Archivio per il mese di maggio, 2012

State attenti a quello che dite sennò vi denuncio

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Esisterebbero tagli all’intervista che Claudio Scajola ha rilasciato al giornalista Antonino Monteleone di Off the Report, per la trasmissione “Porto Franco” andata in onda domenica scorsa.
Lo si apprende da un quotidiano nazionale in edicola oggi (e se avete culo potete trovarlo anche domani, se l’edicolante non lo ha dato in resa), secondo il quale, durante il colloquio avvevuto tra il giornalista e l’ex Ministro, oltre alle cose viste e sentite, ne sarebbero state dette di pesanti anche sulla vita privata dell’ex primo cittadino.
Tant’è vero che il tutto potrebbe essere oggetto d’indagine da parte della procura di Imperia che avrebbe chiesto (il condizionale è d’obbligo) alla RAI e a Report di poter acquisire l’intera registrazione.
In città, riferisce il suddetto quotidiano, “si sono rapidamente diffuse” le voci su questa intervista fantasma e adesso ce lo meneremo per qualche giorno per conoscerne il contenuto, nell’attesa di conoscere il “fottìo” di intercettazioni che riguardano l’ex primo cittadino.
In qualche bar, questa mattina, c’era già chi raccontava che l’ex Ministro avrebbe detto (il condizionale e anche il congiuntivo, và, è d’obbligo) che Strescino non ha affatto smesso di fumare e che addirittura si sarebbe messo a tifare per il Milan, tradendo così la sua squadra del cuore: la Giuventus.

PS: Non credo di essere tenuto a rivelare le fonti: in realtà basta andare in edicola e comprare tutti i quotidiani nazionali di oggi.

Scritto da Angelo Amoretti

31 maggio, 2012 alle 15:36

Il Prof. Vittorio Coletti e Paolo Strescino

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Ieri all’Hotel Corallo si è svolto il battesimo del “Laboratorio per Imperia” di Paolo Strescino, alla presenza di circa trecento persone.
Purtroppo non ci sono potuto andare e devo regolarmi su ciò che scrivono i portali locali o mi raccontano quelli che c’erano. La riunione sarà sicuramente oggetto di discussione nel breve, ma per il momento mi soffermo su parte di ciò che leggo stamattina su Sanremonews:

Il prof. Coletti ha fatto un’analisi molto significativa: “Ora Imperia è chiamata a voltar pagina. Il coraggio dell’ex sindaco ha mostrato che la speranza non è morta, che gli errori si possono rimediare e che un discorso di pacificazione e ricostruzione è ancora possibile. Dobbiamo riaccendere la speranza e tenerla viva. Credo che sia cominciata la primavera della nostra città, prima non si parlava più con la gente. Un governo senza burattinai suggeritori e persone che ti dicono cosa devi e cosa non devi fare. Dobbiamo avere l’apertura mentale di poterci confrontare con tutti, così potremmo dare un governo serio, vigile per la nostra città. Voglio ringraziare l’ing. Lunghi perché mi aiutato a capire. In questa città c’è stata e c’è una rivoluzione”.

Le virgolette sono importanti perché lì per lì si ha l’impressione che il Prof. Coletti fosse presente all’incontro. Ovviamente non ci sarebbe nulla da ridire, ma la cosa non corrisponde alla verità.
In realtà viene in parte citato un articolo scritto su la Repubblica dello scorso 20 maggio che mi era sfuggito – anche perché non posso permettermi di comprare ventitre quotidiani la settimana – e che termina così:

[...] Ora Imperia è chiamata a voltar pagina. Anche se la generosità spetta ai vincitori, non sarebbe stato, probabilmente, corretto che l’ opposizione di ieri sostenesse Strescino, in rotta oggi con la sua vecchia maggioranza, ed è stato inevitabile mettere fine alla sua amministrazione. Ma il coraggio dell’ ex sindaco nel riconoscere i propri errori ha mostrato che la speranza non è morta, che gli errori si possono rimediare e che un discorso di pacificazione e ricostruzione è ancora possibile.

Ecco, avrei piacere che qualcuno mi aiutasse a capire cosa intendesse dire il Prof. Coletti e lo ringrazio in anticipo.

