Archivio per il mese di febbraio, 2011

Crociera Imperia-Antigua senza ritorno

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Apprendo che per la questione delle colonnine del Porto di Oneglia sarebbero indagati tre amministratori  più il Sindaco (tutti del PDL) della passata Giunta: Luigi Sappa (che era il sindaco della nostra ridente città e ora è presidente della nostra ghignante provincia), Marco Scajola (che era assessore allo sport e ora è consigliere regionale), Gianfranco Gaggero (urge una carica in Parlamento perché era e rimane assessore), Luca Lanteri (che fino a qualche giorno fa era ancora assessore e di cui ho perso il conto degli avvisi di garanzia).
In pratica un bel pezzo di giunta della passata amministrazione è indagata, idem per l’amministrazione attuale.
A questo punto la domanda mi sorge spontanea: in caso di fuga, il Capo è disposto a portarseli tutti dietro? Se sì, cavolo, ci sarà bisogno della Costa Favolosa! Una fermata a Napoli, una a Genova e l’ultima qua, poi via, tutti felici e contenti verso Antigua. Con Apicella che canta stornelli in milanese e qualcuno lo butta a bagno prima dell’arrivo; quell’altro che racconta barzellette sceme per deficienti che applaudono e ridono proprio come dei deficienti quando si racconta loro una barzelletta scema. Il nostro numero uno che cerca di farsi spiegare dagli altri come cavolo abbia fatto a prendere sottocosto un appartamento nella più bella città del mondo; e gli altri glielo spiegano pure!
Uno che si rotola dal ridere e continua a dire che in quel negozio andava sul serio a comprare frutta; l’altro che dice, convinto, che per lui Pellegrino era l’acqua minerale. L’altro che non si schioda dalla sala cinema dove continuano a programmare in loop “The Box” e che quando si alza per sgranchirsi le gambe, gira sul ponte con il lettore mp3 e ascolta “The musical Box”. Quell’altro che tanto per fare un favore ai colleghi, si mette a riempire le buche del campo da tennis e l’altro che minaccia di darsi fuoco se non finisce il lavoro in tempo per fare 3 set prima che venga buio perché pensa di essere ancora sulla terraferma dove al calar del sole non si vede più una mazza.
Manca la materia prima e qualcuno in crisi di astinenza fa delle avances al primo che capita. Viene picchiato senza pietà e gettato in pasto ai cefali.
Lmcp vestita da pirata consegna santini a tutti quelli che incrocia. Li porta sempre con sé, non si sa mai, dovessero esserci delle elezioni a Antigua. Se il Capo la vede è facile che si arrapi: per lui l’astinenza dura si e no 6-7 ore, poi è capace di prenderla anche lì, sul ponte, davanti a tutti. Ma qualcuno che l’ha capito continua a farsi raccontare quella barzelletta scema per deficienti e lei è salva.
Questo sogno non finisce mai anche perché quando arrivano a Antigua uno scaricatore da sette uova sbattute al giorno non li fa attraccare e rivolgendosi al Capo gli chiede: “Avevi detto che portavi della figa e porti ’sti ravatti?!”
Paura che tornino, eh?! Tranquilli, finiscono su un isola abitata da indigeni assatanati e il resto lo lascio immaginare a voi.

Scritto da Angelo Amoretti

4 febbraio, 2011 alle 0:23

Il Sindaco e l’Sms di Giuseppe Zagarella (PD)

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Oggi su Il Secolo XIX c’è una bella intervista al Sindaco Strescino sulle vicende del porto, sui suoi rapporti con l’ing. Lunghi e l’opposizione e sulle new entries in giunta.
Mi hanno colpito due passaggi:

1) Alla domanda: “Sindaco, la vogliono mandare a casa. Le opposizioni o almeno una parte di esse insistono nel chiedere le sue dimissioni e quelle dell’intera giunta“.
risponde:
“Mi fanno pena! Se in questo momento così difficile, complesso e delicato, con aziende che rischiano di fallire e gente che rischia di perdere il lavoro, ritengono sia importante mandare a casa chi, come il centrodestra, alle ultime elezioni ha ottenuto un consenso molto ampio e che oggi sta lavorando per individuare una soluzione, allora non possono che farmi pena“.

