Archivio per il mese di dicembre, 2012

Qualità della vita: la provincia di Imperia all’ultimo posto

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Dal 14° rapporto sulla “Qualità della vita” stilato da Italia Oggi con la collaborazione dell’università La Sapienza di Roma, risulta che la provincia di Imperia è al 103° posto: ultima.
Per quanto mi riguarda la cosa più deprimente è che, commentando i dati, il presidente Luigi Sappa, affermi quanto segue, come riportato da Sanremonews:

I parametri che ci hanno fatto essere fanalino di coda sono quelli dell’ambiente e della criminalità. La popolazione denuncia tutto, soprattutto i furti, per cui, con i parametri utilizzati per stilare questi rapporti, è normale, anche rispetto al numero di abitanti, scendere in fondo alla classifica. I dati devono essere letti e interpretati attentamente. Ci auguriamo che questa sia l’ultima volta e ci sono tutti i presupposti per far meglio. Il depuratore entrerà in funzione a breve, e abbiamo ormai ultimato una pista ciclabili lunga quasi 30 km che costeggia tutta la costa.

Dunque stando a quello che si legge, basterebbe che la popolazione denunciasse un po’ meno e che il depuratore fosse messo finalmente in funzione e i problemi sarebbero risolti.
L’autorevole presidente che è arrivato a un pelo dal doversene andare a casa, non per le paradossali dichiarazioni rilasciate anche in passato, ma perché la nostra provincia ha rischiato (è solo tutto rimandato, comunque) di essere soppressa, rimane incollato alla sua poltrona ed è uno di quelli che non si sa se “facciano finta” o dicano sul serio.
Come può, infatti, affermare ciò che afferma? Fa finta di non sapere che i consigli comunali di Ventimiglia e Bordighera sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, per esempio? Fa finta di non sapere che è da vent’anni che aspettiamo la messa in opera del depuratore?
Per rendersi conto del degrado morale e ambientale in cui versa la nostra provincia non c’è bisogno di leggere classifiche stilate ora da Italia Oggi, ora da il Sole 24 ore: basta vedere quello che succede intorno a noi. Trovo patetico cercare di contestare i parametri con cui le classifiche sono stilate, sarebbe più utile per tutti prendere definitivamente atto della situazione e darsi da fare per cercare di cambiarla, magari mandando a casa proprio chi in questa situazione ci ha portati.

Scritto da Angelo Amoretti

31 dicembre, 2012 alle 9:20

Anno nuovo, vita nuova?

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Questo post mi è stato fortemente ispirato da due carissimi amici [par condicio: un uomo e una donna] e loro, che mi leggono, sanno a chi mi riferisco.

Nel ringraziarvi per avermi seguito numerosi anche nell’anno che sta finendo e augurandomi che nel 2013 siate ancora di più, innanzitutto vi faccio gli auguri di rito, ma sentiti: buon 2013! Spero sinceramente che sia un anno positivo per tutti anche se personalmente la vedo ancora un po’ grigia.
Ma l’augurio che voglio farvi più che altro è una preghiera che può essere sintetizzata così: “Smettiamola di far finta”.
Cerchiamo di essere noi stessi sempre, senza paura. E dal momento che so che la maggior parte di chi mi legge non fa finta, allora lo slogan potrebbe essere un altro: “Facciamoli smettere di far finta!”
Mi riferisco a coloro che fanno parte di una certa area (destra, sinistra o centro, non importa) e fanno finta di darsi realmente da fare per quella, quando si sa benissimo che invece sono al soldo dell’area opposta. Chissà come, la tal cosa generalmente si manifesta nell’area di centro sinistra. In quella di centro destra va tutto meglio proprio perché chi ce l’ha in pugno, controlla anche qualcuno che sta dall’altra parte.
Sto parlando di un fenomeno locale, tanto per capirci. Altrove sarà lo stesso e forse anche peggio, ma ripeto: parlo della nostra città, così vi sarà più facile capire questo discorso. Ci sarà qualcuno che farà finta di non capire, altri che faranno un saltello sulla sedia e altri ancora che non capiranno un’acca di questo post. A questi ultimi chiedo di avere pazienza: forse nel corso del 2013, leggendo i post su questo blog, riusciranno a far quadrare il cerchio.
Smettiamola di aver paura, smascheriamo pubblicamente, prove alla mano, i fintoni: perlomeno gli renderemo le cose un po’ più difficili. Qualcuno ci toglierà il saluto, ma è venuta anche l’ora di fregarsene del saluto di un fintone. Ci sono ancora troppe cose che si sanno, ma non si dicono: è ora di cambiare rotta. Loro, i fintoni, devono saperlo e ce l’avranno un po’ meno facile: basta essere in tanti.
L’amico di cui sopra, mi diceva che è stato calcolato che in Sicilia ci sono 5.000 mafiosi e che gli abitanti sono 5 milioni. Eppure la mafia ha la meglio. Anche perché 5.000 sono uniti, il resto no. Chi ha il potere ha interesse a dividere, a mettere tutti in svariati recinti in modo da poterne avere il controllo con facilità.
Vediamo di riuscire a rompere questi recinti, nel 2013.
Auguri!

