Archivio per il mese di dicembre, 2009
Auguri
Solidarieta’ a Marco Ballestra
Il Comune di Ventimiglia è pronto a chiedere 5 milioni di euro di danni a Marco Ballestra, che lo avrebbe insultato, ingiuriato e diffamato nei 22 mesi di attività del blog alzalatesta.net, la cui chiusura è stato decisa da Maria Grazia Leopardi, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sanremo.
Lo leggo in un articolo de Il Secolo XIX online del 24 dicembre.
Nell’articolo si legge anche che Marco Ballestra avrebbe fortemente leso l’immagine della città di Ventimiglia.
Non so dire se a ledere l’immagine della città di confine [ammesso che sia stata lesa] abbia contribuito di più Marco Ballestra o qualcun altro.
Voglio occuparmi del caso “umano” e dal momento che Ballestra è un blogger, me ne occupo perché è un “collega” e quello che sta succedendo a lui, potrebbe presto succedere a tanti altri, per cui a Ballestra, come ho già scritto in passato, va tutta la mia solidarietà.
Perché i tempi si fanno difficili: ti scappa una parola e ti ritrovi denunciato; sei una voce fuori dal coro e ti chiudono il blog, con tanto di rischiesta danni. Lo fanno con i “piccoli” per intimorirli, per toglierseli dai piedi. Con i “grandi” il discorso è diverso. Il grande ha le spalle coperte e una visibilità mediatica a livello nazionale, se non internazionale e allora diventa più complicato.
Ora io capisco che qualcuno possa essersi indignato per le cose che Ballestra scrive sul suo blog e a onor del vero bisogna dire che qualche volta può essere andato sopra le righe, ma il fatto è questo: lui scrive cose che molti sanno, ma nessuno dice. Si occupa di abusi e di faccende poco chiare che sono sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede o finge di non vedere.
E siccome in certe amministrazioni – ma credo che in tutta Italia funzioni così, con le dovute proporzioni – tutto deve filar liscio, se per caso qualcuno prova a far sapere ciò che realmente accade, per toglierlo di mezzo gli chiudono il blog e gli chiedono un risarcimento danni spropositato.
Al riguardo Berlusconi, per risarcimento danni, a Repubblica avrebbe dovuto chiedere la Kamchatka e la Repubblica di San Marino, per dire.
Ci sono altre cose che mi meravigliano in questa faccenda.
La giunta comunale di Ventimiglia ha votato all’unanimità il mandato al sindaco di procedere alla denuncia.
Sarebbe stato bello, ma è un sogno, che almeno un assessore si fosse per così dire “dissociato”.
Dall’opposizione o dalla “non maggioranza” non ho ancora letto nulla in proposito. Dai sindacati neppure.
I giornalisti locali pare propendano da una parte sola: quella che dà meno noie.
Su Facebook è stato fondato un gruppo di solidarietà a Marco Ballestra e tra i componenti non vedo nessun giornalista locale.
Loro, sui blog e su Facebook, sono meravigliosi: stando bene attenti nel non esporsi, vanno, leggono, curiosano e riferiscono.
Prendono foto anche se non hanno un account. Ne basta uno, poi in redazione sbirciano tutti. Ma nessuno ha gli attributi, a parte qualche rara eccezione, per lasciar traccia del loro passaggio.
Tempo fa il Ministro Scajola ha rimproverato i consiglieri regionali del Pdl dicendo loro che sono dei “cacasotto“. Si consoli, il Ministro: non solo i consiglieri del suo partito lo sono e la pupù ci sta sommergendo.
Ne hanno parlato anche:
Italiani imbecilli
Sanremo.blogolandia.it
Auguri
Possa essere per tutti un Natale sereno: per gli affezionati, per quelli che passano di qui tutti i giorni e per quelli che ci passano ogni tanto o per caso.
Tanti tanti cari auguri.
