Archivio per il mese di aprile, 2010

Tra via Diano Calderina e via del Fagutale

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Ci sono novità sulla questione che vede protagonista il Ministro Claudio Scajola. Dieci consiglieri regionali del PDL esprimono tutta la loro solidarietà, il loro sostegno e la loro vicinanza al Ministro e aggiungono:

Noi conosciamo il nostro Ministro, ne conosciamo le doti morali e la correttezza istituzionale che da sempre contraddistingue il suo operato. Un vile attacco personale di cui il Ministro Scajola è vittima ed è trasceso in aggressioni famigliari che lascia ben comprendere il clima politico pesante nel quale il Governo è costretto ad agire. Non possiamo quindi esimerci dal chiedere al Ministro Scajola, punto di riferimento importante per la nostra Regione e per il nostro Paese, di continuare nella sua opera a sostegno della Liguria e del Paese senza farsi intimidire da questi attacchi ignominiosi che tendono esclusivamente a bloccare il percorso di modernizzazione intrapreso e portato avanti con la sua attività concreta e costante. [fonte]

Ecco: sui quotidiani letti in questi giorni non riesco a trovare “aggressioni famigliari” e se qualcuno di voi lettore saprà indicarmela, citando la fonte, ne prenderò volentieri atto.
Nel frattempo noto che l’informazione, più si sposta da ponente verso levante, più diventa completa.
Il Secolo XIX online, che nelle pagine locali non informa del fatto, oggi riporta la storia, peraltro già scritta da Il Fatto Quotidiano, Repubblica, il Corriere e svariati altri principali quotidiani, dell’acquisto del famoso appartamento a Roma in via del Fagutale 2, da parte del nostro Ministro.
Allora viene da chiedersi se anche il buon vecchio Secolone fa parte di quella schiera di giornali che secondo i magnifici dieci avrebbero sferrato un “vile attacco personale al Ministro“.
Secondo me invece fa una cosa semplice che dovrebbero fare tutti: informa i lettori.
Sapere o non sapere conterà poco, ma almeno si sa.
E c’è di più. Per quello che possono valere i sondaggi online, il quotidiano di Genova ne inserisce uno in cui si chiede al lettore se il Ministro debba dimettersi o no.
Ed evidentemente anche il lettore, spostandoci da ponente a levante, pare dimostrarsi diverso e l’immagine parla da sola.
E se i magnifici dieci lo vedono, probabilmente sobbalzeranno sulla sedia:

Io non lo so se il Ministro debba dimettersi oppure no. So che c’è qualcosa che non quadra e che bisognerebbe che facesse chiarezza su questa vicenda.
Ho l’impressione di essere alle solite: passata la bufera di Tangentopoli, quando i protagonisti si scambiavano valigette piene di milioni al bar, giusto per far da contorno all’aperitivo, di recente si è tornati a quell’andazzo. I politici, e parlo di tutti, ma soprattutto di quelli che appartengono ai partiti di governo, sono tornati a quei tempi: fanno cavolate enormi, sparano cazzate al cellulare, infischiandosene di essere intercettati o beccati con le mani nella marmellata perché si sentono intoccabili. E questo non va bene: c’è urgente bisogno di persone immacolate, serie e oneste, come i buoni vecchi padri di famiglia di una volta.

Update:

Scritto da Angelo Amoretti

30 aprile, 2010 alle 18:19

Il giro di Roma in 80 assegni circolari

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La casa in nero di Scajola
Il gip di Perugia ricostruisce il giro di assegni. Da Anemone a Zampolini fino al ministro

Ora ci sono le carte: la casa di Claudio Scajola è stata pagata con assegni circolari per 900 mila euro provenienti dai conti di un architetto, Angelo Zampolini, che la Procura di Perugia vuole arrestare per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio. Secondo i pm Alessia Tavernesi e Sergio Sottani, i soldi che Zampolini ha usato per comprare la casa del ministro Claudio Scajola (non indagato) provengono dalle attività delittuose della “cricca”. Il gip ha negato l’arresto di Zampolini e di altre due persone, Claudio Rinaldi, commissario per la ricostruzione post-terremoto a San Giuliano e Commissario dei Mondiali di nuoto 2009, e Stefano Gazzani, il commercialista di tutti i protagonisti dello scandalo dei Grandi eventi: il costruttore Diego Anemone e i due dirigenti della Presidenza del Consiglio Angelo Balducci e Claudio Rinaldi.

Secondo il gip Massimo Riccarelli, i fatti sono accaduti a Roma e devono essere valutati dai magistrati capitolini. I pm perugini hanno fatto ricorso ma a prescindere dal suo esito, sin d’ora, si comprende che i fatti sono gravi. A partire da quelli che riguardano Claudio Scajola. Con la solita aria tronfia il ministro dello Sviluppo economico ieri aveva risposto così alla domanda del cronista del Fatto sugli assegni circolari della cricca di Anemone usati per comprare la sua casa al Colosseo nel 2004: “Sono assolutamente amareggiato e disgustato che il segreto istruttorio finisca sui giornali. Non voglio partecipare a questa bruttissima abitudine di fare processi mediatici”.

