanali locali, i due maggiori portali locali, e forse ha visto Imperia TV da quando il sindaco è stato eletto fino a ieri sera alle 21,21, almeno una cosa l’ha capita: è la giunta voluta dal Ministro Scajola. Se non si vuole che si dica così, la prossima volta si diano direttive diverse ai media locali (quelli online sono letti anche più in là di Ventimiglia e Savona).
Altre considerazioni si possono trovare sul blog di Giorgio Montanari.

Scritto da Angelo Amoretti

21 giugno, 2009 alle 16:12

Toto-Giunta [II]

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Assessori, c’è Lanteri, ma è “guerra fredda” tra vecchi e nuovi.

Luca Lanteri, ex assessore a urbanistica e porto, tornerà in giunta. Sembrava* fosse stato dirottato, dai vertici del Pdl, a un incarico altrettanto prestigioso nello stesso campo d’azione in Provincia, a sostituire Franco Solerio, sanremese, già destinato dal neo sindaco della città dei fiori, Maurizio Zoccarato, a ricoprire un ruolo di primo piano nella sua giunta. Invece, l’architetto imperiese farà parte della squadra di Paolo Strescino, quasi certamente con identici (e fondamentali) compiti di governo. Il “rientro” in giunta di Lanteri, però, non può da solo contribuire a calmare le acque, a dire il vero piuttosto agitate, all’interno del partito di maggioranza.
Oltre a Lanteri, infatti, soltanto Marco Scajola, Gianfranco Gaggero e Antonello Ranise sembrano sicuri del posto da assessore. Quattro su otto (visto che il nono e decimo spetterebbero alla Lega Nord). C’è ancora da decidere, e lo faranno di concerto, nel week end in arrivo, il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il vice coordinatore regionale del PdL, Eugenio Minasso, e il nuovo sindaco, Paolo Strescino**. Le nomination, nelle ultime ore, non sono cambiate. Giovanni Amoretti potrebbe andare allo Sport, Claudio Baudena, se non riuscisse a confermarsi alla cultura, si siederebbe sulla comunque prestigiosa poltrona di presidente del consiglio, lasciata libera da Emilio Varaldo. Quasi sicura, almeno al 90 per cento, la candidatura alle Finanze del commercialista quarantenne Marco Calcagno. L’unica donna in giunta dovrebbe essere Franca Rambaldi, direttrice didattica e amministratrice di lungo corso.
Della vecchia giunta, a questo punto, sarebbero senza incarico nonostante un buono se non ottimo risultato elettorale Benedetto Adolfo, Giuseppe Fossati e Angela Ardizzone (Sergio Lanteri aveva gettato la spugna prima ancora delle elezioni).
I bene informati dicono che, a Palazzo, da qualche giorno, serpeggia tra gli scontenti qualche malumore di troppo. Qualcuno, ma non si sa chi, avrebbe addirittura proposto una sorta di lettera ufficiale da inviare alministro Scajola per protestare, garbatamente ma con fermezza, ai metodi di scelta o selezione adottati per formare la nuova giunta. In particolare, l’attenzione degli aspiranti assessori delusi si sarebbe concentrata su coloro che, a fronte di un risultato elettorale non esaltante ( qualcuno addirittura neppure presente in lista…), andrebbero a sedersi in giunta.Toccherà al ministro, a questo punto, mettere d’accordo tutti: contenti e scontenti. Per il bene del partito e della futura amministrazione.
Il Secolo XIX – 19 giugno 2009

e per il nostro e di tutta la Sua santa Chiesa, aggiungerei.

*Sembrava anche, ma sono voci da bar, che dopo la candidatura di Strescino, venuta fuori da un limpidissimo sondaggio che nessuno di noi umani in effetti ha mai visto, avesse fatto le valige dicendo: “Grazie di tutto e arrivederci”. Poi qualcuno deve avergli detto, ma sono sempre voci da bar, “no, dai, hai lavorato bene all’urbanistica, resta ancora per i prossimi cinque anni!”.

**Avete letto bene, non è un errore: per la nuova giunta oltre a Minasso e al Ministro Scajola, deciderà anche il nuovo sindaco, Paolo Strescino.

