Archivio per il mese di agosto, 2010

La storia infinita del “manufatto” sul porto di Imperia

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Mentre con ogni probabilità in questo momento si sta svolgendo in Comune il supervertice tra il Sindaco Paolo Strescino e il patron di Acquamare, Gaetano Bellavista Caltagirone, sul futuro della Porto di Imperia SpA e non solo, su Il Secolo XIX di oggi appare questo nuovo fulmine a ciel sereno che tanto a ciel sereno non è, dal momento che sabato scorso Marco Preve, su Repubblica, scriveva quanto segue:

Quel capannone è un abuso edilizio’ così il perito bocciò la sede dei cantieri nautici

Il “capannone” del Porto di Imperia è abusivo, ha violato il codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, nonchè il Codice della navigazione, e andava sanzionato penalmente sia per l’ aumento dei volumi che per le difformità architettoniche. Sono clamorose le conclusioni cui era arrivata la consulente della procura, incaricata di effettuare una perizia, nella scorsa primavera, sulla struttura destinata ad ospitare i Cantieri Nautici che era stata oggetto di denunce ed esposti, e sequestrata per sospette irregolarità urbanistiche. La sorpresa è legata a due circostanze: la prima è che nonostante le 48 pagine (più allegati) con cui l’ architetto torinese Elena Colciago ha bollato come abuso edilizio il capannone, il pm Paola Marrali non ha sposato le tesi della sua consulente, ma ha ritenuto invece corrette le interpretazioni fornite dagli avvocati della Porto di Imperia spa e degli indagati. Fin qui nulla di strano, poiché non è la prima volta che un sostituto procuratore prenda le distanze dal suo perito. Più curioso, invece, il fatto che a Imperia, a livello mediatico, siaa lungo circolata la voce che la decisione della procura si basasse proprio sui risultati della consulenza tecnica. L’ architetto Colciago è uno dei periti più richiesti dalle procure piemontesi e liguri e si è occupata di numerosi casi scottanti, ultimo dei quali l’ inchiesta sui box di Paraggi a Santa Margherita. Lo snodo della sua consulenza è contenuto in un passaggio fondamentale, quando affronta l’ aumento di volume del capannone (52.509 metri cubi invece dei previsti 40.928): «….per la configurazione del reato di abuso edilizio, è irrilevante che la costruzione sia stata completata in ogni sua parte essendo sufficiente il solo inizio delle opere e delle relative attività prodromiche». L’ attività d’ indagine della Capitaneria aveva dimostrato, carte alla mano, che la costruzione del capannone era iniziata già con il progetto che conteneva quell’ aumento di volumetria, per il quale era stata chiesta l’ autorizzazione all’ interno della maxi variante del porto. Variante che all’ epoca non era ancora stata discussa. Il consulente della procura sottolinea poi che: «L’ illecito ambientale compiuto coi Cantieri Navali non può ottenere la compatibilità paesaggistica “postuma”» e respinge la tesi difensiva secondo cui «se fosse stata richiesta l’ autorizzazione della soprintendenza, questa l’ avrebbe concessa ugualmente approvando il progetto nella sua interezza senza modifiche». E questo perché, spiega l’ architetto Colciago, «la volumetria dell’ opera così progettata sfora il limite massimo previsto dal Piano regolatore portuale (43.500 metri cubi)», e prova ne sia, è l’ affondo del perito, che proprio per questa ragione è stata chiesta una «deroga al ministero dell’ Ambiente». E ancora: «Il “danno ambientale” viene considerato come violazione anche in assenza riconosciuta di un pregiudizio al paesaggio e nonostante il parere favorevole dell’ autorità preposta alla tutela del vincolo paesistico». L’ architetto scelto dalla procura contesta anche la strada preferenziale imboccata dalla Porto di Imperia spa per chiedere la compatibilità paesaggistica. Infatti, scegliendo un articolo di legge rispetto ad un altro: «In caso di opera abusiva, ma conforme, compiuta su beni paesistici …. la sanzione sarà di tipo pecuniario» mentre secondo l’ architetto «nel caso in specie… in cui l’ opera determina aumento di volume o superficie utile e impiego di materiali in difformità la domanda doveva essere presentata in base…. e la sanzione relativa è quella penale». Il paragrafo finale elenca in sintesi le violazioni: «L’ opera risulta non conforme per le seguenti difformità: aumento di volumetria; modifica della sagoma, diversità dei materiali». Il pm Marrali aveva chiesto l’ archiviazione per i quattro indagati, il presidente della Porto di Imperia Paolo Calzia, il progettista Emilio Morasso, e infine due rappresentanti dei costruttori, Delia Marlonghi e Mariassunta Longo di Acquamare di Caltagirone Bellavista. Spetta ora al gip Domenico Varalli decidere se accoglierla oppure ordinare nuove indagini.
Marco Preve – Repubblica, 28 agosto 2010

