Archivio per il mese di agosto, 2012

Ci stiamo bruciando l’Ospedale

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In principio fu Chirurgia. Si parlò del Dott. Alessandro Casano, noto chirurgo di Imperia, come possibile candidato di una lista civica alle prossime elezioni comunali. Ventiquattr’ore dopo, come era stato previsto dal sottoscritto, il dottore ha smentito la notizia.
Poi venne Ginecologia, a mia insaputa, ma leggo su Riviera24 che “il primario di ginecologia dell’ospedale Franco Gorlero, sembra aver chiuso ogni porta alle sirene.
Ora è la volta di Cardiologia: Antonello Ranise, già assessore, sarebbe un possibile candidato del centrodestra. Siccome non ci facciamo mancare niente, ci sarebbe anche Gabriella Manfredi, candidata per il centrosinistra, che opera al Day Surgery e che è figlia dell’on. Manfredo Manfredi.
Su Facebook le ho chiesto che ne pensa della notizia apparsa stamane su Il Secolo XIX, convinto che fosse una mezza boutade tipo quella di Capacci e Casano, per capirci, e lei mi ha risposto dicendo che “non è importante quello che ne penso io…..ma quello che ne pensano gli Imperiesi“.
Non è una conferma e neppure una smentita, perciò un reparto è ancora salvo, per il momento.

Scritto da Angelo Amoretti

30 agosto, 2012 alle 16:22

Depuratore: in arrivo un’altra inaugurazione

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C’è una sorta di ultimatum da parte della Regione, su pressione dell’Unione Europea, che in pratica intima al nostro Comune di rendere attivo il depuratore il più presto possibile, altrimenti non si potrà più costruire “neppure un pollaio” [Secolo XIX di oggi].
C’è dunque da scommettere che forse stavolta coloro che devono terminare i lavori, si diano una mossa, visti tutti gli interessi che girano intorno al mattone.
Si potrebbe sempre tentare con un’altra inaugurazione farlocca, ma la vedo dura perché una volta che ti sgamano, poi, oltre alla faccia tosta, ci vuole un bel coraggio, visto che di mezzo c’è la UE, con la quale non si scherza.
Qualche giorno fa sul mio profilo Facebook, qualche amico si è lamentato della puzza di fogna che persiste in zona San Lazzaro, all’altezza del passaggio a livello. Confermo quanto pubblicato perché ci sono passato per un mese, quattro volte al giorno e anche io l’ho sentita, tutti i giorni.
Pensare che quando la raffineria SAIRO era attiva, a chi si lamentava per la puzza, veniva risposto che era colpa della fabbrica. Peccato che ora la fabbrica non ci sia più e che la puzza sia rimasta.
All’epoca i miasmi salivano fino alle finestre del palazzo della Provincia e della Prefettura. Mi chiedo se Luigi Sappa (presidente della Provincia) e Fiamma Spena (Prefetto di Imperia) riescono a sentirla e, magari, lamentarsi un po’.
Una carissima amica, due giorni fa, mi ha inviato questa foto, accompagnata dal seguente testo:

Mi e’ stata mandata questa foto da persone che , come me, nuotano. Non hai idea dello schifo che ogni giorno si presenta ai nostri occhi!! Il mare spesso è trasparente ma quello che galleggia è liquame sfaldato o intero..misto a ogni tipo di materiale proveniente da fogna, schiuma e olio…l’altro giorno ero tentata di prelevare un campione e mandarlo all’ufficio d’igiene…………

Le ho consigliato, quando si verificano questi incresciosi episodi, di chiamare l’Arpal, i Vigili Urbani e la Polizia Provinciale: inutile fare il giro dei portali locali, si fa guadagnar tempo a chi dovrebbe prevenire certi fenomeni. E più sono a essere avvisati, meglio è perchè diventa più difficile lavarsene le mani.