Piu’ veloce della luce
La scorsa domenica mattina (48 ore fa) il Ministro Claudio Scajola, durante l’intitolazione del parco urbano a San Leonardo, ha detto che il Comune dovrebbe “cercare di vendere qualcosa che non serve per acquistare il Palazzo delle Poste questo sia allo scopo di preservarne il patrimonio architettonico che rappresenta che per accorpare gli uffici comunali“.
Su Il Secolo XIX di oggi, e quindi lo ha detto ieri (24 ore fa), l’Assessore all’Amministrazione finanziaria Marco Calcagno dichiara di aver già incontrato il direttore del settore immobiliare di Poste Italiane, con sede a Torino e che i soldi per l’acquisto potrebbero essere recuperati dalla vendita delle quote della Porto di Imperia SpA. Si saranno visti domenica sera in pizzeria? O ieri mattina in un bar di via Roma a Torino?
Non so se come contabile è efficiente, ma in quanto a velocità, beh, tanto di cappello: qui si è al limite del record mondiale.
I suggerimenti del Ministro sono desideri e i suoi desideri sono ordini?
Oppure era già tutto preparato? Il Ministro ha fatto l’assist, Calcagno ha proseguito l’azione, Il Secolo XIX ha fatto gol.
Il replay è su Riviera24, poi, forse, al rallentatore, arriva anche su Sanremonews.
San Leonardo super partes, Mussolini idem
Ieri c’è stata la cerimonia ufficiale dell’intitolazione del parco urbano a San Leonardo.
Su Riviera24, dopo aver scritto che “il nuovo parco urbano di Imperia e’ considerato il trait-union tra gli agglomerati urbani di Oneglia e Porto Maurizio, storicamente divisi e oggi uniti da un parco e da un santo considerato ’super partes’ rispetto alle due località” Fabrizio Tenerelli riporta quanto scritto da Wikipedia su la storia, il culto e la vita di San Leonardo da Porto Maurizio dove a un certo punto, alla voce “leggende” si legge:
La prima versione biografica diffusa narra che Leonardo, ad un certo punto della sua vita, per vicende che lo misero in discussione ed in lite con alcuni concittadini, decise di abbandonare Porto Maurizio e che prima di imbarcarsi e lasciare il suolo portorino, si scrollasse i sandali così da non portare con sé “…nemmeno la polvere di quel posto…”
Un pensiero va anche a Sanremonews che in articolo a firma Diego David ci informa dell’idea del Ministro Claudio Scajola suggerita agli amministratori: “Dovreste cercare di vendere qualcosa che non serve per acquistare il Palazzo delle Poste questo sia allo scopo di preservarne il patrimonio architettonico che rappresenta che per accorpare gli uffici comunali“.
Nell’articolo si legge anche:
Scajola ha poi ricordato,come il Palazzo delle Poste e l’attuale Palazzo comunale con la passeggiata sottostante fossero stati progettati dagli architetti di Mussolini per meglio favorire l’unificazione anche fisica della città avvenuta sul piano amministrativo nel 1923 suggerendo nel suo intervento all’amministrazione di esporre i progetti custoditi negli archivi, magari in occasione della ricorrenza del santo patrono.
Un santo e un duce che uniscono. Che bello.
Quando ho letto il resoconto mi sono domandato: “Ma il comune ha ancora qualcosa che non serve, da vendere?” A quanto pare sì e la cosa mi riempie di gioia.
L’altra cosa che mi ha fatto felice è stata la dichiarazione del Sindaco riguardo al depuratore:
Una volta concluso il depuratore, parliamo di fine 2010, inizio 2011, allora potremo ragionare sulla copertura dello stesso, per rendere il parco ancora piu’ grande e aprirlo a famiglie, bambini e anziani, migliorando la vivibilita’ di Imperia.
Le dieci domande dell’opposizione al Sindaco Strescino
Questa mattina l’opposizione (PD, PRC, IdV, Con Imperia e La Sinistra per Imperia) ha presentato le preannunciate dieci domande al Sindaco Strescino sulla portualità.
