Archivio per il mese di dicembre, 2013

Auguri!

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Buon Natale e Felice Anno Nuovo a chi è passato da qui e ha lasciato un segno, a chi è passato senza lasciar traccia e a tutti quelli che non sono passati per niente.
Auguri a chi ci ha messo la faccia e a chi non ce l’ha messa: magari l’anno prossimo ce la metterà, chi può dirlo!
In ogni caso: auguri a tutti quanti!

Scritto da Angelo Amoretti

23 dicembre, 2013 alle 18:01

Pubblicato in Attualità

In culo

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In culo a quelli che girano in SUV firmati da capo a piedi che adesso piangono perché non riescono a pagare la TARES, dopo aver evaso il fisco per anni e anni.

In culo a quelli che se la prendono con il governo perché quella tassa l’ha imposta, dimenticando o facendo finta di non sapere, che in quel governo ci sono uomini e donne a cui hanno dato il voto.

In culo a quelli che ti invitano a scendere sulla Terra, ma che fino alla scorsa amministrazione sulla terra c’erano, con i piedi ben piantati e le mani bene in pasta.

In culo a quelli che chiedono una giunta di “salute pubblica”, salvo poi restarne fuori per “controllare”.

In culo a quelli che pur di stare in maggioranza hanno scelto di starci con gente con cui ideologicamente hanno poco da spartire.

In culo a quelli che dicono che in Italia ci saranno ancora sì e no due o tre fascisti e non si accorgono, o fanno finta di non accorgersi, che fascista è il ragazzotto, ben protetto da certi adulti, che ti intima di chiudere il negozio o incita a bruciare i libri in una libreria.

In culo a quelli che fanno la rivoluzione comodamente seduti a casa, pigiando su una tastiera.

In culo alle democristiane che vanno a braccetto con le comuniste e solo loro sanno dove vogliono arrivare. Lo dicano, facciamo prima.

In culo a quelli che cavalcano le onde e non sanno, o fanno finta di non sapere, che se siamo a questi punti è perché hanno continuato, imperterriti, a votare PD e PDL. Domani cambia: voteranno PD, NCD e FI.

In culo a quelle che vanno in consiglio comunale tutte ben truccate e ben vestite, manco fosse una sfilata di moda.

In culo a quelli che ti osannano quando scrivi qualcosa che fa il loro gioco (e tu non sai quale sia) salvo poi dire che “ti lasci influenzare” quando scrivi qualcosa che non gradiscono.

In culo ai falsi amici, quelli che ti cercano quando ne hanno bisogno e si dimenticano di te quando sono serviti.

In culo alle compagne intellettuali che stanno da una parte per interesse personale.

In culo a quelli che ti dicono “bisogna fare qualcosa” e quando quel qualcosa glielo proponi “adesso non ce la faccio, ho delle cose da mettere a posto”.

No, vaffanculo tu, Angelo.
Ti sei fatto prendere per il culo, convinto, ingenuo come sei, che fossero in buona fede. Ti sei fatto usare senza accorgertene perché ti sei sempre fidato.
Potevi passarti una vita tranquilla, invece ci hai messo la faccia, il nome, il cognome e hai aperto questo blog di merda. Non avevi niente e hai ancora meno.

Liberamente tratto dal monologo di Monty Brogan [La 25a ora - Spike Lee]

