Archivio per il mese di aprile, 2013

Fermi tutti: forse ritorna LMCP!

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Dopo la recente diatriba tra Alessandro Casano (Lista Civica La Svolta) e Luciangela Aimo (C’era una volta) ho la netta sensazione che la nostra corsara possa tornare all’arrembaggio.
E’ successo che dalle colonne de La Stampa, lo scorso 5 aprile, la bella commerciante addormentata, si sia risvegliata e a proposito dello scandalo degli scavi in Piazza Duomo ha dichiarato:

Beffa è la parola giusta. Non solo i lavori sono in grave ritardo (avrebbero dovuto essere conclusi nel febbraio 2012: così recita il cartello), ma ora ci dicono che è persa una parte dei posteggi. Le mura antiche? Non c’erano i consulenti che hanno compiuto i sondaggi? Ci si è accorti delle mura solo a scavi in corso? Bastava andare a chiedere lumi a uno storico locale come Gianni De Moro per venire a conoscenza di cosa serbava la piazza nelle sue viscere.
Ribadisco: hanno bloccato un rione e continueranno a bloccarlo, congestionando il traffico.
Indigna che siano stati spesi soldi pubblici, e tanti, per avere cosa? Una quarantina di posti che non risolveranno i gravi problemi di parcheggio. Credo che sia giusto che i responsabili vengano chiamati a rispondere per le scelte sciagurate.Non è più tempo di perdonismo: qui si commettono errori irreparabili sulla pelle dei cittadini e di noi commercianti.

Nessuno, dico nessuno, in questi mesi deve averle detto: “Ricordati che eri con la maggioranza, con quelli che dicevano che con i suoi rappresentanti del Comitato del Parasio non avrebbero più parlato e con quelli che dicevano che quattro pietre non avrebbero certo fermato i lavori”.
E nessuno le ha chiesto dove fosse.
Ci ha pensato Casano.
In ogni caso se la Aimo dovesse ricandidarsi alle elezioni (in fondo ha un bel pacco di voti – 153 – e nella via lastricata ha un sacco di fans), dovrei rivedere alcune mie prese di posizione.

Scritto da Angelo Amoretti

8 aprile, 2013 alle 9:51

Mandiamoli a casa

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Questo è un post serio. Se volete datemi pure del qualunquista, intanto anche questo giochetto non funziona più. E non pensate che sia un grillino: non salirei mai su un pullman che non so dove mi porta.

Dovrebbero già esserci, a casa, ma non sanno cosa sia la vergogna e ritornano, imperterriti, come se niente fosse. “Fanno finta“.
E’ ora di mandarli a casa. Qualcuno direbbe “affanculo”, ma a me basterebbe che andassero a casa e non mettessero mai più becco nella cosa pubblica. E vale anche per chi di loro ce lo mette per la prima volta.
Le stanno studiando tutte per mettere insieme le liste, mica per la credibilità, ma per la raccolta voti: poi quando ci saranno, in Consiglio comunale, chi li toglie più?
E’ ora di dire basta a questo modo di usare la città, i cittadini e gli elettori a proprio uso e consumo, bisogna cambiare tutto e fare in fretta, perché lo strumento che abbiamo e che si chiama democrazia, purtroppo possiamo usarlo solo ogni cinque anni.
Bisogna che tutti si rendano conto che due minuti in cabina elettorale di ognuno di noi, valgono per questi signori cinque anni di amministrazione. I risultati degli ultimi quindici anni li abbiamo sotto gli occhi. Vogliamo continuare così?
E hanno la faccia come…la faccia: si fanno fotografare come se niente fosse, eleganti, casual, fighetti. Sorridono.
Ma cosa ci sarà tanto da ridere?!!
Hanno ridotto la città come è sotto gli occhi di tutti e pretenderebbero di essere votati o ri-votati!
Leggo sul Secolo XIX che, comunque vada, sul candidato del PDL ci sarà il timbro di Claudio Scajola. Non avevo dubbi, ma leggerlo mi fa vomitare.
E mi fa vomitare chi appoggerà il PDL.
Possono girarsi la frittata finché vogliono: li considererò complici.
E’ ora di tornare a una politica sana, trasparente, onesta e pulita. Ne abbiamo le palle piene della politica che si fa di notte in un appartamento al Calvario o in Bastera; vogliamo che il cittadino conti di più e che smetta di sentirsi rappresentato da incompetenti, viscidi e leccaculo.
Gabriella Badano, che, detto con il massimo rispetto, ormai conta come il due di picche e il cui cosiddetto pacchetto di voti è più piccolo di un pacchetto di MS da dieci, mi ha mandato una mail in cui dice di essere delusa da SEL e Rifondazione e che auspicava un’alleanza più ampia.
Sarebbe così cortese da indicare quale? Forse pensava che SEL si sarebbe alleata comunque con Strescino e Capacci, pur di stare appresso al Partito Democratico?
Ha perfettamente ragione quando dice che bisogna cambiare linguaggio: a me francamente veniva sonno all’ultima assemblea del Polivalente e l’aria di sconfitta si tagliava con il coltello, l’entusiasmo era completamente assente. Direi che aleggiava rassegnazione e spero di averla annusata solo io. Ma allora per vincere bisogna allearsi con Capacci, Strescino e Zagarella, campioni di coerenza?
Strescino voleva buttare a mare Zagarella: facciamo una cosa, buttiamoceli tutti e due, così la facciamo finita.
Però c’è un però. Dall’altra parte è spuntato il nome di Erminio Annoni quale candidato sindaco del PDL. Poteva essere un altro Paperino qualsiasi, invece trattasi dell’avvocato che difendeva Paolo Calzia (quando era presidente della Porto di Imperia SpA) nella faccenda del “manufatto” nel nuovo porto turistico ed era tutto soddisfatto, giustamente, quando il P.M. Paola Marrali aveva chiesto l’archiviazione.
Sappiamo tutti come poi è andata.
Uno dei papabili poteva essere Enrico Lauretti: un ingegnere che ha incarichi qua e là al limite dei conflitti di interesse.
Tra le facce visibili alla riunione del PDL terminata poco fa, ho notato anche quella di Luisella Ferro che in una lettera a Sanremonews regala consigli al futuro eventuale sindaco del centrosinistra. Viene introdotta come “una lettrice”, ma a meno che non si tratti di omonimia, non è la stessa Luisella Ferro che era in consiglio comunale con il PDL? Cosa faceva quando era lì?
Fossati corre da solo, ma appoggia il centrodestra o appoggia il centrodestra e corre da solo.
Complimenti e grazie, anche per la coerenza: lo avrei stimato di più se avesse preso le distanze da questo centrodestra che ha combinato solo guai.
Attenzione anche alle cosiddette liste civiche che di civico hanno ben poco. E’ che qualcuno non sa più come raccattar voti e allora pensa che, tolto il simbolo e sostituita qualche faccia, il gioco sia fatto.
Ma se poi c’è il nipote, il figlio o un parente qualsiasi che magari raccatta qualche voto “nuovo”, allora il trucco è presto smascherato. A casa, please!

