Archivio per il mese di giugno, 2012

Il “Libro bianco sul porto di Imperia” del PD

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E’ stato finalmente stampato il tanto da me atteso “Libro bianco sul porto di Imperia” a cura del Partito Democratico di Imperia.
Il libro, composto di 62 pagine e stampato in 18.000 copie, verrà inviato nei prossimi giorni ai capi famiglia del comune, ma è già possibile scaricarlo in formato .pdf sul blog di Giorgio Montanari.
Si tratta di un documento fondamentale perché aiuta a capire meglio l’operazione Porto e mi auguro vivamente che a leggerlo siano in molti.
Detto questo, occorre aggiungere due cosine che mi pare di non aver letto.
Abbiamo voluto concentrarci il più possibile sugli aspetti politici della vicenda.. si legge nella premessa. E il DPR 509/97 è il cosiddetto “Decreto Burlando” che stabilisce che “Chiunque intenda occupare zone del demanio marittimo o del mare territoriale o pertinenze demaniali marittime o apportarvi innovazioni allo scopo di realizzare le strutture dedicate alla nautica da diporto di cui all’articolo 2, lettere a) e b), deve presentare domanda al capo del compartimento marittimo competente per territorio, dandone comunicazione al comune“.
In sostanza, per sveltire le pratiche, quando Claudio Burlando era ministro dei trasporti nel governo Prodi, emanò il decreto per facilitare la costruzione di porti e porticcioli. Nel Libro bianco, ad ogni modo, si sottolinea che nonostante l’amministrazione di centrodestra abbia sempre sostenuto di essersi attenuta a quel DRP, “si presentano una serie di aspetti dalla dubbia regolarità“.
Nel Libro bianco del PD si consiglia anche di leggere Il Partito del cemento, scritto da Marco Preve e Ferruccio Sansa per Chiarelettere.
In quel libro, presentato anche a Imperia, si parla neanche tanto velatamente di accordi trasversali tra i due Claudio (Burlando e Scajola) per cementificare la Liguria.
Tutto ciò che è scritto nel libro non è mai stato smentito, anzi, i due autori auspicavano perlomeno qualche richiesta di rettifica, invece furono circondati dal silenzio totale e quando si arriva alla fine della lettura c’è rischio forte che passi la voglia di votare per il PD.

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2012 alle 17:04

Il Partito Democratico correrà da solo alle prossime elezioni comunali

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La notizia è di qualche giorno fa, ma merita qualche riflessione: il Partito Democratico correrà da solo per le prossime votazioni amministrative e avrà un suo candidato che non sarà Riccardo Giordano, né Giovanni Barbagallo, né Franco Bonello.
Lo dice chiaro e tondo il segretario cittadino Fabrizio Risso [Il Secolo XIX del 22-6-2012] e lo ribadisce il segretario provinciale Leandro Faraldi [Sanremonews, 22 giugno 2012].
Niente primarie, dunque: il candidato sarà un appartenente al partito di Bersani e, stando a quanto scrivono le due fonti citate, il più probabile potrebbe essere Giuseppe Zagarella.
Quello che non ho capito è che, sempre in riferimento a quanto scritto su Sanremonews, il PD farebbe alleanze con tutti quanti, esclusa la Lega, per sconfiggere il PDL.
Insomma: una Große Koalition che fa rima con minestron.
Carla Nattero ha già twittato: “O mangi sta minestra o salti dalla finestra con SEL non funzionerà. Dal 2008 sono passati fiumi d’acqua sotto i ponti” e Dario Dal Mut: “Imperia: il PD getta alle ortiche 20 anni di battaglie sperando di far quadrare il cerchio. Con nessuno ma con tutti!
Così temo di aver capito quello che hanno in mente i geni del PD nostrano, che poi è quello che ebbe in testa quell’altro genio di Veltroni: togliersi dai piedi la sinistra (chiamarla estrema mi sembrerebbe offensivo nei confronti di chi è di estrema sinistra, fuori dall’arco costituzionale e dal consiglio comunale) rappresentata da SEL e Rifondazione Comunista e, se è il caso, l’IDV (chiamarlo di sinistra mi sembrerebbe offensivo per la sinistra istituzionale).

