Archivio per il mese di settembre, 2013

Riflessioni di settembre

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“A Imperia nasce l’Associazione Big Bang Liguria Riformista ispirata alla figura di Matteo Renzi” [Puntoimperia.it]

Tra i soci fondatori troviamo:

Lucia Barbera [che alle scorse elezioni comunali era candidata nella lista di Annoni "Imperia Riparte"];

Luca Lanteri [ex PDL e già noto come grande sponsor di Carlo Capacci, se non sbaglio];

Pier Paolo Ramoino [già nella lista Imperia di tutti, Imperia per tutti];

Angela Lauzza [idem come sopra]

e mi domando a quale scopo ci sia stato questo travaso.

Scritto da Angelo Amoretti

30 settembre, 2013 alle 19:15

Salvate il soldato De Cicco!

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Riporto, a beneficio di chi se lo fosse perso, l’articolo di Diego David apparso sul Secolo XIX del 21 settembre scorso.
Ricordo, anche se con un po’ di fatica, il teatrino al Polivalente quando si doveva decidere il candidato sindaco di Imperia Bene Comune, che, con ogni probabilità, era già stato scelto altrove. Lo dico con il massimo rispetto per Gian Franco Grosso.
Le cosiddette liste civiche possono pure chiamarsi con nomi di fantasia, ma se ci sono iscritti a questo o a quel partito saranno sempre legate a qualcuno che impartisce ordini da una sede o dall’altra.
Savonarola (che ha lasciato un commento al post precedente e a cui chiedo ancora umilmente se può lasciar libero Vitellozzo) lo sa benissimo e magari pensa: oh, visto che gli ordini di scuderia sono gli stessi, tanto vale stare nella stessa scuderia.

COMMISSIONE COMUNALE PER IL PAESAGGIO
Modificato il regolamento
per “silurare” De Cicco
L’amministrazione Capacci vota lo spoil system

IMPERIA. Modifiche al regolamento edilizio relativo al funzionamento della Commissione locale per il paesaggio.Tra le pieghe del linguaggio burocratico utilizzato per definire il punto all’ordine del giorno discusso l’altra sera dal consiglio comunale del capoluogo, si nascondeva, in realtà, una aspra (e sotterranea) battaglia politica tra maggioranza e opposizioni, ma anche all’interno della stessa sinistra, su un nome, quello dell’ingegner Giovanni De Cicco.
De Cicco noto professionista portorino, progettista di fiducia del costruttore Ivo De Michelis, componente anche dell’analogo organismo provinciale, è l’unico membro della commissione che dal 2009 ha rilevato le competenze della vecchia commissione edilizia che non si è ancora adeguato al diktat del neo primo cittadino che ha “invitato” tutti i componenti a dimettersi dall’organo la cui scadenza naturale è fissata per il 2014.
E la discussione in aula non ha deluso chi si aspettava la bagarre e chi sospetta (malignamente?) che la modifica del regolamento non sia altro che un escamotage volto a favorire l’avvicendamento di un gruppo imprenditoriale a un altro nella mappa del potere sull’edilizia cittadina.
La maggioranza che sostiene il sindaco Carlo Capacci ha votato la correzione secondo la quale la durata della commissione deve essere legata al mandato politico dell’amministrazione, quindi scadere al termine dei 5 anni di legislatura o prima in caso di caduta anticipata, introducendo, di fatto, un sistema cosiddetto di spoil system che prevede la decadenza degli organi strumentali a ogni cambio di governo.
Le opposizioni di centrodestraedi sinistra, sia pure partendo da punti di vista diversi, hanno bocciato questa impostazione. Il consigliere del Pdl Erminio Annoni ha sollevato una eccezione di procedibilità, respinta, però, dalla maggioranza.
Strali dai banchi del alleanza civico progressista che governa la città sono arrivati nei confronti di Mauro Servalli di “Imperia bene comune”, che ha presentato un emendamento definito “Salva De Cicco”.
«Ma quale emendamento Salva De Cicco–replica Servalli– la verità è che dal punto di vista tecnico queste modifiche non hanno senso, visto che allora la commissione doveva cessare quando è caduto Strescino. Questo provvedimento rischia di ingenerare una serie di ricorsi giurisdizionali di cui la città non ha certo bisogno. Visto che la vecchia amministrazione con quella nuova hanno in comune la stessa visione sulla politica del mattone, non ci interessa che ci sia De Cicco o una altro cementificatore».
Il sindaco Carlo Capacci ha affidato a Facebook il suo sfogo dando dei«patetici» ai suoi avversari e aggiungendo:
«Chi ha votato contro la pratica difende chi ha cementificato in monopolio la città negli ultimi vent’anni e non ha permesso ad altri di poter realizzare anche solo una casa per la propria famiglia».
D. D.