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Manufatto al Porto: quattro avvisi di garanzia
Stop della Regione al “manufatto” irregolare

Scritto da Angelo Amoretti

31 agosto, 2010 alle 12:02

Ancora polemiche sul Palio del Mare

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Nonostante l’ottimo successo dell’80° Palio del Mare, non si placano le polemiche e dopo quindici giorni scopriamo un particolare interessante [ma anche l'acqua calda]: il bacino portorino non è più nostro.

«Palio del mare, la Porto di Imperia ci ha negato Calata Anselmi»
La denuncia dei borghi portorini che hanno disertato la manifestazione

Dopo quindici giorni sono ancora agitate le acque del Palio del mare. «Non è mai stato spiegato il vero motivo della nostra mancata partecipazione – afferma Marino Ricci, presidente del Circolo Borgo Cappuccini – Nessuno ha mai ammesso che il Palio non si è svolto nel bacino portorino perché la Porto di Imperia spa non aveva concesso l’autorizzazione». Un’affermazione che potrebbe essere come benzina sul fuoco delle polemiche scoppiate non appena è stata resa pubblica la latitanza di Borgo Foce, Borgo Cappuccini, Borgo Marina e Cà Gianca.
«Siamo molto contrariati – ribadisce Gianni Pico, capobarca dell’equipaggio di Borgo Cappuccini– Dopo due anni di promesse sull’organizzazione del Palio a Calata Anselmi, dobbiamo scontrarci con la dura realtà: il bacino portorino non è più nostro, l’Amministrazione comunale ne ha trasferito la proprietà a Caltagirone e noi non siamo più padroni di organizzare una qualsiasi manifestazione».
In effetti le locandine che preannunciavano l’evento evidenziavano la localizzazione in acque portorine nel rispetto delle due consecutive vittorie degli equipaggi del rione di ponente. «Eravamo riusciti pure a trovare una barca in legno più adatta per le sfide in acqua di quelle attuali in vetroresina e l’avevamo offerta al Comitato San Giovanni – racconta ancora Marino Ricci – Peccato che, pochi giorni prima della manifestazione, ho dovuto scoprire che il Palio sarebbe rimasto ad Oneglia per il mancato permesso della Porto di Imperia. Ho convocato il direttivo del Circolo in seduta straordinaria – continua Ricci – e, all’unanimità, abbiamo deciso di abbandonare il Palio seguiti poi da tutti gli altri rioni portorini. Calata Anselmi, però, è tuttora proprietà della città. E allora è inconcepibile questa mancata autorizzazione».
L’edizione 2010 è dunque andata in archivio con una lunga coda di discussioni, polemiche e litigi. Per la prossima però tutti i rappresentanti dei borghi “contestatori” offrono la loro disponibilità. «Non possiamo che essere grati al Comitato San Giovanni –precisa Gianni Pico – Ma non possiamo accettare che il Comune, socio al 33 per cento della Porto di Imperia spa, non sia intervenuto per favorire la disputa del Palio nelle acque portorine».
Ino Gazo – Il Secolo XIX – 30 agosto 2010

Scritto da Angelo Amoretti

30 agosto, 2010 alle 18:00

Mafiosissima 2010

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Non ci sono potuto andare e mi dispiace assai.
Mi ha stupito la reazione del Sindaco Paolo Strescino rilasciata quando ha saputo (non c’era neppure lui, per differenti motivi) che lo aveva “sostituito” il segretario provinciale dei giovani del PD, Alessandro Lanteri.

Abusivissima 2009 – 29 agosto 2009

Abusivissima 2009

A tagliare il nastro di Abusivissima 2009, nel pomeriggio, è intervenuto sempre provocatoriamente un sindaco sosia di Paolo Strescino.
Il Secolo XIX – 30 Agosto 2009

Mafiosissima 2010 – 28 agosto 2010

Mafiosissima 2010

Non c’è il sindaco Paolo Strescino a “Mafiosissima 2010” la manifestazione contro tutte le mafie in corso sulla spiaggia della Galeazza, organizzata dalle diverse sigle dell’arcipelago giovanile della sinistra imperiese, ma il suo alter ego Alessandro Lanteri, segretario provinciale dei giovani del Pd. Lanteri si è presentato vestito da primo cittadino con tanto di fascia tricolore ed ha anche cantato un rap dal titolo “Quello che abbiamo in… Comune”.

