Archivio per il mese di gennaio, 2011

Sull’esposto del PD alla Corte dei Conti

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A seguito dell’esposto alla Corte dei Conti da parte del Partito Democratico, il Sindaco Strescino ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX e ieri il PD ha reso nota una controreplica. Le riporto entrambe qui sotto:

LA REPLICA DEL PARTITO DEMOCRATICO

PORTO REAZIONI ALLE CRITICHE PER L’ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI
Controreplica del Pd “Il sindaco Strescino? Valuti se dimettersi”
«Non fa che ribadire quell’atteggiamento irresponsabile, da capo popolo e capo fazione»

Sul porto le discussioni e le polemiche, come gli esami, non finiscono mai. Dopo i commenti rilasciati dal sindaco Paolo Strescino sull’esposto-denuncia che il Pd ha mandato alla Corte dei conti («Un atto gravissimo», l’aveva definito), c’è ora la controreplica da parte della sinistra, con un comunicato stampa firmato collegialmente, ma nel quale si vede la mano di Giuseppe Zagarella e Paolo Verda, tra gli artefici dell’esposto che tanto ha fatto arrabbiare Strescino.
Dicono al Pd: «Definire “atto intimidatorio” il deposito di un esposto alla Corte dei conti non fa che confermare quell’atteggiamento irresponsabile, da capo popolo e capo fazione, che sembra suggerire il mantenimento di una linea al limite dell’omertoso silenzio su una vicenda che ormai da troppi anni si sviluppa all’interno di una cortina di nebbia fitta, decisamente incompatibile con la strenua difesa dell’ interesse pubblico. E diviene anche ridicolo dal momento che prima di intervenire, il sindaco non si è neppure dato la pena di leggerlo, l’esposto, e quindi non ne conosce il contenuto. Probabilmente gli sfugge che con il coinvolgimento della Corte dei conti intendiamo semplicemente conoscere il parere di un terzo titolato circa l’eventualità di un possibile danno erariale alla collettività imperiese. Non è sufficiente fare delle cose o delle opere, ma occorre che quello che si fa sia realmente fatto tutelando il pubblico interesse. E’ questo che distingue la buona amministrazione dalla becera e demagogica politica del fare ad ogni costo».
Ancora: «È ormai evidente come il nostro sindaco sia completamente succube delle decisioni assunte in passato, come è evidente la sua incapacità a cambiare registro, evitando di ripetere alla nausea il disco rotto e francamente stomachevole delle “opposizioni brutte e cattive”. Se non è in grado di assumere una posizione forte e decisa nei confronti dei veri responsabili della situazione in cui ci stiamo trovando, valuti se rimanere o meno in carica, perché nei giorni a venire troppe volte avrà lui in mano la palla della responsabilità amministrativa. Continui pure, imperterrito, in questa linea di chiusura al dialogo ed alle proposte che derivano da una minoranza che in questi lunghi anni ha cercato disperatamente di far sentire la propria voce, di suggerire soluzioni meno avventate, di correggere le storture di accordi tra pubblico e privato evidenti a chiunque si avvicinava nel concreto agli atti documentali»
Concludono: «Se, come noi non auspichiamo ma temiamo, la Corte dovesse ritenere che le nostre critiche hanno fondamento allora sarà difficile per lui, dopo anni di chiusura al confronto, dopo anni di acritica difesa del porto turistico e di dichiarazioni demagogiche sulla opposizione e sul suo lavoro dire più o meno piagnucolante “non avevo capito“…».
La Stampa, 4 gennaio 2011

