Archivio per il mese di dicembre, 2011

Franciosi: “In questa provincia l’Anpi è nelle mani del centrodestra”

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Riporto l’ articolo di Diego David pubblicato su Il Secolo XIX di ieri:

ORGANIZZATORI DELUSI E RAMMARICATI
«Troppi assenti al convegno sulla mafia nel Ponente»
Nel mirino soprattutto i politici di destra. «Ma doloroso anche il forfeit dell’Anpi»

«Perché praticamente tutte le personalità politiche, i sindaci e i partiti di centrodestra, ma anche l’Anpi, hanno disertato il nostro convegno sulle infiltrazioni mafiose in provincia di Imperia?».
A chiederselo (polemicamente) è Giuseppe Franciosi presidente del Gruppo ecologico martiri della Libertà Val Prino, che poco prima di Natale ha organizzato presso l’Auditorium della Camera di Commercio una conferenza su mafia ed economia.
Relatore era stato il procuratore della repubblica di Sanremo Roberto Cavallone, mentre la dottoressa Anna Canepa sostituto procuratore della Direzione investigativa antimafia di Genova, all’ultimo momento era stata trattenuta da impegni di ufficio a Bologna.
«Nelle settimane precedenti – prosegue Franciosi – avevamo invitato il sindaco di Imperia, Paolo Strescino, tutti i primi cittadini del territorio, le associazioni dei reduci, le segreterie dei partiti, sindacati e associazioni tra cui, appunto, l’Anpi. Però, purtroppo, ho notato che, a parte la delegazione di “Futuro & Libertà” guidata dal coordinatore provinciale Giuseppe Fossati, sono intervenuti solo rappresentanti dei partiti politici di centrosinistra.
«Le forze politiche di destra, erano, invece, totalmente assenti e, in particolare, mi ha stupito di non vedere nessun esponente della Lega Nord, che si fa tanto vanto di portare la bandiera della legalità, come è avvenuto recentemente per i fatti di Bordighera. L’assenza di qualsiasi rappresentante dell’Anpi, invece, mi ha fatto davvero male».
«L’impressione di tutti – incalza Franciosi – è stata netta, dando adito al pensiero che la legalità sia di centro sinistra e del mondo associazionistico e non di destra. Forse qualcuno non voleva sentire discorsi sul voto di scambio, visto che è stato ricordato che prima o poi le cosche presentano il conto, temeva di sentirsi infastidito ad ascoltare ragionamenti su di gare di appalto truccate, rifiuti e situazioni di questo genere».
D’accordo per la destra e la Lega, ma l’Anpi perchè? «E’ la dimostrazione – conclude Franciosi – che in questa provincia l’Anpi è nelle mani del centrodestra».

Il Secolo XIX – 27 dicembre 2011

Scritto da Angelo Amoretti

28 dicembre, 2011 alle 17:49

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Il gran pacco dell’Incubatore di Imprese

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Partiamo dagli articoli apparsi sui media locali la vigilia di Natale, con la premessa che il Comune avrebbe dovuto metterci 2 milioni di euro per la ristrutturazione, questione assai controversa in quanto pare che in principio non fosse scritto da nessuna parte.

La cifra necessaria per completare la ristrutturazione dell’edificio ammonta a 2 milioni di euro: un’enormità per le casse del Comune. Tra le polemiche, l’estate scorsa, il consiglio comunale aveva dato il via libera all’accensione di un mutuo, appunto, per 2 milioni di euro, che però, l’amministrazione non intende utilizzare a tale scopo.
Il Secolo XIX

Lievemente diverso il fatto riportato da La Stampa che considera “ancora a rischio” il finanziamento:

Così, oltre ai 6 miliardi e mezzo di euro, sono “spuntati” altri due milioni, che avrebbe dovuto assicurare il Comune attraverso un mutuo. “Meno male che non lo abbiamo acceso: in questo momento non siamo in grado di stanziare questa cifra”, osserva il Sindaco.
La Stampa