Scritto da Angelo Amoretti

25 giugno, 2012 alle 16:36

Grazie, Claudio! Di tutto.

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Non so se chiamarlo Paccoman o Wikiman perché su Puntoimperia Gianni Chiaraman, ex consigliere comunale del PDL, redige un elenco – che Giuseppe Fossati, nella sua replica, definisce appunto “enciclopedico” – di opere realizzate “Grazie a Claudio”, come se, scrive Fossati, a Imperia non fossero mai esistiti sindaci, assessori e consiglieri comunali, ma solo Claudio Scajola.
Già che ci siamo Chiaraman potrebbe spiegarci come ha fatto, il nostro, a costruire un fabbricato su tre piani, accatastarlo come abitazione ultrapopolare e chiamarlo “cantina“.

Scritto da Angelo Amoretti

22 giugno, 2012 alle 17:25

E’ nelle librerie “La conca del tempo” di Elio Lanteri

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E’ finalmente uscito il romanzo postumo di Elio Lanteri “La conca del tempo” per le edizioni Transeuropa, con prefazione di Bruno Quaranta e postfazione di Marino Magliani.

Dal risvolto di copertina:

In una caletta chiusa da tre lati e aperta sul mare, quattro personaggi vivono dei ricordi della loro vita passata nelle viscere della natura aspra: quella Liguria di Ponente già protagonista de La ballata della piccola piazza e che ancora una volta non si limita a fare da sfondo, ma è elemento essenziale del racconto. Damìn, Viturìn, Bellagioia, Rosy, Badulìn e gli altri personaggi gravitano intorno a un ecosistema apparentemente immobile ma in cui sono proprio i minimi movimenti, i tempi infinitesimi della natura, a dettare il ritmo dell’esistenza.
E proprio gli elementi naturali – una cornacchia, un vecchio ponte, parlano e pensano per ripercorrere in vesti nuove la leggenda di un nuovo Sisifo e del suo destino, non imposto da una divinità ma scelto consapevolmente.
Perché Damìn ogni giorno risale verso la vecchia casa sulla scogliera? Quale scelta lo condanna, quale dolore lo tiene vivo?

Un racconto che respira tra la danza leggera delle foglie d’autunno e il mare in miniatura che, di notte, culla i sogni fantasiosi di una gioventù lontana.

Luigi Berio, amico e gran conoscitore di Elio e la sua scrittura, in un commento al post dello scorso 22 aprile, scriveva che questo romanzo è “forse più difficile rispetto al primo“. E’ vero, ma indubbiamente abbiamo tra le mani una ulteriore, preziosa testimonianza dell’opera di uno dei più importanti scrittori del ponente ligure.
Se Elio fosse ancora con noi, gli chiederei un sacco di cose, a proposito della Conca, ma probabilmente, dopo un lungo e articolato discorso, finirebbe per dirmi di interpretarlo come meglio credo.

Scritto da Angelo Amoretti

20 giugno, 2012 alle 16:41

Uno di questi vince sempre

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Premessa: con tre di questi personaggi ci diamo del tu, con uno siamo parenti, con l’altro ci conosciamo di vista e in questo post non c’è niente di personale.
Metto le mani avanti perché non mi piace farmi nemici e di solito ho rispetto per tutti, o quasi.
Se vi siete persi l’articolo di Diego David sul Secolo XIX di oggi non disperate: il suo pezzo è anche online e potete leggerlo qua.

