Archivio per il mese di febbraio, 2014
Stiamo perdendo l’Agnesi e nessuno si muove
Ricevo una mail che pubblico più sotto con piacere.
“Lanciare il sasso”, come dice chi mi scrive, costa poco e ci proviamo.
Questa mattina parlavo proprio con uno dei dodici dipendenti che da lunedì staranno a casa in cassa integrazione e gli chiedevo se i sindacati hanno intenzione di fare qualcosa. Non ha saputo darmi risposta, ma leggo su Imperiapost che “c’è grande preoccupazione tra i sindacati, pronti a dare battaglia nel caso in cui si tratti di tagli ulteriori al personale“.
Se è la battaglia che intrapresero ai tempo della chiusura della S.A.I.R.O., è già persa in partenza. E pensare che i presupposti sarebbero diversi: la raffineria era in fallimento, Agnesi ancora no.
Questa città si muove solo se si mette la mano in tasca ai commercianti e ci vogliono i forconi e quattro fascistelli, peraltro venuti da fuori, per fare un po’ di rumore.
Vediamo se qualcuno saprà organizzare qualcosa di serio al di là dei soliti patetici comunicati stampa.
Ciao Angelo,
ho appena letto l’ennesima cattiva notizia sul fronte Agnesi e mi pare ormai ovvio che al Gruppo Colussi non freghi niente dell’azienda e del marchio, basta vedere come stanno promuovendo su facebook Riso Flora e Misura e come Agnesi.
Detto questo, non riesco proprio a capire l’immobilismo di chi ci lavora e più in generale degli imperiesi, che stanno a guardare la candela spegnersi, mentre dovrebbero provare a chiedere a Colussi le chiavi dello stabilimento e provare a rilanciare il marchio. Visto che il gruppo Colussi non crede più nel marchio, sempre che ci abbia mai creduto, penso che una cifra simbolica potrebbe bastare.
Pensi che possa valere la pena “lanciare il sasso” attraverso ImperiaParla?
Un caro saluto.P.C.
Claudio Scajola prepara il ritorno
Siccome ci tengo moltissimo, penso sia opportuno fare il punto della situazione.
Su Il Secolo XIX di oggi il nostro noto statista dice che vuole sentire prima il parere dei suoi concittadini per decidere su un’eventuale sua candidatura alle prossime elezioni europee. Così, giusto per sapere se lo ritengono ancora utile al territorio [non all'Europa, chiaramente].
Quindi domani sera dovrebbe riunire i fedelissimi e i quadri del partito [un Carrega, due Fontana e un Pomodoro].
E, scusate, ma è più forte di me, già m’immagino il fedele Ranise che si chiede se si nota di più se ci va o se sta a casa.
Ma su un portale locale leggo che domenica 9 marzo il nostro concittadino “annuncerà la sua candidatura alle Europee all’Auditorium della Camera di Commercio“.
Probabilmente immagina già quello che gli dirà la sua gente: è un tipo avantissimo.
Nel frattempo ricordate il famoso “discorso della macelleria” in piazza San Giovanni? Sì, quello che, insieme a tutti i loro pacchetti di voti, avrebbe dovuto far vincere Annoni, Fossati e compagnia bella?
[foto: Il Secolo XIX]
Ebbene, si è portato avanti anche il macellaio: ha chiuso il locale e sta aspettando di affittarlo a qualcuno.
Aveva già capito tutto, quel giorno.
Montegrazie e Padre Valter Arrigoni
Padre Valter Arrigoni è il sacerdote di Montegrazie, ridente borgo della Val Prino, nonché frazione di Imperia.
Non è di queste parti e lo scorso 18 febbraio ha partecipato a una trasmissione dal titolo “L’altra Campana” dell’emittente Tele Blu di Foggia.
Tra le altre cose, che si possono ascoltare cliccando qui, ha detto una notevole quantità di inesattezze sul paese dove esercita la sua professione e la nostra città.
Chiamarle inesattezze è un eufemismo, tant’è vero che su Facebook diversi abitanti, nativi della frazione, si sono alquanto indignati e sentiti diffamati.
Infatti a un certo punto Padre Arrigoni dice che Montegrazie conta 97 residenti, che i pochissimi bambini che ci abitano non sono battezzati, che molte coppie sotto i sessant’anni non sono neppure sposate e che c’è perfino un pedofilo.
Straparla di suicidi (secondo lui in dieci anni ce ne sono stati quattro) e omicidi: insomma, disegna un quadretto del paese che non corrisponde affatto alla realtà e alcuni facebookiani di Montegrazie si sono giustamente scandalizzati.
