Archivio per il mese di maggio, 2012

Marino Magliani e i topi di Imperia

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Fernando e Pepe El Tira, in passato, si erano occupati  di dare la caccia ai bracconieri e a fare da scorta a chi andava a recuperare legname in zone poco sicure. In seguito presero strade diverse, fino al giorno in cui, ognuno per conto suo e per motivi diversi, si erano messi alla ricerca di Rudy.

La ricerca del legname - Marino Magliani

Fernando e Pepe sono due topi e vivono nelle fogne di Imperia. Anche Rudy, ma sta subendo delle mutazioni.
La breve storia è raccontata nel bel libretto edito da duepunti edizioni: “La ricerca del legname“, 64 pagine; 6 euro.
Su Nazione Indiana si può leggere l’incipit.

Scritto da Angelo Amoretti

6 maggio, 2012 alle 12:43

Pubblicato in Libri

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Seris: intervento di Risso e Zagarella [PD]

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Apprendiamo dai media che la SERIS e le componenti sindacali hanno richiesto ed ottenuto un incontro col Sindaco e che lo stesso Primo Cittadino in quella sede ha sostenuto l’esatto contrario delle posizioni da lui e dalla sua amministrazione non solo storicamente espresse, ma ribadite e formalizzate in ogni deliberazione assunta, comprese le ultime del dicembre 2011; ovvero che la linea da seguire è sostanzialmente quella da noi, insieme ai colleghi di minoranza, sostenuta a più riprese, anche negli atti ufficiali.
La cosa non ci stupisce visto che ormai è prassi ordinaria sostenere tutto ed il contrario di tutto senza che questo provochi alcuno stupore, anzi da un lato conforta scoprire che il Sindaco ha cambiato idea e si va allineando sulle nostre posizioni. Evidentemente la sua “conversione” è ogni giorno più intensa.
La collega Nattero, col suo intervento pubblicato dai giornali on line il 3 maggio, ha ricostruito con grande precisione tutti i passaggi che hanno caratterizzato la questione SERIS degli ultimi mesi.
Il Partito Democratico ed il gruppo cittadino del PD sono sempre stati non solo disponibili al confronto, ma parte attiva insieme a tutte le minoranze consiliari per addivenire a proposte orientate al miglioramento del servizio ed alla tutela dell’occupazione.
La nostra posizione non è in tal senso cambiata e siamo pronti a esaminare con tutte le parti sociali la questione, anche alla luce del quadro normativo vigente.
In tal senso chiediamo fin da subito un incontro urgente con le associazioni sindacali e con i lavoratori per approfondire congiuntamente, senza alcun indugio, tutte le ipotesi, ivi comprese le novità normative apportate con l’ultimo decreto al D.Lgs 267 del 18 agosto 2000 ed alle sue successive modifiche. Lo stesso vale per l’Amministrazione; se ha qualcosa da proporre lo faccia e la ascolteremo. Provveda però da subito a dare un segnale netto con una nuova delibera di Giunta che di fatto riveda gli indirizzi della precedente delibera del dicembre 2011.
Nessuno, meno che mai il Sindaco, utilizzi in maniera strumentale e demagogica il problema autentico della occupazione della SERIS; sarebbe davvero troppo ed avrebbe il sapore della provocazione. Se l’azienda ed il personale, infatti, oggi si trovano in questa delicatissima situazione lo devono sì in parte al quadro legislativo nazionale, ma anche e soprattutto a scelte politico amministrative profondamente sbagliate adottate dalla Amministrazione di centrodestra guidata proprio da Strescino.

Imperia, 4.5.2012
Fabrizio Risso – Segretario Cittadino PD
Giuseppe Zagarella – Capogruppo PD in Consiglio Comunale Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

4 maggio, 2012 alle 15:42

Pubblicato in Politica

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Parla Lunghi, l’ingegnere che ha sfidato Scajola. E ha vinto.

