Archivio per il mese di luglio, 2010
Dove si collochera’ l’on. Eugenio Minasso?
Il presidente di turno della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, ha annunciato questo pomeriggio la nascita del nuovo gruppo parlamentare “Futuro e Libertà per l’Italia” in cui confluiranno i cosiddetti finiani di ferrro:
Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Enzo Raisi, Luca Barbareschi, Francesco Proietti Cosimi, Francesco Divella, Antonio Buonfiglio, Claudio Barbaro, Maria Grazia Siliquini, Flavia Perina, Angela Napoli, Luca Bellotti, Aldo Di Biagio, Antonino Lo Presti, Giuseppe Scalia, Giorgio Conte, Benedetto Della Vedova, Adolfo Urso, Mirko Tremaglia, Alessandro Ruben, Andrea Ronchi, Donato Lamorte, Giulia Bongiorno, Catia Polidori, Carmine Santo Patarino, Giulia Cosenza, Silvano Moffa, Roberto Menia, Gianfranco Paglia, Giuseppe Angeli, Giuseppe Consolo, Souad Sbai.
Manca il nome di Eugenio Minasso [PDL] e, da concittadino, sono curioso di sapere come intende comportarsi, visto che nella biografia sul suo sito si legge “Finiano di ferro”.
Cliccare anche sull’immagine, nel caso il sito non dovesse funzionare.
Writing Day Edizione 2010
Oggi, a partire dalle ore 13 fino a sabato sera, centinaia di writers daranno libero sfogo alla loro creatività sul muro lungo circa 500 metri in via Ballestra, non lontano dall’uscita dell’autostrada [Imperia Ovest] per la terza edizione del Writing Day.
Gli organizzatori ringraziano il Comune, la Provincia e il Colorificio Novaro per la collaborazione.
Per info chiamare Omar: 3271947518
Cian Zerbo Music Festival 2010
Venerdì 30 e sabato 31 luglio sulle alture di Pantasina – entroterra di Imperia, alta Val Prino – andrà in scena la settima edizione di Cian Zerbo Music Festival.
A partire dalle ore 18 ci sarà musica con Dj e dalle ore 22 i concerti dal vivo.
L’ingresso è gratuito, così come lo sono i parcheggi e la zona campeggio.
Per tutte le informazioni sui gruppi e su come arrivarci, potete consultare il sito www.cianzerbo.it.
La movida di Imperia: due pesi e due misure
A seguito dei recenti fatti avvenuti alla Marina di Imperia, riguardanti le migliaia di giovani che si sono ritrovati nel quartiere lo scorso sabato, il Sindaco Paolo Strescino, pur facendo appello ai più scalmanati affinché la smettano di compiere atti vandalici, si schiera dalla parte dei ragazzi e su Il Secolo XIX di oggi si legge: “Marina, il sindaco fa il tifo per il popolo della movida”.
E vi sembrerà incredibile, ma sono d’accordissimo con lui.
Però mi chiedo: come mai non aveva preso una così netta posizione a favore dei giovani quando la Movida la facevano al Prino, lui era assessore e quelli del comitato si lamentavano di continuo?
Link consigliati
Segnalo questi cinque post a beneficio di chi se li fosse persi.
I primi tre riguardano i blogger e la legge bavaglio, gli altri parlano di fonti energetiche, sanità e tutto ciò che ci gira intorno:
Hanno paura di noi – Metilparaben
In Islanda bloggers tutelati e premiati. In Italia bavagli per tutti – Italiani imbecilli
Fratelli di sangue – Massimo Mantellini
Nuova P3 e inchiesta sull’eolico. I nuovi affari d’oro per i figli del vento – Il Fatto Quotidiano
FilmCaravan Edizione 2010
Il FilmCaravan è un festival internazionale itinerante del cortometraggio e l’edizione di quest’anno si svolgerà in quattro tappe in altrettanti luoghi suggestivi della nostra provincia, a partire dalle 21.30 con ingresso libero: Cervo, Diano Castello, Dolcedo e Imperia.
Alla fine del tour verrà premiata la miglior opera scelta dalla giuria composta da: Riccardo Castaldi, Livia Carli, Ann Chakraverty, Mario Raimondo, José Scanu, Stefano Senardi e Francesca Faiella.
Vediamo nel dettaglio come si svolgeranno le quattro serate.