Questa questione rischia di distrarre da quello che è il problema principale, come ribadito da Sebastiano Venneri vicepresidente nazionale di Legambiente che ha presentato in anteprima il rapporto “Ecomafie”: “La Liguria per la prima volta è capofila delle regioni del Nord per quando riguarda il fatturato di ecomafie, in particolare rifiuti e cemento. In Italia, poi, la Liguria risulta seconda solo alla Campania. Infiltrazioni di stampo mafioso sono in aumento nell’albenganese e nell’estremo ponente“.

foto: Abusivissima 2009 da La Sinistra per Imperia
Mafiosissima 2010 da Sanremonews.it

Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2010 alle 10:09

Porto di Imperia: si rompe il muro del silenzio

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Avete notato, o cari lettori, che in questo mese di agosto è venuto fuori un mare di novità sul nostro porto turistico più bello del mediterraneo?
Vi siete accorti come ultimamente viene trattato dai media locali il nostro concittadino onorario Francesco Bellavista Caltagirone?
Vi siete accorti che è tornato il numero 40, ma per dire che i tempi non sono rispettati, mentre fino a un mesetto fa ci dicevano che le opere a mare erano addirittura in anticipo sulla tabella di marcia?
Vi siete accorti, in sostanza, come sia cambiata la linea dei nostri quotidiani locali nei confronti del fidanzato di Beatrice Cozzi Parodi?
E se adesso mi mettessi a dire che il porto non va avanti perché ci sono i giornalisti che remano contro e che se fosse per loro Imperia sarebbe ancora come trent’anni fa? [era quello che diceva lo sbadato Scajola rivolgendosi alla sinistra da rottamare, ricordate?]
Dai sù, qualcuno mi dica cosa c’è dietro a questo cambiamento di linea.
P.S. Leggetevi gli articoli correlati, per rinfrescare la memoria

Scritto da Angelo Amoretti

26 agosto, 2010 alle 18:56

La Polizia Postale di Imperia

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In questi giorni abbiamo potuto notare più che mai la massa di lavoro svolta dagli uomini della Polizia Postale di Imperia, ma molti di noi, leggendo le cronache, pensavano che si occupassero di truffe online, pedofilia online e reati strettamente collegati a internet e ai computer.
Poi una mattina ci siamo svegliati e abbiamo scoperto che si occupano anche di reati di altro tipo: vedi la questione del Casinò di Sanremo e della Porto di Imperia SpA.
Sebbene ci sia qualcuno che ancora non dorme per paura delle intercettazioni telefoniche, le indagini si fanno anche su internet e quelli della Polizia Postale sanno farle bene.
Da me sono venuti due volte, in due, e con molta gentilezza mi hanno chiesto di controllare gli IP di qualche buontempone che aveva lasciato commenti evidentemente non graditi a qualcuno.
Siccome la seconda volta li sentivo già “vecchi conoscenti”, dopo aver firmato il verbale ho chiesto come mai perdessero una mezza mattinata di tempo per cose in fondo non troppo gravi che riguardavano il mio blog. Mi hanno risposto che non facevano altro che il loro dovere, ma mi pare di aver intuito che avrebbero voluto essere più numerosi nei loro uffici, per poter svolgere il loro lavoro con più rapidità.
Considerato che ci vuole un niente a mandare all’aria una loro indagine (sapete, cose del tipo: “Dal prossimo mese sei trasferito a Como“, per esempio), non sarebbe meglio che il Ministro dell’Interno potenziasse questi settori, visto che, come dicevo prima, molti fuorilegge agiscono anche sulle vie di internet?