Scritto da Angelo Amoretti

31 maggio, 2012 alle 11:36

Annunci a pagamento di Acquamare Srl sui quotidiani locali

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Oggi e qualche giorno fa, la Società Acquamare Srl e la Società dell’Acqua Pia Antica Marcia Spa hanno acquistato una pagina de Il Secolo XIX e La Stampa per comunicare alla città di Imperia quanto segue:

In relazione alla costruzione del porto turistico, desideriamo ribadire quali sono i fatti:

1. Tutti i costi necessari per realizzare il porto sono stati sostenuti unicamente con nostre risorse private e con finanziamenti bancari fatti alla nostra società;

2. Relativamente a detta costruzione, il Comune di Imperia non ha dovuto sostenere alcuna spesa, né dovrà sostenerne in futuro;

3. Quando il porto sarà finito, il Comune avrà un utile di circa quaranta volte il suo investimento iniziale;

4. La gestione del porto turistico nella sua totalità è e rimarrà nella disponibilità unica della concessionaria Porto di Imperia, partecipata dal Comune, con tutti i profitti che deriveranno dai servizi erogati;

5. Alla scadenza della concessione, il porto tornerà allo Stato.

6. Acquamare non ha commesso alcun fatto illecito e la città di Imperia, senza alcun costo, avrà a disposizione il porto più grande del Mediterraneo, con tutti i relativi benefici.

e a tal proposito riporto una lettera non firmata pubblicata su La Stampa di oggi

[...] ai punti 1 e 2 sostanzialmente si afferma come il Comune di Imperia non abbia sostenuto alcuna spesa per la realizzazione dell’opera (forse era disinformato chi sosteneva che lo spostamento di una parte del cumulo di terra, costato 700 mila, cui avrebbe dovuto provvedere l’Acquamare, sia stato sostenuto dalla Porto di Imperia di cui il Comune è socio per 1/3).
Al punto 3 si legge “quando il porto sarà finito, il Comune avrà un utile di circa quaranta volte il suo investimento iniziale”.
Considerato che ai punti 1 e 2 si dichiara che il Comune ha sostenuto un costo 0 (zero), matematicamente risulta: utile del Comune 40 x 0= 0.
Detta affermazione, non suffragata da alcuna prova, mi ricorda come l’ingegner Caltagirone, nel corso di un’intervista rilasciata in occasione delle Vele d’Epoca, con la stessa superficialità, dichiarasse come il nuovo porto sarebbe stato fonte di 5 mila posti di lavoro, ma ad oggi mi risulta che abbia prodotto disoccupazione a causa della chiusura dei Cantieri Navali, che il personale delle imbarcazioni stazionanti in porto parli lingua straniera e così pure abbia targa straniera buona parte degli automezzi de personale addetto alla manutenzione.
Al punto 6 si afferma: “Acquamare non ha commesso alcun fatto illecito”, ovviamente sranno i magistrati a deciderlo, comunque è singolare come sul guiornale si sia letto: “Il Riesame: Caltagirone e Conti devono ritornare in carcere”. Senza dubbio sarà una persecuzione giudiziaria. Penso che l’Acquamare, con questo comunicato, si prefigga lo scopo di ricevere un attestato di benemerenza dalla cittadinanza. Ma ritengo non siano favorevoli, oltre che parte della cittadinanza che è a conoscenza della situazione, in particolare i 700 diportisti già preesistenti alla realizzazione del porto che, oltre ad avere subito un incremento del 300% rispetto a quello praticato dalla Imperia Mare, sono costretti, a causa della soppressione dell’impianto carburante, a fare rifornimento con le taniche, e, a causa dell’inquinamento delle acque del vecchio bacino determinato dalla assenza di un impianto di riciclo, a fare carena più di una volta all’anno.

Scritto da Angelo Amoretti

29 maggio, 2012 alle 18:48

Off the Report – Porto Franco

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Ieri sera è andata in onda la puntata di Off the Report che comprendeva anche un servizio di circa mezz’ora sulle vicende del Porto turistico della nostra città, dal titolo “Porto Franco” e sebbene qualche consigliere pidiellino nostrano abbia già scritto che è stata una schifezza fatta da una rete comunista, mi ha fatto molto piacere guardarla e di seguito riporto le mie riflessioni su alcuni passaggi.

Off the Report

Carlo Conti: mi pare di capire che non prendesse in minima considerazione che la Porto di Imperia SpA fosse una società partecipata, essendo il Comune di Imperia proprietario del 33% del capitale.
Non c’è da stupirsi, e lo dice lui stesso quando candidamente parla di “sistema”: arrivato a Imperia da Sanremo, dove, a suo dire, negli anni novanta “c’era la caccia ai socialisti”, pensava che la caccia fosse chiusa e tutto fosse permesso, tant’è vero che non si aspettava di essere arrestato. Fa parte di quella categoria di persone che hanno perso di vista il confine tra legalità e illegalità. E la sua teoria sull’arrestare una persona è quanto meno bizzarra: prima bisogna fargli il processo, poi, se ha delle colpe, metterlo in galera e buttare le chiavi. Quindi, se questa teoria fosse logica, se c’è qualcuno che commette un reato, le forze dell’ordine non devono arrestarlo, ma aspettare che dopo qualche anno gli si faccia il processo. Poi si vedrà.