Eccole:
1. Nel mese di agosto 2007 sulla banchina del Porto di Oneglia sono state installate 12 colonnine (torrette per erogazione di corrente elettrica e acqua): con quale provvedimento l’Amministrazione Comunale aveva autorizzato la loro installazione e per quante di esse?
2. Se è vero che in data 01/10/2008 sono scaduti i termini di affidamento della gestione tecnica delle colonnine e dei relativi servizi alla Porto di Imperia SpA, perché si è tollerata una gestione palesemente difforme da quanto autorizzato?
3. Se la Porto di Imperia SpA era titolare della sola gestione dei servizi relativi all’approvvigionamento idrico ed elettrico, mentre la concessione per le opere installate sulla banchina (colonnine) faceva capo al Comune di Imperia dal 29/09/2007, non ritiene che a seguito del blitz della rimozione delle colonnine da parte della Porto di Imperia SpA sia necessario conoscere l’ammontare del valore di tali opere e richiederne il risarcimento?
4. Quale soggetto e sulla base di quali autorizzazioni amministrative ha gestito dal 2007 la porzione della banchina di Oneglia destinata all’attracco degli yacht?
5. Visto che il Comune è socio al 33% della Porto di Imperia SpA e dovrebbe avere pieno accesso ai dati relativi al numero esatto di imbarcazioni che hanno attraccato nel porto di Oneglia dal 2007 ad oggi, al numero esatto dei giorni di ormeggio delle stesse e agli introiti derivati dal pagamento delle tariffe richieste, vuole il Sindaco rendere pubblici tali dati precisando, a conclusione dell’elenco, quanto sia stato complessivamente introitato dalla Porto di Imperia SpA e quanto abbia incassato il Comune di Imperia?
6. Premesso che alcuni giornali hanno diffuso la notizia che oltre alla Porto di Imperia Spa avrebbero operato sul porto di Oneglia altri quattro soggetti, si chiede se l’Amministrazione ne fosse a conoscenza e, in caso positivo, quali servizi erogassero e in forza di quale titolo.
7. Dove, come e da chi sono stati smaltiti negli ultimi due anni i rifiuti liquidi prodotti dalle imbarcazioni ormeggiate?
8. Come mai la Deposito Franco srl, acquisita dalla Porto di Oneglia SpA, mantiene la concessione di una vasta area del piazzale ex Olea pur non avendo presentato alcun piano di impresa, presupposto necessario per la titolarità della concessione?
9. Per acquisire nuovi traffici portuali la compagnia Maresca e gli operatori interessati hanno richiesto da anni la costruzione di un capannone di stoccaggio delle merci deperibili nelle aree demaniali a finalità commerciale. Perché esso non è mai stato realizzato, nonostante il Comune si fosse impegnato a farlo al momento delle autorizzazioni definitive per il porto turistico?
10. Considerato che la banchina di Calata Anselmi di Porto Maurizio, che per convenzione dev’essere destinata esclusivamente al transito e non all’ormeggio stanziale, si è invece improvvisamente riempita di yacht, si chiede se sia legittima tale presenza e quanto paghino dette imbarcazioni per l’ormeggio.
Stemperare il clima di odio [II]
A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Strescino subito dopo l’aggressione a Berlusconi, si è accesa una vivace polemica tra il capogruppo di Rifondazione Pasquale Indulgenza e il capogruppo del Pdl, Giuseppe Fossati sulle pagine dei portali locali.
In ordine cronologico:
La risposta di Indulgenza al commento di Strescino
La controreplica di Indulgenza
L’ultima dichiarazione di Fossati.
Già che ci sono consiglio anche la lettura dell’articolo apparso ieri su Il Fatto Quotidiano a firma Marco Travaglio che, come si sa, si definisce uomo di destra. Il suo maestro, riconosciuto da lui stesso e spesso citato al limite della venerazione è stato un uomo di destra: Indro Montanelli.
