Archivio per il mese di settembre, 2009

Vendita azioni Porto di Imperia Spa: l’opinione del PD

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Il Partito Democratico ha preso la sua posizione: il capogruppo Paolo Verda ha rilasciato una dichiarazione agli organi di stampa e li riporto così come appaiono su Il Secolo XIX e La Stampa di oggi:

La vicenda del porto turistico si avvia alla conclusione: la peggiore che si potesse ipotizzare. La vendita dell’intero pacchetto azionario è una scelta irresponsabile e rinunciataria [...]
L’amministrazione comunale cerca di chiudere in poche settimane una storia lungamolti anni, senza che la città,le forze politiche tutte,le associazioni, i cittadini possano di fatto intervenire, giudicare, esprimersi. Questo, di fatto,è il primo vero atto della nuova giunta comunale. Celato dietro questioni meramente economiche e finanziarie, rappresenta il definitivo abbandono di valori e di spazi pubblici che da sempre appartengono alla comunità imperiese [...]
Occorre trovare altre vie e soluzioni, in un’ottica cittadina comprendente l’intero assetto portuale. Occorre sin da subito valutare se esiste la possibilità, in cambio di una parte delle nostre quote, di rientrare totalmente in possesso della parte storica del bacino di PortoMaurizio, lasciando ai privati i nuovi volumi in via di costruzione. Solo allora potremo discutere se e come rinunciare alla parte restante [...]
Quando criticammo fortemente l’accordo societario che da subito ci vide inminoranza rispetto ai soci privati, nonostante il Comune avesse messo in gioco il bacino storico di Porto Maurizio, le opere e il lavoro di intere nostre generazioni, mezzo milione di aree demaniali lo facemmo perchè, favorevoli ad un nuovo porto turistico, ne volevamo la regia ed il controllo da parte del pubblico [...]
I bacini portuali devono essere fonte di ricchezza e di lavoro anche per la città. La scelta turistica che è stata fatta in questi anni non può non vedere il Comune di Imperia nel ruolo di capofila: attore e protagonista anche nelle decisioni future sia a Porto che ad Oneglia.
Il Secolo XIX – 10 settembre 2009

La vendita dell’intero pacchetto azionario è una scelta irresponsabile e rinunciataria [...]
Celato dietro questioni meramente economiche e finanziarie, questo atto rappresenta il definitivo abbandono di valori e di spazi pubblici, che da sempre appartengono alla comunità imperiese [...]
L’amministrazione comunale cerca di chiudere in poche settimane una storia lunga molti anni, senza che la città, le forze politiche tutte, le associazioni, i cittadini possano di fatto intervenire, giudicare, esprimersi. Occorre trovare altre vie e soluzioni, in un’ottica cittadina comprendente l’intera assetto portuale [...]
Non è possibile affidare le scelte sulla portualità soltanto ai privati. Il bacini portuali devono essere fonte di ricchezza e di lavoro anche per la città [...]
La Stampa – 10 settembre 2009

Intanto continua la querelle sulla valutazione delle azioni: i conti fatti dal Comune non coincidono con quelli di Carla Nattero. Secondo la rappresentante de La Sinistra per Imperia, la valutazione è stata fatta, per così dire, “al ribasso”, mentre per l’avvocato Giuseppe Fossati del Pdl, la vendita delle azioni alla cifra indicata dai super consulenti che ne hanno svolto la valutazione, sarebbe un grande affare.
Il Sindaco Strescino si è limitato, per ora, a fare pochi commenti, tra cui: “Non ci saranno cancelli” forse riferendosi al fatto che la giunta Berio, qualche secolo fa, aveva chiuso il porto di Oneglia. Ma una domanda sorge spontanea: chi glielo assicura che non ci saranno cancelli? Ha avuto garanzie dagli eventuali acquirenti senza neppure sapere chi sono?
Ci illumini.