CERVO – Piazza San Giovanni Battista – mercoledì 4 agosto
An untitled life
di Shin Daewe – Birmania 2008 – 23 minuti (fuori concorso)
Il pittore Rahula vive un’esistenza modesta ma felice in un piccolo villaggio sulle rive dell’Ayeyarwaddy. Mentre le sue opere prendono forma sulla tela apprendiamo come è riuscito a sopravvivere ad una bella fetta della movimentata soria recente birmana.
Annie de Francia
di Christophe Le Masne – Francia 2009 – 32 minuti
Due sorelle di di quindici e venticinque anni attraversano la Spagna in macchina con la loro madre per andare al matrimonio di un cugino che non hanno mai conosciuto. Per la madre, figlia di un rifugiato politico spagnolo, il viaggio è l’occasione per ritrovare il legame con le sue radici.
Underwear
di Tomer Gendler – Stati Uniti 2009 – 15 minuti
Un film senza dialoghi. uno sguardo sulla vita e l’amore di due anziani. Leon e Frida, entrambi completamente sordi, si scambiano messaggi d’amore scritti su indumenti intimi.
True beauty last night
di Peter Besson – Stati Uniti 2009 – 10 minuti
Ieri sera, Rhett Somers ha incontrato l’amore della sua vita. Tutto ciò che gli resta da fare è convincerla che è lui “quello giusto”. Non sarà così facile, viste le circostanze del loro primo incontro.
Glenn Owen Dodds
di Frazer Bailey – Australia 2009 – 16 minuti
Chi è Glenn Owen Dodds? Un imbrogione? Un ciarlatano? Oppure il creatore dell’universo?
Ognuno ha solo cinque minuti per scoprirlo. Ma ciò che potrebbe scoprire Michael Radcliffe potrebbe essere niente meno che il senso del’esistenza.
Worth
di Kathi Carey – Stati Uniti 2008 – 7 minuti
Un violino in vendita all’asta. Chi, cosa e come decide del valore di qualcosa o qualcuno?
Leave not a cloud behind
di Pablo Gonzales – Francia / Germania / Colombia 2010 – 7 minuti
Christopher è in coma e sogna. Incontra altri sognatori che gli insegnano a controllare i sogni. E si innamora di Mariana.
DIANO CASTELLO - Oratorio di San Giovanni in P.za Mons. Massone – giovedì 5 agosto
Careful with that axe
di Jason Stutter – Nuova Zelanda 2007 – 2 minuti
Un bambino imita il papà e prova a tagliare la legna con la sua affilatissima e pesante ascia. Per tenersi in equilibrio avvicina pericolosamente il piede al tronchetto.
Pixels
di Patrick Jean – Francia 2010 – 3 minuti
PacMan, Tetris ed altri videogiochi degli anni ottanta invadono New York e presto il pianeta. Un corto che tornerà presto sul grande schermo in formato lungometraggio!
Geboren & Getogen
di Eelko Ferwerda – Olanda 2009 – 3 minuti
Bo ed Elsa aspettano il loro primo figlio. Mentre Elsa si dedica all’arredamento della cameretta, Bo scrive una canzone per celebrare l’evento.
24.6
di Nathalie André – Belgio 2008 – 15 minuti
Sul bordo di una strada, dove l’ombra è rara e l’amore incerto, non siamo separati dalla vita ma persi, totalmente persi, nell’immensità del paesaggio.
September
di Esther May Campbell – Gran Bretagna 2008 – 20 minuti
In una terra di nessuno sospesa tra praterie e sopraelevate, dove il rumore dell’autostrada è lì a ricordare constantementente la dinamicità delle vite degli altri, l’esistenza di Marvin non va da nessuna parte finché non incontra un’adolescente dai poteri straordinari.
Music in the blood
di Alexandru Mavrodineanu – Romania 2009 – 16 minuti
Petre è convinto che suo figlio abbia la musica nel sangue. Riesce ad ottenere per lui un provino con il più grande produttore rumeno di piccole star.
Procuration
di Vital Philippot – Francia 2008 – 18 minuti
Daniel Peretti è un vecchio militante di estrema sinistra che non ha mai perso una votazione. In letto di morte, chiede a suo figlio di votare per lui per l’ultima volta.
Jitensha
di Dean Yamada – Stati Uniti / Giappone 2009 – 21 minuti
Mamoru Amagaya è un giapponese solitario, la cui unica connessione con il mondo è la bicicletta. Dopo che questa gli è stata misteriosamente rubata pezzo per pezzo, Mamoru inizierà una lunga ricerca per riguadagnarsi i pezzi della sua bicicletta e della sua vita.