Scritto da Angelo Amoretti

30 dicembre, 2012 alle 14:23

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Una scelta per tutti noi

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I motivi per votare Carla Nattero alle primarie di SEL per il Parlamento sono moltissimi. L’integrità morale, l’onestà intellettuale e politica, la sincera e profonda passione per le campagne in cui si è battuta in tutti questi anni di lodevole carriera dovrebbero far riflettere tutti sul fatto che non è ancora tutto perso, che ci sono ancora persone pure e meritevoli della nostra fiducia nella politica. Sono perle rare e Carla è la perla più splendente dello scenario imperiese. Siamo fortunati ad avere un’occasione simile e spero di cuore che il popolo imperiese e della provincia non se la lasci sfuggire. Io personalmente voterò Carla Nattero, perchè la stimo come persona, come donna, come insegnante e come politica e perchè condivido il suo programma,chiaro e concreto. Non ci sono false promesse o lusinghe di ricchezza (intendo pecunia) nel programma di Carla, perchè non è da lei promettere il falso,come invece tanti altri hanno fatto e continueranno a fare. E non è non è nei bisogni della popolazione agognare a tesori o ricchezze particolari perchè in realtà noi siamo già ricchi rispetto a tanti altri, solo che la classe politica delle scorse legislature ha teso a sminuire le nostre ricchezze, trascurandole o deturpandole. Sto parlando del nostro fiero e maestoso territorio, oltremodo variegato nella sua conformazione geofisica e sociale. Abbiamo il grande dono di possedere meravigliosi monti, vallate suggestive che scorrono dolcemente ,attraverso terra e roccia, fino al mare. Un paesaggio unico, punteggiato di caratteristici paesi, ognuno con il suo folklore e la sua storia da raccontare, se gliene fosse concessa la possibilità. Non sto parlando di utopie ma della nostra terra, e se non è concretezza questa allora quale la è? Il programma di Carla prevede una politica volta ad una riqualificazione ambientale profonda ed innovativa ed è la risposta al grido di aiuto lanciato proprio dal nostro territorio negli ultimi anni. Basti pensare alla trascuratezza dei rii e dei torrenti, di cui tutta la regione è pervasa, che ogni anno, con l’arrivo delle piogge, semina terrore tra la popolazione. Si è dovuti giungere ad esondazioni spaventose che hanno distrutto paesi interi e portato via molte vite per fare intervenire le amministrazioni con opere di bonifica. Tutti interventi d’urgenza ,mai definitivi, Carla è certamente la persona più qualificata per rispondere alla necessità della natura che ci circonda che sono poi anche le nostre necessità! Purtroppo nelle ultime legislature l’attenzione per l’ambiente ed il territorio sono mancate. Molte zone, soprattutto nell’entroterra sono state decisamente abbandonate. In particolare mi riferisco alle zone montane, al ”Parco Alpi Marittime”, luoghi trascurati e sottovalutati, opere “incompiute” ed inespresse, probabilmente perché considerate poco produttive (pecuniariamente) rispetto a progetti più ambiziosi ed ipoteticamente più redditizi in termini monetari come la costruzione del nuovo porto di Imperia. La costa imperiese è stata letteralmente violentata per meri fini economici (di pochi) ,il litorale ed il paesaggio sono stati modificati e non in meglio. Abbiamo perso il nostro splendido scenario da cartolina che tanti ci invidiavano, sotto cumuli di cemento, di terreno abbandonato ed interventi infrastrutturali che oggi sono praticamente in abbandono ( la costruzione della nuova ferrovia a monte). Ma Carla non si arrende, Carla ci crede ed io con lei. Si possono cambiare le cose, si può dare una svolta a questa incresciosa pagina ambientale del ponente ligure. Nel Suo programma c’è un concreto coraggioso impegno volto a riequilibrare la situazione ecologica di Imperia e provincia. Un impegno importante che, se supportato correttamente dalle istituzioni, potrebbe garantire non solo la tanto sperata ricrescita ambientale ma anche un aumento dei posti di lavoro, spazio per i giovani magari impegnati proprio nella ricostruzione del loro territorio in un’epoca in cui la fuga sembra essere l’unica via d’uscita, l’unica speranza di poter lavorare. Le legislature passate ci hanno privato della speranza di poter avere una possibilità ed una nostra identità a livello nazionale,regionale e provinciale. Ora, con Carla Nattero, abbiamo la possibilità di riprendere in mano i nostri sogni e le nostre speranze in un futuro qualitativamente migliore. E questo è il progetto più umano, più vero e genuino che possa proporre una persona che ama sinceramente il suo Paese, la sua terra ed i suoi abitanti, concittadini e non. Per tutto l’amore che Carla mette in ciò che fa ( nella politica sana, nel suo impegno sociale a 360° ed ambientale) il mio voto, il mio sostegno, la mia stima e la mia fiducia sono per lei. Non stupitevi se parlo di “amore per la politica”: un vero politico ama la politica, perché gli uomini sono la politica. Tutti noi siamo politica, altrimenti non esisterebbe civiltà e democrazia. Persone oneste come Carla hanno nel DnA quest’amore e questi ideali. Non ne verranno mai meno.