Scritto da Angelo Amoretti

28 agosto, 2012 alle 12:06

Il piano segreto per salvare il porto di Imperia

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Natalino Famà, dalle colonne de Il Secolo XIX del 21 agosto scorso, svela il patto segreto per salvare il porto di Imperia, visibile anche qua.
L’amico Marco Ballestra mi chiede di aprire un dibattito e lo accontento. Lui ne ha già scritto in questo post e in quest’altro.
Per quanto mi riguarda, per il momento, mi astengo dal commentare perché ho pochi elementi concreti e purtroppo ultimamente ho avuto spiacevoli esperienze riguardo agli articoli di giornali che due o tre giorni dopo vengono smentiti (vedi il festival dei presunti candidati sindaco, per capirci) quindi il mio motto è diventato “Trust no one” (da X-Files), anche perché mi sento un po’ stanchino (da Forrest Gump).

Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2012 alle 15:50

Quei formidabili anni

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Enzo Amabile, già assessore ai lavori pubblici nella prima giunta Sappa, produrrà, a sue spese e con un piccolo aiuto dell’odierno presidente della provincia, un documentario in cui verranno mostrate le opere realizzate in quei “formidabili anni”.
Lo rende noto il Secolo XIX in un articolo che spiega il perché di questa realizzazione: in pratica uno spottone a favore del PDL che potrà tornare utile in campagna elettorale.
Dal momento che, a quanto ho letto nei giorni scorsi, probabilmente Claudio Scajola sarà candidato in Puglia, si consiglia la spedizione di qualche migliaia di copie del suddetto documentario anche nella terra di Antonio Cassano, Lino Banfi e Renzo Arbore, per nominare i primi tre che mi vengono in mente.
Ovviamente nell’opera, che per quanto mi riguarda passerà alla storia, non verranno presi in considerazione i due anni e mezzo della giunta Strescino per via della rottura che c’è stata nel partito dell’amore e del conseguente arrivo del commissario prefettizio, ma non importa.
Avete presente quegli spot in cui si pubblicizzano volontariamente due prodotti? Bene, anche qualcuno che era nelle giunte Sappa e poi si è sfilato potrà  usufruire di quel documentario perché potrà dire: “C’ero anch’io!”. Che poi li abbiano indagati tutti quanti in una botta sola, è un’altra storia.

Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2012 alle 12:08

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La forma, il colore, l’immagine

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Sabato scorso, al Centro Polivalente di Imperia, in Piazza Duomo 11, si è inaugurata la mostra “La forma, il colore, l’immagine” ideata, organizzata e gestita dall’Associazione IMagine in collaborazione con il Comune di Imperia.
Saranno esposte opere degli artisti L. Caporilli Ferro, L. D’Andrea, C. Maniscalco, M. Pace, G. Persiani, R. Rosenholz e G. Vinciguerra.

Opera di Giampiero Vinciguerra

L’esposizione proseguirà fino al 31 agosto, da mercoledì a domenica, dalle 21 alle 23, con ingresso libero.

Scritto da Angelo Amoretti

21 agosto, 2012 alle 12:21

La notte bianca di Imperia

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Per la notte bianca delle bollicine di Imperia si parla di 15.000 visitatori. Senza nulla togliere agli organizzatori (che comunque, a mio parere, avrebbero bisogno di qualche lezione di direzione artistica, perlomeno), qualcuno si è divertito a fare dei calcoli un po’ come quelli che fa la Questura quando ci sono le manifestazioni, calcolando un certo numero di persone in un tot. di metri quadrati e ne è venuto fuori che forse dire 4.000 è già troppo.
In ogni caso, supponiamo che una buona parte sia andata a piedi, un’altra in scooter, ma su 15.000 presenti almeno 3.000 saranno andati in macchina. Dove le hanno parcheggiate, visto che a Imperia c’è posto si e no per 1.000?
Anche alcuni gestori di bar sono rimasti insoddisfatti perché praticamente i loro locali sono stati usati come toilettes e nient’altro.
Si può fare meglio, insomma.