E a proposito di maestri [buoni o cattivi] consiglio anche la lettura dell’articolo su Il Fatto Quotidiano di oggi.
Mi dispiace solo dover fare una considerazione: certi personaggi della destra sono sempre meno e sempre più isolati.
Duro intervento del PM Filippo Maffeo
Su La Stampa di oggi c’è un intervento del PM Filippo Maffeo che vi ripropongo, nel caso ve lo foste perso:
Contro di me soltanto calunnie
La diffamazione e la calunnia sono reati gravi e coloro che li hanno commessi contro di me saranno chiamati a risponderne, in tutte le sedi e per tutto il tempo necessario, quale che sia il ruolo da loro rivestito.
Si passerà, con calma e pazienza, nelle sedi competenti e a tempo debito, dal faceto al serio, dalle «voci» ai fatti; dalle «chiacchiere» delle allegre comari alle prove incontrovertibili.
Il tempo è galantuomo e le infamie, tutte, saranno punite. Le storie personali sono note a tutti. Le «bufale» ed il «lordume» emergeranno mostrando, per intero, lo squallore umano degli artefici. Per ora mi limito ad anticipare che ho querelato – e non solo – gli articolisti e il direttore responsabile de «La Riviera», che dovranno dar conto, anche ai loro lettori, della veridicità delle notizie riferite.
Vorrei fosse accertato quanto segue:
1) Quanti sono i messaggi?
2) A chi e da chi sono stati inviati?
3) Quando?
4) Chi li ha letti?
5) Qual è il loro testo? Hard? Inequivoco? In quale senso?
6) Quale indagine e per quali reati sarebbe stata aperta nei miei confronti a Torino?
7) Quale indagine disciplinare, e per quali fatti, nelle competenti sedi e dagli organi deputati, sarebbe stata avviata contro di me?
Non voglio demotivare nessuno: oltre le voci di corridoio, non si potrà fornire alcuna seria e convincente risposta, semplicemente perché i fatti riferiti nelle cronache non sussistono.
Nessuna indagine, per qualsivoglia reato, tantomeno per «stalking», è stata promossa a Torino. Non ci sono sms a contenuto «inequivoco» né «a luci rosse» o con diverso colore.
Ci sono solo due colleghi che si incontrano, necessariamente, con frequenza e si scambiano, di persona, per telefono e con sms, comunicazioni ed esperienze di lavoro, con educazione, cortesia e, talvolta, con la franchezza necessaria. Come in tutti gli ambienti di lavoro. Come tutti sanno, tranne i marziani e i matuziani. La querelle? Soltanto dopo la mia segnalazione dell’incompatibilità. Non prima. Significa qualcosa? Questi sono i fatti. Nulla di più. Semplicemente.
Verso la chiusura tre domande:
1) Perché interessa il gossip e non la tutela della legalità, violata da oltre tre anni e non ancora ripristinata?
2) Perché si privilegia il gossip e non la tutela dell’ambiente e del corretto impiego del denaro pubblico?
3) Perchè non si parla adeguatamente di una pratica, già calendarizzata, che riguarda altri e pende dinanzi al CSM, con riflessi disciplinari? E’ soltanto ignoranza?
Le scuole di disinformazione insegnano che per prevenire o coprire uno scandalo occorre crearne un altro, al quale si deve dare il massimo risalto.
Avviene così – come mi dicono tante persone influenti, sagge e disinteressate – che al vero fatto censurabile della legge squarciata e dell’incompatibilità elusa – unico fatto certamente assodato – si sovrappone, con frenesia massmediatica, lo «scandalo degli sms», – anzi lo stalking via sms -, di per sé risibile e per di più costruito sulle voci di corridoio.