Non so all’opposizione, ma a me più che altro il Sindaco fa compassione. E’ stato scelto dall’allora Ministro Scajola:

«So che altri avrebbero voluto candidarsi ma io ho optato per lui e credo di avere fatto la cosa in assoluto più giusta, invitando tutti a sostenere senza esitazione il candidato [...] Votando lui votate anche per me e per la città in cui io abito e per la quale credo di avere fatto qualcosa».
Min. Claudio Scajola – Inaugurazione del point per Paolo Strescino Sindaco di Imperia.
La Stampa, 24 marzo 2009

e l’hanno votato in tanti, più o meno come avevano votato il suo predecessore.
Non lo so se chi lo ha votato lo ha fatto per dire che era d’accordo sul continuare l’opera intrapresa da Sappa. Nel senso che non lo so se tra i votanti del PDL c’era qualcuno che potesse prevedere tutte le irregolarità venute alla luce in seguito, ma tant’è, lo hanno votato e un motivo, o più di uno, l’avranno pur avuto.
E lui pensava di avere un mandato tranquillo, invece nel giro di pochi mesi, a Roma e a Imperia, è successo di tutto e ha cominciato a sentirsi mancare il terreno sotto i piedi.
Per difendersi dalle critiche che gli giungono da più parti, oltre a far girare il solito disco rotto [quello secondo cui la sinistra non vuole il porto, nda] ha addirittura detto che come Giunta chiederà l’acquisizione di tutti i filmati [quelli riguardanti la conferenza stampa del PD sulla presentazione della documentazione sulle irregolarità del porto, nda] e “non è escluso che per tutelare l’onorabilità del sindaco e dell’amministrazione comunale, quindi a difesa degli interessi dei cittadini di Imperia, faremo partire richieste di danni dal punto di vista economico perché è inaccettabile che si mistifichi la realtà“.
Giusto per non farsi mancare niente, a Legambiente, che gli aveva goliardicamente consegnato del carbone lo scorso 6 gennaio, in quanto, secondo loro, avrebbe preferito favorire gli interessi dei privati anziché quelli pubblici, dice che “i nostri legali stanno già accertando, valuteremo una richiesta di danni per tutelare l’onorabilità del Sindaco, di tutta l’amministrazione e della città di Imperia“.
Il suo percorso, sebbene sia uno dei sindaci più amati dagli italiani, è pieno di imprevisti e di recente due assessori di primaria importanza (Luca Lanteri all’urbanistica e ai porti e Marco Calcagno al bilancio) si sono dimessi: uno per stare un po’ in pace, l’altro perché preferisce fare l’assessore in tempo di pace e visto quelli che corrono, hanno ringraziato e se ne sono andati.
Al loro posto, come ormai saprete, sono subentrate forze nuove e fresche: Rodolfo Leone e Nicola Falciola.

2) Il passaggio più inquietante dell’intervista è il seguente:

Le opposizioni invece non lo hanno mai voluto e continuano a non volerlo tanto da far bloccare i lavori.
A parlare sono i fatti e lo dimostrerò durante il consiglio comunale proprio sul porto.
Leggerò un sms che il consigliere Pd Zagarella mi ha inviato un po’ di tempo fa sul mio cellulare personale e che rivelerà davvero chi non vuole il porto e chi si è adoperato per bloccarne la costruzione.
Il consigliere Zagarella durante una pausa di uno degli ultimi consigli comunali, ha affermato davanti a me e ad altri consiglieri: “La mia mission è fermare i lavori del porto”. L’sms è una conferma.

E già mi vengono i brividi perché la faccenda sta prendendo la piega del cine, ma catastrofico giapponese degli anni cinquanta che potrebbe intitolarsi “Mission impossible VS Querelator”.

Scritto da Angelo Amoretti

3 febbraio, 2011 alle 17:13

Le dimissioni del vice sindaco Luca Lanteri

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Sì purtroppo abbiamo avuto modo di leggere con attenzione il lungo esposto denuncia fatto dai consiglieri del Partito Democratico. Questo veramente è una cosa fuori dal mondo che non riusciamo a capacitarci come abbiano potuto produrre un documento del genere. Documento che mette in discussione quello che è stato fatto in dieci anni, quello che è stato fatto non solo dal comune, ma quello che è stato fatto dal comune di concerto con altri enti perché approvare un porto turistico è un’operazione a livello autorizzativo molto, molto complicata e articolata che non coinvolge solo il comune ma coinvolge tantissimi altri enti primo tra tutti che è l’ente proprio che a livello urbanistico ha la potestà di dare le autorizzazioni, agli atti comunali e la regione Liguria quindi una regione Liguria che anche se di colore contrapposto all’amministrazione comunale negli anni ha dato queste autorizzazioni quindi veramente sono rimasto meravigliato, sconvolto e sorpreso.
Intervista a Luca Lanteri a Imperia TV – 7 gennaio 2011

E mi dimetto.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2011 alle 16:54

Pubblicato in Politica

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Porto di Imperia: cattedrale nel deserto o rara opportunità?