Scritto da Angelo Amoretti

20 agosto, 2012 alle 9:27

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Solidarietà al giornalista Diego David

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Diego David, noto giornalista de Il Secolo XIX, è stato querelato da Ivo De Michelis e Giovanni De Cicco per via di questo articolo. Lo ha annunciato lo stesso David durante il suo intervento a Villa Grock, nell’ambito dell’incontro con i giornalisti de il Fatto Quotidiano. In precedenza era stato querelato dall’On. Claudio Scajola per la storia di quel sondaggio. Per questo è stato querelato anche Sanremonews.
Al contrario di certi garantisti liberali all’amatriciana che sostengono che la querela sia un’arma di difesa per tutelare la propria dignità, io penso, e sono libero di pensare, che spesso sia arma di offesa, quindi di intimidazione.
In ogni caso sarà poi il giudice a stabilirlo e qui non si tratta di fare processi mediatici a uno o all’altro, ma semplicemente di sostenere, con convinzione, il giornalista: un professionista che ha fatto il suo dovere (informare) e forse ha toccato qualche nervo scoperto.
La lotta è ìmpari, ma a volte può capitare che David(e) abbia la meglio su Golia e nei tribunali spesso vengono fuori cose assai interessanti. Per questo mi auguro che si vada fino in fondo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 agosto, 2012 alle 16:31

Il Fatto Quotidiano racconta la serata a Villa Grock

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Da il Fatto Quotidiano di oggi, 4 agosto 2012:

Villa Grock, Imperia, serata contro Scajola
Assemblea in piazza con il nostro giornale della città degli scandali dell’ex ministro

Villa Grock, Imperia, serata contro Scajola.

Assemblea in piazza con il nostro giornale della città degli scandali dell’ex ministro.

Cinquecento persone. Giovedì sera Imperia era a Villa Grock. A guardarsi in faccia, a parlarsi, forse per la prima volta dopo la bufera dell’inchiesta sul porto che ha diviso la città. Ma che soprattutto ha fatto voltare pagina, dopo decenni di potere targato Claudio Scajola (invitato all’incontro) .
C’era attesa per l’appuntamento con Il Fatto Quotidiano (presenti il direttore Antonio Padellaro e l’inviato Ferruccio Sansa) moderato da Vittorio Coletti. Ma la protagonista della serata (organizzata dall’associazione Apertamente) è stata Imperia. Sui volti del pubblico all’inizio leggevi grande aspettativa, quasi tensione.
Ai piedi del palco, una accanto all’altra, persone che in questi anni si sono ritrovate su schieramenti opposti. E la passione è rimasta alta per tutta la serata. “Dovevamo guardarci negli occhi, per capire. Per evitare odi, ma senza nascondere le responsabilità”, racconta Marina quando le luci si spengono. Aggiunge: “Da stasera possiamo ripartire“.
A Imperia la grande crisi può diventare un’occasione. Non sarà facile, ma l’inchiesta e le polemiche possono portare un rinnovamento della classe dirigente. E un’idea di sviluppo nuova.
Il passato è sotto gli occhi di tutti: i moli voluti dalle amministrazioni di centrodestra (ma non solo da loro). Un progetto finito nei fascicoli della Procura: si parla di costi lievitati a dismisura, gonfiati da 80 a quasi 200 milioni. Doveva essere il nuovo miracolo economico del Ponente ligure: “Avevano promesso 3.000 posti di lavoro, ne arriveranno poche decine”, racconta Claudio Porchia, uno dei pochi ad aver messo in discussione il progetto fin dall’inizio. Una posizione difficile da sostenere, in una città dove il pensiero dominante era ben diverso. E arrivava, come ha raccontato il giornalista Diego David, a condizionare ogni ambito della vita cittadina. Non ultima la stampa.
Oggi l’opera è compiuta, si è mangiata 18 ettari di mare e costa. E ha lasciato inchieste, polemiche e posti barca vuoti.
Noi non avevamo capito che cosa stava succedendo. Ce ne siamo accorti leggendo le carte dell’inchiesta”, assicura Paolo Strescino, l’ex sindaco. Qualcuno non gli crede, ricorda che Strescino un anno e mezzo fa era in prima fila alla manifestazione di solidarietà con Scajola indagato.
Quando guardo il porto e vedo quei ragazzi che passano le giornate a lucidare i mega-yacht, mi chiedo se questa è l’idea di futuro che avevamo per i nostri figli”, si chiede Coletti. “Si è deciso di puntare sul cemento invece che su uno sviluppo sostenibile – dal turismo alle storiche industrie alimentari delle città – che avrebbe salvaguardato l’ambiente garantendo sviluppo e occupazione”, sostiene la professoressa Carla Nattero.
E adesso? Il futuro è nelle mani di ragazzi come Giuliano Mamino, che alla fine ammette: “Noi ci impegniamo per la nostra città. Immaginare un avvenire qui, però, è impossibile”. Ma qualcosa sta cambiando. Di nuovo si pronuncia quella parola: futuro. Si parla per ore senza accorgersi nemmeno della notte d’estate, della pioggia di stelle cadenti. Peccato, perché di desideri da esaudire a Imperia ne hanno tanti.