L'INTERVENTO DEL SINDACO STRESCINO

Dura replica del sindaco di Imperia Paolo Strescino all’esposto Pd sul porto

«Un atto intimidatorio nei confronti di questa amministrazione e dei consigli comunali presenti e passati». Una reazione pacata nel tono, ma certamente non nei contenuti quella del sindaco di Imperia, Paolo Strescino, che non lascia passare sotto silenzio la consegna del libro bianco sul porto scritto dal Partito democratico da un paio di giorni sulla scrivania del procuratore generale presso la Corte dei Conti di Genova.
Il sindaco difende le scelte della sua amministrazione e di quelle che l’hanno preceduta, rispedisce le critiche al mittente, e contrattacca accusando di nuovo il Pd e la sinistra tutta di aver sempre ostacolato la realizzazione del nuovo porto.
«Il Pd – attacca Strescino – in un momento così delicato, con le inchieste della magistratura in corso, anziché mantenere i toni bassi, come sarebbe auspicabile, getta benzina sul fuoco e dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno di essere stato e di essere contrario al porto e quindi contrario allo sviluppo della città. Ho già avuto modo di dirlo, e lo ribadisco, aggiungendo che sono stati contrari allo scalo turistico non solo i consiglieri comunali delle precedenti amministrazioni, ma anche gli attuali che hanno sottoscritto l’esposto».
Nel dossier annunciato dal Pd mesi fa e completato nei dettagli solo qualche giorno prima di Capodanno, in ordine cronologico e per settori vengono affrontate le problematiche che riguardano la realizzazione del nuovo scalo turistico del capoluogo. Lo scopo dichiarato dai consiglieri del Pd che lo hanno firmato con il pieno appoggio del partito provinciale e regionale, è quello di far emergere le «responsabilità ̀ politiche, amministrative e patrimoniali della classe dirigente che governa e ha governato Imperia». In sostanza secondo il Pd, attraverso la documentazione allegata all’esposto, la magistratura contabile dovrebbe ravvisare danni erariali.
«Voglio chiedere agli imperiesi – incalza Strescino – se ritengono davvero che questo porto abbia portato danni alla città. Io sono fermamente convinto del contrario. E che il Pd non giudichi l’imprenditoria incapace di portare a termine il proprio compito. Quando sono stati loro ad amministrare non solo gli imprenditori locali ma anche quelli di fuori stavano alla larga perchè come amministratori non avevano alcuna credibilità. Meglio stendere un velo pietoso su quella che è stata l’esperienza amministrativa della sinistra. Se fosse per il Pd nulla sarebbe cambiato: prima c’era un porto più piccolo, c’era la nautica sociale, adesso il Comune ha una quota che viene valutata 25 milioni di euro. E’ questo – interroga Sterescino – il danno che avremmo dato alla città di Imperia? Gli imperiesi sanno e capiscono che qualora dovessero fermarsi i lavori del porto la responsabilità sarebbe di chi con gli esposti prova a ribaltare il responso delle urne».
Un fiume in piena il sindaco che sulla vicenda portuale non accetta ricette né consigli, («Ci sono due visioni diverse della città, la nostra è sotto gli occhi della gente la loro è una battaglia di retroguardia: vorrebbero ancora due gozzi e basta»), e se la prende anche coi vertici regionali del Pd, il governatore Burlando in testa, che hanno avallato l’azione del gruppo consiliare: «Basta dire che hanno dato i contributi ai centri sociali anziché dimenticando di pensare alla gente che lavora, dimenticando l’imprenditoria e le infrastrutture».
Il Secolo XIX, 3 gennaio 2011

Scritto da Angelo Amoretti

5 gennaio, 2011 alle 9:23

Pubblicato in Ambiente, Politica

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Cercasi Assessore Gaggero disperatamente

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Occhio alle date:

«Si chiude un anno solare molto positivo per la città, che ha visto l’avvicendarsi di due amministrazioni, e si apre un 2010 che dal punto di vista delle opere e dell’attenzione alle frazioni saprà dare risultati altrettanto importanti»
Paolo Strescino – La Stampa, 30 dicembre 2009

In quella intervista il nostro Sindaco dichiara che alcuni degli obbiettivi che si era posta l’amministrazione in questi primi 18 mesi, sono stati raggiunti.
E un po’ oltre aggiunge che si deve dare alla nostra città, con il coinvolgimento di tutti, “i connotati definitivi di città turistica“.
Nelle frazioni il 2010 è stato come il 2009, se non peggio. Può darsi che ci sia qualche eccezione, ma a Montegrazie, Moltedo, Clavi, Torrazza, Piani e Borgo d’Oneglia non è cambiato nulla. Speriamo che l’anno delle frazioni sia il 2011, allora.
Faccio notare che ho trovato la dichiarazione proprio sul sito del Primo Cittadino e che l’articolo in questione aveva il seguente titolo: “Strescino, il 2010 anno delle frazioni“.

Scritto da Angelo Amoretti

4 gennaio, 2011 alle 12:28

Babbo Natale esiste e la Provincia ne è la prova

senza commenti

C’è la crisi? Fino a qualche mese fa si parlava di ridurre i dirigenti provinciali e di accorpare svariati settori?
Amerigo Pilati di Federalberghi dice che fino a giugno non si vedrà ombra di turista negli hotel della provincia?
Babbo Natale non sta a guardare queste cose ed è passato in Provincia per lasciare un regalo ai dirigenti: un premio, che nelle fabbriche si diceva “di produzione” di circa 11.000 euro lordi  in media a capoccia.
E se Babbo Natale glieli ha lasciati, un motivo ce l’avrà.
Tutti indistintamente lo avranno meritato, ma leggendo l’elenco su la Riviera di venerdì 31, mi sono saltati agli occhi due nomi: la bella Francesca Mangiapan [che dovrebbe farsi correggere la sua mail, nda] e lo stranoto Tommaso La Mendola.
La prima avrà sicuramente fatto qualcosa per l’entroterra, il secondo probabilmente avrà migliorato la sua conoscenza delle lingue staniere.