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Sulla questione del porto l’opposizione e la maggioranza giocano al “di chi è la colpa” e quelli del PD giocano con più stile, occorre dirlo.
Sarebbe interessante invece sapere se il Sindaco c’è o ci fa quando continua a battere il tasto de “l’opposizione è contraria al porto“. Evidentemente non ha letto abbastanza perché ormai non è più solo scritto su “Il partito del cemento” di Preve e Sansa che Burlando e Scajola “le due C” erano d’accordo sul costruirlo.
E’ ora che i cittadini lo sappiano: smettiamola tutti di giocare e cerchiamo di informare seriamente gli elettori, i cittadini e tutti quelli che pagano le tasse.
Ultimamente ho riflettuto assai sulla decadenza della concessione per il porto e lì per lì, come credo sia successo alla maggioranza dei miei concittadini, la prima cosa che ho pensato è stata: “Speriamo che non rimanga una cattedrale nel deserto“.
Poi ci ho ragionato meglio e sono arrivato alla conclusione che, invece, quella è una grossa opportunità offerta alla città e cercherò di spiegarlo, dopo aver fatto una breve premessa.
Non conosco l’ing. Lunghi e non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, lo dico a scanso di equivoci.
Mi sono meravigliato che del suo provvedimento si sia detto che è “abnorme” e mi è parso di capire che Lunghi abbia fatto nient’altro che il suo dovere di serio dirigente: ha riscontrato delle irregolarità e ha agito di conseguenza.
Il fatto è che ognuno la presenta a modo suo, guardandosi bene dal dire che invece di essere un disastro per la città, potrebbe essere manna caduta dal cielo.
Caltagirone è servito: ha ultimato le opere a mare, gli rimarrà un pugno di mosche in mano, ma considerata la situazione in cui si trova , l’unico problema che avrà, a parte quelli eventuali con la giustizia, saranno i creditori che andranno a rincorrerlo a Piombino o da qualche altra parte in cui deciderà di costruire un porto più bello del Mediterraneo. Anche l’Atlantico va bene, più lontano è, più i forconi rimarranno lontani dalla nostra città.
A quanto pare, al momento, si dice che quella che ci sta rimettendo sia la sua fidanzata. Ma sono affari di famiglia in cui non voglio mettere il naso.
La Porto di Imperia Spa sta perdendo pezzi e sarebbe da rottamare completamente, visto che è stato anche detto, da chi c’è dentro, che “si sono fatti degli errori“.
Dunque, vediamo lo scenario, a prescindere dalla politica: abbiamo le opere a mare terminate e il Comune che potrà ultimare quelle a terra con una gara d’appalto regolare, magari usufruendo di contributi europei, per esempio.
Il movimento a Porto Maurizio potrebbe essere gestito dalla Imperia Yacht e a Oneglia, che manterrebbe le tre funzionalità (commerciale, turistica e peschereccia) dalla Compagnia Maresca. Se tutti ci mettessero un po’ di buona volontà, si potrebbe fare. Il porto potrebbe iniziare a funzionare e a mettere in moto la macchina che dovrebbe dare opportunità e posti di lavoro anche se sul numero sparato inizialmente da Caltagirone preferisco stendere un velo pietoso: un terzo andrebbe già bene, visto che si parlava di 7.000.
Perché non lo dicono, il Sindaco e il PD?
Il Partito Democratico ha fatto un gran lavoro di ricerca e, checché ne dica il Sindaco, è servito a mettere in evidenza diversi aspetti poco chiari. Non è questione di volersi sostituire alla magistratura o fare gli investigatori: è semplicemente fare opposizione rendendo dotti i propri elettori e i cittadini. Punto.
Il guaio è che si sono fermati lì, dove in fondo era naturale che arrivassero: il capannone, lui sì, abnorme, era sotto gli occhi di tutti e un minimo di disappunto di fronte ai loro elettori doveva esserci.
Ma fatto questo, e visti gli sviluppi successivi, come mai il PD non dice che questa è una grossa opportunità per la città e che il Comune avrebbe tutto da guadagnarci e poco da perdere?
I maligni potrebbero pensare che se nel business c’è qualche privato, magari si possono soddisfare desideri “altri“, io non lo so e potrei anche sbagliare perché forse mi è sfuggito qualcosa, ma credo che sarebbe opportuno, per il bene della città, discutere sui fatti citati e cercare di informare correttamente la cittadinanza.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2011 alle 0:33