Love child
di Daniel Wirtberg – Svezia 2009 – 6 minuti
Quando papà porta a casa un gattino, lui e la mamma se ne innamorano perdutamente e la piccola della famiglia si sente un po’ trascurata.
DOLCEDO – Piazza Doria – venerdì 6 agosto
Meteorites
di Apichatpong Weerasethakul – Tailandia 2008 – 15 minuti (fuori concorso)
Un omaggio del regista di “Zio Boonmee” al re tailandese Bhumipol, realizzato in occasione dell’ottantesimo compleanno del sovrano.
Dónde está Kim Basinger?
di Edouard Deluc – Francia 2009 – 30 minuti
Marcus e Antoine sono appena sbarcati a Buenos Aires per andare al matrimonio di un cugino. Vorrebbero godere appieno dei piaceri della città ma Antoine è stato appena lasciato dalla donna che ama e Marcus non riesce a risollevargli il morale.
IMPERIA – Villa Grock – via F. Roncati Carli – sabato 7 agosto
Durante questa serata saranno riproiettati i cortometraggi premiati dalla giuria seguiti da un lungometraggio fuori concorso presentato dalla regista:
Un petit coin de paradis
de Jacqueline Veuve – Svizzera 2008 – 88 minuti
È la storia della seconda vita di Ossona, un paesino del Canton Vallese, abbandonato negli anni sessanta, che diventa un progetto pilota di sito agrituristico. Tra il 2005 e il 2008, Jacqueline Veuve ha seguito la ricostruzione di questo luogo di sviluppo sostenibile e le persone che hanno partecipato a questo progetto. Gli uni hanno tra i 14 e i 16 anni e sono nati ad Haiti, in Marocco o in Svizzera. Frequentano un istituto per adolescenti in difficoltà.
Il lavoro di montagna ha la capacità di formare il carattere? Una volta alla settimana, tra lavori edili ed agricoli, partecipano alla rinascita di questo paesino fantasma. Gli altri, hanno tra 75 e 90 anni. Hanno vissuto la loro infanzia in autarchia ad Ossona, che hanno lasciato all’epoca della costruzione delle prime dighe per scoprire la vita “moderna”. Cosa possono condividere questi anziani con questo gruppo di giovani multiculturali? Che avranno da dirsi e da trasmettersi?
No legge bavaglio alla rete
Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini
Al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati On. Giulia Bongiorno
Ai Capi-gruppo alla Camera dei Deputati
A tutti i DeputatiLa decisione con la quale, lo scorso 21 luglio, il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall’On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del c.d. ddl intercettazioni costituisce l’atto finale di uno dei più gravi – consapevole o inconsapevole che sia – attentati alla libertà di informazione in Rete sin qui consumati nel Palazzo.
La declaratoria di inammissibilità di tali emendamenti volti a circoscrivere l’indiscriminata, illogica e liberticida estensione ai gestori di tutti i siti informatici dell’applicabilità dell’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa, infatti, minaccia di fare della libertà di informazione online la prima vittima eccellente del ddl intercettazioni, eliminando alla radice persino la possibilità che un aspetto tanto delicato e complesso per l’informazione del futuro venga discusso in Parlamento.
Tra i tanti primati negativi che l’Italia si avvia a conquistare, grazie al disegno di legge, sul versante della libertà di informazione, la scelta dell’On. Bongiorno rischia di aggiungerne uno ulteriore: stiamo per diventare il primo e l’unico Paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà.
Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta – esattamente come se fosse un giornalista – sotto pena di una sanzione fino a 12 e 500 mila euro, infatti, significa dissuaderlo dall’occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri economici e politici.
Si tratta di uno scenario anacronistico e scellerato perché l’informazione in Rete ha dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore – se non l’unica – forma di attuazione di quell’antico ed immortale principio, sancito dall’art. 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino, secondo il quale “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Occorre scongiurare il rischio che tale scenario si produca e, dunque, reintrodurre il dibattito sul comma 29 dell’art. 1 del ddl nel corso dell’esame in Assemblea, permettendo la discussione sugli emendamenti che verranno ripresentati.