Scritto da Angelo Amoretti

24 settembre, 2013 alle 14:52

Ascensori: hanno vinto Casano, il buonsenso e gli imperiesi

53 commenti al post

Il “Quaderno di Imperia” diventa bloc notes, ma va bene così.
Mi piace solo notare che a volte qualche passo indietro si può fare, se è per il bene della città.

Chi ha scritto “No ascensori-No tangenti” si deve vergognare. Siamo persone oneste. Questi ascensori sono destinati a cambiare la vita dei nostri concittadini.
Paolo Strescino – Il Secolo XIX, 3 luglio 2011

[...] L’egregio lavoro svolto dall’Ing. Zagarella e dagli uffici del settore Lavori Pubblici da lui coordinati permetteranno al più presto di ripartire con i lavori non senza aver apportato ai progetti una lunga serie di migliorie che sono state apprezzati da tutte le forze politiche del Consiglio. In particolare: lo stralcio dei famigerati ascensori della parte alta del Parasio[...]
Giorgio Montanari – PD – Puntoimperia.it, 20 settembre 2013

Scritto da Angelo Amoretti

20 settembre, 2013 alle 16:45

Monia Benini alla Libreria Ragazzi

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Interessante l’incontro di ieri sera con Monia Benini alla Libreria Ragazzi, peccato fossimo in pochi ad ascoltarla.
Dispiace, ancora una volta, dover constatare che i miei concittadini disertino appuntamenti così rilevanti, ma probabilmente sarà perché la maggior parte di loro sa, per esempio, del trattato di Lisbona nel quale, tra l’altro, si reintroduce la pena di morte; e saprà sicuramente dell’Eurogendfor, nella quale, probabilmente, confluiranno molti carabinieri a breve; del MES, grazie al quale le sovranità nazionali andranno ulteriormente a farsi benedire; l’ACTA, con cui si metterà un bel bavaglio alla rete e tante, tante altre cose.
Meglio così.
Grazie, comunque, alla Benini e alla Libreria Ragazzi per la bella serata.

P.S. Ho messo i link di Wikipedia per comodità, ma mi rendo conto ancora una volta di quanto sia ambigua questa “enciclopedia”.

Scritto da Angelo Amoretti

13 settembre, 2013 alle 15:33

Sullo striscione dei marò tagliato

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Non avrei voluto intervenire sulla faccenda dello striscione dei due marò tagliato davanti al Comune, ma leggendo qua e là gli interventi di questo o quell’altro cosiddetto “politico”, qualcosa mi preme dire.
Il gesto non mi è piaciuto, ma non lo trovo un “atto vandalico”: per me gli atti vandalici sono altra cosa.
Detto questo, mi pare assurdo perdere tempo e sprecare bytes e inchiostro per un fatto del genere quando altri ben più gravi sarebbero da discutere.
Tanto per incominciare i due marò non sono “prigionieri” o “ostaggi” come vengono definiti dal “nuovo che avanza” (Diego Parodi e Angelo Dulbecco, nella fattispecie), ma carcerati con la grave accusa di aver ucciso due pescatori.
Non è neppure detto che siano stati i due in carcere a sparare (chi ne scrive a vanvera dovrebbe informarsi meglio), ma l’accusa è quella lì. Non conosco la giustizia indiana e non posso discuterne, spero solo che sia fatto presto un processo regolare e che si arrivi a una soluzione definitiva.
A Parodi lo ha detto il colonnello che chi ha strappato lo striscione è “amico” di quelli di Imperia Bene Comune?

L’intervento “tecnico” di Giorgio Montanari, capogruppo del PD in consiglio comunale, mi fa tenerezza: non dobbiamo dimenticare, peraltro, che il nostro fa parte di un partito che sta al governo con un condannato in via definitiva; un governo che invece di pensare ai propri cittadini, sperpera soldi in caccia bombardieri mezzi scassati ed è pronto a un eventuale raid (ma per portare la pace, s’intende!) in Siria, via terra e via mare.
E mi meraviglio dello sdegno di Pasquale Indulgenza: ma cosa ti aspettavi dai fasci nuovi che avanzano e da un partito che sulla Siria non ha ancora detto “beh“? Cosa ti aspettavi da un partito che ha alle spalle Giorgio Napolitano e alla presidenza del Consiglio un membro del gruppo Bilderberg?
Bisogna capirli, “i compagni”: forse hanno le mani un po’ legate e non possono dire ciò che in realtà pensano.