Scritto da Angelo Amoretti

17 dicembre, 2013 alle 12:33

Imperia e i forconi

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Ragionare sulla protesta dei Forconi, qua nella ridente città di Imperia, è piuttosto complicato e non so da che parte iniziare.
Intanto vi segnalo, e quindi eviterò di farlo io, che Imperiapost sta facendo una specie di “Novantesimo forcone” online, quindi gli aggiornamenti potete trovarli là e su Puntoimperia.
Io vorrei cercare di andare oltre e ci provo, poi magari con il vostro aiuto vediamo cosa ne esce fuori.
Comincio col dire che la faccenda non mi piace per niente perché sta prendendo una piega sul tipo della marcia su Roma, quando sarebbero bastati quattro granatieri a fermare chi, consapevole o no, marciava con i fascisti, come scrive un amico su Facebook. Non lo fecero perché i socialisti non vollero e sappiamo come andò a finire. Forse non lo sanno gli studenti che sono in corteo con quelli di Forza Nuova, anche perché a scuola non glielo insegnano più.
Ho la sensazione che molti di coloro che stanno manifestando si stiano lasciando trasportare a un punto di non ritorno.
Capisco bene che la faccenda della TARES sia tutto grasso che cola a favore degli organizzatori della manifestazione, ma qualche commerciante ha pensato che, per fare un esempio, un suo parente potrebbe avere problemi a recarsi al pronto soccorso?
Questo per dire che sì, manifestare può andar bene, ma nei limiti della legalità. E se ce l’hai con il Governo, perché non vai a manifestare sotto la Prefettura?
E qui arrivo a un altro punto: chi ha autorizzato una manifestazione di questa portata? Colui che ha dato il benestare dovrebbe essere il ministro dell’interno distaccato, e cioè il Prefetto. Dunque, con tutto il rispetto, mi chiedo come stia cercando di risolvere la questione la stimatissima Fiamma Spena.
Ho altresì la sensazione che dietro a tutto questo caos ci sia una regia che, arrivo a dire, non è imperiese.
Pare che sia stato pianificato tutto alla perfezione e mi chiedo anche se i servizi segreti fossero al corrente di quello che sarebbe successo e cosa hanno pensato di fare per liberare la città dal caos totale, insieme ai tutori dell’ordine.
E domande me ne vengono altre: di solito quando c’è uno sciopero si manifesta, si va in corteo e poi a casa; non si può mettere a disagio (per usare un eufemismo) chi magari è arrabbiato, ma a lavorare DEVE poterci andare lo stesso.
Occorre fare un piccolo accenno anche alle forze dell’ordine. Non ho capito bene il loro gesto, avvenuto quasi all’unisono in svariate città, di togliersi il casco e fraternizzare con i manifestanti, che certo, violenti non sono, ma pur non facendo violenza fisica, è da due giorni che violentano la città.
Posso capire che anche per i poliziotti la misura sia colma – e lo è da un po’-, ma come mai se uno protesta per difendere il territorio (vedi alla voce TAV) viene suonato come un tamburo e questi no?
L’obiettivo di questi fascisti, consapevoli e inconsapevoli, è quello di arrivare a uno scontro fisico e vi dico con chi, con la speranza di sbagliare alla grande.
Per ragioni logiche i primi che dovrebbero fare una contromanifestazione sono proprio i ragazzi dei centri sociali che, appunto, con ogni probabilità scenderebbero a contromanifestare e le prenderebbero di santa ragione, per cui mi scatta l’altra domanda: i sindacati, i partiti di sinistra pensano di risolvere la questione con un comunicato di condanna?
Perché non si mettono d’accordo tutti insieme per organizzare una contromanifestazione pacifica, ma partecipata? E l’Anpi? Quella di Torino perlomeno ha fatto un comunicato per avvertire che i manifestanti sono in mano a Forza Nuova e altri gruppi di fasci e, quindi, di stare attenti a non farsi strumentalizzare.
Qua ancora nulla.
Stiamo tutti alla finestra a vedere cosa succede? Lo chiedo ai sindacati e ai partiti costituzionali.
Forse chiederlo al vicesindaco è troppo, ma ci provo: oltre a tenere informato minuto per minuto il sindaco che è ancora negli USA e che peraltro seguendo i portali locali potrebbe risparmiare soldi di telefono, cosa pensa di fare? Starsene seduto in ufficio, barricato, in contatto con il Prefetto, il Questore e quant’altro o magari chiedere agli iscritti di organizzare un qualcosa insieme a tutti quanti gli altri?

Scritto da Angelo Amoretti

10 dicembre, 2013 alle 13:03

Pubblicato in Politica

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Questione Tares

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Possono girarsela e rigirarsela come preferiscono, ma secondo me, in partenza,  hanno perso TUTTI, chi più, chi meno, e per ora hanno vinto i commercianti e sono contento per loro perché una città turistica con bar, ristoranti, campeggi e altro “chiusi per Tares” non sarebbe un buon richiamo.
Ha perso il Sindaco perché ha rigirato la frittata al punto da farsela bruciare. Non so cosa ci faccia negli USA, ma a meno che non si tratti di motivi seri, avrebbe dovuto fare l’atto di prendere subito un aereo per essere più vicino, fisicamente, “al grido di dolore degli esercenti” così avrebbe sentito meglio l’urlo di chi ha ricevuto le cartelle da infarto.
Ha perso la Giunta perché nonostante i “salti mortali“, l’Assessore Abbo, prima di spedire le suddette cartelle, avrebbe dovuto riunire tutti e cercare di metterci rimedio prima.
Hanno perso le associazioni di categoria perché avrebbero dovuto sapere e informare chi rappresentano e poi chiedere un incontro per vedere di metterci una pezza.
Stando alla cronologia dei fatti spiegata da Giuseppe Fossati, si evince che tutti dovevano sapere. Invece, stavolta, per incanto, nessuno ha parlato prima.
Tanto meno in campagna elettorale.
Si ha l’impressione che la Tares sia stata considerata come una sorta di bomba a orologeria in modo da attaccare, fatte le elezioni, chi ce l’avrebbe avuta in mano.
Ora non si può avere la controprova ed è esercizio facile chiedere: “Se fosse stato eletto sindaco Annoni, Grosso, Casano o Russo, le cose sarebbero andate diversamente?”. Col senno di poi è facile rispondere positivamente.
Ha perso l’opposizione per le ragioni di cui sopra. Non ho sentito parlare, in campagna elettorale, di questa maledetta tassa, né da chi è ora in maggioranza, né da chi è all’opposizione. Al limite si parlava e si scriveva, di città sporca da ripulire. Ovviamente tutto pro Tradeco.
Ha perso Grosso perché ha difeso la maggioranza, spostando il problema a Roma, anziché criticarla di brutto.
Abbiamo perso noi (mi ci metto pure io) che non abbiamo informato per tempo, anche se ho una scusante non da poco: non faccio informazione, quindi non sono tenuto, neppure deontologicamente a farlo.
Ha straperso il PD che si è preso tutta la pupù in faccia al posto di chi era oltre oceano. Ah, no, non ha perso del tutto: Fulvio Vassallo è stato nominato revisore dei conti della Fondazione Carige.