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Scritto da Angelo Amoretti

29 aprile, 2010 alle 18:02

Cosa ho fatto

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Cosa ho fatto” è una sezione del sito dell’ex Presidente della Provincia Gianni Giuliano e tra le tante cose elencate c’è un paragrafo dedicato a Villa Magnolie di Sanremo, inaugurata in pompa magna qualche mese fa.
Adesso si scopre che da due giorni i ragazzi del liceo Cassini, parte del quale è appunto dislocato nella prestigiosa Villa, sono al buio perché la Provincia non ha pagato le bollette della luce e che sui muri delle aule ci sono macchie di muffa che persistono da circa sei mesi.
Era la giunta del fare e del buon governo. Ha fatto quasi tutto, probabilmente con amore, escluso pagare le bollette e sistemare una volta per tutte la questione della discarica di Ponticelli.
fonte.

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2010 alle 12:05

Sensualita’ a Borgo d’Oneglia

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Associazione Culturale Olivonero
Cristiana Casarini

P R E S E N T A N O

S E N S U A L I T A’

Tratto dal romanzo “Pezzi di un puzzle” – Baraldini Editore

1 Maggio 2010 – ore 18.00

Borgo D’Oneglia Imperia – via E. Ascheri, 13 -

Cesco Iacometti: chitarra

Alberto Carli: lettore

Mauro Molinari: tecnico suono, verde, luci, tutto tutto.

E’ gradita un’offerta di 5,00 Euro. OlivoNero pensa alla fame e alla sete: buon cibo, olio, vino e Sensualità.

Che vivano persone “fuori dal comune” è fatto certo.
Cristiana Casarini, Criselda, lo è. Cristiana, appiccicata alla sua carrozzina Benedetta da Dio, decide di rompere un tabù: mica niente.
Nel libro “Pezzi di un puzzle” irrompe leggera la sensualità, si fa strada l’Eros. A Miriam, scrive la Casarini, “le piaceva conquistare le magie dei contatti, dare spazio alle fantasie…Michele usava lo stesso linguaggio, anche per questo la loro sintonia era splendida e matura. Da subito il sesso lo avevano vissuto con un gioco, dove l’animo era leggero, dove era bello prendersi in giro, provocarsi, istigarsi, creare situazioni intriganti, un’eterna corsa ove scambiandosi ora si inseguiva, ora si era ricercati.”
Cristiana Casarini ha un sogno (chi ce l’ha oggi un sogno?). Miriam e Michele spezzano le catene, rompono gli schemi e barriere: non hanno paura di volare. E ci portano con loro.
Associazione Culturale OlivoNero

Cristiana Casarini è lei.

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2010 alle 8:46

Area della discarica Ponticelli sotto sequestro

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A leggere ciò che scrivono certi nostri quotidiani locali, online e di carta, a proposito della vicenda del sequestro di un’area della discarica di Ponticelli, si direbbe che se quindici operai rischiano la cassa integrazione, la colpa è del magistrato.
A qualcuno è balenato per l’anticamera del cervello che ci sono svariati indagati e che se alla Ponticelli c’è qualcosa che non quadra non è colpa della giustizia, ma di coloro che l’hanno gestita?
Tra gli indagati ci sono l’ex Presidente della Provincia Gianni Giuliano, Alberto Bellotti, ex assessore provinciale all’Ambiente e attuale assessore provinciale; Sandro Barla, ex funzionario provinciale, oggi dipendente del Comune di Sanremo; Daniele Sfamurri, funzionario della Provincia; e Franco Minasso, geometra della Provincia.
Se nei prossimi giorni quindici operai resteranno senza lavoro, questi cinque signori saranno, come si suol dire in questi casi, “sereni”?
E le dichiarazioni di Pierpaolo Pizzimbone, amministratore della Ponticelli, mi lasciano piuttosto basito:

Siamo certi che si tratta del regalino che il pm Maffeo ha voluto fare alla citta’, prima del suo trasferimento e dell’ennesima conferma della sua azione persecutoria nei nostri confronti. [Qui]

Oggi al Quirinale il Presidente Napolitano, parlando ai giovani magistrati in tirocinio ha detto, tra l’altro, che i “valori costituzionali dell’autonomia e indipendenza si difendono tutelando i magistrti dai comportarmenti che creano nei loro confronti un clima di ingiusta delegittimazione“.

