Archivio per il mese di ottobre, 2012
Carige: il pozzo di San Patrizio del ponente ligure
Oggi c’è un bell’articolo di Giorgio Bracco sul Secolo XIX che spiega come la Fondazione Carige abbia un occhio di particolare riguardo verso il Ponente Ligure. “Donazioni per (quasi tutti: dai parroci a società sportive, scuole, asl e…Monesi” è il titolo dove sono elencati i beneficiari.
C’è anche l’elenco degli imperiesi nella Fondazione.
Pietro Isnardi è consigliere del Cda.
Lo stesso che è consigliere in Imperia Sviluppo Srl che possiede il 33% della Porto di Imperia SpA; suocero di Marco Scajola, il figlio di Alessandro, e nipote di Claudio.
Nel consiglio di indirizzo troviamo:
Enzo Amabile che è anche Amministratore Delegato della Riviera Trasporti SpA e Consigliere nel Cda di Aeroporto di Villanova d’Albenga SpA
Bernardo Garibbo, noto immunologo, è anche nel CIV Borgomarina e Presidente Onorario di Assonautica Imperia
Riccardo Guatelli è consigliere di Imperia Sviluppo Srl e fino a un anno fa circa Presidente dello Yacht Club Imperia
Alessandro Mager, che se non sbaglio è il noto avvocato di Sanremo che difende Carlo Conti.
Bartolomeo Papone, noto costruttore edile specializzato nella ristrutturazioe di chiese, ponti e castelli.
Roberto Rommelli che è stato presidente dello Yacht Club Imperia e consigliere della Porto di Imperia SpA
Nel CdA di Carige il vice presidente è Alessandro Scajola e consigliere Ivo De Michelis.
Ora riflettete un momentino, fatevi due conti e ditemi come sarà possibile far 2+2= 5.
Intrigo internazionale
Sulla recente vicenda di Claudio Scajola ormai avete letto tutto quello che c’era da leggere, immagino, e non voglio aggiungere altro, se non qualche brevissima considerazione che intanto so già avrà pochi commenti.
Sono d’accordo con chi dice che bisogna essere garantisti e che fino al terzo giudizio non si può stabilire se un cittadino italiano sia colpevole o innocente.
Sono altresì d’accordo con chi dice che non bisogna fare “processi mediatici” anche perché in effetti nessuno sta facendo processi, ma indagini e servizi giornalistici.
La cosa grave, dal punto di vista politico, consiste nel fatto che l’ex Ministro sia di nuovo in mezzo alla bufera, su tutti i giornali e su tutte le televisioni. E questa volta la questione è internazionale.
Quindi, considerato anche l’altro fatto da molti sottovalutato, e cioè la cena mancata in un noto ristorante di Recco che doveva essere fatta per lui con una trentina di sindaci del Levante ligure e che Galan ha dichiarato a La Zanzara che nel nuovo PDL non ci vorrebbe persone come Scajola, direi che la carriera politica del nostro concittadino sta traballando un po’.
E siccome a fine carriera il sogno di ogni politico è fare il sindaco, c’è chi scommette che lotterà con chissà chi per aggiudicarsi l’ultima poltrona disponibile: quella nel Comune di Imperia.
E quasi quasi ci sarebbe da augurarselo: potremmo assistere alla campagna elettorale più calda degli ultimi 150 anni e contare quanti ancora gli daranno fiducia.
Uomini in carriera
E un bel giorno arriva un politico, peraltro pure un amico, se così vogliamo dire, e confessa che a fine carriera fare il sindaco della sua città sarebbe il sogno di tanti. Il problema è che quindi la carriera finirebbe cinque anni più in là. Allora quando finisce ’sta carriera? E se per disgrazia si mette in testa di averlo fatto bene, il sindaco, e tra cinque anni dice che il sogno di ogni politico è quello di andare a Roma in Parlamento?
Mai che ce ne sia uno che dica: “Ho deciso di interrompere bruscamente la mia carriera, vado a pescare saraghi”.
Merendine un po’ scadute
“Credo che le scadenze indicate dalle ditte siano molto prudenziali. Personalmente non avrei problemi a mangiare cibo scaduto da una settimana, ma in questo caso si tratta di una mensa pubblica e per di più con dei bambini”.
Gabriella Badano – Puntoimperia.it
Credo che la scadenza di una persona non sia indicata dalla carta d’identità: ci sono giovani svegli e altri addormentati, anziani con tutte le rotelle a posto e altri con qualcuna da regolare. Questi ultimi li vedo, al limite, tentare di giocare ai giardinetti con un cane, non con un nipotino: potrebbe venir su a merendine scadute e poi, da grande, assessore di qualcosa.
Le mamme di Imperia
Il destino di Imperia è anche nelle mani delle mamme, ci stavo riflettendo un momentino: le mamme che protestano per la mensa dei loro figli (la guerra del panino) e perché portarli a scuola in via degli Ulivi, con la storia del Palasalute, diventerà complicato per i prossimi due anni.
