Archivio per il mese di ottobre, 2009

Considerazioni di un aspirante leccaculo

3 commenti al post

Sabato 31 ottobre, alle 17, presso la sala grande dell’ARS (Associazione per il Rinnovamento della Sinistra) in Salita Ricardi 6, ad Imperia (Oneglia) si terrà il recital del noto regista e attore Franco Carli, autore della lettera che segue:

Caro Mauro,
ti ringrazio dell’invito e sabato 31 ottobre sarò all’ARS di salita Ricardi. Non è la prima volta che sono vostro ospite e sappi che di ognuna conservo un ricordo gradevole. Ciò nonostante devo confessarti che questa del 31 sarà, ahimé, anche l’ultima. Niente di personale, credimi. Ti spiego: il fatto è che questa estate ho letto un libro. Sì, ma che c’entra, dirai tu. Ti spiego: si tratta del saggio di un giornalista inglese, del Times, precisamente, che si intitola “Il manuale del leccaculo”. Ne sono stato folgorato, come Saulo sulla via di Damasco.
Folgorato: Saulo dal Buon Dio, io dal Buon Senso. E mi sono improvvisamente reso conto che, ormai giunto alla mia età, che è ormai la terza, per non dire quarta, e magari abbondante, io nella vita ho sbagliato tutto. E così ho deciso di correre ai ripari e di intraprendere, seppure tardivamente, la professione del leccaculo. Non sarà facile, lo so, perché oggi nel nostro Paese lavora a pieno regime un0incredibile quantità di leccaculo di lungo corso e la concorrenza è spietata. Capirai allora la mia reticenza nell’espormi a frequentazioni compromettenti. E voi dell’ARS, devi ammetterlo, compromettenti lo siete: a detta di persone autorevoli e degne di fede siete fannulloni, anti-italiani, farabutti. Foste solo delle scort, passi! Foste solo dei collusi con la mafia, passi! Foste solo evasori fiscali o, che so, foste solo impegnati a cementificare la costa, foste insomma tutto questo, passi, passi pure, ma anti-italiani proprio no! Oibò| Non si può! Lo capisci, vero? E io allora, povero apprendista leccaculo che fine farei?
Ce n’è quanto basta allora perché quello del 31 sia il nostro ultimo incontro. Spero che tu capisca e non me ne voglia e il 31 cercherò di spiegare che converrebbe anche a voi esercitarvi nella nobile arte della leccaculaggine: e cioè compiacere sempre il padrone e sempre adularlo, non importa perché, magari per la sua intraprendenza, magari per la sua capacità amatoria, e sempre applaudirlo, come si farebbe con un animatore di villaggio turistico e dargli ragione, non importa su che, e farlo possibilmente in sua presenza, o almeno in presenza di chi possa riferirglielo. E se poi qualcuno, magari con il pretesto della libertà di stampa, avesse l’improntitudine di contstarlo, voi querelatelo e querelatelo soprattutto se quel qualcuno dicesse la verità, perché la verità è nemica dei leccaculo.
Troverete facilmente al vostro fianco qualche buon avvocato, di quelli che hanno negli occhi gli importi delle proprie parcelle come in un tassametro, che perorerà la vostra querela in piena coscienza. La sua. E tanto basti.
Il nostro incontro sarà dunque per me un buon esercizio, un ripasso proficuo a cui potremmo anche dare un titolo. Potrebbe essere: “Considerazioni di un aspirante leccaculo”. Ti va? Altrimenti vedi tu. A prsto allora. Per ora avrei finito e a questo punto dovrei salutarti, ma lo faccio in silenzio e confido che tu non sparga la voce. Qui lo dico e qui lo nego.
Ciao
Franco

La cittadinanza è cordialmente invitata.
Seguirà rinfresco.