Più in là si lascia andare in una specie di esaltazione di Claudio Scajola, dicendo, tra l’altro, che grazie a lui abbiamo il porto più bello del Mediterraneo, l’aeroporto di Albenga e il raddoppio della ferrovia.
Dal momento che in trasmissione non c’era un interlocutore e che la conduttrice probabilmente sa poco di Imperia e Montegrazie, si chiede che:
1) Padre Arrigoni si scusi, dal pulpito, con i suoi parrocchiani, gli abitanti del paese e i cittadini di Imperia;
2) Il Sindaco, con gli Assessori alle Frazioni e al Turismo, scriva una discreta, sobria, richiesta di rettifica a Tele Blu, chiedendo che il comunicato venga letto nella prossima puntanta de “L’altra campana”.
Qualcuno storcerà il naso pensando che in fondo si tratta di una TV locale, ma il video è su YouTube e sebbene ad oggi sia stato visto solo 174 volte, dal punto di vista turistico, non è un bel biglietto da visita.
Mi si chiederà come mai ho scritto questo post e il motivo è presto detto.
Sono particolarmente affezionato a Montegrazie dove ho alcuni amici e dove, fino all’età della ragione, ogni anno, mi recavo in pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora delle Grazie per cui ai suoi abitanti va tutta la mia solidarietà perché, ne sono certo, non corrispondono alla descrizione fatta da Padre Arrigoni.
Carpe Diem [e Orate Fratres]
Ricevo e pubblico:
Caro Sig. Amoretti,
già in un passato piuttosto lontano abbiamo avuto relazioni esclusivamente attraverso il suo eccellente blog nel quale facevo alcune considerazioni.
Dopo molto tempo vorrei, se lei me lo concederà, scriverLe in merito ad una sola questione: Servizi Sociali.
Ho frequentato per un periodo limitato, e vorrei ben vedere, il Centro Intergenerazionale denominato Carpe Diem unitamente a mia moglie.
Nella pratica di iscrizione, 25,00 se non ricordo male, non ho dichiarato di essere un ex avvocato di Milano: ho da sempre avuto una certa avversione, malgrado tutto per i “professionisti”.
Ritenevo che le attività didattiche avessero un senso sociale, organizzate, conoscitive, ecc. Credevo, altresì, che ci fosse una gestione efficiente, con proposte che si distaccassero dal gioco della scala 40, del burraco, del fare la maglia o nozioni di computer.
Le dicevo della nostra limitata presenza. La mia assenza, come dire, mi ha riportato alla “professione”.
I programmi didattici dovrebbero essere concordati da una funzionaria del Settore V° in stretta connessione con il Comitato del Centro stesso.
La Cooperativa “Goccia” con sede in via Piani, 1 percepisce 4.000,00 al mese, con queste attribuzioni, in ragione di delibere di giunta e determine dirigenziali reiterate (La cooperativa si é costituita nel dicembre 2008 e assunto l’incarico nel febbraio 2009): aprire la porta, accendere le luci, chiudere la porta, spengere le luci, vigilanza.
Le pulizie vengono effettuate tre volte la settimane e non gratuitamente.Ora, vede é giocoforza chiedersi come mai, perché? Non desidero rispondere a domande stupide con risposte scontate.
A 75 anni é preferibile fare delle passeggiate e leggere buoni libri.Con stima
Gualtiero Verdino
P.S. La determinazione a cui fare riferimento è la seguente:
Determinazione dirigenziale n. 0872 del 04/06/2013
OGGETTO: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL CENTRO
INTERGENERAZIONALE PER ANZIANI E MINORI “CARPE DIEM”
ALLA COOP. ONLUS “GOCCIA” E RELATIVO I MPEGNO DI SPESA
PER IL PERIODO LUGLIO/DICEMBRE 2013.
(Via Piani, 1)
Si stava meglio quando si stava peggio?
GARA PER LA RACCOLTA RIFIUTI A IMPERIA: DDA E PROCURA DI BARI APRONO FASCICOLO
Mafia, sotto inchiesta la ditta del maxi appalto
Gli inquirenti sospettano collegamenti con la criminalità organizzataLa Direzione distrettuale antimafia e la Procura di Bari hanno avviato un’indagine sulla società Tra.de.co srl di Altamura che si è appena aggiudicata in provincia di Imperia il mega appalto relativo alla gara di affidamento del servizio di nettezza urbana del capoluogo e che riguarda anche i comuni del subambito.