Scritto da Angelo Amoretti

13 settembre, 2013 alle 15:12

L’ASL 1 Imperiese è trasparente

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L’ASL 1 Imperiese è trasparente al punto che sul suo sito si può leggere tutto (o quasi) e di conseguenza, se non si è completamente  rintronati, porsi delle domande.
Una, che mi viene a caso, è la seguente: con i tempi che corrono come mai si spendono così tanti soldi in consulenze?
L’altra, conseguente alla prima: in cosa consistono, precisamente, le suddette consulenze?
Date un’occhiata qua (ci si arriva, appunto, dalla voce “Amministrazione trasparente” in menù della homepage) e qua e aiutatemi a capire.
E se proprio volete, leggete il post del 2007 che,  a mò di fungo, è spuntato come articolo correlato “Consulenze” (wordpress mi vuole bene e spesso mi legge nel pensiero).
Grazie.

Scritto da Angelo Amoretti

12 settembre, 2013 alle 15:04

La guerra dell’Europa

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Giovedì 12 settembre alle 21, presso la Libreria Ragazzi di via Vieusseux, 14/1 a Imperia-Oneglia, ci sarà un incontro con Monia Benini, autrice de “La guerra dell’Europa”.

C’è una nuova guerra in Europa. Una guerra che si combatte senza fucili, senza cannoni, senza bombe, ma con le sofisticate armi di distruzione di massa della grande finanza internazionale. Una guerra che viene da lontano e che dilaga e contagia anche i paesi europei, grazie a truppe di occupazione con il colletto bianco, che sparano i loro colpi cliccando sulle tastiere e trasferendo in un attimo cifre virtuali da capogiro.
Ma nella crisi che sta violentando la Grecia non c’è nulla di virtuale. E’ una sofferenza reale, cruda, drammatica, in ogni aspetto della vita quotidiana. Una situazione mai vissuta dal popolo ellenico, neppure sotto l’occupazione straniera. Il libro documenta dunque una nuova forma di guerra che ha protagonisti, strategie, tattiche e vittime ben definite.
Dai colpi delle agenzie di rating allo schieramento della troika, dai provvedimenti del Fondo Monetario Internazionale alle misure della Banca Centrale e della Commissione Europea. Per chi vuole sapere cosa è successo realmente in Grecia e non si accontenta delle “veline” ufficiali.

MONIA BENINI, dopo la laurea in lingue e letterature europee, prosegue il proprio percorso formativo nell’ambito delle relazioni e delle funzioni internazionali, con studi e specializzazioni all’Università di Padova, all’Istituto di Sociologia Don L. Sturzo di Caltagirone e all’Università di Perpignan in Francia.
Impegnata nel movimento nazionale Per il Bene Comune, cura un proprio video blog www.ilpuntotv.it all’interno del quale si è già occupata non solo della situazione greca, ma anche di quella italiana, con appuntamenti speciali dedicati al MES, all’ACTA, e ai numerosi casi di suicidio fra gli imprenditori, avvenuti negli ultimi mesi.