Scritto da Angelo Amoretti

30 ottobre, 2009 alle 16:49

L’autoporto sara’ in Valle Impero

30 commenti al post

Lo ha dichiarato a La Stampa di ieri l’Assessore all’Urbanistica Luca Lanteri che, tra l’altro, ha affermato:

L’amministrazione non ha mai pensato di creare un autoporto a Piani. Le istanze dei residenti di quella zona, che è molto popolosa, sono sempre state volte a veder garantito il mantenimento di spazi residenziali, di verde pubblico e agricoli: intendiamo rispettare i desideri di chi vive nella zona. Chi lavora deve avere degli spazi adeguati. Quelli da destinare alle attività artigianali rappresentano un problema più ampio da analizzare all’interno della futura variante per le attività produttive.

E bravo Assessore Lanteri!
Spero che con queste dichiarazioni si metta una volta per tutte la parola fine alla storia dell’autoporto che Antonio Marzo, Presidente regionale di Confartigianato Trasporti, vorrebbe a Piani, dalle parti di Coppi Rossi.
C’era già stata un’accesa discussione in proposito proprio a Piani, la scorsa primavera, prima delle elezioni, e Strescino – che era presente con gli allora altri candidati Verda, Gramondo e Tirreno Bianchi – sembrava propendere per una soluzione diversa da quella che proponeva Marzo.
Adesso le cose sono più chiare. Le firme raccolte dal comitato del “NO”, rappresentato da Fulvio Moscatelli, a qualcosa sono dunque servite e la Giunta deve aver ben valutato i problemi che avrebbero causato tutti quei TIR su e giù per via Littardi e via Allende che, tra l’altro, sono ancora in attesa di marciapiedi e illuminazioni.

Scritto da Angelo Amoretti

26 ottobre, 2009 alle 16:57

Pubblicato in Ambiente

Tag:

La censura, l’autocensura e le minacce di querela

76 commenti al post

Amici e affezionati lettori che commentate: si prevedono tempi duri.
Ho già avuto la polizia postale in casa due o tre volte; ho ricevuto una diffida a rimuovere un post, in caso contrario avrei beccato una querela; un politico mi ha telefonato per chiedere di rimuovere un post [ma col cavolo che l'ho rimosso]; certi giornalisti che querelano commentatori, altri che più gentilmente ti chiedono di rimuovere un commento sennò vanno dall’avvocato.
Capite bene che sono tempi duri.
Certi giornalisti hanno sempre creduto di essere come i politici: degli intoccabili. Dieci anni fa mai più avrebbero pensato che un giorno, con internet, i blog e i socialnetworks (Facebook in primis), sarebbero arrivati tempi meno morbidi anche per loro. Adesso se sono schierati dalla parte giusta non temono più il rimprovero del “potente” di turno, ma vogliono essere lasciati in pace totale: in questo sono molto meno rodati dei politici ai quali, chi per un verso, chi per un altro, più o meno le balle le han sempre rotte.
Certi giornalisti non gradiscono che si critichi un loro pezzo. Parlo dei giornalisti di casa nostra perché chissà cosa dovrebbe fare Eugenio Scalfari con Vittorio Feltri, e viceversa, per esempio.
No, qua siamo nel piccolo e ci attacchiamo al piccolo.
Loro pensavano [e molti ancora lo pensano] di avere una sorta di monopolio sulla scrittura [sì, mi permetto di parlare di scrittura allo stato puro] lasciamo perdere le opinioni: difficilmente le esprimono. Non sono opinionisti, sono giornalisti che riportano una notizia, nella maggior parte dei casi.
A molti di loro dà fastidio che esistano i blog, e diciamolo pure: per loro, se non ci fosse ImperiaParla, sarebbe una rottura di palle in meno.
Ma ImperiaParla c’è e ci sarà finché avrò voglia di tenerlo in vita. Dipende anche da voi che commentate.
Come avrete notato, quando scrivo, spesso è come se camminassi sui vetri perché ho capito, nel tempo, che se fai un po’ più di rumore rischi una querela. E non posso permettermi di avere un avvocato, avrete capito anche questo. Forse verrà il giorno che ce l’avrò e allora mi toglierò qualche piccola soddisfazione, ma adesso devo regolarmi di conseguenza.
Chiedo quindi anche a voi, lettori che commentate, di pesare bene le parole perché è inutile girarci intorno: denunciano il nickname, la polizia postale viene a controllare l’IP e il commentatore si becca una querela insieme al sottoscritto che essendo proprietario del blog è responsabile di ciò che si scrive anche nei commenti.
Se scrivere, che per me è un hobby, deve diventare uno stress, allora non è più un divertimento.
Mi auguro quindi che nei commenti si eviti di scrivere cose offensive o che non possono essere provate. Se invece avete le prove esibitele direttamente nei commenti.
Ci sarebbe un sistema: quello di mettere i commenti in moderazione. Ma non mi piace come metodo perché se non li  “sblocco” l’eventuale discussione si inceppa e non ha più senso.
Mi scuso per lo sfogo e confido nella vostra serietà.
Grazie.

Scritto da Angelo Amoretti

23 ottobre, 2009 alle 0:06

Pubblicato in Attualità

Tag:

Quando gli immigrati eravamo noi

2 commenti al post

Dopo la pausa estiva la Chiesa Valdese di Imperia riprende le sue attività culturali e, con il patrocinio del Comune, organizza per venerdì 23 ottobre l’incontro “Fui straniero e mi accoglieste [Matteo 23,35]… male!- Storie di immigrati italiani” al Centro Polivalente di Piazza Duomo, alle 20.45.
Piera Egidi, pubblicista e scrittrice, intervisterà il pastore valdese Giorgio Bouchard e lo scrittore Enzo Barnabà sulla strage degli italiani a Aigues-Mortes nel 1893 e sul caso di Sacco e Vanzetti del 1927.
Durante la serata saranno presentati i libri Morte agli italiani – di Enzo Barnabà e Sotto un cielo stellato di Lorenzo Tibaldo.

Un’occasione per conoscere meglio storie del nostro passato di emigranti guardando al nostro presente, minacciato sempre più da strutture di inimicizia. La serata sarà corredata da alcune letture e da alcuni brani musicali.
All’iniziativa aderiscono l’Aifo, l’Arci e la CGIL di Imperia.

Scritto da Angelo Amoretti

21 ottobre, 2009 alle 16:44

Pubblicato in Attualità

Tag: ,

Raccolta firme contro la vendita di Villa Carpeneto

2 commenti al post

E’ iniziata da qualche giorno la raccolta firme per dire “no” alla vendita di Villa Carpeneto.
Tutta l’opposizione (La Sinistra per Imperia, Partito democratico, la lista Con Imperia, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista).
Questo è il testo della petizione che molti cittadini stanno firmando e che copio e incollo da qui:

PETIZIONE.
Art. 4 del Regolamento sugli istituti di partecipazione popolare (del.n.106 del 28 novembre 2003).

Al Signor Sindaco
di Imperia.

Noi sottoscritti cittadini di Imperia

Le chiediamo di non riproporre al Consiglio Comunale la decisione di vendere Villa Carpeneto con una parte notevole del suo bellissimo giardino, ricco di piante di pregio.

La nostra richiesta è tanto più forte perché siamo consapevoli che in queste settimane può venire a conclusione il lungo iter della vendita.

Il parere favorevole(con la sola condizione che una parte del parco resti pubblica) alla destinazione d’uso residenziale della Villa che la sua Amministrazione ha ottenuto dalla Soprintendenza è in palese contrasto con gli scopi pubblici per cui la Villa è stata utilizzata per molti decenni, ma è destinato a favorire la vendita. Quindi è probabile che se si terrà un’altra asta questa volta non andrà a vuoto.

I motivi del nostro no li vogliamo così sintetizzare.

Perché la Villa appartiene alla nostra storia di cittadini. Ha sempre svolto una importante funzione sociale e scolastica per la città, in particolare per il quartiere di Porto Maurizio, a partire dai primi decenni del Novecento fino a pochissimo tempo fa.

