Archivio per il mese di febbraio, 2011

La doppia commemorazione delle vittime delle Foibe

34 commenti al post

Quest’anno a Imperia la giornata del ricordo per la commemorazione delle vittime delle Foibe è stata celebrata due volte: giovedì 10 febbraio e sabato 12.
A entrambe hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco Paolo Strescino e Angelo Dulbecco, il giovane consigliere comunale del Pdl che anni fa aveva esposto la bandiera della Repubblica Sociale Italiana da una finestra del liceo Vieusseux.
Dal momento che questo fatto mi ha sorpreso, ne approfitto per scrivere qualcosa oggi, soprattutto quello che non ho letto nei giorni scorsi sui media locali, con tutto il rispetto per le vittime.
E cioè, tanto per essere brevi: Mussolini e il fascismo, durante l’occupazione della Jugoslavia nella seconda guerra mondiale, hanno massacrato più o meno 250.000 abitanti e hanno aperto e gestito i campi di concentramento di Arbe.
E’ giusto quindi ricordare le vittime delle foibe, che a quanto pare non sono state tante quante vorrebbe farci credere la propaganda fascista, ma ricordiamoci anche tutto il resto.
Se avete voglia, tanto per tenere fresca la memoria, guardate Fascist Legacy, il documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dal fascismo, mai mandato in onda dalla Rai. Su YouTube c’è tutto.

Scritto da Angelo Amoretti

15 febbraio, 2011 alle 9:56

Pubblicato in Attualità

Tag: ,

Se non ora, quando? [II]

35 commenti al post


foto: Riviera24

C’è chi dice che erano 700, chi dice 1000.
La prima dovrebbe essere la cifra ufficiale fornita dalla Questura e mi domando, con tutto il rispetto per i tutori dell’ordine, come possano averli comunicati in quattro e quattr’otto.
Io e altri ne abbiamo stimati 1500, ma facciamo 1200 e non se ne parli più.
Una cosa è certa: è stata la più grande manifestazione a Imperia degli ultimi 150 anni. Neppure negli anni settanta c’era così tanta gente.
Se si considera che tutto ciò è successo nella città in cui oltre il 60% vota per il centrodestra, si può dire allegramente che è stato un grande successo.
E anche se non l’ho organizzata io, dico GRAZIE a  tutte le donne che c’erano.

Scritto da Angelo Amoretti

13 febbraio, 2011 alle 16:47

Pubblicato in Attualità

Tag:

Se non ora, quando?

21 commenti al post

Anche le donne della provincia di Imperia aderiscono alla mobilitazione nazionale del 13 febbraio e l’appuntamento è per domenica alle 11 in Piazza De Amicis, a Oneglia.
Ho ricevuto questa mail che pubblico volentieri perché in parte sono d’accordo:

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne. Portate tutte qualcosa di bianco!!!!

Scritto da Angelo Amoretti

11 febbraio, 2011 alle 15:45

Pubblicato in Attualità

Tag:

Lo scrittore Giuseppe Conte e il Porto di Imperia

49 commenti al post

L’anima di Imperia sacrificata al porto degli affaristi

C’era una volta una città con due porti: purtroppo però non è una bella favola quella che sto per raccontare, ma una tragicommedia brutta e vergognosa. Questa città è Imperia: Porto Maurizio aveva un porto prevalentemente turistico, incastonato tra il quartiere detto della Marina e il molo lungo e quello corto con i   rispettivi fari, che Mario Soldati in estasi definì “supremo” una sera che lo attraversammo insieme in automobile.
Oneglia aveva un porto prevalentemente commerciale, con i pescherecci e le navi graniere che rifornivano la Agnesi, le gru e le grida dei camalli: un luogo che mi resta nella memoria come duro e incantevole.
Poi è arrivato il progetto faraonico del nuovo porto, autoproclamatosi “il più grande del Mediterraneo”. Sulla carta sembrava un progetto ambizioso e lungimirante. Ricordo che all’inizio dei lavori partecipai a un incontro pubblico insieme all’architetto Emilio Morasso, progettista del porto stesso, e sostenni che un’opera di quelle dimensioni andava finalizzata non soltanto agli interessi di pochi ma soprattutto a quelli della comunità.
Doveva armonizzarsi con l’insieme della città e tendendo a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Mi pareva di aver detto una ovvietà. Ma mi accorsi che non lo era quando vidi le espressioni di disappunto dei notabili locali seduti in prima fila. Dovettero pensare: il solito rompiscatole di intellettuale, che non tiene in nessun conto il business.
E il business, per pochi, cominciò. E continua. Sul porto, siccome mi capita spesso di essere a Imperia per ragioni familiari, ho visto crescere l’assurdo scheletro di capannone e la ormai celebre montagna di terra, un incredibile accumulo di detriti così imponente da monopolizzare il panorama.

Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

10 febbraio, 2011 alle 18:36

Sono sereno, ma con il PM non ci parlo

6 commenti al post

Sono stupito per le accuse, ma ho la coscienza a posto: scelte in buona fede.
Marco Scajola ex Assessore comunale di Imperia [PDL]

Sono molto sereno perchè sono convinto che il fatto oggetto di contestazione possa essere chiarito.
Luigi Sappa ex Sindaco di Imperia

Il Secolo XIX – 5 febbraio 2011

Sono sereni e hanno la coscienza a posto, almeno due dei nove indagati per abuso d’uffico [gli altri sono: Angela Ardizzone, Claudio Baudena, Gianfranco Gaggero, Luca Lanteri, Sergio Lanteri, Nicola Falciola e Paolo Re che nel post del 7 febbraio avevo dimenticato], ma stamattina nessuno si è presentato in tribunale per essere ascoltato dal PM Alessandro Bogliolo, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Strano: l’on. Claudio Scajola freme per essere sentito e ha già preparato un memoriale che probabilmente diventerà anche un best seller e loro invece non vanno all’appuntamento.
Forse avranno pensato bene di preparare un memoriale scritto a sedici mani: se non diventerà un best seller si potrà sempre vendere in edizione economica.

Scritto da Angelo Amoretti

10 febbraio, 2011 alle 15:52

Quale futuro per i Porti di Imperia?

41 commenti al post

In una dichiarazione pubblicata su La Stampa dello scorso 6 febbraio, Paolo Verda, capogruppo consigliare del Partito Democratico, tra l’altro diceva:

Sui passi da fare abbiamo dei capisaldi. Intanto lo scalo storico di Porto Maurizio deve tornare imperiese e il Comune deve farsene carico, partendo con tariffe più accessibili. In merito al porto in costruzione, chiediamo la revisione del progetto: per noi è obbligata la scelta turistico-ricettiva. Sul capannone: va demolito e fatto tornare a un’altezza compatibile dal punto di vista paesaggistico.
Infine veniamo al porto di Oneglia, che va rilanciato. Invece che i mega yacht, che anche esteticamente non si innestano nel tessuto urbanistico complessivo, si dovrebbero ospitare le imbarcazioni storiche. Ciò farebbe dello scalo onegliese un unicum in tutto il Mediterraneo.

Cosa intende Paolo Verda per “imbarcazioni storiche”? I pescherecci e le navi mercantili li facciamo sparire con un gioco di prestigio?
Bisognerebbe spiegare meglio questo punto che, a mio avviso, non è affatto trascurabile.
E mi associo alla richiesta di Trash che nel post precedente commentava così:

Ma questa benedetta opposizione non potrebbe organizzare una grande assemblea o momento pubblico a carattere cittadino per tentare di far arrivare alla gente il proprio punto di vista?

Scritto da Angelo Amoretti

8 febbraio, 2011 alle 15:21

L’ex Giunta in trasferta

22 commenti al post

Il Sindaco Strescino è avantissimo. Ricordate quando aveva avuto l’idea di portare la Giunta comunale in trasferta nelle frazioni? Per tre o quattro volte, se non sbaglio, lo ha fatto.
L’ex Sindaco Sappa deve aver pensato: “Cribbio, io non c’ero arrivato!”, ma gli viene in soccorso il PM Alessandro Bogliolo che ha convocato per giovedì prossimo la Giunta del buon “Gigetto” [e del buon governo] direttamente in Tribunale. Con lui ci saranno:

Marco Scajola l’allora assessore al Turismo e ora consigliere regionale;
Luca Lanteri (dimissionario da poco dalla attuale giunta Strescino);
Sergio Lanteri;
Angela Ardizzone;
Nicola Falciola (da poco tornato assessore: si occuperà di Edilizia);
Claudio Baudena;
Gianfranco Gaggero (attuale assessore ai Lavori Pubblici)

tutti indagati con l’accusa di truffa e abuso di ufficio per le vicende del porto di Oneglia che risalgono al 2007.
Luigi Sappa porta il cinghiale;
Sergio Lanteri la polenta;
Angela Ardizzone due vasi di ciclamini;
Nicola Falciola un condizionatore d’aria, nel caso facesse caldo;
Claudio Baudena un libro a caso;
Marco Scajola quattro turiste;
Luca Lanteri un box prefabbricato così parcheggia senza problemi;
Gianfranco Gaggero un po’ di asfalto, nel caso ci fosse qualche buca da riempire sul piazzale.

Scritto da Angelo Amoretti

7 febbraio, 2011 alle 10:26

Libri

un commento al post

Sono da poco nelle librerie due libri di altrettanti autori che possiamo definire imperiesi di adozione e ve li segnalo:

La spiaggia dei cani romantici è l’ultimo romanzo di Marino Magliani che, come molti di voi sapranno, vive in Olanda, ma passa gran parte dell’anno a Molini di Prelà, nell’entroterra di Imperia.
Qui potete leggere la scheda del libro.

Marino Magliani presenterà il suo ultimo romanzo all’Arci Camalli il 18 febbraio e all’Arci Guernica il 27 febbraio.

L’ultimo Sultano è scritto da Riccardo Mandelli che è nato a Legnano e da una dozzina di anni vive a Imperia e insegna materie storico-filosofiche al Liceo Vieusseux.
Qui la scheda del libro.

