Archivio per il mese di luglio, 2012

Chi comanda nel PD imperiese?

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Ricordate la foto in questo post?
Ebbene, alcuni giorni dopo, e precisamente durante la presentazione del Libro Bianco del PD sul Porto di Imperia, pareva che i possibili candidati del PD fossero stati bruciati in una botta sola da Leandro Faraldi, segretario provinciale del Partito Democratico (che diceva no alle primarie) e Fabrizio Risso, il segretario cittadino del partito di Bersani “ha escluso la possibile candidatura di Giovanni Barbagallo e Riccardo Giordano“.
Oggi salta fuori che ci sarebbe un accordo tra Claudio Burlando e Ivo De Michelis (che con il PD, a livello politico, c’entra come i cavoli a merenda e che nella foto, è colui che vince sempre) per candidare Giovanni Barbagallo come sindaco di Imperia alle prossime amministrative del 2013.
Marcia indietro a manetta in contromano.
Già ai tempi delle elezioni provinciali del 2010 si vociferava di un accordo tra Scajola e Burlando per una candidatura “debole” del PD, seccamente smentito dal proprietario della cantina di tre piani, e ora siamo d’accapo, solo che gli accordi stavolta sarebbero stati presi con un altro “potente” di Imperia.
Chiedo agli amici (e non) iscritti al PD e a coloro che lo votano (non ai piccoli dirigenti rampanti): non ne avete ancora le scatole piene di questi giochetti? Non vi sentite lievemente presi per i fondelli da chi sta molto più in alto di voi?

Scritto da Angelo Amoretti

5 luglio, 2012 alle 21:26

Indagati gli ex Sindaci Sappa e Strescino e il dirigente Enrico

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I tre sono indagati perchè “omettevano di richiedere la necessaria autorizzazione nonché di procedere al trattamento delle acque reflue fognarie, determinando una situazione di inquinamento” [Puntoimperia.it] e quello che più mi ha colpito è che sul curriculum del Dott. Giuseppe Enrico, si legge:


A seguito di concorso pubblico, è dirigente del Settore LL. PP. del Comune di Imperia dal 1991 al 1994 e del Settore Ecologia del Comune di Imperia dal 1994 ad oggi.
Durante tale periodo ha espletato diverse funzioni aggiuntive tra le quali dirigente del patrimonio e della protezione civile.
Direttore ATO dei rifiuti della Provincia di Imperia dal 2006 a tutto il 2009.

In pratica un esperto dei rifiuti che ha tenuto, come si dice, il piede in due scarpe, è stato dirigente sotto Sappa e Strescino in Comune e direttore ATO in provincia sotto Gianni Giuliano (PDL): un via vai che sicuramente è legittimo, ma sa tanto di minestrone.

Scritto da Angelo Amoretti

5 luglio, 2012 alle 16:57

The Wall

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Dopo quello dei Pink Floyd e di Berlino, abbiamo un nuovo Muro: quello di Imperia.
Durante gli scavi per la costruzione del parcheggio in Via Benza, vicino al Duomo di San Maurizio, sono venute alla luce le antiche mura di Porto Maurizio e i lavori sono stati sospesi, in attesa che gli esperti possano datarle e valutarle.
Ovviamente era tutto previsto: sul famoso Quaderno di Imperia, nel capitolo dedicato al parcheggio, a cura dell’arch. P. Ascheri e dell’Ing. G. Saguato, si legge infatti che “l’autorimessa interrata si svilupperà nel sottosuolo di via Benza, zona attualmente adibita a parcheggio pubblico. L’area è stata scelta per la sua posizione centrale nel Borgo Parasio e per la possibilità di realizzare l’opera senza sconvolgimenti dell’ambiente circostante di riconosciuto pregio architettonico e urbanistico“.
Del resto già Nino Lamboglia, famoso archeologo di Imperia, nel volume intitolato “I monumenti delle Valli di Imperia”, stampato nel 1963 dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, scriveva che il Duomo di San Maurizio “nel secolo XVIII era ancora totalmente circondato da mura e isolato sul promontorio…” e a dimostrarlo c’è la foto della pianta disegnata da Matteo Vinzoni, visibile anche qui.
Resta quindi da vedere quanto tempo ci metteranno gli esperti a fare qualche foto e due rilevamenti. Sul costo finale dell’opera non dovrebbero esserci variazioni, dal momento che tutto era previsto.
Sarebbe anche interessante sapere cosa intendono farne di queste antiche mura, perché non ricordo più come era finita la storia dei ritrovamenti di un antico sito romano nei pressi del Torrente Prino.

Scritto da Angelo Amoretti

3 luglio, 2012 alle 16:11

Pubblicato in Attualità

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Luna Rossa e il Museo Navale di Imperia

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Di recente è venuta a galla la questione di Luna Rossa al Museo Navale di Imperia.
Su Il Secolo XIX e La Stampa online ne hanno scritto ieri, qui e qui, ma gli articoli completi sono sulle edizioni cartacee e li riporto a beneficio di chi se li fosse persi.

Il porto di Oneglia negli anni ‘70 – fonte: Facebook

Riflettendo su questa foto, e da riflettere ci sarebbe molto, mi viene da scrivere che allora al Museo Navale non stonerebbe la Pilotina del compianto Battista Carrega, detto appunto “il pilota”, che tante navi ha condotto nei porti di Imperia.