Perché la Villa può svolgere una importante funzione pubblica anche nel presente. Villa Carpeneto è in pieno centro, in una zona con tantissimi problemi che necessita di rilancio economico e turistico. Se sistemata e valorizzata la Villa e il suo giardino possono dare una apporto decisivo a una migliore qualità della vivibilità urbana e costituire un ottimo biglietto da visita del centro storico.

Perché non ci spieghiamo come mai la sua Amministrazione punti le sue energie sul progetto “Dal Parasio al mare,” volto a facilitare la mobilità, a rendere più attraente il centro storico da Via Cascione al Parasio e nello stesso tempo venda Villa Carpeneto che di questa idea di collegamento e di riqualificazione urbana costituisce, come detto, la cerniera naturale attraverso un polmone verde di grandissimo pregio.

Perché la sofferenza del bilancio comunale e la conseguente necessità di finanziare un’opera pubblica con le risorse ottenute dalla vendita della Villa non è una giustificazione che ci convince, in quanto non tiene conto che si tratta di alienare un bene importante del patrimonio comunale, non sostituibile per la preziosità della sua collocazione, del suo verde e della sua storia, per la funzione pubblica che potrebbe ancora sostenere.

Riteniamo che, pur nella ristrettezze, il Comune debba fare ricorso agli oneri di urbanizzazione per finanziare le opere pubbliche.

La invitiamo in conclusione non solo a non mettere in vendita Villa Carpeneto ma anzi a valorizzarla utilizzando, per esempio, la parte ancora disponibile del finanziamento regionale del progetto “Dal Parasio al Mare” per ristrutturare Villa e giardino, destinandoli a una funzione utile per la collettività, in campo scolastico, sociale, culturale, per attività del volontariato.

Di seguito l’elenco dei banchetti per la raccolta firme, la loro ubicazione e l’orario in cui è possibile trovarli:

SABATO 17 ANGOLO FRATELLI SERRA ORE 9,30 – 12,30 E VIA SAN GIOVANNI ORE 9,30 – 12,30

DOMENICA 18 ANGOLO FRATELLI SERRA ORE 9,30 – 12, 30 E SPIANATA DI ONEGLIA ORE 9,30 – 12, 30

LUNEDI’ 19 CORSO GARIBALDI (INGRESSO VILLA CARPENETO) ORE 9,30 – 12,30 E VIA SAN GIOVANNI ORE 6,30 – 18,30

MARTEDI’ 20 PIAZZA ROMA ORE 9,30 – 13,30 E PORTO DI ONEGLIA ORE 16,30 – 18,30

MERCOLEDI’ 21 ANGOLO FRATELLI SERRA ORE 9,30 – 12,30 E VIA SAN GIOVANNI ORE 9,30 – 12,30

GIOVEDI’ 22 VIA XX SETTEMBRE ORE 9,30 – 12,30 E VIA SAN GIOVANNI ORE 16,30 – 18,30

VENERDI’ 23 CORSO GARIBALDI (INGRESSO VILLA CARPENETO) ORE 9,30 – 12,30 E PORTO DI ONEGLIA ORE 16,30 – 18,30

SABATO 24 ANGOLO FRATELLI SERRA ORE 9,30 – 12,30 E VIA SAN GIOVANNI ORE 9,30 – 12,30

DOMENICA 25 MARINA DI PORTO MAURIZIO ORE 9,30 – 12,30/16,30 – 18,30 E SPIANATA DI ONEGLIA ORE 9,30 – 12,30/16,30/18,30

Scritto da Angelo Amoretti

20 ottobre, 2009 alle 18:50

Buon appetito!

