Archivio per il mese di maggio, 2015

I “banditi” della Cultura – Gli intellettuali di fronte al fascismo

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Sabato 16 maggio 2015 presso la Sala Consiliare di Piazza Dante (Imperia), dalle 15.30 alle 18.30 si terrà un convegno di studi nell’ambito delle iniziative per il 70° anniversario della Liberazione dal titolo

I “banditi” della Cultura – Gli intellettuali di fronte al fascismo e l’esperienza di Pietro Chiodi.

Dopo il saluto di Giovanni Rainisio, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea, interverranno:

Pasquale Indulgenza (”La cultura filosofica italiana e il fascismo”)

Silvio Zaghi (”Gli scienzati italiani e le leggi razziali”)

Claudio Badano (”Pietro Chiodi: il pensiero filosofico e militante”)

Il convegno è aperto a tutti e la cittadinanza è cordialmente invitata.
Di seguito la locandina:

Scritto da Angelo Amoretti

11 maggio, 2015 alle 17:07

All’Attrito mostra fotografica sui crimini dell’Italia fascista in Jugoslavia

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Domani sera alle 21.15 in via Bossi 43, presso il Teatro dell’Attrito, sarà inaugurata la mostra fotografica sui crimini dell’Italia fascista in Jugoslavia, dal titolo “Testa per dente” con la collaborazione dell’A.N.P.I. di Sanremo che ha fornito tutto il materiale.
A seguire il film documentario “Oltre il filo” di Dario Minigutti.
Il film “Oltre il filo” fa luce su uno dei passaggi meno noti della seconda guerra mondiale, l’attività in Italia – tra il 1942 e l’8 settembre del ‘43 – di numerosi campi di concentramento, dove furono internati gli abitanti di interi villaggi sloveni e croati delle zone occupate dall’esercito italiano. Contrariamente ai campi di sterminio nazisti, divenuti luoghi della memoria, i campi di prigionia italiani furono smantellati al termine della guerra. Del campo di Gonars, aperto nella primavera del 1942, su cui si concentra la ricerca di Minigutti, restano oggi soltanto le latrine di cemento in un campo di mais. Eppure in quello stesso luogo, in diciotto mesi morirono oltre 400 persone di cui 71 bambini sotto l’anno di età.
[Fonte]
A chi volesse saperne di più sulle manipolazioni delle fotografie dell’epoca – usate dalla propaganda fascista dei giorni nostri – e sugli scempi compiuti dai fascisti italiani in Jugoslavia, consiglio la lettura di questo post.

Scritto da Angelo Amoretti

6 maggio, 2015 alle 19:22

A vaggu o A vegnu (vado o vengo)?

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A Marina Avegno voglio bene, diciamolo subito: è stata ottima maestra di mio figlio alle elementari, tra l’altro.
Poi l’ho persa di vista, ma so bene che era stata eletta sindaco di San Lorenzo al Mare (IM) appoggiata dal PDL e che ha svolto egregiamente il suo ruolo (nella foto qua sotto possiamo ammirarla insieme a Claudio Scajola, Francesco Guardachebellavista Caltagirone e la sua ex fidanzata Beatrice Parodi all’inaugurazione del porto turistico di San Lorenzo al Mare)

Marina Avegno

Poi l’ho persa di vista e ora me la ritrovo nella lista “Liguri con Paita” con, tra gli altri, Argirò e Cascino ad appoggiare una che con il fu PDL ha, almeno apparentemente, poco da spartire.
E mi domando: dove ho sbagliato? Quale è il percorso politico di una persona che la porta da uno schieramento all’altro? Dopo ampie discussioni in famiglia e con gli elettori, che avrà detto? A vegnu?

Scritto da Angelo Amoretti

4 maggio, 2015 alle 12:29

Regionali 2015: già avvistati gli incrociatori nel mar Ligure

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Claudio Scajola è in panchina: ce lo aveva messo Giovanni Toti quando di lui aveva detto: “E’ stato un buon coordinatore, ma anche i numeri 10 devono andare in pensione“.
In ogni caso, si legge sul Secolo XIX del primo Maggio, anche dalla panchina tenterà di fare eleggere suo nipote Marco, sebbene il “marchio Scajola” non basti più.
Forza Italia in Liguria è al 10% e probabilmente riuscirà a fare eleggere solo tre consiglieri: due a Genova e uno a Savona, per cui lo zio ce la metterà tutta e si prevede un incrocio di voti da far girare la testa: tipo che gli affezionati potrebbero votare un candidato consigliere di un colore (Marco) e un presidente dell’altro (vai a sapere chi).
E’ sembrato abbastanza palese nell’uscita imperiese di Toti: ai bagni Oneglio della Marina c’erano quattro gatti a scodinzolargli intorno e lo spettacolo non era molto incoraggiante.
Toti, nel caso perdesse le elezioni, avrebbe una sola attenuante: impossibile lottare contro la corazzata Paitiomkin. E gli andrà di lusso, sennò in panchina andrebbe mandato lui, su quella del parco.
Ma il capace consigliere di Berlusconi farà come Kaiser Souse: sparirà e non sentiremo più parlare di lui. La poltrona comoda, del resto, ce l’ha a Strasburgo.

Scritto da Angelo Amoretti

3 maggio, 2015 alle 19:43