Alla fine un’assicurazione ed un impegno morale e professionale, che devo a tutte le persone oneste: i processi che conduco, anche quelli ìn materia di rifiuti e di truffe in danno di enti pubblici, non hanno subito rallentamenti né saranno, in alcun modo, sviati o condotti nel porto delle nebbie. Non tradirò, mai, i cittadini contribuenti che mi pagano lo stipendio.
Non mi lascio sedurre, fuorviare od intimorire.
Da nessuno.
Filippo Maffeo – La Stampa, 16 dicembre 2009
Stemperare il clima di odio
Ieri sera, alle 19.59, poco dopo l’incredibile fatto accaduto a Berlusconi, era già pronta e pubblicata su Sanremonews l’intervista al Sindaco Strescino.
A qualche maligno potrebbe venir da pensare che Sanremonews sia diventato ormai l’organo ufficiale del Sindaco o che l’uffico stampa del primo cittadino si sia trasferito direttamente in Piazza Colombo a Sanremo, ma non è così.
Ecco il comunicato:
Strescino su aggressione a Berlusconi “Sono sbalordito!”
Il sindaco di Imperia Paolo Strescino (foto) ha commentato a caldo l’aggressione subita stasera in piazza Duomo a Milano dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi colpito al labbro da una miniatura del Duomo lanciata da un oppositore.
Strescino ha detto a Sanremonews:“E’ un fatto gravissimo. C’è sempre chi mesta nel torbido e questi sono i risultati. Quando sento certi commenti in tv mi chiedo come certi personaggi possano essere leader nazionali. Sono sbalordito. Ovviamente questo discorso vale sia per Berlusconi che per qualunque altro personaggio politico che avesse subito un attacco di questo genere”.
“Tra noi e la sinistra c’è una netta differenza-ha proseguito l’esponente del centro destra imperiese – noi non ci sogneremmo mai di andare a contestare a un comizio di un nostro avversario. Questo è frutto di due modi di pensare e di vivere la politica diametralmente opposti. Guardiamo anche i cortei degli studenti. I manifestanti si presentano con caschi e scudi. Ho partecipato a tante manifestazioni di An, Forza Italia e poi del Pdl, ma noi, i nostri giovani siamo sempre sfilati a volto scoperto e non è mai successo nulla”.
Diego David
Un ottimo sistema per stemperare il cosiddetto “clima di odio”, direi, come continua a raccomandare il Presidente Napolitano.
Dieci domande al Sindaco Strescino
L’opposizione in Consiglio comunale (PD, PRC, IdV, Sinistra per Imperia, Con Imperia) sta mettendo a punto dieci domande da porre al Sindaco sulla gestione dei porti.
Le domande saranno rese pubbliche sui quotidiani e sui siti internet e oggi su la Stampa, in un articolo di Maurizio Vezzaro, leggo che il Sindaco risponderà se saranno domande “sensate“.
Già questa affermazione mi suona male perché lo trovo scarsamente rispettoso, dal punto di vista intellettuale più che da quello politico, nei confronti di chi pone le domande e anche di chi aspetta le risposte.
Trovo anche bizzarro che il Sindaco dica: “Cosa penso di questa idea? A dir la verità, credo ci siano talmente tante occasioni per discutere pubblicamenmte l’argomento, e mi riferisco principalmemte alla sede più deputata, il Consiglio, che questa mi suona più come una trovata mediatica” perché in Consiglio Comunale, con i regolamenti vigenti, ci sarebbe giusto il tempo per porle: le risposte chissà quando arriverebbero.
Sarà pure una trovata mediatica, un po’ come quella di farsi invitare a cena dai cittadini, per dire, ma a me l’idea piace.
Leggeremo le domande e poi, forse, si spera, anche le risposte.
Perché il Sindaco non si accontenta di domande “sensate“, risponderà anche se saranno il “meno politicizzate possibile“.
Mi vedo già Verda, Indulgenza, Dal Mut, la Nattero e Rollero che sbianchettano le domande originali e cominciano a riscriverle:
1) Di che colore era la barca bianca di Giovanni?