26 commenti al post

Come previsto, nonostante il Sindaco avesse detto che la sua prima cena da invitato sarebbe stata una cosa fatta senza clamore, questa sera, quando si è presentato dalla famiglia Gizzi, c’erano ad aspettarlo “una autentica gragnola di flash di fotografi e di cineoperatori” (Sanremonews, Diego David, ore 21.09 del 19 ottobre 2009 nda).
Non riesco a capire: Diego David, “licenziato” dall’ufficio stampa del Comune proprio quando c’è stato il cambio di amministrazione, ci ha informato minuto per minuto (e ormai, tra quello che ha scritto su Il Secolo XIX e Sanremonews, direi che sono ore e ore) su quella che sarebbe stata la prima cena da invitato del Sindaco Strescino e una domanda mi sorge spontanea, visto che francamente la faccenda comincia a annoiarmi e a deludermi (l’ho già scritto in precedenza: se in principio poteva apparirmi una cosa simpatica, alla lunga, a mio vedere, si è rivelata una messinscena) chi te l’ha fatto fare, Diego? Come mai tutta questa attenzione a una farsa, (perché di farsa si tratta: la prova è in quello che si legge online e su carta, gli sms spediti subito al sindaco quando ha lanciato l’idea senza però che avesse reso noto il suo numero di cellulare) che è propaganda allo stato puro?
Scusa, Diego, te lo chiedo con rispetto e molta tristezza, ma quando ci vuole ci vuole. I commenti sono aperti anche per te, naturalmente.

Imperia: il sindaco a cena dalla famiglia Gizzi
Una autentica gragnola di flash di fotografi e di cineoperatori ha accolto poco fa il sindaco Paolo Strescino arrivato puntuale a bordo del suo scooter al primo appuntamento per la cena presso una famiglia imperiese. In mano le due bottiglie di vino promesse: Malvasia dell’Oltrepò Pavese che ben si abbinano col menù di pesce che i Gizzi e il sindaco hanno consumato come tra vecchi amici.
La famiglia di Alessandro Gizzi ha accolto al completo il primo cittadino presso l’appartamento del padre in una dignitosa palazzina di via IV Novembre a Castelvecchio, a Oneglia. Il padre Giuseppe, infatti, nato nel 1935 e originario di Senerchia (comunità molto ben rappresentata nel capoluogo), da quando è stato vittima di un grave incidente sul lavoro ai tempi in cui lavorava all’EcoImperia, infatti, è costretto su una sedia a rotelle e ultimamente è stato anche colpito da un brutto male.
Alessandro Gizzi ci ha detto:”Stamattina ho partecipato alla manifestazione a fianco dei lavoratori di Ponticelli, poi ho accompagnato mio padre all’ospedale per una visita per fortuna andata benone. Poi mi sono tuffato a capofitto nella preparazione della cena con mia moglie e le due mie figlie”.
A tavola erano presenti quindi, oltre ad Alessandro Gizzi, il padre Giuseppe la mamma Arcangela Giudice, la moglie rumena Loredana Ionela Birgau, la figlia di lei Adelina, quattordicenne e la giovanissima erede della coppia, Alessia di soli tre anni.
Molta emozione sui loro volti come del resto anche sulla faccia di Strescino. Sardine ripiene, crepes di ragù di mare e seppioline il menù tutto ligure annunciato. Salutati i giornalisti tutti si sono messi a tavola per consumare il pasto e parlare dei temi che più stanno a cuore alla famiglia Gizzi: occupazione, caro-casa, scuola, problemi dei disabili.
“Spero – ha detto Gizzi -che al sindaco piacciano i piatti che io e la mia famiglia abbiamo cucinato”.
Il sindaco Paolo Strescino prima di mettersi a tavola ha promesso quanto prima la sistemazione di via IV Novembre
Diego David – Lunedì 19 Ottobre 2009 ore 21:09

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2009 alle 22:16

Pubblicato in Politica

Tag:

Errare è umano, perseverare è diabolico

8 commenti al post

Ho percorso la pista ciclabile fino a Pian di Poma, un’opera ideata da noi, e mi sono accorto che Sanremo è in ritardo. C’è molto da fare: l’ingresso dev’essere migliorato, si deve provare un’emozione arrivando qui in bicicletta.
Claudio Scajola – Sanremo, La Stampa, 19 ottobre 2009

Giusto per chiarezza.