Scritto da Angelo Amoretti

10 settembre, 2009 alle 9:42

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Il Comune vendera’ le quote della Porto di Imperia SpA

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La Giunta Comunale in trasferta a Montegrazie ha deciso che venderà le sue quote azionarie della Porto di Imperia SpA.
Non ho capito perché una decisione così sia stata presa a Montegrazie. Forse è un caso o forse è perché lì c’è il Santuario di Nostra Signora delle Grazie e magari qualcuno spera nella grazia della Madonna.
In ogni caso, chi vorrà acquistare le azioni della suddetta SpA, dovrà presentare una fidejussione di 25 milioni e 830 mila euro, in pratica il valore attribuito al pacchetto azionario in possesso al Comune che, ricordiamo, detiene il 33%.
L’eventuale acquirente dovrà acquistare subito il 13 per cento delle quote e accettare la put option sul residuo 20.33 per cento [non so cosa sia la put option e se ha qualcosa a che fare con le professioniste del sesso, lo leggo sul Secolo XIX nda]. Il fortunato vincitore dell’asta “dovrà accettare un contratto che assicura al Comune la facoltà di decidere come e quando vendere la rimanenza delle azioni“.
Sarà comunque il Consiglio comunale ad avere l’ultima parola: e lì potrebbero esserci delle sorprese perché magari qualcuno della maggioranza non sarà d’accordo.
Nel frattempo Pasquale Indulgenza di Rifondazione e Carla Nattero de La Sinistra per Imperia ["E' la messa in pratica di quanto stiamo sostenendo da dieci anni, la svendita ai privati della parte più bella della città"], non ci stanno.
Il titolo di Sanremonews e Riviera24 riguardo all’intervento di Indulgenza, ["Rifondazione prenderà una posizione sul porto"] lì per lì non dico che mi abbia indotto a una prima, satirica reazione tipo questa, ma insomma.
Se però fosse così, allora che dire del PD che per “prendere posizione” ci mette sempre un po’ di tempo in più (quando e se la prende)? Ed eventualmente come la chiameremmo: alla finta-pecorina? Non sapete cos’è? In pratica si finge di prenderlo da dietro, ma trattasi solo di una finta, appunto.
La notizia buona, tornando alla gita della Giunta a Montegrazie (avranno mangiato al sacco proprio come si fa quando si va in visita al Santuario?) è che gli assessori hanno potuto ammirare una fonte battesimale del 1200 circa scoperta di recente grazie alle pulizie effettuate nei dintorni. Vi lascio indovinare da quanto tempo non venivano fatte, se solo in questi giorni è stata scoperta! E non oso immaginare cosa verrebbe fuori nelle frazioni, se fosse fatta una pulizia come Dio comanda.

Scritto da Angelo Amoretti

8 settembre, 2009 alle 12:36

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Lo stato dei torrenti di Imperia

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Se per il torrente Prino sono tempi duri, lo stato degli altri corsi d’acqua non è affatto confortante.
Questa foto, inviatami da un amico e scattata dal Ponte di pietra, testimonia lo stato del torrente Caramagna fino all’altezza della rotonda del Conad.

Il Torrente Caramagna

Gli argini sono robusti, ma il letto è piuttosto stretto e a dirla tutta mi sembra esagerato chiamarlo torrente perché al momento sarebbe più opportuno il nome “Bosco Caramagna” anche perché più a monte la situazione è più o meno la stessa.
Alla Fondura dormiranno sonni tranquilli, visto i precedenti e considerato che si avvicina il periodo delle piogge?