E l’uomo della strada, insieme a quello dell’autostrada, si chiede subito se ’sto mutuo è stato acceso o no. E se sì, come se lo spiega che un mutuo acceso per una cosa venga usato per un’altra?
L’uomo della superstrada invece si chiede quando verrà giù l’edificio, perché in effetti qualche pezzo si sta già staccando.
L’uomo che ci lavorava (cioè io e un’altra ventina di persone), guarda caso già 11 anni fa sentiva che sarebbe finita così. E’ che l’uomo che ci lavorava non si fida della classe dirigente della sua città e di tante altre persone che di tale classe dirigente fanno gli interessi.
A parte il fatto che tornando alle notizie riportate più su, riguardo l’accensione o la non accensione del mutuo, ci sarebbe da aggiungere altro, voglio qui raccontarvi l’antefatto, senza paura di smentite o richieste di correzioni, perché il Sig. Egidio Conte, che della Sairo è stato amministratore delegato fino al fallimento, può testimoniare in qualsiasi momento. Così come lo possono fare il magazziniere e svariati altri impiegati/operai che lavoravano con me nella più antica raffineria d’olio di oliva.
Quando Claudio Scajola era Sindaco di Imperia disse al Sig. Conte che si sarebbe potuto costruire un hotel al posto della fabbrica.
Conte gli rispose che l’idea poteva essere approfondita, alla condizione che tutti gli occupati potessero conservare il posto di lavoro.
Non se ne fece più niente e dopo qualche anno la Sairo fallì. Avevano provato a noiosare anche dal Palazzo dalla Provincia, dicendo che la ciminiera faceva fumo e che dava fastidio.
In effetti un po’ di fumo usciva, ma solo al momento dell’accensione delle caldaie che di solito venivano accese a inizio settimana. In ogni caso si era provveduto ad alzare di una dozzina di metri la ciminiera.
Aveva provato qualcun altro dicendo che all’altezza del passaggio a livello si sentiva una sgradevole puzza uguale a quella della fogna, la stessa che sentite adesso se passate a piedi o in auto con i finestrini aperti.
Detto per inciso, il consulente del lavoro della Sairo era Luigi Sappa, l’avvocato di fiducia Marco Mangia. Vi dicono niente questi due nomi?
Quando la Sairo fallì aveva debiti per 40 e passa miliardi di lire e un capitale sociale di 14 miliardi e 200 milioni di lire, se non ricordo male, spalmati su più banche, una delle quali era la Carige. Vi dice niente questo nome?
La Sairo forniva tutti, ripeto, tutti, i produttori di olio di oliva locali che tagliando l’extra vergine con l’olio di oliva raffinato ottenevano (legalmente) il cosiddetto olio di oliva (che aveva una percentuale del 90% di extra e un 10% di raffinato, che poteva essere il 5%, in certi casi).
I quali produttori (si fa per dire perché molti si limitavano a imbottigliare e a confezionare olio che acquistavano qua e là) si sono ritrovati a dover acquistare il raffinato altrove, con sensibili aumenti di spesa per il trasporto e tutto ciò che comportava la distanza tra compratore e venditore.
Avrebbero potuto fare una cordata e comprare la raffineria, ma non si mosse nessuno.
I sindacati si erano limitati a fare qualche ridicolo volantinaggio davanti alle maggiori industrie della città, e qualcun altro, più tardi, lottava affinché l’incubatore di imprese fosse fatto in valle Armea.
Per saperne di più basta cercare “incubatore” nell’apposita casella di ricerca in alto a destra.
Adesso è finita così. Però, ehi, nell’estate del 2012 avremo finalmente il depuratore, Maya permettendo. Lo ha storicamente annunciato dalle pagine de Il Secolo, nonché da quelle de La Stampa, il Sindaco che lo aveva già inaugurato quando era assessore.

Scritto da Angelo Amoretti

27 dicembre, 2011 alle 13:03

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Buone Feste!

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Tanti auguri ai lettori di ImperiaParla.

Scritto da Angelo Amoretti

23 dicembre, 2011 alle 12:42

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Sparizione de la Repubblica: svelato il mistero

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Leggendo il blog di Giorgio Montanari ho capito perché sabato mattina non si trovava la Repubblica nelle edicole del centro della nostra città.
Non so se sia successa la stessa cosa anche domenica. Nel dubbio, a beneficio degli affezionati del quotidiano di Eugenio Scalfari, riporto l’articolo di Vittorio Coletti.
“I giornalisti raccontano i fatti” – diceva il procuratore Cavallone – e Travaglio parlava della “scomparsa dei fatti”. Ma nel caso i fatti siano raccontati e non spariscano, basta far sparire i giornali che li riportano.