Scritto da Angelo Amoretti

4 agosto, 2012 alle 9:42

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A ex di Paperino

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Ieri sera si è svolto, nella splendida cornice di Villa Grock, l’atteso incontro tra gli imperiesi e il Fatto Quotidiano.
Come avrete notato dall’elenco degli invitati, c’era pieno di “ex”, a cominciare da Antonio Padellaro (ex direttore de l’Unità) e Ferruccio Sansa (ex giornalista de La Stampa), ma a parte le battute, i posti a sedere erano tutti occupati e molte persone erano in piedi: si calcola che fossimo in 400-500. Un grande successo, in poche parole, il cui merito va soprattutto all’associazione ApertaMente che ringrazio per aver organizzato l’incontro.
Credo di non sbagliare se dico che la serata sia stata divisa in tre parti: un po’ di storia de il Fatto Quotidiano (volgarmente: uno spottone, ma oltremodo giustificato anche alla luce dei recenti fatti riguardanti la polemica tra il quotidiano di Padellaro e il Quirinale per la storia della trattativa “Stato-Mafia” e le intercettazioni telefoniche del Presidente della Repubblica).
Alla faccia di chi sosteneva che una volta passato Berlusconi, Travaglio & C. avrebbero smesso di vivere (nel senso giornalistico del termine) i giornalisti del Fatto hanno dimostrato, fin dall’insediamento di Mario Monti, che se si ha la schiena dritta, quando c’è da criticare qualcuno, non si guarda in faccia a nessuno.
La seconda parte della serata è stata dedicata al Porto Turistico. Sono intervenuti anche Giuseppe Fossati (ex consigliere comunale di FLI) e Paolo Strescino (ex Sindaco di Imperia) ai quali bisogna dare atto di aver messo la faccia in un contesto che, credo per la prima volta, non fosse propriamente di parte loro. Si è così capito, spero, che un conto sono i consigli comunali e i dibattiti di parte, un altro i confronti con le persone che non necessariamente ti dicono sempre bene bravo bis.
Paolo Strescino, nonostante la febbre, è riuscito a prenderla con il giusto senso dell’ironia e confesso che mi è molto più simpatico nella nuova versione.
Giuseppe Fossati è un signore, ma mi domando perché si ostini a volere un porto così come è: alla luce di quanto avvenuto a mio parere bisognerebbe rivedere il progetto anche perché ai numeri dati da Francesco Bellavista Caltagirone, al quale, per inciso, rivolgo il bentornato a Imperia (lo hanno trasferito stamani da Regina Coeli alle nostre carceri di via Agnesi: speriamo ci faccia più fresco) prima 2.000, poi 7.000 posti di lavoro tra indotto e sommozzatori (come ironicamente ha detto Claudio Porchia, ex segretario provinciale della CGIL) non crede più nessuno.
Ma sul Porto i più preparati sono Beppe Zagarella (ex consigliere comunale del PD) e Carla Nattero (ex consigliere comunale di Sinistra per Imperia): loro, con Pasquale Indulgenza (ex consigliere comunale di Rifondazione) e Paolo Verda (ex consigliere comunale del PD), hanno studiato bene la storia e il bello è che se la ricordano.
La terza parte, per concludere, è stata dedicata agli studenti del Liceo Vieusseux che durante l’inverno avevano fatto una specie di Porto Story. Non poteva mancare un accenno di protesta per le recenti decisioni della Provincia.
Concludo con una proposta seria: perché non dare la cittadinanza onoraria a Ferruccio Sansa e a Marco Preve? Non so come funzioni, ma guardate che i due si sono affezionati da tempo alla nostra città.