Camilla Adolfo

fonte: finalmentepossiamoscegliere.it [il blog di Carla Nattero]

Scritto da Angelo Amoretti

28 dicembre, 2012 alle 20:45

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Carla Nattero (SEL): perché mi candido

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Gran parte dell’impegno della mia vita è stato dedicato alla politica e alla scuola perché sono un’insegnante. Ho seguito passo passo la storia di quella parte della sinistra italiana che non si è mai fatta incantare dalle sirene del liberismo(Renzi compreso). Ripensandoci tra l’impegno della giovinezza e l’attuale c’è un punto in comune: sono sempre stata dalla parte della sinistra senza aggettivi, quella che non abdica ai suoi valori, che pensa che non ci sia progresso senza affermare i diritti degli uomini e delle donne, nella sfera personale e nel lavoro.
La mia esperienza politica ha avuto come punto forte di riferimento la provincia di Imperia con frequenti puntate genovesi. Adesso vorrei provare a proiettare la mia conoscenza della Liguria, dei suoi bisogni ed anche la mia competenza amministrativa, visto che ho fatto per molti anni il consigliere comunale, in una dimensione nazionale. I temi che affronterei sono quelli che mi stanno a cuore da sempre e adesso sono particolarmente sotto attacco delle politiche neoliberiste europee. Difesa della centralità della scuola pubblica; politiche della crescita e del lavoro fondate sul rispetto dell’ambiente, sull’ allargamento dei diritti di precari e lavoratori; rifiuto del far west sociale e ambientale propugnato da Monti; un nuovo modello di società che abbia come lievito il protagonismo delle donne.
La mia elezione sarebbe anche un segnale della rottura del sistema di potere scajolano. La provincia di Imperia contribuirebbe, per la prima volta dopo tanto tempo, a eleggere una donna di sinistra che ha sempre contrastato il potere dell’ex-ministro berlusconiano. L’ultima grande battaglia che ho fatto, insieme a tutta l’opposizione, è stata quella contro la megatruffa architettata intorno al porto turistico di Imperia.