Scritto da Angelo Amoretti

5 dicembre, 2013 alle 18:44

Pubblicato in Politica

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In ricordo di Armando Fontana

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Il prossimo venerdì 6 dicembre, alle ore 17, nell’aula del Consiglio comunale di Imperia sarà commemorato Armando Fontana in un incontro pubblico organizzato dall’Associazione culturale XXV Aprile con il patrocinio del Comitato provinciale Arci di Imperia.
Gli amici e compagni di lotta, ex colleghi della P.S. “carbonari” dell’allora Movimento democratico clandestino imperiese dei lavoratori di polizia, invitano la cittadinanza a partecipare all’iniziativa per ricordare la passione umana e ideale che ha caratterizzato l’impegno civile, sociale e politico di Fontana.
Armando Fontana è una figura storica del Movimento per la democratizzazione dell’ordinamento delle Forze di polizia; antesignano e cofondatore del Movimento per la smilitarizzazione, sindacalizzazione e riforma della P.S. e del Sindacato dei lavoratori di polizia, tra i primi a battersi per coniugare polizia e democrazia, è stato anche consigliere comunale di Imperia ed artista eclettico.
Ricordare Fontana e la passione del suo straordinario impegno nel Movimento democratico dei lavoratori di polizia della nostra provincia, della Liguria e nazionale, significa anche e soprattutto ricordare le lotte degli anni ‘70 e ‘80 per ottenere prima, e per fare applicare poi, la riforma della P.S.: una riforma epocale, storica per il nostro Paese, con tutti gli importanti e innovativi cambiamenti conquistati per gli appartenenti alla polizia tra cui il riconoscimento di libertà sindacali e di essenziali diritti civili, sociali, politici e del lavoro, allora negati, e la nascita della Polizia di Stato ad ordinamento civile in sostituzione del Corpo di P.S.militare. Tra i principali e più importanti obiettivi quello di modificare, – democratizzandoli, – i rapporti tra forze di polizia e società, tra polizia e cittadini, tra polizia e lavoratori storicamente improntati a metodi repressivi e antidemocratici ( non a caso uno degli slogan più significativi del Movimento imperiese era “né sbirri, nè manganellatori, ma tutori della legge al servizio dei cittadini”). L’obiettivo era anche quello di costituire una polizia efficiente, altamente specializzata nelle attività di prevenzione, con una capacità investigativa fortemente professionalizzata in grado rispondere pienamente alle esigenze di sicurezza democratica proveniente dai cittadini e in grado di combattere più efficacemente la criminalità organizzata , quella dei cosiddetti “colletti bianchi”, dei poteri occulti ed eversivi, quella economica e delle collusioni e degli intrecci tra affari e politica. Una lotta, quella di Fontana e del Movimento dei poliziotti democratici, per far riconoscere ai lavoratori di polizia la dignità e i diritti di uomini liberi e lavoratori come gli altri e non essere trattati come cittadini e lavoratori di serie C, sottopagati, sfruttati e isolati dal contesto sociale, ma anche per costruire un effetto “trascinamento” nella democratizzazione degli ordinamenti delle altre Forze di polizie e contribuire alla lotta più complessiva per la riforma democratica dello Stato.
La commemorazione di Fontana sarà quindi anche l’occasione per riflettere sugli obiettivi di allora, su quelle lotte e su quelle conquiste, oggi, alla luce di un mutato contesto storico, sociale e culturale e con la presenza di una criminalità economica e mafiosa sempre più inserita nei gangli vitali del sistema produttivo, della società e della democrazia del nostro Paese.
L’appuntamento è per le 17 di venerdì 6 dicembre nell’aula del Consiglio comunale di Imperia. L’incontro è pubblico e l’ingresso e libero. Relazioni introduttive di Giuseppe Famà, che presiede, e Orlando Botti, amici e compagni di Fontana durante la lotta clandestina e nel Sindacato lavoratori di Polizia.
Sono stati invitati e interverranno: autorità e rappresentanti istituzionali, di CGIL, CISL e UIL, dei Sindacati della Polizia di Stato e di altre forze di polizia, dell’Istituto storico della Resistenza e delle Associazioni partigiane, della redazione della rivista “Polizia e democrazia”, delle Associazioni e delle Forze culturali, sociali e politiche democratiche, giornalisti, lavoratori, pensionati, giovani, ex colleghi e compagni di lotta di Armando, appartenenti alle Forze di polizia.
Saranno presenti i familiari.
La cittadinanza è cordialmente invitata.
Organizza l’Associazione culturale intemelia XXV Aprile con il patrocinio del Comitato territoriale Arci della provincia di Imperia.