Scritto da Angelo Amoretti

3 agosto, 2012 alle 16:45

Installazione di impianto di telefonia mobile in P.za Calvi

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Gabriella Badano mi ha inviato una mail che pubblico con piacere e ovviamente ha scritto al Commissario Prefettizio Marchione per chiedere:

1) Se la società richiedente è in possesso delle autorizzazioni , pur con procedimento unico e semplificato, tenuto conto delle recenti sentenze sull’installazioni delle antenne;
2) Quali ragioni abbiano motivato gli Uffici competenti del Comune di Imperia a modificare una decisione adottata dal Consiglio Comunale e dal competente organo esecutivo.

Ancora una volta, in modo inaccettabile, la società di telefonia mobile H3G interviene con procedure tutte da verificare a danno del pubblico. Su un edificio antistante il complesso scolastico di Piazza Calvi, NON PIU’ di 40 metri -che ospita circa 600 alunni, dalla scuola dell’infanzia e primaria al Liceo Classico ed IPC, è stata avviata l’ installazione di un’antenna per la telefonia mobile.
La Sopcietà H3G spa nel maggio 2005 aveva avviato le procedure per la stessa identica pratica. La sottoscritta fece immediatamente in allora un’interrogazione , condivisa dal Consiglio Comunale , a seguito della quale l’assessore Lanteri, annullò l’inizio attività e prescrisse il fermo dei lavori.
Nonostante ciò la società , con arroganza, inizialmente procedette nei lavori, poi venne fermata e l’antenna posizionata su una struttura mobile collocata nel largo antistante la Capitaneria di Porto.
L’intesa era che, terminate le strutture costruende dedicate alla pesca la stessa antenna fosse posizionata negli spazi viciniori e comunque lontana dall’edificio scolastico.
Oggi il problema si ripropone.
Nel frattempo il Comune di Imperia non si è dotato di apposito regolamento, la normativa nazionale è cambiata, il decreto Gasparri abrogato, semplificate le procedure, che devono però essere declinate sulla base delle numerose sentenze di diversi TAR e del Consiglio di Stato.
In particolare l’ente locale è deputato al rilascio dei titoli abilitativi (art. 86/87/ DLGS 259/03).
Un ruolo fondamentale è proprio anche dell’Ente deputato ai controlli , l’Arpal, deputato a rilasciare il parere di conformità dell’impianto, parere che si inserisce, secondo la sentenza del TAR del Lazio 4397/06e Toscana158/2008 anche nelle procedure tramite DIA previste dal comma 4 dell’art. 87.
Con richiesta urgente inviata al Comune di Imperia, ho chiesto cosa abbia motivato il Comune ed i suoi uffici preposti a cambiare indirizzo rispetto a quello precedentemente adottato e quali siano stati gli atti autorizzativi adottati.
E’ indispensabile comunque intervenire tempestivamente a tutela dell’interesse pubblico, a maggior ragiopne in assenza di regolamento attuativo, salvaguardando almeno le strutture scolastiche ed i luoghi di cura.

Gabriella Badano – Imperia, 2/08/2012

Scritto da Angelo Amoretti

3 agosto, 2012 alle 15:08

Pubblicato in Ambiente, Attualità

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