Fabrizio Centofanti (Acqua Pia Antica Marcia SpA): quando non si sa più quale linea di difesa esibire, si tira fuori dal cilindro quella dell’altruismo strappalacrime: “Noi abbiamo duemila dipendenti a cui dobbiamo pensare”. E’ una subdola forma di ricatto come per dire (e nel caso del Porto è stata già usata svariate volte) che se la magistratura fa il suo corso, mette in crisi duemila dipendenti. A questi signori delle scatole vuote non passa neppure per l’anticamera del cervello di dire che se le cose fossero state fatte legalmente, la magistratura penserebbe ad altro e i dipendenti vivrebbero felici e contenti.

La posa della prima pietra: che tenerezza rivedere quelle immagini, con la “presentatrice” di turno eccitata che chiede un “bell’applauso” e che forse già all’epoca era giornalista, ma si occupava d’altro.

Claudio Scajola: dice che fin da ragazzo portava avanti il sogno del porto più bello del mediterraneo e mette subito le mani avanti, avvertendo il giovane giornalista a non dire che fu lui a portare Caltagirone a Imperia: “State attenti a quello che dite sennò vi denuncio“. Secondo l’ex ministro, infatti, fu Beatrice Cozzi Parodi la “mediatrice” tra il Comune di Imperia e Caltagirone, dal momento che i due erano fidanzati e stavano costruendo il porto di San Lorenzo al Mare.
Solo che su la Repubblica del 20 ottobre 2011, leggo che Gianpiero Fiorani, durante un altro processo, ha dichiarato: “Fu l’allora ministro Scajola a contattarmi e farmi incontrare, con il volo in elicottero, con il costruttore Caltagirone Bellavista. Voleva chiedere alla nostra banca di finanziare l’ operazione del nuovo porto di Imperia” e non so se l’ex Ministro abbia o no denunciato il furbetto del quartierino e comunque: “Io vi diffido a dire che ho portato Caltagirone“. E alla fine ammette che forse sarebbe stato meglio “non fare un cazzo” per la città perché ha messo insieme gli imprenditori locali, ha scelto una progettazione di alto livello, dopodiché “che cazzo è successo non lo so“.

Luigi Sappa: il Presidente della Provincia non ne è uscito tanto bene: un commercialista che non capisce che se in una società ci sono tre soci al 33% e quindi non ce n’è uno di maggioranza, o è ancora confuso, o deve ripassare la ragioneria. Ma forse è un modo di vedere le cose “alla Conti”: il Comune c’era, ma contava poco.
Sintomatica, poi, la sua reazione alla domanda del giornalista: “Chi ringrazia per la nomina all’Isvap?”. Sembra quasi chiedersi che razza di domanda gli pone, visto che non è abituato a sentirsi chiedere certe cose dai giornalisti nostrani e quindi è fuori allenamento.

Paolo Stescino: è davvero così sicuro di avere tutto il consenso di cui si vanta, anche tra gli elettori di centrosinistra?
Quando Scajola dice che nel 2009 anche Paperino/a sarebbero stati eletti, dice la sacrosanta verità, tant’è vero che all’epoca dissi che anche una giara avrebbe vinto le elezioni.
Ma adesso le cose sono cambiate, il PDL si sta frantumando e forse la giara prenderebbe il 30%.

Giuseppe Zagarella: dice che il Comune avrebbe potuto battersi affinché ci fosse una gara per l’affidamento della costruzione del porto. Ci aggiungo che forse una mobilitazione popolare per spingere il comune a battersi non ci sarebbe stata male. Solo che lì per lì si preferiva discutere nelle sedi dei partiti forse perché a qualcuno faceva comodo che non ci fosse troppo rumore.

Ringrazio il giornalista Antonino Monteleone, classe 1985, zaino in spalla e schiena dritta: ne basterebbero due o tre come lui, dalle nostre parti, e i cittadini capirebbero meglio come funzionano le cose. Perché un giornalista scrive i fatti, un giornalista d’inchiesta fa le inchieste: non può certo cambiare lo stato delle cose, ma essere d’aiuto a capire, sì.

Scritto da Angelo Amoretti

28 maggio, 2012 alle 17:21

Nedo Canetti alla politica locale: cambiare direzione

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Ripropongo l’articolo pubblicato su La Stampa del 23 maggio in cui il sen. Nedo Canetti, parlamentare in pensione, auspica un cambiamento di direzione per la politica locale

Il parere di un politico di lungo corso
Canetti: “Crollato un sistema. Ora si vada in altre direzioni”

«Come se niente fosse successo, si continua, nella nostra provincia, a parlare di scajolani e minassiani, magari con qualche spruzzatina di zoccaratiani, quasi che il cuore della vicenda politica locale si racchiudesse ancora in questo stanco dilemma e che, dalla vittoria dell’una o dell’altra fazione, dipendesse il futuro dell’Imperiese. E’ un’immagine statica, superata»: così Nedo Canetti, “storico” parlamentare del PCI, commenta l’attuale scenario provinciale.
Prosegue Canetti, per molti anni protagonista della vita politica, «Guardando ai risultati delle recenti amministrative e alle vicende locali, il quadro che ne risulta è ben altro. I Comuni già a maggioranza di centrodestra, Ventimiglia, Bordighera e Imperia (dove, comunque la si giri, tutto nasce dalla fallimentare gestione Strescino, nata Scajola, con strascico di faida interna al PDL) sono commissariati; il PDL ha perso le elezioni a Diano Marina e Taggia: nell’entroterra è scomparso il simbolo; a Sanremo si regge su un sindaco in odore di “eresia” (dice che addirittura voterebbe Burlando..). Un cumulo di macerie».
Insomma, «è crollato un sistema di potere politico-economico-amministrativo, vissuto sotto l’usbergo di Claudio Scajola, che intanto annaspa tra nuovo PDL, UDC, nuovo centro, moderati e via inventando in politichese».
Conclude Canetti, «non siamo al “tutto cambi purché nulla cambi” di gattopardesca memoria, ma sul serio, in una fase nuova: da lì bisogna partire (e dovrebbero farlo, oltre alle forze politiche, anche quelle produttive) per imprimere la svolta necessaria, tale da dare – usciti dalla vecchia, soffocante cappa – una direzione diversa, veramente innovativa, alla vita e allo sviluppo della provincia».

La Stampa, 23 maggio 2012

Scritto da Angelo Amoretti

24 maggio, 2012 alle 16:35

Toccatemi tutto, ma non Fiamma Spena!

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Fiamma Spena

Il Prefetto di Imperia: Fiamma Spena

Il Consigliere Regionale del PD, Giancarlo Manti, ha presentato un ordine del giorno in Regione riguardo la Prefettura di Imperia che rischia di essere soppressa dal Governo Monti.
Manti chiede che, visto anche il ruolo cruciale di frontiera che ha la nostra Prefettura, la Regione “assuma tutte le più adeguate iniziative nei confronti del Governo affinché sia possibile modificare e superare una decisione che, se assunta, porterebbe alla sopressione della Prefettura di Imperia, con il rishio di gravi conseguenze sul territorio anche dal punto di vista istituzionale“.
L’ordine del giorno verrà discusso durante il prossimo Consiglio Regionale ed è ovvio che sono d’accordissimo con Manti.

Scritto da Angelo Amoretti

24 maggio, 2012 alle 12:34

Misteri e coincidenze

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In principio doveva essere Emanuela Garroni il commissario Prefettizio di Imperia. Sentita al telefono subito dopo la nomina, a un giornalista de Il Secolo XIX aveva detto di essere contenta per il suo nuovo incarico e i portali locali davano per certo il suo arrivo nella nostra ridente città.
Senonché, per motivi mai chiariti (c’è chi dice “per altro incarico”, chi “per cause tecniche”) al posto della Garroni è arrivato Sabatino Marchione che saluto e a cui auguro buon lavoro.
Leggo su Sanremonews il suo ricco curriculum dove a un certo punto sta scritto:


- Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, dal 3 dicembre 2001;
- Nel marzo 2002 è stato designato quale rappresentante del Ministero dell’Interno, in seno alla Commissione interministeriale per ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia, le acquisizioni dei beni di cittadini ebrei, da parte di organismi pubblici e privati.

E dal momento che in quegli anni il Ministro dell’Interno era l’on. Claudio Scajola, mi è venuto da pensare a quant’è piccolo il mondo.

Scritto da Angelo Amoretti

23 maggio, 2012 alle 9:14

L’intervista di Gianfranco Gaggero a Imperia TV

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Ho rivisto, a mente fredda, l’intervista che l’ex assessore Gianfranco Gaggero aveva rilasciato a Imperia TV lo scorso 14 maggio e devo dire che ci sono moltissimi spunti di riflessione.
Se avete tempo, e ammesso che sia ancora online nel momento in cui leggete, vi invito a guardarlo e soprattutto ad ascoltarlo, cliccando sull’immagine.