foto: Il Secolo XIX

Dunque pare assodato e riporto il pezzo di David: “[...]Non è un segreto, infatti, che sia nella tornata del 2005 che alle scorse elezioni regionali, un grande elettore imperiese come Ivo De Michelis, potente costruttore portorino e membro del Cda di Banca Carige, lo abbia apertamente sostenuto” (Bonello nda).
Non è la prima volta che Diego David scrive degli assi nella manica del Caltagirone de noartri.
Sul Secolo dello scorso 18 aprile si legge: “[...] Vicino alla potente corrente ex democristiana di Ivo De Michelis e Giovanni De Cicco, si disse che avesse usufruito del loro aiuto elettorale [...] , con la differenza che si parlava di Gianfranco Gaggero, l’ex assessore all’urbanistica del PDL.
Immagino che abbiate già capito dove voglio arrivare e molti di voi penseranno che ho scoperto l’acqua calda.
Solo che molti elettori, soprattutto giovani, ignorano queste cosette e sarà meglio che le sappiano, se si vuole tentare di scardinare questi sistemi e cambiar pagina.
Forse Riccardo Giordano la pensa come me: infatti, a quanto leggo nell’articolo, è in una posizione minoritaria.
Allora il mio auspicio è il seguente: alle primarie, alle comunali, votate chi volete, ma evitate di votare per i soliti noti, per chi sta da una parte e fa consulenze dall’altra; per chi sta di qua, ma fa progetti per quelli di là e via dicendo.
Questa volta, se qualcosa non mi farà passare la voglia del tutto, spulcerò le liste nome per nome e cercherò di informarvi su tutti, in modo che possiate regolarvi.

Scritto da Angelo Amoretti

19 giugno, 2012 alle 17:00

Ospedale di Imperia: i reparti di Chirurgia e Ortopedia sono in crisi

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Riporto due articoli de La Stampa che rendono più o meno l’idea:

I sindacati lanciano l'SOS personale

Le dimissioni del primario di Ortopedia all’ospedale di Imperia, con conseguenti ritardi per le operazioni, nei giorni scorsi hanno provocato le lamentele dei degenti. L’allarme per le conseguenze sui servizi che arrivano dalla mancanza di personale è stato però anche lanciato dai sindacati di categoria, che già due settimane fa avevano sollecitato provvedimenti alla direzione dell’Asl.
Osserva Nico Zanchi, responsabile del settore per la Cisl-Fp: «La problematica si sta riversando sul personale. Questo non è giusto. Noi avevamo avvisato la direzione preventivamente, sollecitando interventi. Noi siamo proeccupati perché il problema si presenta anche in Chirurgia e nelle sale operatorie: anche qui, come per Ortopedia, abbiamo avvisato per tempo l’amministrazione. Cosa aspettano?».
Aggiungono Zanchi e Patrizia Italiani (Cisl-Fp): «Con l’attuale carico di lavoro sui posti letto presenti in reparto il personale del comparto, grazie alla buona volontà, riesce a garantire sia qualità che professionalità nell’assistenza al degente. Già dallo scorso 1° giugno, parte del personale infermieristico e di assistenti sanitari, dando scarso preavviso, ha fruito di aspettative e congedi previsti dalla attuale normativa. Questo, alla luce di quanto detto precedentemente, causa non pochi problemi nella programmazione dei turni di lavoro e di conseguenza ne risente l’assistenza al paziente».
Prosegue: «Come se non bastasse, iniziando il periodo estivo, con le ferie del personale già programmate, si avranno ulteriori disagi. La situazione risulta di difficile gestione. Quello di Ortopedia è sempre stato classificato come reparto “pesante” e come tale deve essere ancora trattato. Non si può lasciare solo il personale attuale, che è già in difficoltà nel gestire una situazione che tende a peggiorare in vista delle mancate assunzioni di infermieri e assistenti da parte della Regione. Con il personale medico anche in difficoltà sia gestionale che di dotazione, si deve per forza intervenire».
I sindacati di categoria lanciano addirittura un ultimatum: «In mancanza di risposte, siamo pronti a ricorrere a tutte le forme di lotta necessarie, coinvolgendo anche la Direzione provinciale del lavoro, affinché vengano rispettati i diritti dei dipendenti e i giusti canoni di qualità assistenziale».
La Stampa, 17 giugno 2012