Scritto da Angelo Amoretti

6 settembre, 2009 alle 18:16

La guerra del latte a Imperia

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Premetto che, con tutto il rispetto per giocatori, dirigenti, allenatori, massaggiatori, medici, preparatori, tifosi, delle due squadre di calcio di Imperia non me ne può fregar di meno, mi viene da scriverne perché la storia in sé ha dell’incredibile e credo che solo in piccoli feudi possano succedere cose del genere.
Il riassunto è breve, ma d’obbligo, per capire questa “guerra”.
La “Pro Imperia” è sponsorizzata dal locale caseificio Alberti che produce il noto latte e “Imperia Calcio” sarebbe intenzionata a farsi sponsorizzare dalla Frascheri, anch’essa produttrice di latte, ma di Bardineto.
Lo scorso lunedì, intervistato da Il Secolo XIX, il Sindaco Paolo Strescino si è schierato contro questa ipotesi, in difesa della ditta Alberti che con uno sponsor “concorrente” in casa potrebbe avere problemi di immagine.
A un certo punto dell’intervista, dopo aver tessuto le lodi del caseificio nostrano, il Sindaco mi ha fatto venire mal di testa con la seguente frase:

Spero che il messaggio arrivi forte e chiaro, cioè che anche nel calcio non vinca chi urla più forte, ma chi è in grado di progettare e valutare attentamente ogni passo nel pieno rispetto dell’avversario qualsiasi esso sia.

Ecco, mi domando cosa c’entri il fatto sportivo con quello economico; cosa c’entri se una squadra ha uno sponsor piuttosto che un altro.
Anche le parole di Giuseppe Fossati mi prendono un po’ in contropiede, visto che siamo in tema di calcio.
Quelli del Popolo delle Libertà non dovrebbero essere, tra l’altro, i paladini del libero mercato?
Qui invece si è schierati neppure tanto velatamente per un monopolio bello e buono: quello della ditta Alberti. E questa faccenda mi dimostra ancora una volta che chi ha l’egemonia dalle nostre parti, non gradisce rompimenti di statole, sia in campo economico che in quello politico.
Il bello è che poi, alla fine del suo intervento, l’avvocato Fossati scrive:

Conoscendo personalmente la solida realtà industriale della Ditta ALBERTI ed il valore assoluto di chi l’amministra, sono certo che non sarà certo la sponsorizzazione di una squadra di calcio cittadina ad intaccare la fiducia che i consumatori imperiesi e liguri le tributano da decenni.

Anche perché, aggiungo io, trovare il latte Frascheri nei super è molto più difficile che trovare quello di Alberti. Ma se è come dice l’avvocato, allora dove sta il problema?
Di seguito riporto i vari interventi succedutisi in queste ore su Sanremonews:

Ultras Samurai

“Il Comune di Imperia, nell’era del master-president Montali (2002-2008), ha sempre dichiarato di non poter né interferire nelle decisioni riguardanti l’Us Imperia 1923, né intervenire a sostegno di essa nel momento in cui si prefigurava un probabile fallimento. In occasione delle ultime elezioni, si palesava un inaspettato interesse nei confronti del futuro dell’Imperia Calcio da parte di vari esponenti politici, latitanti fino a quel momento. Ricordiamo la presenza in curva nord dell’attuale Sindaco, in data 19 aprile 2009, durante la gara interna Imperia Calcio-Dolcedo, e le sue parole inerenti un futuro impegno nei confronti della nostra società. In tale occasione veniva rimarcata la necessità di dare sostegno alla nostra squadra, in quanto rappresentante storica del calcio cittadino. Non si comprendono le motivazioni che hanno portato il Sindaco a schierarsi così apertamente dalla parte della Pro Imperia (Pontedassio Riviera), e ad usare termini come ’svilire’ e ‘mancanza di rispetto’ in riferimento alle decisioni dell’Imperia Calcio sulle proprie sponsorizzazioni. Ci risulta oltremodo incomprensibile il motivo per cui la ditta Frascheri (peraltro già operante a Imperia) non possa sponsorizzare liberamente la squadra col maggior numero di sostenitori nella nostra città. I Samurai Ultras Imperia e tutti i tifosi della curva nord, esprimono il massimo sostegno nei confronti della dirigenza, ed in particolare nella persona del Presidente Antonio Gagliano. Saremmo grati al primo cittadino se ci vorrà gentilmente fornire una risposta”.