Scritto da Angelo Amoretti

19 giugno, 2009 alle 9:51

Toto-Giunta

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«Ora serve una giunta operativa, che segua la traccia segnata dal mio predecessore. Ci sto lavorando: penso che nei prossimi 15 giorni arriverò a una definizione degli assessori»: di più, nell’uscire dal suo nuovo ufficio, Paolo Strescino non dice. Di sicuro, al momento, c’è solo l’incontro riservato che Eugenio Minasso, vice coordinatore regionale del Pdl, avrà questa sera con il ministro Claudio Scajola. L’argomento? Proprio quello di elaborare un’ipotesi concreta per la Giunta di Imperia [...]
La Stampa – 13 giugno 2009

Fumata bianca, ma mistero assoluto. Dall’incontro riservato fra il ministro Claudio Scajola e il parlamentare Eugenio Minasso, vicecoordinatore regionale del Pdl, sono scaturite le ultime indicazioni per la formazione della nuova Giunta di Imperia, la cui composizione sarà ufficializzata entro venerdì dal neo sindaco Paolo Strescino [...]
La Stampa – 16 giugno 2009

Emblematico l’articolo de Il Secolo XIX di oggi:

LE SCELTE DI STRESCINO
IMPERIA, DIECI IN GIUNTA
SCAJOLA VICESINDACO
E VALZER DI DEBUTTANTI

Giunta a dieci assessori di cui 8 al Pdl e 2 alla Lega Nord con volti in gran parte conosciuti, altri meno noti, altri ancora nuovissimi.
Le riunioni tra i vertici pidiellini, ministro Scajola e onorevole Minasso in testa, allargate poi al Carroccio (Mariano Porro) hanno portato alla definizione quasi definitiva della nuova giunta comunale, presieduta dal nuovo sindaco, Paolo Strescino [...]

A Sanremo, per la cronaca, e per non farsi mancare niente, la musica più o meno è la stessa:

[...] Confortato dall’appoggio incondizionato del ministro Claudio Scajola, Zoccarato sta andando avanti nel non facile lavoro di composizione della giunta facendo di testa sua [...]
Il Secolo XIX – 17 giugno 2009

Oggi il Secolo XIX riporta a pagina cinque l’indagine di Openpolis: praticamente le pagelle date ai parlamentari. Quelli eletti in Liguria sono tra i più fannulloni, nessuno si avvicina alla sufficienza. Eugenio Minasso naviga tra l’uno e il due, per quanto riguarda la “produttività”. Un po’ meglio va quando si tratta di votare, ma resta nelle parti basse della classifica: ha troppo da fare a Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2009 alle 9:35

Manufatto al Porto: quattro avvisi di garanzia

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Premessa: l’avviso di garanzia non è una faccenda di cui andar fieri e neppure una condanna. E’ semplicemente un avviso che ti arriva a casa in cui ti si comunica che si stanno facendo indagini sul tuo conto e su come ti sei comportato in merito a una determinata questione, dandoti la possibilità di tutelarti.
Detto questo: sono partiti quattro avvisi di garanzia per quanto riguarda il famoso manufatto (o il capannone, chiamiamolo come vogliamo) del porto. E sono arrivati a Paolo Calzia, presidente della Porto di Imperia Spa; all’architetto Emilio Morasso, il progettista e direttore dei lavori; a Delia Marlonghi, amministratore unico di Acquamare Srl; e a Mariassunta Longo, che rappresenta un’altra società del gruppo.
Ne ha dato notizia per primo Il Secolo XIX di ieri, 14 giugno, e oggi è stata confermata da La Stampa, usando il condizionale.
Per Loredana Grita de Il Secolo XIX, “[...] a scatenare il putiferio attorno al capannone della cantieristica era stato un esposto denuncia presentato nel bel mezzo della campagna elettorale (il grassetto è mio nda) dal candidato sindaco del Pd Paolo Verda e dal consigliere dello stesso partito Giuseppe Zagarella“.
Stefano Delfino, che con La Stampa è arrivato il giorno dopo, scrive: “Caso-capannone dentro il nuovo maxi-porto turistico: ci sono quattro indagati. La notizia era nota da un paio di settimane, ora dal Palazzo di Giustizia sono filtrati i nomi“.
Sorge spontaneo, allora, chiedersi perché, se la notizia era nota da un paio di settimane, diciamo nel bel mezzo della campagna elettorale, i quotidiani l’hanno riportata a elezioni avvenute?
A chi era nota la notizia?
Cosa s’intende dire quando si scrive: “La notizia era nota da un paio di settimane“?
Sono certo che l’abuso sia stato fatto in buona fede e che una volta che il Comune si sarà automultato (sì perché come ben saprete il Comune è parte della Porto di Imperia SpA), tutto rimarrà così com’è, anche se continuo a rimanere dell’idea che quel “manufatto” è un pugno nello stomaco al buongusto.
Spero che al limite qualcuno studi un modo per “mimetizzarlo” un po’. Staremo a vedere.