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2013 alle 15:32

Stupefacente: Scajola firma per i referendum dei radicali

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Oggi mi son perso uno spettacolo eccezionale e mi rode assai.
Il bello è che era all’aperto e gratuito, cosa chiedere di più a una città che da molti è considerata monotona?! L’on. Claudio Scajola ha firmato per i referendum promossi dai radicali!
Pensate: c’erano, tra gli altri, anche suo nipote Marco, Luigi Sappa (presidente di questa provincia “dimenticata da Dio e dagli uomini“, come ha dichiarato di recente Ivo De Michelis, dopo la trombatura presa dalla CARIGE), Angelo Dulbecco e nientepopodimenoché Antonello Ranise.
I referendum in questione, per quei pochi che ancora non lo sapessero, sono quelli che pochi giorni fa ha firmato Silvio Berlusconi, insieme a Marco Pannella.
Quando lo ha fatto in effetti mi sono domandato se la firma di un condannato in via definitiva per frode fiscale sia valida o no, ma non mi sono meravigliato che il piduista più famoso del mondo abbia firmato i referendum con cui si vogliono abolire alcune leggi emanate dal suo governo: sì, quest’uomo, che è un genio, ha firmato per abrogare le leggi fatte dal suo governo.
E non c’è da stupirsi che a firmare si sia accodato anche l’on. Claudio Scajola, però, ripeto, lo spettacolo deve essere stato unico.
Anche perché in quei governi che hanno partorito quelle leggi c’era anche il nostro eroe, solo che durante le votazioni era “in missione”, quindi può sempre dire che non ne sapeva niente.
Ma immaginate la scena, davanti a Palazzo Civico, come fosse un ristorante.
L’eroe entra per firmare e trova l’ufficio elettorale chiuso. Lì per lì s’indigna e dice che ciò “dimostra quanto questa amministrazione sia lontano dalla gente” (se il sindaco fosse ancora Sappa, per dire, l’ufficio elettorale sarebbe stato sicuramente accessibile e con ogni probabilità avrebbe aperto succursali nelle circoscrizioni. Non ci sono più? Le avrebbe riaperte!) ma poi, proprio come quando al ristorante non c’è più posto, in un baleno si è fatto servire un banchetto improvvisato con tanto di bandiera di Forza Italia (come sono lontani i tempi in cui diceva che quelli di Forza Italia “sono soltanto dei fascisti“!) e ha così finalmente firmato. Detto tra parentesi, se lo avessi messo io: occupazione di suolo pubblico, disturbo della quiete pubblica, abuso di potere e bla bla bla, ma io sono io e lui è lui.
Però il nostro eroe si è accorto che mancavano i moduli per l’abrogazione delle leggi che a suo tempo, se non fosse stato in missione, avrebbe sicuramente approvato, così, con la coerenza che lo contraddistingue, ha ordinato un’altra portata, tuonando ai suoi: “Voglio firmarli tutti, bisogna aprire un dibattito, portatemi tutti i moduli!“. I “suoi” forse pensavano che si poteva evitare di firmare per l’abrogazione della Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi e forse gli hanno fatto lo scherzetto, ma lui non è mica abbelinato!
Alla fine ci mancava che ordinasse il caffè e l’ammazzacaffè, ma si è limitato a dire che Scullino è un galantuomo, “uno dei migliori sindaci della storia di Ventimiglia“.
Da sotto i pini (quelli che sono stati testimoni oculari dell’arresto di Guardachebellavista Caltagirone, per capirci) è partito un rutto che sembrava fosse saltata la fontana di acqua gassata del parco urbano, ma niente, era uno che mangiava pane e pomodoro per i cavoli suoi (me lo ha detto il colonnello).

fonti: cercatevele voi ché io non ne ho voglia

Scritto da Angelo Amoretti

7 settembre, 2013 alle 16:50

Pubblicato in Politica

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Digiuno per la Pace

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Quello che segue è un appello che gira su Facebook: l’ho visto sul diario di un’amica e l’ho condiviso.

Carissimi,
Papa Francesco ha lanciato un accorato invito a pregare e a digiunare per la pace. Il Signore ci ha donato la sua pace, ma spesso è un dono che mettiamo a rischio.
Per questo sabato 7 settembre, per chi desidera essere in comunione con il Papa, ci vedremo nella sede del Movimento Pro Sanctitate alle ore 18,45 (Salita Bertella,6. sotto la Clinica S. Anna) per metterci ai piedi di Gesù Eucaristia e di Maria sua madre e chiedere l’intercessione della pace.
La nostra cena sarà la preghiera intensa così come Papa Francesco ci ha chiesto.
Alle 20.30 ci sposteremo dalle Clarisse (chi lo desidera potrà farlo anche a piedi per continuare a pregare in pellegrinaggio), e condivideremo la nostra preghiera con loro fino alle ore 24.00.
Se riusciamo cercheremo di collegarci con S. Pietro per sentire la voce del S. Padre.
Vi aspettiamo per vivere insieme questo importante momento della storia.
Il Signore ci aiuti ad essere testimoni della Sua pace.

Forse vi meraviglierete, ma dal momento che qui stiamo a menarcelo con “Colussi sì/Colussi no” e a livello nazionale con “Berlusconi sì/Berlusconi no” e che da nessun partito o movimento politico che dir si voglia ho sentito di una eventuale manifestazione in favore della Pace, lo pubblico anche qui. Forse le bandiere arcobaleno si sono scolorite da quel dì, ma il momento è critico e se il Papa ha detto che c’è il rischio di una Terza Guerra Mondiale, qualche ragione in più di me per dirlo l’avrà e io, come la mia amica, non aspetterò i partiti o i movimenti politici che stanno perdendo tempo con cose che, al confronto, sono delle belinate.
E se aspettiamo il PD (a livello local/nazionale) stiamo freschi.

Scritto da Angelo Amoretti

5 settembre, 2013 alle 14:54

Pubblicato in Attualità

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Mongolfiere di carta alla Foce

senza commenti

Venerdì 6 settembre alle 21,15 presso il Teatro dell’Attrito in via B. Bossi, 43 (Borgo Foce), Natalino Trincheri e Pierangela Fierro presentano “A bocca aperta e il naso all’in su, La storia delle mongolfiere di carta nell’imperiese”.

Scritto da Angelo Amoretti

4 settembre, 2013 alle 14:46