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Ferruccio Sansa per il Fatto Quotidiano, 4 maggio 2012

Vestiti scuri. Voce piana. Modi dimessi. Pierre Marie Lunghi, ingegnere di 59 anni, è un uomo cui non si possono attaccare etichette roboanti tipo “eroe ”. La realtà è più complessa. Lunghi è un uomo normale, lui stesso lo ripete, e proprio per questo è tanto raro (e prezioso) nella Liguria di oggi. Una terra dove pochi sono quelli che dicono “no”, soprattutto a un progetto come il mega porticciolo di Imperia sponsorizzato da tutti i potenti locali, a cominciare da Claudio Scajola. Pierre Marie lo ha fatto, gli è costato caro, ha sofferto. Ma infine ha vinto: nessun premio, si intende, soltanto è stata applicata la legge. Farlo parlare è difficile, tanto per fare capire il tipo: “Non ci tengo ad andare sui giornali. Ma la gente deve sapere come viaggiamo in Italia. Apparentemente sembro tranquillo, ma se mi saltano sui piedi sono pronto a reagire”, così si descrive Lunghi con quel volto sottile che rima con il suo cognome.

Lunghi, ma come si è trovato, lei dipendente pubblico, in mezzo a colossi di impresa e politica?

Me ne sono accorto il 14 novembre 2010, quando la polizia postale ha perquisito gli uffici dove lavoravo. Allora ho aperto gli occhi, ho capito che mi trovavo in una brutta storia. Prima ero stato cieco. Capita a tanti di noi, ma devi almeno provare a uscirne.

E lei ha deciso di non fermarsi…

Dopo quel giorno ho deciso che volevo vederci chiaro. Ho tirato fuori tutte le carte sul porto di Imperia. Ho scoperto che per anni erano successe cose incredibili senza che io mi accorgessi di nulla. Sotto i miei occhi. Eppure ero dirigente dell’Ufficio Demanio del Comune di Imperia.

Da quel giorno la sua vita cambia…

Sì, senza atti eroici. Semplicemente facendo il mio dovere. Con una firma.

Bé, una firma che vale centinaia di milioni di euro…

Con quell’atto il Comune ha revocato la concessione alla società misto pubblico privata che sta realizzando il grande porto turistico di Imperia,
valore 400 milioni di euro.

Un tratto a penna, ma cambia tutto: Imperia si vede riflessa allo specchio e dopo anni di scajolismo non si riconosce. Lunghi si accorge di costi dichiarati e non giustificati. Gli stessi motivi che porteranno più tardi in carcere Francesco Bellavista Caltagirone. Che faranno vacillare il divino Scajola. Ingegnere, così si è messo nei guai?

La mia vita è cambiata in poche ore. Hanno cominciato a dire di tutto su di me. Calunnie, voci. Sostenevano che io fossi arma in mano alla procura. Un anno intero di sofferenze a partire dal 19 gennaio 2011 in cui ho firmato. Mi sono ritrovato schiacciato, isolato. Gli amici sono scomparsi.
Ho cominciato a stare male, passavo le notti insonni, con gli occhi spalancati. Mi sono dovuto fermare sei mesi per malattia. Sono stato male davvero.

Pressioni dai politici? Scajola si è fatto vivo?

Il ministro no, mai sentito. Ma c’è chi ha usato altri modi, indiretti, e forse ancora più dolorosi. Mi hanno messo al guinzaglio del segretario comunale (Andrea Matarazzo indagato insieme con il sindaco Paolo Strescino per violenza privata nei confronti di Lunghi, ndr). Poi la situazione è precipitata con l’ex vicesindaco Rodolfo Leone (anch’egli scajoliano). Mi hanno isolato, mi avvertivano che con la mia firma rischiavo di costringere il comune a pagare un risarcimento di decine di milioni di euro. Rischiavo, dissero, di pagare di tasca mia. Mi fecero perfino una specie di “processo…

Un processo invece di un premio?

Sì, mi hanno convocato un sabato mattina. C’era un amministratore comunale. Nell’ufficio con lui anche Bellavista Caltagirone, Andrea Gotti Lega (manager di Acquamarcia) e Beatrice Cozzi Parodi (compagna e socia di affari di Caltagirone). E poi Carlo Conti all’epoca direttore della Porto di Imperia.

Un amministratore comunale che convoca il suo dirigente a rapporto davanti all’imprenditore privato. Tutti gli indagati in una stanza. Mai visto…

Cominciarono a contestarmi pesantemente, a dirmi che avevo sbagliato a prendere quella scelta. Anche Caltagirone, il privato. Il mio vicesindaco non mi difese, anzi. Ero turbato, molto.