Un affaire da 93milioni di euro (appalto della durata di 7 anni) e che ha, appunto, visto come unica azienda offerente, proprio la Tra.de.co, finita più volte in Puglia nel mirino degli inquirenti.
L’indagine riguarda soprattutto i presunti rapporti che legherebbero la società che fa capo a Carlo Dante Columella, già coinvolto in altre inchieste giudiziarie con la malavita organizzata. Si cercano elementi a conferma dei sospetti.
La Tra.de.co più volte, anche indirettamente, è stata sottoposta ad indagini, non ultima quella condotta in questi giorni dai carabinieri del Noe su ordine del sostituto procuratore della Dda Desireée Digeronimo. I militari si sono recati, infatti, in Comune ad Altamura, come sottolinea La Gazzetta del Mezzogiorno, comune per il quale laTra.de.co opera come appaltatrice del settore rifiuti. Sarebbe stata acquisita una nutrita documentazione relativa all’appalto rifiuti che ha preso il via il 30gennaio del 2002 ed è scaduto il 17 febbraio scorso.Indirettamente laTra.de.co era finita nel ciclone giudiziario anche il 21 maggio del 2008 quando lo stesso magistrato Digeronimo dispose gli arrestidomiciliari per due degli esponenti principali della società Viri, che all’epoca faceva parte del gruppo Tra.de.co. E le accuse mosse nei loro confronti riguardavano turbativa d’asta, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, falsità materiale in atti pubblici.
I carabinieri del Noe,come detto, si sono recati negli uffici comunali di Altamura per acquisire atti predisposti dall’amministrazione del sindaco Mario Stacca per la gestione dei rifiuti pubblici.Gestione che ha spaccato di recente lo stesso gruppo politico del sindaco mentre il centrosinistra ne ha chiesto le dimissioni.
La Tra.de.co, dal cantosuo, ha diffidato il Comune avviando un contenzioso. In pratica la società contesta all’amministrazione Stacca di non aver rispettato alla data di scadenza il contratto stipulato con i lComune di Altamura che le consentiva di proseguire il servizio «per un periodo di sei mesi» alle stesse condizioni vigenti qualora il Comune alla scadenza contrattuale non avesse aggiudicato di nuovo l’appalto. Il servizio non è stato ancora riaffidato, ma il Comune ha deciso di prorogare alla Tra.de.co per soli 60 giorni l’appalto, ma anche di riassegnare l’incarico per un anno, in attesa di un nuovo appalto, alla ditta che farà l’offerta più bassa. E sono cinque le imprese che hanno chiesto di partecipare, ma il loro nominativo è tenuto segreto per evitare una turbativa d’asta.
Fatto è che la questione rifiuti e i presunti legami della Tra.de.co con personaggi sopra le righe appaiono poco chiari alla Dda che ha inviato a palazzo i carabinieri che già stavano monitorando la Tra.de.co.
Tutto questo mentre il sindaco di Imperia Paolo Strescino ha anticipato la commissione, che si riunirà il 15 marzo per valutare se l’offerta della Tra.de.co rispetta i criteri imposti dal Comune, ed ha avviato l’applicazione del protocollo della legalità.Toccherà ora alla Prefettura valutare la documentazione relativa al mega appalto dei rifiuti e verificare la posizione degli imprenditori pugliesi.
Questo articolo, firmato da Loredana Demer, uscì su Il Secolo XIX del 28 febbraio 2012 e Paolo Strescino, che all’epoca era Sindaco, dalle pagine dello stesso quotidiano, dichiarava: “Assumeremo tutte le informazioni relative alla società faremo in maniera trasparente tutti i passaggi necessari per garantire alla città la miglior soluzione possibile“.
Il giorno dopo il titolare della Tra.de.co., Carlo Dante Columella, in una intervista rilasciata alla Demer, diceva che la società non ha alcun legame con la malavita organizzata e visto che oggi la Tra.de.co. si occupa della raccolta della rumenta, se ne deduce che le indagini della Prefettura diedero buon esito.
Ma il punto è un altro: non riesco a trovare una dichiarazione in merito da parte di chi era in consiglio comunale o in Giunta e che oggi sbraita tanto per far vedere che c’è.
Qualcuno sa indicarmi un link o una fonte che possa essermi di aiuto?
Grazie.