Scritto da Angelo Amoretti

22 maggio, 2012 alle 15:49

Pubblicato in Politica

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A Imperia nasce il Beppe Grillo Meetup

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Ricevo e pubblico:

E’ nato in rete l’Imperia Beppe Grillo Meetup composto da semplici cittadini
che si ispirano al Movimento 5 Stelle, senza tessere di partito.
L’Imperia Beppe Grillo Meetup è un luogo di incontro,virtuale e reale, aperto a tutti i cittadini, in cui si possono segnalare i problemi della città e i disagi avvertiti nella quotidianità , in cui ci si può confrontare liberamente e portare le proprie idee, prendendo spunto dalle tematiche affrontate dal blog di Beppe Grillo: niente ideologie(destra/sinistra) che sono morte ,ma idee concrete:
acqua pubblica, energie rinnovabili, internet libero e gratuito, tutela dell’ambiente, raccolta differenziata, mobilità sostenibile, eliminazione dei privilegi della casta dei politici, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, democrazia diretta, informazione e tanto altro ancora.
Non prendiamo alcun finanziamento pubblico, ma ci autofinanziamo e siamo per la trasparenza e la legalità al 100% infatti potete trovare online il nostro bilancio costantemente aggiornato:
http://www.meetup.com/imperiabeppegrillomeetup/pages/TRASPARENZA_-
BILANCIO_ONLINE

Siamo cittadini, che vogliono riappropriarsi della ‘cosa pubblica’ per anni delegata ai politici con i pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno portato al commissariamento il Comune di Imperia; quegli stessi politici , parte integrante della Casta a tutti gli effetti, che in questi giorni, con sprezzo del ridicolo, cercano di rifarsi una verginità dicendo di ‘aver rifiutato finanziamenti pubblici’ quando li hanno presi eccome, e di ‘voler ascoltare le idee dei cittadini’ o ‘aprirsi alla società civile’ quando fino al giorno prima erano sordi alle loro richieste saldamente ancorati alle loro poltrone e si prestavano a giochi di vecchia politica come cambiare casacca a seconda di dove tira il vento.
Nel Meetup , come nel Movimento 5 Stelle, non ci sono capi né gerarchie: ognuno vale uno.
Chiunque può portare le sue proposte e idee e invitiamo tutti i cittadini imperiesi a verificarlo di persona partecipando alla prima riunione dell’Imperia Beppe Grillo Meetup che si terrà lunedì 28 Maggio alle ore 21:00 in via Argine Destro 179 presso lo studio di informatica “E@sy it”.
Invece, e lo diciamo forte e chiaro fin da subito, la porta è categoricamente chiusa ai protagonisti della politica locale: politici, politicanti e aspiranti tali non sono affatto graditi qualunque sia il loro schieramento politico.
Non abbiamo strutture, siamo una realtà dinamica che vive in rete e vi invitiamo a iscrivervi e a partecipare sul web. Un caloroso benvenuto a tutti coloro che vorranno unirsi a noi!

Imperia Beppe Grillo Meetup

e-mail:  imperiabeppegrillomeetup@gmail.com
Meetup:  http://www.meetup.com/imperiabeppegrillomeetup/
Facebook: http://www.facebook.com/ImperiaBeppeGrilloMeetup
Google+: https://plus.google.com/114223286631318880822/posts
Youtube: http://www.youtube.com/channel/UCdyn0ThDXpUKOBBSWHgQHhA/feed

Scritto da Angelo Amoretti

22 maggio, 2012 alle 8:57

Caltagirone e Conti: Il PM Antonia Di Lazzaro vince il primo round

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Il Tribunale del riesame di Genova ha accolto il ricorso presentato dal PM Antonia Di Lazzaro contro la scarcerazione di Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti.
E’ stata dunque accettata la tesi del magistrato secondo cui, detto in parole povere, i due dovrebbero tornare al fresco perché esisterebbe ancora il pericolo di fuga.
Tuttavia gli avvocati di Caltagirone (Diodà) e Conti (Mager) ricorreranno in Cassazione e solo dopo il parere della Corte, che richiederà almeno due mesi di tempo, si stabilirà se i due dovranno tornare in vacanza in Via Agnesi.
Verrebbe da pensare, visto che il Tribunale del Riesame di Genova è notoriamente garantista, che forse possano esserci elementi assai pesanti a carico dei due, oltre a quelli già noti.

Scritto da Angelo Amoretti

21 maggio, 2012 alle 17:36