Scritto da Angelo Amoretti

6 febbraio, 2011 alle 15:22

Carlo Conti, i pesci d’aprile e i pedofili

6 commenti al post

Uno dei cinque avvisi di garanzia che riguardano Carlo Conti, Direttore generale della Porto di Imperia SpA, riguarda un’offerta bufala proveniente dalla Isole Vergini pensata e scritta di suo pugno per acquistare le quote del Comune nella Porto di Imperia SpA. Conti è così indagato anche per turbativa d’asta.
Quando ho letto la notizia, lì per lì, mi ero detto che non fosse possibile e che certe cose possono farle i burloni che, per esempio, avevano fatto un’offerta farlocca a nome di un magnate russo per l’acquisto di Villa Carpeneto, ricordate?
Invece…invece un amico mi ha appena inviato l’intervista pubblicata oggi su Il Secolo XIX, che vi riporto:

Carlo Conti ironizza sugli avvisi di garanzia.
«IL PLICO DALLE VIRGIN? ERA UN PESCE D’APRILE»

«Mi fate un favore? Mi tenete gli avvisi di garanzia in un cassetto? Passo poi io in settimana a ritirali ».

Il manager dei record pe ravvisi di garanzia ricevuti, cinque in meno due anni, due in due giorni, Carlo Conti, 60anni, direttore della Porto di Imperia, candidato ad amministratore delegato della stessa, nonostante tutto non ha perso il buon umore.
Un aneddoto che riguarda Conti può far capire meglio il personaggio, un simpatico antipatico. Durante una delle perquisizioni eseguite dagli investigatori, alla richiesta della polizia riguardante le sue dichiarazioni, ha fatto scrivere: «Ma andate a cercare i pedofili!».
Ieri non è stato da meno.

«Sì, che ho risposto così. Non sono nulla di quel che si vorrebbe far credere. Qui è in atto una caccia alle streghe. Io invece credo nel lavoro e nell’impegno. Sono una persona corretta».

Conti, è stato lei a scrivere quella falsa offerta all’asta del Comune per vendere le quote di Porto di Imperia?

«Ma era una burla, un pesce d’Aprile! Che non fosse un’offerta lo si poteva intuire subito: a fianco del luogo di provenienza, cioè Virgin Islands, c’era scritto “viva le puttane”. La seconda busta del plico non è stata nemmeno aperta. Quando mi ha sentito la Finanza ho ammesso. Poi mi sono visto convocare per turbativa d’asta. Esagerato! Mi sono avvalso della facoltà di non rispondere».

Ma perchè lo ha fatto? Il ruolo che ricopre non dovrebbe imporle un rispetto maggiore?

«Ripeto, era una semplice, banale, individuabilissima burla. Volevo tirare un po’ le tasche al Comune che si stava chiamando fuori dalla società che il Comune aveva voluto.Chi sa apprezzare lo sfottò, può capire. La disonestà intellettuale invece non la capisco io».

Nell’inchiesta delle “colonnine” è indagato per truffa allo Stato: ha concesso a terzi di noleggiare quei 20 posti barca?

«Io non ho concesso nulla. Erano in gestione ad agenzie di charter. Nessuno ha rubato, truffato o speculato. E poi è stata una delibera di giunta ad affidare a Porto di Imperia la concessione. Io sono un dipendente».

Con cinque avvisi non sarebbe il caso di dimettersi?

«Non ci penso nemmeno. Così faccio rodere ilf egato a qualcuno. Io sono sereno. E poi gli avvisi non sono rinvii a giudizio. Vedremo in giudizio»

Il Secolo XIX – 6 febbraio 2011

Dopo averla letta sono rimasto un po’ disorientato, devo ammetterlo, ma poi, da qualche altra parte ho letto che il simpatico manager è “craxiano della prima ora” e mi si sono schiarite meglio le idee.
Mi sono infine meravigliato che abbia fatto scrivere sul verbale degli investigatori: “Ma andate a prendere i pedofili!“, forse non sa che ci sono vicini a “peccettarne” uno.

Scritto da Angelo Amoretti

6 febbraio, 2011 alle 11:43

Carlo Conti e il Guinness dei Primati

4 commenti al post

Carlo Conti, il direttore generale della Porto di Imperia, vada come vada, un posto nel guinness dei primati ce l’ha assicurato: stando a quanto pubblica Il Secolo XIX ha ricevuto finora 5 avvisi di garanzia per la questione del porto, due in una botta sola, ieri.
Non mi risulta che a Imperia ci sia un essere umano riuscito a collezionarne tanti in così poco tempo e un giorno dovremmo fare il riassunto, magari con il vostro aiuto.
Sono avvisi di garanzia e qui si è garantisti, ma insomma, il record è mica male e se andiamo avanti così ci vorrà un pallottoliere perché rischiamo di perdere, mi si perdoni il gioco di parole, i conti.
Ma Carlo Conti è quello che ha messo a posto l’Amaie prima e l’R.T. dopo o quello che conduce L’eredità in TV? E la colpa è sempre di Verda e Zagarella?

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2011 alle 15:36

Pubblicato in Attualità

Tag: