Archivio per il mese di novembre, 2011

Marco Travaglio a Imperia il 18 dicembre

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Marco Travaglio ritorna a Imperia e con Isabella Ferrari presenta lo spettacolo “Anestesia totale”.

Anestesia totale

L’evento è organizzato dall’Associazione ApertaMente e si terrà domenica 18 dicembre alle 21, al Teatro Cavour.
I biglietti si possono acquistare nell’atrio del Teatro il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12,30; il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 17; il sabato presso la Libreria Mondadori di Oneglia dalle 10 alle 12.30.
Costo biglietti: 15 € galleria, 35 €, platea 1° settore, 30 €, 2° settore.
Per informazioni chiamare il 3494735325.
Affrettatevi perché i posti si stanno esaurendo.

Scritto da Angelo Amoretti

30 novembre, 2011 alle 12:07

I nuovi dossi a Imperia

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Leggo su La Stampa di oggi che è in programma la posa di alcuni dossi dissuasori in svariate zone del Comune.
Le zone interessate sono: Corso Roosevelt (in corrispondenza con l’incrocio di Via delle Valli); Via Littardi (all’altezza della concessionaria Germauto) e la strada che conduce al Monte Calvario. “Valuteremo inoltre se prendere provvedimenti anche per Via Volpe-Cavassi che si trova nella frazione di Torrazza“, dice l’Assessore competente Antonio Gagliano.
Ora non voglio discutere su quelli di Corso Roosevelt e al Monte Calvario, ma due paroline su quello “da prendere in considerazione” e l’altro di Via Littardi, vorrei spenderle.
Con quale criterio si decide di mettere un dosso qua anziché là?
Per via delle lamentele delle persone?
Allora vorrei ricordare all’Assessore che le lamentele sono anche partite da Clavi, scritte e sottoscritte da svariati abitanti i quali si lamentano per la velocità con cui la maggior parte delle auto attraversano il borgo, dove, tra l’altro, girano bambini e anziani.
Quelli che si lamentano e che vedono esaudite le loro richieste sono cittadini speciali? Sono amici di amici particolari?
Se è così, quelli di Clavi che ne hanno fatto richiesta, sono tagliati fuori.
Se invece si usa un criterio diverso allora mi permetto di far notare che dalle parti di Germauto è difficile trovare qualcuno a piedi, che la strada è larga e che il dosso è pressoché inutile, a meno che non si voglia facilitare chi esce in macchina dalla suddetta concessionaria.
Strada Volpe-Cavassi è una vecchia strada interpoderale dove transitano si e no 30 macchine al giorno e che neppure Carlos Sainz riuscirebbe a percorrere a una velocità superiore ai 40 km all’ora.
Quindi è pressoché inutile anche questo o, perlomeno, molto meno utile di quelli che dovrebbero essere posti nel centro di Clavi, dove passa qualche macchina in più e a velocità ben più elevata di quella consentita.
Il Comune sta spendendo soldi per posare una pensilina (totalmente INUTILE) a Clavi, al bivio per Torrazza e mi chiedo: invece di mettere INUTILI cartelli di STOP che peraltro se ne vanno per terra dopo 24 ore, non sarebbe il momento di mettere tre dossi?
Leggo che nel prossimo consiglio comunale si parlerà del torrente Prino. Quasi quasi gli assessori Gagliano e Amoretti potrebbero fare un salto a Clavi, sedersi su una panchina della piazza del Comune per una decina di minuti e poi scendere a dare un’occhiata al torrente: in fondo si tratta di perdere non più di una mezzoretta.
Così poi, al limite, si potrà decidere cosa “prendere in considerazione“.

Scritto da Angelo Amoretti

28 novembre, 2011 alle 12:07

I commercianti indignati con l’Assessore Broccoletti

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La scintilla che ha fatto scoppiare il caso è stata l’intervista rilasciata martedì scorso dall’Assessore al Secolo XIX in cui chiedeva: “Cari commercianti pulite le vetrinette sotto i portici“. Il tutto, ovviamente, per rendere più accogliente la nostra città.
Apriti o cielo! I commercianti sono scesi sul piede di guerra ribattendo che con il degrado che c’è in città, ci mancherebbe che fossero le vetrinette la causa per cui i portici non sono accoglienti.
Il presidente di Ascom Confcommercio, Marco Gorlero, con un comunicato risponde così dalle colonne de Il Secolo XIX: “La città versa in uno stato di conservazione ai limiti dell’accettabile e la politica si sta allontanando sempre di più dalle esigenze dei contribuenti. Nessuno si assume le responsabilità di scelte poco lungimiranti e spesso capita di interloquire con amministratori che sembrano giocare a fare ipolitici sulla pelle della gente che tutti i giorni lavora.
A proposito dell’Assessore che si occupa anche di verde, desidero aggiungere una cosa.
Ricordate che in occasione della Giornata dell’Albero aveva detto che sarebbero stati piantati venti tigli nel Parco Urbano?
Ebbene, su La Stampa di martedì scorso leggo che sono state piantate “diverse piante che hanno sostituito altre che non avevano attecchito” e che alla festa erano presenti anche agronomi e agenti del Corpo Forestale.
Forse glielo avranno detto loro, magari con una consulenza gratis al volo, che i tigli non sono del tutto indicati, in riva al mare?