Scritto da Angelo Amoretti

25 agosto, 2010 alle 11:47

Provincia di Imperia: stop agli aiuti alle societa’ partecipate in deficit

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Sappa chiude i rubinetti.
Siamo fuori dalla crisi, o perlomeno così ci era stato detto dai governanti, ma il neo presidente della nostra Provincia, Luigi Sappa (PDL), si trova a dover fare i conti proprio con la crisi. E saranno conti veri e propri, nel senso che andrà a controllare meglio i bilanci delle cosiddette società partecipate e chi avrà il bilancio in rosso non sarà più aiutato dalla Provincia, cioè da noi, e qualcuna di queste partecipate è a forte rischio estinzione.
Le Società partecipate sono visibili sul sito ufficiale e sono dieci. Tre sono già in liquidazione: Alpi Liguri Sviluppo e Turismo Srl; Società per la promozione dello sviluppo economico dell’imperiese Srl (SPEI Srl) e Sviluppo delle Valli del Ponente (GAL Srl). Di quest’ultima era presidente Pierluigi Leone, finito in galera nel maggio del 2008 per aver rubato soldi alla Comunità montana dell’olivo di Imperia, di cui era presidente.
Osservando la pagina del sito della Provincia, viene da chiedersi a cosa possa realmente servire la “Società per la promozione dell’università nell’imperiese”, la SPUI SpA, di cui è Presidente Massimiliano Ambesi che tra l’altro ci guadagna 22.310,94 euro lordi all’anno.
E salta agli occhi il nome di Enzo Teodoro Amabile che sulle sette partecipate sopravvissute, appare ben in tre: il ragioniere è Amministratore Unico nella C.P.F.P. “G. Pastore” Srl (assai discussa in questi giorni) per cui prende 18.600 euro lordi all’anno; consigliere nell’Aeroporto di Villanova d’Albenga SpA (4.000 euro lordi) e consigliere nella Riviera Trasporti SpA (22.800 euro lordi).
Ora non c’è dubbio che il rag. Enzo Amabile abbia ottime qualità e nessuno le discute, ma il PDL non è riuscito a trovarne altri due da mettere uno qua e l’altro là, in modo anche da alleggerire un po’ di lavoro al ragionier Enzo?
Qui non si tratta di sprechi perché i soldi sarebbero andati ad altri due, ma perlomeno ci sarebbe stata un po’ di equa distribuzione.
L’altra cosa che salta agli occhi, ma anche che fa saltare gli occhi a chi ancora non sa che esiste, è l’Autostrada Albenga-Garessio-Ceva Srl.
In questo caso paranormale, forse per pudore, visto che la suddetta, pur essendo stata costituita nel 1967, ancora deve iniziare a costruire l’autostrada vera e propria, il consigliere Giuseppe Galatà becca giusto 200 euro lordi a ogni presenza e immagino che abbia poco da fare. Tra l’altro la Provincia la indica come Srl, il Comune di Torino come SpA, ma sono quisquilie. E in fondo la Provincia detiene solo il 7,5% delle quote, uno potrebbe anche chiudere un occhio e lasciare che il povero Galatà prenda ’sti gettoni. Solo che nel 2065 finirà la pacchia, a questo punto credo prima dell’autostrada, a meno che qualcuno poi non avrà l’accortezza di correggere lo statuto dal notaio.
Adesso è partita la missione “Partecipata Sicura” e vedremo quante ne resteranno.
Purtroppo non ho più sentito parlare di sprechi nelle dirigenze e Sappa farebbe meglio a prendere qualche provvedimento anche lì, giusto per risparmiare due soldi. E nel caso se lo dimenticasse, si spera che l’opposizione glielo ricordi, visto che in campagna elettorale quello degli sprechi era stato un suo cavallo di battaglia. No, perché tra l’altro vedo che alla “Programmazione e Progetti Comunitari” c’è un dirigente che conosce l’inglese e il francese a livello elementare: cioè poco più di zero.

Scritto da Angelo Amoretti

24 agosto, 2010 alle 16:41

Il nuovo Porto e la stampa locale

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Ora che la Polizia Postale va a “curiosare” [Andrea Pomati - La Stampa - 21 Agosto 2010] negli uffici della Porto di Imperia Spa “si può anche ipotizzare che il pm stia indagando su più fronti, tutti riconducibili alla costruzione del nuovo porto targato Caltagirone ripetutamente oggetto di attacchi da parte dell’opposizione consiliare (Pd, Sinistra per Imperia e Rifondazione Comunista soprattutto)”. [Loredana Grita, Il Secolo XIX - 21 Agosto 2010]

Capito? Anche se virgolettato, la Polposte mica va a fare indagini per scoprire eventuali illeciti, no, va a “curiosare”.
E visto che forse il transatlantico comincia ad avere qualche falla, i topi e le tope cercano la via di fuga: il porto adesso è “targato Caltagirone”.