p. l’Associazione culturale XXV Aprile/Arci
Giuseppe Famà

cell. 340.7359368

Annotazioni:
Armando Fontana è morto alla soglia dei 90 anni. Ha lasciato la moglie, Maria, due figli, Roberto e Giuliana e numerosi nipoti. Negli anni ‘80 è stato consigliere comunale di Imperia eletto come indipendente nella lista del PCI. Numerose sono le sue opere in terracotta tra cui i busti del generale argentino Manuel Belgrano originario di Costa d’Oneglia, commissionati dal comune di Imperia e in Argentina, dove il generale è considerato un eroe nazionale dell’indipendenza di quel Paese.

Scritto da Angelo Amoretti

3 dicembre, 2013 alle 22:09

Controlliamo il controllore

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Leggendo questo post lì per lì non avevo capito bene la faccenda, comunque mi è stato di aiuto perché trovare il bando sul sito ufficiale del Comune è impresa ardua.
Mi è venuto in soccorso il Sindaco che in un’intervista rilasciata oggi al Secolo XIX dice:

Chiariamo subito. Intanto la decisione è stata del dirigente (l’ingegner Giuseppe Enrico, responsabile del dipartimento ecologia e ambiente, ndr) che ha agito in totale autonomia.
L’assegnazione di questo incarico, comunque, era prevista nell’ambito dell’appalto sui rifiuti.

Giuseppe Enrico è colui che si occupa anche del depuratore, per capirci. Ed è quello che è indagato per via di quella storia delle anfore romane trovate sott’acqua e sparite in superficie.
Una garanzia.
Poi mi sembrava strano che il controllore potesse guadagnare così tanti euri, ma sempre nello stesso articolo sopra citato, il Sindaco mi aiuta di nuovo:

Chi ci accusa di spendere questo denaro sappia che chi verrà nominato dovrà controllare il servizio della Tradeco in tutti e 35 i comuni del comprensorio compresi nell’appalto. Quindi, la spesa sarà suddivisa tra le varie amministrazioni.

E nella mia ignoranza mi chiedo come mai debba essere il Comune di Imperia a fare il bando e non uno degli altri 35 Comuni.
Ma è solo una piccola curiosità, tanto credo che cambierebbe poco. Solo che sarebbe interessante, a questo punto, sapere quale sarà la quota che sborserà il Comune di Imperia, con la speranza che il controllore non abbia bisogno di qualche consulente, sennò siamo rovinati.
Il Sindaco dice altresì che trattandosi di territorio vasto, di controllori ce ne sarebbero voluti addirittura due perché il lavoro della Tradeco deve essere controllato per bene e se non adempie ai compiti verrà sanzionata.
Benissimo.
E per finire un riferimento ai grillini:

Anche l’opposizione (Movimento 5 Stelle in primis) ha fatto notare che occorre stare con il fiato sul collo dell’azienda.

Peccato che quando lo hanno detto in consiglio comunale siano stati considerati più o meno zero, ma va bene così, sebbene un po’ di rispetto in più, anche solo a livello personale, non guasterebbe (lo dice uno che non stravede per i grillini).
A questo punto vorrei che l’intera opposizione stesse con il fiato sul collo dell’azienda. E magari anche qualcuno della maggioranza: pancia in dentro, petto in fuori e schiena dritta, per favore!
Voi controllate l’azienda, noi controlleremo il controllore.
Un lettore mi ha scritto: “Attenzione a questo bando: sarà scelto il guardiano del pollaio. Guardiamo se alla fine sceglieranno la volpe“.

Immagine anteprima YouTube

Scritto da Angelo Amoretti

1 dicembre, 2013 alle 19:15