Scritto da Angelo Amoretti

24 novembre, 2011 alle 12:38

Sondaggi politici via sms

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Angelo,
oggi mi è arrivato sul cellulare un sms per un SONDAGGIO teso a verificare il consenso per Fossati sindaco con un vicesindaco “di area PD”.
Ne sai qualcosa?

Io non l’ho ricevuto e voi?

Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2011 alle 18:27

Pubblicato in Politica

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La guerra della focaccia

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Durante Olioliva, la nota rassegna che ha portato circa 100.000 visitatori tra le bancarelle delle vie del centro di Imperia-Oneglia, compresi gli eventi collaterali, è scoppiata una polemica a distanza tra i venditori della famosa focaccia di Recco (quella che come dalla Manuelina non ce n’è, per capirci) e alcuni acquirenti.
Leggo su Riviera24 che due porzioni sono costate 8,60 euro, ma anche 16 (due pezzi di 10 cm. x 10) e che forse non era neppure quella vera, come in seguito precisato dal Consorzio Focaccia di Recco.
Dispiace che ci siano state queste polemiche e che qualcuno approfitti spesso della buona fede dei consumatori.
Forse qualche controllo in più, anche per quanto riguarda i prezzi dei prodotti, non guasterebbe.

Scritto da Angelo Amoretti

22 novembre, 2011 alle 9:35

Imperia: le Terre Bianche franano

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Una gentile lettrice mi ha chiesto di scrivere qualcosa a proposito della frana che lo scorso 12 novembre, probabilmente a causa delle piogge dei giorni precedenti, ha travolto una villetta in Corso Roosevelt.
Cosa potrei scrivere oltre a quello che hanno già fatto i principali quotidiani cartacei e elettronici?
Però qualche domanda me la sono posta e la condivido con voi.
Dunque: si sapeva da tempo che le Terre Bianche sono una zona a rischio e leggo su Il Secolo XIX del 13 novembre che il Sindaco Strescino, quando era assessore e si vide bloccati i fondi per la messa in sicurezza dal Ministro Pecoraro Scanio dei Verdi, nel 2007, “andò su tutte le furie“.
Giustamente.
E la prima domanda sarebbe: dal 2007 in poi, soprattutto negli anni in cui al governo c’era un nostro concittadino, come mai non si sono riusciti a sbloccare quei fondi?
Nei giorni seguenti il crollo, il problema, che oggettivamente esiste, è stato totalmente dirottato sulla viabilità del Corso, chiuso in entrambe le direzioni, quasi dimenticando il pericolo che sta lì sopra, come una spada di Damocle.
Subito dopo l’alluvione del 1998 alcune abitazioni della zona furono fatte evacuare “poi, al di sotto della collina, inspiegabilmente è sorta una casa e al piano strada alcune autorimesse[Il Secolo XIX - 14-11-2011].
E sorgono altre domande: come è venuto in mente ai proprietari (o a chi l’ha fatta costruire) di farla proprio lì? E chi ha approvato il progetto?
Il geologo Lionello Belmonte, lo scorso 2 novembre, quando si era in pieno pre allarme per le piogge nel Levante, dichiarava al Secolo XIX: “I versanti delle nostre montagne? Sono malmessi: dove non sono state eseguite opere di consolidamento, dopo l’alluvione del 2000, rimangono situazioni di instabilità diffusa sia per frane sia per crolli“.
Se anche i tecnici sanno che quella zona è a rischio, come possono essere approvati dei progetti che, a quanto mi risulta, devono anche avere un’approvazione del geologo? Sia chiaro: è una domanda che pongo da ingenuo, senza polemiche, proprio perché non me ne intendo.
A questo punto, a mio avviso, le cose da fare sarebbero due: chiedere con urgenza i fondi per la messa in sicurezza della zona e sospendere i progetti per eventuali prossime villette.
Nel frattempo, tanto per capirci, il geologo che tanto si preoccupa per il rischio delle nostre montagne, pare che abbia sottovalutato il rischio che c’è in collina. E’ infatti indagato, insieme a un bel po’ di altre persone, per presunto abuso d’ufficio, per via delle famose villette abusive di Dolcedo.

Scritto da Angelo Amoretti

21 novembre, 2011 alle 11:52

La Giornata nazionale dell’Albero

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Gli Assessori Emilio Broccoletti (Assessorato al verde) e Antonello Ranise (Attività educative) saranno i mattatori della giornata che vedrà come protagonisti i giovanissimi studenti delle scuole materne e elementari del comune che, accompagnati da 35 insegnanti, metteranno a dimora 20 piante di tigli nel Parco Urbano “in sostituzione di altre che purtroppo non hanno attecchito” dichiara l’assessore amico del verde a Sanremonews.
Ora, se si volesse fare una battuta, sarebbe facile: così tra qualche anno si potranno tagliare anche quelle.
Ma i punti sono altri: perché non hanno attecchito? C’è l’esperto agronomo che magari con una piccola consulenza da dieci/venti mila euro sa spiegarcelo? Il Parco Urbano in che stato è?