Invece lei ha resistito. E gli dei sembrano caduti…

Non era quello il mio intento. Io sono un tecnico che ha dedicato tutta la sua carriera al servizio della Regione e del mio Comune. L’ho semplicemente fatto per senso del dovere, rispetto delle regole. Rispetto di me stesso. Io sono un militare in congedo. La politica non c’entra niente.

Ma come è potuto succedere?

Chissà, nessuno si è reso conto che non c’erano regole. Se sei abituato a vivere così non te ne rendi conto.

Ma Imperia è cambiata davvero adesso?

Vedremo, si capirà da quello che succederà in queste ore in Comune (il sindaco ha azzerato la giunta allontanando gli scajoliani,ndr).

E per lei che cosa è cambiato?

La mia vita è stata sconvolta. Spero piano piano di riprendere la mia vita di sempre. Ho un padre di 92 anni. Mia figlia studia, anche se ha sofferto molto. Quando sarò più tranquillo riprenderò ad andare in bicicletta. E a fare il mio lavoro: lavorare per le istituzioni e fare in modo che la gente si fidi.

Ingegnere, sia sincero, lo rifarebbe?

Se non lo avessi fatto, sarei diventato come loro. Sì, rifarei tutto. Spero che sia un inizio. Non solo per me.

Ma Imperia è una città piccola, ogni giorno incontra per strada chi le ha reso la vita difficile…

Mia moglie che è morta cinque anni fa mi disse: perdona sempre tutto e tutti. Questo faccio.

Scritto da Angelo Amoretti

4 maggio, 2012 alle 13:02

Pubblicato in Attualità

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Pallanuoto: Imperia campione d’Europa femminile

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Le pallanuotiste della Mediterranea Imperia hanno vinto in Siberia la Coppa Len, una competizione che a livello europeo è solo seconda alla Champions Cup, battendo per 7-5 l’Ugra Khanty-Mansiysk.

Mediterranea Imperia

foto: Il Secolo XIX

Il successo è avvenuto dopo che alla piscina Cascione le ragazze della squadra di Imperia avevano perso per 13 a 12, ma, contro ogni pronostico, al ritorno hanno ribaltato il risultato e vincendo 7-5 si sono aggiudicate la prestigiosa coppa.
Chi mi segue sa che raramente scrivo di sport, ma in questo caso faccio volentieri una eccezione perché la squadra e tutto lo staff della Mediterranea, oltretutto in questo momento particolare, tengono alto l’onore della bandiera della nostra città.
Per questo, a loro e a tutto l’entourage, vanno i miei personali ringraziamenti e sinceri complimenti.
Brave, ragazze!

Scritto da Angelo Amoretti

3 maggio, 2012 alle 11:53

Il Sindaco Strescino incontra tutti

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Risulta da un portale di informazione locale che il Sindaco Paolo Strescino si è incontrato con i rappresentanti della Compagnia Maresca e del centro sociale La Talpa e l’Orologio, poi con Tommaso Lupi per la presidenza dell’Imperia Yacht.
Di sopra il condizionale è inutile.
Non è escluso un incontro con il governatore della Regione Liguria, Claudio Burlando e quello che segue lo copio papale papale dal portale in questione così risparmio il condizionale:

A spingere per un colloquio tra il primo cittadino e Burlando sarebbero alcuni esponenti del Partito Democratico, contrari alla chiusura anticipata dell’attuale esperienza amministrativa e convinti della necessità di appoggiare Strescino sino a dicembre per salvaguardare gli interessi della città.

Ci sarebbero da vedere anche la Merkel e Hollande, per via del turismo e altro, ma per ora chiedo: a quando i resoconti (da una parte o dall’altra, non importa quale) degli incontri avvenuti e di quelli che verranno?
No, così, giusto per la famosa trasparenza.

[fonte: Punto Imperia]

Update: alle 19.35 è stato diramato il resoconto dei responsabili del Centro Sociale La Talpa e l’Orologio.

Scritto da Angelo Amoretti

2 maggio, 2012 alle 19:07

Pubblicato in Politica

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