Carlo Alessi
Mercoledì 02 Settembre 2009 ore 14:31

Paolo Strescino

“Qui non si tratta di schierarsi con una squadra o con l’altra, ma solo da difesa di una delle più importanti aziende di Imperia. Non c’entrano nulla le due società e mi spiace che la vicenda venga vista in questa ottica”.
Lo ha detto poco fa Paolo Strescino, Sindaco di Imperia, dopo il comunicato inviato dai ‘Samurai Ultras’, gruppo di tifosi organizzati dell’Imperia Calcio, società che milita in Prima Categoria.
“Il Sindaco – prosegue Strescino, che comunque minimizza l’accaduto – ha il diritto ed il dovere di tutelare le imprese della città. La stragrande maggioranza (per i segnali che abbiamo avuto) la pensa come noi. E’ stato un gesto fatto con leggerezza o cognizione di causa. Lungi da me, però, entrare nelle scelte di ogni società sportiva. Se l’Imperia Calcio andasse in serie C o B sarei la persona più felice del Mondo. La mia, lo ribadisco, è stata solo una difesa di un’azienda che ha scritto pagine importanti per la nostra città”.

Carlo Alessi
Mercoledì 02 Settembre 2009 ore 15:02

Carla Nattero (Sinistra per Imperia)

Carla Nattero (La Sinistra per Imperia) autorevole esponente della minoranza consiliare imperiese interpellata da Sanremonews è intervenuta sulla cosiddetta ‘guerra del latte’ che sta infiammando il capoluogo.

Ha detto la Nattero: “Massimo rispetto per la famiglia Alberti, ma, pur non volendo entare nel merito della vicenda, ritengo che l’intervento dell’amministrazione comunale a difesa della azienda locale sia il segno di una politica protezionistica e provinciale. Per loro privato è bello solo quando non si toccano i loro interessi, altrimenti il pubblico torna in primo piano. Avrei capito l’uscita del sindaco se a Imperia ci fosse una società municipalizzata del latte, altrimenti mi sembra perfettamente lecito che in epoca di globalizzazione una azienda savonese venga a promuovere i suoi prodotti a Imperia”. E la posizione della Lega che rischia di spaccare la maggioranza? “La Lega – conclude la Nattero – ne fa una questione di sostegno di parte nei confronti di una squadra di calcio. Io, invece, vedo le cose da un altro punto di vista che è quello del sostegno a una politica aperta e non di chiuso protezionismo provinciale a comando”.

Diego David
Mercoledì 02 Settembre 2009 ore 15:49

Giuseppe Fossati (Pdl)

“Ho letto nei giorni scorsi gli interventi inerenti la cosiddetta ‘Guerra del latte’ che vede quali protagonisti la Pro Imperia e l’Imperia Calci, sulla sponsorizzazione della seconda da parte della Latte Frascheri, laddove la prima, come è noto, fa riferimento, quanto meno nella persona del Presidente, alla Latte Alberti”.