Ortopedia, proteste per i ritardi a Imperia

Le improvvise dimissioni del primario di Ortopedia all’ospedale di Imperia, Rosario Spagnolo, arrivate un paio di settimane fa, hanno acuito i problemi di organico e aumentato le proteste dei pazienti. I familiari di un’anziana imperiese, Nella Carosso, 82 anni, si lamentano per i ritardi: «In seguito a una caduta in casa, la niostra parente si è fratturata il femore e ha avuto bisogno di una protesi all’anca. Purtroppo l’incidente è accaduto in contemporanea con le dimissioni del dottor Spagnolo e i tempi di attesa per l’operazione si sono prolungati, visto che il nuovo responsabile, il dottor Lorenzo Buffa, pur con la massima disponibilità, deve occuparsi anche della struttura di Sanremo e di Bordighera. Intanto, c’era il rischio che la ferita si infettasse, con la necessità di rivolgersi al centro specializzato più vicino, che è ad Albenga».
Proseguono: «Alla fine, dopo giorni di attesa, Nella è stata trasferita a Sanremo dove è stata sottoposta a un intervento».
«Ora si presenta anche il problema della fisioterapia: non abbiamo avuto indicazioni precise. Da soli in casa non siamo in grado di assisterla. Abbiamo sentito anche di altre persone che hanno dovuto attendere due settimane per le operazioni».
Il Reparto è comunque in emergenza per problemi di organico a causa di trasferimenti e personale in malattia. L’Asl, quando aveva sostituito il primario, aveva precisato: «Il direttore Spagnolo ha presentato, nei giorni scorsi, le dimissioni dall’incarico per motivi esclusivamente personali senza aver presentato alcuna domanda di trasferimento ad altro ospedale».
«La Direzione ha preso atto, con estremo rammarico, della decisione del dottor Spagnolo ringraziandolo per l’ottimo lavoro portato avanti nel periodo di direzione del reparto».
«Nell’emergenza di tale situazione, la Direzione dell’Asl ha approntato un piano operativo che consentirà il mantenimento degli attuali livelli diservizio, sia in termini di posti letto sia di sedute operatorie, sotto la direzione del primario Buffa e grazie all’impegno e disponibilità di tutti i medici ortopedici dell’Asl».
La Stampa, 15 giugno 2012

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2012 alle 12:03

Ne rimarrà solo uno [II]

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Il Commissario Prefettizio Sabatino Marchione ha appena approvato il PUD (Piano di utilizzo delle aree demaniali) e già si registrano i primi commenti [qui e qui].
Stando a quanto dice Giuseppe Fossati di FLI solo un locale potrà fungere da discoteca al Prino. Secondo l’ex consigliere comunale Angelo Dulbecco, invece, tutto resterà come prima.
Voi cosa ne pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

15 giugno, 2012 alle 16:45

Acqua potabile [II]

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Pubblico due foto che mi ha inviato un lettore di Oneglia, a proposito del colore dell’acqua che a volte esce dai rubinetti.

Acqua potabile

Quella a sinistra è stata scattata con luce naturale, quella a destra con illuminazione da sotto. Le foto risalgono allo scorso 10 marzo.
Le pubblico anche perché il Dott. Alberto Vaccari, Direttore Generale dell’Amat SpA, nei commenti al post in cui parlavo di acqua potabile ha scritto esordendo così: “Questa foto risale ad alcuni anni orsono; comunque, a prescindere se sia stata scattata il 5 giugno 2012, alle ore 9:38 [...]“.
Forse si confondeva con questa del 18 aprile 2007 e in ogni caso non è nella mia natura raccontare balle: chi mi segue e mi conosce penso lo sappia benissimo.

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2012 alle 9:07

Pubblicato in Attualità

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Ne rimarrà uno solo

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Dopo il sequestro del mitico Ferrocarril i cui gestori sono rimasti piuttosto sconcertati e si sentono “infinocchiati”, tocca alle Capanne Africane ad alzare bandiera bianca.
La serata d’inaugurazione programmata per venerdì 8 è stata sospesa: lo si apprende da Puntoimperia.it che riporta quanto scritto sul profilo Facebook del noto locale del Prino.
In questo caso è stato il mancato benestare della Commissione Comunale di Imperia che avrebbe dovuto fare un sopralluogo e esprimere il suo parere di idoneità.
Dunque il prossimo week end mancheranno all’appello il Ferrocarril e le Capanne Africane.
Qualche giorno fa un solerte residente ha inviato alcune foto a Sanremonews per lamentarsi del degrado al Prino, causato dai ragazzi che ci vanno principalmente per divertirsi: due bicchieri di plastica lì, una lattina di birra là. Si direbbe che il residente, che abita al Prino e ama il borgo, ha decisamente una concezione bizzarra di degrado. Ora, come ho già scritto in passato, è logico che qualche cretino che spacca un lampione, deturpa una panchina o, peggio, riga qualche auto in sosta, è da prendere e da far dormire al fresco una notte o due, ma considerare degrado questo mi sembra un tantino esagerato.
Andiamo avanti così e al Prino rimarrà solo un locale.