IL SECOLO XIX
LO SCAFO DESTINATO AL MUSEO NAVALE DA DUE ANNI È OSPITATO IN TOSCANA
Luna Rossa in magazzino 57 mila euro per l’affitto
Regalo di Bertelli, ma i costi sono a carico del Comune di Imperia

IMPERIA. Doveva essere una delle meraviglie del nuovo Museo Navale. Invece anche Luna Rossa, regalo di Patrizio Bertelli, patron del consorzio italiano di Coppa America, si è dimostrata un altro bluff. E pure un bluff costoso. Ad oltre due anni dall’annuncio del “regalo”, era il febbraio 2010, Luna Rossa Ita 80 è ancora invisibile sulla banchina di Calata Anselmi. In effetti uno degli scafi che ha tenuto svegli migliaia di italiani, da allora, è ricoverato in un cantiere di Cala Galera, sulla costa toscana.
«Fino ad un mese fa – denuncia Flavio Serafini, creatore e direttore del Museo navale – i costi di rimessaggio ammontavano a 57mila euro, una spesa a carico dei contributi statali finalizzati all’allestimento interno della nuova sede museale. Risorse che saranno sottratte alla loro vera destinazione». Non soltanto una spesa del tutto opinabile ma conseguente ad una decisione contestata da Serafini.
«L’iniziativa di accettare Luna Rossa ha pure ignorato il parere nettamente contrario della Commissione tecnica dell’Associazione Amici del Museo Navale – spiega – Abbiamo sempre contestato una decisione che riteniamo politica proprio in considerazione della modernità della barca ed anche dei suoi presunti meriti agonistici. Oltretutto, con un albero di oltre 32 metri ed una chiglia di 4, è impossibile ricoverare la barca nella nuova sede».
Elementi che dovrebbero essere sufficienti a disegnare una situazione insostenibile finanziariamente ed anche logisticamente per accettare un regalo che, considerata la tecnologia di costruzione, non può certo essere considerato di interesse museale. E che, oltretutto non può neppure vantare particolari meriti agonistici. «Luna Rossa Ita 80 – racconta Serafini – era stata varata ad Auckland, in NuovaZelanda nell’agosto 2003: doveva servire come alternativa a Ita 74 che, invece, fu preferita per le migliori prestazioni. Luna Rossa Ita 80, insomma, non ha mai gareggiato in Coppa
America».
Sarebbe allora più interessante e produttivo seguire altre strade. «Il Comune ha abbandonato l’idea di richiedere un sommergibile in disarmo – contesta ancora il direttore -I musei di Milano e Genova che, invece, se ne sono dotati, hanno visto un incremento del 40 per cento dei visitatori».

Ino Gazo – Il Secolo XIX -1 luglio 2012

LA STAMPA
IMPERIA LO SFOGO DEL DIRETTORE DEL MUSEO NAVALE
Lo scafo di Luna Rossa? “Non è Ita 45 ma Ita 80”
Flavio Serafini denuncia: “Qui arriverà il prototipo per allenamenti”

La «Luna Rossa», destinata al nuovo Museo Navale di Imperia, non è «Ita 45», vincitrice di molte regate alla Vuitton Cup, ma «Ita 80», cioè «il secondo “muletto”: uno scafo gemello, prototipo per allenamenti e impiegato tre anni più tardi». A denunciare il caso è il comandante Flavio Serafini, direttore del Museo Internazionale Navale: «Si è giocato sull’equivoco, carpendo la buona fede del pubblico».
E non solo. Quella che era stata prevista come una donazione a titolo gratuito da parte dell’armatore Patrizio Bertelli (a carico del Comune avrebbero dovuto essere soltanto «le spese di trasporto e di gestione»), in realtà è costata sinora, secondo le informazioni rese note da Serafini, «mille euro al mese di affitto del capannone di Cala Galera, in provincia di Grosseto, dove l’imbarcazione è attualmente ricoverata, e altri 57 mila per le opere di restauro».
Quest’ultima somma, proveniente da contributi statali (il Fondo Lotto), «era però finalizzata unicamente agli allestimenti interni della nuova sede museale di calata Anselmi: risorse che ora verrebbero a mancare», dice Serafini. E ancora non è tutto, «perchè gli importi indicati sono destinati a salire ulteriormente, non solo per gli oneri di concessione demaniale, lo spazio occupato in banchina, ma anche per i costi mensili del rimessaggio di Cala Galera, in costante aumento».
A più riprese, negli ultimi tre anni, Serafini e la Commissione per l’accettazione di scafi in legno e di valore storico o etnoantropologico, costola dell’Associazione Amici del Museo Navale Internazionale del Ponente Ligure, hanno contestato l’iniziativa «politica» dell’Amministrazione comunale in merito alla musealizzazione della moderna «Luna Rossa», nella convinzione che «i suoi meriti agonistici non fossero comunque conciliabili con le esigenze del Museo, nonostante un aleatorio “leitmotiv” di interesse e richiamo per la città».
Ma «il progetto è stato mandato avanti dall’allora vicesindaco Marco Scajola: decisione avallata dalla direzione regionale della Sovrintendenza, che ha accettato di sostenere i costi di un reperto non inseribile nel Museo, anche perchè il solo albero misura 32 metri e mezzo». Sulla sistemazione dello scafo all’esterno, magari già a settembre, in occasione del Raduno di Vele d’Epoca, l’Associazione (che ricorda di aver invano proposto di portare qui un sommergibile: «Al Museo del Mare di Genova ha fatto aumentare i visitatori del 38 per cento») si riserva di sollecitare al Mibac un’inchiesta, tanto più che, «per questo genere di scafi in carbonio, è previsto il ricovero obbligato in capannoni, specie nel periodo invernale».

Stefano Delfino – La Stampa – 1 luglio 2012

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2012 alle 8:00