E il punto è questo: considerato che per la mensa sono state prese di sorpresa anche per via del Commissariamento della città, del Palasalute si direbbe che non ne sapessero niente. Trovo che sia positivo che le mamme s’indignino e magari mi piacerebbe anche che qualche volta si rivoltassero, ma diciamo che invece di farlo all’ultimo minuto, quando la frittata è fatta, sarebbe opportuno che lo facessero prima. Anche quando sono nella cabina elettorale e stanno per mettere, a colpo sicuro, la croce su un simbolo. Perché poi quando si tratta di protestare, giustamente protestano tutte, ma forse tra loro c’è chi del Palasalute non voleva nemmeno sentir parlare perché immaginava già come sarebbe andata a finire e forse, parlando con le amiche, si sentiva isolata, una mosca bianca.
Diciamola tutta: più della metà di loro si beve la storiella che raccontano gli amministratori, molto meno della metà fatica a berla e a digerirla, ma è la minoranza. Quindi alla parte più consistente consiglierei di riflettere prima e non dopo, perché quando i buoi sono scappati, è inutile chiudere le stalle.
Detto questo, la mia solidarietà va indistintamente a tutte le mamme.
Il problema di Porto Maurizio è il traffico
Oggi l’Asl entra ufficialmente in possesso del parcheggio di Via Acquarone, dove verrà costruito il famoso Palasalute, in principio detto Palazzo della Sanità) e dove, fino a ieri, c’erano circa 200 posti auto gratuiti.
Parte della città è in fibrillazione perché si chiede dove troveranno posteggio coloro che intendono recarsi al centro di Porto Maurizio. Non a caso, nei giorni scorsi, è nato il comitato per la vivibilità di Porto Maurizio e corre voce, da confermare, che Via Acquarone diventerà senso unico in modo da creare spazio per nuovi posteggi.
Bisognerà verificare, nel caso, e tenere d’occhio le eventuali strisce per vedere se saranno bianche (posteggio gratis) o blu (posteggio a pagamento).
Mi viene da sorridere quando qualche anno fa si parlava del problema del traffico a Imperia e si diceva che le rotonde avrebbero risolto in parte il problema.
Nel frattempo, però, il posteggio di Piazza del Duomo è fermo perché sono state scoperte le antiche mura del Parasio; in Via Cascione si stanno per aprire nuovi cantieri che sottrarranno ulterori parcheggi, quindi direi che il problema è assai grave e oltre a chiedermi dove farne di nuovi, mi domando se non sarebbe il caso di trovare il modo di evitare che la città sia così intasata dalle auto.
Eppure un ex assessore del PDL che comincia per “Broc” e finisce con “coletti”, si preoccupa di come smaltire il traffico in Piazza d’Armi e a Castelvecchio chiedendo di completare al più presto la bretella di via XXV Aprile.
Guarda la pagliuzza e non vede la trave: è lo stesso che viene alla fontana di Clavi a fare rifornimento d’acqua e non si accorge che se non ci fosse qualcuno della frazione a pulirla alla buona, tra qualche mese non potrebbe neanche più arrivare al rubinetto.
La situazione finanziaria attuale e la finanza etica
Giovedì 18 ottobre a Imperia Oneglia presso il Circolo Antica Compagnia Portuale di Oneglia in Calata Cuneo incontro pubblico con Banca Etica
ore 20.00
cena
con rigorosa prenotazione al 328 2190957 anche sms
ore 21.30
Incontro con Sabina Siniscalchi membro del CdA di Banca Etica per parlare della situazione finanziaria attuale e sulle prospettive della finanza etica.
L’iniziativa è organizzata dalla Circoscrizione di soci di Banca Etica di Savona e Imperia, insieme alle Botteghe del Commercio Equo e Solidale di Finale Ligure (Cooperativa Nuova Solidarietà) e Imperia (Ass. Garabombo l’invisibile e Ass. Amalia) e con il sostegno del Distretto di Economia Solidale del ponente ligure.
Ulteriori informazioni sul sito Banca Etica
Sabina Siniscalchi
Nata a Caronno Pertusella (VA) nel 1952. Coniugata con 4 figli. La sua storia è caratterizzata dall’impegno sociale in Italia e nelle aree povere del mondo. Dopo la laurea in Scienze Politiche nel 1975 ha passato la selezione per la carriera diplomatica, ma ha scelto di rimanere nel mondo non governativo.
Ha lavorato a Mani Tese dal 1978 al 2002, negli ultimi tredici anni come Segretario nazionale. In tale veste, ha partecipato ai vertici ONU sullo sviluppo, ai Social Forum e a reti e progetti internazionali contro la povertà e per l’abolizione del lavoro minorile.