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2009 alle 11:23

Trovare la pista buona

6 commenti al post

A Zoccarato e Strescino rivolgo un invito: scambiatevi le informazioni, chi trova una pista buona per risolvere un problema la spieghi all’altro, così lavorerete meglio e più rapidamente.
Claudio Scajola – Sanremo, il Secolo XIX del 19 ottobre 2009

Scritto da Angelo Amoretti

19 ottobre, 2009 alle 11:01

La Riviera [II]

18 commenti al post

Marchettone stratosferico, senza alcun ritorno economico e senza offesa per nessuno, ma con sincerità: La Riviera è davvero il giornale più libero del Ponente. Peccato che esca solo una volta la settimana. E mi accorgo che non è la prima volta che lo scrivo [qui e qui, per esempio, mi ero già lasciato andare].
Questa settimana Andrea Moggio, il direttore che guarda caso non è imperiese, ma biellese, dà lezioncine a destra e a manca di giornalismo che va bene così.
Ce ne fossero come lui, dalle nostre parti!
Stavolta è, per così dire, in lotta con il sindacato del Casino che lo ha accusato di violare la privacy pubblicando dati sensibili: i redditi dei dipendenti della nota casa di giuoco di Sanremo.
Il diretùr ha fatto notare che i cosiddetti dati sensibili sono altra cosa e che chiunque può consultare i redditi di qualsiasi cittadino in Comune o all’Ufficio delle Entrate.
Parafrasando il fu Gianfranco Funari, ho voglia di dire: “Vada avanti, direttore, vada avanti!”

Scritto da Angelo Amoretti

16 ottobre, 2009 alle 19:05

Pubblicato in Attualità

Tag: ,

Imperia in Giallo

7 commenti al post

Il CIV (Centro Integrato di Via) Nuova Oneglia organizza per sabato 17 ottobre “Imperia in Giallo” e offrirà svariati eventi a 360° dalla mattina alla sera.
Gianni Biondillo, autore dei noir “Per cosa si uccide” e “Con la morte nel cuore” [ma anche "Per sempre giovane" che aveva presentato alla Fiera del Libro nel 2006] alle 16.30 sarà alla Libreria Mondadori di Via Don Abbo il Santo – vicino al grattacielo – per un incontro con lettori e appassionati.
Alle 17.30 al Break Café di Piazza Calvi Viviana Spada presenterà gli autori Maurizio Lanteri e Lilli Luini.
Alle 18, al Mentelocale di Piazza Goito, ci sarà Cristina Rava, autrice di vari gialli pubblicati da Frilli e dedicati alle gesta del commissario Rebaudengo.
Alle 18.15, alla Libreria Orlich di via Amendola, si terrà un reading musicale con Alberto Carli: accompagnato dal chitarrista Raffaele Di Benedetto, leggerà un racconto inedito di Ugo Moriano, lo scrittore imperiese autore di due gialli ambientati nel mondo dei vigili del fuoco.
Alle 18.45 al Ristorante Serendipity di via Bonfante, sarà presente Fabio Beccacini, autore de “Giorgio Paludi 44 anni il giorno dei morti”.
Tra gli altri eventi proposti da Imperia in Giallo, spiccheranno le cene a tema preparate dai ristoranti Dalla Padella alla Brace di via dell’Ospedale (prenotazioni allo 0183 294159) e La Patria di Piazza De Amicis (0183 295739), il torneo di bridge previsto per le 17 in largo Sabatini, l’abbuffata “Il giallo da bere e da gustare” allestita dalle 10 alle 21 con farinata, panissa, birra, rostelle e la musica del dj Pinollo in piazza dell’Olmo, il concerto dei Mamafunk in piazza Rossini alle 17.30 e quello dei Tre P in piazza San Giovanni alle 19.15 con brani tratti dalle colonne sonore dei più emozionanti film gialli.

Scritto da Angelo Amoretti

15 ottobre, 2009 alle 18:03