Archivio per il mese di agosto, 2010

Turismo, arrivederci e grazie

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Ferragosto senza il tutto esaurito
Il Ponente perde piede sul fronte turistico e il responsabile regionale e provinciale della Federalberghi, Americo Pilati, punta il dito anche sulla carenza di infrastrutture e collegamenti, non lesinando anche un attacco diretto all’aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga.
Sottolinea il presidente Pilati: «Siamo di fronte a una stagione pessima. Fino a giugno il tempo non ci ha aiutato per niente. Luglio si è attestato, più o meno, sui dati dello scorso anno e per quello che riguarda agosto, siamo già davanti a un calo del venti percento rispetto allo scorso anno e siamo costretti a vendere anche il solo fine settimana, per avere il tutto esaurito a ogni costo. Vero è che la situazione negativa è diffusa a macchia di leopardo. Per esempio, a Diano marina è andata meglio che a Sanremo, dove il divieto di balneazione ha letteralmente devastato la stagione».
Proprio prendendo spunto dal divieto di balneazione a causa della rottura degli impianti fognari della città dei fiori, Americo Pilati si lancia in una decisa critica generale rivolta agli amministratori pubblici e legata alle carenze infrastrutturali.
Dice Pilati: «I nostri amministratori devono capire che non ci si può beare di una bandiera blu o di una stella conquistata in una spiaggia, se a poca distanza c’è il mare sporco. L’inquinamento non conosce e non rispetta i confini comunali. Siamo noi a dover rispettare il nostro ambiente e tutelarlo con le giuste infrastrutture. Ma tutti lo devono fare, altrimenti lo sforzo sarà vano. Sempre per quello che riguarda le infrastrutture, poi, c’è il problema dei collegamenti. Il Ponente è quasi isolato e ostaggio del solo trasporto su gomma. Diciamolo chiaro: è inutile spendere risorse e tempo con l’aeroporto di Villanova d’Albenga, che prima o dopo dovrà chiudere, quando ormai l’unico riferimento che ci è rimasto è lo scalo di Nizza. Il 40 per cento del turismo arriva da Inghilterra, Scandinavia, Germania e Russia. Pensate che questa gente venga qui in macchina? Siamo seri e pensiamo a un potenziamento vero, anche dei treni. Le chiacchiere non servono più, perché in questa stagione hanno iniziato a venir meno anche i turisti delle seconde case e gli affittuari».
Già, le seconde case. Se, da sempre, costituiscono un problema e una «concorrenza» diretta per le strutture alberghiere, lo stesso certo non si può dire per gli stabilimenti balneari, che attingono clientela anche da queste.
Osserva Riccardo Borgo, presidente nazionale e regionale del Sib, il sindacato italiano dei Balneari: «A luglio si è registrato un buon recupero e siamo quasi in pareggio. A soffrire sono in modo particolare le città prettamente turistiche, che hanno molti alberghi e poche seconde case. Agosto è sui livelli dell’anno scorso e il bilancio andrà fatto soltanto alla fine del mese. Il Ferragosto, infatti, da solo, non può far testo».
Andrea Pomati – La Stampa, 14 agosto 2010 -

Fatelo sapere al ministro Michela Vittoria Brambilla.

Scritto da Angelo Amoretti

14 agosto, 2010 alle 10:56

Tre per una mostra

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E’ in corso al Centro Polivalente di Imperia, Piazza Duomo 11,

Tre.
Tre artisti per una mostra

curata da Valentina Calzia in collaborazione con l’Associazione IMagine e il patrocinio del Comune di Imperia.
Le opere di Patrizia Barnato, Dennis Fazio e Fabiano Speziari saranno esposte fino al 22 agosto e si potranno ammirare  da mercoledì a domenica, dalle 21 alle 24.
L’ingresso è libero.