Scritto da Angelo Amoretti

5 aprile, 2013 alle 16:23

E’ iniziata ufficialmente la campagna elettorale

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Questa mattina ho iniziato ufficialmente la campagna elettorale per le amministrative di maggio e ovviamente, visto che è giovedì, quale miglior posto se non il mercato, per cominciare!
Così mi sono subito fatto fotografare in mezzo a due potenziali gran portatori di voti, che potrei chiamare sponsor se fossimo negli States: Paolo Strescino e Carlo Capacci.
Non posto la foto perché son venuto male e in effetti ero un po’ imbarazzato perché chiedere voti a loro mi sembrava un pochino paradossale.
Oltretutto, diciamolo, li ho ingannati, perché al momento dello scatto in effetti non ero ancora candidato sindaco e ho cercato di porre  rimedio velocemente.
Un po’ più in là, infatti, proprio in via XX settembre, c’era il banchetto dei grillini. Così ho domandato se potevo fare richiesta di candidarmi con loro e se potevo usare la penna o compilarla online, ma mi hanno prontamente stroncato: non devi essere stato in un partito negli ultimi cinque anni e non devi essere stato candidato.
Siccome nel 2010 lo sono stato con l’IDV per le provinciali, non ce ‘ho fatta.
Troppo comodo salire sul carro del vincitore all’ultimo minuto” mi ha detto uno di loro.
Giustissimo. Hai un bel dire che sei per il software libero, il wi-fi e la bicicletta per tutti: non c’è verso.
E pensare che avevo già pronti i miei slogans originalissimi: “Ho voglia di collaborare per fare qualcosa per la città“; “Mi candido per il bene della mia città” e “Mi appello a coloro che come me amano questa città“.
Lo avevo detto che ci sarà da divertirsi.
Poi partiremo con gli aperitivi e con gli apericena: per un mesetto si scroccherà che è una meraviglia. L’importante è non dimenticare il pacchetto di voti a casa: devi avercelo sempre dietro, come quello delle sigarette.
E se qualcuno ti dice: “Ma tu eri già all’apericena del centrosinistra [o centrodestra, nda]!” ricordati di rispondere: “Sì, ma giusto per sentire cosa combinano quei salami”. La stessa formula vale all’inverso e anche per i famosi “centristi”.

P.S. Se qualcuno non capisce l’ironia di questo post, è un problema suo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 aprile, 2013 alle 12:59

Il piano B degli antiscajoliani: Strescino risponde a Preve

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Paolo Strescino mi ha fatto pervenire la replica che aveva inviato a la Repubblica a seguito dell’articolo di Marco Preve del 27 marzo scorso e mi sembra doveroso pubblicarla:

Caro Preve,
leggo con vivo stupore l’ipotesi di un piano “B” sulla vicenda Porto di Imperia.
Mi permetto innanzitutto di ricordare che la mia posizione sulla questione, con l’azzeramento della giunta PdL -Lega, ha portato alla mia caduta da Sindaco di Imperia, che ebbe tra i suoi protagonisti i consiglieri comunali del (fu) Popolo della Libertà, su mandato dell’ex onorevole Scajola.