Scritto da Angelo Amoretti

4 gennaio, 2011 alle 9:36

Pubblicato in Attualità

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Le simpatie del Sindaco Strescino

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Diego David, su Sanremonews e su Il Secolo XIX di ieri (dos è meglio che uàn), con 8475 battute ripercorre i dieci anni di Imperia appena trascorsi e forse per ragioni di spazio dimentica di aggiungere qualcosa, tipo che l’on. Claudio Scajola è indagato per associazione a delinquere per le note vicende del Porto, ma rivela una chicca sconosciuta ai più, parlando del Sindaco Strescino:

[...] Con l’elezione del 33enne Strescino cade anche un tabù, nel senso che diventa sindaco di una città medaglia d’oro per la Resistenza un pur giovane uomo politico ma proveniente da Alleanza Nazionale e che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per il Duce e per la Repubblica di Salò.

Non ricordo di aver mai letto una cosa del genere sui media locali ai tempi della campagna elettorale, evidentemente il mistero è stato rivelato dopo.

Scritto da Angelo Amoretti

3 gennaio, 2011 alle 12:07

Pubblicato in Politica

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Lanteri continuerà a fare l’Assessore, Strescino il Sindaco

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La notizia è stata data in maniere diverse ["Lanteri non va interdetto. Respinta la richiesta del PM. Secondo il gip «non sussiste l’esigenza cautelare». La difesa: «Era ovvio»" - Il Secolo XIX; "Respinta la richiesta del PM, Lanteri rimane al suo posto- Negata l’interdizione dai pubblici uffici, ma l’inchiesta prosegue" - La Stampa; "Imperia: rigettata dal Gip la richiesta di interdizione dai pubblici uffici di Luca Lanteri" - Sanremonews; "Il gip nega l'interdizione al vicesindaco Lanteri, ma conferma i gravi indizi per la concussione" - Riviera24] ma la sostanza è che Lanteri continuerà a fare l’assessore e il vice sindaco.
E il Sindaco Strescino, a caldo, ha detto la sua, a quanto mi risulta, l’ultima dell’anno:

Sono molto contento, specie sotto il profilo personale. Ho seguito al fianco di Luca Lanteri la vicenda e so quanto abbia patito nell’attesa del giudizio. Peraltro si è trattato di un difficile momento anche per l’amministrazione comunale. La buona notizia forse non giunge a caso, a conclusione di un anno che invece ci ha riservato amarezze e preoccupazioni.
Alla minoranza comunque vorrei dire solo che anche in questa brutta storia, come in tante altre, ha perso un’occasione per tacere in attesa del verdetto.
Il Secolo XIX – 31 dicembre 2010

In verità, a mio modesto avviso, il Sindaco Strescino avrebbe potuto risparmiarsi l’ultima frase anche perché Lanteri continuerà sì a fare l’assessore e il vice sindaco, ma un processo dovrà stabilire se ha chiesto o no una tangente.
Infatti il P.M. Alessandro Bogliolo ha rilasciato a La Stampa del 31-12-2010, questa dichiarazione:

Il dispositivo semplicemente mette in evidenza la mancanza di esigenze cautelari, ovvero la possibilità che l’indagato possa reiterare il reato o inquinare le prove. Si tratta di fatti abbastanza lontani nel tempo e non risultano altri episodi analoghi. Per questo non farò ricorso. A mio avviso c’è una seconda lettura, meno superficiale. Le motivazioni portate dal dottor Varalli non fanno che ribadire la legittimità e congruità degli indizi di colpevolezza, e l’attendibilità del materiale probatorio fin qui raccolto, ivi comprese le testimonianze.

Inoltre, a parte le chiacchiere nei bar, la “minoranza” [che disco rotto questa parola! Minoranza di che? Religiosa, etnica, linguistica? E chiamiamola "opposizione" che mi pare più appropriato!] se non ricordo male solo Dario Dal Mut dell’Idv aveva chiesto le dimissioni dell’assessore; Paolo Verda (PD) aveva detto: “Se fossi al suo posto mi dimetterei” e Giorgio Montanari (PD): “Occorre un passo indietro del vice sindaco“. Cosa ci fosse di così grave in questi comportamenti, non lo capisco.
E non lo ha capito neppure Paolo Verda che in una lettera a La Stampa pubblicata il 2-1-2011 lassù, in alto a destra, in modo che sia ben visibile a tutti, ha risposto così al Sindaco:

Vorrei dire qualcosa sulla recente vicenda che ha visto protagonista, in sede giudiziaria, il vice sindaco Luca Lanteri. Posto che da cittadino imperiese posso essere anche io sollevato dalle decisioni del magistrato (il quale, per Luca Lanteri ha rigettato la richiesta di interdizione dai pubblici uffici, ndr), non si può rimanere in silenzio di fronte alle parole del sindaco Paolo Strescino (a questo punto «ex sindaco di tutti»), al quale consiglierei di aspettare e leggere le motivazioni del giudice, prima di lasciarsi andare a commenti. Anche perché le notizie in merito alla vicenda e all’inchiesta non mi sembrano foriere di così buone nuove. Ma tant’è, se non esterna parole di conforto nei riguardi dell’opposizione, il sindaco non si sente pienamente realizzato. Mi sembra ancora una volta un comportamento inopportuno, infantile, fuori luogo e superficiale.

Scritto da Angelo Amoretti

3 gennaio, 2011 alle 9:30