Scritto da Angelo Amoretti

20 novembre, 2011 alle 18:22

A proposito di privacy

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Il Sindaco Strescino, mediante ordinanza, ha vietato la coltivazione delle fave a cielo aperto in un raggio di 100 metri da svariate abitazioni del nostro comune per il problema del “favismo“.
Io non le indico, Il Secolo XIX neppure; Sanremonews e Riviera24 sì (andate a cercarle).
In effetti l’ordinanza è pubblica, quindi mi chiedo dove sia andata a finire la privacy.
Non si poteva indicare la via senza necessariamente specificare anche il numero civico?

Scritto da Angelo Amoretti

16 novembre, 2011 alle 16:22

Pubblicato in Attualità

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A Imperia è già iniziato il dopo Strescino?

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Per le elezioni comunali del 2013, il Secolo XIX ci informa che è in atto la preparazione di un listone civico capitanato da Giacomo Raineri, assessore provinciale del PDL. L’intenzione di Raineri, insieme all’on. Vittorio Adolfo (che era nell’Udc e poi passato nel Pdl e infine, se non ho perso il conto, con i Popolari e liberali nel PDL) sarebbe quella di mettere insieme gli scontenti di destra e di sinistra, compresi esponenti delle frazioni cittadine.
Intanto devo delle scuse all’opposizione: quando la nomino dimentico sempre che c’è anche l’UDC. Nello stesso articolo, infatti, il capogruppo Claudio Risso ci tiene a precisare che “noi rappresentiamo il Terzo Polo, siamo all’opposizione di questa amministrazione, poi le alleanze a livello locale si vedranno“.
Vorrei qui rendere pubblico che il listone civico di centro non sarebbe l’unica novità per le elezioni del 2013.
Infatti, sebbene la cosa non sia ancora del tutto ufficiale, si parla anche di un listone sul modello del Moviemento a 5 stelle, per capirci, che raggrupperebbe gli scontenti di destra e di centro con scappellamento a sinistra come se fosse Antani.
I nomi sono ancora top secret, ma pare che la macchina si sia messa in moto. Il listone dovrebbe essere composto da persone che negli ultimi vent’anni non abbiano mai messo piede in una sede di partito, non siano in possesso di tessere (pare non sia ammessa neppure quella del Cineforum, per capici), non abbiano mai ricevuto un avviso di garanzia, non facciano parte di nessun ordine (architetti, geometri, ragionieri, avvocati ecc. ecc.) e abbiano a cuore il bene della città e dell’entroterra, con, al primo posto del programma, la legalità e il rispetto della Costituzione.
Nei prossimi giorni forse ne sapremo un pochino di più.

Scritto da Angelo Amoretti

14 novembre, 2011 alle 18:45

I danni della mareggiata a Imperia

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Lo scorso mercoledì, ieri l’altro, su Sanremonews è apparsa questa notizia che aveva il sapore di un comunicato stampa emesso da chissà chi, ma anche dall’Istituto Luce o dall’agenzia Tass:

Ho postato l’immagine presa dalla mia pagina FB perché al momento il link indicato (http://www.sanremonews.it/2011/11/09/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/imperia-nessun-danno-al-nuovo-porto-turistico-per-la-forte-mareggiata-di-ieri.html) non funziona più: in poche parole sembra svanito nel nulla, proprio come gli eventuali danni causati dalla mareggiata.
Eppure su Google l’articolo è stato indicizzato:

Quello che diceva potete leggerlo sull’immagine più su.
Oggi, su Il Secolo XIX, è uscito un articolo che va in direzione opposta. Il comandante di un grande motoryacht dice che “rami, bottiglie di plastica ma anche immondizia di piccola e piccolissima dimensione: quella più pericolosa perché può intasare le prese a mare dei condizionatori, cioè delle pompe di calore usate per riscaldare gli ambienti a bordo“.
Un altro utente si chiede come sia possibile che tutti questi detriti che “sembrerebbero “prelevati” dalle onde sulle spiagge e gettati in mare dai torrenti, siano potuti entrare nello specchio acqueo del bacino che, invece, dovrebbe essere protetto“.
E dunque, tutti noi che avevamo tirato un sospiro di sollievo (piccolo, perché, insomma viene naturale pensare che il porto più bello del Mediterraneo possa farsi un baffo delle mareggiate), ci siamo dovuti ricredere.
Dispiace anche che, sempre a seguito del maltempo che per fortuna è passato senza far troppi danni, nessuno di coloro che siedono in consiglio comunale (assessori compresi, naturalmente) abbiano detto una parola del tipo: “Sì, c’è ancora molto da fare pe quanto riguarda la pulizia dei torrenti e vedremo di provvedere appena sarà possibile“. Anzi, pare proprio che dei torrenti che stanno un po’ più a monte e dei cittadini che abitano in quelle zone importi poco a nessuno. Eppure pagano le tasse come quelli che vivono in Corso Roosevelt o in Via Diano Calderina.

Scritto da Angelo Amoretti

11 novembre, 2011 alle 18:19

Pubblicato in Ambiente

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