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2009 alle 13:10

Manfredo Manfredi scrive a Strescino

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«Secondo me dopo dieci anni di amministrazione Sappa, candidare un giovane di 33 anni, nato e cresciuto in Alleanza nazionale in una città come Imperia medaglia d’oro della resistenza, è stata davvero una scelta coraggiosa».

In seguito a questa dichiarazione rilasciata dal sindaco Paolo Strescino in una intervista al Secolo XIX il 9 giugno scorso, l’onorevole Manfredo Manfredi, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza, ha scritto al primo cittadino una lettera aperta, pubblicata dallo stesso giornale il 13 giugno scorso:

Onora la Resistenza perché ti ha permesso di essere sindaco.

Caro Sindaco,
sento il dovere, come cittadino imperiese, di porgere i miei complimenti per la Tua elezione uniti ad un sincero augurio di buon lavoro. La comune esperienza vissuta insieme nel precedente Consiglio Provinciale, anche se su posizioni politiche diverse, mi ha lasciato unsegno positivo delleTue capacità e dellaTua moderazione.
Come Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, desidero rivolgerTi alcune osservazioni circa le dichiarazioni da Te rilasciate al Secolo XIX nell’edizione del 9 giugno.
Il Tuo riferimento alla medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza che è stata concessa a tutta la Provincia di Imperia e quindi non solo alla città di Imperia, è citato come un atto di coraggio per essere stato designato candidato Sindaco un giovane di Alleanza Nazionale. Tale affermazione può essere considerata una sfida revisionistica al passato o un gesto di superamento del revisionismo stesso. Mi auguro che il significato della Tua affermazione non coincida con la mia prima valutazione.
Se così non fosse mi consento di citare i valori della Resistenza per cui sono morti nella Prima Zona Liguria (Provincia di Imperia Albenganese), oltre seicento partigiani tra cui sei medaglie d’oro, il più anziano aveva 25 anni, il più giovane 15, 52 medaglie d’argento,150 medaglie di bronzo e oltre 600 civili,uccisi perr appresaglia, tra cui sedici sacerdoti, caduti per ridare dignità e libertà ad un popolo che nel ventennio di dittatura aveva perso,ma soprattutto vincendo contro il nazismo.
Dalla Resistenza è nata la Costituzione e nella Costituzione sono sanciti quei diritti di libertà e democrazia che consentono ad un giovane di A.N.di diventare Sindaco della nostra città capoluogo di Provincia.
Ma io sono fiducioso che il significato della Tua affermazione coincida con la mia seconda valutazione, cioè nel superamento di quel revisionismo storico che nel recente passato e forse ancora oggi, viene strumentalizzato per riconoscere pari dignità a chi nella Resistenza ha fatto la scelta sbagliata con chi ha fatto la scelta giusta.
Tu, caro Sindaco, nella Tua nuova esperienza avrai modo di incontrare tanti giovani. Bene. Ma non dimenticare mai, nella Tua autorevolezza di Primo Cittadino, di ricordare loro, come spesso ha fatto il Sindaco Sappa, la cui famiglia ha vissuto le drammatiche vicende della Resistenza, che l’articolo 2 della Costituzione stabilisce che la Repubblica Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo l’unico articolo di tutta la Costituzione in cui viene citata la parola “uomo”, cioè tutti gli abitanti della terra. E aggiungi come monito ciò che nei lontani anni venti del secolo passato, un grande Missionario laico, Raul Follerau, diceva ai giovani:”Un uomo non è degno di essere libero se non garantisce rispetto e libertà agli altri’’.
Un caro saluto
Manfredo Manfredi – Il Secolo XIX – 13 giugno 2009

Scritto da Angelo Amoretti

14 giugno, 2009 alle 9:58

La Giustizia a Imperia [II]

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Visto che lo scorso 22 ottobre 2008 i giornali locali cartacei ed elettronici avevano dato con enfasi la notizia di un consigliere comunale – Paolo Verda – rinviato a giudizio per abuso edilizio (ne avevo accennato qua), mi sembra giusto evidenziare la notizia di oggi apparsa a pagina 26 de Il Secolo XIX, piccolina, in basso a sinistra:

TRIBUNALE
Nessun abuso edilizio alla San Lorenzo: assolti Paolo Verda, Vezza e l’impresa
Erano accusati di abuso edilizio, un caso emerso nel 2004 a Pieve di Teco durante la realizzazione di un capannone. Ma di abuso non si trattava, per cui sono stati tutti assolti per non aver commesso il fatto, incluso anche il candidato sindaco del Pd, Paolo Verda, trascinato in giudizio nella sua veste di progettista. Si è concluso ieri il processo che vedeva davanti al giudice Massimo Vezza, di Alba, titolare della San Lorenzo e, in concorso con lui, all’architetto e consigliere comunale, Paolo Verda, oltre che il legale responsabile dell’impresa edile incaricata di eseguire gli interventi, Giovanni Carlo Borsa. Verda (avvocato Carlo Fossati), come Vezza e Borsa (avvocati Ponzio e Roberto) avevano sostenuto la loro estraneità ai fatti, ora riconosciuta dal tribunale.
Il Secolo XIX – 12 giugno 2009

Giusto per chiudere il cerchio.