L’ onore di Scajola

Ora che è stato rinviato a giudizio per la faccenda della casa, Claudio Scajola dovrebbe far causa al suo avvocato. Infatti, col comportamento processuale che gli ha suggerito, non ha evitato il processoe in compenso ha distrutto la sua immagine. Nella memoria difensiva dell’ ultimo minuto Scajola fa qualche ammissione che, se fatta all’ inizio, a viso aperto, non gli avrebbe forse evitato il processo cui oggi viene rinviato, ma certo avrebbe molto giovato alla sua immagine pubblica. Scajola doveva andare subito dai magistrati, dire la verità, qualche che essa sia, e magari avrebbe potuto cavarsela meglio anche sul piano giudiziario. Di sicuro ne avrebbe guadagnato su quello personale. È singolare come il tatticismo giudiziario degli avvocati possa fare più danni che benefici all’ assistito, specie quando questi è un uomo pubblico, per il quale il giudizio della collettività è più pesante di quello di un tribunale. S i tratta di una delle tante patologie della nostra cosiddetta giustizia. L’ ufficio del pubblico ministero è considerato un luogo nemico, da cui non solo il colpevole ma persino l’ innocente deve girare al largo. Magari, purtroppo, è in parte davvero così, perché spesso i pm paiono accanirsi nelle loro accuse anche quando risultano visibilmente infondate e respinte dagli stessi collegi giudicanti. Personalmente, ho dei dubbi persino sull’ opportunità dell’ appello da parte delle procure, perché se lo Stato (la procura) accusa uno di essere colpevole e lo Stato stesso (la corte) lo assolve, lo Stato se ne dovrebbe stare e non reiterare l’ accusa che ha appena giudicato infondata. In ogni caso, se si pensa alla procura come al luogo in cui la comunità indaga per verificare se qualcuno ha commesso (o non ha commesso) un crimine, allora un bravo cittadino, specie se si sente senza colpe, dovrebbe avvertire lui per primo il bisogno di esservi ricevuto e ascoltato. Chi è innocente o pensa in buona fede di non aver commesso un reato invoca il magistrato. Ma anche l’ onesto che lo ha commesso involontariamente, o senza accorgersene, o per una momentanea debolezza o necessità, lo reclama, e ammette le sue colpe, chiedendo di essere giudicato con clemenza. Qualche mese fa a Sanremo, il conducente di un Suv ha invaso la corsia opposta e ucciso tre ragazze di vent’ anni. L’ uomo, un avvocato, ha fatto sapere di essere moralmente distrutto dall’ incidente provocato. C’ è da credergli. Ma perché non si è presentato al magistrato che lo aveva subito convocato? Certo, il procuratore avrebbe potuto contestargli imprudenza nella guida e accusarlo di un reato giuridicamente più grave; ma chi ammazza tre ragazze, per fatalità o tragico errore, può calcolare i vantaggi e gli svantaggi di una sua deposizione o dovrebbe correre in procura ad assumersi tutte le sue responsabilità, quali che esse siano? Nel savonese, un chirurgo ha tolto l’ unico rene sano a un paziente che doveva operare alla milza. Prima di decidersi ad affidare al suo avvocato qualche parola di chiarimento, ha rifiutato di andare dal magistrato e, singolarmente, quando ha parlato, più che chiedere scusa del suo errore, ha cercato di giustificarlo. Il fatto è che il senso dell’ onore, come tutela non del proprio orgoglio ma della propria rispettabilità, sta sparendo o viene dopo troppe altre cose. Tra difendere la propria onorabilità e un posto di potere i più hanno già scelto. Non c’ è figura più eloquente di questo decadimento morale della delega alle procedure giudiziarie del compito di accertare l’ onestà di una persona. Le procedure giudiziarie (pubblici ministeri, avvocati, udienze ecc.) accertano la sua posizione legale, ma quella morale non saranno le astuzie di un avvocato a garantirla, come non la compromette un’ eventuale condanna se affrontata a viso aperto e riconoscendo le proprie responsabilità. Oggi lo scrupolo morale e il senso dell’ onore si sono così affievoliti che si fanno coincidere con le risultanze di un processo, di manovre spesso burocratiche e cavillose (prescrizioni, legittimi impedimenti, ricusazioni, ecc.). Per cui, persino uno che ha stroncato in un istante tre giovani vite calcolai proei contro del suo comportamento processuale, piuttosto che il peso morale della sua colpa involontaria. Le sottigliezze avvocatesche prevalgono così su tutto e l’ esito giuridico tiene il luogo di un giudizio morale. Col risultato, che se uno, come Scajola, finisce sotto processo e poi viene condannato, ha perduto non solo la causa, ma anche l’ onore. Mentre questo, cui pure, dimettendosi da ministro (tra i pochi ad averlo fatto), aveva mostrato di tenere, poteva salvarlo con un umile gesto di sincerità e rispetto della legge.