Lo scrive Giuseppe Fossati, Capogruppo del Pdl ad Imperia, che prosegue: “Francamente, quale capogruppo del PDL in Comune di Imperia, fino ad oggi avevo ritenuto opportuno non intervenire nella discussione, in quanto ritengo assolutamente opportuno che la politica si tenga fuori dalla sana rivalità e competizione che vi è fra le due squadre di calcio di Imperia. Peraltro, constatata la piega che sta prendendo la discussione, ritengo opportuno stigmatizzare gli interventi ed i commenti che hanno inteso interpretare come sintomo di tensioni e/o contrapposizioni nell’ambito della maggioranza le opinioni, assolutamente sagge e pacate, espresse del Sindaco Strescino. Personalmente, non posso infatti che evidenziare come mi abbia sorpreso la notizia che l’Imperia Calcio abbia chiesto alla Latte Frascheri di poter apporre il marchio della stessa sulla propria maglia, a quanto pare anche a ‘costo zero’, ossia senza corrispettivo, come riferito a mezzo stampa dal Dott. Marco Alberti e confermato dal titolare della ditta Frascheri. La finalità di tale iniziativa, infatti, è fin troppo evidente e certamente discutibile, come in effetti è discussa, atteso che dispiace che una delle due squadre di calcio di Imperia assuma iniziative che possono nuocere, almeno potenzialmente, ad una delle più importanti realtà industriali della città, quale è la ditta Alberti. In tale quadro, credo che bene abbia fatto il Sindaco ad intervenire per sottolineare il rammarico per tale iniziativa, certamente legittima, anche perché la ditta Alberti è, da sempre, una delle società cittadine più attenta e disponibile a collaborare alle iniziative sociali, culturali, sportive, educative, ecc., della città. Di qui a voler leggere tensioni nella maggioranza solo perchè il Presidente della Imperia Calcio è un esponente della Lega Nord, ovvero affermare che l’apprezzamento espresso per la Ditta Alberti sia indice di ‘protezionismo provinciale’, francamente mi pare forzato e fuori luogo. Non vi è la benché minima tensione nella maggioranza e la maggioranza non intende assolutamente intromettersi in questioni sportive che non la riguardano. Il Sindaco è solo intervento, come suo diritto e dovere, per sensibilizzare in merito all’importanza per la città di società che danno benessere e lavoro agli imperiesi ed hanno sempre mostrato una grande disponibilità a collaborare alla crescita della Città. Detto ciò, fermo il rammarico per quanto sopra espresso, non ho particolari preoccupazioni. Conoscendo personalmente la solida realtà industriale della Ditta ALBERTI ed il valore assoluto di chi l’amministra, sono certo che non sarà certo la sponsorizzazione di una squadra di calcio cittadina ad intaccare la fiducia che i consumatori imperiesi e liguri le tributano da decenni”.

Carlo Alessi
Mercoledì 02 Settembre 2009 ore 19:36

Scritto da Angelo Amoretti

3 settembre, 2009 alle 11:41

Elettrosmog a Imperia

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Mercoledì 9 settembre 2009, alle 17.00 il partito della Rifondazione Comunista, circolo Stenca Binon di Imperia, organizza presso il Centro Culturale Polivalente di Piazza del Duomo un convegno sui pericoli da inquinamento elettromagnetico dal titolo

ANTENNE, TELEFONINI E SALUTE
Che fare nei nostri Comuni per combattere l’inquinamento elettromagnetico?

Interverranno Claudio Poggi, ingegnere elettronico e ricercatore e Franco Zunino Assessore Regionale all’Ambiente che saranno introdotti da Alberto Gabrielli, responsabile Ambiente e Territorio del P.R.C. di Imperia, mentre Pasquale Indulgenza, capogruppo P.R.C. al Comune di Imperia, presiederà il dibattito.
All’incontro parteciperanno i comitati contro l’elettrosmog e le associazioni per il diritto alla salute e la salvaguardia dell’ambiente.
Non parliamo quasi più di inquinamento elettromagnetico – scrive Alberto Gabrielli – eppure siamo tutti in campo (elettromagnetico). La scarsezza di indagini epidemiologiche e la “scimmia” da comunicazione rapida ed ovunque ci distrae, finchè l’antenna non compare sotto casa, sopra l’asilo, dietro il nostro giardino. Allora le cose cambiano perché intuiamo che non fa benissimo. Ovunque è uno stillicidio di antenne di ogni tipo e assai spesso i Comuni, per fare cassa, fanno installare su loro immobili i ripetitori. Non c’è quartiere e villaggio, paese o collina che si stiano salvando: a Imperia, in particolare, ma è così a Taggia, Sanremo, Soldano o Pieve di Teco.
Sorgono comitati e quelli più combattivi riescono a far spostare il danno altrove, dove sorge un altro comitato.
Urge saperne di più per essere tutti più combattivi
“.

Scritto da Angelo Amoretti

1 settembre, 2009 alle 10:37