L’accesso alla Rete, in centinaia di Paesi al mondo, si avvia a divenire un diritto fondamentale dell’uomo, non possiamo lasciare che, proprio nel nostro Paese, i cittadini siano costretti a rinunciarvi.Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione
Vittorio Zambardino, Scene Digitali
Alessandro Gilioli, Piovono Rane
Arianna Ciccone, Festival Internazionale del Giornalismo e Valigia Blu
Filippo Rossi Direttore, Ffwebmagazine e Caffeina magazine
Claudio Messore, Byoblu
Stefano Corradino, Articolo 21
Luca Conti, Pandemia
Fabio Chiusi, Il Nichilista
Daniele Sensi, L’AntiComunitarista
Wil Nonleggerlo, Non leggere questo Blog!
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Tutti [o quasi] gli uomini di Scajola
La galassia che la Riviera, oggi in edicola, chiama “Scajoland” [click sull'immagine per ingrandire]:
e la colonia di imperiesi in Carige [click sull'immagine per ingrandire]:
Il teorema dell’esercizio pubblico
Berlusconi, oltre a preoccuparsi per noi che non possiamo telefonare liberamente, dovrebbe anche preoccuparsi di bar, ristoranti e negozi, dei clienti e dei gestori.
Ormai non me lo toglie nessuno dalla testa che è in atto quello che definirei un vero e proprio “teorema dell’esercizio pubblico” che tende a screditare gli ex AN nostri concittadini, ora Pdl.
Si era parlato degli aperitivi da Tiffany per la nota questione Minasso, e adesso salta fuori la visita di Alessio Saso nell’ortofrutta del malavitoso Domenico Gangemi, a Genova.
Ma se Saso è consigliere regionale a Genova, sarà padrone di andare a comprare un chilo di mele in quel negozio o no?
Qui ormai si sfiora l’assurdo. L’altro giorno il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato aveva detto, durante la fiaccolata contro la mafia, che la manifestazione avrebbe dovuto essere fatta a Zena perché “noi andiamo nei supermercati, non andiamo nei fruttivendoli della ‘ndrangheta“. Sì, lo so, adesso è troppo facile dire che quando Zoccarato parla, in genere perde una buona occasione per starsene zitto, ma lui che ne sapeva che da quel fruttivendolo c’è andato pure il suo collega di partito? E poi diciamocelo: chissà quanti politici ci saranno andati! Magari vende ottime primizie e vai a sapere quanti clienti così entrano da lui ogni giorno.
Ma cribbio, uno va dal fruttivendolo; il tipo dietro al bancone con la lupara in spalla e la coppola in testa ti chiede in cosa puoi essere servito. Tu, che non ti meravigli affatto del suo abbigliamento perché pensi che sia folklore, gli rispondi che ti serve un chilo di mele e un migliaio di voti. Lui ti pesa le mele, te le incarta e forse ti fa delle proposte bizzarre. Ti scappa un “disponibile!” e che colpa ne hai?
E’ ora di finirla di sbattere il mostro in prima pagina: fatti, non parole! E se si vogliono screditare due ex AN, uno dei quali sta sulle palle a molti del Pdl, si usino altri argomenti: per esempio il sito di Minasso è compromettente, lo faccia aggiornare, e Saso cambi bar: non vada più al Vittoria, molto meglio Pepito.
L’Assessore Amoretti e i ponti di Clavi
Detto che sono pienamente d’accordo con l’Assessore Giovanni Amoretti quando dice che “bisogna denunciare chi getta i rifiuti nei greti” perché in un modo o nell’altro agli incivili un po’ di senso civico bisogna insegnarlo e se con le buone non lo imparano, allora bisogna passare alle cattive, mi tocca ancora una volta precisare una sua affermazione rilasciata nella stessa intervista a Sanremonews:
[...] Mi dispiace che nessun abitante del Prino abbia contattato i giornali per complimentarsi invece per la pulizia che è stata fatta dalla Foce fino al ponte di Clavi [...]
Ne approfitto per complimentarmi, ma la frase citata può creare qualche equivoco.
In effetti la pulizia è stata fatta, ma fino al ponte dei Coppi Rossi, nei pressi dello sferisterio.
Quando parliamo di Ponte dei Clavi, intendiamo quello romanico di San Martino, finito di restaurare non tanto tempo fa e che meriterebbe più pulizia intorno, oltre che per la questione della sicurezza, anche per quella turistica.
Forse l’Assessore non ha tutte le colpe: magari i responsabili dello sfalcio gli hanno comunicato che sono arrivati al ponte di Clavi senza specificare quale, perciò faccio anche notare che le cose sono rimaste com’erano, se non peggiorate.