Carla Nattero

Scritto da Angelo Amoretti

26 dicembre, 2012 alle 14:52

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Nuova rotonda in vista [II]

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IMPERIA IL SODALIZIO CHE RIUNISCE GLI ABITANTI DI BARCHETO E OLIVETO HA INTANTO INVIATO UN ESPOSTO AL COMITATO INTERMINISTERIALE SOLLECITANDO CONTROLLI
Aurelia bis, approvate le varianti
La Regione invia al Ministero il progetto tenendo contodelle osservazionidei comitati

Proprio mentre la Regione approva il progetto dell’Aurelia bis nell’abitato imperiese che contempla varianti rispetto ai piani dell’Anas sia per Porto Maurizio che per Oneglia, il comitato cittadino va all’attacco, criticando l’impatto ambientale e sollecitando un vero piano della mobilità. Un esposto è stato inviato al Comitato interministeriale per la programmazione economica, oltre ai presidenti del Consiglio e delle Giunta regionale.
Nella delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita, sono sollecitate modifiche al tracciato proposto da Anas, proprio per tener conto delle osservazioni dei comitati: «In particolare si chiede ad Anas di stralciare la parte di estremo Ponente della variante, dalla rotatoria in prossimità dello svincolo di Imperia Ovest dell’attuale Aurelia, in modo da diminuire l’impatto derivante dallo scavalcamento del torrente Prino. La funzionalità della nuova infrastruttura è garantita comunque dall’esistente viabilità. Un’altra richiesta è relativa alla modifica della tratta di Imperia Est: qui, nel tentativo di diminuire l’impatto, la Regione richiede una traslazione e un abbassamento, in modo da avvicinare il tracciato al cimitero. Così le tratte in galleria si allungano e si accorciano quelle in viadotto». Ora il progetto verrà inviato al ministero che lo porterà in Conferenza dei servizi.
Si legge nel documento del Comitato spontaneo nuova Aurelia bis di Oliveto e Barcheto di Oneglia: «Sulla scorta della documentazione pervenuta dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti risulta mancante, per il tratto di viadotto in elevazione a fronte del borgo di Oliveto, lungo lo svincolo autostradale di Imperia Est, il fotomontaggio che, secondo le normative relative alla valutazione di impatto ambientale, deve rappresentare l’opera. Dalla relazione descrittiva risulta tuttavia la previsione di un viadotto che attraverserebbe la stretta valle, devastando la visuale panoramica che comprende, a monte, l’antica parrocchiale, il borgo e le colture di olivi secolari, e, a valle, il cimitero di Oneglia, con pesanti conseguenze sul piano dell’inquinamento acustico e atmosferico.
Tutta la progettazione non pare aver preso in considerazione l’esigenza di un Piano della mobilità, limitandosi a trasferire il traffico da una strozzatura all’altra. L’intero progetto perderebbe poi di significato se si dovesse bruscamente interrompere al confine con Diano Marina». L’esposto chiede «controlli agli atti procedimentali».

La Stampa, 19 dicembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

19 dicembre, 2012 alle 14:13

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Nuova rotonda in vista

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Chi ci è passato di recente lo avrà notato: è stata modificata l’uscita Imperia Ovest del casello dell’autostrada e adesso c’è una bella rotonda tracciata ancora di giallo. E il giallo potrebbe anche essere il colore che avvolge il perché di tale rifacimento, solo che è facile arrivarci: potrebbe essere l’assaggio di quello che avverrà una volta fatto il tratto dell’Aurelia Bis, uno spreco totale e un deturpamento dell’ambiente da far accapponare la pelle.
E viene da chiedersi come mai in Italia vengano scelti sempre progetti costosi e faraonici che poi, come si può vedere con il porto e il raddoppio ferroviario, restano incompiuti per anni e anni. Non sarebbe il caso di farli fare a persone che non mirino solo a far crescere le spese, ma semplicemente a rendere pù facile la vita ai cittadini?
Mi risulta che dalle parti di Castelvecchio si siano già formati comitati e purtroppo non sono riuscito a partecipare ai loro incontri: noi del ponente e della Valle Prino, cosa aspettiamo a muoverci?
Ormai abbiamo mille esempi di progetti presentati sulla carta in pompa magna (l’ultimo: quello del parcheggio in Piazza Duomo, nell’ambito del “sogno” dal Parasio al Mare) che servono a incantare e a confondere le idee e che poi, in pratica, subiscono stravolgimenti sostanziali a danno del territorio e di chi ci vive.
Probabile che il progetto dell’Aurelia Bis sia stato presentato, ma non mi risulta che ci sia stato un dibattito diretto tra chi lo vuole fare e chi no, o anche semplicemente chi proporrebbe delle modifiche.
Perché nessuno organizza dibattiti di questo genere e perché prima di progettare mostri, non si discute con i cittadini?
Non sarebbe questa la strada giusta da intraprendere, tanto per dare una svolta al vecchio, nauseante sistema del “prima lo progetto, eventualmente inizio a farlo e poi, se proprio è necessario ti chiedo cosa ne pensi“.