Vittorio Coletti, la Repubblica – 18 dicembre 2011

Scritto da Angelo Amoretti

20 dicembre, 2011 alle 17:27

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“Buona mensa…buona scuola”. Convegno sulla ristorazione scolastica

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Ricevo e pubblico:

Mercoledì 21 dicembre ore 17 presso la sala multimediale della camera di Commercio di Imperia si parla di ristorazione scolastica.
Il seminario organizzato da Confcooperative Imperia e Slow Food condotta Riviera dei fiori ed Alpi Marittime è un occasione per dare spunti di riflessione e raccontare buone pratiche in tema di mensa scolastica.

Un argomento di grande attualità, soprattutto per la nostra città, che ha visto in questi ultimi mesi la nascita di un comitato genitori, il Comitato buona scuola, per favorire la riapertura delle mense scolastiche ed innescare un dibattito teso a facilitare scelte virtuose per una ristorazione sempre più buona e sostenibile caratterizzata da materie prime di qualità, filiera corta, tradizione dei sapori. Una ristorazione che dialoga con l’educazione alimentare e del gusto e alla convivialità.

Il convegno sarà aperto da Claudia Regina, pedagogista e Presidente di Federsolidarietà Confcooperative Imperia che porterà la sua testimonianza come fondatrice e responsabile di numerosi asili nido nella nostra provincia sui temi dell’educazione, della ristorazione e del ruolo e valore della cooperazione sociale di inserimento lavorativo.

A seguire Valeria Cometti responsabile del settore educazione di Slow Food Italia e autrice dell’opuscolo “Pensa che Mensa”.
Slow Food, associazione internazionale senza fini di lucro, in 25 anni di storia in Italia ha costruito molto per cambiare il nostro rapporto con il cibo, aiutando i produttori di qualità, formando coproduttori consapevoli delle proprie scelte, promuovendo campagne per sostenere le buone pratiche per il gusto e la salute.
E ciò vale anche per le mense scolastiche, sostiene l’autrice “il sistema di ristorazione collettiva è molto complesso e va certamente migliorato ma tali miglioramenti sono possibili solo grazie alla volontà e alle scelte di tutti i soggetti coinvolti: genitori, insegnanti, dietisti e cuochi, enti appaltanti, società ristoratrici”
Il tema della gestione mense sarà affrontato da Amina Ciampella tecnologo alimentare che porterà la sua testimonianza sulla redazione delle linee guida stese con il Ministero della salute e l’esperienza di monitoraggio e gestione nel comune di Genova
Infine, entriamo in una mensa scolastica d’eccezione, quella del Comune di Bagno a Ripoli con l’Assessore all’istruzione Rita Guidetti e il Direttore di Siaf, Antonio Ciappi (azienda pubblica e privata che gestisce il servizio mense nel comune). Questa realtà comunale, in provincia di Firenze, da alcuni anni ha fatto scelte virtuose in linea con la filosofia Slow Food. Qui le mense scolastiche propongono prodotti della tradizione, sempre più spesso provenienti da aziende scelte sul territorio e sono un’occasione di riscoperta dei sapori, della qualità alimentare, di sviluppo dell’economia locale, di educazione al valore del cibo, di buone pratiche di riutilizzo e contenimento degli sprechi, di tutela e valorizzazione del territorio,dei suoi paesaggi e della sua agricoltura.
Insomma il Comune ha dimostrato che si può accordare l’innovazione tecnologica e l’efficienza con i valori del buono pulito e giusto, creando un forte legame con il territorio, che è l’auspicio che gli organizzatori del convegno si augurano anche per la nostra città.