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2009 alle 12:20

Facce nuove in consiglio comunale

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Il Secolo XIX di ieri ha dedicato una breve scheda al più giovane dei consiglieri comunali: il ventenne Angelo Francesco Dulbecco, secondo eletto nella lista civica “Imperia va avanti” che appoggia Paolo Srescino.
Siccome sullo stesso quotidiano anche oggi si parla di lui, sento il bisogno di aggiungere qualcosa alla sua breve biografia, ignorata o tralasciata, dai giornalisti.
Angelo Francesco Dulbecco è colui che il 28 aprile 2006 espose la bandiera della Repubblica Sociale Italiana da una finestra del liceo Vieusseux di via Terre Bianche. Fu identificato, ma ebbe l’accortezza di far sparire la bandiera, per cui non fu possibile denunciarlo per apologia di fascismo.
Il giorno dopo, durante l’assemblea degli studenti, ebbe a dire: “Mi dispiace aver coinvolto la scuola, anche se non mi farete cambiare idea. Resto della mia opinione“.
Mi piacerebbe sapere se nel frattempo il ragazzo ha cambiato opinione, giusto per sapermi regolare.
In caso contrario troverei curioso, per esempio, che dalla stessa lista sia stato estromesso Gabriele Piccardo perché musulmano, e sia stato lasciato Dulbecco: forse il cristiano in questione promette molto meglio, visti i tempi che corrono.

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2009 alle 16:08

Consiglio comunale di Imperia: composizione

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Ecco come dovrebbe essere composto il nuovo consiglio comunale, stando alle preferenze raccolte dai candidati:

IL POPOLO DELLA LIBERTA’

PAOLO STRESCINO – SINDACO

1 – SCAJOLA MARCO (980 preferenze)

2 – GAGGERO GIAN FRANCO (831 preferenze)

3 – LANTERI LUCA (730 preferenze)

4 – AMORETTI GIOVANNI (546 preferenze)

5 – FALCIOLA NICOLA (489 preferenze)

6 – BROCCOLETTI EMILIO (353 preferenze)

7 – BAUDENA CLAUDIO (344 preferenze)

8 – RANISE ANTONELLO (338 preferenze)

9 – VOLPE LUCA (336 preferenze)

10 – VARALDO EMILIO (315 preferenze)

11 – ADOLFO BENEDETTO (314 preferenze)

12 – ACQUARONE IDA (313 preferenze)

13 – GAZZANO ALESSANDRO  (263 preferenze)

14 – CAMIOLO PINO (260 preferenze)

15 – FOSSATI GIUSEPPE (250 preferenze)

16 – FERRARI AUGUSTO (239 preferenze)

17 – GHIGLIONE CLAUDIO (223 preferenze)

18 – MONTESANO PAOLO (222 preferenze)

19 – GHIGLIONE DAVIDE (206 preferenze)

20 – ARDIZZONE ANGELA (204 preferenze)

IMPERIA VA AVANTI

1 – LANTERI GIUSEPPE (239 preferenze)

2 – DULBECCO ANGELO FRANCESCO (136 preferenze)

3 – CHIARAMAN GIOVANNI (113 preferenze)

LEGA NORD

1 – GAGLIANO ANTONIO (513 preferenze)

2 – SORIA GIUSEPPE (204 preferenze)

3 – PARODI MARIA TERESA (128 preferenze)

4 – GATTI MONICA (124 preferenze)

UDC

FABRIZIO GRAMONDO

PARTITO DEMOCRATICO

PAOLO VERDA

1 – BARBAGALLO SERGIO (289 preferenze)

2 – CANETTI SILVIO (197 preferenze)

3 – RISSO FABRIZIO (197 preferenze)

4 – ZAGARELLA GIUSEPPE (194 preferenze)

5 – MONTANARI GIORGIO (176 preferenze)

6 – DE BONIS GIUSEPPE (163 preferenze)

7 – LAGORIO LORENZO DETTO CICCIO’ (160 preferenze)

RIFONDAZIONE COMUNISTA

1 – INDULGENZA PASQUALE (97 preferenze)