Scritto da Angelo Amoretti

17 dicembre, 2012 alle 14:20

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The Wall [III]

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“Bisogna finirla con queste quattro pietre. Se sono così importanti se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano. Il Comune non ha colpe, la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla.
Le vecchie mura di Porto Maurizio? Che facciano quello che vogliono ha dichiarato Raineri – ma non uno schifo come ai Giardini Toscanini a Oneglia. La memoria storica è importante, non lo metto in dubbio, ma in quella zona la priorità sono i parcheggi perché fanno l’interesse della collettività. La Soprintendenza dei Beni Archeologici (che dopo la scoperta ha inviato un’archeologa sul posto, ndr) faccia quello che deve fare, ma le mura non hanno l’importanza che gli si vuole attribuire. Se si vogliono conservare se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano San Leonardo. Bisogna finirla con queste quattro pietre. Non si può bloccare la costruzione di un parcheggio così importante per Porto Maurizio. Responsabilità dell’amministrazione comunale? Nessuna. Mi risulta ci fosse un parere della Soprintendenza che escludeva la presenza di beni archeologici nel sottosuolo in quell’area. Vogliamo veramente riportare alla luce la storia di Porto Maurizio? Scaviamo lungo tutto il Parasio e vedrete quante cose si troveranno. Ci sono cunicoli per portano sino al mare”.

Puntoimperia – 12 luglio 2012

La Soprintendenza: «Reperti di grande pregio, ne faremo un museo»
«Si tratta di una vecchia fortificazione che aveva il compito di difendere Porto Maurizio dagli attacchi – precisa la dottoressa Paola Bottini – un perimetro ben conservato che risale al Seicento e che, in città, non ha precedenti. Per questo motivo, per la sua grandei mportanza storica, credo che sarà valorizzato al massimo, con specifiche illuminazioni e pannelli informativi per i visitatori».

Il Secolo XIX – 15 dicembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2012 alle 12:30

Conferenza stampa di Rifondazione Comunista

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Questa mattina Rifondazione Comunista ha tenuto una conferenza stampa all’Arci Camalli, per illustrare il programma  per le prossime elezioni amministrative  e parlare di possibili alleanze (o non-alleanze).
Potete leggerne un resoconto su Puntoimperia e su Sanremonews, dove è scaricabile il programma elettorale.

Scritto da Angelo Amoretti

11 dicembre, 2012 alle 21:48

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Conferenza stampa di Sinistra Ecologia Libertà

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Questa mattina i rappresentanti di Sinistra Ecologia Libertà, Carla Nattero, Lucio Sardi e Dario Dal Mut, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare, in linea di massima, il programma del loro partito a livello locale e per dare la sveglia al PD al quale sono state date ben due opportunità: dire con chi intende allearsi o fare un tavolo di discussione con tutte le forze politiche che sono state all’opposizione negli ultimi tredici anni e, eventualmente, scegliere un candidato sindaco condiviso.
L’ideale, come aveva già espresso Carla Nattero in svariate occasioni, sarebbe quello di presentare una coalizione come quella che c’era prima della caduta di Strescino e non ci sono veti sul nome di Giuseppe Zagarella (PD), dal momento che sul porto l’opposizione era stata fatta bene. Però, allo stato attuale, ci vuole un accordo su un nuovo programma, che potete leggere qui.
Purtroppo, si è detto, dopo la caduta di Strescino, le forze che erano all’opposizione hanno perso i contatti e ognuna ha intrapreso la propria strada, mentre l’ideale sarebbe stato restare uniti e già il giorno dopo lavorare per le future elezioni.
Adesso toccherebbe al PD dire qualcosa, ma si teme che le discussioni interne al maggior partito che era all’opposizione durante le scorse amministrazioni, facciano perdere tempo prezioso e che, forse, a qualcuno convenga così.
Non aggiungo altro perché francamente la situazione in casa PD è talmente ingarbugliata che a volte si rischia di perdere la passione.