Scritto da Angelo Amoretti

20 dicembre, 2011 alle 12:06

Sulla conferenza di sabato scorso e lo spettacolo di Travaglio

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Sabato scorso si è dunque svolta la conferenza sulle mafie all’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia, organizzata dal Gruppo Ecologico Partigiani Val Prino. I giornalisti Marco Preve e Ferruccio Sansa hanno interloquito con il Procuratore Roberto Cavallone. Purtroppo Anna Canepa, del Dipartimento Antimafia, non c’era perché impegnata a Bologna.
Leggo su La Stampa di ieri che c’erano molti consiglieri comunali e provinciali “(tutti dell’opposizione)” e bisognerebbe sottolineare che in questo caso, trattavasi di esponenti del centrosinistra. Forse quelli del Pdl e della Lega avevano impegni più importanti e il fatto che non ci fossero, a mio modo di vedere, è stata anche una mancanza di rispetto nei confronti di una figura così importante qual è il Dott. Cavallone.
Ma del resto bisogna essere proprio degli ingenui a sperare di trovarci quelli che solo qualche mese fa, venuti anche con i pullman da Albenga, si erano radunati per dire che la mafia nel ponente ligure non esiste.
Ormai è stato appurato, purtroppo, che esiste eccome e ciò che mi ha colpito è stato quando il Procuratore ha detto che ormai non è più la ‘ndrangheta a rivolgersi alla politica, ma la politica stessa ad andare a cercare i delinquenti per raccogliere voti. Quindi, come giustamente mi faceva osservare un amico qualche giorno fa, è dalla politica che bisogna partire. E Cavallone ha detto una cosa saggia che riassumo: “Bisogna avere il coraggio di dire no. Bisogna tracciare una linea immaginaria e chiedersi se si sta di qua o di là“.
Altro francamente non mi aspettavo. Cosa vuoi che ti dica un Procuratore, che ti faccia l’elenco di quelli che sono sotto controllo? E da un’assemblea pubblica più di quel tanto non si può pretendere, se non sei relatore.
Mi riferisco alla reazione che ha avuto l’amico Marco Ballestra. Io lo capisco, fremeva sulla poltrona perché aveva urgenza di dire alcune cose e magari fare qualche domanda. Ma secondo me c’è stato un difetto di comunicazione perché quando Marco ha esordito dicendo: “Io non potrò essere breve“, in sala è cominciato a serpeggiare un certo nervosismo. E quando ha insistito sulle sue vicende personali e Marco Preve gli ha chiesto di essere breve, lui si è alzato e lamentandosi si è allontanato.
A me è dispiaciuto e a Marco propongo di fare un convegno, da qualche parte, magari con Christian Abbondanza, in modo che possano raccontare ciò che sanno.
Io ho fatto una breve domanda sul ruolo dei media nostrani per quanto riguarda il loro impegno nel denunciare e combattere la presenza mafiosa dalle nostre parti. E il Procuratore mi ha risposto che i “giornalisti raccontano i fatti“.
Sembra strano, ma la sera dopo (ieri, nda) sono andato a vedere lo spettacolo di Marco Travaglio “Anestesia Totale” con Isabella Ferrari. A un certo punto, nel teatro stracolmo, parlava proprio della scomparsa dei fatti dai giornali, o da come venivano presentati in maniera differente dalla realtà. Diceva che “i leccaculo” si comportano così per una serie di ragioni, una delle quali quella che “così a Natale mi mandano il cestino“.
E credo proprio che qua i cestini vadano sempre piuttosto alla grande.

Update: l’Avvocato Fossati di FLI mi fa notare che anche lui, con una rappresentanza di militanti, era presente al convegno.

Scritto da Angelo Amoretti

19 dicembre, 2011 alle 12:39

L’ex Assessore con la pistola

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Leggo su La Stampa di ieri che l’ex Assessore Leone (il liberale più veloce del West) non avrà noie per la primaria accusa di porto d’armi abusivo. Ricordate? Gli era stata stata trovata un’arma in casa tempo fa, una Walther tedesca. I suoi avvocati difensori hanno infatti ottenuto che gli venga contestato solo il reato riguardante il numero di matricola che non corrispondeva al certificato redatto da “qualche distratto funzionario della Questura“. L’ex Assessore se la caverà così con un’oblazione di 51 (cinquantuno) euro.
Un lettore di questo blog tempo fa è stato denunciato per aver scritto “ciccione dimmerda” in un commento a un post in cui parlavo di un giornalista nostrano.
Lo dico sempre che le parole sono più pesanti di un proiettile.
Uno schiaffo è già diverso. Qualcuno sa dirmi come è finita questa querela, per esempio?

Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2011 alle 9:27

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Capodanno in Piazza Dante

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Senza entrare in polemica con nessuno e lungi da me il giudicare i gruppi che si avvicenderanno sul palco in attesa del 2012; a parte la polemica che è già scoppiata tra gli esercenti e l’Assessore Volpe (ad oggi pare infatti che un solo bar su sette, stando a quanto riportato da La Stampa, rimarrà aperto) vorrei fare alcune considerazioni sulla Deliberazione n. 0299 del 17/11/2011 della Giunta Comunale (consultabile qui sul sito del Comune), partendo da ciò che l’Assessore Luca Volpe ha dichiarato a Sanremonews lo scorso 29 novembre:

Se qualcuno pensa di rifarsi la verginità buttando fumo negli occhi ai cittadini imperiesi criticando aspramente la decisione dell’amministrazione nell’affidare la manifestazione di capodanno ad un gruppo di giovani volontari che non ci guadagnano una lira si sbaglia di grosso [qui].

Leggendo la delibera si ha l’impressione che magari il gruppo di giovani volontari (che sono poi i ragazzi di Sonorica e che hanno tutto il mio rispetto) non ci guadagnerà neppure una lira, ma forse qualche euro sì.
Vi si legge infatti che, “visto il preventivo di spesa presentato dall’ Associazione Sonorica, dal quale emerge che le spese ipotizzate ammontano a € 28.100,00 e le entrate ad € 26.500,00, con una differenza di € 1.600,00” la Giunta delibera di “approvare la concessione di contributo all’Associazione Sonorica Arte e Musica per € 18.500,00″.
E qualche domanda sorge spontanea sulle entrate: può darsi che si riferiscano alle sponsorizzazioni e allora si può avere la cifra esatta, ma sul cenone a prezzo popolare come si possono fare delle stime?
Nella delibera si legge che il cenone sarà “all’insegna della musica e del buon cibo” con “l’utilizzo di prodotti locali“.
Sulla pagina Facebook dell’evento c’è il menù (che a prezzo fisso dovrebbe aggirarsi sui 20 euro, come dichiarato dall’Assesore Volpe su Il Secolo XIX del 16 novembre scorso, tra l’altro un giorno prima dell’approvazione della delibera stessa):

- Antipasto caldo € 4,00 (polenta con salumi e formaggi)

- Secondo piatto a scelta (cotechino e lenticchie € 7,00 – stoccafisso alla ligure € 8,00)

- Pandoro / Panettone con cioccolata calda € 3,00
e volendo:

- Rostelle € 7,00
- Patatine € 3,00
- Birra – misura unica € 3,00
- Coca Cola lattina € 3,00
- Acqua 1/2 litro € 1,00
- Vino Bianco , Rosso e Spumante € 3,00 (bicchiere) € 14,00 bottiglia

Il caffè e i superalcolici non sono previsti perché l’Associazione non li somministra: si potranno consumare nei bar adiacenti, ammesso che decidano, come hanno minacciato, di non abbassare le saracinesche.
Tutto ciò premesso, mi date una mano a capire le affermazioni dell’Assessore Volpe?

Scritto da Angelo Amoretti

14 dicembre, 2011 alle 9:43

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Lettera dei circoli del Partito Democratico di Oneglia e Porto Maurizio a Babbo Natale