Scritto da Angelo Amoretti

12 agosto, 2010 alle 12:52

Giorni difficili per il questore di Imperia Luigi Mauriello

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Su Il Secolo XIX di oggi ci sono due articoli che riguardano il nostro Questore, Luigi Mauriello: uno è sull’edizione nazionale, in prima pagina, l’altro nella pagina locale.
Dal momento che non compaiono online, mi sono preso la briga di copiarli entrambi per portarli all’attenzione dei visitatori del blog.

‘Ndrangheta, la polizia striglia il questore che non vede la mafia
Polemiche a Imperia, Mauriello convocato a Roma

Il questore di Imperia Luigi Mauriello è stato convocato nella Capitale dal vicecapo vicario della polizia Nicola Izzo e ascoltato ieri pomeriggio. A far decollare l’iniziativa le ripetute segnalazioni di tutti i sindacati, a livello di segreterie nazionali.
Diverse le “accuse” mosse a Mauriello. Ma sotto la lente dei vertici della polizia soprattutto l’inadeguata risposta al fenomeno della criminalità organizzata nel ponente ligure.
Una sotto stima dei segnali che soprattutto negli ultimi due anni gli investigatori della squadra mobile hanno continuato a registrare, «senza che il questore abbia colto la gravità della situazione». Anzi: Mauriello ha continuato a sostenere che «nel ponente ligure non ci sono allarmi in tema di criminalità organizzata e mafiosa».
I sussurri dalla capitale fanno intendere che l’exit strategy è già stata individuata e tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo il dirigente delle polemiche dovrebbe cambiar sede.
Il numero uno della polizia Antonio Manganelli aveva un ventaglio di possibilità per non far orecchie da mercante di fronte alle contestazioni che, ormai un po’ da tutte le parti, piovono su Mauriello. Scartata la strada di un avvicendamento immediato e anche la seconda opzione, l’invio di ispettori romani in questura (mossa che sarebbe suonata comunque come un’aperta delegittimazione in un momento molto difficile), è stata decisa la formula della convocazione. Nei fatti, i vertici della polizia chiedono Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

11 agosto, 2010 alle 16:46

Villa Grock: “Come si racconta una storia”

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Ancora una volta, l’Associazione culturale “Apertamente” sarà artefice, a Imperia, di una serata memorabile, un’iniziativa davvero particolare e seducente che, oltre ad essere rivolta come sempre alla cittadinanza imperiese, dato il periodo estivo costituirà anche per il turista l’occasione per conoscere uno scorcio straordinario della nostra città e un insolito esempio di architettura liberty, nonché di vivere un’insolita esperienza culturale.
Nella splendida cornice di Villa Grock, in una sera di mezza estate, s’intreccerà una trama di parole, musica e poesia, sul filo di una storia dipanata “da Boccaccio a Calvino, galoppando con Don Chisciotte”: questo, infatti, il sottotitolo del tema “Come si racconta una storia”, che verrà trattato il 20 agosto prossimo, nei giardini di Villa Grock, dal prof. Corrado Bologna, ordinario di Filologia Romanza all’Università di Roma3, autore, fra l’altro, della nuova, attesissima Antologia della letteratura italiana dell’editrice Loescher, dal seducente titolo “Rosa fresca aulentissima”.
L’incontro con il prof. Bologna sarà preceduto, a partire dalle ore 19.30, da un “aperi-cena”, che renderà la serata ancor più stuzzicante e introdurrà piacevolmente i presenti alla “degustazione” di appetitose pagine boccaccesche, di esilaranti conversazioni fra Sancho Panza e Don Chisciotte, d’intrecci manzoniani, di Lezioni americane, il tutto accompagnato da un canovaccio musicale tessuto dalle dita leggere di due giovani pianiste imperiesi, Angela Guasco e Valentina Olivieri. Le voci degli attori Livia Carli e Gianni Olivieri, i noti e apprezzati creatori del Teatro Instabile e dello Spazio Vuoto di Imperia, insieme a quelle di giovani interpreti locali, via via che la trama ordita dal relatore andrà prendendo forma, annoderanno alla memoria degli spettatori alcuni brani tratti dagli autori di volta in volta citati.