Scritto da Angelo Amoretti

27 aprile, 2010 alle 17:43

Marco Travaglio ritorna a Imperia

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L’Associazione Culturale ApertaMente di Imperia organizza per mercoledì 19 maggio alle ore 21, al Teatro Cavour di via Cascione, lo spettacolo teatrale di e con Marco Travaglio: “Promemoria – 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà”.

Marco Travaglio

Regia di Ruggero Cara
Musiche dal vivo di C-Poject
Valentino Corvino – Violino, elettronica
Fabrizio Puglisi – Tastiere, sintetizzatori
Testi di Marco Travaglio
Musiche originali: Valentino Corvino
Scene e Costumi: Rosanna Monti
Luci: Stefano Delle Piane
Assistente alla regia: Elisabeth Boeke
Produzione: Promo Music

I biglietti sono in vendita dal 26 aprile nell’atrio del Teatro Cavour durante i seguenti orari:
dalle ore 10 alle ore 12 il martedì, giovedì e venerdì
dalle ore 15 alle ore 17 il lunedì e il giovedì.

Costo dei biglietti:
1° settore platea € 25
2° settore platea € 20
Galleria € 15

info: 3470163804

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Scritto da Angelo Amoretti

26 aprile, 2010 alle 19:02

Pubblicato in Eventi, Personaggi

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Il 25 aprile a Imperia

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Forse non ho visto bene, ma tra i tanti che erano in Comune nella sala consigliare ad assistere ai discorsi del Sindaco Paolo Strescino e del Presidente della Provincia Luigi Sappa, non sono riuscito a scorgere un leghista che fosse uno.
Se invece ho visto bene, trovo la cosa assai grave. Piano piano sta vendendo fuori il vero volto della Lega: secondo me si nascondono dietro al cosiddetto federalismo fiscale per arrivare alla secessione, se ne sbattono dell’Unità d’Italia e del loro  Paese liberato dalla dittatura fascista e dal nazismo grazie ai Partigiani. Gli Alleati, come peraltro ricordato da un commosso Sappa, arrivarono qualche giorno dopo.
C’è dunque urgenza di riflettere su questi atteggiamenti e la riflessione dovrebbero farla tutti, a partire da chi, insieme alla Lega, governa comune e provincia.
I ragazzi dell’Attrito, in contemporanea, avevano organizzato “La storia non si cancella”, camminata antifascista che ha percorso la città partendo dalla passeggiata Moriani, Via Cascione, Piazza F.lli Serra, Via Martiri della Libertà, Piazza Roma, Viale Matteotti, Via Amoretti, Via 25 aprile, Largo Ghiglia, Via Bonfante, Largo Sabatini.
Vicino a ogni targa che indica il nome della via hanno posto un mazzo di fiori e un cartello con la scritta: “Partigiano. La storia non si cancella!” come si può vedere dalla foto di Riviera24.

Scritto da Angelo Amoretti

25 aprile, 2010 alle 21:10

25 aprile ovunque!

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L’amico Roberto Rum mi segnala che anche a Sant’Agata, come oggi anno, domani si festeggerà il giorno della Liberazione. E questo – dice Roberto – grazie all’impegno di alcuni vecchi partigiani tra cui spicca quello di Pasquale Verda (nome di battaglia “Barbé”).
Alle ore 11 messa di suffragio e al termine breve commemorazione con il coinvolgimento dei bimbi del paese.

Anche al Casone dei Partigiani del Faudo si festeggia. Dopo la messa a Piani, chi vorrà potrà aggregarsi a coloro che andranno lassù a festeggiare.
La strada è impervia e si consiglia di percorrerla con un fuoristrada oppure di raggiungere a piedi il Casone, dopo aver posteggiato l’auto sul piazzale di Santa Brigida (sono circa quattro chilometri di camminata).
Buon 25 aprile!

Dove siete, partigia di tutte le valli,
Tarzan, Riccio, Sparviero, Saetta, Ulisse?
Molti dormono in tombe decorose,
quelli che restano hanno i capelli bianchi
e raccontano ai figli dei figli
come, al tempo remoto delle certezze,
hanno rotto l’assedio dei tedeschi
là dove adesso sale la seggiovia.

Alcuni comprano e vendono terreni,
altri rosicchiano la pensione dell’Inps
o si raggrinzano negli enti locali.
In piedi, vecchi: per noi non c’e’ congedo.

Ritroviamoci. Ritorniamo in montagna,
lenti, ansanti, con le ginocchia legate,
con molti inverni nel filo della schiena.
Il pendio del sentiero ci sarà duro,
ci sarà duro il giaciglio, duro il pane.

Ci guarderemo senza riconoscerci,
diffidenti l’uno dell’altro, queruli, ombrosi.
Come allora, staremo di sentinella
perché nell’alba non ci sorprenda il nemico.