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Caro Babbo Natale
A nome dei Circoli del PD di Imperia ti invitiamo, ben consci della difficile situazione in cui ti trovi (come tutto il nostro amato Paese), ad essere portatore di regali per i nostri concittadini ed è per questo che ti inviamo un appello per le nostre belle frazioni.
Come tu ben sai, insieme ai consiglieri comunali e provinciali del nostro partito, gli iscritti ed i simpatizzanti nel corso dell’ anno che va concludersi siamo stati protagonisti dell’iniziativa “Siamo in Frazione”.
Fu quella l’occasione per un confronto che evidenziò alcune necessità, anche se vuoi semplici ma basilari per gli abitanti … certo le problematiche erano e restano le più disparate …
Se puoi “sensibilizza” i nostri amministratori pubblici per addivenire ad almeno una sola risoluzione per ogni singola frazione tra tutte quelle che ci vennero manifestate.
Ne avremmo molto modestamente pensato, senza la pretesa di poter esaudire tutte le esigenze, alcune come per esempio:
- per Sant’Agata qualche parcheggio pubblico in più
- per Caramagna una migliore regolamentazione del traffico nel tratto “Bacan-Farmacia”
- per Montegrazie una migliore pulizia delle aree pubbliche (es. parco giochi)
- per Costa d’Oneglia alcune opere di manutenzione sui tratti più dismessi delle varie strade interpoderali
- per Piani/Torrazza aumento degli spazi da destinare a sosta per i residenti
- per Castelvecchio/Barcheto un miglioramento dell’illuminazione pubblica
ecc.
Alleghiamo comunque sommessamente un piccolo report stilato in occasione di questa nostra iniziativa di ascolto nelle frazioni, è un sunto delle segnalazioni che i cittadini ci hanno direttamente consegnato perché il Partito Democratico ritiene sempre attuale la necessità di dar una voce alle Frazioni!
Per concludere, facendo una piccola parentesi, richiamiamo la tua attenzione su una situazione che proprio in questi giorni di festa sta creando invece ansia e preoccupazione a molti nostri concittadini, minando il loro futuro forse irrimediabilmente:
ti chiediamo di “regalare” agli Amministratori della nostra Città la dovuta serenità affinché diano finalmente un’univoca interpretazione sulla normativa (visto che dalle pagine dei quotidiani locali nei giorni scorsi sono apparse diverse linee) in modo da garantire sia la validità del servizio delle mense scolastiche a favore dei nostri bambini che il mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti SERIS che hanno fornito sino ad oggi, sia con la loro attenta e pacata partecipazione alla seduta del Consiglio Comunale del 6 dicembre u.s. che con la loro quotidiana attività, una lezione di democrazia e dignità.
Speranzosi auguriamo nel nostro piccolo serenità, lavoro e salute a tutti!!

I Segretari del Circolo di Oneglia (Franco Borzone) e di Porto Maurizio (Graziella Battistin)

Scritto da Angelo Amoretti

13 dicembre, 2011 alle 17:27

Gli stipendi dei dirigenti del Comune di Imperia

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In un recente articolo apparso su Il Secolo XIX, dal titolo “Seris, 80 dipendenti costano come 2 manager“, Giuseppe Fossati, consigliere comunale di FLI, a proposito della questione Seris dichiarava:

In effetti – dichiara il capogruppo di Fli Giuseppe Fossati – l’amministrazione si trincera dietro all’opinione dei suoi dirigenti che naturalmente, dal loro punto di vista, prediligono l’interpretazione più restrittiva della legge. Ma la politica cosa ci sta a fare allora? I loro super stipendi i burocrati se li dovrebbero meritare cercando di accondiscendere alle richieste legittime dei politici. Facile fare i “signor-no” con quegli emolumenti senza assumersi responsabilità. Evidentemente, però, non so per quale motivo, la maggioranza ha deciso che alla privatizzazione non c’è alternativa.

Sul sito del Comune sono visibili (in formato pdf) gli stipendi lordi che i Dirigenti hanno percepito nel 2010 e li riporto di seguito