Associazione culturale Apertamente

L’ingresso è libero.
Per ulteriori informazioni chiamare il n. 3494735325

Scritto da Angelo Amoretti

11 agosto, 2010 alle 12:28

Pubblicato in Eventi

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Pasticcio all’acqua di mare

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Non è una ricetta culinaria estiva, ma quello che mi è venuto in testa dopo aver letto questo articolo.
Da quanto ho capito c’è un nutrito gruppo di imprese creditrici verso la Porto di Imperia SpA che si è riunito dal Sindaco perché la Save Group, una ditta a cui Acquamare ha dato gli appalti per le opere a mare, gli deve un bel po’ di milioni: in parole più semplici, sono andati a batter cassa.
Il Sindaco dice che l’incontro si è reso necessario per tutelare prima di tutto le imprese, anche se “esula dalle dirette competenze del Comune di Imperia“.
Ma della Porto di Imperia SpA che, guarda caso, ha la sede legale in Viale Matteotti 157, dove ha sede il Comune, fa anche parte al 33% proprio il Comune di Imperia che di conseguenza “esula” fino a un certo punto.
Gli altri due soci, sempre al 33%, sono la Imperia Sviluppo Srl e Acquamare Srl. E dunque mi chiedo come mai all’incontro non ci fossero i rappresentanti di queste due Società perché se è la Porto di Imperia SpA a dover sbolognare tutti quei milioni, al portafoglio dovrebbero mettere mano anche:

1) Imperia Sviluppo srl, con capitale sociale di 1 milione e 180 mila euro, è così composta:

Beatrice Cozzi Parodi
Final srl
Emilio Mancinelli e Rosella
Pietro Isnardi
Bianchi Partecipazioni srl
Desiderio Srl
Guatelli Immobiliare
Riccardo Guatelli
Ilio Littardi

e

2) Acquamare Srl

Forse mi è sfuggito, ma direi che al tavolo con il Sindaco Strescino, non ci fosse nessuno dei sopracitati soci.
L’altra domanda che mi è sorta spontanea è come mai in una impresa con tre soci alla pari, gli appalti vengono dati da uno solo?

Scritto da Angelo Amoretti

6 agosto, 2010 alle 12:14

Noir e musica a Borgo d’Oneglia

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A Borgo d’Oneglia, lunedì 9 agosto, alle ore 21, al “Giardino di Vittorio” in via E. Ascheri, 13, l’associazione culturale OlivoNero, presenta lo spettacolo “FESTIVAL DES SENTIMENTS
Si parlerà di Jean Claude Izzo e si ascolterà la musica dei Triquetro, il gruppo composto da Ilaria Gazzano, Simone Mazzone, Lorenzo Laiolo e Francesco Carlino.
L’ingresso è gratuito.

Scritto da Angelo Amoretti

5 agosto, 2010 alle 22:40

Il caso-maternita’ nel ponente ligure

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Sul caso del “reparto maternità” a Imperia o a Sanremo stanno nascendo le prime discussioni e in proposito pubblico una mail inviata da un lettore:

Assodato il fatto che in ambito sanitario non andrebbero fatti tagli alla qualità e quantità dei servizi, sono ovviamente contrario all’accorpamento dei due reparti come sono da sempre contrario all’ospedale unico perché in un territorio montagnoso come quello della nostra provincia, con la difficile viabilità che ci ritroviamo e che ci ritroveremo ancora fra vent’anni, sia giusto mantenere tre ospedali e due importanti punti nascite.
Basta guardare a Savona e al vicino Piemonte, realtà lontane dagli impopolari obiettivi come quelli che ha la Regione Liguria verso l’emarginato e bistrattato territorio imperiese, sopratutto in campo sanitario.
Però ho visto che il discorso si è esteso anche sul luogo di nascita che compare nei documenti. E’ da una vita che città importanti come Alassio, Bordighera, Ventimiglia, ecc. per non parlare dei centri minori, non figurano più come luoghi di nascita. Poi c’è anche gente da Imperia va a nascere a Sanremo, Genova e viceversa, per cui, nascere in ospedale non significa affatto essere originario di quel luogo.
Perciò, dato che è una questione meramente burocratica e irreale, e visto che giustamente molti cittadini in tutta Italia ci tengono al vero luogo di origine, perché non si pensa ad una modifica nazionale che invece del luogo dove si è materialmente nati e coincidente solitamente con l’ubicazione del relativo nosocomio, non si indica il comune dove risiedono i genitori?
Basterebbe una frase del tipo: originario di… o altra sintetica dicitura che definirebbe chiaramente il luogo dove vive la famiglia al momento della nascita del figlio.
Non penso che sia difficile, a me pare la scoperta dell’acqua calda e penso che tutti siano d’accordo con questa idea. E allora perché nessuno ci ha mai pensato? Fra tanti leggi e leggine strane penso che questa sia una cosa simpatica che accontenterebbe tanti comprensibili campanilismi.
L.G.

Scritto da Angelo Amoretti

4 agosto, 2010 alle 15:44

Gli X-Files di Strescino & C.

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Del blitz in Comune effettuato dalla Polizia Postale, sono tutti contenti: il Sindaco e Bellavista Caltagirone.
Il primo cittadino ha detto: “Da tempo chiedo che venga rimosso quel cumulo di terra“, Bellavista e Acquamare sono “estremamente tranquilli, anzi ben lieti che siano svolti tutti i controlli necessari a proposito della costruzione del nuovo porto turistico. Il solo fatto che presso la sede di Acquamare non ci sia stata nessuna ispezione rappresenta l’estraneità assoluta della società” [Il Secolo XIX, 2 agosto 2010].
Quel cumulo di terra è quello che ispirò l’on. Scajola, quando era Ministro: gli venne l’idea di usarlo per coprire il depuratore e farne una specie di vulcano.
Ma c’è un piccolo problema [qui, come nel resto del Paese, i problemi vengono fuori a puntate e alla fine si farà il riassuntone]: nel nostro porto lavorava la ditta Pellegrino che oggi come oggi è più popolare del Sanbittèr perché è al centro della famosa inchiesta per infiltrazioni mafiose e dunque non si escludono eventuali colpi di scena nel futuro prossimo, cosette tipo avvisi di garanzia, per capirci.
Di una cosa sono contento pure io: stavolta che è la Polposte a mettere il naso negli x files del Comune, nessuno ha potuto dire che c’è qualcuno che rema contro, che una parte della città non vuole il porto e bla bla bla. E’ già un buon passo in avanti.

Scritto da Angelo Amoretti

2 agosto, 2010 alle 12:00

L’on. Eugenio Minasso rimane nel Pdl

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La conferma ufficiale si ha da Il Secolo XIX di ieri che riporta una breve dichiarazione dell’onorevole:
Così Minasso si ritrova a benedire la frattura tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini: «Finalmente un po’ di chiarezza nel Pdl»“.
Credo che sia l’unico “finiano di ferro” dichiarato che invece di seguire il suo leader, se ne sta con Berlusconi.
Non avevo dubbi, ma allora come gli avevo già suggerito, farebbe meglio a togliere quella frase dal suo sito per sgomberare totalmente il campo dagli equivoci.
Per quanto riguarda i suoi incontri con persone malavitose, c’è poco da aggiungere: non è indagato e ha chiarito, sebbene non convincendo del tutto, come andarono le cose. Lo stesso ha fatto il consigliere regionale Alessio Saso che in una intervista su La Stampa e su repubblica.it di ieri ha ammesso di aver sottovalutato certi personaggi e una volta inquadrati, li ha immediatamente scaricati.
Per quel che possa valere la mia opinione, ammetto che mi convince un po’ di più Saso, ma in politica si sa come vanno le cose: oggi ne dicono una e domani ne viene fuori un’altra.

Scritto da Angelo Amoretti

2 agosto, 2010 alle 8:35