Quale nemico? Ognuno e’ nemico di ognuno,
spaccato ognuno dalla sua propria frontiera,
la mano destra nemica della sinistra.
In piedi, vecchi, nemici di voi stessi:
La nostra guerra non e’ mai finita.
-Primo Levi-

Scritto da Angelo Amoretti

24 aprile, 2010 alle 19:32

La segreteria provinciale del PD interviene sulla vicenda Ponticelli

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In seguito alla recente vicenda riguardante la Ponticelli, che vede cinque funzionari della Provincia indagati, compreso l’ex Presidente Gianni Giuliano, la segreteria provinciale del PD ha diramato il seguente comunicato:

La Segreteria Provinciale del Pd di Imperia ricorda a tutti i cittadini che più volte in questi anni sono state da noi sottolineate le numerose irregolarità nella gestione dei rifiuti in Provincia soprattutto in relazione alla recente inchiesta giudiziaria che vede al momento nel registro degli indagati l’ex presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano , Alberto Bellotti, ex assessore provinciale all’Ambiente ed attuale assessore provinciale a Cultura, Istruzione, caccia e pesca ed anche tre funzionari, con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio nel rilascio dell’autorizzazione a scaricare nell’area Ponticelli.
Le irregolarità dell’Amministrazione Provinciale partono dal lontano 2001, con l’annullamento pretestuoso della gara europea per la gestione dei rifiuti e sono proseguite nel tempo con il sistema delle proroghe annuali che hanno visto nella nostra Provincia il mantenimento di due discariche a cielo aperto , con rifiuti indifferenziati, gestite da privati.
Grave danno, quindi all’ambiente con possibili ricadute sulla salute delle persone e assoluta incapacità o, più probabilmente, non volontà di predisporre piani adeguati per la raccolta differenziata che a tutt’oggi langue ad uno scarso 20% e, in definitiva, maggior esborso di denaro dalle tasche dei cittadini.
Alla Magistratura imperiese, che ha disposto la chiusura temporanea della discarica di Ponticelli per indagare su presunti abusi nel conferimento dei rifiuti, va tutta la nostra fiducia e solidarietà anche in merito agli scomposti attacchi del monopolista privato sotto indagine per reati ambientali.
Ora, il conferimento di tutti i rifiuti della Provincia a Collette Ozzotto, rende la situazione ancora più drammatica ed evidenzia, ancora ce ne fosse bisogno, il fallimento di nove anni di gestione Giuliano e degli assessori all’ambiente succedutisi tra cui Mariano Porro (Lega Nord) ora promosso da Sappa suo Vicepresidente e da Alberto Bellotti (PdL) spostato ad altro incarico nella nuova Amministrazione.
Non ci è dato ancora sapere come il neo-Presidente Sappa intenda sanare questa infelice eredità che le precedenti giunte di centro-destra hanno lasciato, nonostante Egli stesso abbia più volte dichiarato in campagna elettorale come lo smaltimento dei rifiuti sia una delle priorità da affrontare subito; purtroppo risulta invece evidente come il suo primo gesto e cioè la nomina della giunta, rappresenti negli uomini e nei programmi, assoluta continuità col passato, nonostante la proclamata volontà di efficienza e trasparenza amministrativa.

La Segreteria Provinciale del PD di Imperia – 23 aprile 2010

Scritto da Angelo Amoretti

24 aprile, 2010 alle 16:52

Chi non vuole chinare la testa…

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Questa mattina, al Cinema Centrale, nell’ambito degli eventi per la ricorrenza del 25 aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo avvenuta sessantacinque anni fa per opera dei Partigiani e degli Alleati, è stato proiettato in anteprima assoluta il documentario di Remo Schellino “Chi non vuole chinare la testa, con noi prenda la strada dei monti” [dal Canto della Resistenza "Oltre il ponte" scritto da Italo Calvino e Sergio Liberovici nda] .
Nel post precedente scrivevo che sarebbe stato bello trovarci qualche scolaresca e con grande sorpresa ho trovato la sala strapiena di studenti che disciplinatamente hanno assistito ai vari discorsi e alla proiezione del documentario.
Valeria Anfossi non c’era: nel post precedente avevo scritto “il sindaco di Garessio” ma un visitatore mi ha fatto notare che ora la signora non è più sindaco, ma all’opposizione., e lo ringrazio.  C’erano Remo Schellino, l’onorevole Manfredo Manfredi che è presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, e Ezio Lavezzi, presidente dell’ANPI di Imperia.
Tutto molto suggestivo, ma siccome sono un rompiscatole, voglio fare due appunti: uno al regista e l’altro all’onorevole Manfredi che pure aveva scritto una lettera molto interessante al Sindaco Strescino.

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Scritto da Angelo Amoretti

23 aprile, 2010 alle 19:03

Pubblicato in Cinema, Eventi

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