MATARAZZO ANDREA – SEGRETARIO GENERALE INCARICATO DALL’01/06/2010
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 55.037,00
Retribuzione di risultato
€ 5.840,00                       Altro
€ 60.877,00 Totale**
ANFOSSI MARIA TERESA – DIRIGENTE SETTORE CULTURA
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 80.048,00
€ 9.570,00 Altro Retribuzione di risultato
€ 89.618,00 Totale**
BERGAMINELLI ALDO – DIRIGENTE SETTORE POLIZIA MUNICIPALE
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 60.859,00
€ 4.350,00          Retribuzione di risultato
Altro
€ 65.209,00         Totale**
CALZIA ILVO – DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 78.859,00
€ 9.787,00 Retribuzione di risultato
Altro
€ 88.646,00 Totale**
ENRICO GIUSEPPE – DIRIGENTE SETTORE ECOLOGIA
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 68.859,00
€ 3.953,00 Retribuzione di risultato
€ 42.305,00 Altro
€ 115.117,00 Totale**
LAURETTI ENRICO – DIRIGENTE SETTORE LAVORI PUBBLICI
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 89.598,00
€ 10.331,00     Retribuzione di risultato
€ 23.208,00     Altro
€ 123.137,00   Totale**
LUNGHI PIERRRE MARIE – DIRIGENTE SETTORE PORTI
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 80.152,00
€ 8.917,00 Retribuzione di risultato
Altro
€ 89.069,00 Totale**
MANDARA GIAN FRANCO – DIRIGENTE SERVIZI SOCIALI ED ATTIVITA’ EDUCATIVE
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 91.023,00
€ 10.331,00 Retribuzione di risultato
Altro
€ 101.354,00 Totale**
NATTA ALESSANDRO – DIRIGENTE SETTORE SERVIZI FINANZIARI
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 88.728,00
€ 10.331,00 Retribuzione di risultato
Altro
€ 99.059,00 Totale**
ROGGERO SERGIO  - DIRIGENTE SETTORE LEGALE/CONTRATTI
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 79.329,00
€ 10.331,00 Retribuzione di risultato
€ 723,00 Altro
€ 90.383,00 Totale**
SCARELLA ANTONINO – DIRIGENTE SETTORE  AMMINISTRATIVO                                                                                  
Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza
€ 88.982,00
€ 10.331,00 Retribuzione di risultato
€ 473,00 Altro
€ 99.786,00 Totale**
**TOTALE :IMPORTO CALCOLATO AL LORDO DELLE TRATTENUTE PREVIDENZIALI AI SENSI DELLA CIRCOLARE http://WWW.GOVERNO.IT\Presidenza\operazione_trasparenza\circolare5_09.pdf   N°5/2009 D.F.P..(DI CUI ALL’INDIRIZZO SOPRA INDICATO)

MATARAZZO ANDREA – SEGRETARIO GENERALE INCARICATO DALL’01/06/2010

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 55.037,00 Retribuzione di risultato

€ 5.840,00      Altro

€ 60.877,00 Totale**

ANFOSSI MARIA TERESA – DIRIGENTE SETTORE CULTURA

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 80.048,00

€ 9.570,00 Retribuzione di risultato 

€ 89.618,00 Totale**

BERGAMINELLI ALDO – DIRIGENTE SETTORE POLIZIA MUNICIPALE

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 60.859,00

€ 4.350,00          Retribuzione di risultato

€ 65.209,00 Totale**

CALZIA ILVO – DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 78.859,00

€ 9.787,00 Retribuzione di risultato

€ 88.646,00 Totale**

ENRICO GIUSEPPE – DIRIGENTE SETTORE ECOLOGIA

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 68.859,00

€ 3.953,00 Retribuzione di risultato

€ 42.305,00 Altro

€ 115.117,00 Totale**

LAURETTI ENRICO – DIRIGENTE SETTORE LAVORI PUBBLICI

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 89.598,00

€ 10.331,00     Retribuzione di risultato

€ 23.208,00     Altro

€ 123.137,00 Totale**

LUNGHI PIERRRE MARIE – DIRIGENTE SETTORE PORTI

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 80.152,00

€ 8.917,00 Retribuzione di risultato

€ 89.069,00 Totale**

MANDARA GIAN FRANCO – DIRIGENTE SERVIZI SOCIALI ED ATTIVITA’ EDUCATIVE

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 91.023,00

€ 10.331,00 Retribuzione di risultato

€ 101.354,00 Totale**

NATTA ALESSANDRO – DIRIGENTE SETTORE SERVIZI FINANZIARI

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 88.728,00

€ 10.331,00 Retribuzione di risultato

€ 99.059,00 Totale**

ROGGERO SERGIO – DIRIGENTE SETTORE LEGALE/CONTRATTI

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 79.329,00

€ 10.331,00 Retribuzione di risultato

€ 723,00 Altro

€ 90.383,00 Totale**

SCARELLA ANTONINO – DIRIGENTE SETTORE  AMMINISTRATIVO

Retribuzione annua fissa e continuativa comprensiva di trattamento tabellare e retribuzione di posizione prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro  della Dirigenza

€ 88.982,00

€ 10.331,00 Retribuzione di risultato

€ 473,00 Altro

€ 99.786,00 Totale**

**Totale: Importo calcolato al lordo delle trattenute previdenziali

Forse, visti i tempi che corrono, ci sarebbe bisogno di qualche ritocco.

Scritto da Angelo Amoretti

13 dicembre, 2011 alle 9:59