Scritto da Angelo Amoretti

21 agosto, 2010 alle 8:57

Mafiosissima 2010 a Imperia

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Come ormai anche Dell’Utri sa, sabato 28 agosto 2010, sulla spiaggia libera vicino alla  Galeazza, a Imperia Oneglia, andrà in scena la prima edizione di “Mafiosissima 2010“, un evento tra il serio e il faceto.
A tal proposito, su Il Secolo XIX di oggi, leggo alcune affermazioni del Sindaco Strescino, invitato di lusso, che a mio avviso mette già troppo le mani avanti e sbanda un po’ in curva.
A parte la frase: “[...] La realtà è che una certa parte politica non potendo o sapendo vincere nelle sedi istituzionali cerca di recuperare spazi alternativi per autocelebrarsi. Così ad un anno di distanza arriva questa ‘mafiosissima’ che fa riferimento a presunte infiltrazioni mafiose nel ponente ligure” che mi ha lasciato un tantino perplesso, visto che come dice in seguito, la mafia va combattuta da tutti e dappertutto, a prescindere dai colori politici, considerato che al suddetto dibattito, serio, seppur in una cornice goliardica, parteciperanno Marco Preve di Repubblica, Matteo Lupi dell’Ass. Libera e Legambiente e che il tema sarà: “La mafia nel ponente ligure”, qualcuno sa spiegarmi il significato di quest’altra affermazione del nostro primo cittadino?

Se qualcuno pensa di organizzare un dibattito con la presunzione di ergersi già ad arbitro o giudice, la partita sarà persa in partenza perché banalmente condizionata, seppure con una giustificazione goliardica.

Grazie.
La locandina della manifestazione è qui e sul luogo “dell’illegalità” si arriva così percorrendo via A.S.Novaro fino alla scaletta prima della famosa spiaggia della Galeazza.

Scritto da Angelo Amoretti

20 agosto, 2010 alle 11:51

Pubblicato in Attualità, Eventi

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Consiglio comunale monotematico sul Porto di Imperia

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Ormai dovrebbe essere certo: a settembre ci sarà un consiglio comunale monotematico sulla questione del porto di Imperia.
L’hanno già scritto e detto da tutte le parti, perciò s’avrà da fare.
E’ una buona idea perché finalmente l’intera cittadinanza potrà essere aggiornata sugli ultimi sviluppi e possibilmente avere le idee più chiare per quanto riguarda il futuro prossimo.
Da quanto ho capito il Sindaco Strescino e l’Assessore Lanteri non ci stanno più alla sudditanza psicologica (e non solo) di Gaetano Bellavista Caltagirone.
Lanteri ha recentemente dichiarato che la nomina del nuovo direttore dei lavori non deve più dipendere da Caltagirone e Strescino ha detto, senza mezze parole, che il Comune farà valere la propria quota societaria (il 33%) nella Porto di Imperia SpA. Si deve dedurre che fino a pochi giorni fa il Comune contava come il due di picche, nella suddetta società?
E’ probabile che durante il colloquio di ieri del Sindaco e Carlo Conti (l’A.D. della SpA) con l’ex ministro Scajola, si sia proprio parlato di questo. Forse si sono accorti che a lasciare le cose completamente in mano di altri potrebbe essere controproducente sia per la città che per l’amministrazione.
Attendiamo quindi con ansia il consiglio comunale di settembre, nella speranza che non sia l’8.
Per scaramanzia.

Scritto da Angelo Amoretti

18 agosto, 2010 alle 16:52

L’architettura del mare

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Mercoledì 18 agosto, alle 21.30, presso il Nuovo Centro Polifunzionale di Via Roma a Molini di Prelà, sarà proiettato il cortometraggio “L’architettura del mare“, liberamente tratto dal racconto “L’architettura del molo di Porto Maurizio” che chiude il romanzo “Il collezionista di tempo” (Sironi Editore) di Marino Magliani.
Saranno presenti il regista e sceneggiatore Simone Gandolfo e lo scrittore Marino Magliani.
La caratteristica del cortometraggio, come ebbe a dire il regista a riprese ultimate, consiste nel fatto che “la cinepresa osserva il mondo come se si trattasse degli occhi di un cane abbandonato dal padrone“.
Gandolfo ha curato l’adattamento con Magliani e Fabio Beccaccini e nella realizzazione sono stati coinvolti numerosi studenti del Dams di Imperia.
Del cast, oltre a Simone Gandolfo, fanno parte altri noti attori come Viviana Mattei, Lisa Galantini e Eva Cambiale.

Alla fine della proiezione Gandolfo e Magliani saranno a disposizione del pubblico.
Durante la serata si esibiranno alla chitarra classica Mike Magliani e Maurizio Zangari.
La serata è dedicata a Marina Borsotto, grande fan di Gandolfo, scomparsa nel 2009 per un male incurabile.
Seguirà un rinfresco.
L’ingresso è libero.

Scritto da Angelo Amoretti

16 agosto, 2010 alle 18:58