Scritto da Angelo Amoretti

7 giugno, 2012 alle 19:06

Voci da bar e da truna

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Oggi su un portale locale si legge il punto della situazione per quanto riguarda l’evolversi della scena politica imperiese; la nascita di liste civiche e i possibili candidati sindaco. Sono voci da bar, si dice. Una volta si diceva di Radio Via Bonfante.
In ogni modo in testa all’elenco c’è Paolo Strescino, l’ex sindaco che con una nuova lista civica dovrebbe tentare di andare a rioccupare la poltrona di primo cittadino.
Sul fronte PDL si parla di Gianfranco Gaggero, Claudio Baudena e Piera Poillucci. I primi due già assessori, la Poillucci ex consigliere comunale.
Per quanto riguarda il Partito Democratico “verrebbe facile prevedere come candidato Giuseppe Zagarella” si legge nell’articolo, ma “in corsa ci potrebbe essere anche l’attuale assessore regionale Giovanni Barbagallo” che fu sindaco già negli anni ‘80.
Probabilmente non mancherà il candidato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo “anche se sui nomi siamo molto indietro“.
Sempre secondo l’articolo citato, anche Giuseppe Fossati potrebbe essere un altro candidato sindaco, ma su di lui “girano voci secondo le quali potrebbe appoggiare la candidatura di Paolo Strescino“.
E qui finiscono i bar dell’autore del pezzo.
In città però ci sono altri bar, ristoranti, pizzerie e taverne dove si possono ascoltare altre voci. Anche le trune a volte offrono spunti di riflessione. Le trune, per chi abita al mare, sono una sorta di mini (ma a volte anche maxi) tunnel che si formano sott’acqua fra uno scoglio e un altro, dove sguazzano polpi, murene e altri svariati tipi di pesci. Per chi abita in campagna trattasi sempre di galleria, più o meno grande, dove trovano rifugio gli animali selvatici: volpi, tassi, donnole e faine.
E nelle trune si bisbiglia, per non farsi sentire.
In alcune di queste gira voce che anche Giacomo Raineri e Vittorio Adolfo (due vecchie volpi democristiane per chi abita in campagna; due murene per chi sta al mare) stiano allestendo ben due liste civiche per appoggiare eventualmente un candidato del PD che ovviamente vada bene per loro. Quindi bisognerà darsi da fare anche per quanto riguarda le primarie del partito di Bersani.
Sempre stando alle voci di cui sopra, pare che gli ex colleghi di Paolo Strescino stiano preparando uno sputtanamento megagalattico per screditarlo definitivamente, anche se la cosa potrebbe rivelarsi un boomerang. Voci da truna.
Mancano SEL e Rifondazione Comunista che, secondo quanto si legge sul portale, per il momento preferiscono osservare l’evolversi della situazione.
Non bisogna dimenticare che anche l’IDV scenderà di nuovo in campo: sarà pieno di gramigna perché è dal 2010 che non lo si cura, ma l’assessore regionale allo sport potrebbe farsi dare una mano dall’assessore regionale all’agricoltura e potrebbe venirne fuori anche un bel campo di patate.
Poi c’è La Destra, che se non ricordo male, tempo fa non escludeva di potersi presentare.
E infine, ultima voce di truna, ci sarebbe un noto personaggio che essendosi stufato di avvocati e architetti, sta preparando una lista sua.
C’è puzza di inciuci, imbrogli e inganni: alcuni cambieranno i simboli, ma le facce saranno sempre le stesse. Quelle che da vent’anni, tanto per dirne una, non sono ancora riusciti a gestire la realtà del Prino in estate e quella delle frazioni per tutto l’anno.

Scritto da Angelo Amoretti

6 giugno, 2012 alle 16:50