Scritto da Angelo Amoretti

10 dicembre, 2012 alle 21:27

La terra di Scajola dove scorrazzano i clan – Giuseppe Conte

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Due elicotteri e 200 carabinieri in azione prima dell’alba, sul cielo e per le strade di Ventimiglia. È un dispiegamento di forze che fa pensare a una azione di guerra. E di guerra ormai si tratta. La’ndrangheta: vi ricordate la smorfia tutta ligure di fastidio con cui Sandro Pertini pronunciava questo termine?
C’era in quella smorfia la riprovazione e l’orrore che dovevano essere riservati a un fenomeno paragonabile a un cancro nell’organismo di una società.
Che smorfia comparirebbe oggi sul volto di Pertini sapendo che l’estremo Ponente della sua Liguria è in mano alle cosche calabresi, che dai tavoli di un ristorante di Marina San Giuseppe, il lungomare di Ventimiglia, un anziano signore di nome Peppino Marcianò tesseva le fila della politica, dell’amministrazione, dell’economia di una ricca fetta della regione, e distribuiva consigli, raccomandazioni, avvertimenti, appalti, secondo il più collaudato stile mafioso?
Quello che preconizzò un magistrato coraggioso come Anna Canepa si è avverato: Ventimiglia è diventata come Gioia Tauro.
E Vallecrosia e Bordighera non sono da meno. Avevo dalle colonne di questo giornale lanciato un grido d’allarme quando i consigli comunali di Ventimiglia e Bordighera furono sciolti per infiltrazioni mafiose.
Invitavo a ribellarsi, perché, al di là dell’aspetto giudiziario della vicenda, c’erano tutti i segni di un degrado etico, culturale e soprattutto politico contro cui bisognava agire. Oggi lo scenario è ancora più vischioso, si sono aperte voragini ancora più profonde, il fango sta schizzando dappertutto.
Due ex sindaci, di Ventimiglia e Bordighera, vengono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, il sindaco in carica di Vallecrosia per voto di scambio. Indagato è anche un ex city manager, espressione pomposa, a un filo dal ridicolo, per chi, secondo le indagini, ha dedicato la sua indubbia intraprendenza a far aggiudicare il grosso degli appalti a ditte di proprietà delle cosche. Non finisce lì: un ex vigile urbano è accusato di fare da cinghia di trasmissione tra cosche e municipio. E dalle intercettazioni si evince che Marcianò era in contatto con un ispettore di polizia, con un finanziere: e che il vecchio boss tirava in ballo con calcolata disinvoltura un generale e un giudice genovese cui doveva passare 10 mila euro per avere un trattamento di favore. È una ragnatela di crimini e sospetti che soffocherebbe qualunque società.
Com’è potuto accadere? Avevo ed ho una sola risposta: la’ndrangheta ha trovato terreno fertile nell’estremo Ponente soprattutto perché qui si è verificato ancor più che altrove un pericolosissimo vuoto morale e politico.
L’onnipotente leader di Imperia, quello che non fa muovere foglia senza che lui voglia, quello che poteva far nominare sindaco del capoluogo,non dimentichiamolo, anche Paperina, quello che oggi dice agli avversari interni (quasi tutti uomini inventati o cooptati da lui) di conoscere i loro peccatucci grazie ai suoi contatti con i servizi segreti, voglio dire Claudio Scajola, si è sempre distinto nel sostenere a muso duro che la mafia qui non c’è.
Punto e basta. Se in queste terre la politica è lui, queste terre sono state abbandonate e indifese.
Se la politica è diventata affarismo, speculazione, favoritismo, arroganza, era quasi naturale che la ’ndrangheta ci si infilasse comodamente. Spesso i mafiosi sono, “purtroppo”, come aggiungeva Leonardo Sciascia, più intelligenti degli altri. Stupisce allora scoprire che il vecchio Peppino Marcianò aveva in mano sindaci, amministratori, imprenditori? Il blitz che ha portato al suo arresto viene chiamato “la svolta”. Ma se una svolta vera deve esserci, il repulisti deve essere completo.
I nodi ambigui tagliati. La politica deve ritrovare con energie nuovissime il suo primato morale e ideale.

Giuseppe Conte – Il Secolo XIX, 6 dicembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

7 dicembre, 2012 alle 22:20

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