Dal 1997 al 1999 è stata Presidente di Eurostep, coordinamento con sede a Bruxelles che raccoglie le principali ONG di sviluppo europee, tra cui Oxfam e Action Aid.
Fino al 2006 è stata Direttrice della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, costituita nel 2003 da Banca Etica. Già senior advisor della Fondazione Culturale Responsabilità Etica.
Attualmente è consigliere di amministrazione Banca Popolare Etica.
Houston, abbiamo un problema [forse]
Ieri, ancora prima dell’arrivo di Cleopatra, tra una ipotesi di candidatura e l’altra, si è venuto a sapere che forse anche Claudio Scajola correrà per la poltrona di sindaco a Imperia.
[...] Nella sua città, intanto, Scajola ha partecipato a diversi incontri e cene con i «fedelissimi», tra cui una al Monte Calvario. Ed è anche per questo che, accanto alle «voci» sull’ovvio desiderio di compattare le truppe per avere maggiori probabilità di rielezione a Montecitorio, circola un’indiscrezione clamorosa: il vero obbiettivo sarebbe quello di tenersi una porta aperta, di ripiego, per riproporsi ancora una volta come sindaco di Imperia.
Stefano Delfino – La Stampa, 14 ottobre 2012
Considerazioni sulla pulizia dei torrenti
Una lettrice, che ringrazio, mi ha inviato alcune considerazioni sulla recente pulizia dei torrenti:
Stanno finalmente sfalciando le canne e le erbacce che hanno reso l’alveo del torrente Impero e di tutti i rii comunali una selva disorganizzata che ospita anatre, oche, cigni, martin pescatori, ma anche gatti e topi di svariate dimensioni.Ci sono diverse domande che mi pongo, e le vorrei esporre.Innanzitutto la guerra dei numeri: l’11 febbraio si comunicava che l’amministrazione comunale aveva stanziato 205 mila euro per le pulizie, da sottoporre alla Provincia.Il 25 luglio la cifra approvata scende a 70 mila euro, 30 a carico del Comune e 40 a carico della Provincia.Il 27 luglio sul Secolo appaiono altre cifre, molto lontane dalle prime: sembra che lo stanziamento da approvare fosse 295 mila euro, sceso poi a 68 mila, ripartito per 47 mila alla Provincia e 20 mila al Comune (47+20 fa 67 e mille euro non si sa dove vanno nè da chi vengono…)E qui arriva la seconda domanda: se i soldi si prenotano a febbraio e si ottengono a fine luglio, come mai si arriva a fine settembre per la prima tranche di lavori, interrotta dalle prime piogge, e alla prima settimana di ottobre, prima della seconda ondata di maltempo?La risposta che mi è stata data, l’anno scorso, da due addetti ai lavori, è stata che bisogna operare a fine ciclo vegetativo delle piante, quindi non in estate inoltrata, e con 1000 occhi di riguardo nei confronti della fauna selvatica. Probabilmente confidavano nella mia ingenuità, un fondo di verità c’è, senz’altro, ma la domanda successiva è: le ruspe che si sono occupate di tagliare e tranciare, ma badando bene a non portarsi via nulla (si saranno scrollati la terra dai cingoli) saranno state anche attente a non distruggere i nidi delle oche e delle paperelle? Quando queste ormai convivono e lottano per la sopravvivenza contro i gruppi di senzatetto che bivaccano più o meno a lungo sotto al ponte delle Ferriere.E quindi, lo scenario che oggi, 11 ottobre, ci troviamo davanti è un tappeto di canne buttate lì a seccare, o a marcire, in attesa che l’acqua dei torrenti se le porti in mare, nei porti, sugli arenili, ecc. ecc. come testimonia anche un lettore di una testata locale.Non penso fosse molto difficile organizzare una specie di appalto libero, una proposta comunale che permettesse, o permetta a privati di raccogliere o comprare le canne del torrente. Chi ha delle campagne capisce. E se Legambiente si attivasse in cooperazione magari si potrebbe in breve tempo ripulire il torrente e lasciarlo pulito e a misura di fauna acquatica.Un’ultima considerazione: Il Comune di Diano Marina ha provveduto allo sfalcio del torrente San Pietro, per la tratta di competenza comunale, a metà Settembre.Rossella D.
Depuratore: forse abbiamo un problema
In attesa della definitiva inaugurazione, mi è sorta spontanea una domanda: chi gestirà il depuratore di Imperia? Dovrebbe avere un anno di “collaudo” da parte dell’impresa che lo ha costruito, ma a parte la Ferrero Costruzioni per l’edile, della parte “depurazione” chi si occuperà?
Stando a quanto mi dice un lettore, neppure Eros Geromini ha saputo dare notizie precise se non che di sicuro non lo farà l’Amat, l’azienda municipalizzata di cui è membro del consiglio di amministrazione.
Voi sapete qualcosa in proposito?