In questo contesto, l’ipotesi che il sottoscritto stia “trattando” il subentro di un notissimo imprenditore della nautica appare notizia addirittura fantasiosa e priva d’ogni fondamento. Il sottoscritto, almeno due anni or sono, ebbe ad incontrare il dottor Vitelli: fatto che costituisce cosa nota a tutti e ormai archiviato. Personalmente ho chiare, anzi chiarissime, in mente le responsabilità politiche ed amministrative della vicenda, su cui forse avrò modo di soffermarmi durante la mia ormai prossima deposizione nel noto processo che si sta svolgendo a Torino.

L’unica vera novità, meritevole di un approfondimento (che doverosamente Repubblica ha fatto) è quella che concerne il compenso dell’amministratore: cifra che – se confermata – per una società sull’orlo del fallimento, con imprese non pagate, dipendenti sull’orlo del licenziamento, proprietari di posti barca che potrebbero vedersi sfilare il loro investimento e professionisti della cantieristica sull’orlo del baratro, non può che suscitare – quanto meno – fortissime perplessità.

Lascio da parte ogni considerazione e commento, poi, circa le modalità con cui il dr Argirò – stando all’intervista pubblicata – sarebbe venuto a conoscenza dell’ammontare dei suoi emolumenti, ben superiori al limite previsto: le sue parole sono lì ed il lettore attento ne avrà certamente tratto le debite conclusioni.
Voglio concludere questo mio breve intervento aggiungendo che sarei lieto di sapere che esiste davvero un “Cavaliere Bianco” in grado di risolvere questa complessa vicenda: ma temo che il mio (e quello di tanti cittadini, non solo imperiesi) sia solo un sogno.
Con immutata stima,
Paolo Strescino

Scritto da Angelo Amoretti

2 aprile, 2013 alle 19:03

Pubblicato in Politica

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Pensieri di un espropriato a causa Aurelia bis

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Pubblico la mail che mi ha inviato un lettore sul problema degli espropri dovuti al raddoppio della via Aurelia:

Da alcuni mesi sto assistendo, in quanto toccato personalmente, ad un massacro che mi riguarda in quanto, probabilmente, futuro espropriato.
Certo, le opere pubbliche sono necessarie, ma quello che è più necessario sono i soldi per realizzarle.
Bisogna sapere dove smaltire lo smarino, ma sembra un problema secondario, eppure sono centinaia di miglia di metri cubi.
Ci sono problemi rilevanti di natura idro-geologica tuttora irrisolti.
Il progetto di questa Aurelia bis, a quanto si legge, pare quasi sia passato in sordina, sottovalutato, “una riga su un foglio” dicono, eppure pare proprio sia un’opera importante.
Nessuno sapeva o si ricordava, ed ora, dal cilindro, o meglio dalla delibera sono usciti i nomi.
Non mi sono mai occupato di politica, eppure più passa il tempo sono contento di non essermene mai occupato, perché se far politica significa questo, meglio starsene fuori.
Ad essere espropriati ci si sente violati nei propri affetti, nel proprio passato, nel proprio futuro anche perché una persona vive nell’incognita di non sapere se è un futuro prossimo o remoto. Il 20 marzo 1999 mi entrarono i ladri in casa, e mi fu cancellata una parte dei ricordi. Ricordo quanto fu difficile far venire a casa qualcuno, i Carabinieri erano impegnati, la Polizia venne, guardarono, mi fu detto di andare a fare la denuncia in questura all’indomani, andai e l’agente di servizio mi disse: “ma vuole proprio fare la denuncia? ” A mia richiesta compilò il modulo e la cosa finì così.
A distanza di anni vogliono di nuovo violare la mia casa, la proprietà ereditata da mia nonna, dai suoi nonni.
Serve per il transito dell’Aurelia Bis, un tracciato importante, strategico, un sacrificio necessario in nome del progresso e del “dio cemento”.
Ad un’opera così importante e strategica non si può dire di no, eppure mi sono reso conto e non solo io, che forse si poteva fare qualcosa di meglio, di diverso, più funzionale, ma come un gioiello quest’opera si deve incastonare in altri progetti avveniristici e privati, forse case e centri commerciali. Non hanno nessuna importanza i problemi personali dinnanzi alla logica di sistema. Qualcuno aldilà delle strategie deve guadagnare, deve migliorare la propria posizione.
Quanto è stato formato il primo Parlamento, chi ne fece parte andò per rendere un servizio al proprio Paese, ora si va per dominare, per realizzare, per avere una bella pensione in futuro, per vivere bene il presente.
Chi governa, chi ha il potere, deve essere al servizio del popolo, dei cittadini.
Il cittadino non serve solo a pagare le imposte!
E nel contempo si convive con lo scempio perché l’importante è che non mi tocchino personalmente e, se un altro che piange, che me ne importa?
E anche questa è Italia.
02.04.2013

Scritto da Angelo Amoretti

2 aprile, 2013 alle 14:22

Pubblicato in Ambiente

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