SINISTRA PER IMPERIA

1 – NATTERO CARLA (157 preferenze)

LISTA CIVICA CON IMPERIA

1 – ROLLERO GIANLUIGI (144 preferenze)

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI

1 – DAL MUT DARIO (31 preferenze)

Scritto da Angelo Amoretti

9 giugno, 2009 alle 18:47

Il nuovo consiglio comunale di Imperia

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La mia candidata preferita, pur avendo triplicato i voti (dai circa 50 dell’altra volta è passata ai 150 di ieri),  non è stata eletta in consiglio comunale.
Nonostante un’appassionata campagna elettorale che l’ha vista al centro di insignificanti polemiche, nonostante a momenti posteggiasse il suo Suv anche davanti al seggio elettorale, è arrivata ventinovesima e purtroppo per lei, ma anche per me, in consiglio entreranno “solo” venti candidati del Pdl.
Peccato: la sua presenza avrebbe dato un tocco di finezza in più.
Anche l’ex caterinetta Franca Rambaldi, prima dell’Udc e ora del Pdl, rimarrà fuori dalla porta. Spero che le trovino una sistemazione in provincia, alle prossime elezioni. Una presenza femminile come la sua non può che fare del bene.
Tra coloro che non vedremo più nei banchi dei consiglieri c’è anche Antonio Di Marco. Ero convinto, e glielo avevo detto, che il suo slogan: “Scegli usato sicuro: 5 anni di garanzia” sarebbe stato vincente. Mi sono sbagliato e il buon Di Marco non sarà della partita.
C’è una new entry che mi ha sorpreso: quella di Emilio Broccoletti, colui che sul santino aveva scritto: “Un tuo voto mi premetterà di far parte di quel consiglio comunale e Giunta che deciderà anche il futuro della società Eco Imperia”. Gli elettori lo hanno ascoltato, adesso vedremo cosa deciderà sulla Eco Imperia.
Gian Luca Lanteri, figlio del famoso e simpatico Sergio, non ce l’ha fatta e purtroppo si spezza una catena che sembrava solida.
Così come non ce l’ha fatta la giovane Valeria Rainisio: anche in questo caso idem come sopra: si è piazzata  alle spalle del sorprendente Gianni Rollero.
Dai banchi di fronte non vedremo più Gabriella Badano e sono rammaricato perché va bene il rinnovamento, ma l’esperienza a volte serve, soprattutto quando l’opposizione è ridotta male.
Ma a proposito di rinnovamento, voglio qui fare i complimenti a Giorgio Montanari, anni 27, eletto per la prima volta al consiglio comunale forse grazie anche alla rete e a come la sa usare.
Benedetto Adolfo ha cambiato maglietta in tempo utile per essere rieletto: complimenti anche a lui.
Avremo un De Bonis che non sarà Antonio, ma Giuseppe, suo fratello, e che sempre un De Bonis è. In questo caso il passaggio di testimone ha funzionato benissimo. Antonio aveva beccato 253 voti, “Pino” ne ha presi 163. Qualcuno si è perso per la strada, ma è roba da poco.
Ci sarà ancora l’arredatrice, come simpaticamente la chiamo io: Angela Ardizzone che tra l’altro deve aver fatto un patto con qualcuno perché più passa il tempo e più diventa attraente.
Non ci sarà più Brunella Ricci, un’altra presenza femminile che mi mancherà assai. Per contro fanno l’ingresso trionfale per la prima volta le leghiste Maria Teresa Parodi e Monica Gatti, tutte e due da scoprire, insieme ai colleghi di partito Antonio Gagliano e Giuseppe Soria.
Confermato per fortuna Antonello Ranise, così nei prossimi anni non mi mancherà, sparso qua e là, un “Grazie al Ministro Claudio Scajola” che male non fa. Anche Sergio Barbagallo, zitto zitto, ha ottenuto la rielezione con la bellezza di 289 voti: il primo della lista del Pd. Complimenti.
Poi ci sono gli eletti che conosco di persona e ai quali vanno le mie felicitazioni per il risultato: Pasquale Indulgenza, Giuseppe Zagarella, Lorenzo Lagorio, Carla Nattero (così il gentile signore che a Piani le ha detto di andare a fare la calza, capirà chi è), Davide Ghiglione, Emilio Varaldo e Claudio Baudena che sono certo farà molto per la cultura locale, entroterra compreso.
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno: in ogni caso ci sarà tempo per rompere le scatole a tutti.
Buon lavoro!

Scritto da Angelo Amoretti

9 giugno, 2009 alle 15:01