Il fedelissimo Antonello Ranise
Perdindirindina, nell’intervista che Antonello Ranise ha rilasciato a Imperiapost , ho dovuto leggere ben circa trecento parole prima di vedere quella fatidica [confesso che l'ansia iniziava a salire paurosamente], ma alla fine è arrivata: Claudio Scajola!
Il fedele Ranise ripete già le mezze verità dette in passato, ma evidentemente ama i dischi rotti. Qualcuno dovrebbe fargli notare che al limite ne esistono di nuovi o che, in mancanza di quelli, si può evitare di far girare sempre gli stessi.
Ma niente, secondo lui tutto ciò che è stato fatto di buono nel Ponente Ligure è grazie a un uomo solo: Claudio Scajola.
E stila un elenco delle opere:
Tribunale nuovo (ci piove ancora, dentro?)
Pista ciclabile (ha mai sentito parlare di Burlando?)
Museo Navale (ci riusciamo a farci stare una barca di otto metri in dono?)
Palazzetto dello sport (regolari le altezze?)
Ha dimenticato il campo di atletica del Prino dove però se un fenomeno corre i 100 metri piani in 8 secondi netti, non gli omologano il record mondiale e in ogni caso il salvatore del Pontente e forse della Patria, secondo il fedele Ranise, può essere solo uno: Claudio Scajola.
Con lui il turismo avrebbe impennate da capogiro, le fabbriche riaprirebbero tutte e i treni arriverebbero in orario.
Domenica 16 febbraio Jazz all’Attrito
Domenica 16 febbraio 2014,alle ore 21.15, il Gruppo Teatrale L’Attrito propone “KAISER L’INVESTIGATORE (Cercando Dio)”, spettacolo di parole e musica liberamente ispirato da una parodia di Woody Allen, diretto e interpretato da Antonio Mameli, con la voce jazz di Angela Vicidomini e il contrabbasso di Daniele Ducci.
GRUPPO TEATRALE L’ATTRITO
Via Bossi 43 – Borgo Foce – Imperia
Ingresso ad offerta libera
Solidarietà a Christian Abbondanza [Casa della Legalità]
Mi associo alla solidarietà di Libera Liguria a Christian Abbondanza, uno che si batte contro tutte le mafie, e ne approfitto per chiedere loro se magari, visti i buoni rapporti che hanno con la Regione, non sia possibile metterci una buona parola per fargli avere la scorta.
Grazie.
Dallo scorso 19 dicembre si sta svolgendo, davanti al tribunale collegiale di Imperia, il processo per mafia che vede alla sbarra i 36 imputati dell’operazione “La Svolta” contro la criminalità organizzata nel Ponente della Liguria, che il 3 dicembre del 2012 portò in carcere 15 persone.
Nel corso del processo, magistrati, testimoni e Christian Abbondanza, presidente della Casa della Legalità, presente tra il pubblico, sono stati oggetto di minacce e intimidazioni.
Libera Liguria esprime loro la propria solidarietà e ribadisce la fiducia che lo Stato, in tutte le sue componenti, proseguirà nei propri compiti di tutela della Legge.
Libera Liguria
Veni, Vidi…Vice
Dalla Provincia ultimamente arrivano notizie entusiasmanti e sono contento di farvi partecipi.
I quadri intermedi, leggo su Il Secolo XIX, calano da 40 a 27 e un dirigente su tre verrà tagliato risparmiando così la considerevole somma di 80 mila euro all’anno.
Il giovane Alessandro Lanteri, del Partito Democratico, è stato eletto all’unanimità vice Presidente del Consiglio provinciale (al posto di Fulvio Vassallo che va in Carige: due buone notizie in una) e sono certo che saprà svolgere il delicato incarico con serietà e competenza.
Lo stesso vale per Gian Franco Grosso, consigliere comunale di opposizione di “Imperia Bene Comune” che, quale funzionario provinciale, ha fatto un bel balzo in avanti nella carriera professionale, nel Palazzo di Viale Matteotti: sarà il “vice” di Enrico Lauretti nel settore ambiente – territorio e urbanistica.
Il tema dell’ambiente è sempre stato caldo ed è probabile che nei prossimi mesi diventi bollente, perciò qualcuno potrebbe storcere il naso e chiedersi come si comporterà Grosso in Consiglio Comunale quando si discuterà di rifiuti e discariche. I soliti diffidenti dicono addirittura che per correttezza dovrebbe dimettersi, visto il suo nuovo incarico in Provincia, ma sicuramente saprà svolgere i suoi ruoli con scrupolosità come si aspettano i cittadini che l’hanno votato.
Buon lavoro a tutti e due.